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    Europei maschili: ecco i primi ottavi di finale. La Serbia trova la Turchia

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Si sono chiusi oggi due dei quattro gironi della prima fase dei Campionati Europei maschili, che hanno determinato gli abbinamenti dei primi ottavi di finale in programma a Gdansk. La Polonia, imbattuta e prima nella sua pool (3-0 anche all’Ucraina), se la vedrà con la Finlandia, mentre alla Serbia tocca la Turchia, che ha gettato al vento il secondo posto cedendo al tie break contro i finlandesi quando ormai questi ultimi non avevano più nulla da guadagnare (ben 36 errori per i turchi, a cui non sono bastati i 28 punti di Adis Lagumdzija). La Russia, quindi, recupera in extremis dopo un pessimo avvio, grazie alla scontata vittoria per 3-0 sulla Macedonia del Nord: negli ottavi se la vedrà con l’Ucraina in una sfida molto delicata dal punto di vista geopolitico, prima ancora che da quello sportivo. L’Olanda di Roberto Piazza, infine, affronterà il Portogallo: l’incontro tra quest’ultimo e la Grecia non si è ancora concluso, ma i lusitani hanno già ottenuto i due set necessari per scavalcare il Belgio, che quindi viene eliminato. L’Italia, che si è assicurata il primo posto nel girone grazie al brillante 3-0 sulla Slovenia, giocherà domenica 12 settembre a Ostrava, e attende di conoscere la sua avversaria, la quarta classificata della Pool D. Sarà una tra Lettonia, Estonia e Slovacchia, con i lettoni nettamente favoriti, visto che per poterli superare gli avversari dovrebbero compiere improbabili imprese contro Francia o Germania. Evitata invece la Croazia di Emanuele Zanini, che grazie al 3-1 sugli slovacchi (con 24 punti e ben 8 ace di Leo Andric) si è assicurata il terzo posto. Nel frattempo la Bielorussia, nel girone degli azzurri, resta in piena corsa per la qualificazione battendo per 3-0 il Montenegro (15 punti di Miskevich e ben 14 muri vincenti): la Bulgaria affida allo scontro diretto di domani le speranze di evitare un’eliminazione che, visti i valori in campo, sarebbe davvero clamorosa. LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Polonia-Ucraina 3-0 (25-15, 25-20, 25-21); Grecia-Portogallo ore 20.30. Classifica finale: Polonia 5 vittorie (14 punti), Serbia 4 (12), Polonia 4 (11), Ucraina 3 (7), Belgio 1 (4), Portogallo 1 (3), Grecia 0 (2). Pool B (a Ostrava): Italia-Slovenia 3-0 (27-25, 25-20, 25-23); Bielorussia-Montenegro 3-0 (25-23, 25-21, 25-12). Classifica: Italia 4 vittorie (12 punti), Slovenia 3 (9), Rep.Ceca 2 (7), Bielorussia 2 (6), Bulgaria 2 (5), Montenegro 0 (0). Prossimo turno: Bulgaria-Bielorussia gio 9/9 ore 16; Rep.Ceca-Italia gio 9/9 ore 19. Pool C (a Tampere): Russia-Macedonia del Nord 3-0 (25-15, 25-13, 25-18); Finlandia-Turchia 3-2 (25-17, 16-25, 27-29, 25-18, 15-13). Classifica finale: Olanda 4 vittorie (13 punti), Russia 4 (11), Turchia 3 (10), Finlandia 3 (8), Spagna 1 (3), Macedonia del Nord 0 (0).  Pool D (a Tallinn): Slovacchia-Croazia 1-3 (27-25, 19-25, 19-25, 29-31); Francia-Lettonia 3-0 (25-18, 25-14, 25-17). Classifica: Francia 4 vittorie (12 punti), Germania 3 (9), Croazia 3 (7), Lettonia 1 (5), Estonia e Slovacchia 1 (3). Prossimo turno: Germania-Slovacchia gio 9/9 ore 16; Estonia-Francia gio 9/9 ore 19. OTTAVI DI FINALE(a Gdansk) Polonia-Finlandia sab 11/9; Russia-Ucraina sab 11/9; Olanda-Portogallo dom 12/9; Serbia-Turchia dom 12/9. (a Ostrava) Italia-4° Pool D dom 12/9; 2° Pool D-3° Pool B dom 12/9; 1° Pool D-4° Pool B lun 13/9; 2° Pool B-Croazia lun 13/9.*orari da definire (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Nemanja Petric è infortunato, ma tornerà per la seconda fase degli Europei

    Di Redazione Non c’era Nemanja Petric nella Serbia che ieri ha battuto per 3-1 il Portogallo nel corso dei Campionati Europei maschili. Secondo i media serbi, il capitano della nazionale ha lasciato la squadra impegnata nel girone di Cracovia, in accordo con il CT Slobodan Kovac e con lo staff medico, ed è tornato a Belgrado a causa di un lieve infortunio (di cui non è specificata la natura). Petric non era mai sceso in campo nelle tre precedenti partite disputate dalla Serbia. Gli Europei di Petric, però, non sono finiti: il giocatore dovrebbe proseguire le cure nella capitale serba e poi raggiungere nuovamente i compagni di squadra in Polonia per la fase a eliminazione diretta, a cui la nazionale campione in carica è già certa di partecipare. (fonte: Sportklub.rs) LEGGI TUTTO

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    La Serbia prova a consolarsi: “Non si può vincere sempre”. E Rasic dice basta

    Di Redazione Digerire una sconfitta in finale è sempre difficile, ma lo è di più se si gioca in casa davanti a 20mila tifosi, e ancora di più se si è abituati a vincere sempre. Dopo il ko nella sfida decisiva dei Campionati Europei contro l’Italia, la nazionale femminile della Serbia vive emozioni inedite per questa generazione di campionesse. Prova a rincuorarla il suo artefice, il CT Zoran Terzic: “Si sa come siamo noi serbi, vogliamo sempre il meglio e la vittoria. E ovviamente è molto difficile perdere una finale del genere davanti a molte migliaia di persone, nella nostra capitale. Non possiamo essere troppo felici, ma dobbiamo essere realisti: due medaglie sono un risultato fantastico per questa stagione“. “Queste ragazze – continua Terzic – hanno vinto 15 medaglie in 20 anni, non so se c’è una squadra al mondo che abbia fatto qualcosa del genere. L’ho già detto più volte e l’ho ripetuto durante la partita, sono sicuramente le migliori al mondo: dal 2016 a oggi siamo stati primi in tutte le competizioni, non si può sempre vincere“. Più critico il pensiero di una delle leader della squadra, Maja Ognjenovic: “Abbiamo giocato con un’Italia in grande forma e purtroppo le abbiamo permesso di ricevere bene per tutta la partita, che non era certo il nostro piano di gioco. Eravamo al limite delle forze dopo la semifinale, anche se le motivazioni non mancavano di certo: è difficile quando si gioca contro una nazionale tra le migliori d’Europa e del mondo. Non siamo insoddisfatte, non credo che qualcuno possa considerare un fallimento un bronzo olimpico e un argento europeo, ma un po’ di amarezza rimane“. La Serbia deve fare i conti anche con l’addio di una delle grandi protagoniste del ciclo vincente, Milena Rasic: “Purtroppo è stata la mia ultima partita in nazionale – conferma la centrale – dalla prossima estate sarò la tifosa numero uno. Sarebbe stato molto bello chiudere con l’oro, ma in 12 anni abbiamo vinto tanto e posso solo essere orgogliosa di ogni momento trascorso con queste ragazze e con tutto lo staff. Abbiamo lasciato il cuore in campo, però credo che in alcuni momenti la stanchezza abbia dominato, non siamo riusciti a trovare la forza“. Foto CEV Le lacrime di Tijana Boskovic sono state uno dei momenti più intensi del dopopartita, ma l’opposta prova a tirarsi su il morale: “Nonostante la sconfitta sono estremamente orgogliosa. Siamo sicuramente deluse, ma questo è lo sport: abbiamo trascorso 4 mesi insieme, abbiamo ottenuto grandi successi e non ci siamo mai arrese, in nessun momento. Sono felice di far parte di questo gruppo“. Stesso concetto espresso da Stefana Veljkovic: “Sicuramente volevamo la medaglia d’oro e abbiamo lottato fino alla fine, ma a volte capita che qualcosa non vada come ti aspetti. Posso solo essere orgogliosa di queste ragazze, voglio fare i complimenti a tutte e dire loro che nessuno deve preoccuparsi e che l’argento è un grande risultato“. Mentre Mina Popovic mastica amaro: “Loro hanno giocato meglio e hanno vinto meritatamente, anche se non è mai facile per un atleta ammetterlo. Siamo abituati a vincere e non è facile affrontare la sconfitta, siamo sicuramente molto dispiaciute“. Katarina Lazovic analizza così la finale: “A un certo punto abbiamo perso completamente le energie e sul campo si è visto. Non è stato un torneo facile, è durato tantissimo, abbiamo speso tanto emotivamente e fisicamente. Ma sono orgogliosa di questa squadra e di avere l’opportunità di farne parte con queste giocatrici, che sono le migliori al mondo“. E per Bianka Busa ci sono “molte emozioni contrastanti: da un lato siamo felici perché continua la nostra striscia di medaglie, dall’altro deluse perché non siamo riuscite a vincere l’oro davanti al nostro pubblico“. (fonte: Sportklub.rs) LEGGI TUTTO

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    Europei maschili: la Polonia doma la Serbia, la Russia si salva

    Di Redazione Arriva la prima vittoria per la Russia ai Campionati Europei maschili, ma ancora una volta la squadra di Sammelvuo deve sudare sette camicie: dopo il sorprendente ko all’esordio contro la Turchia, Kobzar e compagni hanno bisogno del tie break per superare l’Olanda di Piazza, e il 3-2 finale non può essere soddisfacente in termini di classifica. Dmitry Volkov (21 punti) è il grande protagonista dell’incontro insieme a Ivan Iakovlev, che firma ben 7 muri; all’Olanda non bastano i 32 punti di Nimir Abdel-Aziz. Intanto anche la Finlandia, che domani sfiderà proprio la Russia, si porta a quota 2 vittorie nella pool casalinga, battendo la Spagna con un netto 3-0. Spettacolare il primo vero big match tra Serbia e Polonia, che si chiude sul 16-14 del tie break dopo quasi 3 ore di battaglia. A spuntarla sono i campioni del mondo per una questione di dettagli: 109 punti a 105 e assoluto equilibrio in tutti i fondamentali. Bartosz Kurek (22 punti) e Wilfredo Leon (19 con 5 ace) rispondono colpo su colpo a Uros Kovacevic (22) e Marko Ivovic (21, 4 servizi vincenti) per una sfida che potremmo rivedere più avanti nel torneo. Nello stesso girone il Belgio ottiene il primo successo, un rotondo 3-0 sulla Grecia (altri 21 punti di Sam Deroo), e scavalca in classifica Portogallo e Ucraina. Riscatto immediato anche per la Slovenia, che nel girone dell’Italia piega il Montenegro in tre set: tutto facile per la squadra di Giuliani, che mette a segno ben 11 ace e si appoggia a un Toncek Stern da capogiro (85% in attacco!). Clamoroso invece il successo della Bielorussia, che era sembrata completamente spaesata contro gli azzurri e invece si rifà con un inaspettato 3-1 ai danni dei padroni di casa della Repubblica Ceca: grande protagonista Vlad Davyskiba con 20 punti (54% in attacco, 3 muri e 3 ace). Arriva il primo successo anche per un’altra delle squadre organizzatrici, l’Estonia, che mette a segno una spettacolare rimonta dallo 0-2 ai danni della Slovacchia: dal terzo set in poi gli estoni mettono il turbo in battuta, trascinati da Oliver Venno (22 punti e 6 ace), e gli avversari perdono completamente il filo del gioco. La Croazia si sblocca a sua volta piegando al tie break la Lettonia, dopo aver annullato un match point nel quarto set: nella squadra di Zanini spiccano i 29 punti, con 6 ace, di Leo Andric. LA SITUAZIONE Pool A (a Cracovia): Belgio-Grecia 3-0 (25-16, 25-22, 25-22); Serbia-Polonia 2-3 (21-25, 25-23, 25-20, 20-25, 14-16). Classifica: Serbia 2 vittorie (6 punti), Belgio e Polonia 1 (3), Portogallo e Ucraina 1 (2), Grecia 0 (1). Prossimo turno: Portogallo-Ucraina dom 5/9 ore 17.30; Grecia-Polonia dom 5/9 ore 20.30. Pool B (a Ostrava): Montenegro-Slovenia 0-3 (17-25, 16-25, 16-25); Bielorussia-Rep.Ceca 3-1 (25-20, 19-25, 25-21, 25-19). Classifica: Italia, Bielorussia, Bulgaria, Rep.Ceca e Slovenia 1 vittoria (3 punti), Montenegro 0 (0). Prossimo turno: Rep.Ceca-Bulgaria dom 5/9 ore 16; Italia-Montenegro dom 5/9 ore 19. Pool C (a Tampere): Spagna-Finlandia 0-3 (19-25, 20-25, 18-25); Olanda-Russia 2-3 (13-25, 25-19, 21-25, 25-21, 13-15). Classifica: Olanda 2 vittorie (7 punti), Finlandia e Turchia 2 (6), Russia 1 (2), Spagna e Macedonia del Nord 0 (0). Prossimo turno: Macedonia del Nord-Turchia dom 5/9 ore 13; Russia-Finlandia dom 5/9 ore 16.30. Pool D (a Tallinn): Slovacchia-Estonia 2-3 (27-25, 25-22, 18-25, 14-25, 13-15); Croazia-Lettonia 3-2 (28-30, 25-20, 23-25, 31-29, 15-11). Classifica: Lettonia 1 vittoria (4 punti), Francia e Germania 1 (3), Estonia e Croazia 1 (2), Slovacchia 0 (1). Prossimo turno: Estonia-Germania dom 5/9 ore 15; Francia-Croazia dom 5/9 ore 18. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione d’Europa: Serbia travolta in rimonta a Belgrado

    Di Redazione “It’s coming Rome“: l’Italia è campione d’Europa, per la terza volta nella storia e a 12 anni dall’ultimo successo. La storica vittoria nei Campionati Europei femminili arriva nel modo più straordinario e più difficile: al termine di un percorso immacolato, fatto di soli successi, e proprio a Belgrado in casa della più temibile delle concorrenti, quella Serbia che aveva negato alle azzurre il titolo mondiale e la qualificazione alle semifinali di Tokyo (oltre a essersi laureata campione nelle ultime due edizioni). L’Italia vince in un contesto d’altri tempi, per gli oltre 20mila spettatori assiepati in spregio a qualsiasi norma anti-Covid e anche per qualche tentativo di “condizionamento ambientale”, e lo fa con una prestazione meravigliosa. Perso di un nulla il primo set per qualche sbavatura che sembrava fatale, le azzurre sono andate crescendo punto dopo punto, vincendo il secondo in rimonta dal 20-22 al 25-22, rintuzzando il tentativo di reazione serba nel 3-8 e dominando letteralmente il quarto parziale fino a un umiliante 25-11 che rende ancora più enorme la portata dell’impresa. Foto CEV Il trionfo azzurro porta la firma di tutte le protagoniste, ma uno speciale riconoscimento va a Davide Mazzanti, che si prende la rivincita dopo la valanga di critiche post-Olimpiadi. Il CT azzurro le azzecca davvero tutte: ripagata la scelta di puntare su Miriam Sylla, assoluta protagonista della finale con la sua miglior partita dell’anno (20 punti, 54% in attacco, 2 muri e 2 ace), e anche l’esecrata alternanza in palleggio tra Alessia Orro e Ofelia Malinov, decisiva nel finale. Felice anche la decisione di non sovraccaricare in attacco Paola Egonu, che alla fine si libera dalla tensione e chiude con tre ace in fila come straordinario suggello, e di dare fiducia a Elena Pietrini, la più costante in questi Europei. Poi ci sono tutte le qualità che l’Italia ha sempre avuto, dalla straordinaria compattezza a muro (13 punti totali di cui 6 di una super Anna Danesi) al ritmo indiavolato della difesa guidata da Moki De Gennaro. Il tutto nonostante assenze pesanti come quelle di Caterina Bosetti e Sarah Fahr. Fa da contraltare all’incontenibile gioia dell’Italia la tremenda delusione della Serbia, che vede sfumare proprio all’ultimo un titolo che sentiva già in tasca e alla fine chiude l’estate con l’amaro bilancio di un bronzo olimpico e un argento europeo. La squadra di Zoran Terzic paga certamente le ben note difficoltà in posto 4, evidenziate dall’inutile staffetta tra Lazovic e Busa; ma la fotografia della finale è la prova di Tijana Boskovic, che dopo una partenza arrembante crolla nel finale subendo 7 murate e commettendo 6 errori di pura frustrazione. Una defaillance sanguinosa che potrebbe, speriamo, diventare il simbolo di un passaggio del testimone… Foto CEV I SESTETTI – Subito una buona notizia per Mazzanti, che recupera dall’inizio Sylla e dunque schiera la formazione titolare: Orro in regia, Egonu opposta, Danesi e Chirichella al centro, Pietrini in posto 4 con il capitano e De Gennaro libero. Terzic ripropone Lazovic nel sestetto iniziale dopo la buona prestazione della semifinale, insieme a Milenkovic; Ognjenovic è la regista, Boskovic l’opposta, Rasic e Mina Popovic le centrali e Silvija Popovic il libero. 1° SET – Il primo attacco di Boskovic è murato da Sylla e Danesi, ma è Popovic a procurare il primo break alle serbe con il muro su Chirichella (1-3). Rasic allunga sul 2-5, il servizio di Sylla però mette in difficoltà Lazovic e permette a Egonu di pareggiare (5-5). Boskovic va a segno per la prima volta con il punto del 7-8. L’Italia resta lì (9-9) e alla prima occasione passa avanti con la battuta di Egonu: un ace e un “quasi ace” trasformato da Pietrini per il 12-10. Sbaglia però Sylla e il muro di Milenkovic riporta avanti la Serbia (12-13), con conseguente time out azzurro. Al rientro la battuta di Popovic continua a fare danni: Rasic vince il contrasto con Orro e Boskovic allunga (12-15). Ma ancora il servizio, stavolta di Sylla, consente all’Italia di pareggiare e poi di sorpassare grazie al doppio aiuto del nastro (16-15). Si continua punto a punto con l’Italia avanti (19-18, 20-19), poi però Egonu non passa per due volte e spedisce out in palleggio: 20-22 e time out azzurro. Milenkovic sigla il pallonetto del 21-23, Boskovic si procura due set point: Sylla è straordinaria e li annulla entrambi (24-24). Rasic però si conquista una terza chance e Boskovic da seconda linea (con sospetta “pestata”) chiude sul 24-26. 2° SET – Grande reazione azzurra in avvio: due attacchi di Sylla per il 3-0 iniziale, ed è suo anche il punto del 4-1. L’errore di Chirichella consente però alla Serbia di riavvicinarsi (4-3) e il muro di Popovic su Pietrini vale il pareggio sul 7-7. Le azzurre ritrovano subito il break di vantaggio proprio con Pietrini (9-7) e lo mantengono a lungo (11-9, 14-12); basta però una piccola sbavatura – attacco out di Pietrini – e le padrone di casa si riportano di nuovo in parità sul 15-15. Il testa a testa prosegue, con scambio di cortesie tra Egonu e Boskovic (17-17); un muro di Ognjenovic e un recupero rocambolesco di Lazovic regalano il vantaggio alla Serbia (19-20) e spingono Mazzanti al time out. Boskovic tiene avanti le padrone di casa, l’errore di Egonu vale il 20-22; Popovic però sbaglia e Pietrini firma il pari sul 22-22. Finale imprevedibile: Boskovic sbaglia e Terzic chiama time out, Lazovic sbaglia a sua volta (smascherata dal challenge) e concede due set point alle azzurre, e un super muro di Danesi su Boskovic vale il 25-22 che rimette il punteggio in parità. Foto CEV 3° SET – La Serbia vuole subito riscattarsi e parte fortissimo: due errori azzurri e ace di Popovic per lo 0-3, poi arriva il muro di Rasic su Danesi (1-5). Egonu prova ad accorciare con due attacchi di fila (3-5), ma ancora Rasic ristabilisce le distanze con attacco e muro e l’errore dell’opposta azzurra vale il 3-8. Dentro Malinov in regia, Sylla riduce di nuovo lo svantaggio (5-8); Egonu tiene l’Italia in scia (7-10), poi l’attacco out di Milenkovic e il muro di Danesi la riportano a 10-11. La rimonta si completa con il muro vincente di Sylla per il 12-12; Terzic ferma il gioco, ma al rientro arriva anche il sorpasso con un ace di Pietrini (13-12). Il CT serbo cambia rotta inserendo Busa per Lazovic, ma le azzurre non si fermano: altro ace di Danesi per il 15-13, Boskovic sbaglia per il più 3 e Chirichella mette a segno il muro del 18-14 che costringe Terzic a giocarsi anche il secondo time out. La Serbia appare in confusione e regala anche l’invasione del 19-15, Malinov vince un contrasto a rete e la palla di Boskovic sull’astina appare come il segno della resa (23-17). Infatti Pietrini si procura ben 6 set point e Sylla trasforma con autorità il secondo per il 25-19 che vale il vantaggio. 4° SET – Busa e Malinov confermate nei due sestetti titolari. Continua il momento di crisi di Boskovic, che subisce il muro di Danesi e poi sbaglia concedendo a Egonu la palla del 2-0. Fallo a rete di Ognjenovic e altro “murone” di Sylla su Boskovic: 5-1 e inevitabile time out serbo. Sylla e Pietrini fanno impazzire le avversarie per l’8-2 e gli ennesimi muri, firmati da Chirichella e Malinov, valgono addirittura l’11-4. Boskovic prova a farsi sentire di nuovo (12-5) ma Danesi piazza un altro muro su Popovic per il 14-5 ed Egonu mette giù il pallone del 16-7. Ormai in campo c’è una squadra sola: dopo il muro del 18-8 di Malinov arriva l’apoteosi con tre ace consecutivi di Egonu, un attacco vincente di Sylla e una palla insaccata in rete da Boskovic (23-8). Scatta un po’ di “braccino” per le azzurre, che commettono tre errori di fila; poi però è Egonu a guadagnarsi il match point sul 24-11. L’ultima palla è un colpo da biliardo di Sylla per uno storico e straordinario 25-11. Serbia-Italia 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25)Serbia: Busa, Lazovic 2, Caric ne, Popovic M. 13, Mirkovic ne, Ognjenovic 3, Veljkovic ne, Bjelica ne, Rasic 12, Popovic S. (L), Boskovic 20, Milenkovic 4, Blagojevic (L) ne, Kocic ne. All. Terzic.Italia: Gennari, Bonifacio ne, Malinov 2, De Gennaro (L), Orro, Chirichella 5, Danesi 8, Pietrini 13, Nwakalor ne, Sylla 20, Egonu 29, Parrocchiale, Mazzaro (L) ne, D’Odorico ne. All. Mazzanti.Arbitri: Burkiewicz (Polonia) e Ozbar (Turchia).Note: Spettatori 20560. Serbia: battute vincenti 1, battute sbagliate 12, attacco 40%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 22. Italia: battute vincenti 8, battute sbagliate 12, attacco 48%, ricezione 46%-39%, muri 13, errori 22. SEMIFINALITurchia-Serbia 1-3 (34-32, 26-28, 23-25, 13-25)Olanda-Italia 1-3 (19-25, 17-25, 25-16, 18-25) FINALE 3° POSTOTurchia-Olanda 3-0 (25-20, 25-19, 25-23) FINALE 1° POSTOSerbia-Italia LEGGI TUTTO

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    Europei femminili: la Serbia doma anche la Turchia ed è di nuovo in finale

    Di Redazione La storia si ripete: la Serbia è ancora in finale ai Campionati Europei femminili, per la terza edizione consecutiva (con due vittorie alle spalle), e questa volta se la giocherà davanti al pubblico amico di Belgrado. A fare le spese dell’insaziabile squadra di Zoran Terzic è ancora una volta la Turchia, battuta in finale nel 2019 e in semifinale nel 2017: in questo caso la formazione di Giovanni Guidetti lotta alla pari per tre set, non sfruttando 3 occasioni per andare sul 2-0, prima di alzare bandiera bianca nel quarto. Il match dura più di due ore ed è, per lunghi tratti, bellissimo e avvincente. La Turchia parte fortissimo nel primo set, ma la Serbia la raggiunge (13-8, 13-13) e inizia un’infinita lotta punto a punto che si risolve soltanto sul 34-32, dopo 7 set point per le turche e 3 per le campionesse in carica. Nel secondo parziale Terzic conferma definitivamente in campo Lazovic al posto della spenta Busa, le Serbe volano avanti (0-4, 12-16) ma c’è nuovamente una rimonta, stavolta della Turchia, che pareggia a quota 16 e sigla il break del 21-18. Ancora parità sul 21-21, poi Erdem e compagne hanno tre occasioni per chiudere (24-23, 25-24, 26-25), ma non le sfruttano e il muro di Rasic decide. Foto CEV È la svolta della partita, anche se dal terzo set non sembrerebbe: sotto 13-16 e 15-19, la Turchia trova ancora la forza di recuperare pareggiando i conti sul 19-19. Un letale errore al servizio di Erdem, però, consegna il set point alla Serbia, che lo sfrutta immediatamente sul 23-25. Guidetti sa che la sua squadra ha esaurito le energie e le prova tutte, gettando nella mischia Guveli, Unal e Boz, ma serve a poco: nel quarto set la Serbia si invola subito (3-7) e poi dilaga addirittura (5-13, 10-17). Dal 13-19 si vola direttamente alla chiusura sul servizio di Ognjenovic. Tijana Boskovic è naturalmente l’eroina della serata con i suoi 39 punti (54% in attacco) ma non può sfuggire il contributo delle centrali Milena Rasic e Mina Popovic, entrambe in doppia cifra, oltre che di una Katarina Lazovic ormai pronta per grandi palcoscenici. Da parte turca Ebrar Karakurt (23 punti) fa tutto il possibile per tre set insieme a Eda Erdem (4 muri vincenti, 67% in attacco), ma la serata no di Zehra Gunes e quella della ricezione, soprattutto di Hande Baladin, vanificano gli sforzi. Turchia-Serbia 1-3 (34-32, 26-28, 23-25, 13-25)Turchia: Akoz (L), Ozbay 6, Senoglu 10, Baladin 12, Guveli 1, Ismailoglu, Aykaç (L) ne, Unal, Boz, Erdem 14, Gunes 6, Aydin ne, Baskir ne, Karakurt 23. All. Guidetti.Serbia: Busa, Lazovic 11, Caric, Popovic M. 10, Mirkovic, Ognjenovic 2, Veljkovic ne, Bjelica ne, Rasic 11, Popovic S. (L), Boskovic 39, Milenkovic 6, Blagojevic (L) ne, Kocic ne. All. Terzic.Arbitri: Puecher (Italia) e Pashkevich (Russia).Note: Spettatori 7300. Turchia: battute vincenti 4, battute sbagliate 12, attacco 44%, ricezione 41%-33%, muri 11, errori 30. Serbia: battute vincenti 4, battute sbagliate 13, attacco 50%, ricezione 46%-36%, muri 13, errori 24. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Serbia: i 20 anni di Zoran Terzic alla guida della nazionale diventano un film

    Di Redazione La vigilia delle semifinali dei Campionati Europei a Belgrado è stata l’occasione per un appuntamento speciale con il CT della Serbia: proprio ieri, infatti, all’Hotel M si è tenuta la première del film “Prvih 20 Godina (Primi 20 anni)”, dedicato all’allenatore della nazionale femminile Zoran Terzic. Il documentario, diretto da Natasa Sevic, racconta appunto il lungo percorso del 55enne tecnico sulla panchina serba e, al tempo stesso, l’ascesa della sua nazionale verso le vette più alte della pallavolo mondiale. Ad assistere alla proiezione un ricchissimo parterre: oltre all’attuale staff della nazionale c’erano anche le ex giocatrici Maja Simanic, Jelena Nikolic, Aleksandra Rankovic, Ana Zivojinovic, Bojana Drca e Sanja Malagurski, il presidente della CEV Aleksandar Boricic e il presidente della Federazione serba Zoran Gajic. Naturalmente non poteva mancare lo stesso Terzic: “Mi sono emozionato guardando il film. È sicuramente una bella storia sulla nazionale, sulle ragazze e su tutti coloro che hanno partecipato alla nostra storia. Sono davvero piacevolmente sorpreso“. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Europei femminili: la Serbia trema, poi domina sulla Francia

    Di Redazione Pronostico rispettato a Belgrado: la Serbia è la quarta semifinalista dei Campionati Europei femminili. Eppure la squadra di Zoran Terzic ha tremato non poco, davanti al suo pubblico, in un primo set che l’ha sempre vista costretta a inseguire la Francia (3-8, 12-16, 18-21) fino a perderlo 22-25. Da lì in poi, però, Ognjenovic e compagne si sono svegliate tornando a dimostrare tutta la loro potenza: le transalpine hanno retto ancora fino al 18-16 del secondo set, sognando la clamorosa impresa, poi sono letteralmente sparite dalla scena perdendo addirittura un set sul 25-7 (peggio di quanto fatto dalla Russia contro l’Italia). Indubbiamente straordinaria la reazione delle serbe, trascinate dalla solita Tijana Boskovic (27 punti con il 44% in attacco) e da un muro granitico, con 6 vincenti di Mina Popovic; le campionesse d’Europa continuano però a denunciare gravi limiti nell’attacco da posto 4, specialmente con Bianka Busa (29%), e anche la ricezione è tutt’altro che irreprensibile. Una superlativa Milena Rasic (13 punti) rimedia, ma nella semifinale contro la Turchia le distrazioni non saranno perdonate. La Francia, malgrado il calo finale, esce a testa alta da un Europeo che ha messo in evidenza tra l’altro il talento di Amélie Rotar (altri 15 punti per lei). Serbia-Francia 3-1 (22-25, 25-18, 25-7, 25-20)Serbia: Busa 7, Lazovic ne, Caric, Popovic M. 10, Mirkovic, Ognjenovic 7, Veljkovic ne, Bjelica, Rasic 13, Popovic S. (L), Boskovic 27, Milenkovic 8, Blagojevic (L), Kocic ne. All. Terzic.Francia: Cazaute 8, Giardino (L), Stojiljkovic, Gicquel 9, Sager-Weider 5, Sylves 6, Elouga ne, Arbos 3, Ratahiry 1, Respaut, Defraeye (L), Rotar 15, Bah 1, Gelin. All. Rousseaux.Arbitri: Burkiewicz (Polonia) e Ozbar (Turchia).Note: Spettatori 6750. Serbia: battute vincenti 8, battute sbagliate 10, attacco 44%, ricezione 38%-26%, muri 15, errori 21. Francia: battute vincenti 4, battute sbagliate 10, attacco 36%, ricezione 35%-29%, muri 8, errori 25. QUARTI DI FINALETurchia-Polonia 3-0 (25-18, 25-14, 25-23)Serbia-Francia 3-1 (22-25, 25-18, 25-7, 25-20)Svezia-Olanda 0-3 (25-27, 16-25, 19-25)Italia-Russia 3-0 (25-20, 25-8, 25-15) SEMIFINALIVen 3/9 a BelgradoTurchia-Serbia ore 17Olanda-Italia ore 20 (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO