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    Ferrari, Rueda: “Vi spiego il perché del pit stop per Sainz”

    ROMA – Nel suo consueto briefing post-gara, il capo della strategia Ferrari in Formula 1, Inaki Rueda, illustra così il Gran Premio di Francia: “Siamo tornati da Le Castellet, dove speravamo di ottenere grandi risultati, ma purtroppo abbiamo finito con un ritiro e una quinta posizione”. La gara al Paul Ricard ha visto Charles Leclerc portare a casa uno zero e Carlos Sainz riuscire a rimontare da 19esimo a quinto. E in tanti sono rimasti perplessi dalla scelta del muretto italiano di far rientrare lo spagnolo verso la fine della gara, facendogli scondare in pit-lane la penalità di 5 secondi, arrivata dopo una ripartenza non sicura dal box. Rueda giustifica così questa decisione: “Quando un pilota va oltre le aspettative di vita di una gomma, deve prendersene cura e guidare molto lentamente, con il rischio di avere problemi. Avere questo tipo di situazione, poteva comportare un altro ritiro. Così, abbiamo deciso di fare un pit-stop ed essere sicuri di ottenere il punto addizionale per il giro veloce”.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Vittoria sfumata
    Altri si sono poi stupiti di come la radio fosse aperta mentre Sainz superava Perez. Ma Rueda spiega così questo fraintendimento: “La televisione propone in ritardo i contenuti agli spettatori. In curva 10 lo abbiamo richiamato ai box. Lui pensava di poter passare Perez al giro successivo e per questo ha detto ‘Per favore, non la sosta in questo giro’. Questa conversazione è andata in onda in curva 15, subito dopo l’entrata nella pit-lane, e non avrebbe avuto senso per lui dire quella frase in quel momento”. Poi il commento sulla gara di Leclerc, terminata al giro 18 per un testacoda finito poi contro le barriere: “Ha fatto un lavoro eccezionale su Verstappen, che poi ha anticipato di molto la sosta. A quel punto Leclerc era pronto a ignorare la sua strategia e a continuare al meglio la sua gara. Sfortunatamente, Leclerc si è poi ritirato. Ma siamo abbastanza sicuri che, se fosse andata diversamente, avremmo fatto fermare il pilota 5 o 6 giri dopo e avremmo avuto il passo per riprendere Verstappen e superarlo per andare a prenderci la vittoria”. Il Gran Premio di Ungheria potrebbe essere un’occasione per riportare entrambe le Ferrari sul podio. “Ci aspetta una pista dove sarà difficile sorpassare e sappiamo di avere una vettura molto forte anche in qualifica. Quindi cercheremo di assicurarci la prima fila e di piazzare una doppietta domenica”, ha concluso Rueda. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Rueda: “Ecco perché abbiamo fermato Sainz”

    ROMA – “Siamo tornati dalla Francia, dove speravamo di ottenere grandi risultati, ma purtroppo abbiamo finito con un ritiro e una quinta posizione”. Sono queste le parole dopo il Gran Premio di Francia di Inaki Rueda, capo della strategia Ferrari in Formula 1. La gara al Paul Ricard ha visto Charles Leclerc portare a casa uno zero e Carlos Sainz riuscire a rimontare da 19esimo a quinto. E in tanti sono rimasti perplessi dalla scelta del muretto italiano di far rientrare lo spagnolo verso la fine della gara, facendogli scondare in pit-lane la penalità di 5 secondi, arrivata dopo una ripartenza non sicura dal box. Rueda giustifica così questa decisione: “Quando un pilota va oltre le aspettative di vita di una gomma, deve prendersene cura e guidare molto lentamente, con il rischio di avere problemi. Avere questo tipo di situazione, poteva comportare un altro ritiro. Così, abbiamo deciso di fare un pit-stop ed essere sicuri di ottenere il punto addizionale per il giro veloce”.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Sul ritiro di Leclerc
    Altri si sono poi stupiti di come la radio fosse aperta mentre Sainz superava Perez. Ma Rueda spiega così questo fraintendimento: “La televisione propone in ritardo i contenuti agli spettatori. In curva 10 lo abbiamo richiamato ai box. Lui pensava di poter passare Perez al giro successivo e per questo ha detto ‘Per favore, non la sosta in questo giro’. Questa conversazione è andata in onda in curva 15, subito dopo l’entrata nella pit-lane, e non avrebbe avuto senso per lui dire quella frase in quel momento”. Poi il commento sulla gara di Leclerc, terminata al giro 18 per un testacoda finito poi contro le barriere: “Ha fatto un lavoro eccezionale su Verstappen, che poi ha anticipato di molto la sosta. A quel punto Leclerc era pronto a ignorare la sua strategia e a continuare al meglio la sua gara. Sfortunatamente, Leclerc si è poi ritirato. Ma siamo abbastanza sicuri che, se fosse andata diversamente, avremmo fatto fermare il pilota 5 o 6 giri dopo e avremmo avuto il passo per riprendere Verstappen e superarlo per andare a prenderci la vittoria”. Ora in programma c’è il Gran Premio di Ungheria e Rueda ha ben chiara la strategia da attuare: “Ci aspetta una pista dove sarà difficile sorpassare e sappiamo di avere una vettura molto forte anche in qualifica. Quindi cercheremo di assicurarci la prima fila e di piazzare una doppietta domenica”. LEGGI TUTTO

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    F1, Rosberg sulla Ferrari: “Contrariato dalla strategia su Sainz, ora Binotto cambi qualcosa”

    ROMA – Il muretto Ferrari torna sul banco degli imputati. In molti non hanno digerito la scelta di far fermare Carlos Sainz nelle battute finali del Gran Premio di Francia, dove lo spagnolo è stato penalizzato di 5 secondi. Anche Nico Rosberg, campione della Formula 1 nel 2016, ha commentato l’esito del weekend per la Rossa: “Mi sono veramente chiesto se quello che stavo ascoltando stesse succedendo veramente e scuotevo la testa di fronte alla strategia Ferrari – le sue parole a “Sky Sports UK” -. Mattia Binotto deve fare dei cambiamenti affinché questi errori di valutazione non avvengano più”.
    Il commento di Rosberg
    Alla fine lo spagnolo è arrivato quinto partendo 19esimo per la penalità riguardante la power unit, mettendo a segno una rimonta entusiasmante fino alla terza posizione. Poi gli strateghi della Rossa hanno optato per la sosta. “Mi ha sorpreso vedere che il muretto era intento a fare calcoli sulla sosta ai box di Sainz mentre questo era impegnato in una battaglia ruota a ruota”, dice Rosberg. Che poi conclude: “Sainz era terzo, richiamarlo ai box ha significato automaticamente non poter ambire oltre alla quinta posizione”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, ora gli “zero” pesano: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La stagione di Formula 1 della Ferrari è stata caratterizzata dai problemi di affidabilità che hanno frenato il rendimento dei due piloti. Quando poi ci si mettono anche gli errori personali, come successo a Chalres Leclerc nel Gp di Francia, finito a muro mentre era leader della gara, ecco che il ritardo da Verstappen nella classifica piloti rischia di essere quasi irrecuperabile. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui il 50% della gare ha visto almeno una Rossa chiudere a zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Ferrari, così non va
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. In sintesi, meglio portare la macchina al traguardo con costanza che mettere a segno singole vittorie. In questo la Red Bull fa scuola quest’anno, mentre la Ferrari dovrà assolutamente inverti la rotta per sperare di avere ancora qualche chance mondiale. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, quanto pesano i ritiri: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La Ferrari, chiusa la dodicesima tappa del mondiale di Formula 1 2022 in Francia, si ritrova a fare i conti con i punti perduti. Il ritiro di Leclerc, finito a muro mentre era leader del Gran Premio al Paul Ricard, pesa in ottica classifica piloti costringendo il monegasco a una rimonta quasi impossibile su Max Verstappen. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui una gara su due ha visto almeno una Rossa fare zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Tutti i ritiri sin qui
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. A pesare sulla classifica, quindi, sono soprattutto i ritiri confermando come i campionati si vincono portando a termine le gare e non arrivando davanti agli altri in qualche gara. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Francia: trionfo Verstappen, Sainz 5°. Leclerc a muro

    LE CASTELLET – Max Verstappen trionfa nel Gran Premio di Francia, dodicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1. L’olandese della Red Bull si ritrova la strada spianata dopo l’incidente di Charles Leclerc, raccogliendo una facile vittoria davanti a Lewis Hamilton. A completare il podio è ancora una Mercedes, quella di George Russell, che ha la meglio nel lungo corpo a corpo finale con Sergio Perez. Quinto Carlos Sainz, che recupera alla grande dopo essere partito dal fondo della griglia per la sostituzione delle componenti.
    La classifica finale

    Verstappen (Red Bull)
    Hamilton (Mercedes)
    Russell (Mercedes)
    Perez (Red Bull)
    Sainz (Ferrari)
    Alonso (Alpine)
    Norris (McLaren)
    Ocon (Alpine)
    Ricciardo (McLaren)
    Stroll (Aston Martin)
    Vettel (Aston Martin)
    Gasly (AlphaTauri)
    Albon (Williams)
    Bottas (Alfa Romeo)
    Schumacher (Haas)

    OUTZhou (Alfa Romeo)Latifi (Williams)Magnussen (Haas)Tsunoda (AlphaTauri)Leclerc (Ferrari) LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen vince in Francia davanti alle Mercedes; Sainz 5°, out Leclerc

    LE CASTELLET – Max Verstappen centra la vittoria nel Gp di Francia, dodicesimo appuntamento del mondiale 2022 di Formula 1. L’olandese della Red Bull si ritrova la strada spianata dopo l’incidente di Charles Leclerc, raccogliendo una facile vittoria davanti a Lewis Hamilton. A completare il podio è ancora una Mercedes, quella di George Russell, che ha la meglio nel lungo corpo a corpo finale con Sergio Perez. Quinto Carlos Sainz, che recupera alla grande dopo essere partito dal fondo della griglia per la sostituzione delle componenti.
    L’ordine di arrivo

    Verstappen (Red Bull)
    Hamilton (Mercedes)
    Russell (Mercedes)
    Perez (Red Bull)
    Sainz (Ferrari)
    Alonso (Alpine)
    Norris (McLaren)
    Ocon (Alpine)
    Ricciardo (McLaren)
    Stroll (Aston Martin)
    Vettel (Aston Martin)
    Gasly (AlphaTauri)
    Albon (Williams)
    Bottas (Alfa Romeo)
    Schumacher (Haas)

    OUTZhou (Alfa Romeo)Latifi (Williams)Magnussen (Haas)Tsunoda (AlphaTauri)Leclerc (Ferrari) LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz monta il quarto motore: in Francia partirà dal fondo

    LE CASTELLET – Comincerà dal fondo della griglia di partenza la gara di Carlos Sainz al Gran Premio di Francia, valevole per la dodicesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota spagnolo riceverà infatti la penalità dopo la decisione della Ferrari di montare la quarta Power Unit, così come successo per Charles Leclerc in Canada a giugno. Già ieri era arrivata la decisione di sostituire la centralina, causando le prime dieci posizioni di penalità.
    Verso domenica
    Sarà quindi una gara a inseguire per Sainz, che dovrà risalire la china sul circuito Paul Ricard per provare e non perdere troppi punti nonostante la penalità. Le possibilità di una rimonta passeranno per la strategia che deciderà di adottare il ferrarista nella giornata di domenica. La stessa sorte toccherà alla Haas di Kevin Magnussen, anche lui costretto a partire da dietro. LEGGI TUTTO