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    F1, Sainz: “Posso vincere anche da solo contro due macchine”

    ROMA – “Parte ibrida? Non so nulla, non è stato ancora confermato nulla. Ma anche se sono da solo potrei vincere, anche contro due macchine al top”. Risponde così Carlos Sainz ai microfoni di “Sky Sport”, che gli hanno posto la domanda su quale pilota della Ferrari potrebbe scontare penalità. La Rossa ha infatti elaborato una nuova parte ibrida, che – nei piani di Mattia Binotto – dovrebbe dare una mano agli alfieri del Cavallino in questo Gran Premio del Belgio, quattordicesima tappa della Formula 1.
    Le parole di Sainz
    Cercare di recuperare terreno sulla Red Bull di Max Verstappen, a più ottanta punti su Charles Leclerc, non sarà però facile. Con una Ferrari che probabilmente partirà dal fondo, toccherà fare gli straordinari per portare a casa l’appuntamento sullo storico asfalto di Spa-Francorchamps. Sainz è consapevole di questa difficoltà, ma aggiunge: “Potrebbe essere una pista favorevole alla Red Bull con i rettilinei veloci. Però è un circuito che piace molto anche a me. Posso vincere”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sulle auto d'epoca: “Non capisco perché rischiare”

    ROMA – Qualche mese fa, ha fatto scalpore l’incidente a Monaco di Charles Leclerc, andato a muro con la Ferrari 312 B3 di Niki Lauda durante una dimostrazione. Tutta colpa dei freni ala fine, con il pilota di Monte Carlo che ha rischiato una figuraccia. “Perché correre il pericolo con queste auto d’epoca?”, si interroga però Carlos Sainz, intervistato dai microfoni ufficiali della Formula 1. “È sempre un dilemma per me. Da un lato ti danno una prospettiva unica su come era il nostro sport allora, d’altro canto invece potresti rischiare di compromettere la tua stagione. Non saprei se spingere la macchina o guidare col braccio fuori. Non ho un’idea precisa a riguardo”.
    Il feeling con Leclerc
    Al di là di tali considerazioni su queste vetture speciali, dopo la sosta c’è una F1-75 da riportare in pista. La Ferrari deve recuperare terreno sulla Red Bull, in fuga in entrambe le classifiche iridate. Per ottenere il massimo in pista il gioco di squadra sarà fondamentale e Sainz e Leclerc godono di un ottimo rapporto all’interno del box e fuori. “È sempre un ottimo riferimento da avere in squadra è un ragazzo fantastico con cui andare d’accordo. Da lui ho imparato molto negli ultimi anni e non vedo l’ora di averlo come compagno di squadra anche in futuro”, ha concluso Sainz, che quest’anno a Silverstone ha vinto il suo primo Gran Premio in carriera. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sulle auto d'epoca: “Ecco perché sono combattuto”

    ROMA – In una dimostrazione a Monaco, Charles Leclerc è andato a muro con una Ferrari 312 B3, vettura con cui Niki Lauda ha corso nel 1974. Alla fine, non è stata colpa del pilota della Rossa, ma la causa dell’incidente è stato un problema ai freni. “Perché rischiare con queste auto d’epoca?”, si chiede Carlos Sainz, intervistato dai microfoni ufficiali della Formula 1. “È sempre un dilemma per me. Da un lato ti danno una prospettiva unica su come era il nostro sport allora, d’altro canto invece potresti rischiare di compromettere la tua stagione. Non saprei se spingere la macchina o guidare col braccio fuori. Non ho un’idea precisa a riguardo”.
    Sul rapporto con Leclerc
    Al di là di tali considerazioni su queste vetture speciali, dopo la sosta c’è una F1-75 da riportare in pista. La Ferrari deve recuperare terreno sulla Red Bull, in fuga in entrambe le classifiche iridate. Per ottenere il massimo in pista il gioco di squadra sarà fondamentale e Sainz e Leclerc godono di un ottimo rapporto all’interno del box e fuori. “È sempre un ottimo riferimento da avere in squadra è un ragazzo fantastico con cui andare d’accordo. Da lui ho imparato molto negli ultimi anni e non vedo l’ora di averlo come compagno di squadra anche in futuro”, ha chiosato il madrileno. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies: “Sainz e Leclerc resettano tutto anche dopo gare complicate”

    ROMA – Durante questa pausa estiva la Ferrarisi guarda dentro per cercare di capire come approcciare al meglio il resto di questa Formula 1. Laurent Mekies, racing director del Cavallino, parla alla stampa di come Charles Leclerc e Carlos Sainz reagiscono dopo trionfi e sconfitte. Queste le parole del francese riportate da “RacingNews365”: “Con entrambi ci sono stati alti e bassi molto intensi. E in entrambi i casi, quando tornano al garage, sono in grado di resettarsi e analizzare i dati dopo più o meno dopo 15 minuti. Questo li spinge a dare ancora di più”.
    I complimenti a Leclerc
    Tra i due piloti Ferrari, quello che più ha impressionato in questa prima parte di 2022 è senz’altro Charles Leclerc. Sorpassi al limite dell’impossibile e vittorie schiaccianti, però, hanno dovuto fare i conti con due errori (Imola e Paul Ricard), che gli stanno costando caro. Il racing director ex uomo FIA elogia così il monegasco: “Deve restare così com’è. Ha mostrato una velocità eccezionale e non ha bisogno di spiegazioni su come guidare al limite. Ha mostrato capacità straordinarie in pista”, ha infatti concluso Mekies. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies: “I piloti hanno reagito bene ai momenti difficili”

    ROMA – La Ferrari si prepara per la seconda metà di questa Formula 1 cercando di imparare dagli errori commessi nella prima. Trionfi entusiasmanti si sono infatti alternati a problemi di vario genere, che però, secondo Laurent Mekies – racing director del Cavallino -, non hanno influenzato più di tanto Charles Leclerc e Carlos Sainz. Queste le parole del francese riportate da “RacingNews365”: “Con entrambi ci sono stati alti e bassi molto intensi. E in entrambi i casi, quando tornano al garage, sono in grado di resettarsi e analizzare i dati dopo più o meno dopo 15 minuti. Questo li spinge a dare ancora di più”.
    Su Leclerc
    Tra i due piloti Ferrari, quello che più ha impressionato in questa prima parte di 2022 è senz’altro Charles Leclerc. Sorpassi al limite dell’impossibile e vittorie schiaccianti, però, hanno dovuto fare i conti con due errori (Imola e Paul Ricard), che gli stanno costando caro. Mekies, tuttavia, non vuole che il monegasco cambi approccio: “Deve restare così com’è. Ha mostrato una velocità eccezionale e non ha bisogno di spiegazioni su come guidare al limite. Ha mostrato capacità straordinarie in pista”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, la vita di Sainz diventa un documentario su DAZN Spagna

    ROMA – Carlos Sainz, pilota della Ferrari in Formula 1, sarà protagonista di un documentario prodotto da DAZN Spagna. Dalle origini della sua carriera, fino alla firma con il team italiano, passando dall’esordio in Toro Rosso nel 2015 a fianco di un giovanissimo Max Verstappen: sono questi i temi che toccherà il lungometraggio, intitolato “Sainz: contro tutto e contro tutti”. “Nel momento in cui firmi il contratto e ti rendi conto di essere un pilota della Ferrari, la tua vita cambia completamente”, dice Sainz.
    Contro i pregiudizi
    Carlos Sainz Jr. è figlio di Carlos Sainz, pilota due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore della Dakar. E questo ha disseminato di pregiudizi la sua ascesa in Formula 1. Pedro de la Rosa, ex pilota nel Circus più famoso del mondo, che dice: “‘Ecco il figlio di Carlos Sainz’, si sentiva dire a ogni gara. Lui è sempre stato criticato. La gente diceva: ‘Beh, sta andando bene, ma ovviamente ha il kart migliore, si allena sempre’. C’era sempre un ma. Se si fosse chiamato Lopez, avrebbero detto: ‘È molto bravo'”. “È sciocco pensare che oggi si trova in Formula 1 per merito del suo cognome”, ha aggiunto il padre di Sainz. LEGGI TUTTO