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    Lettera Mignemi, Fipav Lazio e Roma rispondono: “Stupiti e rammaricati, scritte cose ingenerose”

    A mezzo comunicato stampa congiunto, e non sui propri canali social (anche perché la pagina Facebook di Fipav Lazio è stata bloccata per “violazione del copyright”, n.d.r.), i presidenti Andrea Burlandi (Fipav Lazio) e Claudio Martinelli (Fipav Roma), hanno deciso di rispondere alla lettera aperta alla città e alle istituzioni scritta da Roberto Mignemi, direttore generale dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, appena retrocessa in A2. Come fatto in occasione di quest’ultima, anche in questo caso, per par condicio, riportiamo integralmente di seguito il comunicato federale. Roma Volley – la replica della Federazione Italiana Pallavolo Riscontriamo con grande stupore della nota a firma di Roberto Mignemi, direttore generale della Roma Volley Club. Nel rammarico per una retrocessione che ha fatto male a tutti gli amanti della pallavolo del nostro territorio, la nostra posizione è stata di totale supporto alla società in questione, il Comitato Territoriale (deputato a farlo) è stata la base – anche fisica – dove sono state promosse campagne di promozione e di biglietteria scontata, incentivata da materiale sportivo. La nostra vicinanza (testimoniata finanche dalla presenza fisica al Palazzo dello Sport) si è sostanziata nello sposare ed amplificare le giuste richieste del management societario circa la più volte denunciata mancanza di impianti ed abbiamo messo a disposizione il nostro know-how accumulato in tante manifestazioni organizzate all’ex Palalottomatica. È ingeneroso non menzionare lo sforzo organizzativo anche economico che la Fipav sta compiendo, in una operazione sinergica con altri enti, per dotare questa società sportiva di un proprio impianto di allenamento ed il supporto dato al coordinare l’operazione che ha permesso alla seconda squadra della società di disputare il campionato di serie B. Ci preme poi sottolineare – e ben dovrebbe saperlo il Presidente di RVC Pietro Mele che siede in consiglio regionale – come lo sviluppo della pallavolo e l’incremento di società e tesserati sia stato da sempre chiodo fisso dei Comitati citati ed è avvenuto in maniera costante ed incontrovertibile a Roma e nel Lazio. Tutto questo grazie ai grandi eventi internazionali e nazionali che si legano con le manifestazioni di piazza e dei più piccoli – organizzati con cura e coinvolgimento dell’intero movimento – ed una proposta di campionati e tornei sempre apprezzate ed una progettualità all’avanguardia anche nel campo della scuola e del sociale, a cui si aggiungono le proposizioni a vario titolo delle società più intraprendenti che cercano la partnership dei comitati, proposte in cui non possiamo annoverarne alcuna da parte della Roma Volley Club. Queste attività si sommano all’attenzione che poniamo nel ricevere e provare a risolvere le istanze e le varie problematiche, e questo al di là delle alterne vicende dei club di vertice – sempre supportati in tutte le operazioni promozionali – che ci hanno regalato scudetti o coppe per poi sparire, cosa che ci auguriamo non accada alla Roma Volley Club che ha avuto il merito di riportare la massima serie femminile in città pur nelle difficoltà propria di fare rete sistemica con le maggiori società del panorama femminile romano. Sappiamo bene che le criticità di fare pallavolo a Roma sono tante, lo vediamo anche nelle piccole cose quotidiane, e a tutti noi piacerebbe trovare interlocutori pubblici e privati più attenti alle istanze dell’intero movimento sportivo (base + vertice) ma la sera chiudiamo i comitati locali sicuri di aver fatto il massimo per seguire la nostra mission di tutelare, supportare, stimolare tutte le nostre società, gli atleti e i dirigenti. Per questo motivo, pur capendo l’amarezza del DG per il risultato finale, non possiamo accettare in silenzio la demagogica pagella di insufficienze comminata senza rispetto per alcuno; rimaniamo comunque – come sempre nell’interesse generale del movimento – pronti a sederci ad un tavolo qualora ci sia la concretezza e la volontà di confrontarsi per inseguire nuovi obiettivi.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Raphaela Folie: “Sono a disposizione, pronta per i Play Off”

    Di Redazione Si avvicinano gli appuntamenti decisivi della stagione e Raphaela Folie è pronta per tornare in campo: ormai da qualche anno la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano è purtroppo “abbonata” alle assenze per problemi fisici, ma quando arrivano le partite che contano si fa sempre trovare ai nastri di partenza. “Fino al rientro di Fahr ho dovuto fare qualche sforzo in più – spiega alla Tribuna di Treviso – e adesso sto recuperando qualche acciacco, dopo tanto sovraccarico sul ginocchio. Insieme al preparatore e ai fisioterapisti stiamo lavorando bene e sono a disposizione per tornare in campo“. “Sono contenta – aggiunge Folie – per aver trovato il modo di gestire ginocchio e tendini. Potersi allenare con costanza è importante. Per fortuna la nostra panchina è lunga e fortissima“. La prima avversaria nei Play Off sarà ancora una volta Firenze: “Storicamente è una squadra ostica, che non molla mai. Ha tante buone attaccanti e sappiamo che non ci aspettano gare semplici“. “Vincere la regular season con qualche fatica – ammette la centrale della nazionale – ci ha dato ancora più soddisfazione. Abbiamo ritrovato ritmo“. E poi si concentra sul tallone d’Achille delle Pantere, la battuta: “Non è mai stato il mio e il nostro forte, Paola esclusa. Ci stiamo lavorando molto, perché sappiamo di avere qualcosa in meno“. LEGGI TUTTO

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    Danesi, sguardo ai Play Off: “Attenzione a Chieri, dobbiamo prenderla con le pinze”

    Di Redazione Anna Danesi, pilastro e monster block della Vero Volley Monza, si è goduta i due giorni liberi lasciati da coach Gaspari dopo la fine della regular season e, ora, è pronta a tornare in palestra per puntare gli occhi verso la prima gara valevole per i Play Off scudetto. In un’intervista di Andrea Gussoni per Qs, Danesi racconta come stia la Vero Volley e come si sia integrata l’ultima arrivata Jordan Larson: “Jordan Larson è stata l’ultima ad aggiungersi a questo gruppo e nonostante siano passate solo poche settimane si è già ambientata. Non c’è voluto moltissimo a trovare l’affiatamento con Alessia Orro al palleggio. Si è subito dimostrata disponibile e adesso possiamo dire che siamo davvero a posto”. Nel weekend si apre il periodo più caldo del campionato, con l’avvio dei play off le otto squadre qualificatasi possono sognare lo scudetto. Per Monza, prima avversaria è la Reale Mutua Fenera Chieri: “Anche l’anno scorso ci ha dato molto fastidio. È una squadra che non viene da un buon periodo ma dobbiamo prenderla conle pinze proprio per i precedenti in cui tecnicamente ci hanno spesso messo in difficoltà”. Il 6 febbraio scorso, in regular season, le monzesi di Gaspari sono riusciti nell’impresa di battere la corazzata Imoco Conegliano. Stessa impresa non è riuscita, invece, contro la Igor Volley Novara. Nonostante ciò, in chiave di un’eventuale finale, per Danesi sarebbe meglio affrontare la squadra di Lavarini. “Diciamo che vediamo più forte Conegliano. Contro Novara quest’anno abbiamo perso ma non ci siamo espresse neanche al90% delle nostre potenzialità. Per noi quindi è meglio affrontare le piemontesi in un’eventuale semifinale ma facciamo un passo alla volta”. Dopo aver condotto la classifica di Serie A1 per un breve periodo, per Danesi e compagne il rammarico di non aver mantenuto la posizione più alta: “Abbiamo perso punti importanti contro Casalmaggiore e Firenze. Potevamo concludere la stagione al primo posto ma oranon pensiamoci più”. LEGGI TUTTO

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    Trento ripensa all’unione tra maschile e femminile. La chiave è Bertini?

    Di Redazione Il progetto era nato 11 anni fa, quando la Trentino Rosa militava ancora in Serie B1: già allora Diego Mosna e Roberto Postal avevano parlato della possibilità di unire le forze tra la Trentino Volley di Superlega e la squadra femminile, ma poi non se ne fece nulla. Oggi, dopo due stagioni fianco a fianco nella massima serie (quest’anno anche nello stesso palazzetto), l’argomento è tornato di attualità: secondo quanto riferisce L’Adige, alcuni colloqui tra le due parti si sono già tenuti e altri si svolgeranno in settimana. Il progetto richiederebbe ovviamente condizioni economiche ben precise, tra cui il sostegno da parte delle istituzioni locali; ma il vero nodo, a quanto riportato dal quotidiano, sembra essere la conferma di Matteo Bertini, allenatore della Delta Despar nelle ultime due stagioni. Sarebbe lui, infatti, la figura chiave da cui partire per organizzare l’attività della squadra, che punterebbe all’immediato ritorno in A1 e tornerebbe a giocare le partite interne nella palestra del Sanbapolis. (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Mignemi scrive alle istituzioni: “Fare sport di alto livello a Roma così è insostenibile”

    Dopo aver ringraziato i tifosi con un lungo post sui propri canali social, la Roma Volley Club ora si rivolge alle istituzioni con una lunga lettera, che abbiamo scelto di riportare integralmente, a firma del direttore generale Roberto Mignemi, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto la politica e la Federazione, sulle difficoltà di altri sport che non siano il calcio di disputare campionati di Serie A nella capitale. LETTERA APERTA ALLA CITTÀ E ALLE ISTITUZIONI Scrivo questa lettera aperta alla città e alle istituzioni perché vorrei proporre una riflessione su questa stagione e cercare di raccontare perché sia così difficile mantenere la seria A1 del volley a Roma (purtroppo anche il basket non l’ha più da tempo).Questo è un messaggio impregnato di amarezza, mai polemico, e fortemente propositivo. Lo voglio specificare all’inizio perché vorremmo che tutte le istituzioni coinvolte lo leggessero come una necessaria analisi nell’interesse di Roma sportiva e Roma tutta. Rivolgo un invito a istituzioni, federazioni, società sportive e cittadini a costruire insieme un nuovo scenario per lo sport della capitale d’Italia.Con la nostra retrocessione Roma torna a non avere una squadra nella massima serie dei campionati di volley e basket, secondo e terzo sport di squadra in Italia dopo il calcio. Il volley è il primo sport al femminile nel nostro paese.Tutti sanno quanto sia complicato lavorare nelle grandi città, tanto che molti pensano che questi sport trovino la loro giusta collocazione solo nelle piccole città. Personalmente, trovo questo estremamente riduttivo ed accettarlo sarebbe una grandissima sconfitta per Roma. Per esempio, Milano ha una squadra in A1 di volley e di basket maschile e in Lombardia ci sono più squadre di A1, per non parlare poi di altre capitali europee. foto Paganotti Cara Roma Capitale, Cari Sindaco Gualtieri e Assessore Onorato, Vi ringraziamo per averci messo nella prima pagina del programma elettorale e per lavorare alla riapertura del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano.Cara Regione Lazio, Cari Presidente Zingaretti e Delegato Tavani, Vi ringraziamo per averci supportato con un contributo economico e un’apprezzata vicinanza morale.Questi sono passi importanti e necessari, ma se vogliamo che realtà come la nostra attecchiscano non sono sufficienti, se non innestati in un discorso sistemico.Lo sport di una città come Roma è fatto di grandi eventi (ad esempio la maratona e/o i campionati europei e mondiali), di quelli che io definisco grandi eventi continuativi (i campionati di alto livello che si giocano ogni domenica) e di sport di base, questi elementi devono essere tutti presenti nella nostra città e devono e possono essere collegati e sinergici.Quindi si, assolutamente si, alla maratona di Roma ed ai suoi 12.000 e più partecipanti o alla Formula E, ma non scordiamoci che noi quest’anno, con una visibilità ancora minima, al primo anno di A1, abbiamo portato 16.000 spettatori in 13 gare (di cui 3 infrasettimanali e 1 lunedì) con una media di 1.200 persone a partita, e che, grazie anche a noi, che abbiamo riaperto il Palaeur e portato 4.200 spettatori alla prima partita contro Conegliano, si è deciso di disputare la finale di Coppa Italia di pallavolo femminile al Palazzo dello Sport dell’Eur con la presenza del Presidente Mattarella in diretta Tv su Rai2 in prima serata. foto Rubin/LVF L’attività di base non va in antitesi con i grandi eventi e l’alto livello, anzi, aver riportato il grande volley nella capitale crea attenzione e offre l’opportunità a famiglie e giovani atleti di innamorarsi dello sport, potendone godere dal vivo in un ambiente sano ed accogliente.Noi questa connessione tra la Roma Volley Club e il territorio in cui agiamo l’abbiamo cercata e iniziato a realizzarla da tempo.Abbiamo ospitato durante le nostre partite e sui nostri social progetti sociali come la Banca delle Visite, K9 Rescue Italia, l’Associazione Italiana Persone Down, la Cooperativa Sociale Capodarco, Creattivi Oltre la Rete e altre attività di sensibilizzazione e sostegno alla comunità, oltre alle campagne contro la violenza sulle donne, contro il razzismo e contro il bullismo.Abbiamo ospitato nelle nostre rubriche sui social gli altri sport romani, dando visibilità a realtà meritevoli con minori possibilità di essere notate e ospitato atleti e società, citandone solo alcuni, l’olimpionico di karate Busà, la Sis Roma pallanuoto femminile vincitrice della Coppa Italia, il tamburello maschile e femminile, la scherma, il football americano, il paddle, il nuoto, la boxe e tanti altri, offrendo, quando possibile, anche la platea del Palazzo dello Sport durante le nostre partite casalinghe.Abbiamo cominciato la promozione della pallavolo con le scuole e offerto di svolgere il servizio campo a società di base da Roma Nord ai Castelli Romani, sino a Pomezia.Abbiamo con le nostre rubriche promosso Roma tra i tifosi delle squadre avversarie, anche da un punto di vista culturale e turistico, e abbiamo promosso i primi gemellaggi internazionali.Lo sentiamo come un nostro dovere e crediamo che questo approccio vada premiato e incentivato. foto Morris Paganotti In questa stagione abbiamo investito un budget di 1 milione di euro, assolutamente simile a quello delle squadre classificatesi dopo le prime cinque in A1, con il grande rammarico che noi siamo stati costretti a spendere il 27% del budget per gli impianti. Una cifra stratosferica che ci ha obbligati a destinare “solo” il 45% del budget a roster e staff tecnico.Avremmo potuto giocare fuori Roma, come da molti consigliatoci, spostando il budget degli impianti su giocatrici e staff tecnico, ma noi siamo la Roma Volley Club e vogliamo giocare a Roma, vogliamo il pubblico di Roma e del Lazio, altrimenti tutto questo non avrebbe alcun senso.Credo fermamente che andrebbe fatto sistema e che le aziende municipalizzate, ove possano, debbano sostenere realtà come la nostra.Non è possibile che Acea, con cui abbiamo cercato un dialogo visto il problema dei costi del Palazzo dello Sport e la mancanza di altri impianti omologabili in città, a giugno ci risponda che non ci può supportare, finanziando altre attività, per esempio, per citarne una, a scanso di equivoci, che apprezziamo in modo particolare e che abbiamo a nostra volta promosso, la Run Rome the Marathon.Perché questa differenza? Attenzione sappiamo bene che sono società private, che niente ci è dovuto per forza, ma credo che una riflessione vada fatta.Quando si parla di impianti credo che si debba avere il coraggio di velocizzare lavori, bandi e assegnazioni e darli a chi merita direttamente, perché avere il Palazzetto in gestione permette di svilupparlo, investendoci e di poter creare fonti di reddito per le società. Noi quest’anno non avevamo in gestione neanche il bar o gli spazi per permettere ai nostri sponsor di fare promozione o creare una postazione fissa per il merchandising. Bisogna accelerare le assegnazioni, chiedere alle società non soltanto i canoni, ma l’impegno allo sviluppo dello sport di base e poi monitorare il rispetto degli accordi, solo così emergeranno i soggetti virtuosi per lo sviluppo dello sport tutto a Roma. Foto Morris Paganotti/Roma Volley Club Care Fipav Lazio, Fipav Roma, Caro Vicepresidente nazionale Cecchi, Presidente Burlandi, Presidente Martinelli, Ringraziamo anche voi per la vicinanza e sostegno, ma anche qui non è stato e non è più sufficiente.Se non si riesce a far passare il messaggio alle altre società di pallavolo del territorio che noi rappresentiamo tutte loro, che l’alto livello è un’enorme opportunità per tutto il movimento provinciale e regionale, che più la gente si innamora del volley, maggiori saranno i loro iscritti, sarà sempre difficile, se non impossibile non solo riempire il Palazzo dello Sport dell’Eur, ma anche il Palazzetto di Viale Tiziano.Purtroppo, questa è stata un’occasione persa dalle società e anche da voi per lo sviluppo del nostro sport nella nostra provincia e nella nostra regione.Sia chiaro e ci tengo a sottolinearlo in conclusione, la retrocessione è colpa nostra, perché alla fine nello sport contano i risultati e ci assumiamo tutte le nostre responsabilità, pagandone le conseguenze.Credo, comunque, che, analizzando la situazione oggettiva in cui ci siamo mossi in questo primo anno in A1, ci vada riconosciuto che noi abbiamo corso con i pesi sulle spalle. foto Morris Paganotti A giugno dell’anno scorso nessuno credeva che ci saremmo iscritti e meno che mai che avremmo giocato al Palaeur, e neanche che avremmo portato così tanto pubblico alle partite, che pur dovendo sostenere un costo di quasi 300.000 euro per gli impianti di gioco, incluso il doversi allenare tutti i giorni a Frascati, saremmo stati in grado di lottare fino all’ultima partita per rimanere nel più bel campionato di pallavolo del mondo.Credo di poter dire che abbiamo fatto complessivamente miracoli e non posso che ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per il Club e per questa, comunque, bellissima stagione. Vorrei infine essere chiaro su un punto. Noi ripartiamo; dai tifosi che ci hanno sostenuto, che in questi giorni ci stanno commovendo per affetto e supporto, e dagli sponsor che hanno ricevuto visibilità e ottima reputazione con il loro imprescindibile contributo. Speriamo di poter contare anche sul Palazzetto e sulle istituzioni.Correggeremo i nostri errori e torneremo in A1, se qualcuno ci vorrà aiutare a tenere alto il nome di Roma le porte sono aperte per tutti.Siamo pienamente disponibili a creare un tavolo operativo di confronto per fare sistema. Altrimenti, andremo avanti con le nostre forze, come abbiamo sempre fatto, ma Roma sprecherà l’ennesima grande occasione per costruire insieme un nuovo modo sostenibile di fare sport in una grande città. foto Morris Paganotti (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto verso Gara 1, Musso: “Sopperiamo alle difficoltà, come contro Cuneo”

    Di Redazione La nuova settimana della Unet e-work Busto Arsizio si apre con le parole di coach Marco Musso, che torna sul match di sabato a Cuneo e traccia la via in vista della sfida dei quarti di finale play-off: Gara 1 (su 3) è prevista già questa domenica a Scandicci (ore 17) contro la Savino del Bene. “Purtroppo sabato con Cuneo ci siamo lasciati scappare l’occasione di essere lucidi e aggressivi nei momenti che contavano e l’abbiamo pagata dal quarto set in poi. Dobbiamo essere più sereni a giocare il nostro cambiopalla e questa sarà la prima cosa su cui lavorare al netto di un palleggiatore che si è presentato e, da zero, ha fatto una signora partita in termini di qualità, scelte, continuità nel gioco. Niente da dire, anzi complimenti a Victoria Mayer. Detto questo non è un momento semplice perchè, per infortuni e acciacchi, da un po’ di tempo non riusciamo ad allenarci nel 6 contro 6 e questo si vede poi in partita: spesso le posizioni di muro e di difesa non sempre sono efficaci. Questa settimana forse riusciremo a lavorare un po’ meglio così da prepararci per bene a Scandicci: ripartiamo dalla consapevalezza che siamo una squadra in grado di saper sopperire alle difficoltà e questo si è visto anche contro Cuneo, che ha giocato una signora partita e non ci ha regalato nulla di quello che ci siamo guadagnati”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gli Oscar del Volley: VOTA il miglior libero della regular season!

    Di Alessandro Garotta
    Continua il nostro sondaggio sugli Oscar del Volley, per premiare le migliori giocatrici della regular season di Serie A1 femminile. Il viaggio tra le nomination per i vari premi si conclude con il miglior libero. A scegliere la vincitrice, in questo caso, non sono i membri dell’Academy ma… i lettori di Volley NEWS! Si vota fino a venerdì 8 aprile alle 12.
    Eleonora Fersino (Igor Gorgonzola Novara) – Una giocatrice che quest’anno non sta sbagliando una partita è il libero della Igor. Stimolata dalla concorrenza interna con Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino offre prestazioni di alto livello in serie (47,20% di ricezione perfetta e solo 22 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni grazie alla sua reattività e a qualità tecniche fuori dal comune.
    Foto LVF/Rubin
    Monica De Gennaro (Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano) – Le schiacciate a 100 chilometri all’ora di Egonu sono certamente spettacolari ed efficaci. Ma nelle vittorie di Conegliano sono altrettanto fondamentali le difese e le ricezioni perfette (57,71%) della numero 10. Acrobata senza paura, capace di leggere il gioco e rispondere alle bordate che arrivano dall’altra parte della rete, ma all’occorrenza anche regalare alzate precise. Per le sue compagne di squadra è indispensabile avere a fianco una giocatrice che trasmette una tale sicurezza: non a caso è considerata il miglior libero al mondo.
    foto Savino Del Bene Scandicci
    Brenda Castillo (Savino Del Bene Scandicci) – Arrivata a inizio ottobre per rimpiazzare l’infortunata Enrica Merlo, la giocatrice dominicana ci ha messo davvero poco tempo per diventare un punto fermo di Scandicci (anche grazie al 48,98% di ricezione perfetta). Il pubblico ne rimane colpito perché Castillo è diversa da tutti gli altri liberi a cui siamo abituati, pur avendo quello stile tradizionale che ci fa sentire a casa. In qualche modo, ha nel suo repertorio dei tratti di italianità pallavolistica – la tecnica nel piazzamento, l’esplosività in difesa, le capacità di previsione – a cui aggiunge una ciliegina sulla torta: quando è necessario il suo secondo tocco, si diverte a trasformarsi in regista aggiunta e regalare alzate con giocate tecniche non scontate, in grado di mettere le proprie compagne nelle migliori condizioni per attaccare.
    Foto Bosca San Bernardo Cuneo
    Ilaria Spirito (Bosca S.Bernardo Cuneo) – Non c’è squadra in cui il libero ligure non abbia fatto bene. Eppure le sue ottime abilità in ricezione e difesa non sempre le sono bastate, nell’arco della carriera, a restituirle un ruolo da protagonista nel campionato. Così, dopo una stagione in cui non aveva trovato squadra in A1, ecco l’occasione a Cuneo. Non sta andando bene… sta andando splendidamente. Un’operazione win-win, per club e giocatrice: da una parte la Bosca S.Bernardo che si ritrova tra le mani un libero affidabile, che guida e dà sicurezza a tutta la seconda linea (48,87% di ricezione perfetta); dall’altra la dimensione ideale per Spirito che gioca in un contesto ambizioso, competitivo, dove potrà misurarsi anche nei Play Off, senza però avere eccessiva pressione.
    (5. Fine) LEGGI TUTTO

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    Gli Oscar del Volley: VOTA la miglior schiacciatrice della regular season!

    Di Alessandro Garotta
    Continua il nostro sondaggio sugli Oscar del Volley, per premiare le migliori giocatrici della regular season di Serie A1 femminile. Il viaggio tra le nomination per i vari premi prosegue con la miglior schiacciatrice. A scegliere la vincitrice, in questo caso, non sono i membri dell’Academy ma… i lettori di Volley NEWS! Si vota fino a venerdì 8 aprile alle 12.
    Elena Pietrini (Savino Del Bene Scandicci) – Aspettavamo con una certa impazienza la sua terza stagione a Scandicci, quale affidabile cartina tornasole per capire la consistenza reale della sua crescita esponenziale, registrata la scorsa estate con la nazionale. Il campo dà tutte le conferme del caso, non c’è che dire: potenza e tecnica, unite in un’atleta che non perde mai il sorriso quando è in campo, nemmeno nei momenti in cui la tensione è più alta. In attacco sa estrarre dal cilindro bordate sul muro, diagonali stretti, pallonetti e palle piazzate, un intero campionario da banda di livello assoluto (284 punti, il 35,73% in fase offensiva e 22 blocks). In ricezione se la cava abbastanza bene (35,53% di perfetta), non perdendo mai lucidità.
    Foto Unet E-Work Busto Arsizio
    Alexa Gray (Unet E-Work Busto Arsizio) – L’esperienza alla UYBA rappresenta il vero punto di svolta della sua carriera, almeno dal punto di vista narrativo e della considerazione di uno status di stella assoluta che ormai le appartiene. Il dominio che è ormai in grado di esercitare (431 punti, 13 ace, 18 stampate vincenti e il 45,71% in attacco) è l’espressione di una superiorità tecnica e di una consapevolezza dei propri mezzi che faticavamo a riconoscerle perché troppo impegnati a giudicarla e raccontarla attraverso il filtro della proiezione ideale nel momento in cui stava semplicemente progredendo verso una diversa e migliore versione di se stessa. Quella che ha raggiunto oggi.
    Foto Megabox Volley
    Tatyana Kosheleva (Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia) – Siamo nell’epoca, sportivamente parlando, dei “numeri uno”. Non passa minuto senza che si scateni un nuovo dibattito per decretare il G.O.A.T. di qualsiasi ambito. Della grande famiglia delle “migliori” fa parte sicuramente anche la schiacciatrice russa, che rispetto ad altre però fa molto meno rumore. Forse per il suo status ormai acclarato. O forse per il suo modo di essere, che l’ha sempre portata a lasciare che le prestazioni in campo parlassero per lei. Eppure, non è da tutte le squadre avere nel proprio roster una giocatrice capace di decidere le partite con le sue schiacciate. E le sue statistiche anche quest’anno (305 punti in 21 match, il 39,45% in fase offensiva e 25 muri), al netto del grave infortunio che le ha fatto saltare le ultime partite della stagione, non mentono e sono… da numero uno.
    foto Lollini / Bartoccini-Fortinfissi Perugia
    Anastasia Guerra (Bartoccini Fortinfissi Perugia) – È innegabile che, se le grandi statistiche individuali non sono accompagnate dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance. A proposito di ciò, Guerra è probabilmente uno dei massimi esempi in questa stagione: a suon di punti (348), alte percentuali in attacco (41,67%) e in ricezione (36,63% di perfetta) la schiacciatrice veneta dimostra di essere un elemento imprescindibile per una Perugia che ha vissuto una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa.
    (4. Continua) LEGGI TUTTO