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    Aragona si muove sul mercato: arrivano Benedetta Cometti e Irene Zonta

    Di Redazione La Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona piazza i primi due importanti colpi di mercato per la stagione 2021/2022 in Serie A2, ingaggiando la centrale Benedetta Cometti e la schiacciatrice/opposto Irene Zonta. Le due atlete vanno ad aggiungersi alle riconfermate Serena Moneta (capitano – schiacciatrice), Valeria Caracuta (palleggiatrice), Sara Stival (opposto), Federica Vittorio (libero), Fabiola Ruffa (libero).  Benedetta Cometti, ex Cbl Costa Volpino (BG) di Serie B1, è reduce da una stagione sensazionale dal punto di vista tecnico ed è stata la migliore realizzatrice del campionato, nonostante ricopra il ruolo di centrale. L’atleta classe 2000, originaria di Bergamo, è alta 180 centimetri e nonostante la giovane età ha già un curriculum di tutto rispetto in ambito pallavolistico. Benedetta, ha militato nella stagione 2019/2020 nel Barricalla Cus Torino di Serie A2. Nella stagione 2018/2019 ha militato nelle fila del Bedizzole Volley disputando un campionato di B1 con dei numeri impressionanti. Nel 2017/2018 ha giocato in Under 18 con l’IGOR Volley Novara. Nel 2016/2017 in Under 18 con la gloriosa Foppapedretti Bergamo ha vinto il campionato regionale di categoria e ha conquistato il premio di miglior giocatrice, e il quarto posto alle finali nazionali. Nel 2015/2016 sempre in Under 18 con la Foppapedretti Bergamo ha ottenuto il terzo posto regionale e il secondo nazionale. Nel 2015 è stata campionessa nazionale al trofeo delle regioni, sempre nella categoria Under 18.  Queste le sue prime parole: “Sono molto contenta di aver scelto la Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona per continuare il mio percorso e ringrazio il presidente Nino Di Giacomo per la fiducia data. Da questa stagione mi aspetto tanto, personalmente ho molto da dimostrare ma ancora tanto da imparare e sono sicura che sotto la guida di coach Micoli e di tutto lo staff riuscirò a migliorare per dare sempre il meglio di me. Tra qualche giorno cominceremo ad allenarci per imporre il nostro gioco nel campionato di serie A2, con obiettivi ben precisi ma con la volontà di migliorare sempre le nostre prestazioni. Prestissimo sarò ad Aragona e nonostante la distanza dalla mia famiglia sono sicura che mi sentirò subito a casa grazie all’affetto di tutti i tifosi e delle persone che avrò modo di conoscere. Non vedo l’ora di incontrarvi e di scoprire la bellezza della Sicilia”. L’opposto Irene Zonta è originaria di Livorno classe 1996, alta ben 188 centimetri. Nell’ultima stagione ha indossato la maglia dell’Hermaea Olbia (Serie A2).  Zonta è un’atleta dotata di buona fisicità, che predilige i palloni alti per attaccarli con potenza ma anche con colpi d’astuzia. Nelle ultime stagioni ha lavorato tanto sui fondamentali di difesa e può ricoprire il ruolo anche di schiacciatrice. Irene Zonta è cresciuta nel settore giovanile del Volley Livorno, formazione in cui ha militato fino ai 16 anni. Nel 2012/2013 ha indossato la maglia della Pallavolo Casciavola in B1, mentre l’anno successivo ha difeso i colori della Folgore San Miniato nel campionato di serie B2. Nella stagione 2014/2015 lascia la Toscana e all’età di 18 anni firma per la Pallavolo Acqui Terme sempre in Serie B2. Nel 2015/2016 torna nel campionato di B1 con la Liu Jo Modena e l’anno dopo è ingaggiata dal Volley Montella (ancora B1). Nella stagione 2017/2018 Irene Zonta riceve la chiamata della Zambelli Orvieto e approda in Serie A2. In Umbria rimane una sola stagione per poi ritornare in Serie B1 con la maglia del Volley Arzano. Nel 2019/2020 si accasa all’Assitec Saluspro Sant’Elia Fiumerapido dove disputa un buon campionato di B1 e dove, tra l’altro, sfida la Seap Dalli Cardillo Aragona. Nella stagione 2020/2021 il ritorno in A2 con l’Olbia.  Le prime parole del neo acquisto della Seap Dalli Cardillo Aragona Irene Zonta: “Quando ho ricevuto la chiamata del presidente Nino Di Giacomo ho avuto conferma dell’ambizione e della passione che caratterizzano una società storica come Aragona. Ho sentito la sua forte fiducia in me e questo mi ha spinto ad accettare la sua proposta. Voglio ripagare la fiducia con il massimo impegno e determinazione, in modo che Aragona possa essere la sorpresa positiva del campionato di A2. In merito alla squadra penso che siamo il giusto mix di esperienza e gioventù, che sommati alla grande competenza di coach Micoli e alla professionalità dello staff, ci permetteranno di avere grandi margini di crescita. Mi aspetto una stagione ricca di soddisfazioni per tutta la società e per i tanti tifosi che vorranno sostenerci in questa nuova avventura”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona, cinque importanti conferme nel roster a partire da capitan Moneta

    Di Redazione La Società biancazzurra comunica di aver riconfermato cinque atlete nella squadra che comporrà la rosa della Seap Dalli Cardillo Aragona nel prossimo impegnativo campionato di Serie A2 femminile. Si tratta di capitan Serena Moneta, schiacciatrice di grande esperienza classe 1990, che si appresta a disputare la terza stagione di fila con la formazione aragonese; la palleggiatrice di indiscusso valore tecnico e professionale Valeria Caracuta classe 1987, reduce da un’ottima stagione in Serie B1; l’opposto Sara Stival classe 2001, autentica sorpresa dello scorso campionato con prestazioni eccellenti ed una caterva di punti contro ogni avversario; la catanese Federica Vittorio classe 1991, alla terza stagione in maglia Seap Dalli Cardillo Aragona, uno dei migliori liberi della scorsa stagione e un’autentica sicurezza in difesa e ricezione; Fabiola Ruffa classe 2000, atleta che ricopre il ruolo di libero ma che all’occorrenza può essere utilizzata sia nel fondamentale della battuta che in prima linea per le sue capacità tecniche. Le cinque atlete riconfermate sono reduci da una stagione molto positiva dal punto di vista tecnico, unite a una grande serietà e professionalità. Tutte doti che hanno convinto la società a confermare la propria fiducia a Moneta, Caracuta, Stival, Vittorio e Ruffa, pronte a mostrare nuovamente il loro valore anche in Serie A2. Le riconfermate si dichiarano soddisfatte e contente di poter continuare a giocare con la maglia della Seap Dalli Cardillo Aragona e di misurarsi in un campionato che si preannuncia avvincente, equilibrato e ricco di sorprese. Moneta, Caracuta, Stival, Vittorio e Ruffa affermano: “Ringraziano la società, ed in particolare il Presidente Nino Di Giacomo, per la fiducia che ci ha dato l’anno passato e per quella che ci ha riconfermato quest’anno. Siamo pronte per questa nuova avventura in Serie A2 e cogliamo l’occasione per salutare tutti i tifosi, con la speranza di poterci incontrare presto”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Stefano Micoli sulla panchina della Seap Dalli: “Non vedo l’ora di questa avventura”

    Di Redazione La Società Seap Dalli Cardillo Pallavolo Aragona comunica di aver affidato a Stefano Micoli, originario di Bergamo, classe 1967, l’incarico di allenatore della prima squadra per il campionato di Serie A2, stagione 2021/2022. Il nuovo tecnico delle “leonesse” vanta un curriculum di alto profilo nazionale ed internazionale. Nelle stagioni 1993/1994, 1997/1998 e dal 2004 al 2006 è stato vice allenatore ed assistente al Volley Bergamo. Nel 1999 ha debuttato come head coach a Latisana (Udine), per poi proseguire l’esperienza all’Esperia Cremona (dal 2006 al 2008) e Parma (dal 2008 al 2010). Micoli è stato, per due stagioni, assistant coach all’Eczacıbaşı nella Sultan League turca. Poi il ritorno in Italia ad Urbino in A1 (2013-2014), Stefano Micoli ha quindi affrontato una nuova esperienza all’estero, questa volta alla CSM Bucarest in Romania. Poi nuovamente a Urbino (2014-2015) e nella serie A romena accettando la proposta del CSM Targoviste dove è rimasto sino al 3 gennaio 2016. Poco dopo è subentrato alla guida del Neruda Bolzano in A1. Nel 2016-2017 è stato il vice di coach Marco Fenoglio a Novara dove ha conquistato il tricolore mentre il campionato dopo è ritornato a Bergamo, ma da primo allenatore. Una stagione e mezzo a Roma in A2, dove è rimasto sino al 10 dicembre 2019, per proseguire nella medesima stagione come assistente allenatore a Scandicci. Inoltre, il nuovo coach della Seap Dalli Cardillo Aragona è stato assistente della nazionale della Slovacchia ai Campionati Europei del 2019. In carriera Micoli ha conquistato quattro scudetti tra Italia e Turchia (1998, 2004, 2012, 2017) 1 Champions League (1997), 1 Supercoppa Italiana (2005), 2 Coppe Italia di A1 (1998, 2006) e 1 di A2 (2009).  Ecco le sue prime parole da neo allenatore della Seap Dalli Cardillo Aragona: “Dopo aver rinunciato ad allenare all’estero per motivi personali, è arrivata la proposta del Presidente Nino Di Giacomo di far parte del progetto per la partecipazione al campionato di A/2. Ovviamente non è stato difficile accettare, pur sapendo che avremmo avuto meno opportunità di scelta nel trovare giocatrici ancora libere, ma avendo dalla nostra la conferma di atlete importanti della passata stagione. Mancano pochi tasselli per completare la rosa, e l’obiettivo è quello ovviamente di raggiungere al più presto la salvezza, poi si vedrà. Il campionato di A/2 è particolarmente lungo e impegnativo quindi l’obiettivo salvezza passa sicuramente da una crescita da parte di tutti noi componenti del team. Inizialmente non sarò presente causa impegno con la nazionale slovacca agli europei, ma sono in stretto contatto con lo staff, col quale abbiamo già programmato l’inizio lavori che avverrà subito dopo ferragosto. Non vedo l’ora di raggiungere il gruppo per iniziare questa avventura”. Il nuovo coach della Seap Dalli Cardillo Aragona Stefano Micoli sarà affiancato dallo staff della scorsa stagione. Infatti, il Presidente Nino Di Giacomo ha confermato Danilo Turchi nel ruolo di vice allenatore, Damiano Romano nel doppio incarico di allenatore e scoutman, e Massimo Catalano sarà ancora il preparatore atletico. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Seap Dalli Cardillo approda in A2, ma è costretta a cambiare casa

    Di Redazione Dopo aver ottenuto l’ammissione al campionato di Serie A2, la Società biancazzurra inizia adesso a pianificare il presente ed il futuro della Seap Dalli Cardillo Aragona. E vi sono tutti i presupposti per una stagione esaltante e ricca di soddisfazioni. Molti imprenditori e tantissime aziende hanno già assicurato il loro supporto alla squadra nel secondo massimo campionato italiano di pallavolo femminile per aumentare la visibilità in ambito nazionale. Gli sponsor della scorsa stagione e degli anni precedenti hanno già manifestato l’intenzione di rinnovare l’accordo e di puntare ancora una volta sulla Seap Dalli Cardillo Aragona per promuovere l’immagine della propria impresa e marchio. Il principale obiettivo del Presidente Nino Di Giacomo è quello di allargare la base societaria con l’ingresso di nuovi soci per rafforzare la S.r.l. in fase di costituzione Nei prossimi giorni saranno svelati anche i nomi dei soci che hanno costituito la società di capitali. Si tratta di nuovi e storici tifosi della Pallavolo Aragona e imprenditori  che nel giro di poco tempo, hanno risposto positivamente all’invito del Presidente Nino Di Giacomo e hanno così comprato le quote. Poi si passerà alla costruzione della squadra che prenderà parte al campionato di Serie A2 con l’obiettivo della salvezza. La Società, arrivando tardi sul mercato, non ha avuto purtroppo la possibilità di scelta. Saranno ingaggiate giocatrici esperte ed altre giovani, e saranno riconfermate alcune atlete che tanto bene hanno fatto nello scorso campionato di B1. Vi sarà un nuovo allenatore di grandissima esperienza anche internazionale. La Seap Dalli Cardillo Aragona, tuttavia, comunica che gli incontri casalinghi del prossimo campionato di Serie A2 non potranno disputarsi al palasport Pippo Nicosia. Infatti, lo storico e glorioso palazzetto di Agrigento non ha i requisiti richiesti per poter ospitare le gare del secondo massimo campionato nazionale di pallavolo femminile. Il nuovo regolamento della Lega Pallavolo Serie A Femminile non prevede più nessuna deroga, come accadeva in passato. In particolare, l’altezza del tetto non ha la misura standard di 7 metri e 50 centimetri così come prevede il regolamento Fipav. Il tetto del “Pippo Nicosia” ha un’altezza di 7 metri. E’ quanto rilevato dall’architetto Alessandro Pirona, responsabile Organizzazione e Logistica della Lega Pallavolo Serie A Femminile che, dopo un recente sopralluogo al palasport Pippo Nicosia, non ha rilasciato l’omologazione. La società biancazzurra, dunque, si è subito messa in moto ed è corsa ai ripari per reperire un campo alternativo. Il presidente Nino Di Giacomo e l’architetto Alessandro Pirona hanno visitato il palasport di Canicattì e la nuova palestra distrettuale di Agrigento in piazza Ugo La Malfa. Entrambe le strutture hanno ottenuto l’omologazione per la disputa delle partita di serie A2. Il Presidente Nino Di Giacomo ha subito incontrato l’assessore allo Sport del Comune di Agrigento Costantino Ciulla per trovare un’intesa e rendere agibile la moderna palestra distrettuale entro il prossimo 10 ottobre, data d’inizio del campionato di Serie A2. L’Assessore Ciulla ha garantito il massimo impegno per la risoluzione del problema in tempi rapidi. Se per quella data la struttura di Agrigento non dovesse essere pronta, la Seap Dalli Cardillo Aragona sarà costretta a giocare le partite casalinghe al palasport “Giudici Saetta e Livatino” di Canicattì. Nel frattempo la preparazione atletica e gli allenamenti saranno svolti al palasport Pippo Nicosia di Agrigento. Gli identici problemi sono stati riscontrati da tante altre società del campionato di Serie A2 che a causa dell’altezza del tetto non conforme al nuovo regolamento sono state costrette, con non poche difficoltà, a trovare campi alternativi, anche in città e paesi limitrofi, per disputare le gare interne. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Solo 16 squadre ammesse alla Serie A2. In 5 restano fuori

    Di Redazione Pioggia di mancate ammissioni alla Serie A2 femminile: delle 21 società che avevano presentato domanda di ammissione alla seconda categoria nazionale, soltanto 16 hanno superato l’esame della Commissione Ammissione ai Campionati. Si tratta di Brescia, Mondovì, Macerata, Marsala, Sassuolo, Soverato, San Giovanni in Marignano, Ravenna, Busto Arsizio, Talmassons, Montecchio Maggiore, Albese, Vicenza, Altino, Catania e Modica (le ultime due hanno acquisito il titolo rispettivamente da Torino e Cutrofiano). A queste va aggiunto il Club Italia, come deliberato dal Consiglio Federale. Restano fuori invece ben 5 squadre: Pallavolo Pinerolo, Libertas Martignacco, Volley Hermaea Olbia, Sporting Club Maccalube Aragona (che aveva rilevato il titolo di Genova) e Assitec Volleyball Sant’Elia (titolo acquisito da Trecate). Due domande sono state rigettate per capienza insufficiente dei campi di gioco, una per il mancato rispetto dell’altezza regolamentare, una per l’assenza della dichiarazione di agibilità e l’ultima per la mancata costituzione in Società di capitali nei tempi previsti. Le società non ammesse potranno ricorrere entro due giorni lavorativi al Giudice di Lega, che deciderà a sua volta entro due giorni lavorativi; in caso di rigetto sarà possibile ricorrere alla Corte Federale d’Appello. La Lega Pallavolo Serie A Femminile, nel comunicare l’esito del lavoro della Commissione, prende posizione contro le norme di ammissione volute dalla Federazione Italiana Pallavolo, ricordando di “aver chiesto in varie occasioni (…) di adottare criteri di ammissione capaci di tener conto delle difficoltà straordinarie del presente senza stravolgere le regole fondamentali, con particolare riferimento a quelle relative ai campi di gioco. Criteri che lo scorso anno il CdA (…) aveva provato ad applicare e proporre per l’approvazione finale“. Un “tentativo” che era costato una pesante squalifica a cinque consiglieri di Lega, poi annullata in appello. Nel suo comunicato la Lega ricorda di essersi “sempre opposta alla riforma del campionato di A2 imposta dalla Federazione, proprio nel pieno della pandemia, con l’elevazione a 24 dei club ammissibili. Una riforma sbagliata e immotivata, che ha provocato l’innalzamento dei costi, per atlete e trasferte, con il rischio di abbassare i contenuti tecnici del campionato. Purtroppo il numero delle domande di iscrizione presentate dagli aventi diritto dimostra la fondatezza delle preoccupazioni. Il CdA rinnova per questo l’urgente richiesta alla Federazione di avviare concretamente il confronto per ridurre il numero delle società ammissibili ai prossimi campionati di Serie A“. Il CdA si rivolge infine direttamente al Consiglio Federale, auspicando che “in sede decisionale finale sappia trovare il modo di consentire alle società oggi non ammesse, tra cui alcune che da anni militano da protagoniste nei nostri campionati, di poter continuare ad essere nella massima serie“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valeria Caracuta e il volley al Sud: “Difficoltà doppie, ma si può fare”

    Di Agnese Valenti Sesto appuntamento con le “Storie dal Sud“, il ciclo di interviste dedicato da Volley NEWS ai personaggi, le storie, le opportunità e i problemi della pallavolo al Meridione. La protagonista di oggi è Valeria Caracuta, palleggiatrice salentina che non ha bisogno di presentazioni: il suo curriculum parla tra l’altro di due scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane, oltre ai successi sulla sabbia. Caracuta, che nell’ultima stagione è tornata a giocare nel Mezzogiorno con la Seap Dalli Cardillo Aragona, ha anche fondato una scuola di pallavolo a Lecce, la città in cui vive. Come si è avvicinata alla pallavolo? “Grazie alla mia famiglia. È una storia semplice: quando io e mia sorella gemella Laura siamo nate, la mia mamma giocava a pallavolo e mio padre allenava. Mia madre ha continuato a giocare fino ai miei 7-8 anni, per cui fin dal primo momento ci hanno portate nei palazzetti, con la palla in mano, ed è stato piuttosto semplice avvicinarsi a questo sport. È pur vero che da piccole ci hanno lasciato libere di scegliere: mia sorella ha iniziato con la danza, mentre io con la piscina, ma alla fine l’amore e la passione per la pallavolo sono state troppo forti“. Quando ha capito che la pallavolo poteva diventare un mestiere? “L’ho capito subito: ho sempre avuto le idee molto chiare. Dal primo momento in cui ho iniziato a giocare, conoscevo il mio obiettivo e quale fosse il mio sogno. Già quando ho finito le scuole medie avevo detto a papà ‘fatemi fare una scuola che non mi porti a fare necessariamente l’università!’: loro ovviamente contentissimi di avere una figlia che non voleva studiare (ride, n.d.r.)! Non sapevo se ci sarei riuscita, ma ho capito fin da subito che volevo mettere le mie energie in questo mio progetto per il futuro“. Foto Facebook Valeria Caracuta Cosa pensa manchi al Sud per arrivare ai livelli che invece squadre del Nord riescono a raggiungere? Pensa che i giovani meridionali abbiano delle difficoltà a trasformare la pallavolo in un vero e proprio lavoro? “Sì, credo di sì. Le strutture e la disponibilità sono differenti rispetto al Nord. Non vuole essere assolutamente una discriminazione, ma è la realtà. Qui è tutto un po’ più complicato. Ho voluto creare una scuola di pallavolo due anni fa, insieme alla mia famiglia, proprio per questo motivo, perché credo che si debba dare a tutti la possibilità di maturare e sviluppare questa passione. Vorrei mostrarmi come un esempio: se ci credi davvero puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Certo, con il doppio delle difficoltà: se io non avessi avuto la mia famiglia che mi accompagnava a 40 chilometri di distanza tutti i giorni, o comunque la disponibilità di persone che mi sostenevano e mi assecondavano in questo sogno, sarebbe stato tutto più complicato. Però, sicuramente si può fare. Con tante difficoltà, ma si può fare“. La ValeCaracuta Volley School, appunto: una scuola di pallavolo per ragazze e ragazzi dai 7 ai 15 anni. Come sta andando questa esperienza e pensa che potrebbe essere una strada per sviluppare la pallavolo di base nella sua regione, da un lato, e crearsi un’alternativa professionale dall’altro? “L’abbiamo creata con l’idea di trasmettere questa passione: mio padre non ha mai smesso di allenare i giovani, e volevo che anche lui avesse la possibilità di stare a contatto nuovamente con altri futuri giocatori. È anche un discorso legato al mio futuro, vorrei coltivare questo progetto finché ci sarà la possibilità di farla crescere. Detto questo, sta andando bene. Purtroppo anche noi abbiamo avuto difficoltà legate al Covid: ovviamente è stato complicato per i ragazzi. A livello più alto hai delle tutele, mentre i giovani fino all’ultimo sono un po’ in bilico in questa situazione. Anche noi siamo stati in bilico: non sapevamo se continuare o meno. Con le nostre forze ci abbiamo provato anche quest’anno, e alla fine è andata abbastanza bene. Speriamo che si possa tornare a lavorare bene e alla normalità“. Foto Instagram Valeria Caracuta Ha menzionato la sua famiglia, che la sosteneva nei suoi spostamenti. Pensa che questa differenza tra Nord e Sud possa essere anche una questione culturale, che lo sport al Mezzogiorno sia visto spesso solo come un hobby? “Per l’esperienza che ho, mi rendo conto che sono stata davvero fortunata. Pensando ad alcune ragazzine che hanno iniziato a giocare a pallavolo con me quando ero piccola, probabilmente non avevano la stessa passione oppure avevano anche altri interessi che potevano portarle lontano dai campi. Infatti hanno tutte smesso a distanza di qualche anno. Noi, come squadra, abbiamo tanti giovani che hanno tanta voglia e soprattutto famiglie che hanno disponibilità a portarli in giro. Un esempio: quando giocavo a Scandicci sono partite in 3-4 e sono venute a vedere la mia partita con i genitori. È chiaro che non tutti possono avere la possibilità: non per una disponibilità economica, ma anche di impegno e altri fattori. Non so se è una questione culturale: fortunatamente non ho mai conosciuto famiglie che hanno allontanato dalla pallavolo i propri figli. Penso che lo sport, a prescindere da tutto, sia fondamentale per tutti i ragazzi: ti arricchisce tanto e ti fa crescere. La questione culturale potrebbe anche esserci, ma non ho avuto esperienze tali da confermarlo. Forse anche essendo stata ad un certo livello, spero di trasmettere ai nostri ragazzi qualcosa in più che magari in altre società può non esserci“. Dopo aver giocato molto al Nord, si è trasferita in Sicilia: uno degli obiettivi della sua società è “creare un network di imprenditori ed imprese”. Lei crede che questa unità che finora è mancata alle società meridionali, possa essere una ricetta efficace per far crescere questa disciplina anche al Meridione? “Assolutamente sì. Mi reputo fortunata: ho fatto questa scelta perché sapevo che Aragona è una città storica che vuole avere non solo una solidità a livello economico, ma anche a livello strutturale. Credo ci sia bisogno di altri aiuti qui al Sud, non solo della passione. È un discorso diverso dal Nord: al Nord ci sono maggiori possibilità, più aziende che possano investire. Al Sud bisogna trovare, con le proprie forze, qualcuno che abbia voglia e che creda in questi progetti. Sono convinta che la società di Aragona sia una società solida, che sta crescendo molto, sotto tanti aspetti. Quest’anno ci sono altre società che hanno raggiunto l’A2 in Sicilia, e sono società che vogliono strutturare qualcosa. Speriamo che si riesca a farlo, e che ci siano gli aiuti per farlo. Sono sicura che questo potrebbe essere un primo passo per far sì che il Sud possa rinascere anche ad alto livello sportivo“. Foto LVF Durante la sua carriera si è spostata molto, ha anche giocato all’estero: quali pensa siano le differenze tra sistema italiano e straniero? “Per quanto riguarda la Francia, non posso non menzionare il tema del professionismo. In Francia hai le ferie pagate, hai una busta paga, insomma è un lavoro pienamente riconosciuto dallo Stato. Questa è la differenza principale: per il resto la palla è tonda, quindi anche se il livello tecnico può essere più o meno alto, le differenze sono davvero minime. In Polonia ci sono stata solo due mesi: la differenza che mi ha colpito di più è che la pallavolo è vista come il primo sport. I palazzetti si riempiono come lo stadio, il tifo è da stadio. Non che in Italia, ad alti livelli, non ci sia seguito, ma in Polonia anche l’ultima squadra del campionato è seguita molto, ogni partita è un evento. È veramente pazzesco!”. Qualche idea per il futuro? Le piacerebbe rimanere al Sud? “Se avrò la possibilità di rimanere ad Aragona, mi piacerebbe farlo. Sono stata molto bene. Poi io amo il ‘calore’ del Sud! Sono stata benissimo in molte società, ma l’affetto che ho trovato in alcuni paesini del Sud è veramente inimitabile. In tempi brevi, mi piacerebbe poter continuare lì. Se così non fosse, valuteremo altro. Piano piano vorrei riavvicinarmi a casa: ho un’età per cui mi piacerebbe di più godermi la famiglia e la mia nipotina che è nata da due mesi“. LE PUNTATE PRECEDENTI:1. La questione meridionale nel volley: perché manca il Sud ad alti livelli?2. Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”3. Carlo Parisi: “Al volley del Sud mancano cultura e capacità dirigenziale”4. Giuseppe Guarracino e il network Volley Lab: “Al Sud servono buoni esempi”5. Vincenzo Di Pinto: “Il Mezzogiorno deve crescere nella capacità di fare sistema” LEGGI TUTTO

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    Seap Dalli Cardillo Aragona: presentata la domanda di iscrizione per la Serie A2

    Di Redazione La Seap Dalli Cardillo Aragona ha presentato la domanda di partecipazione al prossimo campionato di Serie A2. La società biancazzurra, come da regolamento e come da modalità indicate dalla Lega pallavolo Serie A Femminile, ha inviato tutti i documenti necessari per la richiesta di ammissione al secondo massimo campionato nazionale, quale società avente diritto come la “squadra migliore classificata nelle finali play off di Serie B1”. La scadenza per la presentazione della domanda di ammissione è prevista per oggi alle ore 12 e nei prossimi giorni la documentazione sarà esaminata dalla competente Commissione Ammissione Campionati della Lega Pallavolo. Poi sarà reso noto l’elenco delle società che ufficialmente saranno al via per il campionato 2021-2022 che dovrebbero essere 22 divise in due gironi da 11 squadre. Con il sempre più probabile reintegro della Seap Dalli Cardillo Aragona, la Sicilia torna a essere una regione, insieme alla Lombardia e al Piemonte, con più società in A2, ben 4, con la partecipazione anche per la prossima stagione della Pallavolo Marsala (da anni in pianta stabile in serie A2), e delle new entry PVT Modica e Pallavolo Sicilia Catania provenienti dalla B1, società che hanno acquisito il titolo sportivo da altri club di A2. Il Presidente Nino Di Giacomo ha lavorato alacremente e in silenzio al complesso iter dei requisiti necessari al fine dell’ammissione che prevede, tra l’altro una fidejussione a garanzia per l’iscrizione in A2 e la costituzione di una società di capitali. A tal proposito il presidente Di Giacomo, nei giorni scorsi, ha avviato dei colloqui personali e ha raccolto tantissimi soci, molti dei quali imprenditori, nuovi e storici tifosi della squadra, che hanno sposato in pieno il nuovo progetto sportivo della Pallavolo Aragona. Vi sono dunque tantissime possibilità che la Seap Dalli Cardillo Aragona sia reintegrata in A2, come 22esima società avente diritto, per completare i due probabili gironi di 11 formazioni ciascuno. L’obiettivo è di tornare a regalare la Serie A2 alla provincia di Agrigento, ai tifosi e appassionati di pallavolo, e a tutti gli sponsor che continuano a sostenere la Seap Dalli Cardillo Aragona. In attesa di risposta, il Presidente Nino Di Giacomo è già proiettato alla costruzione della squadra che avrà sicuramente un nuovo allenatore, alcune riconferme eccellenti e tanti volti nuovi, soprattutto atlete giovani, per un roster competitivo anche in serie A2. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona, la vittoria al tie-break non basta, Vicenza è promosso in Serie A2

    Di Redazione La Seap Dalli Cardillo Aragona vince solamente al tie-break la finale di ritorno dei playoff contro Volley Vicenza, ma non basta per conquistare il salto di categoria. In Serie A2 è promosso Volley Vicenza grazie alla somma dei punti: tre conquistati nel match di andata ed uno al ritorno, contro i due ottenuti dall’Aragona. C’è tanta delusione in casa biancazzurra per non aver disputato le due gare di finale al massimo delle proprie capacità e del proprio potenziale. Merito senza ombra di dubbio di un Vicenza molto forte in ogni reparto e giunto alla finalissima in un grandissimo stato di forma, sia fisica che mentale. La formazione di coach Luca Chiappini ha ampiamente meritato la promozione in A2, costruita nel match casalingo e certificata nella gara di ritorno al PalaNicosia di Agrigento, con una prestazione sontuosa in ogni fondamentale. La Seap Dalli Cardillo Aragona non è riuscita a ribaltare il risultato e anche nel match di ritorno ha commesso tanti errori, soprattutto nei momenti topici della finalissima. Le padrone di casa sono scese inizialmente in campo con Caracuta in regia, Stival opposta, Borelli e Murri al centro, Moneta e Cappelli schiacciatrici, Vittorio libero. Nel corso del match sono entrate Silotto, Ruffa e Micheletto. Volley Vicenza ha risposto con Marini in palleggio, Errichiello opposto, Cheli e Donarelli centrali, Rossini e Milocco martelli – ricevitori, D’Ambros libero. Coach Chiappini, a promozione ottenuta alla fine del terzo set, nei successivi parziali ha dato spazio a tutte le altre giocatrici in organico e tutte, tranne i liberi, sono andati a punti. Inizio di partita ancora una volta nel segno del Vicenza con l’ Aragona “distratta” e imprecisa in riceziona e vulnerabile a muro. Ospiti avanti ai primi due parziali: 4-8 e 9-16. Il sestetto del Vicenza è insuperabile a muro ed efficace in attacco. Il set è dominato dalle ospiti: 14-21. La squadra di coach Massimo Dagioni crolla sotto i colpi di una scatena Lisa Cheli, 17-25. Le padrone di casa si esaltano nel secondo set, complice anche un vistoso calo fisico delle vicentine. Il capitano Serena Moneta e l’opposto Sara Stival trascinano le compagne alla rimonta. I parziali sono di chiara marca aragonese: 8-6 e 16-11. Stival mette a terra il pallone del 21-18 che lancia la Seap Dalli Cardillo Aragona alla vittoria del set, 25-20. Vicenza riaffila le armi e torna a dettare legge nel terzo set: 4-8 e 7-16. Punto dopo punto l’Aragona cede di schianto sotto i colpi di una scatenata formazione ospite. Il finale di set è un monologo di Errichiello e compagne che vincono il set 16-25 e conquistano il punto che vale la promozione in A2. Lacrime di gioia in casa Vicenza che inizia a far festa nonostante la partita è ancora da terminare. Si torna a giocare con un’atmosfera surreale. Coach Luca Chiappini inizia il valzer dei cambi per premiare tutte le protagoniste della stagione. Il collega Dagioni cambia poco e niente, e chiede alla squadra di provare a vincere almeno la partita. Il quarto set è equilibrato fin dalle prime battute. Poi a metà parziale, le biancazzurre piazzano il break decisivo per correre a vincere 25-17. Nel quinto set la Seap Dalli Cardillo Aragona parte forte 5-3 per poi subire il sorpasso dalle seconde linee del Vicenza: 9-10 e 11-12. Nel finale Caracuta e compagne tirano fuori l’orgoglio e riescono a spuntarla 15-13. Una vittoria che serve a poco, che rende meno amaro il verdetto finale, con il Vicenza neo promosso in A2. A fine gara coach Luca Chiappini ha voluto dedicare la promozione al papà, deceduto prematuramente lo scorso anno a causa del Covid. Migliore giocatrice del match, premio CVA Canicattì, è stata la palleggiatrice del Vicenza, Simona Marini, che ha ricevuto una bottiglia magnum del pregiato vino “Centuno”. A premiare la Marini è stato l’imprenditore Pietro Murania dell’azienda Kemeco, storico sponsor della Pallavolo Aragona.   Seap Dalli Cardillo Aragona – Vicenza Volley 3-2 (17-25, 25-20, 16-25, 25-17, 15-13) SEAP DALLI CARDILLO ARAGONA: Caracuta 2, Stival 20, Murri 8, Cappelli 1, Moneta 17, Borelli 2,  Vittorio (L), Micheletto 4, Baruffi n.e., Dell’Amico n.e., Silotto 13, Ruffa 3. All.: Massimo Dagioni  VICENZA VOLLEY: Marini 4, Errichiello 12, Cheli 14, Donarelli 5, Rossini 14, Marcolina 4, D’Ambros (L), Andreon 1, Pegoraro 1, Malvicini 1, Bisoffi 5, Milocco 10, Fiore 2,  Toffanin (L2). All.: Luca Chiappini   Arbitri: 1° Claudia Lanza di Napoli, 2° Stefania Petrera di Bolzano NOTE: Muri Aragona 8, Vicenza 18. Ace Aragona 2, Vicenza 3. Err. battuta Aragona 11, Vicenza 13. Err. azione Aragona 13, Vicenza 9. Attacco Aragona 33%, Vicenza 34%. Ricezione Aragona 57% (34% perfetta), Vicenza 61% (37% perfetta). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO