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    Edgardo Ceccoli punta in alto: “Con Carucci vogliamo fare un gran Campionato Italiano”

    Di Roberto Zucca La nuova avventura sui campi da Beach Volley, quella in coppia con Alessandro Carucci, ha una toponomastica ben precisa: Terracina. È da qui che Edgardo Ceccoli è ripartito con un nuovo compagno, sotto il segno di Open Beach, alla conquista di quella che definisce una stagione in cui cerca delle risposte: “Ed è partita alla grande, perché con Alessandro abbiamo vinto la tappa B1 nazionale, mentre alla prima tappa del Campionato Italiano Assoluto ci siamo classificati settimi. Il rodaggio c’è stato e vogliamo raccogliere tutti i frutti possibili da questa nuova stagione“. Una cosa non cambia mai, Ceccoli. Il suo sodalizio con coach Simone Di Tommaso. “Gli voglio davvero bene. È una persona che mi ha dato tanto, di cui mi fido al 100% e che è stata sempre presente nelle mie scelte, sia quando giocavo a pallavolo indoor, sia quando ho scelto di dedicarmi completamente al Beach Volley“. Lo scorso anno con Cottarelli è andata bene. Quest’anno punta più in alto? “È inevitabile farlo. Quest’anno a Milano ho iniziato a dedicarmi completamente al Beach Volley, e con Alessandro negli scorsi mesi abbiamo scelto di fare la stagione estiva assieme, pianificandola con l’obiettivo di fare un buon Campionato Italiano“. Foto Instagram Edgardo Ceccoli Ritorna a Pescara. E Di Tommaso piazza due primi posti, maschile e femminile, nel B1 di Terracina. “Abbiamo giocato bene. Siamo stati molto bravi ad affrontare i momenti topici della tappa e in campo ci siamo trovati meglio di come pensavo. Per me tornare a Pescara, ad allenarmi e allenare all’Antoniana Beach Volley Club, ha significato risentire l’aria di casa. È questa serenità che ti porta la struttura che ti crei come giocatore con lo staff, il luogo che ti scegli e gli amici te la porti anche in campo“. Lei è uno che in campo fa sentire il suo carattere e la presenza, sbaglio? “Lo è anche Alessandro. Infatti nessuno dei due, come si suol dire, ha perso la brocca, anzi, ci siamo aiutati molto durante il torneo. Ora puntiamo ad arrivare alla tappa di Sanremo per toglierci qualche soddisfazione in più e andare al di là del settimo posto“. Parallelamente ha iniziato a lavorare nel mondo della pubblicità. La ricordo diciottenne con la voglia di occuparsi di cinema. “È sempre stato un mio pallino. Mi sono divertito molto a girare uno spot e spero di poterlo fare ancora. Col cinema o la televisione chi lo sa, non mi precludo nulla. Ora, in estate, la testa è però focalizzata al Beach Volley. Vogliamo vincere il Campionato Italiano“. LEGGI TUTTO

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    Francesco Cottarelli: “Ora voglio giocare e trovare il mio spazio”

    Di Roberto Zucca Quando ha scritto il messaggio di saluti per la Prisma Taranto, dopo aver conquistato la Superlega sul campo, l’effetto sorpresa effettivamente c’è stato. Solo poche ore dopo, dalla A3 e dalla Sistemia Saturnia Aci Castello è arrivato l’annuncio del nuovo ingaggio di Francesco Cottarelli: “Ho salutato a malincuore, perché è stato un anno intenso e bellissimo quello appena trascorso a Taranto. Ho giocato in una società splendida, con un gruppo di ragazzi con cui ho costruito dei bellissimi legami al di fuori del campo. Abbiamo scritto un pezzetto di storia professionale importante e sono sicuro che il bel ricordo di questa stagione rimarrà nel cuore di tutti“. Perché scendere di categoria, Cottarelli? “La risposta è molto semplice: voglio giocare. Voglio avere la completa responsabilità della regia e trovare il mio spazio dopo tanti anni molto importanti e altamente formativi passati da secondo. La Saturnia mi ha cercato subito dopo la fine della stagione e il progetto presentato mi è sembrato interessante“. Un’altra stagione al Sud. Del mercato vostro si sa ancora poco. Il suo nome forse è l’acquisto di punta? “(ride, n.d.r.) Non posso parlare di mercato. Posso dire che è una società ambiziosa che punta a far bene per riportare la pallavolo siciliana degli anni d’oro ad Aci Castello. Ho imparato sul campo che il Sud ama tantissimo il volley, e forse è stato questo il fattore determinante per scegliere di vivere ancora lontano da casa“. È tornato a casa per pochi giorni, ma ha già avuto il tempo di riprendere con il suo secondo amore. “Intende il Beach Volley, immagino. Sì, lo scorso anno ho sentito il brivido della sabbia, giocando una stagione bella e divertente con Ceccoli. Quest’anno Nicola Tiozzo, con cui mi sono scontrato in campionato, mi ha chiesto di fare il Campionato Italiano e ho deciso di accettare“. Siete partiti da un classico, ovvero il torneo di Bibione. “Quello è proprio il primo appuntamento ufficiale della stagione, anche se è più un incontro di amici per divertirsi e raccontarsi un po’ la stagione appena trascorsa. Però con Nicola abbiamo avuto modo di togliere dalle gambe il campo da pallavolo e sintonizzarci sul campo da Beach“. Foto Instagram Francesco Cottarelli Vi allenerete al MAB di Nicola Grigolo? “Sì, la stagione la prepareremo nella struttura di Nicola e al Bagno Astoria di Sottomarina che è la struttura di Nicola. Abbiamo preso un allenatore, Fabrizio Incitti, che ci seguirà nella preparazione delle tappe e puntiamo a giocare un campionato italiano in cui cercheremo di dare fastidio alle coppie più accreditate“. Prima tappa sarà quella di Sanremo? “Sì, andiamo a giocare in casa del mio amico Simone Parodi, che spero di vedere in campo al torneo! Sarà il primo esperimento ufficiale mio e di Nicola, ma siamo molto carichi e speriamo di poter fare bene già da lì“. Obiettivo di due come voi? “Vincere!“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Ora proviamo a giocarcela anche per la Superlega”

    Di Roberto Zucca Era solo una questione di tempo, soprattutto perché lo scorso anno la promozione della Delta Group Rico Carni Porto Viro era stata ingiustamente cancellata dal Covid dopo una stagione in cui la squadra veneta aveva dominato il proprio girone. Delle ultime due stagioni, Matteo Sperandio è stato non solo il portavoce, bensì una bandiera issata nel punto più alto in occasione del passaggio in A2: “È stato un momento molto emozionante e meritato, per una società che ha creduto dal primo giorno in cui sono arrivato a Porto Viro che si potesse lavorare bene e cercare di ottenere la serie A2. Lo scorso anno è stato sfortunato perché la pandemia ha bloccato le promozioni. Quest’anno la società ha continuato il suo investimento e finalmente siamo riusciti ad ottenere la promozione“. Possiamo dire che Sperandio è confermato a Porto Viro in A2? “Sì, stiamo definendo gli ultimi dettagli ma posso dire tranquillamente che l’avventura a Porto Viro per me continuerà anche il prossimo anno. Mi sono trovato molto bene, ho ricominciato un percorso personale e professionale in cui mi sono ritrovato al centro di un progetto e speravo di poter disputare anche la A2, per la quale la società si sta attrezzando bene“. Foto Ufficio Stampa Delta Group Rico Carni Porto Viro Ci dia qualche nome. “(ride, n.d.r.) Per ora bocche cucite su alcuni nomi, ma sicuramente posso dire che ritroverò Marco Fabroni, un amico con cui ho giocato due stagioni a Sora e a Corigliano e che arricchirà il collettivo di Porto Viro. E poi Giacomo Bellei da Reggio Emilia. La squadra che si sta costruendo, devo dire la verità, è ambiziosa“. Assalto alla Superlega? “Diciamo che subito dopo squadre come Siena e Castellana, possiamo dire che ce la giocheremo alla pari. La A2 è un campionato tosto ma il collettivo può fare molto per disputare un bel torneo“. Foto Ufficio Stampa Marini Delta Volley Due anni fa arrivava a Porto Viro con uno spirito diverso. Possiamo dire che Sperandio ha rimesso la pallavolo al centro della propria carriera? “Decisamente sì. Venivo da esperienze preziose in cui però non trovavo gli spazi che volevo. L’ambiente che ho respirato qui mi ha permesso non solo di apprezzarlo, ma di ritrovare una continuità nel gioco e un’importanza nel mio ruolo che mi ha portato a ricavare più spazio per la pallavolo“. In più la società l’ha coinvolta dal punto di vista della comunicazione. “Sì. La società ha capito che volevo anche portare avanti gli studi e la passione per il marketing e la comunicazione. Da qui è nata una collaborazione per cui ho modo di lavorare durante l’anno ad alcuni progetti per la società. Credo che il bello di questa società sia il senso comunitario che ha saputo creare nel tempo, coinvolgendo istituzioni, cittadinanza e imprenditoria. È un modello vincente e sono contento di farne parte“. LEGGI TUTTO

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    Simone Anzani, emozioni da papà: “Viola ha cambiato la nostra vita”

    Di Roberto Zucca Questa intervista non parla di pallavolo ma di una bambina che si chiama Viola. Questa chiacchierata non è incentrata sulla carriera di Simone Anzani, ma su come una “ranocchietta” abbia cambiato la vita del centrale della nazionale e della Cucine Lube Civitanova e della sua compagna Carolina: “Ha detto bene, la nostra vita è veramente cambiata dal 29 maggio dello scorso mese. Sono le otto del mattino, Carolina mi chiama perché ha iniziato ad avere le prime contrazioni. Da Roma parto verso Verona e riesco ad arrivare ed accompagnarla in ospedale. Poche ore dopo ho visto Viola per la prima volta“. Carolina, la sua compagna, ha scritto che per lei è stato un momento commovente. “Le emozioni che ho provato sono state inedite. Sentivo il cuore scoppiare di gioia. Ma non era un sentimento dettato da qualcosa che avevo ottenuto dal mio lavoro, ma dal sentimento provato nel vedere nostra figlia per la prima volta“. Foto Instagram Simone Anzani Viola nasce in un anno cruciale della sua carriera. Come si riesce a conciliare tutto? “Quando è finito il periodo in cui potevo stare con loro, la partenza, lo ammetto, è stata molto difficile. Carolina non è sola, ha accanto la sua e la mia famiglia. Però non posso dire che per un padre tornare a fare il proprio lavoro, soprattutto in questo momento, sia una cosa semplicissima“. Come si compensa? Cosa si è portato dietro? “Si compensa con gli album condivisi, con il telefono sempre acceso pronto a ricevere immagini, foto di momenti tra lei e Carolina, ma con la voglia di sentirle e vederle costantemente“. C’è stato qualche compagno che le ha dato un consiglio per vivere questa situazione? “Mi hanno raccontato le loro esperienze e da quelle ho cercato di trarre uno spunto per imparare, e cercare di gestire al meglio la situazione“. La vita cambia. “Ma è una vita che si arricchisce. Vedere Viola che si accovaccia su di te, come se fosse una ranocchietta, compensa tutti i cambiamenti, gli sforzi e i sacrifici che questo cambiamento si porta dietro“. Voglio concludere con un pensiero su Carolina nelle vesti di madre. “Carolina mamma è uno spettacolo. Le dicevo sempre che era bella, ma adesso lo è ancora di più in queste nuove vesti. Anche perché mi ha regalato il giorno più bello della nostra vita e l’emozione più importante“. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Andrea Mattei: “A Siena voglio scrivere un’altra bella pagina”

    Di Roberto Zucca La storia è fatta di corsi e ricorsi. Soprattutto nella pallavolo, nella quale spesso si assiste a ritorni sulla carta inaspettati. Come quello di Andrea Mattei, che dopo due stagioni a Reggio Emilia rientra alla Emma Villas Aubay Siena per una A2 che si preannuncia già entusiasmante: “Una scelta che ho fatto con il cuore. Molti tifosi mi avevano scritto negli anni scorsi, facendomi capire che a Siena avevo lasciato un bel ricordo. Ho avuto un colloquio molto piacevole con il presidente Bisogno e il DS Mechini e ho deciso di firmare qui per la prossima stagione“. Con quale spirito si rientra a Siena? “Con lo spirito di chi vuole proseguire a scrivere una bella pagina della propria carriera. Siena è una società importante e ambiziosa e le intenzioni sono quelle di fare un buon campionato“. Trova Tubertini, un allenatore molto stimato nell’ambiente. “Spero di fare un ottimo lavoro con lui. La squadra che sta disegnando è sicuramente interessante ma ci sarà da lottare perché la A2 sta diventando un campionato molto ostico. Basti pensare a Cuneo, Castellana o Bergamo. La lotta sarà dura ogni domenica“. Foto Lega Pallavolo Serie A Ha lasciato Reggio Emilia, dopo due stagioni. Si aspettava i risultati dell’ultimo anno? “Sono il frutto di un buon lavoro. Ci siamo divertiti e il fatto di aver centrato i play off è stato importante per tutto il gruppo. Ho lasciato delle belle persone e un bel gruppo di amici. Tornarci da avversario sarà strano ma sicuramente lo farò con il sorriso dei tifosi e la stima per chi ho lasciato alla Conad“. L’estate è il tempo del Beach Volley. È sempre tentato dalla sabbia? “Ho giocato l’ultimo Kiklos, ma è e rimane un passatempo per tenermi in forma. Quest’estate farò qualche B1 e qualche tappa del campionato italiano come quella di Terracina. Ma per ora la pallavolo resta il primo e unico amore“. LEGGI TUTTO

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    Pieter Verhees, la vita dopo il volley: “Mi aspettano famiglia, amici e viaggi”

    Di Roberto Zucca La sua immagine, pallavolistica e non, è collegata a quella della purezza e dell’educazione. Di Pieter Verhees in questi anni si sono dette le migliori cose, tra le quali il riconoscimento di essere un giocatore serio e leale. A sorpresa Pieter qualche giorno fa ha annunciato che a 31 anni lascia la pallavolo, ricevendo migliaia di attestazioni di affetto da parte degli addetti ai lavori e degli amici che con lui hanno diviso in questi anni il campo: “Sono molto felice per tutti i messaggi che mi sono arrivati da parte di colleghi e amici. Purtroppo i problemi fisici al menisco e alla cartilagine mi hanno reso la vita difficile quest’anno a Maaseik, e nonostante avessi ancora un anno di contratto qui ho deciso che non aveva più senso sottoporsi a tutte le terapie che dopo mesi non avevano dato i risultati sperati. Da qui la decisione di fermarmi“. Foto Lega Pallavolo Serie A Tutti si chiedono come si sopravvive senza volley. “Io proseguirò prendendomi un periodo sabbatico, in cui starò con la mia famiglia, gli amici e la mia compagna (Edina Begic, n.d.r.), che il prossimo anno giocherà in Russia. Viaggerò e farò quello che in questi anni non ho avuto modo di fare nel weekend. Penso a una bella sciata, o a un pranzo con gli amici in Belgio“. Ha pensato anche al dopo? “Per ora mi prendo questo periodo, poi ho in mente qualcosa, anche nell’ambito della pallavolo. Mi piacerebbe ad esempio, poter completare la formazione di allenatore e insegnare, visto che sono laureato in Scienze Motorie“. Lei ha viaggiato tanto. Dove si ferma il cuore di Pieter? “In Belgio. È casa mia, è qui che voglio che la mia vita continui dopo il volley“. Le chiedo il più bel ricordo a cui la sua mente è legata per ciò che riguarda la pallavolo. “La Coppa Italia conquistata a Modena. Fu un anno molto bello e molto particolare. Ho ancora in mente quei momenti e quelle emozioni. Ma in generale, ogni stagione ha avuto un valore particolare per me. Ci sono tante squadre e tanti compagni a cui sono rimasto legato“. Me ne dica alcuni, se le va. “Compagni di ruolo, penso a Matteo Piano o a Thomas Beretta, che mi hanno dedicato dei pensieri importanti quando ho pubblicato il post in cui si diceva che smettevo di giocare. Sono stati degli amici, ma così come loro tanti. Credo di portarmi dietro il fatto di aver lasciato un bel ricordo nei luoghi in cui ho giocato. Questa è una delle mie più grandi soddisfazioni“. LEGGI TUTTO

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    Francesco Vanni: “Vorrei vincere il Campionato Italiano con Marco Caminati”

    Di Roberto Zucca La notizia ha il sapore del colpaccio. E della curiosità. Una nuova coppia si appresta ad affacciarsi nel mondo del Beach, ed è quella formata da Francesco Vanni e Marco Caminati. Dalle parole di Francesco emerge tutto l’entusiasmo per un progetto che, a vederlo sulla carta, ha il carattere e la forza dell’ambizione: “Prima di cominciare questa stagione, ho pensato a come avrei voluto impostare il lavoro da qui ai prossimi mesi. Volevo fare un percorso nel quale spingermi anche verso una dimensione internazionale“. Sulla carta il team Caminati-Vanni-Casadei ha il sapore di qualcosa di ambizioso. “Sono molto felice di iniziare questo percorso con Marco come compagno di squadra e con Casa come guida tecnica. C’è una comunione di intenti, anche nelle sfide che ci siamo posti, che mi spinge ad essere molto positivo“. Obiettivi? “Vincere il Campionato Italiano con Marco. Sicuramente questo è l’obiettivo principale. Cercheremo di farlo, conducendo una preparazione tra Roma e Cesenatico, perché le nostre basi, per motivi lavorativi, sono diverse, e sfruttando l’occasione della preparazione delle tappe per allenarci assieme“. A livello internazionale? “Marco ha ancora dei punti che vorremo sfruttare a livello internazionale per giocare al di fuori del confine. A me piacerebbe moltissimo misurarmi con altri avversari in qualche tappa dei tornei stellati“. Le chiedo di rivolgere un primo pensiero ad Andrea Lupo, ormai suo ex compagno di squadra. “Abbiamo lottato tanto in questi anni. Dopo la fine della scorsa stagione, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che ognuno di noi aveva obiettivi diversi per questa stagione. Andrea proseguirà con AIBVC e avrà un nuovo compagno di squadra. Tutto, ma davvero tutto il bene per lui“. Gianluca Casadei rientra a livello tecnico dopo un momento non facile. Le chiedo di rivolgere un pensiero anche a lui. “È una persona alla quale voglio molto bene. Quando ho saputo dell’incidente sono rimasto senza parole. Era una sera, allenavo a Roma e mi sono completamente bloccato. Non immagina che piacere mi ha fatto rivederlo la scorsa settimana a Cesenatico. Sta meglio, ed è ansioso anche lui che questa stagione assieme abbia inizio il prima possibile“. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Calonico sprona Macerata: “I play off sono un campionato a parte”

    Di Roberto Zucca Non è certo una sorpresa vederli in semifinale, perché la Med Store Macerata annovera tra le sue fila alcuni atleti che negli scorsi anni hanno calcato dei taraflex di notevole importanza. Tra questi Lorenzo Calonico è sicuramente uno dei veterani della Serie A. E con Macerata, alla soglia dei suoi primi 40 anni, ha ancora molto da dire: “Oserei dire, da fare (ride n.d.r.). Siamo stati molto contenti di aver superato i quarti di finale. È una bella serie contro Motta di Livenza, un’ottima squadra che ha concluso la regular season al primo posto lasciando pochissimi punti per strada“. Ai quarti avete avuto la meglio su Lecce, che è stata un’autentica sorpresa dei play off. “Una squadra che ha tirato fuori le unghie nel momento più importante del campionato. I play off, lo dico per esperienza, possono ridefinire molto la stagione. Sono un campionato a parte, e bisogna giocarlo partita dopo partita con concentrazione e maturità“. Macerata annovera tra le fila lei, Monopoli, Dennis e Snippe. Quanto serve l’esperienza in A3? “Serve nei momenti caldi delle partite importanti, in cui giocatori come loro risultano essere decisivi grazie alla loro grande esperienza. O quando alcuni elementi più giovani hanno bisogno di maggiori certezze in campo. È bello giocare questo campionato proprio per la grande eterogeneità dei giocatori“. Foto Pallavolo Macerata La sua storia pallavolistica la vede protagonista di molte stagioni tra B1 e A2. Dicono sia molto legato alla Sardegna. “Perché in primis mia moglie è sarda, ho giocato molti anni a Olbia, e perché ho molti cari amici che vivono in Sardegna. Quando finisce la stagione mi trasferisco a Cagliari per trascorrere le vacanze tra famiglia e Beach Volley. Ma anche qui a Macerata mi trovo molto bene. Speriamo di riuscire a portare alla Med Store la serie A2!”. Quest’anno toccherà il traguardo dei 40 anni. Un bilancio della sua vita in campo? “Positivissimo. Ma visto la presenza di altri miei coetanei e oltre in campo in A3, mi piacerebbe giocare ancora. Non mi sento ancora pronto per appendere le scarpette al chiodo“. Pensa un po’ al dopo? “È capitato, ma non è ancora perfettamente chiaro. Mi piacerebbe rimanere nell’ambito dello sport ma anche fare dell’altro. Mi prendo ancora del tempo per definire il tutto“. LEGGI TUTTO