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    F1: gli auguri di Mick Schumacher al padre

    ROMA – Tutto il mondo del motorsport si è unito nel fare gli auguri a Michael Schumacher per il suo 53mo compleanno. Tra questi non poteva mancare il figlio Mick: “Buon compleanno, Papà – si legge nella didascalia di un post pubblicato su Instagram dal giovane pilota della Haas – Giorni come questi sono stati importanti per la mia passione per il motorsport e lo influenza ancora oggi. Sono grato per tutte le esperienze che mi hai dato e sono entusiasta di farne di nuove in futuro”. Parole importanti, che fanno sperare anche per il futuro della leggenda ex Ferrari, le cui condizioni esatte non si conoscono da diverso tempo.Guarda la galleryDa Verstappen a Bottas; il gala FIA di fine anno è una parata di campioni e bellezze
    L’incidente del 2013 sulla neve
    Michael Schumacher è infatti rimasto vittima di un brutto incidente risalente al 29 dicembre 2013, quando si trovava a sciare sulle alpi francesi. Negli ultimi anni, c’è stata massima riservatezza sulle condizioni dell’ex pilota tedesco, al quale possono fare visita solamente i membri del suo nucleo famigliare e altre tre persone. Con la Ferrari, Schumacher ha conquistato 72 vittorie e 5 titoli mondiali. LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher compie 53 anni, l'augurio di Ferrari: “Saremo sempre con te”

    ROMA – Michael Schumacher ha ricevuto gli auguri della Ferrari. Nel giorno del suo 53esimo compleanno, la scuderia di Maranello ha dedicato un post sui social al pilota che dal 2000 al 2004 ha dominato la Formula 1 riportando il marchio italiano ai vertici del motorsport mondiale. I cinque titoli iridati consecutivi portati in bacheca da Schumacher sono indice di una carriera straordinaria, che in Ferrari ha lasciato un segno indelebile. “Siamo tutti con te, Michael. Oggi e per sempre” – ha scritto la Rossa sui propri canali.
    Schumi per sempre
    La storia d’amore fra Michael Schumacher e la Ferrari non si può solo raccontare in termini di vittorie e titoli conquistati. Il tedesco è arrivato a Maranello nel 1996, forte dei due mondiali in Benetton nel 1994 e nel 1995. La Rossa non vinceva un titolo piloti dal 1979 e un titolo costruttori dal 1983 e l’inizio di “Schumi” non fu dei più entusiasmanti. Le cose cambiarono poi con l’avvento del nuovo millennio. La coppia Barrichello-Schumacher sbaragliò la concorrenza e ribaltò le gerarchie in Formula 1. L’addio nel 2006 alla Ferrari e alla Formula 1 sembrava definitivo, poi il tedesco scese in pista con la Mercedes dal 2010 al 2012. Poi tutto cambiò. L’incidente di Méribel nel 2013 fece tremare tutto il mondo dello sport, che seguì con il fiato sospeso quegli ultimi giorni di dicembre. Poi il coma farmacologico e la riabilitazione, sul cui andamento la famiglia mantiene un rigoroso riserbo. LEGGI TUTTO

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    F1, compleanno per Michael Schumacher: l'ex Ferrari compie 53 anni

    ROMA – Michael Schumacher compie 53 anni. I soli numeri sarebbero insufficienti per descrivere quello che “Schumi” è stato per la Formula 1. Basti ricordare i sette titoli mondiali, di cui cinque vinti con la Ferrari dal 2000 al 2004, e i 91 Gran Premi vinti. Ma Schumacher, per la Formula 1 e per tutti gli appassionati, è molto di più. Il tedesco di Hürth è entrato nella memoria collettiva per il suo stile, per il suo modo di guidare, per i successi raggiunti – soprattutto con la Rossa – e per aver infranto qualsiasi record possibile.
    L’incidente di Méribel e le condizioni di Schumacher oggi
    Schumacher aveva lasciato la Formula 1 nel 2006, salvo tornare per tre stagioni alla Mercedes. Fino al 2012, anno del suo definitivo ritiro. Mentre però il tedesco si preparava a vivere un fine carriera degno della sua eredità sportiva, la fatalità che cambiò tutto. Era il 29 dicembre 2013 e “Schumi” si trovava a sciare con la famiglia a Méribel, in Francia. Da allora la sua vita è cambiata, così come quella della sua famiglia. Dopo il tragico incidente sono arrivati gli interventi, il coma farmacologico e infine il risveglio anche se le condizioni del tedesco sono segretissime. Con la famiglia Schumacher che continua ad oggi a mantenere il massimo riserbo sulle condizioni di Schumacher. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher e il 2022: “Voglio essere competitivo sin dalla prima gara”

    ROMA – Il 2022 come anno della maturazione. Mick Schumacher, dopo essere stato scelto dalla Ferrari come pilota di riserva, si prepara a vivere da protagonista la prossima stagione. Dopo un 2021 che è servito soprattutto a prendere confidenza con la Formula 1, il figlio del sette volte campione del mondo guarda già alla prossima stagione con una certa fiducia. La Haas 2021 non era certo la macchina con cui poter ambire al mondiale, ma la nuove regole 2022, quando tutti partiranno da zero, consentono al giovane tedesco di coltivare qualche speranza: “Il mio sogno per il prossimo anno è quello di poter lottare per il campionato”, ha detto al Frankfurter Allgemeine.
    Schumacher punta il 2022
    Un sogno, quello di Mick Schumacher, difficile da realizzare ma che mette in luce l’ambizione del 22enne tedesco: “Se non volessi avere questo sogno, allora non sarei portato per la Formula 1”, ha aggiunto. Schumacher però mette da parte i sogni e ha già in mente come plasmare il suo 2022: “L’obiettivo per l’anno prossimo è quello di essere sempre in zona punti. Vedremo se riusciremo a centrarlo già dalla prima gara”, ha concluso.    LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Sogno di lottare per il campionato”

    ROMA – La Ferrari lo ha scelto come pilota di riserva e Mick Schumacher è pronto per raccogliere la sfida. Dopo un 2021 che è servito soprattutto a prendere confidenza con la Formula 1, il figlio del sette volte campione del mondo guarda già alla prossima stagione con una certa fiducia. La Haas 2021 non era certo la macchina con cui poter ambire al mondiale, ma la nuove regole 2022, quando tutti partiranno da zero, consentono al giovane tedesco di coltivare qualche speranza: “Il mio sogno per il prossimo anno è quello di poter lottare per il campionato”, ha detto al Frankfurter Allgemeine.
    Ambizioni e realtà
    Un sogno, quello di Mick Schumacher, difficile da realizzare ma che mette in luce l’ambizione del 22enne tedesco: “Se non volessi avere questo sogno, allora non sarei portato per la Formula 1”, ha aggiunto. Al di là dei sogni, però, Schumacher fissa l’obiettivo per il 2022: “L’obiettivo per l’anno prossimo è quello di essere sempre in zona punti. Vedremo se riusciremo a centrarlo già dalla prima gara”, ha concluso.    LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel a Mick Schumacher: “Gli consiglierei la Ferrari”

    ROMA – Il pilota della Aston Martin Sebastian Vettel è tornato a parlare della sua esperienza alla Ferrari. Il tedesco non ha mai vinto il Mondiale con la Rossa ma non ha dimenticato le sue sei stagioni, dove si è tolto svariate soddisfazioni. “Purtroppo non ho ottenuto un grande successo, ma ho vissuto anni speciali. Malgrado alcune cose non siano andate bene, resta un marchio speciale che non mi sento di sconsigliare. A Mick Schumacher direi assolutamente di andare. Nei miei ricordi tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno” ha detto Seb a F1-Insider. Vettel, due volte secondo nella classifica generale, resta l’ultimo pilota della scuderia di Maranello ad aver vinto un Gp, a Singapore nel 2019.
    “Io e Mick siamo amici”
    Il mio augurio per il prossimo anno è che Schumacher trovi una monoposto che gli consenta di mettersi in mostra. Verso di lui non provo alcun senso di competizione. Sono un suo amico, ci sarò sempre per lui e mi fa piacere trasmettergli la mia esperienza – ha aggiunto Vettel, spendendo parole al miele per il connazionale – Con lui ho un legame attraverso Michael, la sua etica del lavoro è simile a quella del padre. Mick viene da un’ottima famiglia, è educato e sta andando per la sua strada”. Schumacher, che a partire dal 2022 occuperà il ruolo di terzo pilota della Ferrari, ha terminato la stagione al 19° posto, davanti al compagno di squadra Mazepin.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Ferrari marchio speciale, la consiglierei a Mick Schumacher”

    ROMA – La Ferrari fa ormai parte del passato di Sebastian Vettel, al volante dell’Aston Martin dal 2021. Il pilota tedesco, tuttavia, non ha dimenticato le sue stagioni con la Rossa, dove si è tolto più di una soddisfazione. “Purtroppo non ho ottenuto un grande successo, ma ho vissuto anni speciali. Malgrado alcune cose non siano andate bene, resta un marchio speciale che non mi sento di sconsigliare. A Mick Schumacher direi assolutamente di andare. Nei miei ricordi tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno” ha detto Seb a F1-Insider. Sono 14 i Gran Premi vinti da Vettel nel corso delle sei stagioni alla Ferrari. Nonostante non abbia mai vinto il Mondiale con la scuderia di Maranello, il tedesco ha ottenuto due secondi posti nella classifica generale.
    Il rapporto di Vettel con Mick Schumacher
    “Con lui ho un legame attraverso il padre, la sua etica del lavoro è simile a quella di Michael. Mick viene da un’ottima famiglia, è educato e sta andando per la sua strada – ha proseguito Vettel, elogiando il connazionale – Il mio augurio per il prossimo anno è che trovi una monoposto che gli consenta di mettersi in mostra. Verso di lui non provo alcun senso di competizione. Sono un suo amico, ci sarò sempre per lui e mi fa piacere trasmettergli la mia esperienza”. Mick Schumacher ha terminato la stagione al 19° posto in classifica generale, davanti al compagno di squadra Mazepin. A partire dal 2022, inoltre, occuperà il ruolo di terzo pilota della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Non è facile guardare il documentario su papà”

    ROMA – Mick Schumacher è stato tra i protagonisti dell’ultima stagione di Formula 1 al volante della Haas. Nonostante non abbia mai concluso un Gp tra i primi dieci, il figlio del leggendario Michael ha dimostrato di cavarsela eccome. Ovviamente non è facile quando si porta un peso del genere sulle spalle, con il quale il 22enne dovrà convivere anche in futuro. Il pilota di riserva della Ferrari ha quindi condiviso le sue sensazioni ai microfoni di Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Ho massimo rispetto per ciò che ha conquistato papà perché nessuno gli ha regalato nulla. Ha dovuto lavorare duramente per ottenere vittorie e Mondiali”.
    Schumacher: “Documentario difficile da guardare”
    In merito al documentario Netflix incentrato sulla vita del papà Michael, Mick ha svelato: “E’ davvero bello, ma allo stesso tempo molto difficile da guardare per me. L’obiettivo era mostrare il lato umano di mio padre, oltre ai successi. Scatena in me tante emozioni”. Nonostante i successi in Formula 3 e Formula 2, Mick Shumacher è ancora spesso criticato poiché non ritenuto all’altezza della categoria maggiore. “Solitamente non amo confrontarmi con gli altri, ma con mio padre è diverso. Mi hanno detto che siamo parecchio simili” ha concluso il classe 1999. LEGGI TUTTO