Cisterna, Candido Grande: “Forse una pausa servirebbe a tutti”
Di Redazione
Sono già quattro le partite rinviate in Superlega della prossima giornata valida per la decima giornata di campionato. Le uniche partite che per ora si giocheranno sono Trento-Milano e Piacenza-Monza ma la settimana è ancora a metà, senza considerare l’anticipo tra Civitanova e Vibo Valentia che si disputerà questo weekend. Una situazione che di giorno in giorno continua ad aggravarsi non solo nel mondo dello sport ma nel Paese in generale.
Tra le squadre colpite anche la Top Volley Cisterna che oltre a saltare questo turno, è a rischio anche la sfida casalinga del 22 novembre contro la Leo Shoes Modena: «Mi auguro proprio di no – ha tenuto a precisare il ds della formazione di Cisterna, Candido Grande nell’intervista rilasciata al quotidiano Latina Oggi – ma a questo punto tutto è possibile. Tutto dipenderà dal recupero dei cinque giocatori risultati positivi e dagli altri tamponi che faremo nei prossimi giorni».
Allo stato attuale delle cose, la Top Volley Cisterna sarebbe favorevole ad una sospensione, seppur momentanea, del campionato. «Alla luce di quanto sta accadendo credo che sia la cosa migliore, ma non siamo noi a decidere. Con il passare delle giornate e i continui rinvii delle partite, il calendario rischia di ingolfarsi e considerando gli impegni la situazione rischia di esplodere».
La squadra, intanto, è una settimana che non si allena. «L’ultimo allenamento pieno lo abbiamo svolto giovedì scorso. Domani (ndr, oggi) faremo ulteriori tamponi e nel caso in cui siano ancora una volta tutti negativi, i ragazzi potranno allenarsi, ma con l’obbligo di tornare poi a casa senza possibilità di uscire».
Al momento sono sette le partite da recuperare in Superlega ma, quello che più preoccupa, non ci sono ancora delle date certe. «Noi, rispetto alla serie D di calcio, abbiamo un protocollo da rispettare. Loro lo rivendicano e fanno bene, perché non si può scherzare con la salute di nessuno, tantomeno con quella degli atleti. Oggi la situazione, se vogliamo, è ancora sotto controllo, ma i numeri nazionali sono sotto gli occhi di tutti. Forse una pausa servirebbe a tutti». LEGGI TUTTO