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    Gianluca Paolorosso, “Il gruppo ha lavorato bene, siamo in forma”

    Prosegue da due settimane il lavoro della Banca Macerata agli ordini del nuovo coach Maurizio Castellano e dello staff tecnico. La squadra, che sarà impegnata nel campionato di Serie A3, ha diviso gli allenamenti tra la palestra LUME Fitness Club e il Banca Macerata Forum e a partire dalla prossima settimana cominceranno le amichevoli.
    Il preparatore atletico Gianluca Paolorosso racconta come ha trovato i ragazzi e la preparazione svolta, “Quest’estate ci siamo portati avanti con il lavoro consegnando ad ogni giocatore degli esercizi da svolgere durante le vacanze per restare in forma ma anche per fargli imparare a conoscere alcune novità nelle metodologie di allenamento. Il gruppo è arrivato in buone condizioni al primo ritrovo e nel corso di queste settimane posso dire che tutti, anche chi inizialmente magari era più indietro, si sono allineati su un buono stato di forma”. Anche per te è stata l’occasione di lavorare a contatto con il nuovo coach Castellano, “Sì, io per primo mi sono dovuto mettere sotto ed è sempre importante poter imparare qualcosa da ogni allenatore. Quest’anno stiamo proponendo un lavoro stimolante per i ragazzi perché molto vario e sono sicuro che li abbia preparati bene a reggere fisicamente le prossime settimane di amichevoli. Abbiamo intensificato l’attenzione sui salti e sulla tecnica proprio in vista delle partite che aspettano la Banca Macerata e ho visto una squadra pronta. Poi le gare saranno dei primi test e lavoreremo di conseguenza ma sono molto fiducioso riguardo il gruppo”.
    Le prime due gare sono fissate per mercoledì 13, con la sfida casalinga contro San Giustino, e sabato 16 per la trasferta a Pineto.

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    Stufano: «Siamo chiamati a crescere anche individualmente»

    Pugliese d’origine, dolomitico di adozione: Alessandro Stufano è uno dei cinque confermati nel rinnovatissimo organico del Belluno Volley. Già, Belluno: ormai la sua seconda casa. «Mi piace molto questo ambiente, fin da subito mi sono trovato a mio agio – conferma il centrale -. Di conseguenza, sono felice di proseguire il percorso pallavolistico alla Spes Arena. Magari in piccola percentuale, ma mi sento pure un po’ bellunese».
    INTESA CON “MACCA” – Arrivato la scorsa stagione dal campionato di serie B, e nello specifico da Gioia del Colle, il ventenne centrale ha subito conquistato tutti e scalato le gerarchie, facendo leva sul suo desiderio di migliorarsi costantemente e di non mollare mai: in allenamento, così come in partita. In più, oltre a farsi sentire a muro, ha trovato ben presto una grande intesa con Maccabruni. E in attacco si è rivelato spesso un fattore: «Ora abbiamo il compito di dare il meglio e questo porterà ognuno di noi a crescere anche dal punto di vista individuale».
    QUATTRO POTENZIALI TITOLARI – La batteria dei centrali è ampia e di qualità: «Siamo in quattro e possiamo giocare tutti. Come vivo una simile situazione? Con tranquillità, a me non resta che spingere al massimo. E comunque il campionato a lungo: ci sarà chi avrà più o meno spazio, a seconda del momento. La competizione interna, inoltre, aiuta ad allenarsi nel migliore dei modi».
    DIALETTO – Al centro spicca un altro pugliese: Piergiorgio Antonaci. «Però non parliamo in dialetto – sorride Stufano – perché lui è di Lecce, io di Bari. E ci sono sfumature differenti. Al di là delle battute, con Piergiorgio mi trovo benissimo: c’è un bel feeling, così come con tutti i compagni di squadra. Avere un conterraneo in gruppo è davvero un piacere. E mi fa sentire più a casa». In attesa dell’esordio in campionato (il 15 ottobre con il Cus Cagliari), i rinoceronti alzano i giri del motore. E continuano a lavorare sodo, sotto le volte della Spes Arena: «Spero che riusciremo a divertirci – conclude Stufano – e a toglierci qualche soddisfazione». LEGGI TUTTO

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    Garanzia Reyes: «Belluno, ti porto tutto il mio entusiasmo»

    Se in una squadra ci dovesse essere carenza di entusiasmo, carica emotiva e agonistica, nessun problema. È sufficiente citofonare a “casa Reyes”. A quel punto, aprirà un ragazzo riccioluto, con un sorriso abbagliante e un’allegria contagiosa. E allora, ecco che quel contenitore di positività verrà ampiamente colmato. Anzi, è destinato a tracimare. Perché con Hector Alexey Reyes Leon, il Belluno Volley non ha ingaggiato solo un ottimo schiacciatore, ma un generatore automatico di allegria e serenità.
    AMBIENTE PREPARATO – «Il primo impatto è stato indubbiamente positivo – afferma il ventitreenne nato a Cuba -. La società ha messo a disposizione tutto ciò che ci serviva e ha soddisfatto qualsiasi nostra necessità, anche al di fuori della Spes Arena. A proposito, in palestra ho trovato un ambiente attrezzato e preparatissimo: in primis, a livello di contenuti. Sergio Sartori, il nostro preparatore atletico, sta portando avanti un gran lavoro: stiamo bene e spingiamo parecchio».
    SUPPORTO – Alla voce “attaccanti di palla alta”, qualità e abbondanza si intrecciano: «Il gruppo è ampio e, di conseguenza, la panchina è lunga. Concorrenza? Ce n’è in ogni ruolo, ma è sana: siamo tutti amici, all’interno di un splendido collettivo. Ognuno deve essere felice di chi giocherà: non dobbiamo mai smettere di supportarci a vicenda». E poi una spinta arriverà dal “settimo atleta” sul parquet: «Il pubblico. Ho già sperimentato il calore della Spes Arena, da avversario».
    PAESAGGIO INCREDIBILE – Reyes è reduce da una buonissima annata alla WiMore Parma: «Sono contento di essere a Belluno, è una bella cittadina a cui non manca nulla. A cominciare dal centro, molto carino. E poi basta rivolgere lo sguardo verso l’alto per trovare un paesaggio incredibile, arricchito dalle montagne». Nel frattempo, è iniziata la terza settimana di preparazione. E si avvicina il primo test stagionale: sabato 16 (ore 17), all’Arena di Lambioi, contro il Povegliano di serie B: «In generale – conclude Reyes – garantisco il mio assoluto impegno, giocherò con entusiasmo a prescindere dall’andamento della partita. Ce la metterò tutta, sempre».
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    Schiro: «Poter contare su uno staff così ampio è fondamentale»

    Ha altezza (203 centimetri), qualità tecniche (e umane), oltre a un desiderio di migliorare e di mettersi in gioco difficilmente quantificabile. Se è vero che il Belluno Volley cercava un profilo di questo tipo, allora non ci sono dubbi: lo ha trovato in Andrea Schiro. La società ne era convinta quando lo ha scelto, e annunciato per primo, lo scorso mese di maggio. Ma ne ha avuto una dirompente conferma adesso che lo schiacciatore passato per Padova e Motta di Livenza ha messo piede sul parquet della Spes Arena.
    GRUPPO GIÀ AFFIATATO – Schiro e i rinoceronti vogliono andare lontano, anche se il percorso è appena partito: «Fin da subito – afferma l’atleta di Thiene, che fra otto giorni spegnerà 22 candeline – abbiamo iniziato a spingere, pur seguendo una certa gradualità. Ogni giorno incrementiamo i ritmi. Ciò che stiamo facendo durante il periodo preparazione servirà moltissimo più avanti». Andrea è uno dei tanti volti nuovi, in casa bellunese: «Siamo un gruppo già affiatato – prosegue -. Qui c’è il giusto mix tra giovani e atleti con maggior esperienza: ci si prende in giro al di fuori del contesto pallavolistico, mentre ci alleniamo a testa bassa e con serietà quando è il momento di fare sul serio. Sì, è davvero uno splendido collettivo. Così come l’ambiente: tranquillo, l’ideale per lavorare con profitto».
    SQUADRA OMBRA – Lo schiacciatore, che vanta un titolo di campione d’Europa con la Nazionale italiana Under 22, è rimasto particolarmente colpito dalla “squadra ombra” del Belluno Volley. Quella che, in partita, non scende sotto rete, ma fa sì che gli atleti possano esprimersi al meglio nelle sfide valevoli per i tre punti: «Lo staff è davvero ampio, sono molte le persone che ci seguono. E questo è un aspetto fondamentale». A tale proposito, oltre a coach Colussi, all’assistente Malaguti (il vice De Cecco arriverà dopo gli impegni con la Slovenia) e al preparatore atletico Sergio Sartori, sono presenze fisse, in palestra, il factotum Lorenzo Bianchet, il collaboratore Claudio Neri, il medico Marco Sommavilla, il fisioterapista Luca Gallina, il team manager Riccardo Zanolli e anche lo scoutman Francesco Gasperin. Con i vertici societari e dirigenziali impegnati a garantire un appoggio costante.
    PRESUPPOSTI – Nel frattempo, il primo test della stagione è in calendario sabato 16 settembre (ore 17, a Lambioi) contro il Povegliano di serie B. Ma Schiro sarebbe pronto a giocare anche domattina: «Darò tutto, mi sto impegnando al massimo come ognuno dei miei compagni. Il gruppo c’è, lo staff pure. E i presupposti per disputare una grande stagione non mancano di certo».
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    Orto: «Sono onorato di far parte di questo gruppo»

    Sarà anche una frase abusata e retorica, ma è proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro. E Simone Orto, quel tesoro ammantato di amicizia, lo ha trovato la scorsa stagione, quando dalla Sicilia si è trasferito a Ravenna: in Romagna, infatti, ha condiviso il parquet e lo spogliatoio con un compagno di squadra, diventato amico vero. Sì, un amico per il nuovo libero del Belluno Volley. E un patrimonio pallavolistico per l’Italia: il riferimento è ad Alessandro Bovolenta. Il figlio del grande e compianto Vigor, a soli 19 anni, sta giocando gli Europei in maglia azzurra. E si è preso il lusso di realizzare l’ultimo punto contro il Belgio, nel match d’esordio della massima rassegna continentale.
    CAMMINO DA STAR – «Alessandro è un amico stretto – afferma Orto, che di “Bovo” è coetaneo -. L’ho sentito e gli ho fatto i complimenti: in questo momento vive delle emozioni uniche. Sono felicissimo per lui. Spero possa proseguire il suo cammino “da star”. Fuori dal campo? È la persona più buona che abbia mai conosciuto: un ragazzo d’oro, premuroso e sempre gentile. Si merita tutte le soddisfazioni che sta ottenendo». 
    L’EREDITÀ DI GONZALO – Ma anche i rinoceronti hanno trovato un tesoro in Simone. Il quale, oltre ad avere doti tecniche di rilievo e un’innegabile solidità in ricezione, ha già conquistato tutti per l’educazione e la delicatezza con cui si è calato nell’ambiente dolomitico. «Mi sono trovato subito a mio agio con i nuovi compagni. Ed è molto bella pure la Spes Arena. In generale, l’impatto è stato davvero positivo, anche con Belluno: una città tranquilla». Da Gonzalo Martinez riceve la maglia di libero. E qualche prezioso consiglio: «Io e Gonzalo ci siamo confrontati fin dal primo giorno. Mi ha fatto capire quanto sia sentita da queste parti la pallavolo. E, in più, mi ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare ruolo: posso assicurare che da banda “spinge” parecchio».
    ONORATO – Secondo Orto, Belluno Volley ha tutte le carte in regola per sedersi ai tavoli nobili della Serie A3 Credem Banca: «Siamo un gruppo completo, giovane, ma con elementi d’esperienza. E qualità. Ancora non ci conosciamo a fondo, però sono contento di essere qui. E onorato di far parte di questo collettivo».

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    Quattro test nel pre-campionato dei rinoceronti

    Il Belluno Volley ha mandato in archivio la prima settimana di preparazione, alla Spes Arena. Il debutto ufficiale è ancora lontano, ma si lavora già al massimo per arrivare pronti all’appuntamento del 15 ottobre, quando i rinoceronti affronteranno il Cus Cagliari di fronte al pubblico amico. 
    Gli allenamenti, però, non bastano. È ovvio, quasi banale sottolinearlo: servono dei test, delle prove sul parquet per verificare la condizione, oliare i meccanismi di gioco, provare nuove soluzioni. Per questo, il club dolomitico ha delineato il calendario con le tappe di avvicinamento al campionato di Serie A3 Credem Banca. 
    Calendario che è provvisorio e potrebbe essere interessato da cambiamenti e aggiunte. Nel frattempo, sono stati definiti quattro confronti. Il primo è in programma sabato 16 settembre (ore 17), alla Spes Arena, contro il Gs Povegliano: formazione orientata a recitare da protagonista sul palcoscenico di serie B. E ricca di ex: nello specifico, sarà un piacere riabbracciare Alex Paganin, a lungo capitano dei rinoceronti, ma anche Marco Boz, opposto che ha sfiorato la promozione sul campo nella primavera del 2021, e Alberto Gionchetti, banda e all’occorrenza libero nell’annata 2021-2022. 
    Una settimana più tardi (sabato 23), ecco la prima trasferta: a San Donà di Piave, al cospetto di una compagine che i Colussi boys ritroveranno pure in campionato. Ovvero, il Volley Team Club di coach Moretti, nel cui roster – a proposito di ex Belluno – compare il centrale Francesco Guastamacchia. C’è una sorta di gara d’andata? Ed è previsto pure il “ritorno”: nel senso che mercoledì 27 (ore 17.30), si giocherà a campi invertiti. Quindi, alla Spes Arena. Infine, sabato 30, occhi puntati su Montecchio Maggiore, dove andrà in scena un faccia a faccia con un avversario di A2: la Kemas Lamipel Santa Croce di Manuel Coscione e Simone Parodi, due che hanno indossato a più riprese la maglia azzurra della Nazionale.  LEGGI TUTTO

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    Maccabruni: «Ambizione e pressione si conciliano col duro lavoro»

    Ormai è un bellunese d’adozione. E il suo segno zodiacale non è il leone, bensì il rinoceronte. Filippo Maccabruni è pronto ad affrontare la sua terza annata ai piedi delle Dolomiti: «Il mio percorso è sempre andato di pari passo con quello di Belluno Volley – afferma il regista nato a Segrate – a livello di aspettative e di crescita. Sono molto contento di essere qui e di aver imboccato questa strada. Speriamo di migliorare ulteriormente, insieme al collettivo».
    SQUADRA “GROSSA” – La rosa è profondamente cambiata, con nove innesti. E cinque conferme: una delle quali coinvolge proprio il palleggiatore. «È una squadra attrezzata dal punto di vista fisico, molto “grossa” – sorride Filippo -. Alcuni ragazzi hanno davvero un’altezza di rilievo. Saremo una gruppo che lotterà, che non mollerà mai e scenderà in campo ogni domenica per raggiungere gli obiettivi prefissi. Possiamo dare spettacolo, se si considerano le doti tecniche. E pure quelle caratteriali».
    DESIDERIO – Dopo aver girovagato a lungo, tra Roma, Mondovì, Lagonegro, Cisano Bergamasco e Bolzano, “Macca” ha piantato le tende in territorio bellunese: «Non mi era mai capitato di rimanere così a lungo nella stessa piazza. Non lo avrei mai pensato, ma era un mio desiderio. Cambiare è complicato, ho girato un po’ tutta Italia ed è necessario un profondo spirito di adattamento. La realtà è che fra le Dolomiti mi sento a casa. E questo è sicuramente un “plus” per dare il meglio».
    MERITO – Belluno Volley è chiamata a recitare da protagonista. Di conseguenza, l’ambizione si intreccia all’inevitabile pressione: «Come si conciliano i due aspetti? Semplice, col duro lavoro. Io sono una persona che tiene in considerazione i risultati, ma ancor di più il merito. Se vogliamo arrivare al successo, lo dobbiamo meritare. E poi, la pressione l’abbiamo sempre avuta e ce l’avremo sempre, come è giusto che sia. Bisogna soltanto mantenere la calma, oltre al focus sull’obiettivo».
    AMBIENTE – Insieme ai rinoceronti scenderà in campo un pubblico che già ribolle: «I tifosi ci seguiranno sempre di più, ne sono convinto – conclude “Macca” -. Ovviamente spetta poi a noi spingerli a raggiungere il palazzetto, attraverso i risultati e il bel gioco. La Spes Arena ci potrà regalare dare una mano importante».

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    Mozzato, il giovane veterano: «Darò una mano in più al gruppo»

    Si può essere il veterano di una squadra di Serie A3, che peraltro punta a un campionato di alto profilo, a soli 21 anni? E, per di più, appena compiuti? Sì, se di nome fai “Matteo”. Di cognome “Mozzato”. Il tuo ruolo è quello di centrale. E il numero di maglia, il 12. Mozzato, infatti, è e rimane una colonna portante del Belluno Volley. Lo era – o meglio, ha scoperto di esserlo – già nell’estate 2021, quando è arrivato da Treviso e dalla B. Lo è, a maggior ragione, anche adesso. In un collettivo che ha iniziato ad allenarsi martedì scorso, sotto la guida di coach Gian Luca Colussi. E che intende alzare l’asticella, dopo la salvezza conquistata nel 2022 e i playoff sfumati di un soffio – anzi, di un punto – non più tardi della scorsa primavera. 
    MOLTI CAMBIAMENTI – Rispetto alla prima versione dei rinoceronti nella terza serie, sono rimasti in tre: Gonzalo Martinez (un tempo libero, ora schiacciatore), Filippo Maccabruni in cabina di regia. E, per l’appunto, Mozzato: «Dal mio approdo in questo club – afferma proprio il centrale – sono cambiate diverse cose. La società è cresciuta in maniera evidente e la squadra, quasi rivoluzionata, è più forte». Matteo, fra le Dolomiti, si sente perfettamente a suo agio: «Qui mi sono sempre trovato benissimo, nessuno mi ha mai fatto mancare nulla. In più, il progetto pallavolistico è importante e ambizioso, mentre l’organico è di valore: di conseguenza, la serie di componenti mi ha spinto a prolungare la mia esperienza a Belluno». 
    FORZA DELL’ESEMPIO – È di poche parole, Matteo. Ma, a modo suo, è un leader. Grazie alla tecnica individuale, alla cura dei fondamentali. E alla forza dell’esempio: «Darò una mano in più al gruppo, se è vero che, rispetto a certi atleti, conosco meglio l’ambiente. Da questo punto di vista, spero di aiutare i nuovi arrivati: qui c’è tranquillità, oltre alla serenità e a un gran voglia di fare. Ora dobbiamo soltanto lavorare sodo: il resto verrà da sé». Mozzato si pone dei traguardi ben definiti: «A livello personale, vorrei continuare a migliorare. Tutto sommato sono ancora giovane, ho ancora molto da imparare: penso di poter crescere ulteriormente. Se parliamo della squadra, invece, l’obiettivo l’ha già stabilito la società: cerchiamo di rispettarlo». LEGGI TUTTO