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    Gabriele Grimaldi: “Sacrificio, fiducia e caparbietà alla base del sogno Serie A”

    Gabriele Grimaldi
    I grandi sacrifici portano a grandi risultati. Questo è il motto del classe ’96 Gabriele Grimaldi, che attraverso la tenacia è riuscito a ritagliarsi spazio nella squadra della sua città. Con umiltà sta continuando il proprio percorso di crescita, ed i consigli dei compagni più esperti sono sempre fondamentali per migliorarsi in ogni aspetto del gioco.
    Dalla C alla B, e poi la scalata che continua fino all’approdo in A3. Ti aspettavi che questo sogno si sarebbe concretizzato così velocemente?
    “Vorrei riavvolgere il nastro addirittura a qualche anno prima della  serie C. A 18 anni giocavo ancora a pallacanestro: non mi sarei mai aspettato di arrivare a questi livelli nel volley in così poco tempo, e proprio per questo è ancora più complesso realizzare quanto è accaduto. Ovviamente il coronamento di questo sogno è stato possibile attraverso tanto sacrificio in palestra, fiducia da parte della società, e la caparbietà di non arrendersi mai nonostante i limiti anagrafici e qualche difficoltà tecnica. Tutto ciò rende questi momenti ancora più affascinanti” .
    Il tuo percorso di crescita prosegue in maniera costante. Qual è stato il momento più bello della stagione, sia a livello personale che di squadra?
    “In primis, sono contentissimo che la stagione appena trascorsa si sia conclusa con un trionfo per tutti noi. A livello di squadra, la risposta è fin troppo semplice: il momento topico è stato il set conquistato a Palermo per la promozione in A3. Un’emozione indescrivibile. A livello personale, non posso che portare come esempio il ribaltone contro Marigliano in fase play-off,  dove ho potuto contribuire attivamente alla vittoria!”
    Tuo compagno di reparto sarà ancora Leo Lugli: quali sono le caratteristiche che gli ruberesti?
    “Sapere che anche quest’anno avrò come compagno di reparto Leo, mi ha reso davvero entusiasta. Non posso nascondere che durante la stagione sono tanti i momenti in cui ricevo consigli e supporto personale. Per quanto concerne le caratteristiche che gli ruberei, di certo qualche centimetro nel salto ma anche altri aspetti tecnici rilevanti, come la visione aerea sia a muro che in attacco”.
    Quali sono ambizioni e aspettative per questo campionato?
    “Il mister già ha anticipato le aspettative per questa nuova avventura in giro per l’Italia. Il gruppo avrà senza ombra di dubbio un valore importante,  anzi, direi perfino determinante. Più sarà coeso sia in campo che fuori, più potremo alzare l’asticella delle nostre aspettative. Personalmente, l’ambizione è quella di mantenere il livello della categoria, e contribuire attivamente al progresso e alla crescita della squadra”.
    Quanto sarebbe importante riavere il pubblico al vostro fianco?
    “Sicuramente il ruolo del pubblico non va sottovalutato, soprattutto quest’anno che affronteremo una nuova realtà. La presenza del settimo uomo in campo è componente fondamentale per raggiungere i traguardi auspicati”.  LEGGI TUTTO

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    Gabriel Peripolli: “Il mio obiettivo è migliorarmi, e sono pronto a mettermi a disposizione della squadra”

    Gabriel Peripolli
    Primo volto nuovo alla corte di coach Nicola Esposito. Proveniente da Lagaris Volley Rovereto, a comporre la batteria dei martelli in maglia biancoverde ci sarà il classe ’99 Gabriel Peripolli.
    Dopo le ultime 4 stagioni trascorse a Rovereto, com’è nata l’occasione di sposare il progetto Folgore?
    “In primis grazie al lavoro del mio procuratore Andrea Beltrame, poi nella decisione finale ha influito anche il forte rapporto di amicizia con Leonardo Lugli. Mi avevano già parlato bene della società, poi una lunga conversazione con il ds Ruggiero ha fugato ogni dubbio sulla bontà del progetto, la qualità del roster ed il tipo di campionato che andremo a fare”.
    Oltre al ds, avrai senz’altro sentito anche il mister ed alcuni compagni: quali sono le tue prime impressioni?“Le mie sensazioni sono molto positive. Non vedo l’ora che riprendano gli allenamenti perché ho tanta voglia di iniziare questo nuovo percorso,  lavorare sodo, e mettermi al servizio della squadra per creare un feeling sempre più forte giorno dopo giorno”.
    Per la società sarà un anno storico, visto che si tratta dell’esordio assoluto in Serie A. Quali sono invece i tuoi obiettivi personali?
    “Sicuramente migliorarmi sensibilmente, ed adeguare il mio livello a ciò che richiede la Serie A. Sono a disposizione del mister, per sfruttare tutte le occasioni che mi saranno date. Mi adatto ad ogni circostanza, e resto pronto a qualsiasi situazione come un doppio cambio, o qualche attacco da 2 senza nessun problema”.
    Sei già stato in Penisola Sorrentina? Hai già avuto modo di farti un’idea sulla piazza che ti attende?  
    “Per me è un posto completamente nuovo. Ho visto dai social tutto il calore che la piazza sa offrire, con i tifosi che sono sempre molto vicini alla squadra. Mi auguro vivamente che alla ripresa delle ostilità, potremo vedere tanta gente sulle tribune, per darci la carica giusta in ogni scambio”. LEGGI TUTTO

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    Drl Belluno: Franco Da Re è il nuovo direttore generale

    La dirigenza della Da Rold Logistics Belluno si arricchisce di una nuova figura capace di garantire esperienza, professionalità e un’approfondita conoscenza della materia pallavolistica: è quella di Franco Da Re, nominato direttore generale della realtà chiamata ad affrontare il campionato di Serie A3 Credem Banca.
    EPOPEA – «Sono di Vittorio Veneto – si presenta Da Re – e, seppur dall’esterno, ho potuto ammirare l’epopea della Pallavolo Belluno nella massima serie. In più, ho avuto la fortuna di giocare con Stefano Da Rold, Giorgio De Kunovich, Massimo De Grandis: ecco, per me Belluno è un luogo in cui c’è qualità, oltre a una grande voglia di volley». Dopo un rapido colloquio con i vertici societari, a cominciare dal presidente Sandro Da Rold, la decisione è scattata in automatico: «Ma mi aspetto una stagione impegnativa. Non vedo roster “scarsi” nel nostro girone. A ogni modo, se in termini di grinta, entusiasmo e desiderio di lottare coach Diego Poletto riuscirà a ripetere la scorsa annata, allora porteremo a casa quei 4, 5 punti in più in classifica che potrebbero fare la differenza». Al di là della sfera tecnica, quindi, avrà una certo peso l’aspetto motivazionale: «Da questo punto di vista, però, vedo i ragazzi già belli carichi. E sul lavoro di Poletto non ho alcun tipo di dubbio, né di perplessità».
    IMPRONTA – Da Re cercherà di dare anche un’impronta personale: «Il mio ruolo, come quello delle tante persone che gravitano attorno alla squadra, è orientato a trasmettere tranquillità al collettivo. Gli atleti devono pensare solo alla pallavolo e a svolgere al meglio il loro compito. Che non è una passeggiata, visto che alcuni di loro svolgeranno otto allenamenti a settimana. Oltre a questo, porteremo un certo tipo di organizzazione e di struttura per soddisfare ogni esigenza dei ragazzi».
    PERCORSO – Il direttore generale è reduce da un’esperienza nel femminile al Team Conegliano Volley, con cui ha ottenuto la promozione in B1 (battendo in finale playoff la Pallavolo Belluno), senza considerare il lungo percorso a San Donà: «Ora la vera sfida – conclude Da Re – è quella di cavalcare le aspettative della piazza e di riportare entusiasmo anche fuori dal campo». LEGGI TUTTO

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    Graziani, il martello da 130mila follower: «Belluno, cresciamo insieme»

    È un vero e proprio influencer del volley. Basti pensare che, su Instagram, lo seguono in 130mila: un fiume di follower. Cura il proprio fisico in maniera certosina, è diventato un volto noto anche del piccolo schermo – avendo partecipato alle trasmissioni Mediaset “Uomini e donne” e “Temptation Island” – ed è legato sentimentalmente a un’atleta reduce dalle Olimpiadi di Tokyo: Letizia Paternoster, sopraffina interprete del ciclismo su pista e pilastro della Nazionale azzurra. 
    FIDUCIA – A livello pallavolistico, invece, si appresta ad affrontare la terza stagione in A3 della sua carriera, dopo le esperienze a Sabaudia e a Portomaggiore. Il riferimento è ad Alessandro Graziani, uno dei colpi del mercato estivo, targato Da Rold Logistics Belluno: «La società ha dimostrato fin da subito di credere in me – spiega lo schiacciatore originario di Genova – tanto da avermi cercato quando la squadra era ancora impegnata nei playoff di serie B. Poi non è arrivata la promozione sul campo, ma il desiderio e la determinazione di salire in A mi hanno conquistato. Volevo un club che avesse ambizione. E qui l’ho trovato». 
    CICLISMO E SENTIMENTI – In più, Alessandro si avvicina alla sua fidanzata, nata a Cles: nel cuore della Val di Non. «Con Letizia, l’idea è quella di trasferirci entrambi a Belluno, dove lei potrebbe allenarsi al meglio. Anche se non nei periodi più freddi. Il ciclismo? Mi piace e mi incuriosisce da sempre: sono affascinato dallo spirito di sacrificio di atleti che, in alcune tappe, pedalano pure per sei ore filate. E ho scoperto nel ciclismo su pista un mondo che non conoscevo». 
    CRESCERE INSIEME – Tornando al parquet, il 29enne martello è pronto per la nuova avventura all’ombra delle Dolomiti: «L’ultima stagione non è stata esaltante e, per questo, non vedo l’ora di mettermi a disposizione del gruppo e di coach Diego Poletto. Il progetto è importante: io e la Pallavolo Belluno vogliamo crescere insieme». Anche con la spinta di un “esercito” di tifosi: a sostegno di Alessandro. E dei rinoceronti.  LEGGI TUTTO

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    Pierobon e il salto triplo: «Dalla D alla serie A, un sogno»

    Il salto triplo è una specialità dell’atletica leggera. E se lo fosse anche della pallavolo? Per Tommaso Pierobon, lo è di sicuro. Perché il libero, che tra meno di un mese compirà 21 anni, è passato dalla serie D alla A3. E, nell’annata ormai alle porte, è chiamato a farsi pronto nei fondamentali di ricezione e difesa, e a coprire le spalle a Gonzalo Martinez. La Da Rold Logistics Belluno, infatti, ha puntato su di lui. Su uno dei protagonisti della promozione in B, nel 2019. 
    COVID – «Fin da piccolo – racconta Tommaso – avevo il sogno di giocare in serie A. E, ora che l’ho raggiunto, non mi sembra vero. Sono già felice ancor prima di cominciare. In più, mi interessa capire fino a dove posso spingermi e quali sono i miei limiti: è una sfida con me stesso». La pandemia ha colpito tutti gli sportivi, indistintamente. Compreso Pierobon, a secco di partite ufficiali dal 15 febbraio 2020: ovvero, dalla trasferta di Trebaseleghe contro il Delta Silvolley, valevole per il 13. turno del campionato di respiro regionale. Per la cronaca, successo bellunese in quattro set: «Proprio così, nella scorsa stagione non sono riuscito a scendere sotto rete – riprende il libero – al di là di un confronto amichevole con la formazione di B, circa un anno fa». 
    CONTRIBUTO – Il lavoro in palestra non lo spaventa. Anzi, lo stimola: «So che, rispetto ai miei compagni, sono piuttosto indietro. Perché sono fermo da diverso tempo e perché è la prima volta che mi misuro in una categoria così elevata. Due anni e mezzo fa ero in C. Ed è stato il punto più alto mai toccato. Di conseguenza, spero di trovare al più presto una buona condizione e di sistemare qualcosa in termini tecnici». 
    TRAMPOLINO – Nessun dubbio, si può volare anche tenendo i piedi ancorati a terra: «Sono consapevole che non sarà un percorso facile per me, ma mi piacerebbe dare il mio contributo. A ogni modo, questa stagione rappresenta una sorta di trampolino di lancio». LEGGI TUTTO

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    Alessandro Agostino sarà ancora il preparatore atletico del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Dottore in scienze motorie, classe 1982. Alessandro Agostino è nel mondo dello sport da quando è nato, prima da atleta e successivamente da preparatore atletico. Ha da sempre seguito principalmente la preparazione di atleti di volley, calcio, calcio a 5 e basket. Insegnante di educazione fisica e titolare di una palestra (la Vitality wellness ssd) dal 11 anni. Preparatore del Volley Savigliano dal 2011 ai tempi della Serie C. Nella prossima stagione di A3 sarà ancora lui il preparatore atletico per il Monge-Gerbaudo Savigliano.
    Il suo motto è “dopo una salita lunga e faticosa, il panorama è più bello”. LEGGI TUTTO

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    Andrea Torta: giovane scoutman e aiuto allenatore del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    A uno staff tecnico che voglia essere professionale non può mancare un valido scoutman “live”, colui che elabora i dati a partita in corso. Per il campionato di A3, il Volley Savigliano griffato Monge-Gerbaudo continuerà ad avvalersi del prezioso contributo di Andrea Torta, anche come assistente in palestra durante le sedute di allenamento.
    È stato il vice coach Brignone, suo primo allenatore Fipav a Villanova Mondovì in Under 15, a tirarlo dentro sfruttando al volo una concomitanza: il Savigliano impegnato in casa sul campo A per una partita di campionato, Andrea sul campo B alla guida di una squadra femminile.
    Di Bene Vagienna, neo dottore in Scienze Motorie, Andrea Torta è munito del patentino da allenatore di primo grado, con la prospettiva di conseguire quello di secondo grado. Perché in lui, ragazzo impeccabile e a modo, la dirigenza vede ben oltre l’addetto a stilare i tabellini: una risorsa tecnica sempre più addentro al progetto. LEGGI TUTTO

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    Il vice di Bonifetto sarà per la quarta stagione consecutiva Matteo Brignone: ecco formata la B&B del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Per la “B&B”, Bonifetto e Brignone, il campionato di A3 sarà il quarto sulla panchina del Volley Savigliano ora griffato Monge-Gerbaudo. Pescando dalla cultura pop, Batman e Robin è il paragone più immediato e calzante. Siamo arrivati al punto che parlare di uno inevitabilmente tira in ballo l’altro. Uno, Boni, è di Pinerolo; l’altro, Brigna, di Mondovì. I loro destini non potevano che saldarsi a metà strada esatta, vale a dire a Savigliano. Ma è al torneo giovanile estivo di Acqui Terme che si sono conosciuti, per il tramite di Lele Bosio.
    Reduce da una stagione in B a Cuneo divisa tra Pezzoli (andata) e Serniotti (ritorno), e impossibilitato a proseguire in A per via del lavoro, dopo un tentativo di ubriacatura che gli si è ritorto contro Matteo Brignone si è sentito domandare da Bonifetto: “Che fai a settembre?”.
    La risposta va attualizzata: “Lui ha scoperto quanto sia bello avere un secondo, io quanto lo sia essere il vice di un allenatore del suo calibro. Roberto se ne intende davvero tanto di pallavolo, a volte sembra non rendersene conto, si sottovaluta. Ci troviamo benissimo”.
    Ex giocatore (banda o libero) senza pretese come dice di sé, Brignone ha iniziato ad allenare a Villanova Mondovì, dove ha vinto una prima divisione maschile.
    Dei due, l’ottimista per indole è lui: “Roby tende a cedere al pessimismo, che ha raggiunto il culmine per la doppia finale play-off con Trento. Ma alla vigilia lui pure si era spostato su posizioni più fiduciose”.
    Nella rituale telefonata post gara alle 8 di ogni sacrosanto lunedì, il pensiero di entrambi corre al prossimo avversario: “Contro cosa giochiamo?”.
    Studieranno, si documenteranno, analizzeranno e si confronteranno più di quanto (ed è tanto) abbiano fatto finora, per trovare la soluzione vincente. Il segreto delle coppie durature, è noto, sta nell’affrontare sfide sempre nuove e impegnative. LEGGI TUTTO