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    Scooter, quale conviene di più? Guida all'acquisto

    La protettività da freddo e pioggia è il primo elemento che differenzia uno scooter da una moto, grazie a una carrozzeria che ripara gambe e piedi, sia del pilota che del passeggero. Spesso c’è anche un parabrezza, che se ben studiato protegge tantissimo, senza coprire la visuale. Perché un parabrezza davanti agli occhi può diventare un vero problema per la visibilità in determinate condizioni, soprattutto di notte, con la pioggia. Un’altra caratteristica importante dello scooter è la capienza. Di solito c’è spazio, almeno sotto la sella.
    E alcuni modelli hanno anche altri vani portaoggetti, A volte pure un gancio davanti alla sella, per ancorare eventuali borse. E un bauletto posteriore, che da solo può arrivare a  contenere due caschi integrali, o una borsa da palestra. Ecco il principale vantaggio dello scooter: ci consente di trasportare del bagaglio, poi, una volta arrivati, si può riporre l’abbigliamento da moto e muoverci ben vestiti, come se avessimo viaggiato in auto o metropolitana. Lo scooter inoltre è privo di marce: si guida come il motorino, basta dare gas. E ha i due freni a leva sul manubrio. Se avete ben chiari questi punti, siete pronti per iniziare la caccia al mezzo più adatto alle vostre esigenze specifiche. Seguiteci!
    I motorini: i “Social” di un tempo LEGGI TUTTO

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    Honda, Motocompo e un possibile ritorno in versione elettrica?

    Lo scorso 23 luglio Honda ha registrato il marchio Motocompacto. Finora non era mai stato coniato, ma è palesemente simile a quello dello scooter pieghevole apparso all’inizio degli anni ’80, celebre per la caratteristica di sistemarsi perfettamente all’interno del bagagliaio di un’auto: Motocompo.
    Motocompo: cos’era

    La sigla ufficiale era Honda NCZ 50, ma tutti lo conobbero con il più semplice Motocompo. Si trattava di uno scooter pieghevole, che tramite il ripiegamento di manubrio, sella e pedane all’interno della carrozzeria, si trasformava in una sorta di scatola facilmente sistemabile nel bagagliaio di un’auto. Non una qualsiasi, perché Honda, quando nel 1981 lanciò il mini scooter nel mercato, lo aveva pensato e costruito considerando le dimensioni del bagagliaio delle due utilitarie Honda City e Honda Today.
    Flop di mercato

    Pesante solamente 42 kg (45 in ordine di marcia), Motocorpo era “spinto” da un monocilindrico 2T da poco più di 2 CV, l’avviamento era a pedale e naturalmente era monomarcia. Più simpatico a vedersi che utile nella pratica quotidiana, Honda Motocorpo non ottenne il successo commerciale sperato (in un mese vendeva meno di 3.000 unità), e nel 1983 la produzione si interruppe.
    Ritorno al passo coi tempi: sarà elettrico?
    Oggi, si ipotizza possa tornare in una nuova veste al passo coi tempi e con la mobilità contemporanea. Una versione elettrica, magari. E chissà che con la nuova motorizzazione (e il nuovo nome), il piccolo scooter Honda non possa avere più fortuna rispetto a quarant’anni fa.
    In Giappone l’ultima trovata: arriva lo scooter gonfiabile LEGGI TUTTO

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    Honda, il ritorno di Motocompo in versione elettrica?

    Motocompacto è il nome del nuovo marchio registrato da Honda lo scorso 23 luglio. Un nome inedito, ma fin troppo simile a quello dello scooter pieghevole apparso all’inizio degli anni ’80, capace di sistemarsi perfettamente all’interno del bagagliaio di un’auto: Motocompo.
    Che cos’era Honda NCZ 50 Motocompo

    La sigla ufficiale era Honda NCZ 50, ma tutti lo conobbero con il più semplice Motocompo. Si trattava di uno scooter pieghevole, che tramite il ripiegamento di manubrio, sella e pedane all’interno della carrozzeria, si trasformava in una sorta di scatola facilmente sistemabile nel bagagliaio di un’auto. Non una qualsiasi, perché Honda, quando nel 1981 lanciò il mini scooter nel mercato, lo aveva pensato e costruito considerando le dimensioni del bagagliaio delle due utilitarie Honda City e Honda Today.
    Ha venduto troppo poco

    Pesante solamente 42 kg (45 in ordine di marcia), Motocorpo era “spinto” da un monocilindrico 2T da poco più di 2 CV, l’avviamento era a pedale e naturalmente era monomarcia. Più simpatico a vedersi che utile nella pratica quotidiana, Honda Motocorpo non ottenne il successo commerciale sperato (in un mese vendeva meno di 3.000 unità), e nel 1983 la produzione si interruppe.
    Ritorno in versione ‘green’?
    Oggi, si ipotizza possa tornare in una nuova veste al passo coi tempi e con la mobilità contemporanea. Una versione elettrica, magari. E chissà che con la nuova motorizzazione (e il nuovo nome), il piccolo scooter Honda non possa avere più fortuna rispetto a quarant’anni fa.
    POIMO, lo scooter gonfiabile dal Giappone LEGGI TUTTO

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    Yamaha Tricity 300, pronto per la città

    Tra un XMAX 300 e il nuovo Yamaha Tricity 300 c’è una differenza molto risicata, che equivale a poco più di 2mila euro. Una ruota a 2.000 euro? Beh, non è solo questo. Il nuovo Yamaha Tricity 300 è uno scooter a tre ruote originale, pensato per chi vive in città ma anche per chi arriva da fuori e, magari, dell’auto non ne vuol proprio sapere. Anche se, è bene ricordarlo, in Italia i tricicli (categoria L5e) attualmente non possono circolare in autostrada e tangenziali. Speriamo qualcosa cambi entro poco tempo…Ma comunque: il nuovo Tricity 300 si guida con patente B dopo i 21 anni (ha il freno a pedale), pesa 239 kg e…non siete curiosi?

    Fulcro di tutto il progetto del nuovo Yamaha Tricity 300 è, naturalmente, il blocco sterzo-ruote all’avantreno. Esattamente come l’aliena Niken, anche il Tricity utilizza il sistema LMW (Leaning Multi Wheelers) con sterzo Ackerman(evita il sollevamento della ruota esterna in curva), ovviamente adattato alle esigenze. A differenza della Niken, per esempio, le forcelle sono interne (ragioni di ingombri), ma l’interasse tra le due ruote anteriori è comunque di 470 mm, 10 mm in più di quanto richiesto dall’omologazione (più stabilità). Le ruote sono tutte di 14 pollici, i dischi di 267 mm e il disegno del telaio (specifico, naturalmente) ha permesso di ricavare un grande spazio sotto la sella, buono per due caschi integrali (circa 43,5 litri). Il peso è di 239 kg in ordine di marcia ed è distribuito 50/50. Il sistema Standing Assist blocca lo sterzo Ackerman (è un meccanismo a mezzaluna): si attiva con un pulsante sotto i 10 km/h e permette al Tricity di rimanere in piedi da solo (può aiutare anche nei parcheggi). E comunque, ci sono cavalletto centrale e laterale. L’ABS è a tre canali e la frenata è combinata: con la leva destra si azionano i soli dischi anteriori, con quella di sinistra invece tutti contemporaneamente (anche premendo il pedale).

    Il propulsore del nuovo Tricity già equipaggia l’XMAX 300, ma qui è stato rivisto nei parametri di iniezione e a livello di trasmissione. Dotato di tecnologia Blue Core, ha una cilindrata di 292 cc ed esprime circa 28 CV a 7.250 giri e 29 Nm. I consumi dichiarati sono praticamente identici all’XMAX: 3,3 litri/100 km contro 3,2 (circa 30 km/litro). Il monocilindro raffreddato a liquido è assistito da un controllo di trazione, utile soprattutto a chi si muoverà nei centri storici (il pavé umido è il nemico numero uno dei motociclisti/scooteristi). Tutto si controlla e gestisce da una grande strumentazione LCD, quasi 7 pollici (è più grande di un iPhone, ma non è a colori: peccato). Il prezzo di partenza è di 7.999 euro destinati però ad aumentare se si equipaggia il Tricity con uno dei pacchetti accessori a disposizione: Urban (parabrezza alto, bauletto di 39 litri e portapacchi), Winter (telo coprigambe, scaldamanopole e paramani) o Sport (parabrezza basso fumé, portatarga sportivo e pedane in alluminio). LEGGI TUTTO

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    Roma, Gianluigi Paragone vittima di un incidente in scooter

    Gianluigi Paragone protagonista di una disavventura. Il famoso giornalista nonché senatore del Gruppo Misto è stato infatti vittima di un incidente nel pomeriggio del 3 giugno. La dinamica dell’incidente Paragone era in sella al suo scooter, modello Peugeot, a Roma, presso largo De Bosis – davanti il Ministero degli Esteri -, quando è stato travolto […] LEGGI TUTTO

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    NIU, gli scooter elettrici NQi GTS e UQi GT per il mercato italiano

    Prima, la presentazione al pubblico, avvenuta nella prestigiosa cornice di Milano e del Salone di . Oggi, finalmente, lo sbarco sul mercato italiano dei due nuovi scooter NIU, NQi GTS e UQi GT. NQi GTS amplia l’offerta della gamma NQi, dedicata alla mobilità urbana sostenibile, come da tradizione per il Marchio, ed è disponibile in […] LEGGI TUTTO