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    Riccardo Giumelli torna sulla sabbia: “Voglio portare la famiglia con me”

    Di Roberto Zucca Se potessimo affrontare a tutto tondo il personaggio Riccardo Giumelli, sceglieremo sicuramente di narrare il suo lato umano più di quello professionale. Perché raccontare un’anima bella dello sport è sempre una grande fortuna. Detto questo, sarebbe però ingeneroso non focalizzarsi sulle gesta di questo ragazzone di quasi 41 anni che è tornato prepotentemente ad occuparsi di ciò che più ama oltre la sua famiglia, ovvero il Beach Volley: “Volevo riprendere a coniugare l’impegno con la mia famiglia e il Beach Volley. Ne ho parlato con Francesca (Mari, n.d.r.) e lei mi ha detto di buttarmi in questa stagione, nella quale giocherò con Sergio Seregni. Sto bene fisicamente, il mio allenatore Alessandro Francesconi, che è una persona eccezionale mi dice lo stesso. Quest’anno sarà un anno di rodaggio, poi con Sergio ci siamo fissati degli obiettivi da centrare nei prossimi due o tre anni“. Lei, a 41 anni, salta e gioca come quando ne aveva 20. Ci sarà un segreto, Giumelli? “(ride, n.d.r.) Stare bene fisicamente. Allenarsi, stare bene mentalmente e lavorare in palestra in un certo modo“. Veniamo al presente. Podio a Bibione e podio sfiorato a Sanremo al campionato italiano, arrivando dalle qualifiche. “Parto da Bibione perché ho potuto portare Emma, mia figlia, come avevo fatto nel 2015, e Lisa, la più piccolina, per la prima volta, sul podio con me e Sergio. Ero molto emozionato, soprattutto di vedere mia figlia Emma lì con me, dopo anni in cui ha lottato come una leonessa“. Sua figlia Emma, lo dico per dovere di cronaca, ha superato una malattia che ha portato lei ad allontanarsi per un po’ dal Beach. Come risposta però, ci sono state persone che sono state molto vicine a lei e Francesca Mari. “Alcune si sono allontanate ma va bene così. Voglio parlare delle persone che ci sono state. Voglio parlare di Riccardo Fenili, che è più di un fratello, e di sua moglie Natalia, che ogni mercoledì prendevano la macchina e si facevano un centinaio di chilometri solo per venire fuori dall’ospedale per chiedere come stavamo e se c’era bisogno di qualcosa. Voglio parlare di Alessandro Francesconi e della sua compagna Mariel Vezzani, presidentessa della Beach Volley Modena Eventi, e di Vladimir Tchernichov, che sono stati come una famiglia. Mi sento di dire che sono stato fortunato, siamo stati fortunati a circondarci delle persone giuste“. Con loro avete organizzato una raccolta fondi. Giocando a Beach per il sociale. “Una raccolta fondi per l’Associazione Giocamico, che si occupa da oltre 20 anni di giocare con i bambini all’interno degli ospedali. La raccolta è stata fatta all’interno della tre giorni del Clinic Galli-Fenili e che ripeteremo come ogni anno l’ultimo weekend di settembre. Vedere il Beach che si coniuga con la beneficienza mi emoziona parecchio“. Proseguiamo con Sanremo. Il podio sfiorato l’ha amareggiata? “No, come ho detto, è un anno di rodaggio. Con Sergio non siamo riusciti ad allenarci tanto quanto avremmo voluto. Ma ci stiamo rimettendo in pari su molte cose e adesso faremo le prossime tappe del campionato, cercando di migliorare la posizione in classifica. Stiamo pianificando se partecipare a Montesilvano e Bellaria o anche a Cordenons. Non voglio strafare nel ritornare e cominciare a viaggiare come un matto tutti i weekend. Vorrei che Francesca e le bimbe venissero con me perché mi piace da morire che Emma e Lisa respirino l’aria del Beach Volley e dello sport in generale“. Alle tappe dicono che siete non una famiglia, ma un torpedone! “È una famiglia molto allargata, che si muove e che mi piace vedere sempre assieme. Cito anche Gabriele Biancardi e Serena Fornier, che fanno parte di tutte quelle persone che ho nominato e che ci seguono in questo grande gruppo familiare. Tutto questo però è stato possibile grazie a Francesca, che è una persona di un altro pianeta. Senza di lei io non sarei quello che sono e tutto questo non sarebbe mai stato possibile“. So che in estate si trasferirà in Versilia. Il progetto della Fenili-Giumelli Beach Volley School proseguirà? “Certo! Sono felice perché andremo a vivere al mare e sarò più vicino agli amici che in questi anni hanno seguito con più costanza il progetto. Ora sarà anche più semplice poter dare il mio contributo e lavorarci anche con il supporto di Francesca. Abbiamo in cantiere una serie di progetti, che spero possano realizzarsi il prima possibile“. LEGGI TUTTO

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    Falaschi da Civitanova a Taranto… via Perugia: “Ho colto un’opportunità”

    Di Roberto Zucca Nella telenovela del volley mercato estivo si è ritrovato suo malgrado in una vicenda dalla quale si è poi sfilato con la sua proverbiale eleganza. La notizia è che Marco Falaschi sarà il nuovo palleggiatore della Prisma Taranto nella prossima stagione: “Tornerò a fare il primo dopo una stagione bellissima a Civitanova, in cui sono stato bene e nella quale la squadra ha vinto davvero tanto. Ho ringraziato anche pochi giorni fa Cormio per l’opportunità offerta lo scorso anno. Quando a marzo ho deciso di firmare a Perugia, l’ho fatto perché mi è stato presentato un bel progetto, e perché stavo operando delle scelte, legate non solo alla mia carriera, ma anche alla mia vita oltre il campo. La società le ha perfettamente comprese“. Mi aiuti a comprendere meglio. Lei a marzo firma con Perugia con l’obiettivo dichiarato di essere il secondo di Travica. “Esattamente. Ed ero ben contento sia di approdare in una squadra così prestigiosa, sia di giocarmi le mie opportunità in affiancamento a Dragan. Quando si è iniziato a parlare dell’arrivo di Giannelli, non pensavo si potesse creare un caso per la presenza di tre palleggiatori nella stessa squadra“. Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova Giannelli firma, Travica decide di far valere il suo contratto. Lei? “Mi sono confrontato con la società, con Recine ho detto chiaramente che era giusto trovare una soluzione. Quando ho ricevuto la chiamata di Taranto ho deciso di accettare, un po’ perché non mi andava di trovarmi in una situazione come quella in cui si continuava a stagnare, un po’ perché l’idea di rientrare come primo mi faceva piacere. Ho raccolto le idee, rivisto qualche progetto e sono partito“. Me lo dica da esterno. È giusto che un giocatore faccia valere i propri diritti e gli accordi in essere? “È sacrosanto. È un mondo in cui bisogna trovare una quadra tra le società, che sono libere di operare sul mercato e fare delle scelte, e i giocatori, che chiedono il rispetto di ciò che c’è scritto sui contratti. Anche a costo di rifiutare delle proposte che non vanno bene per i propri obiettivi. Io ho scelto semplicemente di cogliere un’opportunità e di non andare oltre“. Arriva a Taranto. Che squadra è? “Non mi sbilancio perché in passato ho fatto delle valutazioni affrettate nel bene e nel male. È una squadra per metà di esperienza e per metà giovane, con un forte bisogno di crescere. Cercheremo di fare il nostro e di dare fastidio alle avversarie più corazzate“. Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova Quando parla di valutazioni, si riferisce alla scottatura della sua ultima stagione a Castellana? “Certi ricordi riaffiorano e sarei disonesto se dicessi che quell’esperienza non è rimasta sulla mia pelle. Sono situazioni che ti forgiano il carattere ma che ti auguri di non rivivere. C’è da dire poi che io sono parco nei giudizi. Lo dicevo lo scorso anno anche della firma sul contratto di Civitanova”. Ha vinto tutto. È stata una scelta giusta, ora che è finita? “Sì. Ha fatto curriculum, come si suol dire (ride n.d.r.)! Scherzi a parte, mi sono trovato benissimo, ho lavorato molto bene col gruppo e con la società. Come squadra abbiamo vinto tanto. Io ho cercato di fare il mio lavoro e di dare il mio contributo quando richiesto. Penso che fare il secondo sia una questione di equilibrio e di tranquillità, valori che si portano in campo e nello spogliatoio. Tornando indietro, lo rifarei senz’altro“. LEGGI TUTTO

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    Marco Caminati, no alle polemiche: “Nel Beach cambiare coppia è normale”

    Di Roberto Zucca Marco Caminati è uno di quei giocatori di Beach Volley che sai dove inizia ma non sai dove finisce. È immensamente schietto, dotato di quella maturità che ti permette di poter dire e fare tutto. E con una gran voglia di riprendere le fila del campo da Beach, tanto da arrivare già a medaglia alla prima tappa del Campionato Italiano con il suo nuovo compagno Francesco Vanni: “Peccato per la semifinale, nella quale ci siamo ritrovati contro Ranghieri e Manni. È stata una bella gara, che ci ha permesso forse di giocare con il giusto affiatamento la finale per il bronzo contro Andreatta e Abbiati“. Il nuovo sodalizio con Vanni è visto da molti come quello da battere. “Sono molto contento di giocare con Francesco quest’anno. È un sodalizio nel quale credo molto, perché da subito è scattata una bella alchimia tra noi. Con Gianluca Casadei poi abbiamo modo di fare un lavoro straordinario, e proprio nei prossimi giorni Francesco verrà qualche settimana a Cesenatico per allenarsi e per preparare le prossime tappe“. Foto Instagram Marco Caminati Chi si aspettava scintille tra lei e Ranghieri in semifinale sarà rimasto deluso. “È un giocatore fortissimo, al quale auguro tutto il meglio. Avere delle divergenze in una squadra capita in ogni sport, è importante mantenere il rispetto per ciò che si è stati e il giusto rispetto per gli avversari che si hanno davanti. Ho avuto compagni come Enrico Rossi con cui ci sentiamo spessissimo e anche con Alex capita di scambiarsi dei pareri e delle opinioni“. Rispetto a ciò che qualcuno ha scritto, le polemiche sembrano dunque dissolte. “Scrivere è un conto. Vivere la quotidianità di una coppia che fa un percorso assieme è un altro. Cambiare compagno in uno sport come il Beach è all’ordine del giorno in certe nazioni. Pensi al Brasile ad esempio, con coppie che vincono le medaglie olimpiche e si separano un mese dopo. È una questione di mentalità. L’importante è non vedere sempre il marcio dove non c’è. Con Alex sarà sempre interessante ritrovarsi a giocare anche se in due campi diversi“. Mi racconta cosa ha fatto in questi anni? “Mi sono allenato e mi sono dedicato molto alla famiglia. Ora ho ripreso il Beach e con Francesco puntiamo a fare bene quest’anno“. Non le chiedo una pagella, ma mi dica chi e cosa le è piaciuto della tappa di Terracina. “Ho stima per diversi atleti. Ne menziono due. Mi piace Davide Benzi, perché è un mio pari ruolo e ho molta stima professionale nei suoi confronti. È un ragazzo in gamba che farà molta strada. Poi le menziono Carlo Bonifazi, con il quale giocherò a Sanremo e che con Fabrizio Manni ha lavorato molto bene in questi anni, diventando una coppia importante che fa sempre molto bene“. LEGGI TUTTO

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    Edgardo Ceccoli punta in alto: “Con Carucci vogliamo fare un gran Campionato Italiano”

    Di Roberto Zucca La nuova avventura sui campi da Beach Volley, quella in coppia con Alessandro Carucci, ha una toponomastica ben precisa: Terracina. È da qui che Edgardo Ceccoli è ripartito con un nuovo compagno, sotto il segno di Open Beach, alla conquista di quella che definisce una stagione in cui cerca delle risposte: “Ed è partita alla grande, perché con Alessandro abbiamo vinto la tappa B1 nazionale, mentre alla prima tappa del Campionato Italiano Assoluto ci siamo classificati settimi. Il rodaggio c’è stato e vogliamo raccogliere tutti i frutti possibili da questa nuova stagione“. Una cosa non cambia mai, Ceccoli. Il suo sodalizio con coach Simone Di Tommaso. “Gli voglio davvero bene. È una persona che mi ha dato tanto, di cui mi fido al 100% e che è stata sempre presente nelle mie scelte, sia quando giocavo a pallavolo indoor, sia quando ho scelto di dedicarmi completamente al Beach Volley“. Lo scorso anno con Cottarelli è andata bene. Quest’anno punta più in alto? “È inevitabile farlo. Quest’anno a Milano ho iniziato a dedicarmi completamente al Beach Volley, e con Alessandro negli scorsi mesi abbiamo scelto di fare la stagione estiva assieme, pianificandola con l’obiettivo di fare un buon Campionato Italiano“. Foto Instagram Edgardo Ceccoli Ritorna a Pescara. E Di Tommaso piazza due primi posti, maschile e femminile, nel B1 di Terracina. “Abbiamo giocato bene. Siamo stati molto bravi ad affrontare i momenti topici della tappa e in campo ci siamo trovati meglio di come pensavo. Per me tornare a Pescara, ad allenarmi e allenare all’Antoniana Beach Volley Club, ha significato risentire l’aria di casa. È questa serenità che ti porta la struttura che ti crei come giocatore con lo staff, il luogo che ti scegli e gli amici te la porti anche in campo“. Lei è uno che in campo fa sentire il suo carattere e la presenza, sbaglio? “Lo è anche Alessandro. Infatti nessuno dei due, come si suol dire, ha perso la brocca, anzi, ci siamo aiutati molto durante il torneo. Ora puntiamo ad arrivare alla tappa di Sanremo per toglierci qualche soddisfazione in più e andare al di là del settimo posto“. Parallelamente ha iniziato a lavorare nel mondo della pubblicità. La ricordo diciottenne con la voglia di occuparsi di cinema. “È sempre stato un mio pallino. Mi sono divertito molto a girare uno spot e spero di poterlo fare ancora. Col cinema o la televisione chi lo sa, non mi precludo nulla. Ora, in estate, la testa è però focalizzata al Beach Volley. Vogliamo vincere il Campionato Italiano“. LEGGI TUTTO

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    Francesco Cottarelli: “Ora voglio giocare e trovare il mio spazio”

    Di Roberto Zucca Quando ha scritto il messaggio di saluti per la Prisma Taranto, dopo aver conquistato la Superlega sul campo, l’effetto sorpresa effettivamente c’è stato. Solo poche ore dopo, dalla A3 e dalla Sistemia Saturnia Aci Castello è arrivato l’annuncio del nuovo ingaggio di Francesco Cottarelli: “Ho salutato a malincuore, perché è stato un anno intenso e bellissimo quello appena trascorso a Taranto. Ho giocato in una società splendida, con un gruppo di ragazzi con cui ho costruito dei bellissimi legami al di fuori del campo. Abbiamo scritto un pezzetto di storia professionale importante e sono sicuro che il bel ricordo di questa stagione rimarrà nel cuore di tutti“. Perché scendere di categoria, Cottarelli? “La risposta è molto semplice: voglio giocare. Voglio avere la completa responsabilità della regia e trovare il mio spazio dopo tanti anni molto importanti e altamente formativi passati da secondo. La Saturnia mi ha cercato subito dopo la fine della stagione e il progetto presentato mi è sembrato interessante“. Un’altra stagione al Sud. Del mercato vostro si sa ancora poco. Il suo nome forse è l’acquisto di punta? “(ride, n.d.r.) Non posso parlare di mercato. Posso dire che è una società ambiziosa che punta a far bene per riportare la pallavolo siciliana degli anni d’oro ad Aci Castello. Ho imparato sul campo che il Sud ama tantissimo il volley, e forse è stato questo il fattore determinante per scegliere di vivere ancora lontano da casa“. È tornato a casa per pochi giorni, ma ha già avuto il tempo di riprendere con il suo secondo amore. “Intende il Beach Volley, immagino. Sì, lo scorso anno ho sentito il brivido della sabbia, giocando una stagione bella e divertente con Ceccoli. Quest’anno Nicola Tiozzo, con cui mi sono scontrato in campionato, mi ha chiesto di fare il Campionato Italiano e ho deciso di accettare“. Siete partiti da un classico, ovvero il torneo di Bibione. “Quello è proprio il primo appuntamento ufficiale della stagione, anche se è più un incontro di amici per divertirsi e raccontarsi un po’ la stagione appena trascorsa. Però con Nicola abbiamo avuto modo di togliere dalle gambe il campo da pallavolo e sintonizzarci sul campo da Beach“. Foto Instagram Francesco Cottarelli Vi allenerete al MAB di Nicola Grigolo? “Sì, la stagione la prepareremo nella struttura di Nicola e al Bagno Astoria di Sottomarina che è la struttura di Nicola. Abbiamo preso un allenatore, Fabrizio Incitti, che ci seguirà nella preparazione delle tappe e puntiamo a giocare un campionato italiano in cui cercheremo di dare fastidio alle coppie più accreditate“. Prima tappa sarà quella di Sanremo? “Sì, andiamo a giocare in casa del mio amico Simone Parodi, che spero di vedere in campo al torneo! Sarà il primo esperimento ufficiale mio e di Nicola, ma siamo molto carichi e speriamo di poter fare bene già da lì“. Obiettivo di due come voi? “Vincere!“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Ora proviamo a giocarcela anche per la Superlega”

    Di Roberto Zucca Era solo una questione di tempo, soprattutto perché lo scorso anno la promozione della Delta Group Rico Carni Porto Viro era stata ingiustamente cancellata dal Covid dopo una stagione in cui la squadra veneta aveva dominato il proprio girone. Delle ultime due stagioni, Matteo Sperandio è stato non solo il portavoce, bensì una bandiera issata nel punto più alto in occasione del passaggio in A2: “È stato un momento molto emozionante e meritato, per una società che ha creduto dal primo giorno in cui sono arrivato a Porto Viro che si potesse lavorare bene e cercare di ottenere la serie A2. Lo scorso anno è stato sfortunato perché la pandemia ha bloccato le promozioni. Quest’anno la società ha continuato il suo investimento e finalmente siamo riusciti ad ottenere la promozione“. Possiamo dire che Sperandio è confermato a Porto Viro in A2? “Sì, stiamo definendo gli ultimi dettagli ma posso dire tranquillamente che l’avventura a Porto Viro per me continuerà anche il prossimo anno. Mi sono trovato molto bene, ho ricominciato un percorso personale e professionale in cui mi sono ritrovato al centro di un progetto e speravo di poter disputare anche la A2, per la quale la società si sta attrezzando bene“. Foto Ufficio Stampa Delta Group Rico Carni Porto Viro Ci dia qualche nome. “(ride, n.d.r.) Per ora bocche cucite su alcuni nomi, ma sicuramente posso dire che ritroverò Marco Fabroni, un amico con cui ho giocato due stagioni a Sora e a Corigliano e che arricchirà il collettivo di Porto Viro. E poi Giacomo Bellei da Reggio Emilia. La squadra che si sta costruendo, devo dire la verità, è ambiziosa“. Assalto alla Superlega? “Diciamo che subito dopo squadre come Siena e Castellana, possiamo dire che ce la giocheremo alla pari. La A2 è un campionato tosto ma il collettivo può fare molto per disputare un bel torneo“. Foto Ufficio Stampa Marini Delta Volley Due anni fa arrivava a Porto Viro con uno spirito diverso. Possiamo dire che Sperandio ha rimesso la pallavolo al centro della propria carriera? “Decisamente sì. Venivo da esperienze preziose in cui però non trovavo gli spazi che volevo. L’ambiente che ho respirato qui mi ha permesso non solo di apprezzarlo, ma di ritrovare una continuità nel gioco e un’importanza nel mio ruolo che mi ha portato a ricavare più spazio per la pallavolo“. In più la società l’ha coinvolta dal punto di vista della comunicazione. “Sì. La società ha capito che volevo anche portare avanti gli studi e la passione per il marketing e la comunicazione. Da qui è nata una collaborazione per cui ho modo di lavorare durante l’anno ad alcuni progetti per la società. Credo che il bello di questa società sia il senso comunitario che ha saputo creare nel tempo, coinvolgendo istituzioni, cittadinanza e imprenditoria. È un modello vincente e sono contento di farne parte“. LEGGI TUTTO

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    Simone Anzani, emozioni da papà: “Viola ha cambiato la nostra vita”

    Di Roberto Zucca Questa intervista non parla di pallavolo ma di una bambina che si chiama Viola. Questa chiacchierata non è incentrata sulla carriera di Simone Anzani, ma su come una “ranocchietta” abbia cambiato la vita del centrale della nazionale e della Cucine Lube Civitanova e della sua compagna Carolina: “Ha detto bene, la nostra vita è veramente cambiata dal 29 maggio dello scorso mese. Sono le otto del mattino, Carolina mi chiama perché ha iniziato ad avere le prime contrazioni. Da Roma parto verso Verona e riesco ad arrivare ed accompagnarla in ospedale. Poche ore dopo ho visto Viola per la prima volta“. Carolina, la sua compagna, ha scritto che per lei è stato un momento commovente. “Le emozioni che ho provato sono state inedite. Sentivo il cuore scoppiare di gioia. Ma non era un sentimento dettato da qualcosa che avevo ottenuto dal mio lavoro, ma dal sentimento provato nel vedere nostra figlia per la prima volta“. Foto Instagram Simone Anzani Viola nasce in un anno cruciale della sua carriera. Come si riesce a conciliare tutto? “Quando è finito il periodo in cui potevo stare con loro, la partenza, lo ammetto, è stata molto difficile. Carolina non è sola, ha accanto la sua e la mia famiglia. Però non posso dire che per un padre tornare a fare il proprio lavoro, soprattutto in questo momento, sia una cosa semplicissima“. Come si compensa? Cosa si è portato dietro? “Si compensa con gli album condivisi, con il telefono sempre acceso pronto a ricevere immagini, foto di momenti tra lei e Carolina, ma con la voglia di sentirle e vederle costantemente“. C’è stato qualche compagno che le ha dato un consiglio per vivere questa situazione? “Mi hanno raccontato le loro esperienze e da quelle ho cercato di trarre uno spunto per imparare, e cercare di gestire al meglio la situazione“. La vita cambia. “Ma è una vita che si arricchisce. Vedere Viola che si accovaccia su di te, come se fosse una ranocchietta, compensa tutti i cambiamenti, gli sforzi e i sacrifici che questo cambiamento si porta dietro“. Voglio concludere con un pensiero su Carolina nelle vesti di madre. “Carolina mamma è uno spettacolo. Le dicevo sempre che era bella, ma adesso lo è ancora di più in queste nuove vesti. Anche perché mi ha regalato il giorno più bello della nostra vita e l’emozione più importante“. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Andrea Mattei: “A Siena voglio scrivere un’altra bella pagina”

    Di Roberto Zucca La storia è fatta di corsi e ricorsi. Soprattutto nella pallavolo, nella quale spesso si assiste a ritorni sulla carta inaspettati. Come quello di Andrea Mattei, che dopo due stagioni a Reggio Emilia rientra alla Emma Villas Aubay Siena per una A2 che si preannuncia già entusiasmante: “Una scelta che ho fatto con il cuore. Molti tifosi mi avevano scritto negli anni scorsi, facendomi capire che a Siena avevo lasciato un bel ricordo. Ho avuto un colloquio molto piacevole con il presidente Bisogno e il DS Mechini e ho deciso di firmare qui per la prossima stagione“. Con quale spirito si rientra a Siena? “Con lo spirito di chi vuole proseguire a scrivere una bella pagina della propria carriera. Siena è una società importante e ambiziosa e le intenzioni sono quelle di fare un buon campionato“. Trova Tubertini, un allenatore molto stimato nell’ambiente. “Spero di fare un ottimo lavoro con lui. La squadra che sta disegnando è sicuramente interessante ma ci sarà da lottare perché la A2 sta diventando un campionato molto ostico. Basti pensare a Cuneo, Castellana o Bergamo. La lotta sarà dura ogni domenica“. Foto Lega Pallavolo Serie A Ha lasciato Reggio Emilia, dopo due stagioni. Si aspettava i risultati dell’ultimo anno? “Sono il frutto di un buon lavoro. Ci siamo divertiti e il fatto di aver centrato i play off è stato importante per tutto il gruppo. Ho lasciato delle belle persone e un bel gruppo di amici. Tornarci da avversario sarà strano ma sicuramente lo farò con il sorriso dei tifosi e la stima per chi ho lasciato alla Conad“. L’estate è il tempo del Beach Volley. È sempre tentato dalla sabbia? “Ho giocato l’ultimo Kiklos, ma è e rimane un passatempo per tenermi in forma. Quest’estate farò qualche B1 e qualche tappa del campionato italiano come quella di Terracina. Ma per ora la pallavolo resta il primo e unico amore“. LEGGI TUTTO