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    La Delta Despar Trentino riparte da Vittoria Piani, Eleonora Furlan e Ilenia Moro

    Di Redazione Dopo la conferma in panchina di Matteo Bertini, inizia a prendere forma la nuova Delta Despar Trentino, quella che nella stagione alle porte parteciperà per il secondo anno consecutivo al campionato di serie A1 femminile. I primi tasselli della rinnovata rosa gialloblù sono tre importantissime conferme, la spina dorsale attorno alla quale sarà completato il nuovo roster. L’opposto Vittoria Piani, la centrale Eleonora Furlan e il libero Ilenia Moro, reduci da un’annata particolarmente positiva all’esordio da titolari nella massima serie, vestiranno nuovamente la casacca gialloblù della Delta Despar Trentino. Vittoria Piani: «Ho scelto di rimanere a Trento perché nei due anni in cui ho vestito questa maglia mi sono trovato benissimo sia con la società, sia con lo staff. Credo che questa sia la situazione ideale per poter completare il mio percorso tecnico, grazie alla presenza di coach Bertini e del resto dello staff. L’obiettivo personale sarà quello di migliorare in tutti i fondamentali e in tutti gli aspetti, oltre che cercare di divertirsi e di dimostrare tutte le nostre qualità per provare a portare il nome di Trento il più in alto possibile». Eleonora Furlan: «Trento è un ambiente che in questi anni mi ha dato molto e mi ha permesso di crescere tantissimo. Sono felicissima di aver prolungato il mio rapporto con la Delta Despar e di poter continuare a lavorare con lo stesso staff, con la possibilità di proseguire l’esperienza in questa categoria. So che nascerà una squadra competitiva che avrà l’obiettivo di togliersi belle soddisfazioni e portare avanti l’ottimo cammino iniziato lo scorso anno». Ilenia Moro: «Dopo un anno estremamente positivo sono particolarmente felice di rimanere a Trento e di continuare a lavorare con un allenatore che ha dimostrato di saperci migliorare sotto ogni aspetto. Abbiamo instaurato un rapporto importante e la crescita è stata evidente e continua. Trento mi ha dato la possibilità di giocare in questo ruolo e sarò sempre riconoscente loro per questa occasione. Vogliamo migliorare e migliorarci tutte assieme, dandoci da fare in palestra fin dal primo giorno». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Delta Despar Trentino giocherà alla Blm Group Arena casa dell’Itas

    Di Redazione Contrariamente a quanto apparso alcuni giorni fa, la Delta Despar Trentino non potrà disputare le proprie partite casalinghe ne al palazzetto di Gardolo, ne al Sanbapolis. Il problema è sempre lo stesso, la capienza e l’omologazione da parte della Lega. L’unico impianto in Trentino conforme per disputare i match di Serie A1 Femminile è la BLM Group Arena, casa dell’Itas Trentino formazione di Superlega, e dell’Aquila Basket. “Purtroppo – spiega il direttore sportivo Franco Tonetti al quotidiano L’Adige – è l’unico impianto in Trentino con i requisiti necessari per disputare le partite di campionato. A Rovereto il soffitto è troppo basso, al Palavis non c’è spazio in fondo al campo per allestire altre tribune e anche la soluzione al Gardolo alla fine non è risultata praticabile. Di fatto noi continueremo ad allenarci a Sanbapolis e utilizzeremo la Blm Group Arena soltanto per giocare le partite». Certo, non sarà una convivenza facile visto che il palazzetto di Trento sud è già impegnato a tempo pieno da Trentino Volley e Aquila Basket. «Probabilmente – spiega ancora Tonetti – noi anticiperemo i nostri match alla giornata di sabato in modo da lasciare la domenica a disposizione di Itas e Dolomiti Energia che si alterneranno». LEGGI TUTTO

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    Vbc, dall’estero i martelli. Zambelli prossima alla firma?

    Di Redazione La Vbc Casalmaggiore è uscita dalla tana: si parte dalla conferma della categoria, l’A1, anche per la prossima stagione, con il PalaRadi ancora come mura amiche. In una sola conferenza stampa, la società ha annunciato le palleggiatrici Bechis e di Maulo, il centro Ludovica Guidi e il libero Luna Carocci. Inoltre, La Provincia accosta alla Vbc anche Marina Zambelli, per cui la maglia di Casalmaggiore sarebbe un dejà-vu (ha giocato nella stagione 2017-18). Prossima alla firma sarebbe anche Adhuoljok Malual, giovane opposta italiana in arrivo da un’esperienza universitaria in Texas. Per quanto riguarda il reparto schiacciatori, secondo il quotidiano, la società avrebbe volto lo sguardo all’estero. Ad essere chiare sono le idee di Martino Volpini, neo allenatore anch’egli da poco annunciato: “Dovremo cercare di sfruttare la possibilità di avere tutte le atlete a disposizione già a partire dal ritiro di Forte deiMarmi e spingere molto nel girone d’andata quando, magari, qualche squadra dovrà ancora rodare i meccanismi non avendo potuto contare su atlete impegnate nelle Olimpiadi o agli Europei. Inutile nasconderci, abbiamo iniziato a fare mercato venti giorni fa, il nostro obiettivo è portare a Casalmaggiore gente motivata, che voglia lavorare duramente in palestra ed abbia voglia di dimostrare il proprio valore in campo. Credo molto nel valore del gruppo che stiamo costruendo” . LEGGI TUTTO

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    Virginia Berasi in cabina di regia per la Megabox Vallefoglia

    Di Redazione Viene da non molto lontano (San Giovanni in Marignano), anche se è nata nel nord Italia: è la palleggiatrice Virginia Berasi, 1.70, nata a Tione di Trento il 17 febbraio 1994, ultimo arrivo in casa Megabox. Comincia a giocare con il  Castel Stenico arrivando sino alla serie C, poi sale in B2 con il Lizzana. Dopo due anni arriva in B1 al Neruda Volley, per poi tornare a Lizzana. Nel 2014 decide di trasferirsi a Talmassons in serie B2, con cui vince campionato e Coppa Italia e sale in B1. Dopo le due stagioni a Talmassons va ad Udine, per poi  passare a Rovigo in B2 e tornare nuovamente a Talmassons, in B1, dove, da regista titolare ha vinto il campionato. Segue l’anno di A2 alla Delta Informatica Trento, con cui ha vinto la Coppa Italia e si è piazzata al primo posto nella Poule Promozione. L’anno scorso ha contribuito da par suo alla brillante stagione disputata dalla Omag San Giovanni in Marignano, qualificata alla Poule Promozione. Con la Megabox, due sconfitte per 3-1, prima a Vallefoglia, poi a San Giovanni. Così presenta la nuova palleggiatrice delle tigri l’allenatore Fabio Bonafede: “Per descrivere Virginia racconterò una storia. Una sera (facevamo la serie C a Lizzana) andammo a giocare in un paesino vicino Tione. Vidi una ragazzina che palleggiava che aveva l’argento vivo addosso. Vincemmo il campionato e l’anno dopo in B2 la volli con noi. Da casa sua a Lizzana c’era tanta strada, soprattutto tante curve di montagna. Ci allenavamo dalle 20.00 alle 22.30, solo che spesso finivamo alle 23.00 e i suoi genitori stavano lì ad aspettare per riportarla a casa. Così tutte le sere. Dopo due anni a Rovereto la ho voluta a Bolzano in B1 dove abbiamo vinto il campionato nonostante fossimo matricola… Ecco: la A1 sarà per entrambi un premio  ed un compimento di tutti quei sacrifici che può capire solo chi li ha fatti. Arriva un giocatore dal grande carattere e dal grande talento  su cui so che posso contare ad occhi chiusi quando ce ne sarà bisogno. Quindi, ben trovata Virginia!”. Queste le prime parole della giocatrice trentina: “Quella di Vallefoglia è stata una chiamata inaspettata, avevo in mente di fare tutt’altro nella prossima stagione. Invece quando è arrivata la telefonata di Bonafede, che conosco da dieci anni e che mi metteva sul piatto l’opportunità di giocare in A1, mi sono detta che non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione. Con Fabio ci siamo conosciuti in Trentino, quando io ero in C al Castel Stenico e lui in B2 a Lizzana. Ho giocato tre anni con lui, evidentemente se ne è ricordato! Ho una grande stima di lui, fa lavorare tantissimo in palestra: spero che abbia apprezzato in me il carattere e la personalità che aveva intravisto all’epoca e che poi ho sviluppato negli anni. Anche l’anno scorso, quando abbiamo giocato contro la Megabox, mi aveva colpito l’energia, l’amalgama del gruppo e la voglia di lottare che sono tipiche delle squadre che lui costruisce. Sono felicissima di poter giocare sotto la sua guida assieme a compagne di così alto livello, sono molto carica e non vedo l’ora di cominciare. Dedico questa stagione che verrà a chi mi sta vicino e ha creduto in me, ed anche alla bambina che ero, quando giocavo a tirare la palla contro il muro oppure in piazza, con le mie amiche. C’è stata sempre la pallavolo nella mia vita, anche se amo tutti gli sport: in particolare il tennis e il pattinaggio. Amo la montagna, i laghi, ed anche il mare. Un’ultima cosa: sappiate che al mio paese quando giocavo mi chiamavano ‘la tigre di Bleggio’. Direi che sono capitata nel posto giusto!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia, Scognamillo: “Sostituire un libero come Parlangeli mi stimola”

    Di Redazione Il nuovo libero della Banca Valsabbina Millenium Brescia, Serena Scognamillo, risponde alle domande della stampa nel corso della conferenza stampa tenuta da Luca Piantelli, insieme a lei il dirigente Giacomo Zeni, che aiuterà lo staff nello sviluppo delle competenze trasversali. Perché Millenium? «Brescia ha la fama di essere una società molto solida, che lavora ad alto livello – spiega Serena Scognamillo – In particolare, per quanto riguarda quest’anno, mi è piaciuto che il club si sia posto obiettivi molto ambiziosi. Ho percepito grande entusiasmo da parte di Emanuele e di coach Beltrami». E sulle aspettative per la prossima stagione non ha dubbi: «Si sa che sarà una stagione di livello. Gli obiettivi, indipendentemente dalla categoria, sono importanti. Non dovrà mancare la voglia di crescere insieme, nel corso della stagione. Non è semplice prendere il posto di un libero che qui è rimasto a lungo come Parlangeli, ma la cosa mi carica e mi stimola a migliorare». Idee chiare per il libero romano. Come vedi la sfida di iniziare da titolare in una squadra così ambiziosa? «Ho sempre cercato di alzare l’asticella dei miei obiettivi di anno in anno. Mi metterò in gioco cercando di dare il meglio. Essendo molto giovane, cerco di portare questa cosa a mio favore, ma so che dovrò sviluppare esperienza per migliorare, ma nel complesso vivo con molta serenità il mio ruolo». «Il fatto di conoscere i primi due innesti, Tanase e Morello, è importante, anche perché l’obiettivo è quello di creare un gruppo amalgamato – continua Scognamillo – Nella pallavolo non basta avere individualità forti, serve la squadra: conoscendoci già partiremo un passo avanti. Avremo un team che si profila giovane e credo che possa essere la nostra marcia in più, con tanta voglia di fare e di dimostrare le nostre potenzialità». La parola passa poi a Giacomo Zeni, new entry nella dirigenza Millenium: «Ho cominciato a frequentare l’ambiente della Valsabbina lo scorso anno, a titolo personale, mentre quest’anno c’è stato un riassetto nell’organizzazione interna e anche a seguito di questo Emanuele Catania mi ha chiesto di entrare a titolo ufficiale nell’organico. Ho accettato subito». «Sono Amministratore Delegato di un’azienda, e nel corso delle mie esperienze lavorative ho constatato che aspetti come la leadership, la comunicazione, il team building, sono importanti per arrivare agli obiettivi prefissati. Alcune di queste dinamiche sono molto simili nella pallavolo e nello sport in generale. Parlando di questo con Emanuele e coach Beltrami, abbiamo concordato un percorso che cerchi di coadiuvare il team tecnico per arrivare a una migliore performance su più livelli, anche quello mentale». «Questo lavoro coinvolgerà anche lo staff del settore giovanile – conclude Zeni – Facendo un lavoro di squadra e gestendo bene eventuali conflitti, penso che si possa raggiungere il meglio. Spero di poter dare il mio modesto contributo perché le cose possano andare nel miglior modo possibile». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Cutrofiano a Roma. Giorgia Avenia completa il reparto palleggiatrici

    Di Redazione Giorgia Avenia, nata a Reggio Emilia, il 04/04/1994, 180 cm, palleggiatrice, è una nuova giocatrice dell’ Acqua & Sapone Roma Volley Club Femminile per la prossima stagione in serie A1. Giorgia arriva a Roma dopo aver disputato 5 stagioni in serie A2, le sue esperienze a Caserta, Baronissi, Marsala e Cutrofiano l’hanno portata a conoscere le migliori realtà pallavolistiche del Sud Italia. Nell’ultima stagione con la maglia del Cuore di Mamma Cutrofiano ha condotto, da titolare, la squadra in testa alla classifica per tutta la stagione regolare, portandola all’accesso alla pool promozione in seconda posizione. Una palleggiatrice completa, in piena maturità sportiva, che si presenta per la prima volta sul palcoscenico della serie A1.  Giorgia è figlia d’arte, mamma Antonella Candida è una ex-pallavolista di serie A e papà Donato Avenia è un ex-cestista protagonista in serie A, anche in maglia Virtus Roma.  Dopo una bella stagione a Cutrofiano è finalmente arrivata la chiamata della Roma volley Club, che effetto ti ha fatto? “Mi ha fatto tantissimo piacere. L’A1 la sogni da quando sei piccola, poter finalmente giocarci, vicino a casa, parte della famiglia è di Colleferro, e magari anche nello stesso palazzetto dove giocò mio padre mi emoziona. Ci arrivo matura e con la voglia di mettermi alla prova.” Sarà la tua prima stagione in A1, con Madison Bugg sarai chiamata da coach Saja a gestire il gioco della squadra. Chi conosci della tua nuova squadra e cosa ti aspetti per la prossima stagione? “Conosco tutte le ragazze italiane della squadra per averci giocato contro. Credo che tutte abbiamo grossi stimoli per fare bene. Dobbiamo allenarci forte, inizia tutto in palestra, stare bene, divertirci e giocare al massimo la domenica. Sono convinta che saremo una squadra con tanta voglia di dimostrare che meritiamo stare in A1, dalle straniere alle italiane, siamo un gruppo abbastanza giovane e molto motivato. Personalmente voglio alzare il mio livello di gioco e, se dovessi essere chiamata in campo, farmi trovare pronta in ogni occasione per aiutare la squadra.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raphaela Folie alla sesta stagione con la maglia dell’Imoco Volley

    Di Redazione Raphaela Folie, centrale di Bolzano, 30 anni, è stata confermata per la prossima stagione che sarà la sesta consecutiva con la maglia gialloblù dell’Imoco Volley. 109 presenze, 949 punti, 3 Scudetti, 3 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Mondiale per Club e una Champions League, questo il riassunto delle sue cinque stagioni da Pantera, a cui va ad aggiungersi la carica di energia fondamentale per la creazione di un gruppo granitico e affiatato in cui “Raffa” ha e ha avuto negli anni un ruolo fondamentale dentro e fuori dal campo. Nell’ultima stagione nonostante i problemi fisici Folie è stata semplicemente decisiva nella conquista dello storico “quadriplete” fin dalla Supercoppa in cui a Vicenza vinse il premio di MVP delle finali. Ecco le sue parole dal ritiro della Nazionale a Caorle in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo. Quando sei arrivata anni fa hai detto “ho scelto l’Imoco perché è ora di vincere qualcosa nella mia carriera”.In cinque stagioni a Conegliano hai già vinto tutti i trofei, è andata bene vero? “Siamo riuscite in questi anni ha toglierci tante soddisfazione. E’ stato un percorso graduale di crescita di un gruppo che si è formato con il tempo ed è arrivato a grandi traguardi, sono arrivate tante vittorie fino all’epilogo di questa stagione con la Champions tanto inseguita.” Dopo tutte queste vittorie,  quali potranno essere le motivazioni del gruppo per la stagione futura? “Vincere è sempre bellissimo, non vedo il pericolo di un calo di motivazioni nella nostra squadra perchè abbiamo ancora voglia di conquistare trofei e di essere sempre tra le squadre che arrivano in fondo a giocarsi le competizioni più importanti. Gli obiettivi rimangono gli stessi, ci sarà anche il Mondiale sarà uno stimolo in più per riconfermarci, la prima volta abbiamo vinto a sorpresa arrivando lì con la wild card senza esperienze precedenti, una grande esperienza. Sarà bello riprovarci, ma in generale in tutte le competizioni troveremo squadre rinforzate e desiderose di batterci, questo sarà da stimolo ulteriore.” Quali sono i ricordi-flash più importanti,  belli e meno belli, di tutti questi anni con l’Imoco? “Momenti non belli purtroppo ne ho avuti, tanti infortuni, la fascite, le due ginocchia, vari problemi che mi hanno tenuta fuori e costretta a ripartire sempre daccapo. Ma sono state esperienze formative che mi hanno fatto crescere, non è facile avere la forza mentale di ricominciare e di tornare dopo infortuni gravi, di non mollare e andare avanti. Il ricordo più bello? La Champions sicuramente, contro una squadra fortissima dopo una partita combattuta dove abbiamo avuto la forza di reagire fino a conquistare l’unico trofeo che ci mancava, una grande soddisfazione e un’emozione fortissima.”  Cosa rende questo club speciale , impossibile da lasciare per tanti giocatori? “C’è un ambiente ideale, difficile da trovare e da replicare. A partire dalla disponibilità totale di staff e società, la qualità delle persone, la coesione del gruppo che si è creato tra noi giocatrici, non ci manca nulla e tutto funziona a meraviglia. Per me è veramente speciale che una società così giovane in breve tempo sia diventata così organizzata e capace di mettere una squadra nelle migliori condizioni di esprimersi, dobbiamo solo pensare a giocare e a fare il meglio, questo è secondo me il segreto. E poi, anche se quest’anno purtroppo non ce lo siamo goduto, abbiamo un pubblico fantastico che rende l’atmosfera al palazzetto qualcosa di unico.”  Com’e’ la sensazione di essere contemporaneamente campione d’Italia, d’Europa e del Mondo? “La sensazione di essere “campione di tutto” è bella bella! Però dopo un po’ la sensazione svanisce, io sono un’agonista, un animale da campo e attendo le nuove sfide. Si riparte guardando all’obiettivo successivo, vincere non stanca mai e voglio rimanere al top con la mia squadra!” Pensi che questo gruppo abbia espresso il suo massimo oppure ci sono margini per migliorare? “Abbiamo sicuramente ancora margini di miglioramento, siamo un mix tra giocatrici un po’ più esperte e ragazze giovani, quindi spazio per crescere c’è ancora. Io personalmente ho visto nella mia carriera che con l’età e con un bagaglio di esperienza maggiore si matura e si progredisce., Penso di essere migliorata, secondo me gli ultimi due anni sono stati quelli dove mi sono espressa meglio, quindi come me certamente anche le mie compagne più giovani crescono di anno in anno e abbiamo margine, non si finisce mai di imparare.” Sembra che si tornerà a giocare con il pubblico, quanto sarà emozionante tornare a vivere, si spera, lo sport con la gente del Palaverde? “Giocare senza il pubblico è stata una cosa delle più difficili da vivere in questo strano anno che abbiamo vissuto. Già prima di venire a giocare con l’Imoco era una forte emozione venire al Palaverde da avversaria, farlo da Pantera dà una carica incredibile, è bellissimo. E’ mancato tanto, a me personalmente e a tutta la squadra, non vedo l’ora di vedere di nuovo il nostro palazzo pieno e sentire i brividi all’ingresso in campo. Torneremo a combattere tante battaglie insieme.”  Come procede l’estate azzurra? “C’è un bel gruppo, coeso, concentrato, fissato sull’obiettivo di arrivare a prenderci una medaglia olimpica. Stiamo lavorando da qualche anno insieme e adesso è arrivato il gran momento, non vediamo l’ora di partire per vivere questa grande avventura insieme.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio, Barbaro: “Bosetti? Crediamo in lei al 100%”

    Di Redazione Quali sono state le linee guida? “Come sempre il rispetto del budget. Per confermare delle giocatrici è servito uno sforzo importante, poi abbiamo cercato di completare la rosa con elementi futuribili o che possano darci equilibrio e sicurezza”. Dove l’Uyba si è rinforzata? “Nelle seconde linee. Possiamo contare su qualche cartuccia in più con Ungureanu, Herrera Blanco e Battista che sono cambi credibili e con prospettiva”. Bosetti l’ago della bilancia? “È un elemento di tale esperienza, qualità umane e tecnica che non può che portarci benefici. Il suo entusiasmo e la nostra voglia di aiutarla a tornare quella che era ci hanno portato a credere in lei al 100%”. Nel roster manca però una quarta schiacciatrice. “Non la stiamo più cercando, rimaniamo alla finestra e valuteremo eventuali opportunità. Meijners non l’abbiamo mai trattata, non escludiamo invece la possibilità di aggregare una giovane, nel ruolo  di centro o banda, proveniente dal settore giovanile nostro o di un’affiliata”. Per Marco Musso sarà la prima stagione da capo allenatore. Aspettative? “Il discorso vale per lui così come per la squadra: non perché ha fatto bene lo scorso campionato può permettersi di sedersi perché tanto farà bene anche il prossimo anno. Costruirà la stagione dall’inizio con la sua metodologia di lavoro e di gioco. Sarà per lui più complicato rispetto all’anno scorso, quando qualsiasi cosa avesse fatto sarebbe andata bene viste le difficoltà. Serve pazienza, la società è al suo fianco, toccherà a lui dimostrare di poter condurre la squadra nel migliore dei modi”. LEGGI TUTTO