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    Fersino: “Devo tanto a De Gennaro, ma Novara non è così distante dall’Imoco”

    Di Redazione Classe 2000, Eleonora Fersino non ha niente da invidiare ai liberi di maggior esperienza. Da quest’anno titolare all’Igor Gorgonzola Novara, ereditando il posto della leggendaria Sansonna, Fersino ha avuto la possibilità di farsi le ossa dietro alla grande Monica De Gennaro, di cui è stata vice dal 2018 al 2020 in maglia Imoco Volley. “Devo essere grata a “Moky” che mi ha insegnato tanto. E’ stata importante per la mia crescita, una grande opportunità lavorare assieme” ricorda in un’intervista di Marco Piatti per La Stampa Novara. Quell’Imoco Volley che ha soffiato la Coppa Italia a Novara per un solo punto di scarto. Ma per Fersino e compagne quella partita è stata fondamentale perchè “A Roma abbiamo capito che tra noi e loro non c’è tutta questa distanza. Anzi, passata la delusione, ora ci sentiamo ancora più forti, per assurdo quella sconfitta al quinto set è stata un’iniezione di autostima”. Nonostante la lotta al cardiopalma, per il libero originario di Chioggia la quarta giornata di andata è stata il vero test: “Se devo essere sincera la vera battaglia è stata a Monza, una partita vinta al quinto set che ci aveva prosciugato a livello di energie fisiche e mentali”. In conclusione, Fersino si concentra sull’emergenza sanitaria che sta colpendo molte squadre “Per ora siamo state fortunate, non abbiamo mai avuto positive nel gruppo. Più che altro il problema è legato ad eventuali rinvii perché già abbiamo due partite da recuperare e dobbiamo giocare anche in Champions. Il calendario è già abbastanza affollato”. “Ora cerchiamo di vedere meno gente possibile e di limitare le uscite. Abbiamo ridotto di molto la nostra vita sociale, ma visto il momento è necessario” chiosa Fersino. LEGGI TUTTO

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    Sondaggio tra i giocatori: più del 50% si sente stanco e a rischio infortuni

    Di Redazione Troppe partite, troppe sovrapposizioni tra squadre di club e nazionali, troppi infortuni: un quadro che da tempo preoccupa i giocatori di pallavolo, in particolare nel campionato italiano, quello in cui l’attività è più intensa. A fotografare la situazione è un sondaggio realizzato da AIP – Associazione Italiana Pallavolisti tra 115 atleti (58 giocatori di Superlega e 57 giocatrici di Serie A1), il 47,8% dei quali ha partecipato alle attività della propria nazionale nel corso dell’estate 2021. Il dato di partenza è che gli atleti si sentono stanchi, affaticati e stressati: il 50% dei giocatori si dichiara “molto stanco” (percentuale che sale al 53% per i convocati in nazionale), il 30% “abbastanza” e solo il 20% “poco”. Il motivo della stanchezza è, per il 46% degli intervistati, il calendario troppo fitto: il 14% lamenta anche l’assenza di una pausa estiva, mentre un altro 14% si dice stressato dall’emergenza Covid e da altri fattori. Una diversa distribuzione degli impegni (ad esempio con un campionato più lungo, o meno partite infrasettimanali) potrebbe influire molto positivamente sulla stanchezza per il 55,1% dei giocatori – ma la percentuale sale al 65,5% se si prende in considerazione la sola Superlega – e abbastanza positivamente per il 18,2%. I problemi di calendario sembrano incidere maggiormente sui giocatori di Superlega maschile (che si dicono “molto stanchi” al 53,4%) rispetto alla Serie A1 femminile (46,6%). Se si guarda poi al confronto con la scorsa stagione, le percentuali aumentano ancora: il 58,6% degli uomini e il 54,5% delle donne sono “più stanchi” rispetto all’anno precedente (per un altro 33% non ci sono variazioni). Per quanto riguarda l’attività internazionale, sono le giocatrici di A1 femminile a dichiararsi più preoccupate in vista della prossima stagione (al 45,6%), mentre solo il 32,8% dei giocatori di Superlega manifesta dubbi. Infine il tema più caldo, quello degli infortuni: il 47,4% delle atlete e il 34,5% degli atleti ne ha subito almeno uno nella prima parte di questa stagione. Complessivamente i giocatori infortunati sono il 45,4% tra quelli che hanno svolto attività con la propria nazionale nel 2021. Nel report pubblicato da AIP trovano spazio anche alcuni desideri e speranze dei giocatori intervistati: “Vorrei che fossimo trattati e considerati finalmente come professionisti, con tutele, assicurazioni e riposo obbligatori“, “Vorrei che nell’organizzazione del calendario fossero presi in considerazione anche gli impegni internazionali: tutti abbiamo diritto a riposare!“, “Vorrei non giocare nel periodo natalizio, cosa che mi rende impossibile trascorrere del tempo prezioso con la mia famiglia“. E c’è anche un eloquente “Vorrei essere trattato come una persona!“. (fonte: AIP) LEGGI TUTTO

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    Bartoccini Fortinfissi di nuovo al completo: tutte le atlete sono negative

    Di Redazione Torna la “normalità” in casa Bartoccini Fortinfissi Perugia. Dagli esami di oggi è risultato infatti che si sono negativizzate le due atlete risultate positive al Covid-19 la scorsa settimana. Una volta effettuati i necessari controlli medici, le giocatrici saranno reintegrate nel gruppo a disposizione di Luca Cristofani, che sarà dunque di nuovo al completo. Nonostante questo la Bartoccini Fortinfissi sarà costretta a rimanere ancora ai box nel weekend: l’incontro con Il Bisonte Firenze, infatti, è stato rinviato a causa delle positività nella squadra toscana. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore finalmente al completo, sabato si torna in campo

    Di Redazione Odissea finita per la VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore: come riporta il quotidiano La Provincia, gli ultimi tamponi eseguiti ieri hanno evidenziato la negatività al Covid-19 di tutti i membri del gruppo squadra, che può quindi tornare ad allenarsi al completo. Nel mirino ci sono ben tre partite in una settimana: dopo l’anticipo di sabato sera contro l’Igor Gorgonzola Novara, infatti, Casalmaggiore scenderà nuovamente in campo mercoledì 19 gennaio per il recupero della prima giornata di ritorno contro la Savino Del Bene Scandicci, e poi ancora sabato 22 in casa dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club. Intanto la società si guarda intorno sul mercato: sono insistenti le voci sull’interessamento per Katerina Zakchaiou, centrale cipriota che, con l’arrivo di Rettke, avrebbe poche occasioni di mettersi in luce a Monza. Prima di procedere su questa strada bisogna però risolvere il dilemma Polina Rahimova: l’opposta ingaggiata a campionato iniziato è stata disponibile finora soltanto a singhiozzo e anche dagli ultimi accertamenti medici non sono arrivate novità risolutive. LEGGI TUTTO

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    Novara riprende gli allenamenti: nessun caso di positività nel gruppo

    Di Redazione La Igor Gorgonzola Novara ha ripreso ieri gli allenamenti dopo il weekend libero, a causa del rinvio a data da destinarsi della sfida di campionato con Firenze, valida per la prima giornata di ritorno di serie A1. Le azzurre sono state sottoposte in data odierna a un giro di tamponi di controllo anti Covid-19 e l’esito è stato negativo per tutte le atlete e per tutti i componenti dello staff. Per le azzurre, il prossimo impegno è quello in programma sabato sera a Cremona contro la VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore (ore 20.30, diretta RaiSport). “Ripartiamo da quanto di buono messo in campo a Roma – spiega il dg Enrico Marchioni – e dalla voglia di rivalsa che una sconfitta, per quanto onorevole, si porta dietro. Un anno e mezzo fa abbiamo iniziato un nuovo ciclo, un percorso che ci ha portate a costruire un progetto in cui la continuità fosse strumentale a crescere e a consolidarci tra le migliori, in Italia e in Europa. Abbiamo fatto tanta strada, segno che si è lavorato bene, ma rimane un piccolo ma decisivo salto di qualità da compiere per tornare a vincere qualche trofeo. Continueremo a lavorare, consapevoli che ci sarà grande concorrenza ma anche del fatto che la strada intrapresa sia quella giusta. A dirlo, è il campo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Salgono a quattro le gare rinviate per Il Bisonte Firenze: non si gioca contro Perugia

    Di Redazione La Lega Pallavolo Serie A Femminile comunica lo spostamento a data da destinarsi, causa Covid-19 della gara tra Il Bisonte Firenze e la Bartoccini Fortinfissi Perugia, in programma il 16 gennaio. Salgono a quota quattro dunque le gare da recuperare per il Bisonte Firenze: Volley Bergamo 1991-Il Bisonte Firenze (12° giornata andata); Il Bisonte Firenze-Savino del Bene Scandicci (13° giornata andata); Il Bisonte Firenze-Igor Gorgonzola Novara (1°giornata ritorno); Il Bisonte Firenze-Bartoccini Fortinfissi Perugia (2°giornata ritorno). In calendario al momento solo uno dei quattro recuperi. La gara tra Il Bisonte Firenze e la Igor Gorgonzola Novara, valida per la 1°giornata del girone di ritorno, verrà recuperata il 24/02/2022 alle 20.30 a Palazzo Wanny. Il prossimo appuntamento, valido per la terza giornata del girone di ritorno, è attualmente in programma per il 22/1 ore 17.00 al Pala Trento con la Delta Despar Trentino. Al momento sono, quindi, due le partite rinviate per la prossima giornata di Serie A1 femminile: sospesa anche Reale Mutua Fenera Chieri-Vero Volley Monza. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mascherine e reti speciali: un anno fa il no dei giocatori, ora l’apertura?

    Di Redazione Quando le cose andavano peggio, ovvero quando il mondo attendeva con ansia l’arrivo di un vaccino, lo sport è stato costretto prima a fermarsi, con tanti campionati che non hanno visto neanche la fine, e poi a riprendere gradualmente, ma rigorosamente a porte chiuse. In questa fase specifica, si sono registrati alcuni contagi tra i gruppi squadra, ma mai si era arrivati alla situazione attuale. Una situazione che ora sta portando, anzi convincendo diversi atleti a giocare indossando le mascherine. Nella pallavolo è stata Vibo Valentia a fare notizia in questo senso nell’ultima settimana, ma di altri casi isolati se ne erano già registrati. Quello che ora in molti si stanno chiedendo è come mai, in due anni ormai di pandemia, non si siano trovate soluzioni adeguate per permettere il corretto svolgimento in sicurezza della pratica sportiva, sia essa agonistica o amatoriale. DUE BREVETTI ITALIANI – In verità è stato più di qualcuno a ideare, testare e brevettare varie soluzioni, ma l’iniziale interesse, anche da parte delle Federazioni, non ha poi avuto seguito. Nella pallavolo, ad esempio, erano stati due prodotti in particolare a suscitare grande interesse a inizio del 2020: le mascherine Sherpa realizzate dal Politecnico di Torino e Covernet, la rete anti-Covid ideata e sviluppata da Matteo Zingaro, allenatore del settore giovanile di Trentino Volley. Mascherina Sherpa LE MASCHERINE SHERPA – Le mascherine Sherpa rispondevano ai requisiti previsti per le maschere sportive in termini di efficienza di filtrazione e resistenza respiratoria (riposo, attività moderata e intensa). In particolare era stata rilevata una respirabilità della mascherina che consentiva di inalare senza problemi fino a 200 L/min di aria (per intenderci, le mascherine chirurgiche consentono di inalare solo fino a 95L/min di aria), portata compatibile con la pratica degli sport più intensi, mantenendo un’efficienza di filtrazione adeguata, nel pieno rispetto della sicurezza degli atleti. Anche le misure di attenuazione acustica, svolte nell’Applied Acoustics Lab del Politecnico di Torino, avevano verificato che l’intellegibilità del parlato non veniva compromessa dalla maschera e gli atleti avrebbero così potuto continuare a comunicare efficacemente durante l’azione. PERCHE’ SONO STATE BOCCIATE (E DA CHI)? – Insomma, un prodotto che garantiva la sicurezza (e il comfort) senza compromettere le prestazioni. Cosa è andato storto, allora? La spiegazione l’aveva data lo scorso marzo Massimo Righi, presidente della Lega Volley, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino all’indomani della partita tra Civitanova e Modena che aveva sollevato la questione: “I giocatori non vogliono scendere in campo con le mascherine, evidentemente non si sentono a loro agio. Lo dico con rammarico perché è una battaglia persa che porto avanti da inizio campionato (era la stagione 2020/2021, n.d.r.)“. Proprio in queste ore lo stesso Righi, intervistato dall’adnkronos, è tornato sull’argomento citando ancora le mascherine Sherpa: “Più di un anno fa inviammo alle nostre squadre una mascherina sperimentale fatta dal Politecnico di Torino, mascherina che veniva utilizzata all’epoca dai maratoneti che avevano uno sforzo aerobico sicuramente superiore ai nostri atleti, per poter giocare con la mascherina quando eravamo nel pieno della pandemia, nella prima ondata, ma i giocatori l’hanno indossata ed hanno detto che non si respirava ed era impossibile giocare in quelle condizioni. Visto che l’evidenza scientifica non era tale dal poterli obbligare lasciammo perdere. Ora devo dire che da tre o quattro mesi i giocatori in allenamento indossano la mascherina, quello di Vibo Valentia è il primo caso in una partita ufficiale ma da ottobre le mascherine vengono usate in allenamento come forma di autotutela. Un giocatore in A3 ha addirittura usato una Ffp2 in partita, ed infatti ha fatto molta fatica”, ha spiegato il presidente e ad della Lega Volley. Come a dire, avete rifiutato delle mascherine studiate appositamente per lo sport e ora usate addirittura quelle che la gente comune usa per andare a lavoro o fare la spesa. La rete anti-Covid Covernet – Foto Trentino Volley LA RETE ANTI-COVID – Un anno fa poi, sempre Righi, aveva parlato anche di un altro progetto che la Lega Volley stava prendendo in seria considerazione, quello della rete anti-Covid: “Si tratta di una rete in pvc. L’abbiamo testata e mandata alle società”. Poi però aveva anche precisato: “Una volta che saremo tutti vaccinati non servirà più”. Un anno e tre dosi di vaccino dopo, a causa della variante Omicron, la situazione che giocatori, squadre e federazioni stanno affrontando potrebbe portare a rivalutare anche questa idea. La rete Covernet era realizzata con uno speciale materiale plastico per proteggere i giocatori dai droplet del coronavirus. “Studiando i fattori di rischio per il Covid-19, ho capito subito che il contatto del pallone con le mani e la sanificazione erano problemi marginali: il grosso dei pericoli veniva dal ‘faccia contro faccia’ che si sviluppa sottorete. E così è stato naturale pensare a modificare la rete stessa” aveva raccontato proprio ai nostri microfoni l’ideatore Matteo Zingaro (qui l’intervista completa). In più, oltre a proteggere, la rete permetteva anche una maggiore visibilità e una importante possibilità di personalizzazione a costi ridotti (il materiale permetteva la stampa diretta), ad esempio con i loghi degli sponsor. Da qui la scelta del nome Covernet “perché come la ‘cover’ di un cellulare si può cambiare a piacimento“. L’unica perplessità riguardava il rimbalzo del pallone. “Posso dire che è un problema residuale – precisava Zingaro -. È vero, Covernet restituisce un rimbalzo diverso, ma questo può essere una risorsa per il gioco più che una difficoltà; e poi è una situazione che si verifica in pochissime occasioni, non ho mai visto allenamenti incentrati su questo aspetto“. foto Lega Volley Insomma, seppur in tempi diversi e con problematiche diverse, ma comunque dettate dalla crisi pandemica, qualcosa era stato fatto allo scopo di proteggere i giocatori, e di conseguenza il regolare svolgimento dei campionati. Se all’epoca erano stati proprio i giocatori a porre il veto, forse oggi potrebbero essere sempre loro a fare un passo indietro. O forse sarebbe meglio dire in avanti? LEGGI TUTTO

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    Roma torna in palestra dopo lo stop forzato: “Riprendiamo ma senza affrettare i tempi”

    Di Redazione Le giocatrici dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club sono tornate in palestra dopo venti giorni di stop dovuto alla diffusione del covid-19 che a fine dicembre ha interessato gran parte del gruppo squadra. Risultate negative agli ultimi test molecolari, sotto l’attenta supervisione di coach Stefano Saja e di tutto lo staff tecnico e sanitario, le capitoline hanno iniziato il 2022 con una doppia seduta di allenamento, alternando un lavoro fisico in sala pesi a uno tecnico in campo. Come da calendario, infatti, la prossima gara ufficiale, prima dell’anno nuovo, è fissata domenica 16 gennaio a Conegliano contro le Pantere della Prosecco Doc Imoco Volley, alle 19.30 in diretta su SkySport Arena. Nell’attesa di scoprire il nuovo calendario gare che dovrà definire i recuperi di due match casalinghi conto Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia e Bosca S. Bernardo Cuneo, Giacomo Drusiani, preparatore atletico dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, ha parlato della ripresa del lavoro in palestra e del programma approntato per la settimana: “Dopo 20 giorni di quarantena e isolamento, le ragazze si sono presentate in palestra con una gran voglia di ricominciare a lavorare, anche se ben consapevoli che non si può partire subito al massimo. La situazione è relativamente buona. Nonostante lo stop forzato, tutto il gruppo si è tenuto, nel limite del possibile, in forma con alcuni esercizi che avevo dato loro da fare in casa. Sono state brave.” “L’obiettivo principale di questi primi giorni è il dosaggio del carico di lavoro. Ci deve essere un buon equilibrio tra lavoro in palestra e sala pesi, per riprendere al più presto la condizione senza mai affrettare i tempi, anche perché non tutte le ragazze si sono negativizzate allo stesso momento e non tutte hanno avuto gli stessi sintomi. Proprio per questo con alcune sarà necessario fare un lavoro diverso in sala pesi mentre con altre ci focalizzeremo principalmente sul cardio. Il focus è sul bilanciamento della mole di lavoro per far sì che le ragazze tornino al 100% appena possibile.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO