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    Porto Viro, Dordei: “Prata è una delle squadre più strutturate del campionato”

    Di Redazione
    Big match con il punto interrogativo. Domenica 15 novembre (ore 18, diretta streaming gratuita sulla pagina facebook del Delta Volley) al Palasport di Porto Viro si sfideranno Biscottificio Marini Delta Volley e Tinet Prata per la quinta giornata di Serie A3 Credem Banca.
    La gara dovrebbe mettere a confronto due corazzate del girone bianco, ma il condizionale resta d’obbligo, perché se Porto Viro ha già potuto dimostrare il suo valore in questo primo scorcio di campionato (quattro vittorie su quattro fin qui), Prata per ora si è dovuta fermare alle “buone intenzioni”: incredibile ma vero, ad un mese dall’inizio della stagione, i friulani non hanno ancora potuto giocare la loro prima partita ufficiale.
    Stranezze dello sport ai tempi del Covid, con i tamponi (e i casi di positività) che scandiscono inesorabilmente le settimane di tecnici e atleti. Lecito, comunque, parlare di big match vista la qualità degli interpreti in campo. I Passerotti, in particolare, si presentano al loro battesimo stagionale forti di un roster profondamente rinnovato rispetto alla scorsa stagione: in estate sono arrivati nomi “pesanti” come quelli di Dolfo, Bortolozzo, Bruno, Bellini e Katalan, che, insieme ai confermati Calderan e Baldazzi, formano lo zoccolo duro a disposizione del nuovo tecnico Paolo Mattia, esordiente in Serie A.
    Tanta qualità e tanta esperienza, questo il biglietto da visita con cui Prata si presenta al rendez-vous con la capolista Porto Viro. Che, a proposito di incognite, non sa ancora se potrà contare su Alessandro Dordei, in forte dubbio per un fastidioso problema al gomito. Lo schiacciatore romano, però, ci mette comunque la faccia nella conferenza stampa prepartita organizzata presso l’azienda Commerciale Ferramenta di Porto Viro e trasmessa sui canali social del Delta Volley.
    Primo argomento sul tavolo, inevitabilmente, le condizioni fisiche di Dordei, che spiega: “Nel male mi è andata bene, la risonanza magnetica a cui mi sono sottoposto ha evidenziato che non sono interessati i tendini del gomito, è un problema di liquido intra-articolare che stiamo comunque cercando di curare con lo staff medico del Delta, a cui va il mio più sincero ringraziamento. Ovviamente l’obiettivo è rientrare il prima possibile, ma conto che domenica non ci sia bisogno di me: la squadra è molto forte grazie agli acquisti fatti quest’estate, per cui chi sta fuori può stare un po’ più tranquillo”.
    Occhi sulla partita e sull’avversario, che arriva a Porto Viro senza partite ufficiali nelle gambe. Un vantaggio per la Marini Delta? “Di solito quando faccio queste previsioni me la chiamo… – sorride Dordei –. Partiamo dal presupposto che Prata è una delle squadre più strutturate del campionato, in rosa hanno alcuni dei giocatori più forti della categoria e sono senza dubbio una delle nostre dirette concorrenti per arrivare ai playoff. Sicuramente, però, non trarranno giovamento dal fatto di non aver mai giocato, noi stessi abbiamo visto quanto sia faticoso ritrovare il ritmo di gioco dopo tanti mesi, e ancora oggi siamo lontanissimi dal nostro massimo livello, ma del resto è così per chiunque quest’anno. Quindi sì, da quel punto di vista potremo avere un piccolo vantaggio, anche se Prata, dal canto suo, avrà comunque tanta fame, tanta voglia di giocare”.
    Dordei fissa le coordinate per approcciare il prossimo impegno nella maniera giusta: “Di talento in squadra ne abbiamo, ma più che sull’aspetto tecnico dobbiamo puntare sul ritmo e sulla voglia di provare a fare quelle cose che a volte ci siamo dimenticati di saper fare nelle scorse partite, quando ci è voluto un cambio mentale per ritrovarci, per ricordarci che certi colpi sono nelle nostre corde. Per cui penso sia fondamentale giocare tranquilli e soprattutto divertirci, perché quando ci divertiamo siamo una squadra che sa fare molto bene”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Roma, Lorenzo Rossi: “La parola crisi al momento è eccessiva”

    Di Redazione
    Altra sconfitta in casa SMI Roma Volley nell’ultimo turno di campionato di Serie A3 Credem Banca questa volta sul campo della quotata Aurispa Libellula Lecce. Il morale è ovviamente più basso rispetto all’avvio di campionato, le sconfitte pesano ma guai a parlare di crisi per il capitano Lorenzo Rossi che cerca di ricaricare tutto l’ambiente, ai microfoni del quotidiano Il Tempo Roma.
    «La parola crisi al momento è eccessiva. Siamo ancora ad inizio campionato e possiamo tranquillamente riprenderci. Le ultime tre sconfitte sono figlie di una scarsa cattiveria. Perdere contro una squadra come l’Aurispa ci poteva stare, non a caso sono primi, per le altre partite perse c’è sicuramente più rammarico perchè non siamo stati abbastanza cattivi e grintosi. Ma avremmo anche meritato di vincerle visto che a sprazzi abbiamo espresso un buon gioco».
    Cosa pensa allora non stia andando bene? «Intanto bisogna ammettere che rispetto all’anno scorso abbiamo cambiato diversi elementi, anche per questo paghiamo uno scarso affiatamento. Siamo ancora troppo altalenanti nel nostro rendimento. Anche i meccanismi non sono gli stessi, in un certo senso abbiamo dovuto ricominciare da capo e questo non aiuta».
    Gli obiettivi restano gli stessi dell’inizio? «Assolutamente si. Non saranno tre sconfitte a scoraggiarci. Me per primo. Certamente è un anno complicato, anche per via del Covid. Bisogna giocare dei recuperi in mezzo alla settimana e non è sempre facile. Spesso non c’è tempo di preparare la partita successiva, ma in fondo questo vale un po’ per tutti. Ma sono certo che arriveremo ai play off. Abbiamo perso qualche punto per strada ma recupereremo già a partire dalla prossima. Contro Pineto in casa sarà tutta un’altra storia, sono una squadra di giocatori giovani ma forti, ma dobbiamo crederci tutti». LEGGI TUTTO

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    Bolzano, Palano: “Situazione non facile. Sarà complicato smaltire i recuperi”

    Foto Facebook AVS Mosca Bruno Bolzano

    Di Redazione
    Una situazione difficile quella della serie A3 Credem Banca che deve recuperare diverse partite a causa del Covid-19. Una di queste è l’AVS Bruno Mosca Bolzano che dovrà recuperarne probabilmente quattro. Il coach della formazione bolzanina, Donato Palato (uno dei positivi al virus in queste settimane), ai microfoni del quotidiano Alto Adige, racconta la difficile situazione non solo della sua squadra ma del campionato in generale.
    Domenica la squadra avrebbe dovuto giocare a Fano, ma il match è stato rinviato a data da destinarsi. Nel girone dell’AVS, sono stati disputati tre incontri, mentre altrettanti sono stati rinviati. Com’è, complessivamente, la situazione? “Non facile. Sono state rinviate molte partite e sarà complicato smaltire i recuperi. Noi per ora ne abbiamo tre: Prata, Portomaggiore e Fano. Probabilmente saliranno a quattro con Macerata (in programma nel prossimo turno, ndr). Anche in SuperLega ci sono stati diversi rinvii, ma dobbiamo ricordarci che serie A, A2 e A3 sono realtà completamente differenti. La nostra non è professionistica, ci sono giocatori che lavorano durante la settimana e recuperare le partite di mercoledì non sarà semplice. Si sta cercando di rimanere agganciati a una situazione che sta esplodendo e non sappiamo se fra tre mesi migliorerà. Ci stiamo confrontando e i dirigenti stanno lavorando molto bene per tutelare gli interessi, sia sportivi che di salute. Sono comunque abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa volta, però, lo vedo mezzo vuoto. Spero comunque che tra una decina di giorni si possa tornare in palestra, anche se non sarà facile, visto che fisicamente riprenderemo da zero“.
    Come ha visto sinora la sua squadra? “Quest’anno il gruppo è cambiato, però non è stato completamente stravolto. Il palleggiatore è lo stesso, poi è rimasto Bressan al centro e anche Brillo faceva già parte della rosa. C’è spirito di gruppo, c’è adesione. C’è la voglia di stare bene, e di fare bene, ed è un peccato che ci siamo dovuti fermare. Siamo rammaricati e speriamo di uscirne prima possibile. La rosa è sicuramente molto interessante. Il nostro straniero, Akis, è uno dei giocatori più forti della categoria, ma anche gli altri ragazzi sono cresciuti tanto. Non credo che questa squadra possa “uccidere” il campionato o vincerlo, ma penso che possa dare fastidio a tutti. Basti pensare alla partita contro San Dona. Il secondo set (conquistato con 35-33 dopo essere stati praticamente sempre sotto ai vantaggi, ndr) non lo avremmo mai vinto l’anno scorso. I ragazzi sono tranquilli e consapevoli dei loro mezzi. C’è sempre un compagno che ti supporta, che ti aiuta. Tutti mi seguono in maniera splendida e questa è la prima condizione per fare i risultati. Poi le vittorie potranno arrivare, come no. Speriamo almeno di poterlo sapere e quindi che si possa tornare a giocare“. LEGGI TUTTO

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    Aci Castello, Pulvirenti: “Fermare tutto? Non sempre la cosa più comoda è quella giusta”

    Foto Facebook Saturnia Aci Castello

    Di Redazione
    Rinvii e ancora rinvii. Questa purtroppo è la situazione della Serie A Maschile. Dalla Superlega alla Serie A3 Credem Banca sono molteplici i match che saltano a causa dei contagi Covid-19 e spesso per impossibilità di effettuare nuovi tamponi in tempo per poter scendere in campo nel weekend. Molti si chiedono se è giusto continuare per cercare di portare a termine la stagione o fermarsi aspettando tempi migliori. Su questo “dibattito” si è espresso anche il presidente della Saturnia Aci Castello, Luigi Pulvirenti, formazione neo promossa nella terza categoria nazionale.
    Nello sport è aperto il dibattito se si debba andare avanti o meno. Se oggi fare sport sia una priorità o meno. Nessuno più di chi è impegnato in prima linea è consapevole di quante e quali siano le difficoltà. Organizzative, economiche, di gestione dei protocolli sanitari. Di come questi incidano sul bilancio di società – come la nostra, la Saturnia Aci Castello, ma il discorso può allargarsi un po’ a tutta la serie A3, almeno – che non sono certo la Juventus o l’Inter: basta un caso di positività nel gruppo squadra ed è necessario ripetere il giro dei tamponi con un costo di svariate migliaia di euro a settimana, che nel medio termine non è sostenibile da nessuno di noi, anche da quelle più strutturate.
    Eppure io credo che si debba andare avanti, e provare a concludere questa stagione. Andando oltre il discorso di ciò che è prioritario e di ciò che non lo è – per chi vive e lavora di volley, decine di migliaia di persone in tutto il Paese, è prioritario. Chi fa sarcasmo su questo non sa davvero di cosa sta parlando – concludere la stagione nel rispetto dei protocolli vigenti è un modo – il nostro modo, per ciò che compete al mondo della pallavolo – di provare quella convivenza con il virus che da più parti, anche autorevoli, è stato individuato come la giusta soluzione per affrontare questo momento in attesa del vaccino.
    Chiudere tutto, anche nella pallavolo, sarebbe la cosa più comoda e facile. Ma non sempre la cosa più comoda è quella giusta.Noi, come Saturnia Acicastello, confortati dai nostri sponsor che in maniera davvero encomiabile hanno deciso di starci accanto, faremo tutto quanto è nelle nostre facoltà per andare avanti, in sicurezza.
    So che a molti sembrerà assurdo, ma contribuire a tenere in vita il nostro angolo di mondo è il contributo che possiamo dare ai difficili giorni che stiamo vivendo.
    Chiudendo tutto, non so davvero cosa ne resterà tra qualche mese.
    Luigi Pulvirenti
    (Fonte: Facebook Aci Castello) LEGGI TUTTO

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    Smi Roma così non va

    Sul campo dell’Aurispa Libellula Lecce la Smi Roma dura solo un set, troppo poco per pensare di vincere una partita su un campo ostico contro una buona squadra, ora leader della classifica. La squadra di Mauro Budani non ha offerto la miglior prestazione, anzi fa registrare un passo indietro rispetto alle ultime apparizioni, Roma ha fatto vedere qualcosa di buono solo nella seconda frazione, per il resto della partita i pugliesi hanno impresso il proprio ritmo, non avendo praticamente opposizione. Nel terzo e quarto set la squadra della Capitale non ha saputo tenere testa, sbagliando molto in cambiopalla e non incidendo in quella break con una costruzione molto lacunosa e discontinua. Il 33% finale in attacco con 23 invasioni è il dato eclatante su cui riflettere. Insomma una Roma lontana dalla prima prova offerta in campionato. Occorre cambiare marcia e passo, mentale prima e poi tecnico-tattico. In terra pugliese la Smi Roma è stata battuta per la terza volta consecutiva, mentre Lecce ha incamerato il terzo successo che la proietta in testa. Dopo aver perso la prima frazione provando a giocare, ma con pochi risultati soprattutto in attacco (solo 32%), nella seconda la reazione i romani sono cresciuti nelle intenzioni, in attacco (44%) e ricezione (82%). Poi il nulla, inizio terzo set sul 10-3 per continuare sul 17-10 fino al 25-19. Stessa cosa nel quarto (chiuso con il 22% in attacco), dal 10-5 al 25-11 finale. Il pensiero del coach Budani. “Non voglio commentare la parte tecnica, perché è emblematica, ma solo dire che tocca stare con la testa bassa, lavorare, pedalare e basta. Ora serve solo umiltà”.
    Aurispa Libellula Lecce – SMI Roma 3-1
    (25-20, 18-25, 25-19, 25-11)
    Aurispa Libellula Lecce: Longo 3, Mazzon 13, Catena 12, Stabrawa 22, Disabato 11, Agrusti 6, Rau (L), Morciano (L), Russo 0, Ciardo 0, Poli 0, Capelli 1. N.E. Lisi. All. Denora.
    SMI Roma: Morelli 3, Sideri 5, Coggiola 5, Rossi 16, De Fabritiis 11, Antonucci 6, Milone (L), Consalvo 0, Titta (L), Tozzi 1, Franchi De’ Cavalieri 0, De Vito 0, Iannaccone 3. N.E. Mandolini. All. Budani.
    ARBITRI: De Sensi, Zingaro. LEGGI TUTTO