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    Il pronostico di Sansonna su Novara-Cuneo: “Dico 3-­1 per le mie ex compagne”

    Di Redazione

    Gara importantissima questa sera per la Igor Novara, che affronterà Cuneo nella gara decisiva per continuare la corsa allo scudetto. Marco Piatti, giornalista de La Stampa Novara, ha intervistato una ex azzurra, rimasta nei cuori dei tifosi: Stefania Sansonna. Lasciata la pallavolo giocata per dare alla luce il suo Alessandro, non ha mai smesso di seguire, seppur “a spizzichi e bocconi, compatibilmente con gli impegni di mamma” (come lei stessa ammette) la stagione sportiva.

    Un pizzico di nostalgia c’è, tanto che Sansonna ha già pensato ad un rientro nel mondo del volley “Ma dall’altra parte della barricata – specifica – , mi vedrei bene come opinionista, commentatrice, mi piacerebbe molto“.

    Per ora si lancia in un’analisi della stagione “Novara ha tutto per andare fino in fondo, ha delle individualità molto forti come ad esempio Kakakurt, un fenomeno. Se l’avessimo avuta l’anno scorso avremmo battuto Conegliano“. commenta. E sulla vittoria della squadra veneta anche quest’anno non si sbilancia troppo: “Per me la sorpresa sarà Monza, una delle squadre più complete presenti e sono convita sarà una sorpresa”.

    “Come finisce stasera gara 3? Bella domanda, intanto diciamo che la Igor non doveva cacciarsi in questo guaio. Poi, molto dipenderà dal primo set. Perché se dovessero perderlo temo che le ragazze possano demoralizzarsi” il pronostico dell’ex libero “ma sono positiva, dico 3-­1 per le mie ex compagne“.

    (fonte: La Stampa Novara) LEGGI TUTTO

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    Cuneo a caccia dell’impresa. Degradi: “Noi ci proviamo”

    Di Redazione

    “E’ davvero bello essere ancora in corsa e avere ribaltato il pronostico. Siamo gasate, voglio andare avanti il più possibile con questa squadra” a parlare è Alice Degradi, una delle assolute protagoniste della sorprendente vittoria contro Novara in gara 2, a Cuneo.

    Le ragazze di coach Pistola, dopo aver messo in discussione un risultato che a priori sarebbe quasi scontato, sono pronte a scendere in campo questa sera, quando le due formazioni si troveranno faccia a faccia per una gara da dentro o fuori.

    “Che partita mi aspetto a Novara? Credo che sarà un mix tra quella di una settimana fa al PalaIgor e quella a Cuneo. Loro avranno molta pressione addosso, quindi avranno l’aggressività che avevano dimostrato in gara 1, anche noi però cercheremo di avere l’atteggiamento di martedì sera. Dobbiamo continuare ad essere incisive dai 9 metri, consapevoli però che rispetto a gara 2 sarà tutta un’altra gara. Mi aspetto una battaglia” continua la schiacciatrice.

    Tutto è ancora possibile. “Novara non era preparata alla nostra aggressività, le abbiamo prese alla sprovvista e si sono destabilizzate. Ora sarà diverso, dobbiamo essere coscienti di questo e quindi spingeremo tanto anche se sappiamo che loro non molleranno. Che dire, noi ci proviamo“.

    (fonte: La Stampa Cuneo) LEGGI TUTTO

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    Gara3 da dentro o fuori per Novara, Marchioni: “Per noi partita cruciale”

    Di Redazione Dentro o fuori: la Igor Volley di Stefano Lavarini si prepara per la sfida decisiva di gara tre dei quarti di finale dei playoff Scudetto. Domani alle 18 al Pala Igor (diretta Rai Sport e Sky Sport Uno), le azzurre ospiteranno Cuneo per il match di spareggio dopo il successo novarese in gara uno e quello biancorosso in gara due. In palio un posto nella semifinale con Monza, che in due partite ha superato Chieri nell’altro quarto di finale della parte bassa del tabellone. L’altra semifinale sarà invece tra Conegliano e Scandicci, che hanno eliminato in due gare rispettivamente Firenze e Busto Arsizio. Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Per noi è una partita cruciale, perché in palio c’è la possibilità di proseguire la stagione e di continuare a inseguire i nostri obiettivi. La partita di martedì sera ha rappresentato un brutto passo falso ma questa squadra ha dimostrato, dopo ogni delusione, di saper reagire nel migliore dei modi. E’ capitato dopo ogni sconfitta quest’anno e sono convinto che capiterà ancora: ci troveremo contro un avversario insidioso e galvanizzato ma le ragazze si faranno trovare pronte“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Martedì un consulto a Villa Stuart per valutare le condizioni di Sarah Fahr

    Di Redazione Bisognerà attendere almeno fino a martedì 19 aprile per avere novità sulle condizioni di Sarah Fahr, la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e della nazionale infortunatasi al ginocchio mercoledì nel corso della gara di Play Off contro Firenze. La società veneta ha comunicato che, dopo gli esami strumentali eseguiti ieri, sono necessari ulteriori approfondimenti prima di formulare una diagnosi. A questo fine è stato programmato per martedì un consulto alla clinica Villa Stuart di Roma con il professor Mariani, che aveva eseguito l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore a cui Fahr si era sottoposta lo scorso anno. È stato intanto definito il calendario della semifinale Play Off che vedrà impegnata l’Imoco contro la Savino Del Bene Scandicci. Gara 1 si disputerà mercoledì 20 aprile alle 20.30 al Palaverde (in diretta su Sky Sport), Gara 2 sabato 23 aprile alle 20.45 al PalaRialdoli (diretta RaiSport) e l’eventuale Gara 3 mercoledì 27 aprile alle 20.30, di nuovo a Villorba. La prevendita dei biglietti per Gara 1 è già aperta online su www.imocovolley.it, nella sezione biglietteria online, e su www.vivaticket.com, oltre che nei punti vendita Vivaticket e al Palaverde fino alle 18.30 di oggi. I prezzi: 13 euro per la curva (ridotto a 5 euro), 25 euro per i distinti (ridotto 11 euro), 35 euro per i centrali, 60 euro per i supercentrali. La riduzione si applica ai ragazzi dai 6 ai 12 anni, ingresso gratuito per i bambini sotto i 6 anni, senza posto a sedere. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ora Cuneo sogna l’impresa, Squarcini: “Novara più agguerrita? Lo saremo anche noi”

    Di Redazione Con l’impresa di gara 2 ancora negli occhi e nel cuore la Bosca S.Bernardo Cuneo è chiamata a compiere un ulteriore passo, finora mai riuscito: vincere al Pala Igor per centrare la sua prima semifinale scudetto. Sabato 16 alle ore 18:00 tutta l’attenzione degli appassionati di volley sarà puntata sull’unica gara 3 dei quarti di finale dei play-off, che verrà trasmesso in contemporanea in diretta televisiva su Rai Sport + HD e Sky Sport Action oltreché in streaming in tutto il mondo sulla piattaforma Volleyball World TV. La vincitrice del derby con la Igor Gorgonzola Novara raggiungerà in semifinale la Vero Volley Monza, mentre nell’altra semifinale si affronteranno Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e Savino Del Bene Scandicci; serie al via mercoledì 20. A sostenere le gatte al Pala Igor ci sarà anche una folta delegazione di tifosi cuneesi; è possibile aderire alla trasferta in pullman organizzata dai Crazy Cats biancorossi fino alle ore 19:00 di venerdì 15 contattando Roberto Morra al numero 339.7788740. Difesa, servizio, muro, attacco: in gara 2 nella metà campo della Bosca S.Bernardo Cuneo ha funzionato tutto alla meraviglia. Dall’altra parte della rete invece una serata storta per la Igor Gorgonzola Novara, che dopo una buona partenza si è fatta condizionare dall’incredibile parziale di 10-0 subito nel primo set. Se la prima vittoria cuneese nei play-off ha dato alle gatte una nuova percezione della propria forza e ha ribadito ancora una volta la caratura del gruppo biancorosso, è forte anche la consapevolezza che in gara 3 sarà tutta un’altra storia. Di fronte le gatte si troveranno una squadra spalle al muro e determinata a trovare il riscatto per continuare a inseguire l’unico obiettivo stagionale rimasto dopo la sconfitta in Coppa Italia e la prematura eliminazione dalla CEV Champions League. A questo si aggiunge il fattore campo, con un Pala Igor finora sempre tabù per Cuneo che si preannuncia bollente e pronto a spingere le proprie beniamine. Per provarci fino alla fine la Bosca S.Bernardo Cuneo dovrà scendere in campo con lo stesso atteggiamento di gara 2, con la pazienza che ha permesso di rimontare nel primo e nel terzo set e senza scomporsi negli inevitabili momenti di difficoltà. Servirà saper soffrire per annullare ancora una volta il divario tecnico, fisico e di esperienza con la Igor Gorgonzola Novara e realizzare il sogno di raggiungere la Vero Volley Monza in semifinale. Federica Squarcini (centrale Bosca S.Bernardo Cuneo): “Siamo tornate in palestra dopo gara 2 con tante emozioni, tanta grinta e voglia di giocare gara 3. Sappiamo che sabato Novara scenderà in campo molto più agguerrita rispetto a martedì, ma anche noi lo saremo perché ci siamo costruite tante sicurezze a livello personale e di squadra. Ci metteremo il cuore per continuare il nostro sogno con l’aiuto dei tanti tifosi che ci seguiranno. Cercheremo di spingere in battuta come in gara 2, di lavorare tanto nella fase muro-difesa e di scegliere bene i colpi in attacco sulle mani del muro di Novara, un aspetto che martedì è stato il nostro punto di forza“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Imoco in ansia per l’infortunio di Fahr. Oggi l’esito della risonanza

    Di Redazione La sensazione, per tutti, è stata quella di un brivido gelato lungo la schiena: Sarah Fahr cade dopo un muro, si rialza, conclude lo scambio in lacrime ed esce dal campo. Un momento, quello di Gara 2 dei quarti di finale contro Firenze, che ha riportato la memoria al tremendo infortunio subito ai Campionati Europei, che ha tenuto lontana dai campi la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano per quasi tutta la stagione. La speranza, ovviamente, è che questa volta il guaio sia meno grave, ma soltanto nelle prossime ore se ne potrà sapere di più: per oggi è previsto l’esito della risonanza, poi l’eventuale consulto con uno specialista. “È presto per trarre conclusioni – dice il co-presidente Pietro Maschio in un’intervista a Il Gazzettino Treviso – solo nei prossimi giorni capiremo come comportarci. Le impressioni non sono state troppo positive, perché il fatto che abbia abbandonato il campo sulle sue gambe, per quanto positivo, può voler dire tutto o niente“. E un’eventuale lunga assenza di Fahr potrebbe avere conseguenze anche sul mercato dell’Imoco, che comunque ha già bloccato per la prossima stagione sia Federica Squarcini, sia Marina Lubian. Maschio parla anche della prossima avversaria in semifinale, la Savino Del Bene Scandicci: “Sarà una sfida complicata contro un’ottima squadra. Scandicci si è rinnovata nel corso della stagione e ha dovuto trovare il giusto equilibrio, ma ha ottenuto grandi risultati. Non è un caso che abbia vinto la Challenge Cup o che abbia rifilato un 3-0 in trasferta a Novara“. LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO

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    Rapha Folie: “Non bellissime, ma nei play off conta il risultato”

    Di Redazione L’idea era quella di restare in panchina per tutta la partita, risparmiandosi per le sfide più importanti della stagione. E invece a Firenze Raphaela Folie è stata costretta a svestire la tuta, entrando in campo al posto dell’infortunata Sarah Fahr già nel primo set della decisiva Gara 2 dei quarti di finale contro Il Bisonte. “Siamo contente – dice la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano a Il Gazzettino Treviso – di essere riuscite a portare a casa il risultato in due gare. Non abbiamo giocato una pallavolo bellissima, ma nei Play Off l’importante è arrivare all’obiettivo: siamo in semifinale e va bene così“. Meno critico il giudizio di Paola Egonu, ancora una volta grande protagonista: “È stata una bellissima partita, e siamo felici di aver tenuto con la testa e di avere avuto l’approccio giusto alla partita. Siamo molto contenti perché questa vittoria significa avere un giorno in più per poter lavorare ed essere preparate per la semifinale“. “Era importante chiudere in due gare per il prosieguo dei Play Off – conferma Daniele Santarelli – perché ci permette di avere una settimana tipo, in cui possiamo preparare la semifinale nel migliore dei modi. Era importante anche per le energie, quindi siamo molto contenti del risultato, che non era per nulla scontato. Abbiamo fatto un primo set molto buono, con pochi errori; poi però siamo calati di attenzione, ci siamo rilassati tanto e abbiamo permesso all’avversario di riprenderci sbagliando tanto: questo durante i Play Off è un grave errore“. LEGGI TUTTO