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    La Sistemia Saturnia ospita Galatina. Kantor: “Ora dobbiamo cambiare passo”

    Di Redazione Domenica riparte il campionato di Serie A3 Credem Banca. La Sistemia Saturnia Aci Castello, dopo la sosta natalizia, affronterà a domicilio (PalaIngrosso di Taviano, ore 18) l’Efficienza Energia Galatina nel match valevole per la prima di ritorno. Il tecnico Waldo Kantor forza i tempi in allenamento e la squadra è pronta a rispondere colpo su colpo: il sesto posto al giro di boa, ma a soli 3 punti dal primo, determina la giusta dose di agonismo e di grandissima carica per l’obiettivo Serie A2 ampiamente alla portata. Ma, come dice Kantor, occorrerà “giocare ogni partita con lo stesso atteggiamento, senza lasciare nulla al caso“. “Tracciando un bilancio del girone d’andata – confessa il tecnico argentino – sono molto contento perché la squadra è riuscita ad esprimersi ad alti livelli. È vero che abbiamo perso cinque partite, un po’ troppo rispetto alle squadre che ci stanno davanti, ma siamo indietro di appena tre punti dal primo posto, nonostante il nostro sesto piazzamento“. Kantor continua l’esame del campionato: “La classifica è serrata e compatta. Sul piano statistico siamo allo stesso livello delle prime nei fondamentali. Non siamo riusciti a vincere quelle partite che avevamo in mano, qui dovremmo cambiare passo. Ma i passi falsi li hanno avuti tutti. Sono convinto che faremo un grande girone di ritorno: i giocatori hanno lo stesso entusiasmo dell’inizio, lavorano con grande dedizione e passione. Sono fiducioso, tutto è da vedere. Tutto è ancora in gioco“. L’Efficienza Energia Galatina – con in rosa vecchie conoscenze del volley siciliano come Lotito, Buracci e il mazarese Lentini – è la penultima forza del campionato con appena 4 punti. “Per quanto riguarda Galatina – continua Kantor – dobbiamo fare gli stessi ragionamenti che abbiamo fatto per ogni partita. Affrontiamo una partita difficile, ma non impossibile. Dipenderà sempre ed esclusivamente da noi. Se giocheremo bene riusciremo a portare a casa la vittoria. Ma dobbiamo giocare la miglior pallavolo per spuntarla. La squadra sta bene, arriveremo nel migliore dei modi all’appuntamento“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Danilo Durand lascia la panchina della Gamma Chimica Brugherio

    Di Redazione In attesa del girone di ritorno di Serie A3, che per la Gamma Chimica Brugherio inizierà sabato 8 gennaio sul campo della Geetit Bologna, il direttore tecnico Danilo Durand fa il punto della situazione in casa Diavoli Rosa. Nell’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società c’è anche l’annuncio di una novità importante: le dimissioni dal ruolo di head coach della prima squadra, che sarà affidato a Daniele Morato e Moreno Traviglia. Qual è il bilancio di questa prima parte della stagione? “Sicuramente dal punto di vista dei risultati è un bilancio a due facce. Quella ottima e in splendida salute del settore giovanile, che ci vede al comando con le squadre della collaborazione con Powervolley in tutti i campionati Under, con le seconde squadre che stanno facendo molto bene, passando per i campionati di categoria di Serie C e B che affrontiamo coi gruppi giovanili. In serie C schieriamo una rosa prevalentemente composta da ragazzi del 2006, ed è un campionato che sta andando oltre ogni più rosea previsione, e la stessa Serie B, fatta di ragazzi di Under 17 e Under 19, sta facendo molto bene. Grande soddisfazione arriva anche dal settore femminile, che al primo anno registra già quasi 100 atlete tesserate, essendo così riusciti a colmare un vuoto che a Brugherio c’era da anni“. Fin qui tutto molto bello. La parte negativa qual è?  “Sicuramente la Serie A3, che ha disputato un girone d’andata deficitario. Questa estate abbiamo deciso di allestire, come da nostra storia, una squadra composta prevalentemente da nostri giovani, inserendo però giocatori d’esperienza in ruoli chiave, soprattutto in quello dell’opposto. Da qui la scelta di affidarci a Calarco che la passata stagione aveva vinto il campionato di A3 con Grottazzolina“. E perché è andato via?  “La sua situazione è risultata essere molto problematica, perchè dal punto di vista fisico non ha recuperato nei tempi sperati e questo ha condizionato tantissimo sia i risultati sia la struttura del gioco. Non essendo un giocatore che poteva darci quello che gli era richiesto, abbiamo risolto il contratto. Ne è seguita la rottura anche col palleggiatore Di Marco, col quale ci sono stati problemi di inserimento, il via libera a Frattini a Cantù in A2, e a questo si aggiungono una serie di difficoltà che non potevamo prevedere“. Parli degli infortuni? “Sì, diversi e non di veloce soluzione purtroppo. Parlo della malattia di Biffi, che l’ha costretto ad un mese e mezzo di ospedale ed un decorso ancora molto lungo, dell’infortunio a Federico Compagnoni, una frattura da stress al piede che lo tiene tuttora lontano dal campo, e di una tendinite che ha bloccato per sette settimane Chiloiro dopo la prima gara, in cui tra l’altro aveva fatto molto bene“. Situazione molto complicata da gestire. Come si è mossa la società per far fronte a questa precarietà? “Come società abbiamo provato ad intervenire sul mercato, soprattutto per il ruolo dell’opposto, ma non c’erano giocatori italiani per noi interessanti, rapportati a quello che è il nostro progetto. Dove invece c’è stata la possibilità l’abbiamo subito colta, vedi l’arrivo in prima squadra del palleggiatore Regattieri, un 2000, nostra conoscenza già dai tempi delle giovanili, che a Yaka aveva fatto molto bene“. Per quello che sono i Diavoli Rosa non è solo una questione di opportunità del mercato, dietro ogni decisione c’è una visione molto più ampia. È così? Ce la racconti? “Sì, è vero. Al momento, a parte lo straniero Mitkov e Regattieri, abbiamo una squadra composta tutta da nostri giovani ed è su questa strada che si concentreranno gli sforzi della nostra società da qui alla fine della stagione. Abbiamo deciso di investire e puntare ancora di più sul nostro settore giovanile, ad oggi infatti per gli allenamenti della Serie A si alternano 18 atleti, tutti provenienti dalle squadre del nostro vivaio“. Una squadra giovane, affiancata da atleti ancora più giovani. Non è una situazione un po’ al limite? “È una situazione che abbiamo sperimentato negli anni, mi viene in mente l’ultimo anno in B1: pur essendo retrocessi, abbiamo fatto esordire giocatori molto giovani come Maiocchi, Romanò, Frattini, Santambrogio, tutti atleti che oggi troviamo nei campionati di Serie A2 e Superlega“. L’anno scorso però abbiamo disputato la finale play-off per la promozione in A2, quest’anno siamo ultimi in classifica. Può essere difficile da comprendere dall’esterno, non credi?  “Per noi questi alti e bassi sono fisiologici; anzi, investire sui giovani significa proprio questo, assumersi il rischio pensando prima di tutto al bene e al meglio dei tuoi atleti“. Spiegaci meglio….  “Ci sono anni in cui raccogli, ed è quello che è successo l’anno scorso con l’esplosione dei nostri giovani come Raffa e Santambrogio che oggi sono in A2, ma dello stesso Teja, proveniente dalle giovanili Powervolley, sul quale abbiamo lavorato per due anni e che oggi ha scelto la carriera universitaria, che ben si è incastrata con le scelte di mercato, vedi Breuning. Ci sono altri anni invece, come questo, in cui devi seminare“. Trasuda come sempre passione dalle tue parole. Ci credi molto, vero? “Sì, tutta la società ci crede molto. Per esperienza posso dire che tutti i ragazzi che gravitano oggi nella nostra Serie A3 in futuro giocheranno nei massimi campionati. In questa ottica mi spiace molto che non possiamo valorizzare ancora di più alcuni nostri giocatori“. In che senso? “Giocatori come Barotto e Carpita, solo per citarne due, atleti di Under 17 e nel giro delle nazionali juniores, per via di una regola obsoleta non possono giocare in Serie A3. È sconcertante questo visto che la Federazione, giustamente, proclama continuamente l’importanza del lavoro sui giovani, poi però nei fatti non ci permette di farlo“. Adesso uno dei passaggi più difficili da annunciare in questa intervista: la decisione di fare un passo indietro, smettendo i panni di head coach. Una notizia difficile da metabolizzare per tutti, dai tifosi, agli atleti e a tutti quelli che conoscono la realtà dei Diavoli Rosa… “Sì purtroppo, per ora, lascio la panchina della serie A. Visto l’investimento che vogliamo fare sui nostri giovani, affidare la prima squadra agli allenatori di punta del nostro settore giovanile come Daniele Morato e Moreno Traviglia, che già mi faceva da secondo, è la naturale conclusione del nostro ragionamento. Se l’idea è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi validi, sviluppando un programma che va dall’under 15 in su, e strutturare un lavoro incentrato sulla crescita individuale del singolo ragazzo, è giusto affidare a loro due, che già ci lavorano quotidianamente, questo incarico“. È importante però spiegare che non si tratta di una scelta funzionale alla situazione classifica e ai risultati, non stai abbandonando la Serie A.  “Assolutamente no. È per il momento un passo indietro. Non sarò il primo allenatore, sarò più un supervisore, ma la mia presenza rimane costante negli allenamenti della serie A, e poco cambia a livello di cura e attenzione di tutte le nostre squadre“. Convinto di questa scelta?  “È ovviamente una decisione molto sofferta, ma proprio perché sono convinto della bontà di questo progetto non ho rimpianti“. Giocatori, società, staff tecnico. Viaggiamo tutti nella stessa direzione?  “Viaggiare tutti nella stessa direzione è la forza della nostra società. Nel contesto serie A gli obiettivi sono sempre stati molto chiari ed i ragazzi stanno lavorando in questa direzione in sintonia con lo staff“. Non pesa l’assenza di risultati?  “Certo, come si fa a nasconderlo. I risultati mancano a tutti, sono quelli che danno carica e morale, ma sono però una piccola parte. L’importante è che i ragazzi siano coscienti, e lo sono, di quello che stiamo facendo con loro e che immaginiamo per loro“. E ai nostri tifosi basterà questo?  “Nessuno meglio dei nostri tifosi sa quanta passione e serietà mettiamo in quello che facciamo. Noi siamo fortunati ad averli, non è un caso se per tutti è un piacere venire a giocare da noi perché sanno che ambiente troveranno. Nonostante le difficoltà siamo sempre tra i pubblici più numerosi ed entusiasti della Serie A3“. Una fedeltà da ripagare, non credi?  “La promessa per loro è che i nostri giovani daranno il meglio e faranno di tutto per offrire loro prestazioni all’altezza di questo campionato. E poi i nostri tifosi di questi giovani, come accaduto in passato per Maiocchi, Romanò, Raffa, Santambrogio, Frattini, Baratti e tanti altri, potranno un giorno dire, io quel ragazzo l’ho visto giocare a Brugherio“. In sincerità, rifaresti tutto allo stesso modo?  “Assolutamente sì. Direi che se l’obiettivo primario era investire sui nostri giovani, adesso più che mai, visto che ne coinvolgiamo tanti altri, lo stiamo ampiamente raggiungendo“. Cosa ci aspettiamo da qui alla fine?  “Sicuramente di continuare a livello giovanile come stiamo andando per raggiungere le finali provinciali e regionali in tutte le categorie e qualificarci alle fasi nazionali, far fare esperienza in serie C, D e B, campionati ai quali stiamo partecipando con grande soddisfazione. Siamo certi che i frutti di questo lavoro, che stiamo portando avanti incessantemente coi nostri giovani, si continueranno a vedere“. Passato e presente. Concludiamo questa intervista con uno sguardo al futuro. Quale sarà la nostra dimensione? Serie B, Serie A?  “La nostra storia ci dice che la prima squadra dipende dall’andamento del nostro settore giovanile. Siamo passati in Serie B con atleti del nostro settore giovanile, abbiamo conquistato la promozione in Serie A con atleti del nostro vivaio e con la maggior parte di quegli stessi atleti abbiamo sfiorato l’anno scorso la promozione in Serie A2. Negli anni, a seconda della qualità che riusciamo a dare ai nostri giovani, ci si è palesata la strada da seguire. C’è però un atavico problema“. La nostra casa?  “Esattamente. Un posto tutto nostro, problema che non è stato ancora risolto, dove poter non solo giocare ma crescere, penso ad esempio allo sviluppo del settore femminile che molto dipenderà da questo, e assestarci nelle categorie superiori“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Positivi a Ottaviano, Pineto e Belluno: tre gare rinviate in Serie A3

    Di Redazione

    Continua la pioggia di gare rimandate per casi di Covid-19 anche in Serie A3 maschile. La positività di più di tre giocatori della Falù Ottaviano ha portato al rinvio a data da destinarsi di due incontri del Girone Blu: il recupero sul campo della Wow Green House Aversa, che si sarebbe dovuto disputare giovedì 6 gennaio, e la gara interna con la Maury’s Com Cavi Tuscania, in programma invece domenica 9.

    Nel Girone Bianco, è rinviata la sfida della prima giornata di ritorno prevista per domenica tra Abba Pineto e Da Rold Logistics Belluno: entrambe le formazioni sono alle prese con casi di positività nel gruppo squadra.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Garlasco saluta coach Maranesi e ritrova Vittorio Bertini

    Di Redazione Si è risolto il 31 dicembre il contratto che legava il tecnico Marco Maranesi al Volley 2001 Garlasco. A spiegare la scelta societaria la voce della presidente Silvia Strigazzi: “Con Marco è finito un ciclo in cui la società è cresciuta tanto e abbiamo ottenuto grandissime soddisfazioni, in primis l’incredibile promozione in serie A. Lo ringrazio per il suo lavoro e per la sua disponibilità e gli auguro un in bocca al lupo per il suo futuro.” Anche Marco Maranesi lascia con affetto la società in cui ha diretto la prima squadra da novembre 2018. “E’ stata una scelta non facile, ma necessaria visto che è venuta a mancare in parte l’unità di intenti con Silvia. Ci siamo lasciati molto bene come coloro che si sono voluti molto bene e se ne vorranno sempre. A tutti coloro che ho incontrato in questi anni di lavoro la mia vicinanza, la grande stima e i migliori auspici per un prosieguo di stagione alla grande, la società mi ha dato davvero tanto e ci lasciamo con affetto”. A sostituirlo sulla panchina della prima squadra sarà Vittorio Bertini. “Sono contenta dell’arrivo di Vittorio – spiega la presidente Silvia Strigazzi – è un allenatore esperto, preparato, che non ha bisogno di presentazioni, è quello giusto per noi. In più conosce la nostra realtà, quindi ritroveremo subito l’affiatamento che ci porterà ad un ulteriore salto di qualità e al raggiungimento di tutti i nostri obiettivi”. Entusiasta l’approccio di Bertini, che torna a Garlasco dopo 5 anni: “Ritrovo una società che dal 2017 ha fatto molti passi avanti e raggiunto importanti risultati dal punto di vista sportivo, consolidandosi come riferimento non solo in provincia e regione, ma anche nei campionati nazionali di massima serie. E’ un impegno e un grande onore. Buona parte del merito è anche del mio predecessore, Marco Maranesi, che saluto e ringrazio, raccogliendone i frutti del lavoro”. “Sono qui perché mi ha voluto Silvia Strigazzi, e sapete che è difficile dirle di no! Poi Savino (DiNoia – ndr) ha insistito ed eccomi a riprendere il “filo di un discorso”, un racconto che ho sempre seguito con grande ammirazione – prosegue Bertini – conosco la grandissima parte dei giocatori e ovviamente della società e dello staff; imparerò a conoscere coloro che hanno abbracciato questa bella avventura negli ultimi tempi. Ritrovo anche Stefano Fumagalli, con cui avevamo iniziato a collaborare oltre un decennio fa a Monza. Credo che il suo sia un ruolo centrale perché in una squadra eterogenea come la nostra rappresenta il necessario “fil rouge” condizionale – e sul campionato – Il torneo di A3 è molto impegnativo; il livello è ancora in fase di divenire, ci vorrà ancora un anno perchè si consolidi, definendo dei modelli di prestazione. Oggi sappiamo che valiamo certamente la posizione occupata, e lavoreremo per guadagnarne qualcuna in più, cercando di valorizzare le nostre qualità.” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Aci Castello, Pulvirenti: “Buon momento, siamo un grande gruppo, merito di Kantor”

    Di Redazione

    Sono stati giorni di festa in tutti i sensi quelli appena trascorsi in casa Sistemia Saturnia, merito degli ultimi risultati che hanno regalato una classifica sin qui più che positiva: 24 punti, appena tre in meno dell’attuale coppia di testa formata da Tuscania e Lecce. E che il morale sia alto lo si capisce chiaramente anche dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente Luigi Pulvirenti a La Sicilia.

    “Abbiamo terminato la prima parte della stagione con un bel successo (3-0 contro Modica, n.d.r.), anzi la considero la prestazione migliore della nostra annata agonistica. I ragazzi ormai sono legati da intesa e amicizia. Bello vedere come a Catania la cultura della pallavolo sia sempre viva. Osservare tanti ragazzi al palazzetto ci dà gioia e speranza, così come rende orgogliosi il fatto che ci vengano a vedere anche ex leoni come Orazio Risina, Pippo Arcidiacono o Peppe Genuardi”.

    Una squadra così unita che tentare di rinforzarla sarebbe potuto essere controproducente, e infatti il mercato invernale si è chiuso senza registrare movimenti. “Giocatori validi non ce ne sono in giro – sottolinea Pulvirenti -, non valeva la pena aggiungere atleti tanto per”. Anche se a dire il vero un volto nuovo in gruppo c’è, quello dello schiacciatore argentino classe ’94 Nicolas Toselli, già noto da queste parti per aver vestito qualche tempo fa la maglia della Messaggerie Catania in A2. “Sì, si sta allenando con noi da qualche tempo – conferma il presidente -. Si tratta di un universale valido che potrà darci una mano non appena entrerà nei meccanismi di gioco voluti da Kantor“.

    Già, coach Kantor, il primo artefice dell’ottima stagione che sta disputando Acidario Castello. “Waldo è stato un grande giocatore, ha fatto la storia della pallavolo catanese, da allenatore sta dimostrando grandi doti tecniche e soprattutto una grande capacità di creare un gruppo compatto con la sua saggezza ed esperienza” conclude Pulvidenti.

    (fonte: La Sicilia) LEGGI TUTTO

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    Sabaudia, il vicepresidente Capriglione: “Gli obiettivi principali? Recuperare le assenze e puntare alla salvezza”

    Di Redazione L’Opus Sabaudia ha iniziato la marcia d’avvicinamento alla ripartenza del campionato di pallavolo maschile di serie A3. La squadra allenata da coach Mauro Budani aprirà il girone di ritorno contro il Marigliano, nel match in programma al PalaVitaletti di Sabaudia il prossimo 9 gennaio e sarà una vera e propria ripartenza per i pontini che all’andata iniziarono con il botto la stagione vincendo in Campania (1-3) e prendendosi i primi tre punti del torneo. “La aspettativa principale è quella di riuscire a recuperare qualche giocatore che ha concluso l’anno con qualche acciacco, questo ci ha costretto a soffrire molto nelle ultime sfide del 2021 e siamo convinti che dopo la pausa ci potrà finalmente essere per noi qualche notizia positiva in merito – chiarisce Lino Capriglione, vicepresidente del Sabaudia – Visto il dilagare della pandemia di Covid poi mi auguro che si riesca a superare anche questa ulteriore ondata, questo me lo auguro non solo per noi ma per tutto il movimento. Dal punto di vista sportivo, infine, puntiamo a raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo primario che è quello della salvezza, poi guarderemo avanti perché è inutile nascondersi: una volta centrato l’obiettivo principale potremo guardare avanti e iniziare a osservare la classifica con uno spirito diverso ma per questo serve un gruppo unito e che possa ambire a migliorarsi settimana dopo settimana, augurandoci che dal punto di vista degli infortuni e della salute tutto possa andare bene”. L’Opus Sabaudia ha chiuso il girone d’andata con due sconfitte consecutive, due battute d’arresto che però sono state influenzate non poco dalle numerose assenze, tanto che sono stati addirittura quattro su sei i cosiddetti titolari assenti dal campo. In classifica, al giro di boa, la formazione di capitan Schettino ha chiuso in nona posizione con 14 punti, frutto di quattro vittorie e otto sconfitte, anche se la classifica può continuare a considerarsi piuttosto corta tanto che la settima piazza occupata attualmente dal Modica risulta distante di appena cinque lunghezze. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Med Store Tunit Macerata passa al tie break sul campo di Fano

    Di Redazione

    L’anno solare della Serie A3 maschile si apre con il combattutissimo derby del Girone Bianco (recupero dell’ultima giornata di andata) vinto in rimonta, dalla Med Store Tunit Macerata sul campo della Vigilar Fano. Dopo aver vinto il primo e il terzo set, Fano ha subito per due volte il rientro di Macerata, che è riuscita a portare la contesa al tiebreak: quinto set giocato punto a punto dalle due squadre fino al fotofinish, quando gli ospiti hanno avuto il guizzo vincente per capovolgere definitivamente il risultato e conquistare il match.

    Per la Vigilar sfuma dunque la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia (a passare come ottava è la Da Rold Logistics Belluno) mentre la Med Store Tunit resta sola al secondo posto, sia pure con una partita in più rispetto a Grottazzolina.

    La cronaca:Coach Pascucci si affida alla diagonale palleggiatore-opposto composta da Zonta e Stabrawa, in banda ci sono Gozzo e Nasari, al centro Ferraro e Galdenzi, il libero è Cesarini. Per Macerata, in formazione rimaneggiata causa covid, in cabina di regia c’è Longo, opposto a Scita, gli schiacciatori sono Margutti e Lazzaretto, i centrali Sanfilippo e Pasquali, il libero Gabbanelli.

    Avvio sprint della Vigilar, che scatta subito sul 9-5 con Stabrawa e allunga 10-6 con Nasari. Fano non sbaglia nulla e prosegue imperterrita la sua marcia, giocando con lucidità e sicurezza e controllando il discreto margine di vantaggio. Macerata tenta il tutto per tutto nel finale con il cambio di diagonale (esordio per il neo arrivato Giannotti) e accorcia le distanze fino al 22-19, ma i padroni di casa arrivano per primi al set point (24-20). Gli ospiti ne annullano una, ma Stabrawa chiude alla seconda occasione: 25-21 Vigilar, 1-0.

    Nel secondo set, la Med Store schiera da subito Giannotti e tenta a più riprese di scappare, allontanandosi sul 5-8 con Margutti, e costringendo coach Pascucci a spendere il primo time-out. La Vigilar torna subito a contatto sul 7-8, Macerata aziona di nuovo il turbo (8-12), ma Fano c’è e si avvicina 11-12 con Nasari. La trama si ripete per tutto il parziale, fino alla fuga decisiva di Macerata (17-22, murato Stabrawa), che fa suo il set 21-25 e riporta il match in parità.

    Tensione in campo nel terzo parziale, giocato testa a testa e con scambi lunghissimi. Gozzo firma il 9-6 in attacco e Stabrawa allunga 12-7 (muro vincente), ma gli ospiti non mollano la presa e tornano a far sentire il fiato sul collo alla Vigilar (14-12). Pasquali regala il meno 1 ai suoi (19-18) e Macerata impatta a quota 19 (out l’attacco di Stabrawa), ma si alza il muro di capitan Ferraro, che con due stampate consecutive riporta la Vigilar a distanza di sicurezza (23-21). La chiude Nasari 25-22, riportando la Vigilar in vantaggio 2-1.

    Fano riparte con la stessa grinta nel quarto parziale e trova il 5-2 con Stabrawa, ma gli ospiti capovolgono il punteggio e con un break di 0-7 si portano a condurre 6-10. La Vigilar recupera lucidità e si rifà sotto 14-15 con tap-in vincente di Chiapello su mezzo ace di Stabrawa, ma la serie positiva si interrompe di nuovo e la Med Store approfitta del calo dei padroni di casa per tornare avanti 15-20. L’altalena continua in campo, con la Vigilar che cerca di risalire la china e impatta proprio sul finale a quota 22 (ace di Nasari), ma non basta: Macerata conquista il set 23-25 e porta la contesa al tie-break.

    Avvio di tie-break giocato punto a punto dalle due squadre, ma è la Vigilar a trovare il primo break sull’8-6 con ace di Nasari. La Med Store impatta subito (8-8) e mette la testa avanti per la prima volta nel parziale sul 12-13 (murato Stabrawa). La Vigilar perde la concentrazione e subisce nel finale, cedendo 12-15 agli avversari.

    Vigilar Fano-Med Store Tunit Macerata 2-3 (25-21, 21-25, 25-22, 23-25, 12-15)Vigilar Fano: Galdenzi 6, Zonta 2, Nasari 14, Ferraro 11, Stabrawa 35, Gozzo 15, Cesarini (L), Chiapello 1. N.e.: Bartolucci, Carburi, Bernardi, Gori. All. Pascucci-Roscini.Med Store Tunit Macerata: Margutti 11, Sanfilippo 10, Scita 3, Lazzaretto 22, Pasquali 12, Longo 2, Gabbanelli (L1), Giannotti 22, Scrollavezza. N.e.: Paolucci, Facchi, Ravellino, Robbiati, Del Grosso (L2). All. Di Pinto-DomizioliArbitri: Proietti-Mannarino.Note: Durata set: 29′, 26′, 31′, 27′, 17′. Vigilar bs 14, ace 5, muri 11, ricezione 71% (prf 33%), attacco 47%, errori 26. Macerata bs 9, ace 3, muri 10, ricezione 64% (prf 33%), attacco 51%, errori 22.

    CLASSIFICA GIRONE BIANCOAbba Pineto* 32, Med Store Tunit Macerata 31, Videx Grottazzolina* 29, Tinet Prata di Pordenone 29, Sol Lucernari Montecchio Maggiore 24, Sa.Ma. Portomaggiore 20, Volley Team San Donà di Piave 18, Da Rold Logistics Belluno 17, Volley 2001 Garlasco 16, Vigilar Fano 16, Monge-Gerbaudo Savigliano 13, ViViBanca Torino 10, Geetit Bologna 8, Gamma Chimica Brugherio 4.*Una partita in meno

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Folgore Massa, bilancio positivo al giro di boa. Le parole di Ruggiero e Mosca

    Di Redazione È appena calato il sipario sul 2021, ed al giro di boa del campionato il bilancio della ShedirPharma Folgore Massa è sostanzialmente positivo. Più luci che ombre in 3 mesi vissuti ad altissima velocità, con continue scariche di adrenalina nonostante la forzata lontananza dal palazzetto casalingo. Da matricola sono giunte 5 vittorie in 12 gare, con un mese di dicembre da urlo con 3 vittorie di fila ed il doppio blitz siciliano intramezzato dal successo interno contro Galatina. La classifica dice ottavo posto (in attesa del recupero tra Aversa e Ottaviano previsto per il 6 gennaio), e storica qualificazione in Coppa Italia ancora possibile. Tante note positive, ma allo stesso tempo diversi rimpianti per ciò che poteva essere e poi non è stato.  Il ds Fabrizio Ruggiero non usa mezzi termini, e pianifica le proprie aspettative per la seconda parte di stagione. “Il 2021 è stato un anno storico per la nostra società: quello della promozione in serie A. Chiudiamo all’ottavo posto il girone d’andata, e questo non può che essere considerato un risultato lusinghiero per una matricola che ha fatto inizialmente fatica a vincere un set. Qualche rimpianto? Si, quello di non aver investito su un mental coach considerando quanti sono i giocatori acerbi della categoria sui quali abbiamo puntato. Crediamo nei loro mezzi, ed in molti casi molto più di quanto loro credano in se stessi. Per molti la ricerca dell’alibi è diventata un ostacolo al miglioramento, ed impedisce una matura consacrazione come giocatori di categoria. Il girone di ritorno darà qualche indicazione concreta su chi ha carattere e qualità per rimanere in serie A, e chi è destinato a rimanere un ottimo giocatore di serie B”. Sulla stessa lunghezza d’onda il team manager Enzo Mosca “Dal nuovo anno ci aspettiamo di non rivedere le prestazioni opache e quei cali di concentrazione che ci hanno contraddistinto soprattutto nelle ultime gare del girone di andata. La serie A ci impone di alzare al massimo l’asticella delle responsabilità verso una categoria da proteggere con le unghie e con i denti. Le ultime vicissitudini ci hanno segnato profondamente, ma permettendoci allo stesso tempo di riflettere attentamente sul prosieguo della stagione. Siamo certi che ne usciremo più forti di prima. Se affrontiamo il girone di ritorno con la giusta concentrazione, potremo giocarcela con tutti. Siamo consapevoli della nostra forza, ma tutto dipende solo ed esclusivamente da noi e dalla nostra voglia di dimostrare il nostro valore”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO