consigliato per te

  • in

    Top & Flop della regular season: Robinson dominante, Giulia Gennari non convince

    Domenica è calato il sipario sulla regular season della Serie A1 femminile 2023-2024. Prima di tuffarci con le magnifiche otto nei Play Off Scudetto, è doveroso dare un’ultima occhiata a quanto successo da ottobre a marzo: abbiamo selezionato 8 giocatrici “top”, che hanno mantenuto elevati standard di rendimento per tutta la stagione, e 8 “flop” che invece, per un motivo o per l’altro, hanno deluso le aspettative.

    TOP

    Foto Imoco Volley

    Joanna Wolosz (Prosecco Doc Imoco Conegliano). Una squadra di pallavolo è un’armoniosa orchestra. Sei persone che devono muoversi all’unisono, con i tempi giusti, sapendo cosa farà il compagno, immaginando dove sarà il pallone tra un attimo. O perlomeno, nelle squadre normali funziona così; poi ci sono quelle di Wolosz. In cui tutto passa tra le sue mani, e in cui tutte le giocatrici si muovono agli ordini delle sue invenzioni, delle sue magie e delle sue pennellate. Sicuramente, poter contare su una ricezione sempre affidabile, su uscite di palla alta solidissime e su centrali spietate in attacco è il sogno di ogni regista, ma se Conegliano gira come un orologio perfetto lo si deve soprattutto all’abilità del fenomeno polacco di trattare il pallone con qualità sopraffina ed esercitare sulle partite un dominio non solo tecnico ma anche mentale e psicologico: è questo che la rende unica.

    Foto Rubin/LVF

    Paola Egonu (Allianz Vero Volley Milano). Per sostenere la sua candidatura tra le migliori giocatrici della regular season si potrebbe iniziare a snocciolare una serie di statistiche in cui è nell’élite del campionato (prendete numeri crudi, percentuali relative ai fondamentali e la trovate sempre vicino se non direttamente in vetta: 545 punti, 40 ace, 55 muri e il 46,5% di positività e il 31,4% di efficienza in attacco). Tuttavia, mai come in questo caso specifico una delle più celebri citazioni del disilluso dinamitardo James Coburn nel film western “Giù la testa” può tornare utile per descrivere il braccio sovraumano di Egonu, la vera arma letale di una Vero Volley che talvolta deve fare i conti con la discontinuità dei suoi posti 4: “Quando ho cominciato a usare la dinamite, allora credevo anch’io in tante cose: in tutte. E ho finito per credere solo nella dinamite”. Nei frangenti decisivi, quando Milano ha bisogno di alzare i giri del motore o portare a casa qualche punto importante, Alessia Orro non ha dubbi su chi chiamare all’esecuzione: e la palla va giù emettendo un suono fortissimo.

    Foto LVF

    Vita Akimova (Igor Gorgonzola Novara). Vedendo il suo impatto con il campionato italiano, ci viene in mente una scena del film “A Futile and Stupid Gesture”, incentrato sulla vita del fondatore della rivista comica National Lampoon, in cui uno degli autori sta incautamente tenendo in mano una bomba spedita in redazione per rappresaglia. Mentre i colleghi cercano di convincerlo a posarla a terra e lasciare che gli artificieri la disinneschino, uno di questi, Brian McConnachie, commenta dicendo: “Sapevo che sarei morto per dell’esplosivo inviato in un ufficio, ma non così”. Questo per dire che sì, sapevamo che l’opposta russa di Novara fosse forte, avendo dalla sua un talento e un potenziale in grado di far immaginare grandi cose, ma non immaginavamo che potesse essere così forte. Troppo presto, dite? Da una goccia d’acqua stiamo tirando fuori un oceano? Forse. Ma i numeri dicono che Akimova può permettersi di sognare in grande: chiude la regular season con 453 punti, il 44,7% di positività e il 27,4% di efficienza in fase offensiva, 29 ace e 31 muri, e soprattutto non fa cadere nessun tifoso azzurro nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Ebrar Karakurt.

    Foto LVF

    Sara Bonifacio (Igor Gorgonzola Novara). Tra le tante declinazioni con le quali è possibile valutare il lavoro di un allenatore, una delle più rimarchevoli risiede nella capacità di portare alla fioritura (oppure alla miglior versione, in base alla fase di carriera) le qualità di una giocatrice, in una sorta di maieutica utile a consentire a quest’ultima di partorire doti inesplorate, seppur dentro la propria essenza. Lorenzo Bernardi sta avendo un effetto del genere su Sara. Dopo tre stagioni in cui non aveva visto il campo con continuità, la centrale piemontese era accompagnata da un dubbio sempre più affilato che l’ottimo rendimento dell’esperienza in prestito alla Uyba non potesse essere confermato a Novara, una piazza in cui le pressioni aumentano e il tempo si comporta come una tenaglia. Qualche volta, però, la fiducia di un coach può fare la differenza e la grande opportunità può arrivare anche al rientro da uno sfortunato infortunio alla mano. Basta farsi trovare pronte, come insegna Bonifacio, che partita dopo partita diventa sempre più importante per la Igor grazie alla presenza a muro (30 block in 52 set giocati), alla velocità del suo braccio e alla capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle braccia avversarie (in totale 136 punti con il 56,6% di positività e il 51,2% di efficienza in primo tempo). Tutte caratteristiche che le permettono di tornare a sognare un prosieguo di carriera luccicante, e chissà, magari anche una chiamata per le Olimpiadi di Parigi.

    Foto Megabox Volley

    Maja Aleksic (Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia). È innegabile che, se delle eccellenti statistiche individuali non sono accompagnati da grandi risultati della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Aleksic è probabilmente uno dei massimi esempi nel campionato 2023-2024: a suon di punti (260), muri (89 block, nessuno meglio di lei) e buone percentuali in attacco (47,2% di positività in primo tempo) la centrale serba dimostra di essere un elemento imprescindibile per una Megabox che riesce a staccare il pass per i Play Off nonostante molti alti e bassi durante la stagione.

    Foto Rubin/LVF

    Kelsey Robinson Cook (Prosecco Doc Imoco Conegliano). Ci abbiamo pensato e ripensato: non c’è un termine più adatto di “dominante”. Facciamo così, anzi, vi sfidiamo a trovare un aggettivo più calzante che racchiuda tutte le sue caratteristiche. Non c’è, a nostro avviso, semplicemente perché “dominante” comprende tutte le qualità della schiacciatrice di Conegliano, ponendole ad un livello di superiorità che il semplice termine “completa”, per usare un altro aggettivo che pure calzerebbe a pennello per descrivere la statunitense, non è in grado di fare. Cook conferma per l’ennesima volta in carriera di saper fare tutto e di essere in grado di farlo con un’efficacia con pochi eguali, sicuramente per quel che riguarda il nostro campionato, ma anche esportando il discorso a livello mondiale non cambierebbe di molto l’assunto. D’altronde le statistiche parlano chiaro: 219 punti con il 45,6% di positività in attacco, il 41,5% di ricezione perfetta, 18 ace e 15 muri vincenti in 68 set giocati.

    foto LVF

    Avery Skinner (Reale Mutua Fenera Chieri ’76). In base a quali criteri diciamo che qualcosa è un “ottimo acquisto”? È una mera questione di costo/rendimento oppure ha più a che fare con un valore emotivo? L’acquisto migliore della vostra vita potrebbe essere stato una casa, ma anche un’automobile, un biglietto aereo, un vestito. Non lo definiamo solo con una valutazione economica, ma anche con l’esaltazione, l’affetto, l’andare oltre le aspettative. Per i tifosi di Chieri la schiacciatrice statunitense – arrivata la scorsa estate dalla Francia – è tutto questo: un appiglio nei momenti più complicati di inizio campionato (3 sconfitte nelle prime 4 gare) e una promessa di felicità nel prosieguo della stagione quando le cose vanno decisamente meglio. Se poi prendiamo in considerazione i numeri (326 punti con il 42,0% di positività e il 28,3% di efficienza in fase offensiva, 17 ace e 21 muri), beh, non c’è da meravigliarsi che Skinner venga considerata unanimemente una delle grandi rivelazioni di questa Serie A1.

    foto LVF

    Brenda Castillo (Allianz Vero Volley Milano). La ricerca delle giocatrici per la costruzione di una squadra dipende da una quantità infinita di fattori, tra cui le statistiche individuali rappresentano solamente uno dei numerosi pezzi di un mosaico che la dirigenza prima e l’allenatore poi dovranno incastrare perfettamente. L’energia, la dedizione in allenamento, l’attitudine, la capacità di leggere il gioco, la corrispondenza delle proprie caratteristiche con quelle delle compagne, il posizionamento e tanti altri aspetti che non finiscono a referto sono qualità che non possono essere trascritte su una tabella Excel ma che per esempio rendono un libero imprescindibile tanto quanto una bomber letale, una centrale fenomenale a muro o una palleggiatrice di livello assoluto. Ecco, Castillo più di tutte possiede queste caratteristiche: il collante perfetto che garantisce equilibrio e solidità a Milano (48,8% di ricezione perfetta, solo 16 errori nel primo tocco e un numero incredibile di difese e salvataggi apparentemente impossibili).

    FLOP

    Foto LVF

    Giulia Gennari (Volley Bergamo 1991). “Il secondo album è sempre il più difficile”, cantava un po’ di tempo fa Caparezza. A giudicare dalla stagione di Gennari, non ha tutti i torti. Infatti, dopo un campionato più che convincente lo scorso anno, la palleggiatrice si perde nel mare di errori commessi dalla società orobica in sede di mercato (a partire dalla scelta del successore di Stefano Micoli). Il suo compito appare difficile fin dalle prime partite, dato che capisce in fretta di non avere più un punto di riferimento in attacco come Khalia Lanier. Prova a velocizzare il gioco, ma spesso e volentieri risulta imprecisa e serve palloni difficili da gestire per le “bocche da fuoco”. Con le centrali va addirittura peggio: in controtendenza al 2022-2023, nessuna di loro riesce mai a creare grattacapi alle avversarie. Nonostante la salvezza raggiunta in extremis, la giocatrice romana è una delle grandi delusioni della stagione e probabilmente il simbolo dell’annata sotto le attese di Bergamo.

    Foto Il Bisonte Volley

    Giorgia Frosini (Uyba Volley Busto Arsizio). Deludere le aspettative a 21 anni porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la giovane opposta è stata annunciata dalla Uyba la scorsa estate, in molti si aspettavano la sua esplosione definitiva dopo una discreta stagione di apprendistato a Bergamo. Tuttavia, Frosini incontra tante difficoltà ad imporsi, passando più tempo in panchina che in campo: alla luce di un impatto troppo timido e di un bottino abbastanza magro (160 punti, 5 ace e 12 errori in battuta, 28 muri e il 12,2% di efficienza in attacco), non possiamo non metterla nella lista dei flop, con la speranza che in futuro e nel giusto contesto possa diventare quel terminale offensivo in grado di prendere per mano la squadra che speravano a Busto Arsizio.

    Lauren Stivrins (Il Bisonte Firenze). Nella hit parade dei flop di questa regular season, la centrale statunitense è scelta obbligata, anche perché in origine era considerata uno dei colpi di mercato più interessanti de Il Bisonte: nonostante che un grave infortunio al ginocchio avesse rimandato di un anno l’approdo in Italia, era difficile non avere delle aspettative elevate sul suo conto. Inoltre, il passaggio da una delle migliori fucine di talento degli USA (quella di Nebraska, la stessa di Jordan Larson, Kelsey Cook, Justine Wong-Orantes, per capirci) a una squadra giovane e ambiziosa come quella di Carlo Parisi sembrava legittimarle ancora di più, specie avendo in mente il suo rendimento in NCAA e nella lega di Athletes Unlimited. Tuttavia, con l’inizio del campionato arrivano i primi dubbi e Alessia Mazzaro comincia presto ad insidiarne la titolarità, fino a relegarla in panchina. Così, non essendo riuscita a dimostrare le proprie potenzialità (81 punti, 2 ace, 17 errori in battuta, 21 muri, il 40,3% di positività e il 25,7% di efficienza in attacco), a fine febbraio Stivrins decide, in accordo con la società toscana, di interrompere anzitempo il proprio contratto.

    Foto Rubin/LVF

    Kara Bajema (Allianz Vero Volley Milano). Aspettando Godot? A Milano va in scena un’opera dal titolo analogo, ovvero “Aspettando Kara”. Perchè la schiacciatrice a stelle e strisce, ad oggi, rappresenta la più grande delusione della Vero Volley. Non l’unica, forse, diranno i detrattori di Helena Cazaute, anche se ultimamente il suo lo sta facendo, a giudizio di chi scrive. Ma non è della francese che vogliamo parlare in questa sede. Finora la grande assente è un’altra e su questo possiamo essere quasi tutti d’accordo. Risponde al nome di Bajema, giocatrice che arrivava da una stagione in crescendo con il VakifBank. Quest’anno era lecito attendersi che esplodesse definitivamente e formasse di nuovo un tandem devastante con Paola Egonu. Nulla di tutto questo. Kara/Godot non sfrutta nemmeno lo stop per infortunio di Nika Daalderop, faticando a trovare ritmo in attacco (91 palloni a terra, 21 errori e 21 murate su 283 assist) e soffrendo tantissimo in ricezione (20,5% di perfetta, 70 negative e 33 errori) ogni volta che viene chiamata in causa. Da una del suo talento ci aspettiamo molto di più.

    Foto LVF

    Tatiana Kosheleva (Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia). Si può inserire il martello russo tra coloro che hanno deluso, tanto più nella stagione in cui la Megabox riesce per la prima volta a qualificarsi per la post-season? La questione è complessa e riguarda anche la dicotomia tra ciò che Kosheleva rappresenta per Vallefoglia e ciò che sta dando alla sua squadra in questo campionato: da un lato c’è la narrazione – che non può essere messa in discussione – di una grande campionessa diventata capitano e simbolo della piazza marchigiana nella fase finale della sua carriera; dall’altra la realtà del campo che racconta di una giocatrice di 35 anni vittima di un notevole downgrade dal punto di vista fisico che le fa perdere il posto da titolare. Una perdita di centralità evidenziata non solo dalle scelte dell’allenatore ma anche dai numeri: 109 punti, 18 muri e 3 ace con il 22,5% di efficienza offensiva e il 14,9% di ricezione perfetta (66 negative e 31 errori nel fondamentale).

    Foto LVF

    Olivia Rozanski (Volley Bergamo 1991). Secondo l’enciclopedia Treccani con “fumoso” intendiamo qualcosa di vago, inconsistente; oppure “pieno di alterigia, borioso”. In un paese la cui cultura sportiva è fondata su un’idea molto spinta di praticità e materialismo, dove tecnici, direttori sportivi e giocatori continuano a definirsi “concreti”, la fumosità è spesso un peccato imperdonabile ed è un termine che associamo a qualcuno che non solo gioca male, ma che lo fa in modo fastidioso, portandosi dietro l’inganno perpetuo di una promessa che non può mantenersi. Ecco, Rozanski rappresenta questa categoria meglio di tante altre. Di lei colpisce la conclamata estraneità, a volte quasi spocchiosa indifferenza, a tutto ciò che dovrebbe fare una buona banda. Una crepa che già a Chieri nella scorsa stagione s’era iniziata ad allargare, e che a Bergamo si fa crepaccio: seconda scelta sia per Matteo Solforati sia per Alberto Bigarelli, la schiacciatrice polacca paga grosse difficoltà nei fondamentali di seconda linea (21,1% di ricezione positiva, 86 primi tocchi negativi e 36 errori su 365 tentativi) ed è troppo discontinua in fase offensiva (159 punti, 7 ace e 29 errori in battuta, 13 block, 6 invasioni e il 20,9% di efficienza sotto rete).

    Foto LVF

    Roslandy Acosta (Trasportipesanti Casalmaggiore – Itas Trentino). Non c’è Serie A1 senza il suo flop del mercato di riparazione, ovvero colei che non è riuscita a riparare praticamente nulla. Nell’olimpo che vede, tra i tanti nomi delle ultime stagioni, giocatrici come Yao Di (Scandicci), Freya Aelbrecht (Perugia), Dobriana Rabadzhieva (Roma) e Saskia Hippe (Brescia), si aggiunge anche Acosta. La schiacciatrice torna nella massima serie italiana grazie a Casalmaggiore, che la rispolvera per sostituire Ali Frantti, anche se poi non si rivelerà all’altezza. A fine novembre arriva la chiamata di Trento, alla ricerca di un elemento di esperienza per rinforzare il reparto delle attaccanti laterali. Ma anche questo nuovo sodalizio delude le aspettative. Infatti, la 33enne venezuelana riesce poche volte a dare una mano concreta all’Itas. Un po’ perché l’intesa con Gaia Guiducci non sembra mai fare passi in avanti, un po’ perché non è quella trascinatrice che si aspettavano in via Trener, fatto sta che il suo 11,4% di efficienza in attacco e le sue incertezze in ricezione (22,3% di perfetta, 77 negative e 87 errori su 345 primi tocchi) contribuiscono a rendere impossibile la rimonta salvezza del club gialloblù.

    Foto LVF

    Francesca Parlangeli (Itas Trentino). Nella stagione della promozione in A1, il libero torinese aveva abituato bene, molto bene, i suoi tifosi: era stata una delle migliori interpreti del suo ruolo, una certezza sulla quale lo staff tecnico dell’Itas sapeva di poter contare e che molto spesso faceva la differenza. Il ritorno sul massimo palcoscenico della pallavolo femminile italiana, però, si rivela decisamente complicato per Parlangeli, dal momento che non riesce mai a portare quella dose di esperienza e leadership per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti delle palleggiatrici. Chiude il campionato con il 22,0% di ricezione perfetta, 36 errori e 105 primi tocchi negativi, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare alla salvezza la formazione trentina avrebbe avuto bisogno anche della miglior versione di Francesca.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Sarà l’americana Amber Igiede a prendere il posto di Ana Beatriz Correa a Roma

    La statunitense Amber Igiede, 23 anni, 191 cm, centrale, è una nuova giocatrice delle Wolves, sostituirà la centrale brasiliana Ana Beatriz Correa infortunatasi nel corso dell’ultima gara di campionato contro la Savino del Bene Scandicci.

    La giocatrice nata a Baton Rouge (Louisiana) da alcune settimane si stava allenando con la squadra di Roma, avrà così la possibilità di scendere in campo con la maglia dell’Aeroitalia SMI Roma sin da domenica 24 marzo nell’ultima partita di regular season contro Novara. 

    Amber è giunta nella capitale dopo aver giocato per 4 anni nella squadra della University of Hawaii con cui ha partecipato al torneo NCAA Division I, conseguendo diversi riconoscimenti individuali, tra cui l’All American Award 2022 e 2023. Ha iniziato a giocare a volley a scuola all’età di 10 anni per poi farne la propria passione, giocatrice anche di beach volley, si è laureata in Psicologia. Ragazza solare e carica di energia, ama cucinare, stare con gli amici e provare i diversi sapori della tavola, nel tempo libero va in Chiesa e legge libri.

    “Mi piace ogni cosa di Roma, la gente, naturalmente il cibo e amo già la città, è come camminare in un museo, è bellissimo. Per me, poter giocare nella serie A1 italiana è un sogno che diventa realtà; il meglio che mi potesse accadere. All’inizio della mia carriera inseguivo il sogno di giocare in Italia e sta accadendo davvero. Non posso spiegare a parole quanto sono grata per questa opportunità”.

    “Voglio ringraziare il Club per credere in una giocatrice appena uscita dal college. Voglio anche ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato durante la mia vita, tra gli altri i miei allenatori del college e tutto lo staff della Roma Volley. Nello sport i miei sogni non hanno limiti, voglio giocare a lungo e al massimo livello delle mie potenzialità. Mi piacerebbe giocare nelle competizioni di più alto livello del mondo, ma la cosa più importante è che voglio farlo divertendomi.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A1 femminile, i risultati dei quattro anticipi della 12° giornata di ritorno

    Sabato ricco quello della penultima giornata di regular season di Serie A1 femminile con ben quattro anticipi in programma. Ad aprire le danze Milano-Firenze, seguita da Casalmaggiore-Vallefoglia e Trento-Busto. In prima serata la sfida del Palaverde tra la capolista Conegliano e Pinerolo. Di seguito i risultati e la classifica aggiornati in tempo reale.

    12ª giornata di ritorno Serie A1 Tigotà

    Sabato 16 marzo 2024Allianz Vero Volley Milano – Il Bisonte Firenze 3-1 (25-19, 20-25, 25-17, 25-21)Trasportipesanti Casalmaggiore – Megabox Ond. Savio Vallefoglia ore 18.00Itas Trentino – Uyba Volley Busto Arsizio ore 18.30Prosecco Doc Imoco Conegliano – Wash4green Pinerolo ore 20.30

    Domenica 17 marzo 2024Savino Del Bene Scandicci – Aeroitalia Smi Roma ore 17.00Igor Gorgonzola Novara – Volley Bergamo 1991 ore 19.30Honda Olivero S.Bernardo Cuneo – Reale Mutua Fenera Chieri ’76 ore 19.30

    ClassificaProsecco Doc Imoco Conegliano 69, Allianz Vero Volley Milano 60*, Savino Del Bene Scandicci 58, Igor Gorgonzola Novara 53, Reale Mutua Fenera Chieri ’76 42, Wash4green Pinerolo 34, Megabox Ond. Savio Vallefoglia 34, Aeroitalia Smi Roma 34, Trasportipesanti Casalmaggiore 28, Il Bisonte Firenze 27*, Uyba Volley Busto Arsizio 24, Honda Olivero S.Bernardo Cuneo 18, Volley Bergamo 1991 15, Itas Trentino 8.*Una partita in più LEGGI TUTTO

  • in

    Due mesi di squalifica a Giuseppe Pirola per le dichiarazioni su Velasco

    Due mesi di squalifica e 200 euro di multa alla società: questa la sanzione inflitta dal Tribunale Federale della Federazione Italiana Pallavolo a Giuseppe Pirola, presidente della UYBA Volley Busto Arsizio, per le sue dichiarazioni successive al divorzio dal tecnico Julio Velasco in occasione della sua nomina a CT della nazionale femminile. Un (prevedibile) strascico disciplinare che si riferisce, in particolare, ai commenti contenuti in un’intervista della testata giornalistica Primo Piano Italia TV dello scorso 26 novembre, in cui Pirola accusava la Federazione di aver “abusato della nostra società provocando danni importantissimi dal punto di vista sportivo ed economico“. Il presidente della UYBA aveva inoltre parlato di “vicenda schifosa“, invitando gli organi di stampa a continuare a dare rilievo all’accaduto perché non cadesse nel dimenticatoio.

    Secondo il giudice, che ovviamente non si esprime sul merito della questione Velasco, l’atteggiamento assunto da Pirola sarebbe stato “quantomeno irriguardoso e diffamatorio nei confronti dei vertici federali e di tutto il movimento pallavolistico, oltrepassando così ogni diritto di critica pacificamente riconosciuto” nonché “i limiti della continenza espressiva, formale e sostanziale“. La sentenza prosegue affermando che Pirola avrebbe “accusato pubblicamente di mendacio la Federazione e i suoi rappresentanti, così violando palesemente la normativa federale” e definisce “ancora più grave” l’appello rivolto ai media, “in distonia con ogni principio di lealtà e probità“.

    La conclusione è lapidaria: “Le personali e plateali affermazioni rese dal signor Pirola devono considerarsi, indubbiamente, gravi, irrispettose, diffamatorie e lesive del decoro, reputazione e immagine dell’intera Federazione, e possono indurre erroneamente l’opinione pubblica a dubitare, impropriamente, dell’onestà e trasparenza dell’intero movimento pallavolistico e dei suoi organi“. Conclusioni da cui discende l’inevitabile sanzione a due mesi di sospensione da ogni attività federale. Un provvedimento che però, come accade purtroppo spesso in questi casi, finisce per assumere le sembianze di una punizione esemplare, senza fare alcun passo nella direzione della risoluzione di un dissidio che non è mai stato realmente affrontato, se non con poche e faticose parole dei protagonisti. E da cui la Fipav, comunque la si voglia vedere, è uscita danneggiata nell’immagine e nella credibilità.

    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

  • in

    Scandicci perfetta, Busto ad un passo dalla salvezza. Ufficiale la retrocessione di Trento

    Tante emozioni nella domenica della terzultima giornata di Serie A1 Tigotà. Dietro la capolista Conegliano, Scandicci si conferma seconda a +1 su Milano. In zona Playoff, Pinerolo, Vallefoglia e Roma rimangono a tiro di Casalmaggiore, ancora matematicamente in corsa per la post season. In coda, Busto fa un passo importante verso la salvezza mentre Bergamo, tredicesima, rimane a -3 (con una partita in meno) dal dodicesimo posto di Cuneo. Ufficiale la retrocessione di Trento.  

    Una partita dai pronostici equilibrati ma che invece ha avuto una sola protagonista. Questo il riassunto del match che ha visto la Savino Del Bene Scandicci trionfare con un netto 0-3 in casa dell’Igor Gorgonzola Novara. Tre punti pesantissimi per le toscane, che tornano al secondo posto in classifica grazie all’ennesima prestazione da campionessa di Ekaterina Antropova, autrice di 26 punti (3 ace e 2 muri) con il 52% di efficienza e nessun errore a referto. Sempre ad inseguire le zanzare di coach Bernardi, che non riescono mai a strappare il comando della partita dalle mani delle avversarie toscane. 

    L’altro risultato pesante di giornata arriva dal PalaFacchetti di Treviglio: la UYBA Volley Busto Arsizio vince lo scontro diretto in casa della Volley Bergamo 1991 e si avvicina alla permanenza in Serie A1, mettendo nei guai la compagine orobica, che resta a -3 da Cuneo con una partita in meno.

    Negli altri due confronti di giornata festeggiano la TrasportiPesanti Casalmaggiore e l’Aeroitalia Smi Roma. Le casalasche non rallentano in casa della Wash4Green Pinerolo e vincono 1-3 una partita sostanzialmente gestita dall’inizio alla fine escluso il secondo set, rimanendo matematicamente in corsa per un posto Playoff. Le giallorosse, dopo due tie-break persi, riescono a spezzare la maledizione del quinto set contro l’Itas Trentino, che aveva rimontato dal 2-0 grazie ai 21 punti di Michieletto e i 17 di Dehoog. Ma una super Bici da 28 punti, accompagnata dai 17 di Rivero e i 15 di Rucli, hanno permesso a coach Cuccarini di festeggiare il successo.

    RISULTATI

    Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Il Bisonte Firenze 0-3 (20-25, 23-25, 18-25) giocata ieriAllianz Vero Volley Milano-Honda Olivero S.Bernardo Cuneo 3-0 (25-19, 25-23, 25-20) giocata ieriMegabox Ond.Savio Vallefoglia-Prosecco DOC Imoco Conegliano 1-3 (25-22, 17-25, 22-25, 13-25) giocata ieriAeroitalia Smi Roma – Itas Trentino 3-2 (25-18, 25-20, 19-25, 20-25, 15-10)Volley Bergamo 1991 – Uyba Volley Busto Arsizio 1-3 (25-18, 20-25, 18-25, 17-25)Igor Gorgonzola Novara – Savino Del Bene Scandicci 0-3 (22-25, 21-25, 14-25)Wash4green Pinerolo – Trasportipesanti Casalmaggiore 1-3 (15-25, 25-15, 14-25, 19-25)

    CLASSIFICA

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 69; Savino Del Bene Scandicci 58; Allianz Vero Volley Milano 57; Igor Gorgonzola Novara 53; Reale Mutua Fenera Chieri ’76 42; Wash4Green Pinerolo 34; Megabox Ond.Savio Vallefoglia 34; Aeroitalia Smi Roma 34; Trasportipesanti Casalmaggiore 28; Il Bisonte Firenze 27; UYBA Volley Busto Arsizio 24; Honda Olivero S.Bernardo Cuneo 18; Volley Bergamo 1991 15; Itas Trentino 8.

    PROSSIMO TURNODomenica 17/03 ore 17.00

    Allianz Vero Volley Milano – Il Bisonte Firenze sab 16/03 ore 17.00Trasportipesanti Casalmaggiore – Megabox Ond. Savio Vallefoglia sab 16/03 ore 18.00Itas Trentino – Uyba Volley Busto Arsizio sab 16/03 ore 18.30Prosecco Doc Imoco Conegliano – Wash4green Pinerolo sab 16/03 ore 20.30Savino Del Bene Scandicci – Aeroitalia Smi RomaIgor Gorgonzola Novara – Volley Bergamo 1991 ore 19.30Honda Olivero S.Bernardo Cuneo – Reale Mutua Fenera Chieri ’76 ore 19.30 LEGGI TUTTO

  • in

    Vallefoglia, Pistola: “Dalle ragazze mi aspettavo un atteggiamento più spregiudicato”

    La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia non riesce ad interrompere la cavalcata della capolista Prosecco Doc Imoco Conegliano, alla 38esima vittoria consecutiva nella stagione, ma trova un pubblico record al PalaMegabox, a conferma dell’interesse che la pallavolo di vertice sta tornando a riscuotere a Pesaro. Nonostante il risultato, la serata è stata una vera e propria festa per gli oltre mille appassionati, molti dei quali giovanissimi, allietati dalla presenza di MegyTiger, la nuova mascotte delle tigri.L’allenatore Andrea Pistola racconta così la partita, non nascondendo una punta di delusione anche a fronte della forza dell’avversaria: “Speravo in una partita diversa, perché la squadra attraversa un momento di fiducia e veniva da due vittorie molto importanti. Mi aspettavo dalle ragazze un approccio più spregiudicato e coraggioso e un atteggiamento un po’ più aggressivo”.

    “Nel primo set siamo partiti bene in battuta e abbiamo difeso abbastanza, ma in attacco siamo stati troppo conservativi, accontentandoci dei nostri soliti colpi senza osare di più, e con avversarie del genere poi succede che ti prendano le misure: ci hanno punito nel contrattacco ogni volta che non riuscivamo a mettere la palla a terra, e la partita è scivolata via via per inerzia”.

    “Nel terzo set eravamo tornati sotto, ma due pallonetti al millimetro di Haak ci hanno ricacciato indietro. Abbiamo avuto un bel contributo dalle ragazze subentrate dalla panchina, soprattutto in termini di coraggio e sfacciataggine”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A1 femminile: gli anticipi dell’undicesima giornata di ritorno

    La terzultima giornata di ritorno della Serie A1 Tigotà si apre con tre anticipi: alle 17 Chieri ospita Firenze, alle 18 Milano riceve Cuneo e alle 20.30, in diretta su RaiSport +HD, si sfidano Vallefoglia e Conegliano. Domani tutte le altre partite.

    Ecco gli aggiornamenti in tempo reale:

    RISULTATI

    Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Il Bisonte Firenze 0-3 (20-25, 23-25, 18-25)

    Allianz Vero Volley Milano-Honda Olivero S.Bernardo Cuneo ore 18.00

    Megabox Ond.Savio Vallefoglia-Prosecco DOC Imoco Conegliano ore 20.30

    CLASSIFICAProsecco DOC Imoco Conegliano 66; Savino Del Bene Scandicci 55; Allianz Vero Volley Milano 54; Igor Gorgonzola Novara 53; Reale Mutua Fenera Chieri ’76* 42; Wash4Green Pinerolo 34; Megabox Ond.Savio Vallefoglia 34; Aeroitalia Smi Roma 32; Il Bisonte Firenze* 27; Trasportipesanti Casalmaggiore 25; UYBA Volley Busto Arsizio 21; Honda Olivero S.Bernardo Cuneo 18; Volley Bergamo 1991 15; Itas Trentino 7.*Una partita in più LEGGI TUTTO

  • in

    Secondo posto, Play Off, salvezza: tutto si decide in tre giornate

    Mancano soltanto tre giornate alla conclusione della regular season di Serie A1 Tigotà, e nel turno infrasettimanale di mercoledì il massimo campionato nazionale ha già espresso il suo primo verdetto: il primo posto matematico della Prosecco DOC Imoco Conegliano, forte di 23 vittorie in altrettante partite. Un traguardo che regala alle Pantere anche la certezza della partecipazione alla prossima Champions League: a qualificarsi per la massima competizione europea, infatti, saranno le due finaliste per lo Scudetto e la miglior classificata al termine della stagione regolare.

    Proprio questa circostanza rende di vitale importanza la conquista del secondo posto, conteso da tre squadre: Savino Del Bene Scandicci, Allianz Vero Volley Milano e Igor Gorgonzola Novara, divise l’una dall’altra da un solo punto. Il prossimo turno sarà cruciale, perché piemontesi e toscane si affronteranno nello scontro diretto al PalaIgor: Milano dovrà cercare di approfittarne facendo bottino pieno nell’anticipo contro Cuneo. Anche nei due turni successivi l’Allianz Vero Volley avrà sulla carta il calendario migliore, incontrando Firenze in casa e Vallefoglia in trasferta, ma Egonu e compagne non vivono certo il loro momento più brillante (due sole vittorie, entrambe al tie break, nelle ultime 5 partite) e in più dovranno affrontare la doppia semifinale di Champions contro il Fenerbahce. Scandicci e Novara, invece, si scambieranno negli ultimi due turni due avversarie pericolose come Roma e Bergamo.

    Se alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76 mancano solo 2 punti per conquistare matematicamente quel quinto posto che, alla luce del cambio di regolamento in corsa, vale (almeno) la qualificazione alla Challenge Cup, per i restanti tre posti nei Play Off Scudetto sono nettamente in vantaggio Wash4Green Pinerolo, Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia e Aeroitalia Smi Roma (per tutte si tratterebbe della prima partecipazione): alle prime due basterà un punto nelle restanti 3 partite per tagliare il traguardo, mentre alle capitoline ne servono 3, da inseguire già domenica contro Trento. La Trasportipesanti Casalmaggiore, per centrare la clamorosa rimonta, dovrebbe invece vincere tutte le gare da qui alla fine, due delle quali saranno peraltro gli scontri diretti con Pinerolo e Vallefoglia, e sperare in un crollo delle avversarie; stesso discorso anche per Il Bisonte Firenze, reduce da ben 6 sconfitte consecutive.

    Non è ancora matematica la retrocessione in A2 dell’Itas Trentino, ma per salvarsi la squadra di Mazzanti avrebbe bisogno di vincere da 3 punti tutte le gare che le restano (le tre delle ultime giornate più il recupero del 20 marzo contro Bergamo) e sperare che la Honda Olivero S.Bernardo Cuneo non faccia nemmeno un punto. Le cuneesi, invece, sono in piena lotta per la salvezza con lo stesso Volley Bergamo 1991 e la UYBA Volley Busto Arsizio, che ha appena cambiato allenatore affidando la panchina a Enrico Barbolini. Il derby lombardo di domenica potrebbe già essere decisivo: in caso di vittoria da 3 punti, alle Farfalle basterebbe poi conquistarne uno contro Trento per mettersi definitivamente al riparo.

    Le orobiche, dal canto loro, hanno bisogno di una vittoria piena per sperare, considerando che dopo la sfida con Busto il calendario proporrà, oltre al recupero con l’Itas, i proibitivi scontri con Novara e Scandicci. Appena più agevole il percorso di Cuneo, che farà visita a Milano, poi ospiterà il derby con Chieri e chiuderà sul campo di Firenze. Le “gatte”, però, sono avvantaggiate su Bergamo in caso di arrivo alla pari, avendo vinto ben 7 partite contro le 4 delle rivali.

    LA CLASSIFICAProsecco DOC Imoco Conegliano 66; Savino Del Bene Scandicci 55; Allianz Vero Volley Milano 54; Igor Gorgonzola Novara 53; Reale Mutua Fenera Chieri ’76 42; Wash4Green Pinerolo 34; Megabox Ond. Savio Vallefoglia 34; Aeroitalia Smi Roma 32; Trasportipesanti Casalmaggiore 25; Il Bisonte Firenze 24; UYBA Volley Busto Arsizio 21; Honda Olivero S.Bernardo Cuneo 18; Volley Bergamo 1991* 15; Itas Trentino* 7.*Una partita in meno LEGGI TUTTO