Di Redazione
La Coppa Italia lascia spazio al Campionato: da Firenze e Bologna, ci si trasferisce a Cuneo, dove il Volley Bergamo 1991 è atteso per il ritorno al gioco in Regular Season. Non si può, però, non dare ancora uno sguardo alla settimana che ha portato alla Final Four e alle tante emozioni vissute. Le rivive Emma Cagnin, concentrando in pochi pensieri i tanti momenti indelebili: “La mia prima Coppa Italia? Bellissima! Noi, outsider, che andiamo a giocare contro le big del Campionato: queste cose mi caricano un sacco”.
“Avevamo già battuto Milano una settimana prima – continua tornando alla semifinale della Unipol Arena – per questo credevo che potessimo farlo di nuovo. Purtroppo l’emozione, il contesto e forse più aspettative rispetto alla partita di Campionato non hanno fatto andare la gara come volevamo. Avevamo fatto un’impresa nelle ultime due gare, pretendere la terza era forse troppo”.
“Sicuramente, un po’ di speranza c’era e mi è dispiaciuto tanto per come è finita, ma esserci arrivate non è poco. Per il futuro, dovremo lavorare sulla testa. La prima sensazione alla Unipol Arena? Ho avuto le farfalle nella pancia e le mani che formicolavano per tutto il giorno. La classica ansia, non da paura, ma quella di chi sta andando a fare una gran cosa. La stessa che ho provato prima della finale scudetto o della finale dell’Europeo. Quell’ansietta che viene quando stai andando a fare una partita importante. E’ sfociata abbastanza bene, almeno per quello che mi riguarda. La mia emozione non si è trasformata in paura”.
Come vi ritrovate cambiate, dopo questa avventura? “A livello di crescita, per la squadra, ne usciamo con la consapevolezza che la testa può fare tanto. Da questa settimana, in generale, traiamo questa considerazione. Anche il fattore fisico conta, perché penso che 10 set in 7 giorni ci avessero stancato abbastanza. Però, usciamo consapevoli del fatto che abbiamo le potenzialità per essere un’ottima squadra e possiamo giocarci partite importanti. Perché le capacità, le abbiamo. Dobbiamo arrivare concentrate e determinate sugli obiettivi”.
Si riparte da Cuneo. Una squadra diversa, quella piemontese, per certi aspetti, rispetto a quella incontrata nel girone di andata. Complice il recente cambio tecnico in panchina. “Saranno in modalità di assestamento, perché cambiare di nuovo allenatore non sarà stato facile. Ma arriveranno affamate, non hanno niente da perdere e avranno il coltello fra i denti. Noi non dovremo sottovalutare l’avversario e approfittare dell’esperienza di queste ultime settimane per affrontare con la giusta mentalità la partita. Rischio appagamento dopo la Coppa Italia? Per quello che mi riguarda, no! Voglio arrivare a ogni partita con la fame e la voglia di vincere. Abbiamo partecipato alla Final Four di Coppa Italia, ma è un capitolo chiuso. Ora, ogni partita di campionato deve essere una battaglia. Il passato conta, ma più importante sarà saper affrontare tutti i momenti che verranno. Dopo la prestazione di sabato in semifinale, secondo me, ci sarà un piccolo rimbalzo e ritroveremo la qualità che ci ha contraddistinto nelle ultime vittorie con le grandi squadre”.
(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO