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    F1, Steiner sul futuro di Mick Schumacher: “Non dobbiamo aspettare la decisione della Ferrari”

    ROMA – Il mercato piloti in vista della stagione 2023 ha caratterizzato le ultime settimane in Formula 1. Ad innescare il domino è stato il passaggio di Fernando Alonso all’Aston Martin (al posto di Vettel, che si ritirerà a fine stagione), coinvolgendo anche Ricciardo e Piastri (il cui futuro è ancora incerto tra Alpine e McLaren). Tra gli altri piloti che rischiano di cambiare casacca nella prossima stagione c’è anche Mick Schumacher, che non ha ancora ed attualmente sta valutando le varie opzioni. L’ipotesi più accreditata, al momento, sembra essere l’Alfa Romeo, così da poter guidare una vettura più competitiva ma restare comunque in orbita Ferrari.
    Steiner ha le idee chiare
    A fare chiarezza sul futuro di Mick Schumacher ci ha pensato Gunther Steiner, team principal della Haas, che ha rilasciato un’intervista a Racer: “Non abbiamo mai annunciato il pilota prima della pausa estiva e quest’anno le cose non cambieranno. Non dobbiamo attendere di scoprire cosa pensa la Ferrari”. A proposito del rapporto con la Rossa, l’altoatesino ha spiegato: “Sul nostro accordo non dico nulla altrimenti potrebbero arrabbiarsi. Sul loro accordo con Mick invece non so molto, ma se il ragazzo decide di andare via io non posso fare nulla. Speriamo di rendere noti i nostri programmi in autunno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Contento per Mick Schumacher: obiettivo raggiunto”

    ROMA – Mick Schumacher si è svegliato. Prestazioni convincenti, sorpassi coraggiosi e stimoli ritrovati per il pilota tedesco, la cui trasformazione in Formula 1 fa piacere a Gunther Steiner, team principal della Haas e primo attore di questo nuovo corso per il figlio del sette volte iridato. “L’obiettivo era quello di riportare la calma. Il bello è che è arrivata proprio quando dall’esterno si è cercato di creare disordine. Non direi che è una soddisfazione, ma abbiamo lavorato per raggiungere l’obiettivo che Mick Schumacher avesse successo e andasse veloce. L’abbiamo raggiunto e sono contento di questo”, ha infatti detto l’italiano ai microfoni di “Motorsport”.
    Tentazione Ferrari
    In particolare, al Red Bull Ring il tedesco ha tenuto testa al campione del mondo in carica Max Verstappen. Un duello che secondo Steiner consente a Schumacher Jr. di acquisire maggiore esperienza: “Ha perso il confronto, ma è stato un bene per lui, perché ha potuto imparare molto. Il modo migliore per farlo è quello di imparare dai migliori. Quando si lotta contro avversari del genere, si impara in fretta. È come a scuola”. Steiner ora però pone un altro obiettivo: “Ora dobbiamo fare uno step ulteriore finché non sarà normale lottare per i punti”. A chi chiede di un possibile approdo di Schumacher alla Rossa, Steiner risponde secco: “Non conosco nel dettaglio i contratti tra Ferrari e Schumacher. Conosco il quadro generale, ma non conosco i dettagli e non voglio conoscerli. I media devono rispettare questo aspetto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Con Mick Schumacher abbiamo raggiunto l'obiettivo”

    ROMA – “L’obiettivo era quello di riportare la calma. Il bello è che è arrivata proprio quando dall’esterno si è cercato di creare disordine. Non direi che è una soddisfazione, ma abbiamo lavorato per raggiungere l’obiettivo che Mick Schumacher avesse successo e andasse veloce. L’abbiamo raggiunto e sono contento di questo”. Sono queste le parole di Gunther Steiner, team principal della Haas, ai microfoni di “Motorsport”. Dopo un 2021 deludente, a Silverstone il figlio della leggenda di Hürth ha raccolto i suoi primi punti in Formula 1, ripetendosi in Austria sia domenica che nella gara sprint. Una trasformazione merito anche del manager altoatesino, che lo ha sempre spronato a dare il meglio.
    Le parole di Steiner
    In particolare, al Red Bull Ring il tedesco ha tenuto testa al campione del mondo in carica Max Verstappen. Un duello che secondo Steiner consente a Schumacher Jr. di acquisire maggiore esperienza: “Ha perso il confronto, ma è stato un bene per lui, perché ha potuto imparare molto. Il modo migliore per farlo è quello di imparare dai migliori. Quando si lotta contro avversari del genere, si impara in fretta. È come a scuola”. Steiner ora però pone un altro obiettivo: “Ora dobbiamo fare uno step ulteriore finché non sarà normale lottare per i punti”. La suggestione Ferrari però è sempre dietro l’angolo: “Non conosco nel dettaglio i contratti tra Ferrari e Schumacher. Conosco il quadro generale, ma non conosco i dettagli e non voglio conoscerli”. LEGGI TUTTO

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    La Renania Settentrionale-Vestfalia omaggia Michael Schumacher: va a lui il Premio di Stato

    ROMA – Il Premio di Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia va a Michael Schumacher. Il pilota sette volte campione del mondo in Formula 1, nato a Hürth nel 1969, si è reso capace di “straordinari risultati sportivi a livello internazionale”, uniti a un “esemplare impegno sociale e ai servizi resi al suo Stato natale”, si legge nel comunicato che motiva la consegna dell’onoroficenza alla moglie Corinna e sua figlia Gina Maria. Alla cerimonia presenti anche il padre Rolf Schumacher e Jean Todt, ex team principal Ferrari, che commenta: “Naturalmente avremmo voluto che ricevesse il premio di persona. Ci manca molto”. Mentre Mick Schumacher, figlio della leggenda tedesca e pilota della Haas, era assente per motivi di salute.
    Il commento del Primo Ministro Wüst
    A consegnare il 58esimo Premio di Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia è stato il primo ministro del Land, Hendrik Wüst, che ha detto: “Michael Schumacher ha plasmato il motorismo come nessun altro e ha acceso l’entusiasmo dei tedeschi per la Formula 1. È sinonimo di passione, di spirito di squadra, di prestazioni al top nell’interazione tra uomo e tecnologia. Era sincero e ci si può identificare in lui”. “Oggi rendiamo omaggio soprattutto alla persona. Una persona dal cuore grande e per la quale è sempre stato importante pensare agli altri. Michael Schumacher pensava anche a coloro che non sono benestanti. Li ha aiutati con donazioni estremamente generose in modo silenzioso e la sua famiglia continua questo impegno caritatevole”, ha poi concluso Wüst. LEGGI TUTTO

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    Michael Schumacher riceve il Premio di Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia

    ROMA – Il Land tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia conferisce il suo Premio di Stato a Michael Schumacher. Il pilota sette volte campione del mondo in Formula 1, nato a Hürth nel 1969, si è reso capace di “straordinari risultati sportivi a livello internazionale”, uniti a un “esemplare impegno sociale e ai servizi resi al suo Stato natale”, si legge nel comunicato che motiva la consegna dell’onoroficenza alla moglie Corinna e sua figlia Gina Maria. Alla cerimonia presenti anche il padre Rolf Schumacher e Jean Todt, ex team principal Ferrari, che commenta: “Naturalmente avremmo voluto che ricevesse il premio di persona. Ci manca molto”. Mentre Mick Schumacher, figlio della leggenda tedesca e pilota della Haas, era assente per motivi di salute.
    Le parole del Primo Ministro Wüst
    A consegnare il 58esimo Premio di Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia è stato il primo ministro del Land, Hendrik Wüst, che ha detto: “Michael Schumacher ha plasmato il motorismo come nessun altro e ha acceso l’entusiasmo dei tedeschi per la Formula 1. È sinonimo di passione, di spirito di squadra, di prestazioni al top nell’interazione tra uomo e tecnologia. Era sincero e ci si può identificare in lui. Oggi rendiamo omaggio soprattutto alla persona. Una persona dal cuore grande e per la quale è sempre stato importante pensare agli altri. Michael Schumacher pensava anche a coloro che non sono benestanti. Li ha aiutati con donazioni estremamente generose in modo silenzioso e la sua famiglia continua questo impegno caritatevole”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brundle su Schumacher Jr.: “Prima era troppo rilassato, è un caso interessante”

    ROMA – La Formula 1 ritrova Mick Schumacher. Il tedesco della Haas, a zero punti nel mondiale fino alla domenica di Silverstone, appare infatti profondamente cambiato dalla tappa in Gran Bretagna. Una ritrovata determinazione per il figlio di Michael Schumacher, che anche Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, ha evidenziato: “È un caso interessante. Fino al Canada sembrava un pilota forse un po’ troppo simpatico e rilassato, che aveva distrutto troppe macchine. Ora invece sembra molto più determinato e sicuro di sé”, le sue parole a Sky Sport.
    Steiner decisivo
    Un nuovo Mick Schumacher quello che, dalla gara di Silverstone, è andato sempre a punti, suscitando nuovo entusiasmo attorno alla sua figura. Brundle afferma che la trasformazione del tedesco è stato anche merito di “alcune discussioni difficili con il team principal Günther Steiner”. Al che qualcosa sembra essere cambiato radicalmente: “Come in qualsiasi sport ai massimi livelli, si tratta principalmente di una questione di testa”, osserva infatti Brundle, che nel 1991 ha visto Michael Schumacher esordire in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Brundle esalta Mick Schumacher: “Ora è determinato e sicuro di sé”

    ROMA – È un nuovo Mick Schumacher quello visto negli ultimi Gran Premi di Formula 1. Il pilota della Haas, fino a Silverstone a secco di punti nel mondiale, appare infatti trasformato dalla tappa in Gran Bretagna. Una ritrovata determinazione per il tedesco, figlio di Michael Schumacher, che anche Martin Brundle, ex pilota di Formula 1, ha evidenziato: “È un caso interessante. Fino al Canada sembrava un pilota forse un po’ troppo simpatico e rilassato, che aveva distrutto troppe macchine. Ora invece sembra molto più determinato e sicuro di sé”, le sue parole a Sky Sport.
    Uno Schumacher ritrovato
    Un nuovo Mick Schumacher quello che, dalla gara di Silverstone, è andato sempre a punti, suscitando nuovo entusiasmo attorno alla sua figura. Brundle afferma che la trasformazione del tedesco è stato anche merito di “alcune discussioni difficili con il team principal Günther Steiner”. Poi qualcosa è scattato: “Come in qualsiasi sport ai massimi livelli, si tratta principalmente di una questione di testa”, conclude infatti Brundle, che ha visto esordire Michael Schumacher in Formula 1 nel 1991. LEGGI TUTTO

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    Ricciardo, ipotesi Usa. Ma sempre con McLaren

    TORINO – Le voci di mercato infiammano da sempre l’estate della Formula 1, anche perché dopo la maratona di luglio (quattro gare di fila) scatta il periodo di ferie (obbligatorio per regolamento, ma ormai entrato nella cultura della Formula 1). Le voci che si inseguono sono quelle note da giorni: Oscar Piastri, giovane e brillante australiano di scuola Renault, passerà dalla Formula 2 alla Williams, magari tenendosi aperto un canale per l’Alpine per un eventuale dopo-Alonso; Mick Schumacher, che dopo un inizio di stagione lento ha ripreso quota, è in bilico tra restare nell’orbita Ferrari (sia pure parcheggiato alla Haas) o lasciarsi affascinare dall’ipotesi Aston Martin (che si aprirebbe solo nel caso in cui Sebastian Vettel decidesse di lasciare).
    In questo quadro, spiccano le ipotesi che riguardano Daniel Ricciardo, di cui si dice sia tentato dalle gare americane. La McLaren non è contenta del suo rendimento, ma nemmeno lui lo è. Non di se stesso, probabilmente non della squadra. Pesa il confronto con il giovane talento Lando Norris, ma di sicuro non è solo quello, il talento né si insegna né si dimentica. Probabilmente Ricciardo è arrivato a un punto in cui ha bisogno di nuovi stimoli, per imprimere una svolta alla carriera, sebbene non sia più giovane. In ogni caso, Si tratterebbe di una mossa concertata, perché potrebbe passare alla McLaren “sezione a stelle e strisce”. A parte qualsiasi considerazione sul rendimento in pista, è evidente che uno come lui mancherà a tutti. LEGGI TUTTO