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    Il Sol lotta ma la Med fa sua gara 1

    Il Sol lotta ma cede in gara 1 contro una stoica e concreta Med Store Tunit Macerata.
    Una gara giocata punto a punto, dove i ragazzi di coach Di Pietro, sono bravi a riaprire più volte i primi set sfruttando i propri attaccanti e il proprio muro e nella seconda parte del match pagano alcune sbavature e la qualità della squadra di casa.
    Appuntamento ora a Domenica 24 al Pala Collodi per provare a conquistare gara 2 e prolungare questi quarti fino a gara 3!
    Di seguito la cronaca del match:
    1°SET:
    Il Sol schiera la formazione tipo con in regia Monopoli e opposto Bellia, gli schiacciatori Marszalek e Baciocco, i centrali Frizzarin e Franchetti e libero Battocchio
    I padroni di casa rispondono con in regia Longo e opposto Giannotti, gli schiacciatori Lazzaretto e Margutti, i centrali Robbiati e e libero Gabbanelli
    Inizio di set in salita per il Sol, i padroni di casa partono forte con i loro martelli e si portano sul +2 (4-2), l’attacco di Bellia dopo l’ottima difesa di Monopoli vale il -1 e sul servizio di Frizzarin il Sol impatta.
    Bellia mette out da posto 1 e la Med torna avanti di 3 lunghezze (8-5), Baciocco da posto 4 firma il -1, Lazzaretto timbra l’ace e mantiene il break di vantaggio.
    Il muro di Marszalek vale il nuovo -1, arriva anche la parità (13-13) dopo l’ennesima super difesa di Monopoli è sempre lo schiacciatore polacco a trovare il punto.
    Arriva il break dei padroni di casa con Giannotti e coach Di Pietro chiama il primo time out (15-13), al rientro Marszalek da 4 e l’ace di Bellia riportano la parità, arriva il sorpasso grazie al muro di Franchetti (16-17) e coach Domizioli chiama il time out.
    Bellia da posto 2 trova il +2 per il Castellana, l’errore al servizio e il mani out di Giannotti valgono la parità. Ancora Bellia a rompere gli equilibri, subentra Novello per Monopoli a muro, Baciocco trova il 18-20 sul servizio di Franchetti.
    Baciocco mette out da posto 2 e la Med impatta sul 21 pari, coach Di Pietro chiama il secondo time out. 
    Sempre Baciocco trova prima la parità e poi il sorpasso con una bella pipe (22-23) e coach Domizioli chiama il secondo time out.
    Al rientro i padroni di casa trovano la zampata decisiva grazie al muro e un’ace che valgono il set (25-23)
    2°SET:
    Un buon break iniziale del Sol  che vale lo 0-3, i padroni di casa non ci stanno e trovano un filotto grazie al servizio di Sanfilippo che vale il 6-3 e coach Di Pietro è costretto al time out.
    Bellia riesce a trovare il punto che rompe una situazione difficile, il muro di Franchetti vale il -1 (8-7) arriva la parità sull’errore della formazione di casa.
    La Med sfrutta i propri attaccanti e battitori e si riporta avanti sul +4 (13-9), Bellia da posto 4 prima e da posto 2 poi, trova il -2 (13-11), ma arriva ancora un break dei padroni di casa dal servizio (15-11) e coach Di Pietro chiama il secondo time out.
    Il break rimane (18-15), subentra Novello per Monopoli a muro, Frizzarin trova il muro che vale il -2 e il successivo pallonetto che porta il -1 e coach Domizioli chiama il time out (18-17).
    Al rientro un punto per parte vale il 20-19, Franchetti timbra il muro della parità (21-21), Bellia trova il punto dopo l’ottima difesa di Battocchio e il successivo sorpasso dopo la difesa di Marszalek (23-24) e coach Domizioli chiama il secondo time out.
    Ancora una difesa di Battocchio che vale una rigiocata e l’errore della formazione di casa e il Sol trova la parità 1-1.
    3°SET:
    Inizio fotocopia del set precedente, il Sol si porta sul 3-0 iniziale ma la Med Tunit ricuce e sorpassa (9-6).
    Giannotti sale in cattedra e Macerata vola sul +5 e coach Di Pietro chiama il time out, subentra Gonzato per Marszalek che trova il punto che rompe il brutto momento, ancora il giovane schiacciatore di Montecchio mette a terra il pallone che vale il (13-10), i padroni di casa ritornano a fare punti e ritorna il break del +5 (17-12).
    Ottime azioni in entrambi i sestetti ma il break rimane invariato (23-18), si chiude il set con l’errore al servizio del Sol.
    Macerata ora avanti per 2-1.
    4°SET:
    Inizio equilibrato di set, ma il Sol mette la testa avanti con Gonzato da posto 4, Bellia dai 9 metri e l’errore di Giannotti (3-6). Bellia da posto 1 trova un pallonetto vincente dopo un’azione lunga e lottata e costringe coach Domizioli al time out (3-7).
    Al rientro tante, tante, tante difese e rigiocate per entrambe le formazioni, ma è la Med a rosicchiare qualche punto (7-9) e coach Di Pietro chiama time out.
    Al rientro un break per parte fa rimanere invariata la distanza fra le formazioni (9-12), qualche errore di troppo regala il pareggio ai padroni di casa (13-13), Bellia trova il mani out da posto 4 (14-15), il muro della Macerata vale il 17-16 e coach Di Pietro chiama il secondo time out.
    Subentra Marszałek per Gonzato (18-16), Giannotti firma l’ące e il muro ferma Marszałek e vale il +4 (20-16).
    Bellia prova a dare la scossa (20-17), Giannotti timbra ancora e vale il 22-18, ancora un muro per i padroni di casa che si avvicinano alla conquista del match, Margutti trova il match point da posto 4 e lo chiude subito sulla palla in rete di Bellia. (25-18) LEGGI TUTTO

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    Belluno, gli Oscar della stagione: l’attore protagonista è Sandro Da Rold

    Finito il campionato della Da Rold Logistics Belluno? È tempo di “premiare” i protagonisti della salvezza, individuare i momenti più iconici, le fasi e le giocate decisive. E allora, in questo periodo spoglio di partite e nel quale il mercato pallavolistico non è ancora decollato, sostituiamoci all’Academy e diamo i nostri personalissimi Oscar stagionali. 
    A cominciare dall’Oscar per l’attore protagonista: qualche dubbio? No, nemmeno uno: è Sandro Da Rold, il presidente. 
    Un sognatore impastato di concretezza, che ha creduto nel salto in alto, verso la A3. E ha trascinato tutti: dirigenza, giocatori, staff tecnico, un’intera città e il territorio. Lo ha fatto con il suo entusiasmo, la sua professionalità, la sua ambizione. 
    Consapevole del fatto che quella bellunese fosse una terra storicamente e culturalmente fertile per il mondo dei palleggi, dei bagher e delle schiacciate, ha piantato con coraggio il seme del volley. Da cui è nata una pianta rigogliosa, se è vero che la Spes Arena – nell’ultimo incontro – ha abbracciato oltre 600 appassionati. E l’impianto di Lambioi è sempre stato fra i più popolati e “caldi” dell’intera A3. 
    Quella stessa A3 mantenuta con sudore e sacrificio, grazie a un girone d’andata condotto ad altezze inesplorate e arricchito dall’approdo in Coppa Italia. 
    Ma il presidente non intende cullarsi sugli allori. Ed è pronto ad alzare ancora l’asticella. In caso contrario, non sarebbe ciò che è: quel sognatore impastato di concretezza che ha riportato Belluno, e l’intera provincia, nell’empireo della Serie A.  LEGGI TUTTO

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    Verso Grottazzolina-Vigilar, gara1. Nasari: “Una gara alla volta”

    Fano – Per la Vigilar Fano arrivano le partite che contano. Dopo un finale di stagione incoraggiante che ha permesso a Fano di agguantare i play off, ora per capitano Ferraro e compagni arriva la sfida con la Videx Grottazzolina, valevole per la prima gara dei play off (mercoledi ore 20.30 a Grottazzolina), per poi giocare di nuovo contro al Palas Allende domenica prossima. La formazione di Ortenzi, reduce dal successo in Supercoppa, parte con i favori del pronostico dopo aver disputato una regular season ai limiti della perfezione ed aver ottenuto alla fine il primo posto. I virtussini, ottavi in stagione, avranno il compito di rovinare la festa ai cugini in un derby che si preannuncia spettacolare.
    “Loro partono certamente favoriti – afferma lo schiacciatore Andrea Nasari – ma la Virtus vista nella parte finale del girone di ritorno fa ben sperare, daremo sicuramente del filo da torcere ai nostri avversari”.
    Grottazzolina, oltre ad aver disputato un campionato sempre di vertice, è riuscita ad andare in finale in Coppa Italia (sconfitta 2-3 con Prata) e in Supercoppa (successo 3-2 sempre su Prata), mentre i precedenti con Fano vedono sorridere sempre i grottesi (2-0 con un 3-1 e combattuto 3-2).
    “Dovremo pensare gara dopo gara – continua lo schiacciatore piemontese – e giocare con il coltello fra i denti. La Videx è forte in tutti i reparti e possiede tre schiacciatori di livello (Nielsen, Vecchi e Mandolini). La Vigilar deve però pensare solo a se stessa, entrare in campo determinata e provare con la battuta a mettere in difficoltà il palleggiatore Marchiani”.
    Sfida pertanto dai grandi contenuti tecnici ed agonistici quella che si giocherà a Grottazzolina. Sicuramente chi riuscirà a spuntarla in gara 1 partirà favorito in gara 2 che si giocherà domenica (ore 19) al Palas Allende.
    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

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    Vigilia gara 1 play-out. Brignone, Savigliano: “Ogni singolo punto sarà pesante”

    Altra cosa, i play-out, dal campionato. Altro paio di maniche. Altra storia. Tra Savigliano e Parella le implicazioni (e le complicazioni), poi, sono maggiori, non può essere un play-out qualsiasi.A questo post season salvezza (gara 1 il sabato pasquale alle 18 al PalaCupole di Torino, diretta streaming su legavolley.tv), le contendenti ci sono arrivate con opposti stati d’animo: sollievo (Monge Gerbaudo), delusione (ViviBanca Torino).In casa Savigliano il comandamento è tuttavia quello di voltare pagina, di resettare la pur felice ultima giornata di campionato: “Dovremo affrontarli a tuono fin dall’inizio – avverte il coach in seconda Matteo Brignone – sennò finisce come all’andata da loro, o rischiamo grosso come nel secondo set, dove erano sotto di 7 e si sono portati a meno 1. Sono bravi a fare partite di rincorsa: contro Portomaggiore perdevano 2 set a 0 e poi hanno vinto al tie-break. Come tutte le squadre imbottite di giovani, se in fiducia diventano pericolose. Per questo non possiamo permetterci di snobbare ogni singolo punto”.
    Viene spontaneo, per associazione e per opposizione, riandare con la mente al finale della scorsa stagione, i play-off promozione contro Trento: “Sarà una finale esattamente come allora – sostiene Brignone – . Con una differenza: Trento lo avevamo studiato bene individuando dei punti deboli, non so invece quanto loro avessero studiato noi. Stavolta la faccenda è più complicata, noi e Parella ci conosciamo bene, eppure le variabili sono maggiori. Loro potrebbero mutare il proprio gioco”.
    Brignone ritorna brevemente su quello di domenica scorsa: “Quella di centrale contro centrale è stata una scelta sulla distanza rivelatasi premiante. Sarà importante aumentare la lucidità nei primi tocchi, in modo che i nostri centrali si sentano tranquilli”.Le carte del sestetto iniziale, va da sé, restano coperte, e non è solo questione di pretattica: “Noi per primi ci siamo stupiti della prestazione superlativa di Fabri Bossolasco, il capitano. Lui o Dutto dall’inizio? O Dutto centale? L’utilizzo alternato dei liberi? Vedremo. Con coach Bonifetto lo starting six non l’abbiamo ancora deciso. I ragazzi li vedo sul pezzo, concentrati: questo conta. Tutti devono sentirsi utili alla causa. E tutti dovranno sapere che cosa i nostri avversari avranno in testa di fare in quel determinato momento. Dovremo difendere e contrattaccare di tutto”.
    Per concludere, il distillato morale di questa prima stagione in A3: “Abbiamo sottovalutato il punto ricavato dalla singola partita. Fondamentalmente per inesperienza, perché in serie B era diverso. Un punto qui, un punto là e ci saremmo creati il nostro tesoretto salvezza”.Per dimostrare di aver imparato la lezione, la matricola Monge Gerbaudo Savigliano dovrà prima uscire vincitrice da questo questo play-out in salsa sabauda. LEGGI TUTTO

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    Candeago: «Avevo tante cartucce da sparare, ma torno la prossima stagione»

    «Mi dispiace non aver dato il mio contributo, avevo diverse cartucce da sparare. Ma l’importante è che la squadra ce l’abbia fatta e si sia salvata. Nella prossima stagione punteremo a fare ancora meglio». Il destino gli ha tolto buona parte di campionato. Giovanni Candeago, però, è carico. E pronto a riprendersi tutto. Anche con gli interessi. 
    Dopo l’infortunio alla caviglia e la successiva all’operazione alla spalla, lo schiacciatore non è più riuscito a incidere come avrebbe desiderato nell’annata della Da Rold Logistics Belluno. In ogni caso, la Serie A3 è confermata. E “Candy” sarà un valore aggiunto in vista dell’annata 2022-2023. Più che un augurio, è una certezza: «Un traguardo raggiunto all’ultima partita non può non avere un sapore speciale. È una salvezza meritata, ce la siamo sudata tantissimo». 
    Giovanni guarda avanti: «Sono fiducioso. Sia per quanto mi riguarda, sia per il gruppo. A breve riprenderò la riabilitazione e conto di esserci per l’inizio della prossima stagione. Che cosa chiedo al futuro? Una squadra con il cuore, che creda ancor di più nelle sue potenzialità e faccia divertire il pubblico. Vorrei vedere una Pallavolo Belluno che termina ogni partita con la serenità di chi ha dato tutto, indipendentemente dal risultato». 
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    Macerata-Vigilar. Le dichiarazioni dei protagonisti

    Fano – Non sono bastati alla Vigilar Fano tre buoni set per portare a casa punti dalla trasferta di Macerata, una sconfitta quella dei fanesi che non pregiudica la qualificazione ai play off ma che interrompe la striscia di vittorie. Contro la quotata Med Store, i virtussini giocano una partita generosa e dopo aver perso ai vantaggi il terzo set (26/24), crollano nella quarta frazione.
    “Complimenti a Macerata che ha giocato una gara di livello in fase punto e al servizio – afferma coach Castellano – noi abbiamo peccato un po’ di furbizia nonostante ritengo si sia giocato bene per tre set, due dei quali persi per dettagli”. Il coach campano rimprovera un po’ la squadra per l’atteggiamento avuto nella quarta frazione: “Non va bene l’atteggiamento tenuto nel quarto set – continua Castellano – se ci presentiamo ai play off cosi, contro la Videx non abbiamo alcuna speranza”. Videx che sarà la sfidante dei fanesi al primo turno dei play off promozione: “Loro partono certamente favoriti – conclude il coach virtussino – ma sono sicuro che noi faremo del nostro, abbiamo tutte le potenzialità per fare bene”.
    Dunque ottavo posto finale per la Vigilar Fano al termine della regular season, con un finale di stagione che ha permesso ai fanesi di recuperare posizioni importanti ed agguantare la zona play off. Ricordiamo che Fano, fino a nove partite fa, era invischiata nelle zone basse della classifica dopo aver perso una serie di partite abbordabili. Da Montecchio in poi i fanesi hanno esaltato le proprie qualità e l’arrivo di Maurizio Castellano in panchina ha dato maggior forza e convinzione ad un gruppo che, piano piano, ha cominciato a credere in se stesso. Poi vincere aiuta a ……..vincere e così i virtussini in un batter d’occhio sono riusciti a conquistare 20 punti dei 27 disponibili, meritando di giocarsi una chance promozione.
    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

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    Un Savigliano dal cuore immenso afferra i play-out. Ancora contro Parella

    SERIE A3
    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO            3VIVIBANCA TORINO                                121-25, 25-22, 26-24, 25-18
    Savigliano: Gonella, Mellano 7, Ghibaudo 13, Bossolasco 16, Garelli, Gallo, Bosio, Ghio 9, Galaverna 18, Rabbia, Bergesio, Vittone 2, Testa, Dutto 4. All.: BonifettoTorino: Gonzi, Fabbri, Corazza 2, Carlevaris 1, Genovesio 5, Brugiafreddo 4, Richeri 15, Valente, Cian, Orlando 6, Umek 25, Maletto 2. All.: Simeon
    CAVALLERMAGGIORE – E play-out siano. La prima avventura in A3 del Monge Gerbaudo non si è ancora conclusa, il lieto fine può ancora essere scritto. Dopo una partenza in salita, il Savigliano si è guadagnato con pieno merito il supplemento di stagione facendo sua la sfida sabauda che gli dei del calendario, sottilmente sadici, avevano stabilito essere l’ultima curva della regular season. Le restanti due (o tre, in caso di “bella”) partite a disposizione per salvarsi saranno ancora contro Parella. Gara 1 a Torino sabato prossimo 16 aprile con inizio alle ore 18.Il ritorno post operazione al ginocchio di capitan Bossolasco, indiscusso MVP (il suo impiego ha spiazzato molti, per primi gli avversari, quasi sempre in ritardo sui suoi attacchi); l’esperienza di Galaverna, la forza del gruppo, la voglia di giocarsi fino all’ultimo le proprie chances: questi gli ingredienti di una vittoria cui ha fatto da cornice (e da propellente) il grande pubblico degli appuntamenti cruciali (folta anche la rappresentanza di tifosi ospiti che speravamo di festeggiare al Pala San Giorgio la salvezza diretta).
    Coach Bonifetto recuperava alla causa sia il palleggiatore Vittone sia l’opposto Ghibaudo che in settimana si erano allenati poco; con loro, nella formazione iniziale, Ghio e Mellano al centro, Galaverna S1 e Dutto S2, e l’alternanza tra Gallo (ricezione) e Rabbia (difesa) nel ruolo di libero. Coach Simeon ha replicato con la diagonale Carlevaris/Umek, Orlando e Maletto centrali, capitan Richeri e Genovesio le bande, Valente libero.Savigliano di studio ma anche contratto in avvio, subito costretto a ricucire. Tre battute corte (di cui 2 ace quasi di fila: ) hanno indirizzato il set verso un Parella che nel primo atto ha difeso tanto, mentre in attacco si è affidato alle bordate di di Umek (450 punti stagionali sul biglietto da visita alla vigilia, suo il set point), assistito da Richeri.Nel secondo set i padroni di casa si sono scrollati di dosso ogni remora, il mancino di Bossolasco (subentrato nel finale di primo set per Dutto) ha preso a passare. Savigliano ha allungato fino al 19-12, salvo incepparsi in attacco (con Galaverna in seconda linea, veniva rafforzata la marcatura su Ghibaudo) e vedersi erodere l’ampio vantaggio fino al -1 (la pipe di Richeri per il 23-22). Un analogo colpo di Galaverna ha respinto le streghe, dissoltesi del tutto grazie a un errore in attacco di Umek, non più dominatore della scena.
    Il terzo set è stato il più tirato e gli animi si sono scaldati. Il punteggio ha danzato tra leggeri vantaggi biancoblù di 2-3 punti e la parità (una frustata in primo tempo di Ghio e la pronta risposta di Umek: 23-23). Galaverna ha propiziato il primo set point annullato da Orlandi e, dopo l’errore al servizio dello stesso Orlandi, con una battuta potente ha creato le condizioni per il mani out di Bossolasco che ha fruttato il gettone play-out.Per nulla sazi, i biancoblù hanno continuato a giocare: per orgoglio, per i propri tifosi, perché vincere rafforza la mentalità vincente. Galaverna ha tirato il fiato ed è salito in cattedra Ghibaudo. Parella sul 16-13 ha tirato i remi in barca. Il match point lo ha firmato Mellano andando palla a terra per vie centrali.
    Le statistiche parlano di differenze minime nei fondamentali: 8 ace Savigliano (19 errori), 7 Parella (14 errori); 6 punti a muro Savigliano, 5 Parella; torinesi con percentuali di ricezione leggermente migliori (53% vs 51 di positiva, 38 a 36 di perfetta). Ma Savigliano ha attaccato di più, 117 tentativi vs 104: il dato di una maggior difficoltà di ricostruzione da parte di Parella a lungo andare.
    GG – FOTO DI G. CARTA LEGGI TUTTO

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    DRL, com’è dolce la sconfitta: festa salvezza alla Spes Arena

    La sconfitta non è mai stata così dolce. Perché arriva al termine di una prestazione di alto spessore, contro una corazzata del campionato. Perché la Spes Arena, vestita a festa con 650 appassionati, era più bella di una dama di corte. Ma soprattutto perché, qualche chilometro più a Ovest, è maturato un altro passivo: quella di Torino contro Savigliano. E allora saranno proprio i due sestetti piemontesi a giocarsi la permanenza in A3 nei playout, mentre la Da Rold Logistics è salva. Nonostante le sette sconfitte consecutive, l’ultima delle quali maturata di fronte a una Tinet Prata di Pordenone che, come ampiamente previsto, non ha fatto sconti. Anche se al servizio ha sbagliato parecchio: 35 errori complessivi. Alla fine, comunque, è festa per tutti. Nessuno escluso: per la Tinet, che supera Pineto e aggancia il secondo posto. E per i rinoceronti, che prenotano una nuova stagione in A3. 
    BAZOOKA – Quella di Prata è una battuta-bazooka. Lo si sapeva. E la conferma arriva fin da subito: da un set, il primo, in cui gli ospiti confezionano 4 ace e mettono a più riprese in difficoltà la ricezione dolomitica. Sugli scudi, in particolare, Luca Porro, capace di dare lo strappo iniziale (8-12) e alla lunga decisivo. E non è da meno Novello, autore di 6 punti e 2 servizi vincenti. È dura. Durissima. Anche perché nel secondo atto sale prepotentemente in cattedra Yordanov, autore di 7 punti con un clamoroso 6 su 7 in attacco: i bellunesi tentano di rimanere agganciati alla locomotiva pordenonese. E in parte ci riescono: non a caso, l’ace di Ostuzzi vale la parità a quota 19. Ma nel momento clou, i padroni di casa sbagliano qualcosina di troppo. E Prata, pressoché nulla.
    SFAVILLANTE – La Da Rold Logistics, però, non molla di un centimetro. E ha un Ostuzzi sfavillante da opposto: è proprio Massimo, autore di 5 punti, a timbrare il mini-allungo, mentre il finale è tutto di Piazzetta: suo il contrattacco del 24-22. Suo pure il muro che fa scorrere i titoli di coda sul parziale: 25-22. Manca poco al traguardo, ma quel poco, quando hai davanti un avversario di questo tipo, può essere lungo quanto una traversata nel deserto. E infatti Prata rimedia allo svantaggio di 17-16, nel quarto round, e galoppa verso il successo. Ma l’epilogo è radioso per tutti. 
    L’ANALISI DEL COACH – «A Belluno ho provato a portare il piacere e la voglia di allenarsi – afferma coach Gigi Schiavon, nel post partita – oltre alla ricerca della qualità nel lavoro in palestra, creando i presupposti per disputare una buona partita. E le due prove col sottoscritto in panchina, oggettivamente, sono state dignitose. Non abbiamo vinto perché qualche imperfezione tecnica e tattica c’è ancora. Ma va tenuto conto del valore degli avversari». La DRL ha lottato: «Sì, ed è sempre rimasta attaccata alla partita. Ci è mancato solo quello che io chiamo “flash”: lo abbiamo avuto nel terzo, ma non nel quarto set». Schiavon non ha dubbi: «Belluno merita di stare in Serie A perché un pubblico così numeroso e caloroso non è facile da trovare. Questo è un patrimonio che la società deve tenere e sviluppare in futuro».  

    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-TINET PRATA DI PORDENONE 1-3
    PARZIALI: 20-25, 22-25, 25-22, 22-25. 
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 2, De Santis 1, Graziani 8, Ostuzzi 13, Piazzetta 10, Mozzato 7; Martinez (L). Gionchetti 2. N.e. Guolla, Paganin, Della Vecchia, Milani, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: L. Schiavon. 
    TINET PRATA DI PORDENONE: Baldazzi 9, Katalan 5, Yordanov 12, Boninfante 3, Novello 22, Porro 6; Rondoni (L). De Giovanni, Bruno 1. N.e. Pinarello (L), Bortolozzo, Gaiatto, Cosetti. Allenatore: D. Boninfante. 
    ARBITRI: Maurina Sessolo e Luca Cecconato.  
    NOTE. Spettatori 650. Durata set 24’, 26’, 25’, 23’; totale 1h38’. Belluno: battute sbagliate 18, vincenti 2, muri 3. Prata: b.s. 35, v. 8, m. 9.  LEGGI TUTTO