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    Altro arrivo in casa Tya Marigliano. Ecco il giovane opposto Michele Citro

    Di Redazione Ancora un nome nuovo in casa TYA. Rispecchiando la politica societaria di valorizzare i giovani, approda a Marigliano carico ed entusiasta di mettersi i mostra insieme ai suoi nuovi compagni di squadra. Oggi la società è lieta di presentare, proveniente dall’Indomita Salerno, nel ruolo di opposto, dall’alto dei suoi 194 cm Michele Citro. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Morgan Celentano: “Con il coach Esposito un rapporto splendido: ci capiamo a gesti o con semplici segnali”

    Morgan Celentano
    Per il settimo anno sarà Morgan Celentano ad affiancare il coach Nicola Esposito, andando a completare un tassello importante nello staff tecnico della ShedirPharma Folgore Massa. Un sodalizio già ben rodato, per affrontare il primo storico campionato di A3.

    Sei ormai da anni l’ombra del mister Nicola Esposito. Attraverso programmazione e lavoro quotidiano in palestra, è giunto il traguardo storico della Serie A. A distanza di un mese, qual è il tuo ricordo più bello?

    “Sicuramente l’ultimo punto, quello che ha decretato la promozione. Il primo gesto è stato un abbraccio affettuoso con Nicola, perché con l’approdo in massima serie abbiamo raccolto i frutti di tanti sacrifici fatti nel corso della stagione. Dopo 6 anni trascorsi fianco a fianco c’è un feeling fantastico, e non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura che si preannuncia molto affascinante”.

    Quanto è importante il rapporto di fiducia e stima con il mister, per tirar fuori il massimo dai ragazzi in ogni seduta di allenamento e poi in gara su ogni parquet?

    “Il rispetto reciproco è imprescindibile, altrimenti non sarebbe stato possibile creare un rapporto lavorativo così solido e duraturo. Ci capiamo a gesti, anche con semplici segnali. Quest’anno bisognerà lavorare ancora più duramente per non farci trovare impreparati davanti alle difficoltà che incontreremo lungo il percorso”.

    Che campionato di A3 sarà, e quali insidie può nascondere?

    “Le trappole saranno sempre dietro l’angolo. Ci attende un campionato completamente diverso rispetto a quelli disputati nelle ultime stagioni. Finora siamo sempre stati protagonisti di lotte avvincenti al vertice: ora invece l’obiettivo è quello di mantenere la categoria, per cui dovremo saper soffrire e reagire ai momenti critici che non mancheranno”.

    Obiettivo salvezza: quanto può essere determinante l’auspicato ritorno del pubblico nei palazzetti?

    “Negli ultimi anni, l’entusiasmo dei nostri tifosi è sempre stato un’arma in più, spingendo i ragazzi a lottare fino all’ultima stilla di sudore. Giocare in palazzetti vuoti è stato surreale, e la riapertura parziale nella doppia finale play-off contro Palermo, ci ha emozionato facendoci vivere un ritorno alla quasi normalità. Ci auguriamo di poter tornare a sentire presto il calore e il rumore dei nostri supporters”. LEGGI TUTTO

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    Folgore Massa, Grimaldi: “Sacrificio, fiducia e caparbietà alla base del sogno Serie A”

    Di Redazione I grandi sacrifici portano a grandi risultati. Questo è il motto del classe ’96 Gabriele Grimaldi, che attraverso la tenacia è riuscito a ritagliarsi spazio nella squadra della sua città. Con umiltà sta continuando il proprio percorso di crescita, ed i consigli dei compagni più esperti sono sempre fondamentali per migliorarsi in ogni aspetto del gioco. Dalla C alla B, e poi la scalata che continua fino all’approdo in A3. Ti aspettavi che questo sogno si sarebbe concretizzato così velocemente? “Vorrei riavvolgere il nastro addirittura a qualche anno prima della  serie C. A 18 anni giocavo ancora a pallacanestro: non mi sarei mai aspettato di arrivare a questi livelli nel volley in così poco tempo, e proprio per questo è ancora più complesso realizzare quanto è accaduto. Ovviamente il coronamento di questo sogno è stato possibile attraverso tanto sacrificio in palestra, fiducia da parte della società, e la caparbietà di non arrendersi mai nonostante i limiti anagrafici e qualche difficoltà tecnica. Tutto ciò rende questi momenti ancora più affascinanti” . Il tuo percorso di crescita prosegue in maniera costante. Qual è stato il momento più bello della stagione, sia a livello personale che di squadra? “In primis, sono contentissimo che la stagione appena trascorsa si sia conclusa con un trionfo per tutti noi. A livello di squadra, la risposta è fin troppo semplice: il momento topico è stato il set conquistato a Palermo per la promozione in A3. Un’emozione indescrivibile. A livello personale, non posso che portare come esempio il ribaltone contro Marigliano in fase play-off,  dove ho potuto contribuire attivamente alla vittoria!” Tuo compagno di reparto sarà ancora Leo Lugli: quali sono le caratteristiche che gli ruberesti? “Sapere che anche quest’anno avrò come compagno di reparto Leo, mi ha reso davvero entusiasta. Non posso nascondere che durante la stagione sono tanti i momenti in cui ricevo consigli e supporto personale. Per quanto concerne le caratteristiche che gli ruberei, di certo qualche centimetro nel salto ma anche altri aspetti tecnici rilevanti, come la visione aerea sia a muro che in attacco”. Quali sono ambizioni e aspettative per questo campionato? “Il mister già ha anticipato le aspettative per questa nuova avventura in giro per l’Italia. Il gruppo avrà senza ombra di dubbio un valore importante,  anzi, direi perfino determinante. Più sarà coeso sia in campo che fuori, più potremo alzare l’asticella delle nostre aspettative. Personalmente, l’ambizione è quella di mantenere il livello della categoria, e contribuire attivamente al progresso e alla crescita della squadra”. Quanto sarebbe importante riavere il pubblico al vostro fianco? “Sicuramente il ruolo del pubblico non va sottovalutato, soprattutto quest’anno che affronteremo una nuova realtà. La presenza del settimo uomo in campo è componente fondamentale per raggiungere i traguardi auspicati”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pahor e Med Store Macerata si salutano dopo una stagione

    Lo schiacciatore di Gorizia chiude quest’anno il suo percorso in biancorosso. Il classe 2000 ha vissuto lo scorso campionato un’importante avventura con la maglia della Med Store Macerata, raggiungendo la finale di Play Off. Arrivato dalla Volley Eagles, squadra di Serie B della Provincia di Padova, Mitja Pahor è cresciuto a Gorizia nella Polisportiva Olympia, tra Serie D e Serie C; si è unito l’estate del 2020 al gruppo di giovani che ha completato il roster della Med Store Macerata e sotto l’ala dei giocatori più esperti ha avuto modo di crescere e in campo di dimostrare le proprie qualità. Nel corso del campionato si è confermato come un’alternativa efficace a disposizione del coach Di Pinto, soprattutto nella seconda parte di stagione dove ha trovato anche occasioni di partire nel sestetto titolare. Pahor lascia un bel ricordo a Macerata, per la voglia dimostrata in allenamento come in partita, per la simpatia e l’agonismo; la società lo saluta e gli augura di proseguire con successo la sua carriera nella pallavolo.

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    Mitja Pahor e Med Store Macerata si salutano dopo una stagione

    Di Redazione Lo schiacciatore di Gorizia chiude quest’anno il suo percorso in biancorosso. Il classe 2000 ha vissuto lo scorso campionato un’importante avventura con la maglia della Med Store Macerata, raggiungendo la finale di Play Off. Arrivato dalla Volley Eagles, squadra di Serie B della Provincia di Padova, Mitja Pahor è cresciuto a Gorizia nella Polisportiva Olympia, tra Serie D e Serie C; si è unito l’estate del 2020 al gruppo di giovani che ha completato il roster della Med Store Macerata e sotto l’ala dei giocatori più esperti ha avuto modo di crescere e in campo di dimostrare le proprie qualità. Nel corso del campionato si è confermato come un’alternativa efficace a disposizione del coach Di Pinto, soprattutto nella seconda parte di stagione dove ha trovato anche occasioni di partire nel sestetto titolare. Pahor lascia un bel ricordo a Macerata, per la voglia dimostrata in allenamento come in partita, per la simpatia e l’agonismo; la società lo saluta e gli augura di proseguire con successo la sua carriera nella pallavolo. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il volley a rischio ripartenza? Massimo Righi contro il Governo: “Decreto inaccettabile”

    Di Redazione Il campionato di Serie A è a rischio partenza? Se lo chiedono i tanti fan, soprattutto in Italia, che seguono la pallavolo maschile dopo che il Governo ha annunciato l’apertura dei palasport al 25% di capienza. Soprattutto le proteste più forti arrivano dai presidenti dei Club di Serie A che, dopo aver portato a termine la stagione più difficile della storia dello sport italiano, si ritrovano ancora con preoccupanti previsioni di incasso. Un ambiente come la pallavolo maschile italiana, che non vive di diritti televisivi, trae il proprio ossigeno dalla spinta dei fan sugli spalti e dall’attenzione degli sponsor a questo caloroso seguito: un pubblico non violento, di rara educazione, con profondi valori sportivi, che si muove in ambienti controllati. Molti accessi, pochi eccessi. Ricominciare la stagione con i palasport semivuoti toglie ogni spinta alla tanto sognata “ripartenza”, slogan della politica che all’atto pratico si rivela etichetta per poche categorie, graziate dai ristori e liberate dal controllo numerico a cui invece lo sport indoor è ancora costretto. Il presidente Massimo Righi è deciso: “Il Decreto del Consiglio dei Ministri con l’annuncio dell’apertura limitata è stata una doccia gelata, dopo gli sforzi fatti dai nostri Club per terminare la stagione scorsa, nella quale abbiamo registrato perdite da incassi per quasi 10 milioni di euro. Abbiamo concluso l’annata sognando di tornare a fare ciò che sappiamo: organizzare uno sport ad altissimi livelli e appassionare le persone. Ribadiamo forte e chiaro al Governo: la FIPAV ci appoggia, siamo disponibili a controlli ferrei, solo i vaccinati e senza limite alcuno potranno entrare nei palasport, siamo anche pronti a fornire ed imporre a tutti gli spettatori la mascherina. Ma la risposta da Roma non può essere di tenere comunque le porte socchiuse e far entrare solo un quarto degli spettatori, ammesso che si possa scegliere quali. È del tutto inaccettabile!”. La Lega Pallavolo Serie A non ha intenzione di restare silenziosa, mentre i Club hanno stoppato sul nascere le campagne abbonamenti. Insieme agli altri componenti del Comitato 4.0 vuole far sentire la propria voce: il presidente Righi è in particolare in costante dialogo con il presidente di Lega Basket Umberto Gandini per pianificare iniziative comuni di sensibilizzazione. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Med Store Macerata, Marco Valenti: “Non è un addio, ma un arrivederci”

    Di Redazione Il libero chiude la sua avventura in biancorosso dopo un lunga militanza, che lo ha visto esordire in Serie A con la maglia della Med Store Macerata e dimostrarsi all’altezza della categorie in queste ultime tre stagioni. Marco Valenti ha sposato il progetto della Pallavolo Macerata e dalla Serie C ha scalato le gerarchie fino ad imporsi nel roster della prima squadra. Un ragazzo di Macerata che ha potuto coronare il sogno di vestire i colori della sua città e calcare i grandi palcoscenici del volley italiano. Nella stagione 2018/2019 l’esordio in Serie A2 e le buone prestazioni che hanno convinto il coach Di Pinto a confermarlo nel roster come secondo libero, al fianco del compagno Simone Gabbanelli. Non è stato importante solo in campo, Marco Valenti è sempre stato uno di famiglia, tra i protagonisti della storia recente della società, che non può che ringraziarlo e augurargli un sincero in bocca al lupo per tutti i suoi progetti futuri. Si chiude un capitolo della tua storia con la Pallavolo Macerata, “Non è un addio, ma un arrivederci”, precisa Marco Valenti, “Sarò sempre legato a questa società, per me è una seconda famiglia. Ho vissuto un lungo e bellissimo percorso di crescita con la Pallavolo Macerata e a mia volto l’ho vista crescere: insieme siamo partiti dalla Serie B e abbiamo raggiunto il sogno della Serie A. Quest’avventura mi ha permesso di conoscere delle persone splendide che faranno sempre parte della mia vita e anche dovessi decidere di proseguire a giocare altrove, so che il Banca Macerata Forum sarà sempre anche la mia casa. Tornandoci troverò sempre qualcuno da abbracciare. Devo ancora decidere il mio futuro, sicuramente resterò nella pallavolo perché è un mondo che amo, ma devo fare i conti con un nuovo lavoro e capire quale possa essere la soluzione migliore per me. Non escludo la possibilità di proseguire in biancorosso, magari in Serie C, ma qualsiasi sarà la scelta, non cambierà il rapporto tra me e la Pallavolo Macerata”. Quali sono i ricordi più belli che porterai con te? “Sono tantissimi. A livello sportivo sicuramente l’esordio in A2, l’orgoglio di essere riuscito a ritagliarmi il mio spazio in una squadra competitiva di Serie A, in particolare però ricordo una partita precisa, la finale di Coppa Marche di Serie C: eravamo un bel gruppo, giovane, ma in campionato stavamo facendo fatica e ci trovavamo all’ultimo posto; riuscimmo a raggiungere alla finale contro tutti i pronostici, superando squadre molto più attrezzate di noi. Ci tenevamo in maniera speciale visto che la coppa è dedicata al padre del nostro coach del tempo, Carlo Giacomini. Eravamo sfavoriti, sottovalutati, nessuno ci dava mezza speranza eppure giocammo una partita bellissima, piena di agonismo, ci riuscì tutto quello che non ci riusciva in campionato; sfortunatamente non portammo a casa la coppa ma è rimasta impressa la prestazione, la voglia che ci mettemmo. Fu una partita speciale e anche mio padre me l’ha sempre ricordata”. Con la Pallavolo Macerata hai vissuto anche uno dei momenti più difficili della tua vita, la scomparsa di tuo padre Claudio, nonché dirigente biancorosso. “Non posso che ringraziare tutti i membri della società, dal primo all’ultimo, per il sostengo e soprattutto la disponibilità che mi hanno offerto durante la malattia di mio padre. Si sono comportanti come una famiglia, stringendosi attorno a me e non lo dimenticherò mai. Ringrazio la Pallavolo Macerata anche a nome di Claudio, è stata al suo fianco fino alla fine. In questi anni abbiamo vissuto insieme un percorso bellissimo e come dicevo, non lo considero concluso, si evolverà in altro modo ma ci sarò sempre per la Pallavolo Macerata come lei c’è stata con me”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO