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    Lube, Kovar: “Per raggiungere la Finale dovremo fare di più in campo”

    Di Redazione L’approdo della Cucine Lube Civitanova alle Semifinali dei Play Off Scudetto contro l’Itas Trentino è arrivato grazie a due match giocati con grande intensità. Privi degli indisponibili De Cecco e Leal, gli uomini di Gianlorenzo Blengini hanno battuto una formazione insidiosa ed esperta come la Leo Shoes Modena dando prova di solidità, completezza della rosa e di un atteggiamento ideale per le sfide da dentro o fuori. Il tecnico biancorosso ha puntato anche su un veterano che si è fatto trovare pronto, Jiri Kovar. Lo schiacciatore classe ’89 ha risposto presente all’appello restituendo serenità in campo al suo ingresso in Gara 1 e ripetendosi dall’inizio con una prova degna di nota nel secondo match a Modena. Ora l’atleta invita i compagni ad alzare ulteriormente il livello in vista delle sfide clou. Jiri Kovar (schiacciatore Cucine Lube Civitanova): “Sono contento di aver dato il mio contributo in questi due match, ma le imprese con Modena sono frutto di prestazioni corali, due vittorie di squadra. Le assenze pesano nell’economia delle gare, ma noi siamo la Lube e l’organico è validissimo, chi fa panchina qui giocherebbe titolare in altri team. Di sicuro non è stata facile la vigilia dei quarti, ma ci siamo compattati come fanno tutte le grandi squadre in queste circostanze. Penso che ognuno abbia motivazioni personali in vista degli impegni importanti. Per essere sul pezzo dopo tanti anni di volley giocato servono anche predisposizione e fortuna, io mi sono sottoposto a cinque interventi alle ginocchia e sono ancora in campo. In una stagione così complessa sapevamo che, nonostante gli accorgimenti, prima o poi avremmo avuto a che fare con il Covid-19, ma siamo in Semifinale e va bene così. Abbiamo davanti dei giorni preziosi per allenarci e recuperare gli indisponibili, poi ce la vedremo con Trento, una squadra ostica e completa. Per raggiungere la Finale dovremo fare di più in campo rispetto al gioco espresso nei Quarti”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Juantorena: “Stiamo dimostrando un’altra mentalità. Sappiamo dove vogliamo arrivare”

    Di Redazione Dopo un periodo “nero” la Cucine Lube Civitanova sembra essere tornata ad essere la grande squadra vista nella prima parte del campionato e lo ha dimostrato in Gara 1 dei quarti di finale Play Off Scudetto contro la Leo Shoes Modena scendendo in campo senza due pedine fondamentali come il palleggiatore argentino De Cecco e lo schiacciatore cubano Leal. A prendere per mano la squadra, ancora una volta, è stato il capitano Osmany Juantorena ed è proprio lui a fare il punto della situazione in casa marchigiana nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Fuori Leal e De Cecco positivi al Covid. Difficoltà che avrebbero messo al tappeto chiunque. «Abbiamo dimostrato la forza del gruppo. Un’altra squadra sarebbe andata k.o. invece noi stiamo lottando per dare un senso a questo finale di stagione. Domenica abbiamo risposto alla grande. De Cecco e Leal sono due giocatori importanti per questo gruppo, per il nostro gioco ma, come tutti, non sono insostituibili. E chi ha giocato al loro posto, da Falaschi a Yant passando per Kovar, non li ha fatti rimpiangere». Dalla Coppa Italia vinta a fine gennaio a oggi sono successe molte cose. È stato il periodo più difficile della sua esperienza italiana? «Direi di sì. Un mese complicato a cominciare dal cambio dell’allenatore per arrivare ai casi di positività. A peggiorare la situazione la regola che ai playoff non si possono più spostare le partite». Negli ultimi giorni ha usato i social per alcune precisazioni rispetto agli episodi che hanno coinvolto la squadra tra febbraio e marzo. «Ho voluto rispondere a qualche commento sui social che mi ha infastidito. Venivo indicato come quello che ha deciso il cambio dell’allenatore. Io non sono la società, sono solo il capitano di questa squadra e con ogni allenatore farò di tutto per vincere per il mio club. Prima con De Giorgi, ora con Blengini» . Il presidente Giulianelli spiegando il cambio dell’allenatore aveva parlato di «non dare più alibi alla squadra». È così? «Credo di sì. La squadra sta dimostrando un’altra mentalità, un diverso atteggiamento e altri stimoli. Sappiamo dove vogliamo arrivare». LEGGI TUTTO

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    Andrea Brogioni: “Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento”

    Di Redazione Dopo la qualificazione alle semifinali Play Off Scudetto, l’Itas Trentino si prepara a scendere in campo per un’altra semifinale, quella di Champions League (gara di andata) contro la Sir Safety Conad Perugia in un derby tutto italiano. Domani, giovedì 18 marzo alle ore 19.00 in Diretta Rai Sport HD e SKY Sport Arena, le due formazioni si presenteranno a questo impegno con due stati d’animo differenti. Da una parte Giannelli e compagni hanno potuto lavorare con serenità e tranquillità vista la doppia vittoria su Piacenza, dall’altra invece la squadra di Heynen arriva da una sconfitta e una vittoria nella serie dei Quarti di Finale Play Off Scudetto con Milano giocando spesso sottotono. Travica e compagni dovranno dunque resettare e concentrarsi sulla Champions League. A fare il punto della situazione sul versante trentino è l’ex palleggiatore Andrea Brogioni, nell’intervista rilasciata al Corriere del Trentino. Domani inizia la semifinale di Champions contro Perugia. Lei ha lavorato con Heynen, cosa dobbiamo aspettarci? «Quest’anno tutti avevano fatto il funerale in anticipo agli umbri per poi essere smentiti: hanno capacità incredibili di uscire dalle difficoltà. Non credo che la serie di playoff ancora aperta con Milano peserà sulla Sir perché Heynen è bravissimo a tenere la squadra concentrata sul singolo evento. Trento è una formazione tranquilla con un gioco collettivo; Perugia invece punta sulle individualità. Mi aspetto quasi una sfida con Leon e Plotnytskyi contro Trento». Da ex palleggiatore, vede cambiamenti nello stile di Giannelli dopo l’arrivo di Abdel-Aziz? «Simone è nettamente il miglior regista al mondo per la pallavolo di oggi fatta di battuta, muro, fisicità e concentrazione. Nimir poi è la rivelazione degli ultimi tre anni nel ruolo di opposto: affidargli un pallone è come metterlo in banca. Giannelli però riesce a tenere sulle spine tutti i suoi attaccanti e per questo motivo Trento è una squadra vera». Michieletto è la grande nota positiva? «Si parlava bene di lui da tempo, ma sfido chiunque a immaginarlo già adesso a questo livello. La sua crescita è un valore aggiunto da attribuire a Lorenzetti, un allenatore che riesce ad ottenere il 110% dai suoi ragazzi. Anche il ct azzurro Blengini può goderselo». Le conferme di Lorenzetti e Abdel-Aziz sono un forte segnale di continuità per il futuro? «Si tratta di due tasselli importanti. Per vincere servono giocatori di altissimo livello in campo, ma in particolare il rinnovo dell’allenatore penso sia la notizia più significativa. Lorenzetti è il miglior allenatore italiano in circolazione e il fatto che si sia legato ancora a Trento è un messaggio molto forte».  LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Elisabetta Curti: “Andare in Europa per noi è importante”

    Di Redazione
    Chiuso il discorso Play Off Scudetto, per la Gas Sales Bluenergy Piacenza si aprono le porte dei Play Off 5° posto che assegnano un posto in Europa in Challenge Cup. Un obiettivo importante come la stessa Elisabetta Curti ha dichiarato nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà. Ed è proprio il numero uno emiliano a tirare le somme con un pizzico di rammarico per non aver chiuso la Regular Season al quarto o quinto posto.
    «Quest’anno – dice la presidente Elisabetta Curti – non si poteva parlare di scudetto e ad essere onesta fino in fondo, sono più amareggiata per non essere riusciti a chiudere la regular season al quarto o quinto posto che essere usciti ai quarti del playoff. La cosa ci avrebbe facilitato e magari la semifinale scudetto l’avremmo anche potuta giocare. È andata come è andata per qualche punto che abbiamo perso per strada, ma anche per risultati arrivati nell’ultima giornata della stagione regolare da altri campi che, diciamo, non ci hanno detto bene. L’ho già detto che non mi è piaciuto come sono andate le cose ma non ci si può fare nulla: chi ha incontrato le big all’ultima giornata è stato agevolato».
    Corsa scudetto chiusa, restano ora i playoff per conquistare un posto in Europa nella prossima stagione. «L’Europa era il nostro obiettivo stagionale, per noi sarebbe importante esserci. Abbiamo la possibilità di centrare questo obiettivo, so che non sarà facile ma abbiamo il dovere di provarci fino in fondo. Contro Trento i ragazzi hanno giocato delle buone gare, siamo stati anche un po’ sfortunati avendo perso subito Russell, ma chi è entrato dalla panchina ha fatto bene, ho visto un buon spirito di gruppo e un gioco coeso. Abbiamo affrontato una squadra che può lottare per vincere lo scudetto e in queste due occasioni abbiamo giocato alla pari. Credo che anche i tifosi possano essere soddisfatti».
    Con Trento si è giocato quasi alla pari ma quel “quasi” non piace a Bernardi. «E ha ragione, il passo più difficile da fare è sempre l’ultimo, è quello che crea la differenza. Dobbiamo trovare quella fame di vittoria che magari non abbiamo ancora fino in fondo o ancora quella volontà di potercela fare sempre contro chiunque».
    Già dalla prossima stagione? «Certo, ma adesso finiamo questa che ha ancora tanto da dire: andare in Europa per noi è importante. Poi di mercato ne parleremo tra qualche settimana, come tutte le squadre non stiamo con le mani in mano». LEGGI TUTTO

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    Trento, Da Re: “Centrati gli obiettivi prefissati. Lucarelli? Ha un altro anno di contratto”

    Di Redazione
    L’Itas Trentino è la prima semifinalista dei Play Off Scudetto grazie alla doppia vittoria sulla Gas Sales Bluenergy Piacenza. Come spiega il General Manager, Bruno Da Re, nell’intervista rilasciata al quotidiano L’Adige, gli obiettivi prefissati ad inizio stagione sono stati rispettati ma da parte dei ragazzi c’è ancora fame di vittorie.
    Semifinali Scudetto e Champions league raggiunte, dopo le due già giocate in Supercoppa e Coppa Italia. A livello di semifinali, l’Itas ha fatto en plein. «Per il momento siamo soddisfatti. Diciamo che gli obiettivi minimi che ci eravamo posti a inizio stagione li abbiamo centrati. Siamo molto dispiaciuti per come è andata la semifinale di Coppa Italia contro Perugia, ma d’altra parte sapevamo e sappiamo tutt’ora che per vincere in Italia bisogna battere sia Perugia che Civitanova, e non è certo una cosa semplice. Il fatto che sappiamo questo e che sappiamo che non sia una cosa semplice non significa che non dobbiamo provarci. anzi!».
    In effetti il gruppo sembra affiatato e non ha accusato troppo il contraccolpo della pesante sconfitta in Coppa Italia. I ragazzi hanno reagito e ora sono di nuovo lì, a giocarsi il titolo europeo e tricolore. «Penso che i ragazzi siano ancora più determinati di quanto lo siamo noi in società. Ci credono, sono uniti e tutti quanti hanno ben chiaro l’obiettivo di vincere. Sanno inoltre di essere tutti giocatori di altissimo livello e che dunque hanno le carte in regola per ottenere il successo che stanno inseguendo e che, per conto mio, meritano. Fermo restando il solito paletto: per vincere bisogna battere la due corazzate».
    Modena ha fatto una squadra interlocutoria perché il prossimo anno torneranno Ngapeth e Bruno. Più Leal? «Così si dice».
    A proposito di mercato. Tra i vari “si dice” c’è anche quello che vorrebbe Lucarelli pronto a lasciare Trento per accasarsi a Civitanova. È vero? «Ricardo Lucarelli ha un contratto con Trento per un altro anno. Ho parlato col ragazzo e mi ha detto che vuole restare. Dal nostro punto di vista, vogliamo che rimanga. Se non intervengono novità, Lucarelli resterà a Trento». LEGGI TUTTO

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    Ravenna verso i Play Off quinto posto. Recine: “Sarebbe bello togliersi qualche soddisfazione”

    Di Redazione
    Inizia il countdown per i Play Off quinto posto che prenderanno il via il weekend del 27 e 28 marzo a cui prenderanno parte Top Volley Cisterna, Kioene Padova, NBV Verona, Consar Ravenna e Gas Sales Bluenergy Piacenza insieme alle altre tre squadre che saranno eliminate dai quarti di Finale dei Play Off Scudetto. Le compagini si scontreranno tra di loro in un unico girone con partite di sola andata e le prime quattro classificate poi daranno il via alla Final Four in programma a fine aprile.
    A fare il punto della situazione in casa Consar Ravenna è il giovane schiacciatore Francesco Recine ai microfoni del Corriere Romagna del Lunedì.
    «Non ci aspettavamo nemmeno noi di disputare un campionato così di alto livello. Alcune gare, anche contro le big, sono state giocate in maniera davvero ottima. In molti ci davano per spacciati, ancora prima di iniziare, ma se ci fosse stata la retrocessione noi ci saremmo salvati senza problemi. A testa alta siamo andati sempre avanti, consapevoli dei nostri pregi e dei nostri difetti, dimostrando di non sfigurare in questa Superlega, e divertendoci».
    Anche dal punto di vista personale Recine non nasconde la propria soddisfazione. «Si tratta del miglior campionato del mondo e io fin da piccolo ho sempre sognato di poterci giocare. Quando mio padre era dirigente alla Lube io ero solo un bambino e guardavo alcuni dei fuoriclasse in campo, sperando un giorno di potermi misurare contro i giocatori più bravi al mondo. È davvero stupendo poter affrontare simili campioni, cercando di imparare sempre qualcosa da loro. Io, come i miei compagni, vediamo quello che sono in grado di fare, con l’intenzione di apprendere più cose possibili».
    Ora davanti ai ragazzi di Bonitta c’è la possibilità di mettersi ancora in mostra nei play-off per il quinto posto. «Di sicuro il nostro obiettivo è continuare a dimostrare quello che siamo riusciti a fare in campionato. Sarebbe bello anche togliersi qualche soddisfazione contro gli avversari a cui non abbiamo strappato dei punti. Questa parte della stagione la vedo come un’opportunità di continuare a crescere e a migliorare, cercando di mantenere l’alto livello raggiunto. Speriamo di vincere più gare possibili e vedremo come andrà a finire». LEGGI TUTTO

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    Perugia, Colaci: “Non basta ciò che stiamo facendo”. Travica: “Troppi tesi e fallosi”

    Di Redazione
    Inizia male, rischia di mandare tutto alle ortiche ma poi rimonta e porta a casa Gara 2 dei Quarti di Finale dei Play Off Scudetto. La Sir Safety Conad Perugia sbanca l’Allianz Cloud di Milano e rimanda il verdetto a Gara 3 che si giocherà domenica 21 marzo al Pala Barton di Perugia. Una partita complicata nella quale Sebastian Solè, eletto MVP del match, è risultato ancora una volta un uomo chiave.
    “Abbiamo rispettato l’avversario che ha dimostrato di essere una grande squadra – racconta il centrale argentino nelle dichiarazioni riportate dal quotidiano Corriere dell’Umbria -. Abbiamo retto la pressione nei momenti importanti, è stata una vittoria di squadra. Per noi Leon è un giocatore importantissimo. Siamo consapevoli di quali sono i nostri punti di forza. Gli va data la palla. Gli episodi arbitrali? Capita che qualcosa si possa sbagliare“.
    Massimo Colaci però guarda il bicchiere mezzo vuoto consapevole che bisogna fare di più se si vuole proseguire il cammino nei Play Off: “Dobbiamo metterci in testa che nei play off non si riesce mai ad avere un livello altissimo per tutta la durata della partita. C’è da soffrire. Sappiamo che dobbiamo crescere. Non basta ciò che stiamo facendo. Bisogna fare di più al di là dei meriti di Milano. Se avessimo perso saremmo andati a casa, ed io non ne ho nessuna voglia“.

    Il regista Dragan Travica soddisfatto invece della reazione del gruppo nei momenti di difficoltà: “È stata una partita tosta contro una squadra che sbaglia poco. Per vincere contro Milano bisogna giocare bene e non lo abbiamo fatto nella prima parte di partita. Eravamo tesi e fallosi. Siamo riusciti comunque a rimanere uniti. Quando contava ha cominciato a funzionare la fase break. Sapevamo che in gara 2 sarebbe stato quasi impossibile giocare bene con la tensione che avevamo ma dobbiamo migliorare in vista della Champions League. Oggi siamo riusciti a recuperare. La squadra ha carattere“. LEGGI TUTTO