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    I pensieri di fine stagione del Presidente Ambrogio Molteni

    Con la tradizionale cena di fine stagione, si è ufficialmente conclusa la stagione 2021-2022 del Pool Libertas Cantù. Un campionato vissuto sull’ottovolante da parte dei ragazzi di Coach Matteo Battocchio, con un ottimo inizio, che ha permesso alla compagine canturina di tornare a disputare la DelMonte® Coppa Italia dopo ben sei stagioni di assenza, a cui ha fatto seguito un periodo no, caratterizzato da numerosi infortuni ai membri della rosa, dall’arrivo dell’ondata di Covid, e da otto sconfitte consecutive senza vincere neanche un set. L’arrivo a fine gennaio di Dante Chakravorti al posto di Manuel Coscione (il contratto con il palleggiatore piemontese è stato rescisso a inizio gennaio) ha permesso ai canturini di recuperare il terreno perduto nei confronti delle avversarie, di conquistare una salvezza all’ultimo set, permanenza in Serie A2 che ad un certo punto del campionato sembrava quasi compromessa, e di fare comunque 29 punti rispetto ai 22 della passata stagione, e ai soli 9 dell’annata 2019-2020, poi interrotta a causa del Covid.
    “E’ stata una stagione molto complicata – esordisce Ambrogio Molteni, Presidente del Pool Libertas Cantù –: abbiamo avuto un buon periodo fino a prima di Natale, poi c’è stato un black-out con 8 partite consecutive perse per 3-0. Ma, aiutati anche dal fatto che Cantù è un ambiente tranquillo, dove non ci sono tensioni, siamo riusciti piano piano a recuperare la mancanza di Coscione, i giocatori infortunati, il Covid, e abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Dante (Chakravorti, arrivato a fine gennaio, ndr) è stato molto bravo e disponibile, e abbiamo fatto i punti necessari per arrivare a filo per non andare ai Play-Out, e questo è stato molto positivo”.
    “Voglio fare un ringraziamento a Max Redaelli – prosegue –, che mi ha dato un contributo fondamentale nel gestire la società; a tutti i giocatori, alcuni dei quali hanno giocato partite anche in condizioni fisiche al limite; a tutto lo staff tecnico con in testa Coach Matteo Battocchio; allo stupendo staff fisioterapico e medico, che ci è invidiato da tutte le società; ed ai diversi dirigenti e responsabili, che, per la maggior parte gratuitamente, aiutano per portare avanti sia la Serie A2 che le altre Serie, C, D, prima divisione, e ben 6 giovanili; e non per ultimi ai nostri ‘Eagles’, con in testa Andrea Moscatelli, e ai tifosi tutti”.
    “Ho un piccolo rimpianto, però: la risposta del pubblico in questa stagione – continua – non è stata all’altezza delle aspettative. Dopo un campionato giocato lo scorso anno totalmente a porte chiuse, mi sarei aspettato una maggiore partecipazione di pubblico, data anche l’ampia disponibilità di posti al PalaFrancescucci. Purtroppo non c’è stato il riscontro atteso”.
    “Per la prossima stagione – conclude – mi aspetto un campionato di buon livello, con tante squadre che vorranno fare bene. Da parte nostra, il problema, però, è il non avere un main sponsor, e avere pochi sponsor della zona, che sono per la maggior parte presi da altre discipline. Solo la BCC Cantù da tanti anni ci aiuta, e ringrazio ancora pubblicamente per questa fedeltà ultradecennale, e poche altre realtà ci danno un aiuto. Se non riusciremo a risolvere questi problemi, alla lunga potrei essere costretto a riflettere sul mio impegno nel campionato di Serie A2, visto che le risorse che entrano da partnership locali ci permetterebbero di partecipare ad un campionato di categoria inferiore. Sul mercato ci sono tante società che stanno chiedendo i diritti di Serie A2, e che mi hanno già contattato: io non vorrei vendere dopo 10 anni di Serie A2 e nell’anno del quarantesimo di fondazione della società, andrebbe contro la mia indole. Ma per avere un campionato di Serie A2, ribadisco per l’ennesima volta, la seconda categoria nazionale a 14 squadre, e non con 2 gironi come in altri sport, quindi fra le prime 26 squadre fra SuperLega ed A2, c’è bisogno di più realtà locali oltre la BCC che ci sostengano. Se mancano queste e manca un main sponsor è difficilissimo sopravvivere. In questo chiederei una mano anche da parte della Pubblica Amministrazione della mia città, e sono apertissimo a valutare eventuali sinergie anche con altre realtà sportive. Personalmente mi impegnerò affinché la squadra riesca a fare ancora la Serie A2 nella stagione 2022-2023, con una formazione competitiva come fatto negli anni passati e con i conti che devono per forza quadrare, perché le centinaia fra atleti e tecnici che sono passati da Cantù conoscono la nostra serietà e puntualità nel mantenere gli impegni e la parola data con tutti, e di ciò ne sono orgoglioso e fiero, e voglio che questa ottima immagine venga sempre mantenuta in futuro”. LEGGI TUTTO

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    Il derby va a Brescia, ma per il Pool Libertas sarà ancora A2

    Al Pool Libertas Cantù serviva un punto per garantirsi la permanenza in Serie A2 Credem Banca, ed un punto è stato al termine di un derby da oltre due ore di gioco. I canturini partono forte, la rimonta bresciana è stata implacabile, ma i padroni di casa conquistano il quarto set fondamentale per la salvezza. Nel quinto parziale spazio a chi ha giocato di meno.
    Coach Matteo Battocchio schiera Dante Chakravorti al palleggio, Matheus Motzo opposto, Tino Hanžić e Felice Sette schiacciatori, Riccardo Copelli e Federico Mazza centrali, e Luca Butti libero. Coach Roberto Zambonardi risponde con Simone Tiberti al palleggio, Fabio Bisi opposto, Alberto Cisolla e l’ex di giornata Andrea Galliani in banda, Stefano Patriarca e Davide Esposito al centro, e Andrea Franzoni libero.
    Primo set che inizia con le squadre in perfetta parità e con il pallino del gioco nelle mani del Pool Libertas. Cisolla e Bisi piazzano lo 0-4 che ribalta la situazione, e Coach Battocchio ferma il gioco (11-14). Sono i due schiacciatori di Brescia che allungano e Coach Battocchio chiama il suo secondo time-out (12-17). Al rientro in campo Sette sale in cattedra e piazza il contro-parziale di 4-0 che convince Coach Zambonardi a fermare tutto (16-17). Copelli mura Galliani e il ribaltone è servito, con Coach Zambonardi che vuole parlarci su (20-18). Si torna in campo, e Patriarca rimette il punteggio in parità a quota 22. Hanžić fa e disfa, e si va ai vantaggi. Copelli tiene a galla i suoi, e un attacco out di Patriarca consegna il set a Cantù (29-27).
    Nel secondo set è la Gruppo Consoli McDonald’s a prendere subito il vantaggio (2-4), ma Copelli e Hanžić rimettono il punteggio in parità a quota 9. Un attacco out di Mazza e Brescia torna a +2 (10-12). Hanžić mette a terra l’attacco del 12 pari, ma un errore in ricostruzione nella metà campo canturina rilancia l’azione bresciana (12-14). Esposito attacca la palla del +3 esterno, e Coach Battocchio ferma il gioco (14-17). Copelli mura Galliani, Sette mette a terra l’attacco della parità a quota 17, e Coach Zambonardi vuole parlarci su. Al rientro in campo Patriarca mura Sette ribaltando nuovamente la situazione, e Coach Battocchio chiama il suo secondo time-out (18-20). E’ lo strappo decisivo: i bresciani giocano il cambiopalla alla perfezione, e chiudono con Cisolla (23-25).
    Nel terzo set la Gruppo Consoli McDonald’s entra in campo decisa e si porta avanti sotto i colpi di Galliani, con Coach Battocchio a fermare il gioco (8-11). E’ già lo strappo decisivo: Patriarca svetta al centro della rete, Galliani mette a terra tutto quello che passa dalle sue parti, Brescia resiste ai tentativi di rimonta canturini e chiude con Esposito (19-25).
    Nel quarto set il Pool Libertas parte forte, e Coach Zambonardi chiama subito time-out (8-5). Al rientro in campo Copelli svetta a muro e Cantù va a +5 (10-5). La Gruppo Consoli McDonald’s, però, non sta a guardare, e sfrutta ogni minimo spiraglio lasciato dai canturini per tornare sotto (12-10, 14-13). Sette riporta i suoi a +4, e Coach Zambonardi vuole parlarci su (18-14). E’ lo strappo decisivo: Brescia lotta, ma non riesce a ricucire lo strappo. Una battuta in rete di Patriarca consegna il parziale e la matematica salvezza ai canturini (25-19).
    Nel quinto set Coach Battocchio dà spazio a chi ne ha avuto di meno: quindi in campo Pietroni, Princi, Floris, Rota, Frattini, e Bortolini come libero. Il Pool Libertas parte subito forte (4-2), ma Cisolla ribalta il tutto con il suo turno in battuta (6-7). Galliani allunga, e Coach Battocchio ferma il gioco (7-11). Al rientro in campo Princi e Floris guidano la rimonta (11-12), ma è l’eterno Cisolla a mettere a terra la palla della vittoria esterna (13-15).
    Queste le parole di Coach Battocchio a fine partita: “Abbiamo fatto un primo set molto bello, sia noi che loro, e che è stato deciso da un paio di episodi. E questo primo set ci è un po’ costato il secondo, perché non siamo riusciti a tenere quell’agonismo perché è calata la tensione. Siamo stati bravi e abbiamo sfruttato qualche loro passaggio a vuoto. Peccato per il tie-break perché chi ha giocato di meno si meritava questa gioia”. LEGGI TUTTO

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    Lotta salvezza, ultime due giornate decisive: i match chiave e chi rischia di più

    Di Giuliano Bindoni “Lotta salvezza? È un gran macello, fine alla fine ci sarà da battagliare”. Basterebbero queste parole, pronunciate da Ivan Zaytsev al termine della partita vinta (non senza sudare) da Civitanova su Taranto, per delineare il quadro della situazione in fondo alla classifica. Oppure quelle di Vincenzo Di Pinto, coach proprio della Prisma, che dopo il successo da 3 punti dei suoi ragazzi su Piacenza aveva affermato di non dormire la notte perché “negli anni passati la quota salvezza era stata di 16/18 punti, mentre noi a 23 siamo ancora qui a lottare”. Già, perché tolta Ravenna, ancora ferma a soli 2 punti e ormai matematicamente condannata da tempo, per la seconda retrocessione sono ancora coinvolte la bellezza di cinque squadre, anche se Cisterna e Verona, appaiate a quota 24, potrebbero già tirare un sospiro di sollievo e contendersi addirittura l’ottava piazza che significherebbe playoff. Chi rischia grosso e, parafrasando Di Pinto, continua a non dormire per nulla, sono Taranto (23 punti), Vibo Valentia (22) e soprattutto Padova (21). Tre squadre che si erano presentate ai nastri di partenza con bel altre aspirazioni, soprattutto la Tonno Callipo, indicata da molti sì come la mina vagante del campionato, ma in chiave playoff, non certo salvezza. foto Instagram Tonno Callipo Vibo Valentia Complici il covid, il lungo infortunio di Nishida e il “mal di pancia” di Douglas Souza, che nel momento più delicato ha pensato bene di fare le valige e tornarsene in Brasile, i calabresi non sono mai riusciti ad esprimere al meglio il loro enorme potenziale, se non forse proprio in queste ultime battute nel disperato tentativo di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona calda. E se la speranza resta ancora viva, il merito è di due grandi imprese, entrambe da 3 punti, centrate tra il 9 e il 19 febbraio: la vittoria nello scontro diretto contro Taranto (3-1 nel recupero della prima giornata) e addirittura lo 0-3 rifilato di prepotenza a Monza alla Vero Volley. Se fosse andata diversamente, ora parleremmo forse di retrocessione già acquisita, e invece tutto è ancora da scrivere. La penna, però, sarà ancora nella mano di Vibo, perché il match che più di tutti potrebbe decidere le sorti di questa volata finale potrebbe essere quello di domenica 13 alla Kioene Arena. Se i giallorossi conquistassero 3 punti, si porterebbero a una gara dalla fine a +4 su Padova centrando di fatto la salvezza matematica. Ma il giorno prima, sabato 12, si giocherà anche Taranto-Modena. Se i pugliesi dovessero conquistare anche un solo punto, salirebbero a 24 ma soprattutto a +3 su Padova sulla quale avrebbero il vantaggio degli scontri diretti, avendoli vinti entrambi (3-0 all’andata e 3-2 al ritorno). Morale della favola, con una giornata d’anticipo, la seconda squadra retrocessa sarebbe la Kioene. Diversamente, se Padova dovesse battere Vibo, o comunque conquistare un punto, il discorso sarebbe rimandato all’ultima giornata dove Taranto sarà impegnata a Milano, Vibo Valentia ospiterà Piacenza e Padova affronterà Modena in trasferta. foto Lega Volley Di seguito il programma delle ultime due giornate in chiave salvezza, ma anche 8° posto, con in grassetto le squadre coinvolte: 12° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNOGas Sales Bluenergy Piacenza – Verona Volley (giovedì 10 marzo, ore 20.00)Gioiella Prisma Taranto – Leo Shoes PerkinElmer Modena (sabato 12 marzo, ore 18.00 – RaiSport)Consar RCM Ravenna – Top Volley Cisterna (domenica 13 marzo, ore 15.30)Kioene Padova – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia (domenica 13 marzo, ore 18.00) 13° GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO (domenica 20, ore 18.00) Top Volley Cisterna – Itas TrentinoVerona Volley – Vero Volley MonzaTonno Callipo Calabria Vibo Valentia – Gas Sales Bluenergy PiacenzaLeo Shoes PerkinElmer Modena – Kioene PadovaAllianz Milano – Gioiella Prisma Taranto LEGGI TUTTO

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    Di Pinto: “Quota salvezza? Noi siamo a 23 punti e non dormiamo la notte”

    Di Redazione “Quota salvezza? Negli altri anni si parlava sempre di 16/18 punti. In questo campionato, invece, siamo a quota 23 e non si dorme la notte”. Basterebbero queste parole di Vincenzo Di Pinto, coach della Gioiella Prisma Taranto – raccolte dal collega Christian Cesario per L’Edicola del Sud Taranto nel post partita della squadra ionica contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza – per inquadrare tutta l’incertezza che regna (ancora) sovrana nella lotta salvezza a poche gare dal termine. Un vero e proprio rebus di difficile soluzione a casa di due fattori: le gare da recuperare e il fatto che Ravenna, ultima e già matematicamente condannata alla retrocessione, abbia conquistato in questa stagione appena 2 punti senza dunque toglierne ad altre squadre. Morale della favola sono tutte lì: Taranto 23, Cisterna e Vibo Valentia 22, Padova e Verona 21. Cinque squadre in appena due punti dall’ottava piazza, addirittura l’ultima utile per i playoff, alla dodicesima, quella che alla fine della fiera decreterà la seconda retrocessione. “È ancora tutto da vedere e da scrivere, fare calcoli non serve a nulla” afferma Di Pinto, che nell’ultimo turno di campionato, come detto, è stato “costretto”, insieme ai suoi ragazzi, a gettare il cuore oltre l’ostacolo per conquistare un inaspettato bottino pieno contro Piacenza, una delle squadre top di questo campionato, già qualificata per le Final Four di Coppa Italia. “Ormai è diventata una questione di sopravvivenza, ci sono dei risultati che non ti permettono di respirare” afferma con preoccupazione il coach rossoblù. Risultati come quelli ottenuti dalla diretta concorrente Tonno Callipo, che in una settimana è riuscita nella doppia impresa di conquistare tre punti sia contro Taranto che addirittura a Monza contro la Vero Volley. Risultati che hanno spinto Taranto a giocare sì una partita perfetta contro la Gas Sales Bluenergy, ma che per i famosi calcoli di cui sopra non garantisce comunque alla Città dei due mari di dormire sogni tranquilli, perché le prossime e ultime avversarie della stagione si chiamano Civitanova, Modena e Milano. “Di sicuro – conclude Di Pinto – questo risultato (contro Piacenza, n.d.r.) costringerà i nostri avversari a rischiare qualcosa in più nelle prossime partite. Volevamo dare un segnale al campionato, ma anche a noi stessi. La buona notizia per noi è che abbiamo recuperato Falaschi, il nostro palleggiatore titolare, assente nelle ultime due gare. Se abbiamo portato a casa il risultato con il gioco è merito anche suo”. Ora però Taranto dovrà sperare di strappare altri punti alle grandi e sperare che le altre squadre in lotta per salvarsi non la imitino. A partire, ad esempio, da Padova, che stasera recupererà la gara contro l’Itas Trentino e domenica ospiterà Milano, oppure da Cisterna e Vibo che nel prossimo weekend affronteranno rispettivamente Modena e Perugia. (fonte: L’Edicola del Sud Taranto) LEGGI TUTTO