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    F1: Ferrari, Leclerc e Sainz e la maledizione messicana

    ROMA – La Formula 1, dopo la gara di Austin, riparte dal Gran Premio del Messico, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2022. La Red Bull, dopo la vittoria del titolo piloti con Max Verstappen, si è portata a casa anche il Mondiale dei costruttori. Rimangono quindi aperte le partite per il secondo posto, con Charles Leclerc che si giocherà la posizione fino alla fine con Sergio Perez, pronto a lottare per la vittoria nella gara di casa. Anche Lewis Hamilton arriva al weekend messicano con l’obiettivo del primo successo stagionale, solo sfiorato negli USA.Guarda la galleryHamilton, campione di F1 e fashion: tutti i look più strani
    I dati del GP
    Il Gran Premio del Messico conta nella sua storia 21 edizioni divise in tre periodi, l’ultimo dei quali iniziato nel 2015 e tuttora in corso. Nelle sei edizioni recenti, le vittorie si dividono tutte tra Mercedes e Red Bull: a trionfare sono stati Max Verstappen (3 volte), Lewis Hamilton (2) e Nico Rosberg. Alla Ferrari il gradino più alto del podio manca dal 1990, quando lo raggiunse con Alain Prost. Un anno dopo, invece, l’ultimo sigillo italiano con Riccardo Patrese sulla Williams.
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    F1, GP Messico: la Ferrari cerca la prima vittoria della nuova era

    ROMA – La Formula 1 non si ferma e, a pochi giorni dall’appuntamento di Austin, vola in Messico per il ventesimo Gran Premio della stagione. La Red Bull, dopo la vittoria del titolo piloti con Max Verstappen, si è portata a casa anche il Mondiale dei costruttori. Rimangono quindi aperte le partite per il secondo posto, con Charles Leclerc che si giocherà la posizione fino alla fine con Sergio Perez, pronto a lottare per la vittoria nella gara di casa. Anche Lewis Hamilton arriva al weekend messicano con l’obiettivo del primo successo stagionale, solo sfiorato negli USA.
    Le statistiche del GP
    Il Gran Premio del Messico conta nella sua storia 21 edizioni divise in tre periodi, l’ultimo dei quali iniziato nel 2015 e tuttora in corso. Nelle sei edizioni recenti, le vittorie si dividono tutte tra Mercedes e Red Bull: a trionfare sono stati Max Verstappen (3 volte), Lewis Hamilton (2) e Nico Rosberg. Alla Ferrari il gradino più alto del podio manca dal 1990, quando lo raggiunse con Alain Prost. Un anno dopo, invece, l’ultimo sigillo italiano con Riccardo Patrese sulla Williams.
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    F1 Stati Uniti, Sainz contro Russell: “Assurdo, non eravamo nemmeno in lotta”

    AUSTIN – Carlos Sainz è una furia al termine del GP degli Stati Uniti,diciannovesimo appuntamento del mondiale F1. Partito dalla prima casella in griglia, il pilota spagnolo è stato centrato in pieno da George Russell all’entrata del primo tornante, colpendo la “pancia” della Ferrari e causandone un problema al radiatore, che ha causato il ritiro dell’ex McLaren. “Sono molto arrabbiato e deluso da Russell”, il commento di Sainz ai microfoni di Sky Sport, “è la seconda gara che finisco senza nemmeno riuscire a completare un giro. Stavo battagliando con Verstappen, e da dietro arriva a spingermi uno che non era nemmeno in lotta”.
    “Non è vero che sono partito male”
    Lo spagnolo ha da ridire anche sulla penalità inflitta a Russell, pari a cinque secondi: “È un provvedimento insufficiente, paragonato al mio ritiro, ma non voglio dare giudizi. Io partito male? Non è vero, è stato Max a partire benissimo. Non si sa perché, ma ad Austin dalla seconda posizione si parte meglio che dalla prima. E poi quest’anno noi abbiamo un problema con le partenze”. 
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    F1, Russell ammette l'errore con Sainz: “Sono stato troppo ottimista, mi dispiace”

    AUSTIN – George Russell non cerca giri di parole e chiede scusa a Carlos Sainz per l’episodio accaduto in curva 1 del GP degli Stati Uniti, dove il britannico ha di fatto posto fine alla gara dello spagnolo. Presentatosi ai microfoni di Sky Sport, infatti, il pilota della Mercedes ammette candidamente: “Sono stato troppo ottimista, sono andato a parlare subito con Carlos perché non vorresti mai essere coinvolto in un incidente così. Avevo spazio per attaccare Lewis e pensavo che Sainz sarebbe andato all’esterno di Verstappen, ma quando ha scelto l’interno sapevo che ci sarebbe stato il contatto. Mi dispiace e chiedo scusa”. 
    Hamilton: “Ho sperato nella vittoria” 
    Di tutt’altro stato d’animo Lewis Hamilton, che ha chiuso in seconda posizione dopo aver anche accarezzato la vittoria: “Abbiamo fatto di tutto ma loro erano troppo veloci. Grande strategia, grandi complimenti anche alla Red Bull. Sono un po’ a pezzi, la macchina oggi era difficile da guidare. Quando ero davanti ci speravo, dobbiamo continuare a lavorare e sono sicuro che otterremo il risultato, prima o poi”, il suo commento nell’immediato post gara.
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    F1, Russell si scusa con Sainz: “Errore mio, troppo ottimista”

    AUSTIN – George Russell appare decisamente dispiaciuto per quanto accaduto in curva 1 del GP degli Stati Uniti, dove il britannico ha centrato in pieno Carlos Sainz, costringendolo al ritiro. Presentatosi ai microfoni di Sky Sport, infatti, il pilota della Mercedes ammette candidamente: “Sono stato troppo ottimista, sono andato a parlare subito con Carlos perché non vorresti mai essere coinvolto in un incidente così. Avevo spazio per attaccare Lewis e pensavo che Sainz sarebbe andato all’esterno di Verstappen, ma quando ha scelto l’interno sapevo che ci sarebbe stato il contatto. Mi dispiace e chiedo scusa”. 
    Il commento di Hamilton
    Di tutt’altro stato d’animo Lewis Hamilton, che ha chiuso in seconda posizione dopo aver anche accarezzato la vittoria: “Abbiamo fatto di tutto ma loro erano troppo veloci. Grande strategia, grandi complimenti anche alla Red Bull. Sono un po’ a pezzi, la macchina oggi era difficile da guidare. Quando ero davanti ci speravo, dobbiamo continuare a lavorare e sono sicuro che otterremo il risultato, prima o poi”, il suo commento nell’immediato post gara.
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    F1 Stati Uniti, Sainz non ci sta: “Deluso da Russell, penalità insufficiente”

    AUSTIN – Il GP degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento del mondiale F1, ha restituito un Carlos Sainz scuro in volto a causa di quanto successo in curva 1. Partito dalla prima casella in griglia, il pilota spagnolo è stato centrato in pieno da George Russell all’entrata del primo tornante, colpendo la “pancia” della Ferrari e causandone un problema al radiatore, che ha causato il ritiro dell’ex McLaren. “Sono molto arrabbiato e deluso da Russell”, il commento di Sainz ai microfoni di Sky Sport, “è la seconda gara che finisco senza nemmeno riuscire a completare un giro. Stavo battagliando con Verstappen, e da dietro arriva a spingermi uno che non era nemmeno in lotta”.
    La frustrazione di Sainz
    Lo spagnolo ha da ridire anche sulla penalità inflitta a Russell, pari a cinque secondi: “È un provvedimento insufficiente, paragonato al mio ritiro, ma non voglio dare giudizi. Io partito male? Non è vero, è stato Max a partire benissimo. Non si sa perché, ma ad Austin dalla seconda posizione si parte meglio che dalla prima. E poi quest’anno noi abbiamo un problema con le partenze”. 
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    F1 Stati Uniti, lo scontro clamoroso di Russell su Sainz: ferrarista costretto al ritiro

    AUSTIN – È durato pochissimo Carlos Sainz in prima posizione nel GP degli Stati Uniti di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, infatti, è partito dalla pole sul tracciato di Austin, ma già in prima curva il suo sogno di disputare una gara di alto livello è andato in frantumi. L’iberico è scattato male dalla prima casella, cedendo il posto a Max Verstappen, ma subito dietro le Mercedes scalpitavano. Troppo ottimista George Russell, che prova il sorpasso su Lewis Hamilton, va al bloccaggio e alla fine carambola senza controllo su Sainz.

    Scontro Russell-Sainz, britannico penalizzato

    Colpito sul fianco sinistro, Sainz è andato in testacoda, e nel prosieguo del giro, in collegamento con il proprio muretto, lamentava una possibile foratura. Rientrato ai box, invece di sostituire lo pneumatico posteriore, il ferrarista si è ritirato. Infatti, lo scontro ha causato un problema al radiatore che ha portato alla perdita di pressione sulla parte sinistra e la conseguente impennata delle temperature. In tutto questo, la Direzione Gara è intervenuta nei confronti di Russell, con una sanzione: cinque secondi di penalità. 
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    F1, Sainz tamponato da Russell: ritiro per il pilota Ferrari a Austin

    AUSTIN – Dopo pochissimi secondi, termina il Gran Premio degli Stati Unidi di F1 per Carlos Sainz. Il pilota spagnolo della Ferrari, infatti, è partito dalla pole sul tracciato di Austin, ma già in prima curva il suo sogno di disputare una gara di alto livello è andato in frantumi. L’iberico è scattato male dalla prima casella, cedendo il posto a Max Verstappen, ma subito dietro le Mercedes scalpitavano. Troppo ottimista George Russell, che prova il sorpasso su Lewis Hamilton, va al bloccaggio e alla fine carambola senza controllo su Sainz.

    La decisione della Direzione Gara

    Colpito sul fianco sinistro, Sainz è andato in testacoda, e nel prosieguo del giro, in collegamento con il proprio muretto, lamentava una possibile foratura. Rientrato ai box, invece di sostituire lo pneumatico posteriore, il ferrarista si è ritirato. Infatti, lo scontro ha causato un problema al radiatore che ha portato alla perdita di pressione sulla parte sinistra e la conseguente impennata delle temperature. In tutto questo, la Direzione Gara è intervenuta nei confronti di Russell, con una sanzione: solo cinque secondi di penalità. 
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