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    Belluno, la cabina di regia resta nelle mani di Leonardo Ferrato

    Dalla cabina di regia, è pronto a girare un altro film: adrenalinico ed emozionante. Leonardo Ferratoprosegue il suo cammino nel Belluno Volley. Arrivato alle porte delle festività natalizie, ha contribuito a dare la svolta a una stagione iniziata con qualche tentennamento in casa biancoblù. In un 2024 ad alta velocità, come testimoniano il secondo posto agguantato all’ultimo turno di stagione regolare e l’approdo in semifinale playoff, il carburante di “Leo” si è rivelato determinante. 

    “Sono rimasto per l’ambizione e il modus operandi della società e di tutte le persone che ne fanno parte”. Una volta chiusa l’avventura a Ortona, Ferrato ha scelto di imboccare la via dolomitica. E non gli è servito troppo tempo per trovare l’intesa con i nuovi compagni di squadra: “La scorsa stagione si è rivelata molto positiva. Abbiamo creato un bel gruppo e questo ci ha permesso di lavorare bene in palestra e di toglierci qualche bella soddisfazione”. C’è un aspetto che il palleggiatore intende sottolineare. E “trasportare” nell’annata 2024-2025: “È la consapevolezza raggiunta durante i playoff”. 

    Ora, però, il regista originario di Padova staccherà un po’ la spina. Almeno dalla pallavolo giocata, perché gli impegni extra sportivi di certo non mancano: “Come trascorrerò l’estate? In primis studiando e poi divertendomi insieme ai miei amici”. Nato il giorno di Natale del 2001, “Leo” è cresciuto nel vivaio della Kioene, con cui ha esordito pure in prima squadra, e ha brillato di luce propria anche in azzurro, nelle Nazionali giovanili: in particolare, nella selezione Under 2020, con la quale si è messo al collo una medaglia d’argento agli Europei di quattro anni fa, mentre nel 2021 ha conquistato l’oro ai Campionati del mondo Under 21. E, per completare la “collezione”, gli Europei Under 22. A livello di club, invece, ha calcato i parquet di A2 con le maglie di Motta e Ortona. 

    Proprio in Abruzzo, ha messo in mostra una poliedricità non comune, se è vero che, perfino nell’inedita veste di attaccante di palla alta, è riuscito a mantenere un elevato rendimento. E, in un match, ha fatturato ben 23 punti: in linea con un vero bomber. Ma i rinoceronti non avanzeranno richieste al di fuori del copione. Ferrato, che nella prossima e ormai imminente annata avrà le spalle coperte da Francesco Guizzardi, è chiamato semplicemente a sviluppare il suo volley: ordinato. Ed efficace: “Vogliamo migliorare il risultato dell’anno scorso – conclude -. Insomma, vincere”. 

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    Romolo Mariano è un nuovo schiacciatore della Joy Volley Gioia del Colle

    La Joy Volley Gioia del Colle puntella il reparto schiacciatori con l’ingaggio di un altro atleta di grande esperienza e di sicuro affidamento: Romolo Mariano.Protagonista per dieci stagioni consecutive in serie A2, il trentaduenne laterale bergamasco accetta l’ambiziosa sfida in A3 con i colori biancorossi, convinto dalla bontà del progetto sportivo della società presieduta da Gianni D’Elia e affascinato dall’opportunità di giocare in una delle piazze storiche del volley pugliese.Cresciuto nel settore giovanile dell’Olimpia Bergamo, dopo cinque campionati disputati in B1 Romolo approda nella massima serie svizzera, dove vince due scudetti consecutivi con la EN Gas&Oil Lugano (dal 2012 al 2014).Nel 2014, a Corigliano, intraprende il suo lungo viaggio in A2, che lo porta a totalizzare ben 2605 punti in 307 gare disputate, a conquistare una promozione in SuperLega con la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora (stagione 2015/2016), a raggiungere due serie finali playoff per la promozione in SuperLega con la Monini Spoleto (perse contro la BCC Castellana Grotte e la Emma Villas Siena, rispettivamente nelle stagioni 2016/2017 e 2017/2018) e, infine, dal 2019 ad oggi, a vestire le maglie della Emma Villas Aubay Siena, della Pool Libertas Cantù, della Delta Group Porto Viro e della Conad Reggio Emilia.

    “La chiamata della Joy Volley è arrivata nel momento giusto della mia carriera – dichiara il nuovo schiacciatore biancorosso -. Dopo le ultime stagioni in A2 trascorse ad inseguire l’obiettivo salvezza, ho sentito la necessità di tornare a competere per obiettivi prestigiosi. Per tale ragione non mi sono lasciato sfuggire questa opportunità, accettando di buon grado di scendere di categoria. Riportare Gioia del Colle in A2 è una mission che mi riempie di stimoli e motivazioni – prosegue -. Abbiamo tutte le potenzialità per realizzare qualcosa di bello e importante. Per riuscirci, però, dovremo essere bravi a gestire la pressione e a mantenere il focus sul nostro gioco in ogni singola gara. Profondendo il massimo impegno in allenamento, sono convinto che riusciremo a regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi“.

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    Piervito Disabato passa alla Joy Volley Gioia del Colle

    Continua senza sosta il lavoro sul mercato della dirigenza della Joy Volley Gioia del Colle per l’allestimento del roster 2024/2025. Alla corte di coach Sandro Passaro approda Piervito Disabato, talentuoso schiacciatore ventitreenne reduce dall’ultima stagione nel campionato di serie A3 Credem Banca con la casacca della Shedirpharma Sorrento.Originario di Altamura, dove muove i primi passi nel mondo del volley sotto la guida dell’allenatore Filippo Capurso, il nuovo laterale biancorosso si afferma nella cantera della Materdominivolley.it Castellana Grotte, vincendo due scudetti (U15 nel 2016 e U16 nel 2017), disputando il suo primo campionato di A2 a soli 15 anni e conquistando la Del Monte® Junior League “Trofeo Massimo Serenelli” nel 2018. Ai successi collezionati in gialloblù si affiancano quelli ottenuti con la maglia azzurra della Nazionale: medaglia d’oro e premio come migliore schiacciatore della competizione agli Europei U17 disputati in Turchia nel 2017, medaglia d’oro all’European Youth Olympic Festival di Baku nel luglio del 2019 e, a distanza di poche settimane, medaglia d’oro ai Mondiali U19 giocati in Tunisia.Dopo le esperienze maturate in B a Locorotondo e a Taranto, Piervito si affaccia, per la prima volta, in serie A3 nella stagione 2019/2020, sposando il progetto sportivo della GoldenPlast Civitanova.Nella terza serie nazionale mette in luce tutte le sue qualità, trascinando, nelle annate successive, l’Aurispa Libellula Lecce alla serie dei quarti di finale playoff (persa 2-1 contro la Med Store Macerata), l’Abba Pineto alla serie finale playoff (persa 2-0 contro la Tinet Prata di Pordenone) e la Farmitalia Catania alla promozione in A2.Adesso è pronto a ripetersi con la maglia della Joy Volley: “Ho scelto Gioia del Colle per la grande tradizione pallavolistica e per l’ambizioso progetto sportivo illustratomi dal presidente Gianni D’Elia e dall’allenatore Sandro Passaro – dichiara lo schiacciatore biancorosso -. Voglio ritagliarmi un ruolo da protagonista in questa nuova avventura. Forte delle esperienze vissute in serie A3, sono pronto a prendermi le mie responsabilità e ad aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi stagionali con la mia grinta e le mie qualità fisiche e tecniche – prosegue -. Ci attende un campionato lungo e difficile, dove sicuramente diremo la nostra. Per affrontarlo al meglio, però, dovremo essere bravi a trovare subito la giusta amalgama, sin dalle prime settimane di preparazione. Poi, per puntare a traguardi importanti, sarà fondamentale arrivare in condizioni fisiche ottimali al mese di aprile – conclude -. Non vedo l’ora di respirare il clima partita al PalaCapurso. I tifosi biancorossi sono davvero incredibili. Spero tanto di vivere, insieme a loro, una stagione entusiasmante e ricca di successi“.

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    Il 2005 Daniele Carpita firma per l’ErmGroup San Giustino

    Arriva dalla Lombardia ed è un 19enne con già una bella esperienza alle spalle lo schiacciatore alla banda ingaggiato dalla ErmGroup San Giustino, tanto più che ha vinto a livello giovanile anche con la Nazionale. Si tratta di Daniele Carpita, classe 2005 e 190 centimetri di altezza, proveniente dalla società dei Diavoli Rosa di Brugherio, con la quale ha disputato da titolare le ultime due stagioni nel campionato di Serie A3 Credem Banca ed è stato avversario dei biancazzurri due anni fa nel girone Bianco.

    Cresciuto nel Volley Segrate, Carpita è poi passato nel 2018 ai Diavoli Rosa, con i quali ha arricchito il proprio palmares personale: un titolo nazionale Under 14, due a livello di Under 17 e una Junior League; poco più di un mese fa, poi, è stato finalista proprio a San Giustino nella categoria Under 19, con il trofeo andato ad appannaggio del Vero Volley Assiplan Monza. Anche in maglia azzurra, Carpita è stato campione europeo Under 18 e tuttora è convocato per i raduni collegiali della Juniores. Per ciò che riguarda il capitolo prima squadra, ha calcato i campi della Serie B nell’annata 2021/’22 con la Powervolley Milano e nel biennio di A3 con Brugherio ha realizzato 267 punti, comprensivi di 28 ace e di 26 muri vincenti.

    Per lui, adesso, l’arrivo alla ErmGroup costituisce una pagina nuova per più motivi: “E’ la prima volta che esco dai confini della mia regione – ha spiegato Carpita – e quindi a San Giustino dovrò imparare a gestirmi il giornaliero fuori di casa. È il caso di dire che cambio aria in tutti i sensi, ma che soprattutto giocherò in una squadra ambiziosa”.

    Anche se la settimana delle finali nazionali Under 19 è servita per fare un minimo di conoscenza con l’ambiente. “In quei giorni ho parlato con diverse persone, mi sono reso conto della bellezza degli impianti e mi hanno parlato molto bene della società”. In campo, Carpita ritroverà l’amico Jacopo Biffi, palleggiatore che è già stato suo compagno di squadra ai Diavoli Rosa. “Con lui in regia ho disputato un campionato di A3, quindi per ciò che riguarda l’intesa con Jacopo ci conosciamo bene”, ha sottolineato.

    Un’operazione dal sapore particolare, quella di Carpita, per il direttore sportivo Valdemaro Gustinelli: “Ecco la vera scommessa di quest’anno! – ha subito esclamato – I contatti con Daniele sono iniziati in tempi non sospetti e soprattutto mi ricordo in maniera nitida la prima volta che l’ho visto giocare (due stagioni fa a San Giustino nella gara di ritorno della nostra prima stagione in A3) ed è stato un bel vedere. Così piccolo di età rispetto a tutti quanti ma così abile nel gesto tecnico: di giocatori come lui, a oggi, in circolazione ce ne sono pochi (parere personale, ovviamente) poiché completo nei fondamentali, con una spiccata propensione in quelli di seconda linea, quindi ricezione, battuta e difesa; ottimo anche il suo gesto tecnico in attacco, dove evidentemente da giocatore speculativo sa bene quando dover rischiare e quando dover far rigiocare l’avversario”.

    “L’ho seguito molto in questa ultima parte di stagione e devo ammettere che la sua continuità ed ecletticità sono a volte imbarazzanti, rispetto alla sua giovane età. Poi, per fortuna qualche volta dimostra tutti gli anni che ha e gli capita anche di disputare partite ampiamente sotto il suo livello standard (vedi la finale nazionale Under 19, svoltasi proprio a San Giustino, davanti al suo futuro pubblico e con l’intero staff dirigenziale, tecnico schierato e molti dei suoi nuovi compagni in tribuna… non semplice, oggettivamente) e questo da una parte mi rende ancora più sereno”.

    “Daniele Carpita costituisce un ulteriore passo verso il “nostro” modo di intendere la pallavolo, ossia cercare di valorizzare quegli atleti con spiccate caratteristiche tecniche, con un profilo estremamente giovane, sui quali puntare per un futuro roseo e duraturo. E su Carpita la Pallavolo San Giustino punta e anche molto: so benissimo che in molti penseranno che in circolazione esistano profili con spiccate qualità fisiche magari anche superiori a lui, ma il ragazzo sa giocare bene a pallavolo, conosce tutte le sue sfaccettature; pur essendo così giovane, è un equilibratore nato, fattore fondamentale nella costruzione del futuro sestetto”.

    “La dimostrazione è che nessuno dei suoi coach ha mai rinunciato a lui. Sia nel club di appartenenza che in Nazionale (Daniele era in ritiro con la Under 20), è sempre stato presente in tutti i roster e credo, senza false dichiarazioni, che sia uno degli atleti più vincenti a livello nazionale fra le categorie giovanili. Io personalmente ho spinto molto per il suo arrivo e ribadisco apertamente che sarà un bel vedere per tutti. Non importano la giovane età e un fisico normale – ha concluso Gustinelli – in quanto la pallavolo è uno sport per persone intelligenti: Daniele lo è e pure molto. Benvenuto!”.

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    Sorrento si tiene stretto Mariano Gargiulo: “Costruito un roster di qualità”

    La ShedirPharma Sorrento è una realtà consolidata che punta sulla crescita di giovani talenti. Classe 2002, Mariano Gargiulo si è guadagnato con grinta e sudore la conferma in un roster che anche quest’anno vuole continuare a stupire. Lo schiacciatore ha dimostrato di essere glaciale anche entrando a gara in corso, per utilizzare una float che manda letteralmente in crisi le ricezioni avversarie. A Casarano ha realizzato un ace letale, e Mariano Gargiulo si candida ad essere protagonista quando il mister Esposito sfoglierà la margherita dei posto 4. Una conferma che premia il tuo impegno e sacrificio. Quanta voglia c’è di tornare al lavoro, per riprendere nuovamente contatto col pallone, e mostrare le tue qualità allo staff e ai compagni?

    “In questo periodo mi sto mantenendo in forma giocando a beach-volley, ma ovviamente c’è tanta differenza tra sabbia e taraflex, con quest’ultimo che rappresenta la caratteristica principale dell’indoor. Attendo con entusiasmo di tornare in palestra, divertirmi, e giocare le prime partite della nuova stagione”. 

    Tanti atleti importanti nel tuo stesso ruolo. Già annunciati Pol e Cremoni: ragazzi giovani, stabilmente nel giro delle nazionali giovanili. Quanto può essere stimolante allenarti con loro, e rubare qualche piccolo segreto?

    “Ovviamente le motivazioni sono alte. Pol viene da tanti anni di fila giocati in categoria superiore, mentre Cremoni è in pianta stabile nel giro delle nazionali giovanili: ha già vinto l’Europeo U17, e sta preparando quello U18 in programma tra poche settimane. Avrò sicuramente tanto da imparare, e tra noi ci sarà una sana competizione positiva”. 

    Un ace a Casarano, e sempre un’arma in più con la tua float insidiosa. Quanto è difficile entrare a freddo, e saper incidere quando il mister ti chiama in causa?

    “È importante farsi trovare pronti, ed aspetto sempre un segnale del mister per poter entrare dalla panchina. Lavoro sempre duramente per farmi trovare pronto. Servire a freddo non è semplice, ma in Serie A3 l’ambiente è infuocato, e mi scaldo subito sentendo la passione del pubblico”. 

    Quali sono le tue ambizioni personali? Quanta voglia c’è di guadagnarti più minuti e spazio sul taraflex?

    “Gioco a pallavolo per divertirmi, e questo aspetto non deve mai mancare. Il mio obiettivo è dare il massimo, dimostrando il mio valore e sfruttando le opportunità che mi saranno concesse nel corso della stagione. Non conosco ancora i ragazzi, ma i curriculum parlano per tutti loro. Il roster ha qualità, per cui credo che potremo fare un bel campionato di medio-alta classifica”.  

    Cosa ti aspetti dal pubblico, e quanto può incidere in una stagione dove tutte le squadre del girone si stanno rinforzando?

    “Il pubblico del PalAtigliana è sempre stato il nostro settimo uomo in campo, e poche squadre nel nostro girone possono contare su un palazzetto sempre caldo e rumoroso. Il livello del campionato sarà alto, ma noi siamo preparati e ce la giocheremo contro qualsiasi avversario”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Continua a gonfie vele il matrimonio tra Matteo Mozzato e Belluno Volley

    Il Belluno Volley e Matteo Mozzato: un binomio solido come la roccia. Il centrale, classe 2002, ha deciso infatti di prolungare il suo percorso all’ombra delle Dolomiti. E di vivere la sua quarta stagione fra i rinoceronti, di cui è diventato un pilastro fondamentale: sia in virtù delle sue qualità tecniche, sia umane. 

    “A prolungare la mia avventura con questa maglia ha contribuito il fatto che la società sta continuando a evolvere e a mantenere obiettivi importanti – afferma –. Poi a Belluno mi sono sempre trovato molto bene e sono stato trattato al meglio”. La passata stagione, inoltre, ha rappresentato un ulteriore step di crescita per l’ex orogranata: “Valuto positivamente la scorsa annata. Penso di essere cresciuto e migliorato. In più, dopo un avvio complicato, siamo riusciti a riprenderci e ad arrivare a un passo dalla promozione”.

    Il futuro intriga: “Il momento più significativo di questo percorso? Penso e spero sarà l’anno che verrà: sono davvero entusiasta del roster. Ho la ferma convinzione che, lavorando in allenamento, possiamo raggiungere grandi risultati”. Nonostante un leggero intervento che lo terrà lontano per un po’ dalla palestra, Matteo trasuda ottimismo: “Quest’estate forse dovrò subire una piccola operazione, quindi sarò costretto a ritagliarmi una ventina di giorni di recupero. Nel periodo che rimane, cercherò di divertirmi e magari di andare una settimana in vacanza”.

    Gli obiettivi per la prossima stagione sono chiari: “E in linea con quelli già stabiliti dalla società. Quindi, nel segno dell’ambizione: mai come quest’anno dobbiamo essere pronti a soddisfarli”.

    Mozzato è un esempio di dedizione per il Belluno Volley: un esempio rispecchiato dal forte legame non solo con il club, ma con l’intero ambiente. E con un pubblico che, fin dal primo giorno, apprezza la sua capacità di affinare i fondamentali e affrontare ogni sfida con determinazione, oltre al desiderio di migliorarsi costantemente. Basti pensare ai numeri con cui ha mandato in archivio tre annate di Serie A3, tra regular season e playoff: 82 incontri disputati, arricchiti da 683 punti. E il tassametro corre.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mattia Pievani completa il reparto opposti della Negrini CTE

    Il talentuoso Mattia Pievani sarà l’altro opposto, assieme all’esperto Davide Cester, a disposizione di coach Michele Totire. Con un salto di due categorie, il giovane martello mancino ligure classe 2001 farà il suo ingresso nel professionismo con la maglia della Negrini CTE.

    Mattia si presenta alla sua nuova società parlando della sua carriera: “La mia carriera pallavolistica è iniziata nella mia città natale, Finale Ligure, dove ho giocato per molti anni nel Volley Team Finale arrivando in Serie C. La passione per questo sport mi ha sempre spinto a dare il massimo. Ho avuto un periodo di pausa quando ho ricevuto una proposta di lavoro più stabile dal bar in cui lavoravo stagionalmente a Finalborgo. Però dopo poco ho ripreso ad allenarmi perché mi mancava la pallavolo e la squadra”

    Un ritorno nel mondo del volley in grande stile che lo ha portato ad essere notato: “Diciamo che dopo la stagione 2023/2024 sono rimasto sorpreso perché alcune squadre hanno mostrato interesse nei miei confronti, ma sicuramente la proposta della Negrini CTE è stata quella che mi ha colpito di più. Ho conosciuto l’allenatore personalmente e mi ha raccontato il progetto della società, l’ho trovato ambizioso e ben strutturato, e questo è stato uno dei motivi che mi hanno spinto ad accettare la loro proposta. Inoltre, non capita tutti i giorni di avere la possibilità di giocare in Serie A3, con atleti di quel livello!”

    In conclusione Pievani fissa gli obiettivi: “Il mio obiettivo principale è quello di crescere come persona e soprattutto come giocatore, migliorando sia dal punto di vista tecnico che fisico. Voglio dare il mio contributo alla squadra e dimostrare il mio valore in campo e fuori. Credo che l’obiettivo della società sia quello di raggiungere i migliori risultati possibili in campionato, creando una solida coesione tra i compagni e lavorando sodo per affrontare ogni partita. Non conosco ancora il gruppo, ma sono convinto che, con il giusto impegno, possiamo raggiungere grandi traguardi insieme!”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Francesco Fortes approda a Sorrento: “Felice di far parte della famiglia Folgore

    Il presidente Fabrizio Ruggiero puntella ulteriormente il roster, con un centrale classe ’99 che freme dalla voglia di raggiungere traguardi ambiziosi. Muri punto ma non solo, perché anche i palloni toccati sotto rete si rivelano fondamentali per creare efficaci soluzioni di contrattacco. Un posto 3 dinamico, dai riflessi veloci e gran capacità di leggere le trame dei rivali di turno, per farsi trovare pronto a degli “uno contro uno” senza esclusione di colpi. Dal mare di Palermo a quello di Sorrento: approda in costiera il talentuoso Francesco Fortes.

    A soli 18 anni è già nel giro delle Nazionali di categoria, e dopo due esperienze in Serie B tra Dolciaria Rovelli Morciano e Krifi Caffè 4 Torri Ferrara, arriva il meritato salto in A3 nella “sua” Sicilia a Modica. Subito 116 punti (impreziositi da ben 41 muri), e nell’estate del 2020 Fortes si trasferisce in Campania vestendo la casacca della Normanna Aversa Academy arrivando fino agli ottavi play-off promozione. Il centrale si trasferisce poi all’Aurispa Libellula Lecce, dove mette giù 253 punti complessivi (89 muri), fermandosi a pochi passi dalla gloria.

    In Salento, infatti, arriva fino alla semifinale play-off promozione (ko contro la Videx Grottazzolina) ed alla semifinale di Coppa Italia (cadendo soltanto al termine di un tie-break infinito al cospetto della Tinet Prata. Nell’ultima stagione Fortes vola in Sardegna a Sarroch, chiudendo l’annata con 183 punti (65 muri), ed un best-score di 16 punti nell’1-3 sul campo di Monge Gerbaudo Savigliano.

    Il centrale 25enne vestirà la maglia della ShedirPharma Sorrento portando in dote 673 punti in Serie A, e tanta voglia di salire uno scalino in più verso i propri sogni.

    Dopo l’esperienza a Sarroch nel girone bianco, ritorni a giocare in quello di centro-sud scegliendo Sorrento. Com’è nata questa possibilità, e cosa ti ha spinto a cedere alla corte del presidente Ruggiero? “In realtà già da diversi anni, c’erano stati contatti con la società durante la sessione estiva di mercato, ed ora le nostre strade si sono finalmente incrociate. Ho accettato con entusiasmo perché il presidente mi ha illustrato un progetto importante: la squadra è davvero forte, e son felicissimo di poter far parte della famiglia Folgore”.

    Hai giocato con Tulone sia a Modica che a Lecce. Conosci già gli altri elementi del roster, e che impressione ti sei fatto sull’organico allestito? “L’organico è di prim’ordine. Conosco molto bene Tulone: siamo entrambi i siciliani, oltre ad aver giocato alcuni anni insieme. Stimo il mister Esposito, e so perfettamente quanto il palazzetto sorrentino possa essere caldo, essendoci già entrato da avversario in alcune occasioni”. 

    Ci hai affrontato 4 volte da avversario vincendo in tutte le occasioni. Questa volta il PalAtigliana ti avrà dalla sua parte: che effetto ti ha fatto, da rivale, il pubblico di Sorrento? “Voglio fare i miei più sentiti complimenti al pubblico costiero. Ai tempi di Lecce avevamo una tifoseria molto calda al nostro fianco, e vedere a Sorrento una torcida altrettanto bollente è stato emozionante. Un bel tifo infuocato, tipico del Sud: caratteristica che ci contraddistingue”.

    Descriviti un po’: quali sono le tue caratteristiche? “Sono un centrale più da muro. Cerco sempre di dare il massimo sotto rete, limitando gli errori, provando sempre a migliorarmi e contestualmente dare un contributo importante alla squadra”. 

    Dalla Campania alla Campania. Ad Aversa hai centrato gli ottavi play-off, ed in Costiera c’è già voglia di sognare. “È inutile nascondersi. Le ambizioni son quelle di fare un campionato importante, e puntare sempre al massimo sia per la squadra che per la società. Le basi per far bene ci sono tutte: ho sfiorato sia la Coppa Italia che la finale play-off, e mi auguro di migliorare ulteriormente”. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO