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    Futura ferma causa Covid: saltano quarti di Coppa Italia e match di S. Stefano

    Di Redazione La decisione era nell’aria, data la situazione di emergenza all’interno del gruppo biancorosso: la Futura Volley Giovani non scenderà in campo neanche questa settimana, a causa delle situazioni di positività al Covid-19 riscontrate tra diversi membri del gruppo-squadra negli scorsi giorni. La Lega Pallavolo Serie A Femminile ha quindi disposto il rinvio a data da destinarsi delle prossime due gare che avrebbero dovuto vedere impegnate le Cocche. Per quel che riguarda il campionato, salta dunque il match di Santo Stefano che prevedeva la trasferta bustocca sul campo della Banca Valsabbina Millenium Brescia: si tratta del secondo rinvio di una gara di Regular Season dopo quello relativo alla sfida casalinga con San Giovanni in Marignano, che si sarebbe dovuta disputare sabato scorso. Parzialmente diverso il discorso legato alla Coppa Italia: anche in questo caso è stato disposto il rinvio a data da destinarsi dell’incontro che le biancorosse avrebbero dovuto disputare domani sera a Pinerolo per i quarti di finale, ma la data del recupero non potrà spingersi troppo in avanti nel tempo poiché l’atto conclusivo della manifestazione è fissato per il 6 Gennaio. Probabile, dunque, l’assegnazione di una data in tempi più brevi rispetto alle gare di campionato ancora da giocare. L’attività della prima squadra rimane ancora ferma, in attesa della prima tornata di tamponi di controllo che potrà dare nuovi riscontri sul decorso della malattia. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’esordio in A2 della giovanissima Emma Tenca: “Imma Sirressi è il mio idolo”

    Di Redazione La pallavolo italiana è una fucina di giovani talenti che, grazie all’audacia delle società, vengono aggregati in Serie A per poter assaporare da vicino il mondo dei “grandi pallavolisti”. E’ il caso, anche, di Emma Tenca che ha esordito con la sua Banca Valsabbina Millenium Brescia in serie A2 femminile. Classe 2005 e di consueto ruolo libero, Tenca è stata chiamata in causa da coach Beltrami per entrare al servizio nel match giocato e vinto contro Altino. “È stata un’emozione immensa e ammetto che un po’ di tensione quando ho preso in mano la paletta del cambio e mi sono messa in battuta l’ho provata. Appena arrivata sulla linea dei nove metri ho pensato solo a non sbagliare e poi è andato tutto bene. Ero abbastanza sicura perché mi sto allenando molto in settimana sulla battuta, ma prendere in mano quel pallone in partita è tutt’altra cosa” racconta emozionata la giovane pallavolista in un’intervista di La Provincia di Crema. A 16 anni coniugare scuola e pallavolo può essere un duro sacrificio, e quando questo viene ripagato con un esordio in serie A2 l’emozione è alle stelle: “Un po’ ci speravo perché avevo notato che coach Beltrami in settimana puntava molto sulla mia battuta e non vestendo la maglia del libero sapevo ci sarebbe stata la possibilità di entrare per fare quello e restare per la difesa successiva. Così è stato, sono davvero felicissima”. Ripercorrendo la sua infanzia e la sua carriera, Tenca racconta: “La mia passione per la pallavolo nasce dalla volontà di seguire le orme di mia sorella Giada, ora palleggiatrice alla Rocca 2000 di Vescovato in prima divisione. Io seguivo i suoi allenamenti e non vedevo l’ora di entrare a far parte di una squadra e poter giocare partite così come le giocava lei. Così ho iniziato al Corona e poi è arrivata la chiamata delle selezioni e l’approdo alla Millenium” . Originaria di Cremona, Emma è sempre stata tifosa della Vbc Casalmaggiore: “Mi sono innamorata pallavolisticamente di Imma Sirressi, il libero di Casalmaggiore che ha vinto tutto in maglia rosa. Lei è stato il primo vero idolo della serie A mentre ora lo sono le mie compagne di squadra, tra le quali, peraltro, c’è Marika Bianchini, l’opposto che a dieci anni seguivo tifando Vbc. Quando le ho detto che ero a Novara la sera dello scudetto non ci poteva credere”. LEGGI TUTTO

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    Marsala, che esordio per Bracci: “Non vedevo l’ora di tornare in questo mondo”

    Di Redazione Prima gara sulla panchina di Marsala e subito una vittoria, per altro in trasferta, per il nuovo coach Marco Bracci, che a fine match fatica a contenere tutto il suo entusiasmo: “Sono stato chiamato appena tre giorni fa e non ci ho pensato un attimo ad accettare perché avevo troppa voglia di tornare nel mondo della pallavolo” racconta la leggenda dell’Italvolley al microfono del collega Andrea Lolli per la Gazzetta di Modena. Una gara, questa sua prima, che di emozioni ne ha regalate davvero tante. Avanti due set a zero nella tana delle Green Warriors Sassuolo, le ragazze della Sigel si sono fatte rimontare rischiando grosso anche nel tre-break, poi vinto ai vantaggi per 14-16. “Credo che la rimonta si sia concretizzata più per merito di Sassuolo che per demeriti nostri – sottolinea Bracci -. Ci siamo complicati un po’ la vita perché avevo chiesto di fare cose diverse rispetto a quello a cui erano abituate le ragazze, ma ovviamente serve un po’ per mettere tutto a posto. Ad ogni modo al tre-break vincere o perdere per una palla non avrebbe cambiato nulla nel giudizio”. Certo è che iniziare con una vittoria è sempre meglio. (fonte: Gazzetta di Modena) LEGGI TUTTO

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    Modica convince sul campo di una Martignacco in crisi

    Di Redazione Il brutto periodo dell’Itas Ceccarelli Group Libertas Martignacco non si placa. Nella prima di ritorno del girone B di serie A2 femminile, le friulane perdono 1-3 (23-25, 23-25, 25-18, 18-25) contro Modica e incappano nella quinta sconfitta consecutiva. In avvio, coach Gazzotti sceglie Carraro in regia, Rossetto opposto, Modestino ed Eckl al centro, capitan Pascucci e Milana in banda, Barbagallo libero. Modica parte bene facendo l’andatura, a lungo. Le siciliane tengono le mani sul manubrio (4-9, 6-11, 7-13) fino a quando, per l’Itas Ceccarelli Group, non arriva il turno in battuta di capitan Pascucci. Le friulane risalgono la corrente e impattano a quota 15, poi mettono il naso avanti per la prima volta grazie a due aces di Rossetto. Martignacco, però, non riesce a scappare via. Gazzotti sostituisce Milana con Cortella e Modestino con Mazzoleni, ma le ospiti rimettono a loro volta la freccia: 21-22. Si combatte (22-22, 23-23), lo spunto decisivo è esterno: 23-25. L’Itas Ceccarelli Group approccia il secondo parziale con un’altra faccia e la partenza è buona: 3-1, 7-4, 10-6. Modica, però, annusa profumo di primi punti stagionali e si ridesta subito, impattando (12-12) e andando in vantaggio (15-16). Sul 18-20, coach Gazzotti chiama time-out e Martignacco torna davanti sfruttando nuovamente il turno in battuta di capitan Pascucci: 22-21. Non è finita, nemmeno sul 23-22. Le siciliane estraggono dal cilindro un altro 23-25 a vanno sullo 0-2. Nel terzo set, coach Gazzotti rimescola ancora le carte. Stavolta tocca a Zorzetto al posto di Rossetto e l’assetto è quello giusto. Modica si ritrova sul 6-7, ma l’Itas Ceccarelli Group è nettamente migliore rispetto ai due parziali precedenti. Il primo strappo corrisponde al 10-7. Il secondo al 17-9. E’ quello fondamentale per accorciare le distanze: 1-2 (25-18). Modica torna a macinare gioco in avvio di quarto set (1-4), l’Itas Ceccarelli Group va avanti sul 7-6 mentre Modestino sostituisce Eckl, ma sarà l’ultimo vantaggio interno del match. Le siciliane con prepotenza indirizzano la sfida (8-13, 9-17) e vincono 1-3 (18-25), conquistando la prima vittoria in campionato. Itas Ceccarelli Group Martignacco-Egea Pvt Modica 1-3 (23-25, 23-25, 25-18, 18-25) Itas Ceccarelli Group: Carraro 1, Zorzetto 2, Mazzoleni 12, Pascucci 8, Cortella 7, Rossetto 12, Milana 19, Modestino 4, Eckl 6. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Ipag festeggia il Natale con tre punti da trasferta: piegata Mondovì

    Di Redazione Prima giornata del girone di ritorno per Montecchio che torna vittoriosa dalla trasferta per 1-3, conquistando quindi tre punti pesantissimi, contro Lpm Bam Mondovì. Buono l’inizio d’incontro per Montecchio (3-4) che poi si fa superare dalle padrone di casa con una fast di Montani (7-4). Mette palla a terra Meli (7-5) quindi anche Mazzon va a segno ed è -1 per le castellane (7-6). Va a +4 Mondovì (12-8) ma Brandi ferma Taborelli ed è (12-11). Le monregalesi allungano nuovamente (17-13) e coach Amadio chiama time out. Sul 20-16 entra Muraro in battuta e sul 22-17 è ancora tempo per Amadio. Mistretta fa un grandissimo intervento in difesa e Fiorio finalizza (23-18). Chiude Hardeman 25-20. Montecchio gioca la carta Jeremic dal primo minuto in campo e le castellane partono in vantaggio (1-6) mostrando grandi difese e attacchi. Bartolucci mette palla a terra di prima intenzione (4-9) e Jeremic passa sopra a Cumino in parallela ed è 6-10. Tira una bordata Fiorio (11-15), Meli mette palla a terra (11-16) e Solforati chiama time out. Dopo un’azione lunga e concitata Jeremic mura Taborelli ed è (13-19). Nuovo time out per l’LPM Mondovì. Orlandi entra in battuta per Bartolucci (14-21) e Brandi sigla il 17-23. Le monregalesi recuperano pericolosamente 24-24 ma il S.lle Ramonda Ipag chiude con un ace di Meli 26-28. Corre sul filo della parità il terzo parziale (3-3) quindi Montecchio si porta a +2 (4-6). E’ 5-8 con una fast di Brandi e Solforati chiama time out sul 5-9. Mondovì rientra in partita (9-9) quindi è un testa a testa finchè le bianco rosse si portano di nuovo a +4 grazie ad un gran pallone di Fiorio (12-16). E’ ancora Fiorio ad allungare con un ace (13-19) e Mondovì interrompe il gioco. Un muro ben piazzato di Meli ferma Populini e le castellane si portano a +7 (13-20). Jeremic attacca una palla altissima (13-22) e Mazzon passa in mezzo al muro (13-23). Chiude Jeremic con un pallonetto spinto (15-25). Nella quarta frazione Mondovì prova a scappare portandosi (5-3) e sul 7-4 è Amadio a dover fermare il gioco. Accorcia Montecchio (8-7) quindi le monregalesi allungano nuovamente 12-10 con Hardeman. Fiorio sigla un ace (13-12) e Mazzon mette un pallonetto beffardo dietro il muro (15-13). E’ parità (15-15) con un attacco errato di Populini quindi, grazie ad una super difesa di Mistretta, Fiorio mette palla a terra ed è 17-18. Si gioca con grande intensità da parte di entrambe le formazioni (21-21), poi ci pensa Mazzon a portare Montecchio a +2 e Solforati chiama time out (21-23). Una doppia di Pasquino regala i tre punti a Montecchio che vince una partita difficile e meritatissima (22-25). “Sono fiera di noi e della nostra prestazione perché non era facile prima di tutto perché avevamo davanti una squadra forte al vertice della classifica – dice Alessandra Mistretta – e poi perché noi venivamo da un periodo di sconfitte che ci hanno pesato, anche moralmente. Questi tre punti sono importanti non solo per la classifica, ma anche per il nostro morale, abbiamo imposto il nostro gioco, dimostrandoci unite e ne sono davvero felice” “Abbiamo avuto un approccio non ottimale all’inizio – dice Daris Amadio comunque visibilmente soddisfatto – perché abbiamo fatto tanti errori diretti e abbiamo sprecato qualche occasione di troppo nei secondi tocchi. Poi siamo stati molto più lucidi, soprattutto in difesa, e siamo stati bravi a metterli in difficoltà in battuta. Un plauso speciale va all’ingresso di Jeremic, che ha disputato un ottimo esordio, supportata e aspettata da tutta la squadra”. LPM BAM MONDOVI’ – IPAG S.LLE RAMONDA 1-3 (25-20; 26-28; 15-25; 22-25) LPM BAM MONDOVI’: Taborelli 4, Populini 14, Montani 7, Giubilato 0, Cumino 0, Bonifacio NE, Pasquino 0, Hardeman 20, Ferrarini 0, Molinaro 11, Trevisan 1, Bisconti L. All. Solforati IPAG S.LLE RAMONDA: Orlandi 2, Fiorio 17, Frigerio NE, Bartolucci 1, Mazzon 18, Magazza 0, Brandi 7, Bortoli NE, Meli 8, Mistretta L, Muraro 0, Jeremic 12. All. Amadio (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Macerata corsara a Ravenna: 3-0 come all’andata

    Di Redazione La Cbf Balducci Hr Macerata replica il risultato dell’andata e rifila un secco 3-0 all’Olimpia Teodora Ravenna. Prestazione opaca per la squadra ravennate che non riesce a tenere il passo delle più quotate ospiti, che mettono in campo grande grinta in difesa e si dimostrano più solide in tutti i fondamentali, portandosi al secondo posto in classifica. Dopo due set dominati dalle marchigiane, Coach Simone Bendandi lascia largo spazio in campo nel terzo parziale alle più giovani, che lottano con entusiasmo, ma non riescono a rovesciare le sorti della partita. Nota lieta di una serata da dimenticare, i primi punti in Serie A per la giovanissima ravennate Elena Missiroli, aggregata dalla squadra di Serie B2 a causa di un infortunio patito in settimana da Alessandra Guasti. La partita Al fischio d’inizio Coach Simone Bendandi conferma il sestetto con Pomili, Fricano, Colzi, Torcolacci, Spinello, Bulovic e Rocchi libero. L’Olimpia Teodora parte bene, trovando il primo break per il 5-3, ma Macerata trova ben presto il sorpasso sul 7-9. Il muro di Colzi vale la parità a quota 13, ma le ospiti piazzano subito l’allungo decisivo con il turno al servizio di Michieletto, portandosi avanti fino al 13-18. Ravenna prova la rimonta, prima sul 16-19, poi fino al 19-21, ma nel finale la Balducci non lascia più spazio e chiude per 20-25. Nel secondo parziale sono le ospiti a partire meglio (2-4) e provare subito la fuga sul 4-8. Le ravennati restano a contatto, prima sul 7-9, poi sul 9-11, firmato da Colzi a muro. L’Olimpia Teodora pareggia sul 16-16, ma come successo nel primo set subisce subito il parziale decisivo, con Macerata che scappa via sul 16-20. La Balducci tocca il +5 sul 17-22 e chiude poi i conti per 21-25. Il terzo parziale si apre con Foresi e Salvatori in campo per Ravenna e, dopo l’avvio 1-5 in favore delle ospiti, Coach Bendandi manda in campo anche le altre giovanissime Fontemaggi e Missiroli. Macerata allunga sul 3-10 e, dopo il primo punto di Missiroli in Serie A (6-12), fugge fino al 7-16. Per due volte l’Olimpia Teodora prova la reazione: con l’ace di Missiroli e un muro di Torcolacci per il 10-16, poi con il muro di Salvatori e due ace della stessa Torcolacci per il 15-20. Le padrone di casa arrivano al -4 sul 17-21, ma Macerata mette in ghiaccio il risultato con il parziale del 17-24, chiudendo poi la partita per 20-25. Il post-partita “Si tratta di una netta sconfitta e il fatto di aver fatto fatica ad arrivare a venti punti in tutti i set significa che davvero non ce la siamo mai giocata – commenta a caldo Coach Simone Bendandi –. Loro hanno meritato pienamente il risultato, sono una squadra veramente quadrata, che lavora benissimo in difesa e ti sfianca perché per mettere giù la palla ci vuole tempo e pazienza. Noi lo sapevamo e avevamo in programma di proporre molte situazioni diverse, ma in attacco abbiamo avuto poche idee e una bassissima efficienza, un misero 18% tra l’altro alzato dall’ingresso delle più giovani nel terzo set. Quello che mi delude maggiormente è però l’atteggiamento, perché le mie giocatrici hanno dimostrato di non essere in grado di dare qualcosa in più a livello di agonismo.Abbiamo scarsa consapevolezza di come si deve stare in campo e ci sono situazioni dove c’è davvero il panico, e questo a me fa male, oltre a farmi arrabbiare tantissimo. Vedremo con lo staff che tipo di soluzioni proporre in futuro, perché noi stiamo già cercando di non mettere pressioni e dare tranquillità, pur mettendo le ragazze davanti a quella che è la realtà. Purtroppo vedo che quello che diciamo sono parole che spesso vanno al vento”. Il tabellino Olimpia Teodora Ravenna – CBF Balducci HR Macerata 0-3 (20-25, 21-25, 20-25)Ravenna: Pomili 6, Fricano 5, Colzi 4, Torcolacci 11, Spinello 1, Bulovic 12, Rocchi (L); Missiroli 3, Salvatori 5, Fontemaggi 1, Foresi 1. N.e.: Monaco (L), Guasti, Sestini. All.: Simone Bendandi. Ass.: Federico Chiavegatti.Macerata: Martinelli 5, Michieletto 5, Ricci 1, Stroppa 13, Pizzolato 10, Fiesoli 17, Bresciani (L); Cosi 1, Gasparroni, Ghezzi 4, Peretti. N.e.: Malik. All.: Luca Paniconi. Ass.: Michele Carancini.Arbitri: Sergio Jacobacci e Filippo Erman. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Marsala, la prima di Bracci è un successo: 3-2 a Sassuolo

    Di Redazione La Sigel supera l’esame Sassuolo in un match infinito e ad alta tensione agonistica. Necessario è stato il ricorso al tie-break, questo conclusosi in modo concitato ai vantaggi per 14-16. Inizia quindi con una vittoria l’era Bracci al primo gettone di presenza sulla panchina della Sigel Marsala. In partenza, la disposizione in campo proposta da coach Marco Bracci è la stessa che ha battuto San Giovanni: Scacchetti e Okenwa a comporre la diagonale d’attacco palleggiatore/opposto; schiacciatrici Pistolesi e Ristori Tomberli; centri D’Este e Parini, libero Nicole Gamba. Di contro, coach Venco deve fare i conti con la pesante assenza di capitan Dhimitriadhi e si affida inizialmente a queste diagonali, con la novità Moneta arrivata per tempo in terra emiliana per l’esordio con la nuova maglia: Balboni/Rasinska; Moneta/Gardini; Civitico/Busolini. Il libero è Elena Rolando. Un doppio vantaggio iniziale legittimato dalle fiammate di qualità del gioco mantenute dal vicecapitano Scacchetti & company veramente abili a superare le difficoltà iniziali del primo set e a reagire al passivo di 6 a 0, riacciuffando Sassuolo a partire dall’11-11 e vincendo la frazione per 19-25 (timbro di Parini). Un ruolo sul successo che passa dalla prova solida giocata in difesa dalle lilybetane, nonchè dalle coperture garantite dalle centrali e dall’efficacia in attacco per effetto delle uscite offensive vincenti di Okenwa e Pistolesi con la ricezione sassolese che ha avuto il suo bel da fare. Poi, da metà del terzo set in poi Sassuolo pian pianino cambia registro di pari passo con l’entrata nel vivo del gioco della schiacciatrice ravennate Gardini ma anche del contributo realizzativo di Busolini e dall’impatto in partita avuto da Zojzi andata ad un certo punto a sostituire la polacca Rasinska. Tra le azzurre nel terzo hanno fatto ingresso Caserta per D’Este e Panucci per Ristori Tomberli. Un tie-break che ad un certo frangente di terzo set pareva essere scongiurato. La Sigel, in visibile calo di rendimento e di intensità avanti nel set centrale 15-18, vede le modenesi capitanate da Busolini incassare di volta in volta sicurezze derivanti dal gioco e si materializza l’aggancio e il conseguente sorpasso del 20-19. Ma sul 21-19 con il neoacquisto Moneta a servire il gioco, Marsala sostituisce Panucci per Ristori Tomberli. Sul 23-21 fischiata una invasione aerea al Sassuolo e nella successiva azione un muro e fuori di Pistolesi per il pari 23-23. Scacchetti alla battuta. Nonostante lo scambio si giochi, l’allungo decisivo lo effettua Sassuolo beneficiando di una sbavatura azzurra che porta al 24-23 e l’ace della solita Gardini che fissa il punteggio sul 25-23. La successiva frazione è interlocutoria, con Sassuolo che dà una certa continuità al suo gioco prodotto dalla regia di Martina Balboni e il set interamente di marca locale si chiude meritatamente per 25-16. Da annotare che sul viale del tramonto del quarto set sembrato a primo impatto compromesso nel concentramento vengono inviate capitan Panucci, Ferraro e Patti per prendere il posto di Pistolesi, Scacchetti e Ristori Tomberli. Il tie-break è una altalena di emozioni. Tra le fila di Marsala resta della partita capitan Panucci. Si inizia con Moneta che schiaccia sulla rete: 0-1. Ace di Elisa D’Este: 1-1. Serena Moneta si riscatta: 1-2. Il 2-2 è un muro di Zojzi su tentativo di Pistolesi. La stessa Pistolesi riporta Marsala davanti 3-4 e più avanti l’attaccante di Signa è decisiva con una parallela per portare i conti in pari: 7-7. Al cambio campo ci va in vantaggio Sassuolo grazie a Zojzi. Sassuolo allunga sul +2, ma Pistolesi accorcia sul 9-8. Con Scacchetti incaricata per diversi scambi del servizio, Marsala si rende protagonista dello strappo. Sulla situazione di 10-8 episodio thrilling con un punto ravvisato “In” a Pistolesi dalla segnalazione del secondo arbitro Virginia Tundo di Bologna. Nella successiva azione tocca a Parini pareggiare sul 10-10. Il punto del sorpasso azzurro, del 10-11, è della brava palleggiatrice classe 1995 di Reggio Emilia. Il 10-12 è di Okenwa. Busolini dimezza lo svantaggio: 11-12. Okenwa risponde ancora presente per lo stampo in diagonale del 11-13. Pipe vincente di Pistolesi e Marsala vola sul +3: 11-14. Tre palle set per chiudere il singolo gioco e la partita. Sassuolo le annulla tutte e tre in sequenza che vanno dal punto di Busolini in fast per finire all’attacco errato di Pistolesi. Il tutto con Serena Moneta incaricata del servizio. Per servire la palla del 15-14 Moneta compie l’errore. Per Marsala va alla battuta Parini, che su ace dopo una ricezione incerta del libero Rolando, consegna alla Sigel gioco, partita ed incontro per 14-16. A Sassuolo inanella la terza vittoria di fila Marsala che stacca di tre punti Ravenna perdente in casa contro Macerata e tanta speranza viene riposta nel prossimo probante impegno non comune a tutti gli altri trattandosi di derby. Green Warriors Sassuolo-Sigel Marsala: 2-3 [19/25; 21/25; 25/23; 25/16; 14/16] Green Warriors Sassuolo: Moneta 7, Busolini 18, Balboni 2, Gardini 30, Civitico 10, Rasinska 2, Rolando (L), Zojzi 7. ne: Semprini Cesari, D’Ettorre, Fornari, Giacomello. Coach: Maurizio Venco. Sigel Marsala: Scacchetti 4, Pistolesi 20, Parini 11, Okenwa 22, Ristori Tomberli 12, D’Este 4, Gamba (L), Panucci 1, Ferraro, Patti, Caserta. Coach: Marco Bracci; vicecoach: Lucio Tomasella. Arbitri: Michele Marotta di Firenze e Virginia Tundo di Bologna (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olbia espugna il PalaMoncada della Seap Dalli e trova il quarto sorriso consecutivo

    Di Redazione Non si ferma la corsa dell’Hermaea Olbia, che sbanca anche il PalaMoncada di Porto Empedocle e conquista il quarto successo consecutivo nel campionato di A2. Le aquile tavolarine hanno saputo piegare le resistenze di un’Aragona trascinata dai punti di Zech grazie a una prestazione di carattere e intensità. Ancora una volta coach Guadalupi ha avuto risposte positive da tutto il collettivo: Renieri ha saputo trascinare in attacco (27 punti), ma sono risultate decisive anche le difese di capitan Caforio, l’apporto sotto rete di Barbazeni e le iniziative in banda di Maruotti e Miilen. Menzione particolare anche per Gerosa, in campo con personalità al posto dell’infortunata Babatunde LA GARA – Guadalupi sceglie dunque Allasia in diagonale con Renieri, Barbazeni e Gerosa al centro, Miilen e Maruotti in banda e Caforio libero. Le padrone di casa di Aragona, anche loro alle prese con diversi forfait, rispondono con Casarotti al palleggio, Zonta opposto, Negri e Cometti centrali, Zech e Dzakovic in banda, Vittorio libero. Buona la partenza delle aquilotte, che con la diagonale di Miilen si portano subito sul 7-2. Il tecnico siciliano Micoli chiama il timeout, ma l’estone è in grande spolvero, e con un delizioso pallonetto allunga ancora. Sotto di 10 (13-3), Aragona corre ai ripari inserendo Caracuta in regia al posto di Casarotti e risale la china fino al -3 (19-16 con l’ace di Cometti, autrice di una straordinaria serie in battuta) minando le certezze delle hermeine, che rinforzano la ricezione con Formaggio al posto di Maruotti. La contesa si fa equilibrata, ma l’Hermaea recupera la necessaria lucidità per chiudere i conti: Renieri si prende la palla set e poi mette a terra l’ace del 25-20. Aragona, decisa a reagire, parte meglio nel secondo game, con la montenegrina Dzakovic che firma l’ace del 10-5. Guadalupi interviene per porre rimedio al primo, vero momento di difficoltà della sua formazione, ma Dzakovic è ancora un fattore e spinge le sue sul +8. Pian piano le olbiesi riprendono a macinare gioco e si rimettono in scia fino al -1 col servizio vincente di Renieri (19-18). L’opposto toscano firma pure la parità a 20 con un bell’attacco in diagonale. Il punto a punto finale premia però Aragona, che fa leva sul duo Dzakovic-Cometti per strappare la parità nel conto (25-23). In avvio di terzo set l’Hermaea si rianima e prova a scappare subito sul 7-3 con Miilen. Barbazeni si fa sentire sotto rete e le galluresi arrivano anche a doppiare le rivali. Aragona non riesce a mettere in discussione il predominio delle biancoblù, che al netto di un piccolo calo nel finale di set non hanno difficoltà a chiudere sul 25-18 con l’attacco di Maruotti da posto 4. Il quarto set inizia punto a punto, poi Aragona preme sull’acceleratore e va sul 10-6. Immediata la reazione delle aquile tavolarine, capaci di impattare a quota 11 e poi di sorpassare sfruttando una fiammata di Maruotti. La squadra di Micoli si tiene in linea di galleggiamento con Stival e Cometti, ma alla lunga deve alzare bandiera bianca: Barbazeni giganteggia a muro e Renieri firma il successo pieno con una gran parallela (25-19). L’Hermaea brinda dunque alla settima vittoria stagionale e sale in quarta posizione in classifica con 21 punti. “Siamo contentissimi per aver portato a casa l’intera posta in palio – commenta il tecnico biancoblù Dino Guadalupi – sembrava che la gara potesse scivolare via liscia nel primo set, poi con il ritorno di Caracuta Aragona ha cambiato marcia mettendoci in difficoltà dal punto di vista difensivo. Nel secondo siamo incappati in una serie di errori, avevamo rimesso in piedi la situazione ma poi gli episodi ci sono stati avversi e le avversarie hanno vinto meritatamente. Nel prosieguo siamo riusciti a riprendere il bandolo della matassa facendo valere i nostri punti di forza in questo momento. Ci prendiamo tre punti che valgono tantissimo per la nostra classifica, ora cercheremo di sfruttare la pausa per recuperare a livello fisico. La nostra squadra, come altre, è arrivata un po’ scarica al termine di un periodo denso di impegni”. Seap Dalli Cardillo Aragona-Hermaea Olbia 1-3 (20-25; 25-23; 18-25; 19-25) Aragona: Bisegna ne, Zech 14, Ruffa, Caracuta 2, Casarotti, Zonta 1, Cometti 9, Negri 10, Dzakovic 15, Stival 8, Vittorio L. Allenatore: Micoli Hermaea: Barbazeni 8, Allasia 3, Fezzi, Miilen 20, Renieri 27, Minarelli ne, Maruotti 14, Caforio L, Severin ne, Gerosa 6, Formaggio. Allenatore: Guadalupi Arbitri: Capolongo e Pasciari (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO