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    Simone Tiberti: “Vinciamo la finale, poi potrei pensare di smettere…”

    Di Redazione Sale l’attesa a Brescia per la finalissima dei Play Off Promozione di Serie A2 maschile, che vedrà la Gruppo Consoli Centrale del Latte ancora una volta nelle vesti di outsider di fronte alla Prisma Taranto. Aspettando la prima sfida di mercoledì, il capitano e palleggiatore Simone Tiberti parla in un’intervista a Il Giorno del sogno della promozione in Superlega: “Sarebbe un risultato straordinario, dopo il quale potrei anche pensare di smettere” confessa sorridendo. A 40 anni compiuti Tiberti non si sente affatto stanco, così come il compagno di squadra Alberto Cisolla: “L’importante è che stia bene il Gallo (Andrea Galliani, che sta giocando con un problema al tallone, n.d.r.). Io e Ciso abbiamo ancora la forza e l’entusiasmo per reggere una sfida che prevede almeno tre partite, ma potrebbero essere anche 5. Arrivati a questo punto, ci proviamo…“. Brescia parte da sfavorita, si diceva, ma non è una novità: “Nella serie con Siena – rivela il palleggiatore – abbiamo subito insulti e sfottò da parte dei nostri avversari. Loro sono stati costruiti con l’obiettivo della promozione in Superlega, noi no. La strada resta in salita perché Taranto è fortissima, ma lo erano appunto anche Siena, Bergamo e Castellana Grotte, che siamo riusciti a eliminare una dopo l’altra“. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio da Grottazzolina per il titolo di A2 della Sieco Service Ortona

    Di Redazione Continuano i tentativi per garantire la permanenza in Serie A2 della Sieco Service Ortona, dopo che la famiglia Lanci ha annunciato di non avere più la possibilità di sostenere economicamente la società. Come riporta Il Messaggero Abruzzo, i dirigenti dell’Impavida hanno contattato nei giorni scorsi un’importante realtà di Montesilvano che potrebbe essere disposta a finanziare la squadra: “Abbiamo fissato un nuovo incontro agli inizi della prossima settimana – dice il dirigente Massimo D’Onofrio – per meglio definire, se l’intesa andrà in porto, un progetto che sia almeno triennale“. Intanto però non mancano le offerte per rilevare il titolo di A2 della squadra abruzzese: sempre secondo il quotidiano la Videx Grottazzolina, eliminata dai play off promozione di A3, avrebbe già fatto un sondaggio in merito. LEGGI TUTTO

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    Il mondo del volley piange la scomparsa di Franco Castiglia

    Di Redazione Castellana Grotte, la pallavolo pugliese e quella italiana piangono la scomparsa di Franco Castiglia, allenatore per anni al seguito delle squadre della regione tra Serie A2, Serie B e giovanili. Commosso il ricordo della New Mater Castellana: “Va via un uomo di sport, un uomo di campo, entrato nella storia di tantissimi club pugliesi, ma anche e soprattutto di tantissimi ragazzi cresciuti nel solco dei suoi insegnamenti sportivi e non solo“. Castiglia era stato protagonista anche sulla panchina della società castellanese con la promozione in serie A1 e la vittoria della Coppa Italia A2, come componente dello staff tecnico. Da selezionatore regionale, da tecnico delle giovanili con la Materdominivolley.it Castellana Grotte, da allenatore in serie B con Putignano e Fasano, da assistant coach in serie A2 con Gioia e Castellana Grotte ha vissuto, attraversato e arricchito gli ultimi 30 anni del volley italiano. La redazione di Volley NEWS si unisce al cordoglio della moglie Lucia Ivone, per anni a sua volta collaboratrice della New Mater, dei familiari e della società. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse, il vicepresidente Callioni: “La Supercoppa è un’occasione di riscatto”

    Di Redazione Il vicepresidente Andrea Callioni riflette sulla partecipazione della Agnelli Tipiesse Bergamo alla Supercoppa di Serie A2, indetta per la prima volta dalla Lega Pallavolo Serie A, che vedrà la squadra bergamasca (vincitrice della Del Monte Coppa Italia) sfidare la squadra neopromossa in Superlega, una tra Taranto e Brescia. Il trofeo si giocherà il 30 maggio o il 6 giugno, a seconda di come si evolverà la serie finale dei Play Off. La Agnelli Tipiesse non ha mai smesso di allenarsi, mentre nel resto del campionato si è dato già il classico “rompete le righe”; a Bergamo c’è molta attesa per questo nuovo evento di categoria. “La Supercoppa è un trofeo molto prestigioso – spiega Callioni – a cui siamo lusingati di poter partecipare, avendo raggiunto ottimi risultati vincendo la seconda Coppa Italia. Sarà trasmessa sui canali Rai e sarà una bella occasione per la società di visibilità e per i ragazzi di dimostrare ancora di più il loro valore, anche in un momento come quello che si aprirà a breve di revisione del team e di movimenti di mercato“. Potrà essere un’occasione di riscatto per la mancata promozione? “Sì, senz’altro dopo l’eliminazione ci è rimasto un po’ di amaro in bocca dopo aver condotto  una stagione strepitosa, soprattutto per come siamo usciti ai play off. Quindi questa sarà un’occasione innanzitutto per i ragazzi e per il gruppo di giocare nuovamente insieme, ma ci sarà un grande desiderio di riscatto per tutti. Sicuramente c’è grande attesa di tornare in campo per chiudere nel miglior modo possibile la stagione“. Può fare un bilancio di questa stagione, dopo l’eliminazione del team dai play off? “Il bilancio di stagione è senz’altro molto positivo, siamo partiti con questo nuovo progetto Agnelli Tipiesse che ha dato buone risposte da subito, abbiamo vinto per tanti mesi, portando a Bergamo il secondo storico trofeo. Noi continueremo a lavorare perché il progetto continui a crescere. I ragazzi si stanno da sempre allenando con costanza anche dopo l’eliminazione dei play off, e sono certo che vorranno fare bene anche in occasione della Supercoppa: il mercato si aprirà presto, stenderemo un piano per la prossima stagione e i ragazzi vorranno mettersi in luce anche in vista di questo“. LEGGI TUTTO

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    Brescia verso la finale. Tiberti: “Taranto è solida ed esperta”

    Di Redazione I Tucani arrivano al cospetto della fortissima Prisma per giocarsi un posto in Superlega, secondo forza della Regular Season, come sfavoriti, e capitan Tiberti sottolinea un aspetto importante dei prossimi avversari: “A Taranto sarà ancora più dura, perché incontriamo una squadra più anziana, più solida ed esperta, rispetto a Bergamo e Siena. Non la metteranno sul piano nervoso, ma su quello della qualità del loro gioco”. In effetti i rosso-blù vantano giocatori come Fiore, Coscione, Padura Diaz e il rientrato Parodi che, oltre ad avere superato, alcuni abbondantemente, la trentina, hanno parecchia Superlega nelle gambe. “Noi abbiamo dalla nostra la capacità di non innervosirci e non subire le provocazioni altrui – continua il capitano –  Mercoledì, al termine di Gara 4 con Siena, l’entusiasmo per la vittoria è stato amplificato dal modo in cui ci siamo arrivati: in campo non ci sono santi, ma devo dire che il piglio inutilmente provocatorio di un paio di avversari, ingiustificato anche per una gara di semifinale, ha finito col caricare noi e togliere a Siena l’attenzione al proprio gioco. In Gara 3 i toscani si sono concentrati più sulla loro metà campo, e hanno vinto. A Brescia, invece, non hanno retto la pressione e hanno provato a girarla su di noi, con insulti gratuiti, oltre il limite, che si sono rivelati un boomerang. Chi ci ha detto che siamo buoni per un campionato femminile, ha finito con lo sbagliare la ricezione di una battuta facile facile, da squadra femminile. Le schermaglie sotto rete hanno distratto Siena più di quanto abbiano innervosito noi… Forse dovrei addirittura ringraziare quei giocatori che ci hanno pungolato per tutto il match, perché hanno finito col gestire male alcune situazioni cruciali, mentre noi abbiamo mantenuto la lucidità, chiudendo ogni azione con determinazione crescente”. Nei due “vecchietti” Tiberti e Cisolla, i Tucani trovano il carisma e la freddezza che hanno permesso loro di completare una serie di vittorie incredibili contro le prime della classe, ma è tutto il gruppo che nei Play Off ha raggiunto quell’ equilibrio che consente di giocare con tranquillità e leggerezza. Non ci sono protagonismi, ma testa bassa, concentrazione  e coraggio in ogni colpo di Bisi, Galliani, Candeli, Esposito e nelle difese di Franzoni. “Siamo una squadra con una grande componente di brescianità anche – chiude il capitano – e questo ci rende ancor più orgogliosi. Un plauso va a tutta la nostra panchina, che si allena tanto e trova poco spazio in campo, ma che, quando serve, fa sentire che c’è”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Kemas Lamipel, la stagione di capitan Colli

    Di Redazione Nella sua settima stagione a Santa Croce, quinta consecutiva in Serie A2, il capitano Leonardo Colli, ha disputato 22 incontri sui 24 disponibili stagionali. Cresciuto nel Valdera Volley, e conquistatosi la fascia di capitano a suon di prestazioni, il classe 1996, ha messo a segno 240 punti. Guida silenziosa, il CAP, ha saputo portare i suoi compagni ai Playoff, uscendo poi con Cantù, nella serie che tutti ormai conosciamo. Alla sua seconda season da leader del team, ha realizzato 20 punti, maggior risultato personale in una singola partita, nel match esterno con Mondovì, quando i santacrocesi si imposero per 3-1. La stagione del ponsacchino è stata condita da perfomance incoraggianti, che hanno fatto vedere ampi margini di miglioramento. Altra prestazione da incorniciare è quella della terza giornata di ritorno, quando i punti per lo schiacciatore sono stati ben 18. La Kemas Lamipel, in piena fase di recupero post Covid, sconfisse al PalaParenti per 3-2, un Cantù, bestia nera poi per i conciari. Le statistiche sottolineano le prestazioni del numero 7: sono 26 gli Ace su 356 servizi; 10,9 la media punti a match, su 448 attacchi la percentuale di perfezione è del 44,4%; 15 sono i muri-punto stagionali. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Siena, il presidente Bisogno: “Si poteva fare meglio, con più voglia e mordente”

    Di Redazione Si è conclusa con la sconfitta in Gara 4 della semifinale Play Off Promozione contro Brescia la stagione della Emma Villas Aubay Siena. A tracciarne il bilancio è il presidente Gianmarco Bisogno, intervistato dall’ufficio stampa della società: “È stata una stagione sicuramente condizionata dall’emergenza sanitaria. Siamo stati uno dei primi club a subirne le conseguenze – dice il presidente – visto il numero ingente dei contagiati tra gli atleti e lo staff. Tuttavia sotto il profilo tecnico non dobbiamo mettere alibi, poiché è stata una situazione generalizzata che ha toccato tutti i club“. “Se penso alla fine della precedente stagione, al momento della realizzazione del nuovo roster – continua Bisogno – ricordo i momenti di grande apprensione, come titolare dell’azienda Emma Villas e per conto di tutti quegli sponsor che rappresentavo come club. Avevamo molte incertezze che non ci permettevano di avere una visione chiara dell’effettivo budget da investire. Dobbiamo comunque ricordarci anche di quello che abbiamo fatto e raggiunto, la reazione che abbiamo avuto alle varie problematiche ci ha consentito, come club e come team, di portare a termine una stagione assolutamente non banale di cui andare fieri. Per questo non parlerei assolutamente di una stagione flop come hanno scritto su una testata. Alla base c’è stato un grande lavoro svolto soprattutto dai ragazzi stessi“. Se approfondiamo il discorso delle difficoltà economiche affrontate dalle società e dai loro sponsor, cosa si aspetta che possa essere fatto in questa direzione? “La mancanza di pubblico è stata una voce di entrata mancante quest’anno, la stessa emergenza sanitaria ha comportato dei costi sebbene parzialmente rimborsati. Sembra che in Superlega siano stati approvati dei finanziamenti garantiti dallo Stato, e conto che venga fatta la stessa cosa per le serie minori come la A2 e la A3. Reputo che tutti presidenti dei club debbano pretendere delle risposte dalla Lega, è fondamentale per una ripartenza più serena, anche in funzione dell’incertezza che permane per la prossima stagione. I presidenti non sono mucche da mungere, dobbiamo essere tutelati come lo sono quelli della massima serie. Ricordiamoci che tutti i club sostengono non solo la prima squadra ma anche un settore giovanile di cui auspico fortemente la ripartenza. C’è un movimento sociale e territoriale che deve essere fortemente tutelato da Lega e Federazione“. Torniamo a parlare della serie semifinale. Cosa è mancato a Siena rispetto a Brescia?  “Noi abbiamo fatto una serie di step durante questi mesi: il primo è stato quello condizionato dal Covid e dal cambio del palleggiatore, il secondo step è stato quello del girone di ritorno, più stabile sia alla regia del team che sotto il profilo sanitario, il terzo e ultimo step è stato quello relativo ai play off. Se mettiamo insieme tutti questi step complessivamente possiamo dire che la stagione non è stata affatto negativa. Tuttavia mi preme dire la costruzione di questo roster, peraltro costruito in ritardo sulla tabella di marcia per i motivi prima detti, è stata un investimento concreto ed economicamente al pari dei club più competitivi di questa Serie A2. Abbiamo contato nomi come quelli di Dore Della Lunga, giocatore di grande prestigio, Yuri Romanò, miglior Under 23 per due stagioni, Marco Fabroni, il cui curriculum parla da sé, i centrali Barone, finalista di campionato con Perugia, e Zamagni, protagonista in campo di più di una finale di promozione con noi e Spoleto, Pasquale Fusco, uno dei migliori liberi della Serie A2, per non parlare di Yudin, giocatore esperto che ha titoli di un certo peso nel suo palmares. E poi tutti gli altri: Rocco Panciocco, un grande giocatore e per me assoluta promessa della pallavolo italiana, Leonardo Fantauzzo, che ha dimostrato di fare bene ogni volta che ha potuto dare il suo contributo, Filippo Ciulli, un atleta che dagli anni di Santa Croce si è dimostrato sempre all’altezza, Andrea Truocchio, uno dei migliori giovani del panorama nazionale e non solo. Poi è arrivato Jacopo Massari, un giocatore ex nazionale, titolato ed importante. Questo per dire che il nostro staff ha avuto a disposizione un roster di primissimo livello. Nessuno ci vietava di pensare che potessimo arrivare in finale senza problemi. La cosa che non accetto e che mi ha turbato maggiormente sono state le affermazioni dello staff tecnico circa la fame che la nostra avversaria, Brescia, ha avuto in più rispetto a noi e questo mi fa capire che abbiamo sbagliato qualcosa, tutti quanti.  Permettetemi di dirlo ma la Emma Villas, negli anni, è stata sempre una squadra che ha lottato fino all’ultimo. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, dai giocatori ai tecnici al direttore sportivo, nel bene e nel male. Mi è parso che ci fosse una sorta di appagamento dal semplice arrivo in semifinale, mentre mi sarei auspicato una serie più combattuta fino a Gara 5 dove tutto poteva succedere. Si potevano utilizzare di più le seconde linee e non capisco assolutamente perché non siano state impiegate nei momenti importanti dei match. Anche perché chiamare “seconde linee” giocatori come Panciocco, Truocchio e Fantauzzo è riduttivo. Si è fatto comunque bene, lo ripeto, ma si poteva fare di più, con più voglia e più mordente senza che l’allenatore ne attribuisse una dose maggiore alla squadra avversaria“. Affrontiamo l’immediato futuro. Quali saranno le prossime mosse? “Ho ricevuto già messaggi dagli sponsor e dagli imprenditori a noi vicini che mi hanno rinnovato la loro partecipazione al progetto. Ne discuteremo a breve per la programmazione economica e tecnica con Guglielmo Ascheri, vicepresidente, e Fabio Mechini, DS. Sotto il profilo economico saremo sempre una società attenta ai conti e ai bilanci che non farà delle spese oltre le proprie possibilità e le promesse fatte. Lavoreremo per portare altre aziende ed imprenditori nella nostra rete commerciale. Parleremo poi della questione palazzetto. Premesso che per me è fondamentale e condizione sine qua non il percorso su Siena, dobbiamo avere tuttavia la certezza di poter giocare senza problemi e con la massima sicurezza nell’accogliere il pubblico e il nostro team. Potremmo anche valutare di delocalizzare gli allenamenti o parte di essi altrove, pur giocando al PalaEstra. Dobbiamo valutare tutte le situazioni. Sotto il profilo tecnico invece affronteremo prima di tutto la situazione dei tecnici che hanno seguito la squadra quest’anno, perché questi ruoli sono fondamentali. Il recente mercato calcistico ce lo dimostra. Poi vorrei ripartire indubbiamente dai giovani: penso a Panciocco, a Truocchio, a Fantauzzo, a Ciulli; vuoi perché sono giovani, vuoi perché a me piacciono, ho legato molto con questi ragazzi che hanno giocato meno e che dunque ho incoraggiato di più. Costruiremo una squadra che rispetti i valori di competizione che ci poniamo, nostra regola implicita da anni“. Ci aspettiamo dunque altre conferme o ci sarà più o meno una tabula rasa? “Voglio dire le cose come stanno. Anche per farlo capire a chi vorrà venire qui in futuro: vieni a giocare a Siena se hai voglia, se hai motivazioni e se quando entri in campo dai il 100%. Chi ha paranoie o pochi stimoli è bene che non venga in questo club. Qui dagli atleti, dallo staff, dal Direttore Sportivo pretendiamo motivazione. Pretendiamo gente che possa portare rispetto alla storia di questa società, agli impegni presi, a coloro che lavorano costantemente e con il massimo impegno da anni in questo progetto. Vogliamo gente che ci metta l’anima. Saremo dunque più propensi a scegliere quei giocatori che magari non hanno ancora mai vinto, che hanno voglia di vincere, che hanno fame e che hanno dimostrato grande rispetto per questi colori. Non sarà questione di tabula rasa o meno: apporterò dei cambiamenti fino a quando non troverò dei meccanismi che sono perfetti per il mio bene come Presidente, per il bene della società e dei nostri tifosi. Chi viene qui non deve avere alibi neanche per una sconfitta. Sono interista, si sa, vincere non è magari la l’unica cosa che conta ma è molto importante. Come approccio prima di tutto. Le considerazioni sul mantenimento di alcune persone o meno verranno fatte sulla base di queste ultime partite. La resa durante i play off sono lo specchio effettivo di tutti questi aspetti: se sei un grande campione lo devi dimostrare nei momenti che contano. La vita ti mette in mostra nei momenti importanti: è facile fare il bravo imprenditore nel turismo quando tutto va bene, sei un bravo imprenditore se sai reagire quando il settore è down. Questo è il messaggio che voglio mandare: Emma Villas significa rispetto“. Ultima domanda più personale, quando una stagione finisce con una sconfitta qual è l’approccio di un Presidente? Quello romantico sportivo o quello pragmatico da imprenditore? “Se decidi di investire in uno sport non puoi avere un approccio solo in ottica finanziaria, altrimenti diventi solo un fondo di investimenti. Se sei un Presidente lo fai indubbiamente per una grande passione. Io mi emoziono molto con la pallavolo. Recentemente ho guardato le immagini della retrocessione in B del Parma, dopo la partita contro il Torino: l’espressione contrita del loro presidente insieme ai suoi familiari mi ha dato una forte emozione. La sensazione di una sconfitta sportiva è indescrivibile da Presidente perché ti lascia un vuoto dentro. Torni a casa, sali in macchina, vai a letto ma anche il sonno è differente. Il giorno dopo ti ritrovi addosso una stanchezza emotiva ed umana. Guardando quelle immagini ho rivissuto la sensazione subita l’anno della retrocessione. Peraltro siamo stati la squadra più recente a retrocedere visto il blocco delle retrocessioni imposto successivamente per via della pandemia. Di questo ne vado sempre molto fiero: io ho vinto sul campo e ho perso sul campo. Per questo non accetto di andare in SuperLega se non con una vittoria guadagnata sul campo. Se arrivo ultimo accetto di retrocedere, Covid o non Covid. Per me le regole della vita e dello sport sono queste. Noi come presidenti dobbiamo avere questo grande equilibrio tra passione e logica imprenditoriale. Ieri è finito il nostro campionato, ma in macchina ero già al lavoro per la prossima stagione. Credo che tutti coloro che sono e sono stati parte di questo progetto devono andarne fieri perché in dieci anni abbiamo visto cadere tante società, in tutti gli sport, mentre noi siamo sempre qua con un progetto corretto e serio“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessio Fiore ospite di Volley Club: si parla della finale Play Off

    Di Redazione

    Clima da finale Play Off nella nuova puntata di Volley Club, il programma online condotto da Giovanni Saracino (giornalista e collaboratore di Volley NEWS): con Alessio Fiore, schiacciatore della Prisma Taranto, si parlerà della sfida decisiva per il passaggio in Superlega che da mercoledì 12 maggio vedrà protagonisti i tarantini e il Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia. Il programma sarà trasmesso in streaming questa sera, venerdì 7 maggio, a partire dalle 19.30, sul portale di sport tarantino MondoRossoBlù.

    Come sempre, ai microfoni di Volley Club si alterneranno anche altri ospiti: oggi spazio alla Superlega con Fabio Fanuli, secondo libero della Gas Sales Bluenergy Piacenza cresciuto proprio nelle giovanili di Taranto. Previsti poi gli interventi di Enzo Del Vecchio, giornalista Rai, e di Roberto Sciannamea, speaker delle squadre di Serie A del Consorzio Vero Volley e recentemente anche delle Super Finals di Champions League a Verona.

    La trasmissione, che ha l’obiettivo di riavvicinare gli sportivi al volley in un periodo di “distanziamento” dallo sport dal vivo, sarà visibile come sempre sulla pagina Facebook ufficiale della testata. LEGGI TUTTO