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    Il palleggiatore (e preparatore atletico) Pison confermato dalla Videx Grottazzolina

    Di Redazione Personalità poliedrica e profilo a tutto tondo del volley a Grottazzolina. L’impegno di Francesco Pison per la causa Videx è da sempre tangibile su più fronti ed anche per la stagione 2022/23 il classe ‘89 chiuderà la batterie dei registi al fianco di Manuele Marchiani curando al contempo la preparazione atletica con l’intento di presentare il gruppo nelle migliori condizioni possibili ai nastri di partenza della prossima serie A2. Cura dei dettagli che si riflette anche nel settore giovanile della società, all’interno del quale il palleggiatore grottese vestirà nuovamente i panni di allenatore per continuare a coltivare, con lo spirito di sempre, i talenti di domani. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La “legione straniera” in serie A può arruolare 130 extracomunitari

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo ha ricevuto come ogni estate dal Coni – attualmente ancora in via ufficiosa – il numero dei “visti” riservati ai giocatori extracomunitari che potranno giocare nella serie A maschile e femminile.Si tratta di 130 ingressi autorizzati, 65 nel maschile e altrettanti nel femminile. Per quanto riguarda la Lega Pallavolo maschile di serie A, sono già state divise le quote tra Superlega (48, 4 per club) e Serie A2 (14, una per club). Non sono previsti extracomunitari in serie A3. Tre ingressi verranno tenuti di riserva.Le società che vogliono avere nel proprio roster un giocatore extra Ue devono rispettare le direttive contenute nella circolare del luglio 2018, pubblicata e scaricabile dal sito del Coni (qui il link) Per quanto riguarda gli allenatori le regole sono ancora più stringenti perché sono disponibili i visti solo per tecnici impegnati nei campionati di massimo livello, con requisiti verificati direttamente dal Settore Formazione della Fipav. LEGGI TUTTO

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    Edoardo Cunial a Motta sulle orme di papà Moreno: “Unarande opportunità per me”

    Di Redazione Il reparto degli schiacciatori dell’HRK si completa con il profilo di Edoardo Cunial, cognome noto agli addetti ai lavori, che ricorderanno Moreno, il padre di Edoardo tra i campi della Serie A e, per un paio di stagioni anche a Motta di Livenza.Il figlio d’arte segue le orme del padre e diventa grande tra le fila di Treviso ottenendo ottimi piazzamenti nazionali, tra cui due terzi posti ed un secondo posto, mentre con la maglia di Trentino Volley conquista un argento nella Boy League. Edoardo è uno schiacciatore classe 2004, che può fare affidamento sui suoi 198 cm d’altezza, oltre chiaramente, all’indiscusso bagaglio tecnico. Sicuramente una risorsa importante per coach Lorizio che, nel perfetto “stile Motta” potrà contare su una panchina di valore. Ecco la sua intervista ai microfoni della sua nuova società. Scuola Treviso, come tanti giocatori che hanno fatto la storia recente di Motta. Conosci alcuni di loro? Speri di poterne ripercorrere le orme?“Non ho avuto l’opportunità di giocare con i ragazzi che hanno poi proseguito da Treviso al Motta però li conosco di nome e sarebbe bellissimo per me riuscire a ripercorrere le loro orme” Sei nato ad Oderzo e papà Moreno ha giocato due stagioni in Serie C proprio a Motta di Livenza. Si può dire che effettivamente torni a casa? Quanto sei motivato?“Mio papà ha giocato una decina di stagioni in serie A per poi concludere gli ultimi anni della sua carriera in serie minori facendo tra queste un paio di stagioni a Motta. Mi sento a casa, gioco nel mio territorio e sono molto motivato perché quella di quest’anno è una grande opportunità per me.” Ti stai immaginando la tua avventura in biancoverde? Quali sono le aspettative che hai?“Immagino una stagione ricca di soddisfazioni sia a livello di squadra sia a livello personale dove spero di poter dimostrare le mie capacità e quello che ho imparato durante le esperienze al volley Treviso in particolare gli ultimi due anni grazie agli insegnamenti di Michele Zanin che mi ha sempre sostenuto e dato fiducia.” Che giocatore è Edoardo Cunial? Invece fuori dal campo quali sono i tuoi hobby?“Sono un giocatore che cerca di dare il meglio non tanto per se stesso quanto per il bene della squadra, ascoltando i suggerimenti degli allenatori. Sono un atleta che lavora puntando sempre al miglioramento personale. Durante il mio tempo libero mi dedico allo svago, a uscire con i miei amici e non ultimo mi piace giocare a beach volley.” (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dario Carelli torna in Puglia: sarà il secondo opposto di Castellana Grotte

    Di Redazione Dario Carelli è il secondo opposto della New Mater Volley Castellana Grotte per la stagione sportiva 2022/2023 e per il prossimo campionato nazionale serie A2 Credem Banca di pallavolo maschile. Classe 1989, pugliese di nascita, 193 cm, comporrà il reparto di posto due con il brasiliano Theo Lopes. Ad annunciare l’arrivo di Carelli a Castellana Grotte il direttore sportivo della New Mater Volley, Bruno De Mori. Lo scorso anno a Marcianise in serie A3 con 261 punti in 18 partite (14,1 in media a gara), prima ancora ad Ortona per due anni in serie A2 con 282 punti in 41 partite, Carelli è stato “scoperto” tardi dai grandi palcoscenici del volley, ma si è spesso rivelato particolarmente utile, soprattutto nell’esperienza abruzzese. Nato a Bitonto e formato pallavolisticamente in tanti anni di serie B (tre stagioni in Sardegna, Cinquefrondi, Potenza, Isernia, Bari e Andria le tappe principali), Carelli è pronto al ritorno in Puglia: “Torno nella mia regione dopo tre stagioni e lo faccio nella migliore squadra possibile. La New Mater negli ultimi anni è sempre stata la bandiera del volley pugliese e per me è un grande onore poter giocare a Castellana – ha commentato lo stesso opposto bitontino – . Gli ultimi anni sono stati differenti tra loro, ma hanno rappresentato ognuno un passo in avanti dal punto di vista dell’esperienza. Conosco il Pala Grotte solo da avversario o da spettatore: sono ora felicissimo di poter giocare con il suo meraviglioso pubblico e con dei tifosi così calorosi”. “Ad Ortona mi sono ritrovato spesso a giocare da titolare e ho avuto la possibilità di vivere la serie A2 anche da protagonista – ha continuato Carelli – A Castellana sono consapevole del mio ruolo, di quello che devo fare, di quanto devo lavorare duro per risultare allenante per i miei compagni. È una sfida bella ed entusiasmante. Finite le ferie, sono già al lavoro per farmi trovare pronto. Sarà una stagione intensa, dobbiamo tutti essere carichi”. “Negli ultimi anni Dario si è dimostrato un giocatore affidabile e sempre pronto a mettersi a disposizione della squadra e dei compagni – ha commentato De Mori – Peraltro, siamo certi che da pugliese vorrà mettere a disposizione del nostro club una marcia in più, sarà uno stimolo in più per difendere i colori e il movimento della nostra regione”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Dieci anni di Delta Volley Porto Viro, ecco il nuovo logo celebrativo

    Di Redazione Dieci anni di Delta Volley Porto Viro. La ricorrenza cade proprio in queste ore, visto che la firma sull’atto di fondazione della società venne apposta il 12 luglio 2012, e difatti il club polesano ha da poco dato il via alle celebrazioni sui propri canali social presentando il logo e l’hashtag del decennale. Per quanto riguarda il logo – che campeggerà sulle maglie della prima squadra per tutta la prossima stagione – la scelta è stata quella di puntare sulla semplicità e sull’eleganza, con una maestosa lettera Delta intersecata al numero dieci, sotto a cui compaiono le date di questo compleanno speciale, 2012-2022. Più irriverente invece l’hashtag ufficiale, #DeltaDa10, che gioca su un doppio significato: “da dieci” non fa riferimento solo agli anni di vita della società, ma esprime anche il “voto in pagella” a quello che è stato il percorso del Delta Volley fino ad oggi. Nei prossimi mesi seguiranno altre iniziative per ricordare i protagonisti e festeggiare i successi di questo primo pezzo di storia nerofucsia. Ma il cerchio si chiude qui: se c’è qualcosa che il Presidente Veronese e il suo entourage hanno dimostrato in questi anni è che per il Delta Volley non esistono capitoli conclusivi, nel bene e nel male, ma soltanto nuovi inizi. Così, in fondo, si spiega la straordinaria ascesa del club, che in meno di due lustri è riuscita a scalare ben cinque categorie. Dopo la stagione di debutto, nel 2013/2014 arriva la prima promozione, dalla Serie D alla Serie C. Un salto che diventa subito doppio perché Porto Viro l’anno seguente fa man bassa: vince il campionato di Serie C, la Coppa Veneto, la Coppa Triveneto e porta a casa un ottimo secondo posto in Coppa delle Alpi. Inizia l’avventura nelle categorie nazionali: salvezza in B2 nel 2015/2016 e soprattutto nella neonata (e più competitiva) Serie B l’anno seguente. Le ambizioni nel frattempo crescono e nel 2017/2018 i nerofucsia vanno vicinissimi a realizzare  i due grandi obiettivi stagionali: chiudono la Final Four di Coppa Italia organizzata in casa al secondo posto e vedono sfumare la promozione soltanto in finale playoff. Riprovarci con più forza, è questo lo spirito della stagione 2018/2019: il Delta Volley vince il suo girone di Serie B e questa volta si impone nel playoff con Mirandola, guadagnandosi finalmente il biglietto per la nuova Serie A3. Il primo campionato di A è una marcia trionfale, Porto Viro sta letteralmente dominando il suo girone quando la stagione viene bruscamente interrotta a causa della pandemia. La rivincita è servita (con gli interessi) l’anno seguente: il Delta Volley prima realizza l’impossibile, arrivando in finale di Coppa Italia di A2/A3, poi va a prendersi l’agognata promozione in A2 con un percorso netto nei playoff: sei vittorie su sei, con l’acuto finale sul campo di Brugherio. L’ultimo capitolo è quello del “battesimo” in Serie A2, un’annata dai due volti, esaltante nel girone d’andata, soffertissima in quello di ritorno. Dopo tanti patimenti, la salvezza arriva al fotofinish, regalando al popolo nerofucsia un insperato e dolcissimo lieto fine. Anzi, meglio non chiamarlo lieto fine. Perché nella storia del Delta Volley non ci sono capitoli conclusivi, ma solo nuovi inizi. ­­ (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Un’altra stagione a Motta di Livenza per il preparatore Alessio Carraro

    Di Redazione

    Continua per un’altra stagione il legame professionale che lega Alessio Carraro alla HRK Diana Group Motta di Livenza. In queste ore è arrivata l’ufficialità: sarà ancora lui a guidare la preparazione atletica della squadra biancoverde nella prossima stagione, che vedrà i “Leoni” ancora ai nastri di partenza del campionato di Serie A2. 

    Classe 1981, Carraro vanta un curriculum di tutto rispetto con esperienze sia in campo nazionale (Sisley Treviso, Spes Conegliano, Silvolley, Invent Volley San Donà, HRK Motta e Kioene Padova solo per citarne alcune) che internazionale (Galatasaray, Sofia, Targoviste oltre ad essere stato preparatore della Nazionale Seniores Maschile della Bulgaria). Ha partecipato a manifestazioni di livello assoluto come World League, Campionati Europei e Campionati Mondiali.

    Il preparatore di Motta traccia un bilancio della prima stagione in A2: “Direi che a livello sportivo è andata benissimo. Se devo essere onesto non me l’aspettavo, o meglio all’inizio non me l’aspettavo, ma poi ho iniziato a capire che potevamo fare bene, e se posso secondo me si poteva fare anche un pochino meglio. Diciamo che non me l’aspettavo anche perché non conoscevo il campionato di A2 e di conseguenza non riuscivo a collocare la nostra squadra, ma ne ho preso coscienza man mano che la stagione andava avanti“.

    “Ogni campionato ha una storia a sé – aggiunge Carraro guardando al futuro – sembrerà retorica ma è proprio così. Noi stiamo cambiando molto, una ventata d’aria nuova che secondo me farà bene sia alla società, ma anche ai giocatori che potranno così affrontare nuove esperienze. Ripetersi vorrebbe dire centrare lo stesso risultato della passata stagione, non ripetersi però potrebbe dire fare anche meglio (sorride, n.d.r.)”.

    “Battute a parte – continua il preparatore – non sarà assolutamente facile. Il livello si è alzato, ci sono squadre che hanno fatto investimenti importantissimi. Vibo su tutte, ma penso a Porto Viro, Bergamo. Altre squadre hanno cambiato molto come noi, vedi ad esempio Reggio che ha vinto il campionato. Penso poi a Cantù che potrebbe essere una pericolosa outsider, che giocherà con la ‘nostra’ diagonale e potrà fare davvero molto bene. Come detto il livello si è alzato ulteriormente, ma noi potremo dire la nostra. Ripetersi non sarà facile, ma questo è un altro campionato diverso, con una storia a sé“.

    Il lavoro di Carraro “dietro le quinte” è stato molto importante per i risultati di Motta: “Diciamo che io cerco di dare il mio contributo, fare in modo che le cose vadano nel miglior modo possibile.  A volte ci riesco bene, altre volte meno bene. Ci sono tanti fattori che contribuiscono alla riuscita o meno delle cose. Io come sempre penso che l’allenamento sia un processo. Anzi non è che lo penso io, è così. È un opinione comune a tutti i più grandi studiosi e professionisti. Non si inventa nulla e soprattutto secondo me non esiste il breve termine. Esistono invece consuetudine e abitudine e soprattutto la cosa più importante che ha il nostro fisico: la capacità di adattamento. Di conseguenza se riusciamo a lavorare in maniera costante. stimolando con continuità questa capacità di adattamento facendo ‘fatica’, aumentiamo sempre il nostro livello. E questo vale sia per la parte fisica, della quale io mi occupo principalmente, ma anche per tutti gli altri aspetti dell’allenamento“.

    “I ragazzi – assicura Carraro – si devono aspettare in primis una cosa: di lavorare, come sempre. Non ci saranno periodi in cui si lavora tantissimo o periodi in cui non si lavora, ma si lavorerà con costanza. Il lavoro dovrà diventare una medicina, porsi l’obbiettivo fondamentale di migliorarsi un po’ ogni giorno. La parte difficile è che durante un campionato ci sono tante incognite, ma quella che bisogna evitare è l’appagamento. Sentirsi arrivati è un fattore limitante. I ragazzi si dovranno aspettare un professionista che cercherà di far capire loro l’importanza della cura del proprio corpo, non solo per il campionato o la stagione che sta per arrivare, ma per la loro carriera. Spero di riuscirci“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mitja Pahor approda a Bergamo: “Felice e onorato, non mi aspettavo questa opportunità”

    Di Redazione Mitja Pahor, un goriziano a Bergamo. Fuori Terpin, dentro l’ex Portomaggiore. Stessa città natale, stessa matrice linguistica di Jernej (la minoranza slovena in Italia), stesso percorso sportivo (primi passi nell’Olympia, società di riferimento in territorio giuliano), stessa fisionomia e stesso ruolo. Anche se come schiacciatore, il neo acquisto è più ricevitore che attaccante. Impiegato con una certa continuità sia lo scorso anno dalla società ferrarese l’anno precedente da Macerata sempre in A3, ha compiuto 22 anni lo scorso 28 giugno. SORPRESO E FELICE – “Non mi aspettavo questa opportunità da una delle società più importanti della serie A2. L’ho sempre ammirata, ma in particolare l’ho seguita nelle ultime due stagioni vista la militanza del mio conterraneo Terpin. Sono veramente felice e onorato d’indossare questa maglia”. CHE GAMMA – “Entrare a far parte di una batteria di schiacciatori che annovera elementi della portata di Cominetti, Held e Mazzon è motivo di stimolo e di orgoglio. Cercherò di apprendere molto da ciascuno perché so di giocarmi un’occasione preziosa ed importante in una categoria mai affrontata prima. Roberto e Tim sono reduci da un campionato fenomenale, è una fortuna poter far parte dello stesso roster. Posso solo imparare da due elementi di questa caratura a cui mi accomuna un entusiasmo incredibile”. FONTE D’ENERGIA – “Sono un giocatore che mette tutta la sua energia e la sua carica sul taraflex cercando di spronare anche i compagni. Più tecnico che fisico, cerco il colpo d’astuzia piuttosto che di potenza. Chiaramente alla mia età devo progredire su ogni sfumatura però sono più ricevitore che attaccante. Cerco di dare equilibrio”. DA UN FRATELLO ALL’ALTRO – “A Macerata ho condiviso lo spogliatoio con Angel Dennis, un fuoriclasse della pallavolo mondiale. Non nascondo un po’d’emozione quando ho saputo del suo arrivo alla Med Store anche perché si trattava del mio debutto in serie A. Prima l’avevo potuto apprezzare solo su You Tube, poi è diventato uno dei miei riferimenti al pari di Monopoli e, soprattutto, Snippe. Tutti elementi d’esperienza, assolutamente basilari per la crescita dei giovani. Ora, quanto ad esperienza, avrò la possibilità di vivere un campionato con Padura Diaz, altro giocatore da cui potrò solo apprendere giorno dopo giorno”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pool Libertas Cantù, svelate le divise per la prossima stagione

    Di Redazione Con il nuovo sestetto ormai delineato e la panchina che piano piano va riempiendo gli ultimi tasselli in vista del prossimo campionato di Serie A2, il Pool Libertas Cantù gioca d’anticipo presentando le nuove maglie da gara per la prossima stagione. L’iniziativa, voluta dal designer e responsabile marketing Giovanni Indorato, prevedeva accanto al lancio delle divise anche quello di una campagna di sponsorizzazione, per ampliare su più fronti (anche fuori dal territorio Provinciale) la crescita del pool di aziende disposte ad aiutare il presidente Ambrogio Molteni e sostenere cosi la società canturina, che spegne quest’anno le 40 candeline proprio a ridosso dell’inizio campionato. “L’idea di una duplice funzione – spiega Indorato – è nata dall’esperienza passata di altre società di Superlega e di Serie A2 per aumentare il bacino d’utenza e la fidelizzazione dei partner: oltre alla storica BCC Cantù, molte sono le conferme tra quelli della scorsa stagione, e speriamo se ne aggiungeranno altre“. Il responsabile marketing canturino presenta così le nuove maglie: “Dal punto prettamente stilistico il focus di base è, come si può ben vedere, sulle righe orizzontali, quasi a ricordare le striature della nostra storica Ape ma con un gioco di chiaro-scuro. Sul retro spiccherà la skyline di Cantù, con il Campanile di San Paolo, vero legame con la città e le nostre radici, in bella mostra. Il fatto di presentare al pubblico una maglia pulita e priva di sponsor, ad esclusione di quello tecnico con cui abbiamo il piacere di lavorare da ormai 5 stagioni, ci porta nell’ottica di una maggiore sinergia dalle molteplici possibilità per chi vuole e può aiutarci, con lo Slogan ‘CompletiamolA2 Insieme‘”. “Spero – conclude Indorato – che anche la scelta della location dello shooting fotografico, con un enorme ringraziamento al Comune di Cantù, renda orgogliosi di quel ‘100×100 cuore canturino’ di cui la Libertas si fa bandiera ormai da 5 anni a questa parte“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO