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    Prisma Taranto, Manuel Coscione: “Coach Di Pinto? Stacanovista”

    Foto Prisma Taranto Volley

    Di Redazione
    Manuel Coscione è uno degli elementi di maggior esperienza della Prisma Taranto Volley. Voluto fortemente dal presidente Tonio Bongiovanni e dal tecnico Di Pinto, è stato il secondo acquisto del sodalizio rossoblù in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca: un giocatore con passati pallavolistici di grande spessore, come dimostra la sua lunga carriera, divisa tra club e nazionale.
    «Stiamo cominciando ad aumentare i carichi di lavoro: ci aspetta un mese impegnativo, soprattutto dal punto di vista fisico. Abbiamo svolto le prime due settimane incentrate sulla ripresa muscolare, soltanto negli ultimi giorni di questa settimana abbiamo aumentato il volume: questo mese sarà fondamentale per entrare, a tutti gli effetti, nella preparazione del campionato – afferma l’esperto palleggiatore dei rossoblù -. Si aumentano le sedute, soprattutto in sala pesi, e in palestra bisognerà anche cominciare ad affinare il lavoro di squadra. Finora abbiamo svolto, prettamente, delle esercitazioni individuali. Il mese di settembre sarà fondamentale per gettare le basi in vista dell’inizio della stagione».
    L’amalgama, in una squadra, è l’elemento principale per poter raggiungere gli obiettivi prefissati: «Siamo un gruppo che ha voglia di mettersi in mostra e tornare sul parquet: il lockdown è stato pesante per tutti. Siamo tutti a disposizione del mister e dello staff tecnico: seguiamo le indicazioni che ci vengono fornite quotidianamente. Ho ritrovato un coach Di Pinto molto carico e motivato. Lui è un vero e proprio stacanovista, vive di pallavolo ventiquattro ore al giorno».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Andrea Testa rimane a Cuneo come assistente allenatore

    Di Redazione
    L’opinione pubblica guarda sempre agli atleti e alla loro vita come un’isola felice, tuttavia in questo periodo più che mai ci si sta rendendo conto che far parte del mondo sportivo offre sì tante soddisfazioni, ma richiede anche tanti sacrifici. Negli ultimi anni i giocatori che terminano il percorso del settore giovanile hanno molte difficoltà a trovare spazio in squadre di categoria regionale e/o nazionale sul proprio territorio, non perché vi sia un’alta selezione, ma bensì perché il numero delle realtà locali si è drasticamente ridotto.
    Andrea Testa, giovane palleggiatore che fino all’anno scorso era affiancato alla prima squadra di Cuneo, essendosi diplomato e avendo iniziato un percorso lavorativo che gli concede un tempo ridotto per allenamenti e preparazione, rischiava di dover dire addio per sempre al mondo della pallavolo, che da sempre sognava e che gli è servito molto nella propria crescita personale. Per sua fortuna è parte di un club che crede in lui, che punta sui giovani e ha deciso di non volersi privare del suo contributo: infatti, Andrea continuerà a lavorare al fianco di coach Serniotti come assistente allenatore.
    Il vicepresidente Gabriele Costamagna: “Andrea è un ragazzo che si è sempre comportato in modo ineccepibile, sia in palestra che fuori dal campo. Purtroppo Cuneo soffre di un grave problema: quando un ragazzo finisce il ciclo delle giovanili, a meno che prosegua gli studi fuori città, è costretto a smettere di giocare a causa della totale mancanza di squadre in zona. Perciò insieme a coach Serniotti abbiamo deciso di inserire Andrea nel team di assistenti dell’A2 per continuare ad averlo in palestra, in quanto crediamo ci sarà molto utile. Come società lavoreremo nei prossimi mesi cercando di ricreare un tessuto di squadre sul territorio, è un dovere e un obiettivo sociale che dobbiamo porci“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessandro Pagliai: “La nuova Kemas Lamipel mi piace moltissimo”

    Di Redazione
    La preparazione è appena iniziata ma Alessandro Pagliai, secondo allenatore della Kemas Lamipel Santa Croce, può già esprimere soddisfazione e guardare con fiducia alla prossima stagione: “La nuova Kemas Lamipel mi piace molto, moltissimo – confessa il tecnico – indipendentemente dal fatto che abbiamo centrato con la società tutti gli obiettivi principali di mercato che avevamo“.
    “La squadra la definisco giovane – continua Pagliai – e questa caratteristica è di stimolo sia per la società che per lo staff tecnico. Avrà bisogno di un periodo di rodaggio per ingranare, ma i presupposti per far bene e divertirci ci sono tutti”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Padura Diaz accetta la sfida di Taranto: “Un orgoglio giocare con questa maglia”

    Di Giovanni Saracino
    “Da ragazzino il mio mito era mio fratello (Angel Dennis, 43 anni, approdato nei giorni scorsi in A/3 a Macerata 1 ndc). Ero orgoglioso della carriera che stava facendo e volevo diventare come lui”: comincia così la chiacchierata con Williams Padura Diaz, 34 anni, opposto dalla mano pesante arrivato alla corte della Prisma Volley che ha fatto riaffacciare Taranto in Serie A2 (titolo acquistato dalla Materdomini Castellana Grotte) dopo che la città pugliese aveva goduto del grande volley di A1 dal 1997 al 2010.
    Il mito dell’adolescenza, poi, però è diventato un altro: “Ho avuto la fortuna di vedere da vicino Ivan Miljkovic, e qualche volta di allenarmi anche con lui. È stato il giocatore che ho ammirato di più. Faceva sembrare semplici le cose più difficili. Tecnicamente era mostruoso e poi come atteggiamento in campo era esemplare“.
    A proposito del ruolo di opposto: avrà la grossa responsabilità di giocare a Taranto, che in passato ha visto schiacciare in quella zona del campo grandissimi atleti come Anderson, Vissotto o Schuil. La spaventa un po’ questa cosa?
    “Non mi spaventa affatto, anzi mi mette pressione positiva. Mi inorgoglisce giocare con la stessa maglia dei campioni che ha citato. Quando ho scelto Taranto ho pensato subito ai suoi trascorsi in serie A, a tutti i grandi giocatori che sono passati da questo club, alla serietà della dirigenza“.
    Le statistiche dicono che lei è il miglior marcatore di A2 delle ultime tre stagioni. Pensa, oltre agli obiettivi di squadra, anche al traguardo individuale di top scorer?
    “Sarà difficile per me ripetermi anche nella prossima stagione, perché giocherò in una squadra forte, nella quale ci sono tanti ottimi giocatori. Non posso, quindi, pretendere di attaccare tutti i palloni. Io in campo scenderò sempre per dare il massimo e lo farò in tutti i fondamentali, non solo in quelli di attacco. Ho una teoria che è sempre stata confermata dal campo: nelle squadre forti è più difficile vedere un opposto che fa tanti punti perché la distribuzione del gioco del palleggiatore può essere più varia. Non è come giocare in una squadra di medio-bassa caratura, dove gran parte delle responsabilità sotto rete passano dall’opposto“.
    Nutre rimpianti riguardo il fatto di non aver disputato qualche stagione in più in A1?
    “Sì, ovviamente. Avrei, forse, meritato di giocare qualche stagione in più nel torneo più competitivo al mondo. Qualche volta ciò non è accaduto per colpa mia. Non ho avuto la pazienza di attendere che si concretizzassero delle offerte in Italia e ho preferito scegliere di giocare all’estero. Continuo a sognare di tornarci quanto prima. Ho vissuto una sola stagione in A1 con Monza ed il ricordo resta fantastico“.
    Taranto ha una squadra top per la serie A2. Quali saranno le dirette concorrenti per la promozione?
    “Ovviamente non bisogna nascondersi, perché questo aiuta la consapevolezza nei propri mezzi che va equilibrata con il lavoro sodo in palestra. Siamo consci di avere un team molto forte, con tanti giocatori che vengono dalla serie A1. Puntiamo in alto, questo è lampante. Tra le nostre avversarie ci metto subito Castellana Grotte, poi Bergamo, Siena e Cuneo, cui aggiungerei la classica sorpresa stagionale che, in questo caso, potrebbe essere Lagonegro, una squadra molto interessante“.
    Il pubblico di Taranto manca dalla Serie A da circa quindici anni. Ci può segnalare qualche giocatore da tenere d’occhio nelle fila delle squadre avversarie?
    “Siena ha Yudin e Della Lunga, giocatori molto forti, di categoria superiore , si completano a vicenda. Potrei citare anche Tiozzo, giocatore forse sottovalutato, tra i più forti della categoria, o Santangelo. Castellana Grotte ha una batteria di schiacciatori di gran livello, è una squadra molto completa“.
    Ha conosciuto il presidente Bongiovanni? Sa che è uno molto presente con la squadra? A volte per qualche suo collega anche troppo, tipo che durante il riscaldamento scende sul parquet a dare pacche sulle spalle e a “caricare” i suo i giocatori in un momento di grande concentrazione.
    “A me piace questo atteggiamento. Ho ricevuto una gran bella accoglienza da tutta la dirigenza. Per quanto mi riguarda io sono una persona solare, allegra, spregiudicata e, anche se prima della partita cerco di trovare la giusta concentrazione, se il presidente si presentasse a bordo campo gli risponderei con un sorriso ed una battuta scherzosa. Il presidente Bongiovanni ed il vice-presidente Zelatore mi sono stati molto vicini quando, di recente, ho perso la mamma. È stato un gesto che ho apprezzato tanto. Queste cose per me contano“.
    Quanto vi mancherà il pubblico nelle prime giornate, dato che, molto probabilmente, giocherete a porte chiuse?
    “È una cosa triste giocare senza pubblico. Non è sport. Il pubblico nello sport è fondamentale. Io adoro giocare sia con il pubblico a favore, che ti da forza per spingerti verso la vittoria, che con il pubblico contro, perché se c’è qualcuno che ti aggredisce psicologicamente personalmente fa sentire vivo, mi stimola“. LEGGI TUTTO

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    La Sieco Service Impavida Ortona scalda i motori per la nuova stagione

    Di Redazione
    Finalmente si riparte. Mercoledì 26 agosto la Sieco Service Impavida Ortona si è radunata, nel piazzale antistante il palasport, per avviare ufficialmente la stagione 2020-2021. Un raduno inevitabilmente segnato dalle misure anti-Covid che hanno tenuto a distanza tanti curiosi e tifosi che per il primo anno non hanno potuto salutare i propri beniamini. Volti nuovi e volti noti, tutti accomunati da sorrisi nascosti dietro le mascherine si scambiavano saluti con gli occhi e, secondo la prassi in uso da qualche mese, con un tocco del gomito.
    Il tradizionale incontro con la stampa all’interno della sede sociale è stato quindi dirottato all’esterno del palazzetto. Presenti, oltre alla squadra al completo, ai tecnici e allo staff anche il sindaco della Città di Ortona Leo Castiglione e l’assessore allo Sport Massimo Petaccia. Una volta terminato il rituale delle foto e delle interviste, per giocatori e tecnici è giunto il momento per il primo faccia a faccia, questa volta in un incontro privato all’interno della sede sociale. Qui, tecnici e membri dello staff hanno potuto presentarsi formalmente ai giocatori, che nell’occasione hanno ricevuto il programma per la prima fase degli allenamenti che cominceranno giovedì mattina.
    Il primo ad intervenire è stato coach Lanci che ha esposto brevemente il programma e le regole da mantenere all’interno dello spogliatoio. Il ds D’Onofrio ha avuto il compito di ragguagliare i giocatori sui comportamenti per convivere in sicurezza e stare alla larga dalla minaccia del Sars-Cov2. Poi è stato il presidente Tommaso Lanci a parlare: le sue raccomandazioni sono state incentrate sulla massima attenzione al di fuori del palazzetto, al divertirsi giocando e fare spogliatoio. Nessuna pretesa di vincere a tutti i costi, da parte del patron, ma richiesta di massimo impegno da parte di tutti gli atleti.
    Ultimo ma non ultimo Andrea Lanci, l’ex capitano al suo secondo anno nei panni di direttore generale della Sieco Impavida Ortona: “Non posso che essere d’accordo con chi mi ha preceduto. Non c’è altro da aggiungere se non il mio personale benvenuto ai nuovi e ben ritrovati a quelli della vecchia guardia. Vi auguro buon divertimento e buon campionato“.
    La formula del campionato 2020-2021 non prevede retrocessioni in serie A3: le prime 6 classificate partecipano direttamente ai Play Off per la promozione in Superlega. Settima, ottava, nona e decima classificata disputeranno un “pre-turno” dal quale usciranno ulteriori due squadre che si aggregheranno alle precedenti sei. In totale, le squadre partecipanti ai Play Off saranno quindi 8.
    Si qualificano ai quarti di finale della Del Monte Coppa Italia le migliori 6 formazioni di Serie A2 Credem Banca al termine del girone di andata e le prime classificate dell’andata nel Girone Bianco e nel Girone Blu della Serie A3 Credem Banca. Le 8 squadre disputano i quarti di finale (6 gennaio 2021) e le semifinali (13 gennaio 2021) in gara unica in casa delle squadre con migliore classifica al termine del girone di andata. Le due squadre vincenti le semifinali disputeranno la finale il 31 gennaio 2021 nella stessa sede ove si disputa la Final Four della Del Monte Coppa Italia di SuperLega.
    Questo il roster della Sieco Service Impavida Ortona 2020/2021:1 FABI Tommaso Centrale 06/12/1996 200 cm2 SIMONI Michele Centrale 26/05/1990 193 cm3 PESARE Giancarlo Libero 03/09/1995 178 cm4 ROVETTO Gianmarco Schiacciatore 22/10/2000 187 cm7 PEDRON Matteo Palleggiatore 14/07/1992 189 cm8 TOSCANI Alessandro Libero 18//07/1998 175 cm9 DEL FRÀ Antonio Palleggiatore 03/04/1999 190 cm10 CANTAGALLI Diego Opposto 13/02/1999 203 cm13 SHAVRAK Dmytriy Schiacciatore 07/10/1991 203 cm14 CARELLI Dario Opposto 13/11/1989 193 cm16 MARINELLI Michele Schiacciatore 15/04/1992 195 cm17 SETTE Felice Schiacciatore 27/02/1996 187 cm18 MENICALI Michael Centrale 08/03/1990 203 cm
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Simone Parodi è già carico: “A Taranto voglio un ruolo da protagonista”

    SSD Prisma Taranto Volley

    Di Redazione
    È ancora lungo il cammino che porterà all’inizio del campionato di Serie A2 maschile, ma se fosse per Simone Parodi si potrebbe iniziare anche domani. Almeno a giudicare dall’entusiasmo dimostrato nell’intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport Puglia, in cui il neo schiacciatore della Prisma Taranto non nasconde le sue ambizioni: “Non mi andava di giocare in A1 e timbrare la presenza. Voglio un ruolo da protagonista: sono sceso in A2 perché sono determinato e voglio togliermi diverse soddisfazioni con questa maglia“.
    “È stata allestita una squadra importante – continua Parodi – e che può, senza dubbio, lottare per la vittoria del campionato: non sarà semplice, perché anche altri club si sono attrezzati per raggiungere gli stessi obiettivi. L’ambizione del club è stata fondamentale per il mio trasferimento. Spero di tornare ad aggiudicarmi qualche trofeo in Italia e mi piacerebbe tanto contribuire alla conquista dei risultati in riva allo Ionio“.
    L’ex giocatore della nazionale parla anche della possibilità di riaprire i palazzetti agli spettatori: “Giocare senza pubblico sarebbe un grosso handicap, ma mancano ancora due mesi all’inizio del campionato. Speriamo che la curva dei contagi possa, lentamente, diminuire e che i nostri tifosi possano avere la possibilità di incitarci direttamente dagli spalti del PalaMazzola“. LEGGI TUTTO

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    Taranto, nasce il format “PrismaTime”. Primo ospite, Alessio Fiore

    Di Redazione
    Da oggi, martedì 25 agosto 2020, sulla pagina Facebook “SSD Prisma Taranto Volley”, canale ufficiale del club, partirà la rubrica settimanale “PrismaTime”, un appuntamento interattivo a disposizione dei supporters che, attraverso il web, avranno la possibilità di interagire con i propri beniamini della Prisma Taranto Volley. 
    Il primo ospite della rubrica “PrismaTime” sarà il tarantino Alessio Fiore: l’incontro social è programmato per le ore 19.45 sul canale Facebook del club ionico.
    (Fonte; comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Flavio Gulinelli: “Un voto a Castellana Grotte? Otto tendente all’alto”

    Di Redazione
    Castellana Grotte sarà ai nastri di partenza del campionato di serie A2 maschile; l’obiettivo, però, resta centrare nuovamente la Superlega. Per farlo, nella prossima stagione si affiderà a Flavio Gulinelli: allenatore dall’elenco infinito di esperienze tra club e nazionali. La sua Bcc Castellana Grotte la racconta in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno.
    Gulinelli, una A2 cosi non si ricorda da tempo.«Sì, credo che siamo tornati agli Anni 2000. Ricordo le A2 a Taviano e Bolzano dove avevo fior fior di giocatori. Il livello è cresciuto ed è equilibrato».
    La diagonale del regista Fefe Garnica col bomber brasiliano Banderò è saltata. C’è l’olandese Kay Van Dijk, ma ha 36 anni e il resto della squadra è telaio di stagionati.«Non mi piace paragonare i giocatori. Quanto ai vecchietti ce la combattiamo bene con le altre squadre. La scelta dell’olandese è stata inserita per caratteristiche personali, oltre che tecniche, in un gruppo che abbiamo costruito valutando l’abitudine e il rigore in allenamento, le motivazioni. Anche la scelta di Van Dijk s’incastra in un mosaico. Sa cosa mi ha detto? “Vengo solo se dobbiamo fare qualcosa di importante”».
    Dia un voto alla sua squadra.«Otto, tendente all’alto. Abbiamo fatto scelte non solo sui primi sette ma sui quattordici giocatori, puntando alla crescita del gruppo e alla compattezza dello spogliatoio».
    Castellana davanti a Taranto o viceversa?«La nostra squadra ha la possibilità di arrivare in fondo indipendentemente dagli avversari. Taranto, Bergamo, Siena, Lagonegro, Brescia. Non dimentichiamo Cuneo. Rispetto tutti. Sarà molto importante l’interazione giocatori-staff-società proprio per gli organici e l’attualità del momento che stiamo vivendo per l’emergenza Covid». LEGGI TUTTO