consigliato per te

  • in

    Gara3 da dentro o fuori per Novara, Marchioni: “Per noi partita cruciale”

    Di Redazione Dentro o fuori: la Igor Volley di Stefano Lavarini si prepara per la sfida decisiva di gara tre dei quarti di finale dei playoff Scudetto. Domani alle 18 al Pala Igor (diretta Rai Sport e Sky Sport Uno), le azzurre ospiteranno Cuneo per il match di spareggio dopo il successo novarese in gara uno e quello biancorosso in gara due. In palio un posto nella semifinale con Monza, che in due partite ha superato Chieri nell’altro quarto di finale della parte bassa del tabellone. L’altra semifinale sarà invece tra Conegliano e Scandicci, che hanno eliminato in due gare rispettivamente Firenze e Busto Arsizio. Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Per noi è una partita cruciale, perché in palio c’è la possibilità di proseguire la stagione e di continuare a inseguire i nostri obiettivi. La partita di martedì sera ha rappresentato un brutto passo falso ma questa squadra ha dimostrato, dopo ogni delusione, di saper reagire nel migliore dei modi. E’ capitato dopo ogni sconfitta quest’anno e sono convinto che capiterà ancora: ci troveremo contro un avversario insidioso e galvanizzato ma le ragazze si faranno trovare pronte“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Martedì un consulto a Villa Stuart per valutare le condizioni di Sarah Fahr

    Di Redazione Bisognerà attendere almeno fino a martedì 19 aprile per avere novità sulle condizioni di Sarah Fahr, la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e della nazionale infortunatasi al ginocchio mercoledì nel corso della gara di Play Off contro Firenze. La società veneta ha comunicato che, dopo gli esami strumentali eseguiti ieri, sono necessari ulteriori approfondimenti prima di formulare una diagnosi. A questo fine è stato programmato per martedì un consulto alla clinica Villa Stuart di Roma con il professor Mariani, che aveva eseguito l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore a cui Fahr si era sottoposta lo scorso anno. È stato intanto definito il calendario della semifinale Play Off che vedrà impegnata l’Imoco contro la Savino Del Bene Scandicci. Gara 1 si disputerà mercoledì 20 aprile alle 20.30 al Palaverde (in diretta su Sky Sport), Gara 2 sabato 23 aprile alle 20.45 al PalaRialdoli (diretta RaiSport) e l’eventuale Gara 3 mercoledì 27 aprile alle 20.30, di nuovo a Villorba. La prevendita dei biglietti per Gara 1 è già aperta online su www.imocovolley.it, nella sezione biglietteria online, e su www.vivaticket.com, oltre che nei punti vendita Vivaticket e al Palaverde fino alle 18.30 di oggi. I prezzi: 13 euro per la curva (ridotto a 5 euro), 25 euro per i distinti (ridotto 11 euro), 35 euro per i centrali, 60 euro per i supercentrali. La riduzione si applica ai ragazzi dai 6 ai 12 anni, ingresso gratuito per i bambini sotto i 6 anni, senza posto a sedere. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ora Cuneo sogna l’impresa, Squarcini: “Novara più agguerrita? Lo saremo anche noi”

    Di Redazione Con l’impresa di gara 2 ancora negli occhi e nel cuore la Bosca S.Bernardo Cuneo è chiamata a compiere un ulteriore passo, finora mai riuscito: vincere al Pala Igor per centrare la sua prima semifinale scudetto. Sabato 16 alle ore 18:00 tutta l’attenzione degli appassionati di volley sarà puntata sull’unica gara 3 dei quarti di finale dei play-off, che verrà trasmesso in contemporanea in diretta televisiva su Rai Sport + HD e Sky Sport Action oltreché in streaming in tutto il mondo sulla piattaforma Volleyball World TV. La vincitrice del derby con la Igor Gorgonzola Novara raggiungerà in semifinale la Vero Volley Monza, mentre nell’altra semifinale si affronteranno Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e Savino Del Bene Scandicci; serie al via mercoledì 20. A sostenere le gatte al Pala Igor ci sarà anche una folta delegazione di tifosi cuneesi; è possibile aderire alla trasferta in pullman organizzata dai Crazy Cats biancorossi fino alle ore 19:00 di venerdì 15 contattando Roberto Morra al numero 339.7788740. Difesa, servizio, muro, attacco: in gara 2 nella metà campo della Bosca S.Bernardo Cuneo ha funzionato tutto alla meraviglia. Dall’altra parte della rete invece una serata storta per la Igor Gorgonzola Novara, che dopo una buona partenza si è fatta condizionare dall’incredibile parziale di 10-0 subito nel primo set. Se la prima vittoria cuneese nei play-off ha dato alle gatte una nuova percezione della propria forza e ha ribadito ancora una volta la caratura del gruppo biancorosso, è forte anche la consapevolezza che in gara 3 sarà tutta un’altra storia. Di fronte le gatte si troveranno una squadra spalle al muro e determinata a trovare il riscatto per continuare a inseguire l’unico obiettivo stagionale rimasto dopo la sconfitta in Coppa Italia e la prematura eliminazione dalla CEV Champions League. A questo si aggiunge il fattore campo, con un Pala Igor finora sempre tabù per Cuneo che si preannuncia bollente e pronto a spingere le proprie beniamine. Per provarci fino alla fine la Bosca S.Bernardo Cuneo dovrà scendere in campo con lo stesso atteggiamento di gara 2, con la pazienza che ha permesso di rimontare nel primo e nel terzo set e senza scomporsi negli inevitabili momenti di difficoltà. Servirà saper soffrire per annullare ancora una volta il divario tecnico, fisico e di esperienza con la Igor Gorgonzola Novara e realizzare il sogno di raggiungere la Vero Volley Monza in semifinale. Federica Squarcini (centrale Bosca S.Bernardo Cuneo): “Siamo tornate in palestra dopo gara 2 con tante emozioni, tanta grinta e voglia di giocare gara 3. Sappiamo che sabato Novara scenderà in campo molto più agguerrita rispetto a martedì, ma anche noi lo saremo perché ci siamo costruite tante sicurezze a livello personale e di squadra. Ci metteremo il cuore per continuare il nostro sogno con l’aiuto dei tanti tifosi che ci seguiranno. Cercheremo di spingere in battuta come in gara 2, di lavorare tanto nella fase muro-difesa e di scegliere bene i colpi in attacco sulle mani del muro di Novara, un aspetto che martedì è stato il nostro punto di forza“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Imoco in ansia per l’infortunio di Fahr. Oggi l’esito della risonanza

    Di Redazione La sensazione, per tutti, è stata quella di un brivido gelato lungo la schiena: Sarah Fahr cade dopo un muro, si rialza, conclude lo scambio in lacrime ed esce dal campo. Un momento, quello di Gara 2 dei quarti di finale contro Firenze, che ha riportato la memoria al tremendo infortunio subito ai Campionati Europei, che ha tenuto lontana dai campi la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano per quasi tutta la stagione. La speranza, ovviamente, è che questa volta il guaio sia meno grave, ma soltanto nelle prossime ore se ne potrà sapere di più: per oggi è previsto l’esito della risonanza, poi l’eventuale consulto con uno specialista. “È presto per trarre conclusioni – dice il co-presidente Pietro Maschio in un’intervista a Il Gazzettino Treviso – solo nei prossimi giorni capiremo come comportarci. Le impressioni non sono state troppo positive, perché il fatto che abbia abbandonato il campo sulle sue gambe, per quanto positivo, può voler dire tutto o niente“. E un’eventuale lunga assenza di Fahr potrebbe avere conseguenze anche sul mercato dell’Imoco, che comunque ha già bloccato per la prossima stagione sia Federica Squarcini, sia Marina Lubian. Maschio parla anche della prossima avversaria in semifinale, la Savino Del Bene Scandicci: “Sarà una sfida complicata contro un’ottima squadra. Scandicci si è rinnovata nel corso della stagione e ha dovuto trovare il giusto equilibrio, ma ha ottenuto grandi risultati. Non è un caso che abbia vinto la Challenge Cup o che abbia rifilato un 3-0 in trasferta a Novara“. LEGGI TUTTO

  • in

    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO

  • in

    Rapha Folie: “Non bellissime, ma nei play off conta il risultato”

    Di Redazione L’idea era quella di restare in panchina per tutta la partita, risparmiandosi per le sfide più importanti della stagione. E invece a Firenze Raphaela Folie è stata costretta a svestire la tuta, entrando in campo al posto dell’infortunata Sarah Fahr già nel primo set della decisiva Gara 2 dei quarti di finale contro Il Bisonte. “Siamo contente – dice la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano a Il Gazzettino Treviso – di essere riuscite a portare a casa il risultato in due gare. Non abbiamo giocato una pallavolo bellissima, ma nei Play Off l’importante è arrivare all’obiettivo: siamo in semifinale e va bene così“. Meno critico il giudizio di Paola Egonu, ancora una volta grande protagonista: “È stata una bellissima partita, e siamo felici di aver tenuto con la testa e di avere avuto l’approccio giusto alla partita. Siamo molto contenti perché questa vittoria significa avere un giorno in più per poter lavorare ed essere preparate per la semifinale“. “Era importante chiudere in due gare per il prosieguo dei Play Off – conferma Daniele Santarelli – perché ci permette di avere una settimana tipo, in cui possiamo preparare la semifinale nel migliore dei modi. Era importante anche per le energie, quindi siamo molto contenti del risultato, che non era per nulla scontato. Abbiamo fatto un primo set molto buono, con pochi errori; poi però siamo calati di attenzione, ci siamo rilassati tanto e abbiamo permesso all’avversario di riprenderci sbagliando tanto: questo durante i Play Off è un grave errore“. LEGGI TUTTO

  • in

    Massimo Bellano: “Onore a Conegliano, per noi una stagione storica”

    Di Redazione Saluta i Play Off Scudetto nei quarti di finale Il Bisonte Firenze, dopo la sconfitta in Gara 2 contro Conegliano: un risultato ampiamente prevedibile che il tecnico Massimo Bellano accoglie con realismo. “Onestamente loro sono state superiori e lo sapevamo – commenta a fine gara – quello di cui sono contento è che appena hanno abbassato il loro livello, sia nel secondo che nel terzo set, noi ci siamo stati. Era tutto quello che potevamo e volevamo fare in questa occasione“. “Per il resto – prosegue Bellano – è stata una stagione bella e storica per questa società. Siamo partiti dal grande risultato di Conegliano, mettendo fine ad una supremazia di risultati che andava avanti da tantissimo. Abbiamo visto nascere, crescere e poi inaugurato Palazzo Wanny e tutto quello che ci sta dietro e secondo me abbiamo consolidato un gruppo che ora, con qualche inserimento, potrà renderci competitivi. Inoltre abbiamo ritrovato il nostro pubblico e questo è un aspetto molto importante, che andrà consolidato con l’impegno e con quello che sapremo mettere in campo nella prossima stagione“. “Abbiamo gettato delle basi belle – conclude l’allenatore di Firenze – ora ci riposiamo un po’ e il resto andrà fatto con l’inizio della prossima stagione. In queste due gare, nonostante che siamo arrivati corti al finale di stagione, abbiamo dato fondo a tutte le energie e a tutti i valori morali che questa squadra ha dentro, per cui siamo contenti: abbiamo dato quello che avevamo, onestamente. Onore a Conegliano, che sarà ancora protagonista in semifinale, e un bell’applauso a noi per quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Da qui partiamo e cerchiamo di fare sempre meglio“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Monza resiste alla rimonta di Chieri e chiude la serie in Gara 2

    Di Redazione La Vero Volley Monza stacca il pass per la semifinale Scudetto della vivo Serie A1 femminile per la seconda stagione consecutiva, la terza in assoluto della sua storia. Dopo il 3-0 casalingo di domenica, le monzesi si impongono in quattro set sul campo di una generosa e ben organizzata Reale Mutua Fenera Chieri, sfornando una prova di grande intensità e determinazione. Coralità di gioco, lucidità nelle fasi chiave della sfida e tanta solidità in difesa e a muro: Monza mette in mostra il suo lato migliore quando conta, interrompendo i tentativi di reazione delle padrone di casa nel finale di primo e secondo set. Con Larson e Gennari spumeggianti in attacco e in difesa, la Vero Volley può contare anche e soprattutto sulla costanza di Van Hecke (MVP della sfida con 20 punti, di cui 1 ace e 1 muro), sulla super performance di Parrocchiale e della “solita” Danesi tra attacco e muro. Avanti nel terzo parziale 19-15, però, le lombarde calano d’attenzione e si fanno riacciuffare da Grobelna e Cazaute. Chieri sale d’entusiasmo e riapre la sfida, ma Monza nel quarto torna a macinare gioco e punti; quando sembra che le piemontesi stiano replicando il rientro del gioco precedente, una devastante Candi in battuta riporta le sue compagne sui giusti binari, chiudendo la sfida. Monza ora si gode il successo e attende l’esito di Gara 3 tra Novara e Cuneo per conoscere la propria avversaria; per Chieri, invece, si chiude senza rimpianti una stagione comunque positiva. La cronaca:Bregoli sceglie Bosio al palleggio e Grobelna opposto, Mazzaro e Alhassan centrali, Cazaute e Villani bande e De Bortoli libero. Gaspari propone Orro in diagonale con Van Hecke, Danesi e Rettke al centro, Larson e Gennari schiacciatrici e Parrocchiale libero. Break chierese con Mazzaro al servizio e Villani a schiacciare forte in attacco, 3-0. Danesi e Van Hecke accorciano le distanze, 3-2, Gennari piazza la parità in pipe, 4-4. Punto a punto fino al 10-10 condito da scambi spettacolari, poi break Chieri con Cazaute, Grobelna e l’errore di Van Hecke: 13-10 e time-out Gaspari. Due assoli di Larson avvicinano la Vero Volley, 14-12, ma Grobelna è ispirata in fase offensiva e le sue allungano 16-13. Dentro Candi per Rettke, poi Gennari, con una diagonale vincente e un muro su Cazaute, porta la Vero Volley a meno uno, 16-15, e Bregoli chiama a raccolta le sue. Il super turno dai nove metri di Orro agevola il break rosablù, con due lampi di Gennari ed un pallonetto vincente di Van Hecke a valere il 16-18. Il muro di Mazzaro su Gennari dopo l’errore di Orro vale la nuova parità, aprendo un punto a punto fino al 19-19. Pallonetto vincente di Danesi, risposta di Grobelna, ma è nuovo equilibrio fino al 22-22. Gennari firma il nuovo vantaggio Vero Volley e Bregoli chiama la pausa, ma al ritorno in campo arriva il muro di Danesi su Cazaute a far segnare il 22-24. Grobelna non sbaglia, ma sull’azione successiva Danesi la mura e Monza vince il set 23-25. Monza subito avanti nel secondo set con due delizie di Larson, 1-4. Grobelna e Villani danno una scossa alle loro, 3-5, ma i troppi errori dai nove metri delle piemontesi e le accelerazioni offensive delle rosablù valgono il 4-7. Filotto di tre punti della Reale Mutua Fenera, con un’ottima Bosio in battuta e le accelerazioni di Villani e Cazaute a fare la differenza, regalano la parità ed il nuovo punto a punto fino all’8-8. Muro di Alhassan su Rettke, errore di Larson e break chierese, 11-9, che costringe Gaspari al time-out. Al rientro in campo prosegue il momento sì delle padrone di casa, che volano sul 14-10 grazie al pallonetto out di Larson. Dentro Candi per Rettke: due errori di Grobelna riportano sotto le monzesi, 14-12, ma il turno di Villani in battuta allontana le piemontesi, 16-12. Una scatenata Candi firma il meno uno, 16-15, con una fast e un ace, intervallati da un errore di Cazaute, e Bregoli chiama time out. Gennari centra la parità con un muro su Grobelna (17-17), poi punto a punto fino al 18-18, momento in cui Danesi capitalizza con una slash il buon turno in battuta di Gennari e Monza passa avanti, 18-19. Danesi dai nove metri agevola il break Vero Volley, possibile grazie a due invenzioni di Van Hecke, 19-21, ma Chieri tira fuori le unghie e pareggia i conti, 21-21 (muro di Villani su Van Hecke). Errore di Villani, muro di Candi su Grobelna e set-point Monza, 22-24. Villani tiene in vita le sue, 23-24, ma Van Hecke chiude il set 23-25 per le rosablù. Candi confermata per Rettke nel terzo set, unica novità rispetto ad inizio gara. Monza parte fortissimo con una lucida Larson in battuta (0-3), ma Chieri non demorde, riavvicinandosi con Villani, 3-5. Danesi dal centro spinge la Vero Volley, Cazaute dal lato tiene in corsa Chieri (6-7), che cambia Villani con Frantti. L’americana di Chieri piazza la parità, 8-8, e si viaggia in equilibrio costante fino al 12-12. Le monzesi prendono il largo con due fiammate di Gennari (attacco vincente ed ace) e un errore di Cazaute, costringendo Bregoli a fermare il gioco sul 12-15 per le lombarde. Bosio in battuta crea grattacapi a Monza, che subisce due punti di fila delle piemontesi (anche un muro su Larson di Cazaute) per il 15-16, ma la squadra di Gaspari è lucida e determinata e, grazie ad una buona correlazione muro-difesa, costringe Chieri all’errore e vola sul 15-19. Risalita graduale delle piemontesi, brave a pareggiare i conti complici due sbavature di Monza, 19-19, e a passare avanti con il diagonale di Frantti, 20-19. Dentro Davyskiba per Gennari: errore di Alhassan dal centro sul bel turno in battuta di Candi e vantaggio Monza, 20-21. Davyskiba per il break Vero Volley, 20-22, ma l’ace di Grobelna dopo l’attacco vincente di Frantti coincide con la parità, 22-22. Sorpasso Chieri con due ace di Frantti, 24-23, poi diagonale di Cazaute a chiudere il gioco, 25-23. Frantti per Villani nelle file di Chieri anche a inizio quarto set. Monza schiaccia sul pedale dell’acceleratore con una super Larson in attacco e una scatenata Gennari in difesa: 1-4 e time-out Bregoli. Reazione chierese con una scatenata Grobelna (attacco vincente e muro su Larson), 5-5, ma Monza torna avanti con il mani e fuori di Van Hecke e l’errore di Mazzaro dal centro, 4-7. Le piemontesi risalgono con la diagonale vincente di Grobelna, 8-9, e acciuffano la parità con il muro di Alhassan su Van Hecke, 10-10. La Vero Volley torna a servire con efficacia e ad attaccare con precisione: Larson mura anche Grobelna, prima dell’ace di Van Hecke ed è 12-16 Monza. Primo tempo vincente di Danesi, brava poi a murare Grobelna, poi ancora muro su Grobelna, questa volta di Davyskiba: 15-21 Vero Volley. Frantti a segno, poi Alhassan mura Van Hecke e sembra di rivivere il terzo gioco, con Gaspari che chiama time-out sul 18-21 per le sue. Al ritorno in campo, però, le monzesi non calano d’attenzione e, grazie al turno in battuta di Davyskiba, chiudono il set 19-25. Sonia Candi: “Siamo felicissime, perché Chieri è un’ottima squadra che poteva darci del filo da torcere. Dopo l’ottima Gara 1 dovevamo confermarci e portare a casa il risultato in un palazzetto molto caldo. L’abbiamo fatto e di questo siamo molto felici. Abbiamo avuto dei momenti di black-out durante il match, ma nel quarto, quando contava, abbiamo tirato fuori il nostro valore e le nostre qualità. Ora ci godiamo questo risultato e attendiamo la prossima sfidante in semifinale“. Lise Van Hecke: “Chieri ha giocato molto bene nel muro-difesa, è stato faticoso fare ogni punto, ma questa secondo me è anche la cosa più bella della pallavolo femminile. Brave a loro per la partita che hanno fatto. Nell’ultimo set, con una semifinale da giocare, abbiamo tirato fuori qualcosa in più ed è una soddisfazione enorme“. Helena Cazaute: “Oggi volevamo mostrare un volto diverso dalla prima partita. Peccato per la sconfitta, ma l’importante è averci messo il cuore e tanta energia. Se oggi Monza ha vinto forse è perché sono migliori di noi. È stata una stagione bellissima con alti e bassi. Finiamo con una partita in cui abbiamo dato tutto, e questo è molto importante“. Reale Mutua Fenera Chieri-Vero Volley Monza 1-3 (23-25, 23-25, 25-23, 19-25)Reale Mutua Fenera Chieri: Cazaute 11, Mazzaro 6, Grobelna 12, Villani 9, Alhassan 9, Bosio 4, De Bortoli (L), Frantti 6, Karaoglu 1, Perinelli, Guarena, Weitzel. Non entrate: Armini (L), Bonelli. All. Bregoli.Vero Volley Monza: Gennari 15, Danesi 10, Van Hecke 20, Larson 12, Rettke 2, Orro 3, Parrocchiale (L), Candi 6, Davyskiba 3, Stysiak. Non entrate: Lazovic, Negretti (L), Boldini, Moretto. All. Gaspari.Arbitri: Caretti, Brunelli.Note: Spettatori 1058. Durata set: 28′, 26′, 35′, 28′; Tot: 117′. Reale Mutua Fenera Chieri: battute vincenti 2, battute sbagliate 13, muri 9, errori 27, attacco 36%. Vero Volley Monza: battute vincenti 3, battute sbagliate 17, muri 13, errori 32, attacco 39%. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO