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    F1, Hamilton: “Russell ha potenziale per portare al successo la Mercedes”

    ROMA – “Stiamo lavorando incredibilmente bene insieme. Russell è un elemento super positivo, ha avuto un buon impatto sull’ambiente di lavoro ed è stato fantastico vederlo avere successo. Ha tutte le qualità per portare al successo il team”. Così, in un’intervista al canale ufficiale della Formula 1, Lewis Hamilton, pilota Mercedes, sul suo compagno di squadra, George Russell, quest’anno al suo esordio – più che soddisfacente fino a questo punto – con la casa di Brackley.
    Armonia in casa Mercedes
    Giunti a metà stagione, il confronto tra Hamilton e Russell si è fatto più equilibrato. All’inizio del 2022, però, l’esordiente di King’s Lynn era molto più costante del sette volte campione del mondo. Il numero 44 è in ripresa, ma pone l’accento sulle prestazioni di Russell: “Ha fatto un ottimo lavoro, ha ottenuto punti preziosi per la squadra e continuerà a migliorare. Ha tanto potenziale in lui ed è nel posto giusto per svilupparlo, a prescindere dalla mia presenza o meno. Ingaggiarlo è stata una mossa giusta da parte della squadra”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton su Russell: “Ha stoffa per avere successo con la Mercedes”

    ROMA – Parole al miele quelle di Lewis Hamilton per George Russell. Stando alla parole del sette volte iridato ai microfoni ufficiali della Formula 1, il rapporto tra i due è ottimo e l’esordiente in Mercedes potrebbe raccogliere l’eredità di Hamilton, che afferma: “Stiamo lavorando incredibilmente bene insieme. Russell è un elemento super positivo, ha avuto un buon impatto sull’ambiente di lavoro ed è stato fantastico vederlo avere successo. Ha tutte le qualità per portare al successo il team”.
    Russell erede di Hamilton?
    Giunti a metà stagione, il confronto tra Hamilton e Russell si è fatto più equilibrato. All’inizio del 2022, però, l’esordiente di King’s Lynn era molto più costante del sette volte campione del mondo, mettendolo sotto pressione. Il numero 44 è ora in ripresa, ma pone comunque l’accento sulle prestazioni di Russell: “Ha fatto un ottimo lavoro, ha ottenuto punti preziosi per la squadra e continuerà a migliorare. Ha tanto potenziale in lui ed è nel posto giusto per svilupparlo, a prescindere dalla mia presenza o meno”. “Ingaggiarlo è stata una mossa giusta da parte della squadra”, ha poi commentato Hamilton, facendo i complimenti al team di Brackley. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “In Francia aggiornamenti per riconfermarci sul podio”

    ROMA – La Mercedes, dopo un avvio di Formula 1 non all’altezza delle aspettative, cerca di rimettersi in carreggiata. Dopo il Gran Premio di Silverstone e quello al Red Bull Ring, infatti, la W13 sembra dare segnali confortanti a Lewis Hamilton e a George Russell. Il team principal della casa di Brackley, Toto Wolff, nel suo consueto briefing prima del Gran Premio di Francia alza però la posta in gioco e afferma: “Dobbiamo continuare a spingere a portare aggiornamenti anche in Francia per colmare o ridurre il distacco che ci separa dai primi”.
    Vittoria lontana
    Tuttavia, il bilancio delle Frecce d’Argento non è positivo per questa prima metà di stagione. La Mercedes ha infatti 66 punti in meno rispetto al 2021 dopo 11 gare e la costanza di Russell e poi un ritrovato Hamilton hanno tenuto a galla la scuderia di Wolff. Il manager austriaco in quest’ottica afferma: “Abbiamo ottenuto 3 podi ad inizio stagione e poi ora quattro consecutivi, una costanza di rendimento che ripaga tutti gli uomini in pista e in fabbrica per il duro lavoro che stanno svolgendo”. Una vittoria nel 2022, però, sembra ancora una chimera e il numero uno del muretto Mercedes conferma: “L’obiettivo è confermarsi sul podio”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Porteremo aggiornamenti per colmare gap dai primi”

    ROMA – La Formula 1 della Mercedes non rispecchia i fasti del recente passato. Dopo un avvio complicato Lewis Hamilton e George Russell vedono spiragli di speranza. Che il team principal della casa di Brackley, Toto Wolff, nel suo consueto briefing prima del Gran Premio di Francia conferma: “Dobbiamo continuare a spingere a portare aggiornamenti anche in Francia per colmare o ridurre il distacco che ci separa dai primi”.
    Puntare al podio
    Tuttavia, il bilancio delle Frecce d’Argento non è positivo per questa prima metà di stagione. La Mercedes ha infatti 66 punti in meno rispetto al 2021 dopo 11 gare e la costanza di Russell e poi un ritrovato Hamilton hanno tenuto a galla la scuderia di Wolff. Il manager austriaco in quest’ottica afferma: “Abbiamo ottenuto 3 podi ad inizio stagione e poi ora quattro consecutivi, una costanza di rendimento che ripaga tutti gli uomini in pista e in fabbrica per il duro lavoro che stanno svolgendo”. Vedere Hamilton o Russell vittoriosi in una tappa di questo mondiale però sembra ancora un avvenimento di difficile realizzazione. “L’obiettivo è confermarsi sul podio”, ha infatti confermato il viennese. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Russell più serioso da quando è in Mercedes”

    ROMA – “Penso che sia un pilota molto concreto, ma le persone cambiano a causa della pressione e del nervosismo di essere in Formula 1 con una squadra più grande. Una volta lì, non vuoi mai essere visto come quello che commette errori e quindi ti comporti in modo più serio”. Così Lando Norris, pilota McLaren in Formula 1, sul suo collega in Mercedes, George Russell, quest’anno al suo primo anno con la casa di Brackley. Un giudizio, quello del britannico classe 1999 che tiene ben conto delle prestazioni del pilota sulla W13.
    Russell contro Hamilton
    Dall’ottica di Russell sembra però che finora questo atteggiamento stia ripagando. Se si esclude infatti il Gran Premio di Gran Bretagna, dove è arrivato uno zero non per sue colpe, il pilota di King’s Lynn è sempre arrivato in top 5 e questo gli ha permesso di scavare un solco in classifica piloti di 19 punti tra sé e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e suo compagno di scuderia. “Già era fantastico prima, ma ora Russell è anche all’altezza di competere con Hamilton, se la battono a ogni domenica”, dice infatti Norris per concludere. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Da quando è alla Mercedes, Russell è diventato più serioso”

    ROMA – Per un pilota di Formula 1, passare in un team importante come la Mercedes è sempre una sfida. Va migliorato non solo lo stile di guida, ma la pressione e la nuova collocazione impongono anche uno smussamento degli angoli del proprio carattere. È questa la tesi dietro le parole, raccolte da “Motorsport” di Lando Norris, pilota McLaren, sul suo collega in Mercedes, George Russell: “Penso che sia un pilota molto concreto, ma le persone cambiano a causa della pressione e del nervosismo di essere in Formula 1 con una squadra più grande. Una volta lì, non vuoi mai essere visto come quello che commette errori e quindi ti comporti in modo più serio”.
    Nuove sfide
    Dall’ottica di Russell sembra però che finora questo atteggiamento stia ripagando. Se si esclude infatti il Gran Premio di Gran Bretagna, dove è arrivato uno zero non per sue colpe, il pilota di King’s Lynn è sempre arrivato in top 5 e questo gli ha permesso di scavare un solco in classifica piloti di 19 punti tra sé e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e suo compagno di scuderia. A tal proposito Norris aggiunge: “Già era fantastico prima, ma ora Russell è anche all’altezza di competere con Hamilton, se la battono a ogni domenica”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Ho guidato in Williams per troppi anni”

    ROMA – George Russell aveva fretta di lasciare la Williams. Emerge questo dalla sua intervista al podcast ufficiale della Formula 1 “Beyond the Grid”, dove afferma: “Quando abbiamo firmato con la Williams nel 2018 era un team che aveva in tre anni aveva conquistato podi, finendo due volte terza e una quinta nel campionato costruttori, poi ha avuto un anno molto negativo nel 2018, dove è arrivata ultima. Ora penso che tre anni a guidare da solo in fondo alla griglia siano stati troppo lunghi”. Il pilota Mercedes di King’s Lynn ha avuto un buon inizio sulla W13, ma ora sembra che Lewis Hamilton stia trovando sempre più la quadra sulla nuova monoposto della casa di Brackley.
    La concorrenza di Hamilton
    Col senno di poi, Russell avrebbe però voluto unirsi alla Mercedes tempo prima: “Abbiamo pensato che la squadra potesse riprendersi da quella situazione, che sarebbe tornata competitiva. Eravamo tutti d’accordo che tre anni sarebbero stati un buon periodo, per lottare per i punti e forse per i podi. Ma, sfortunatamente, Claire (Williams, ex vice team principal, ndr) ha fatto un buon lavoro nelle trattative e non c’è stata via d’uscita”, ha infatti affermato il britannico. Hamilton però nel 2020 era imprendibile: “Sarebbe stato incredibilmente difficile perché avrei dovuto affrontare Lewis su una macchina che si è evoluta per adattarsi al suo stile di guida nel corso di tanti anni. Era la sua creatura”, ha infatti concluso Russell. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Troppi i tre anni trascorsi in Williams”

    ROMA – “Quando abbiamo firmato con la Williams nel 2018 era un team che aveva in tre anni aveva conquistato podi, finendo due volte terza e una quinta nel campionato costruttori, poi ha avuto un anno molto negativo nel 2018, dove è arrivata ultima. Ora penso che tre anni a guidare da solo in fondo alla griglia siano stati troppo lunghi”. Inizia così l’intervista di George Russell al podcast ufficiale della Formula 1 “Beyond the Grid”. Il pilota Mercedes di King’s Lynn ha avuto un buon inizio sulla W13, ma ora sembra che Lewis Hamilton stia trovando sempre più la quadra sulla nuova monoposto della casa di Brackley.
    Le parole di Russell
    Col senno di poi, Russell avrebbe però voluto unirsi alla Mercedes tempo prima: “Abbiamo pensato che la squadra potesse riprendersi da quella situazione, che sarebbe tornata competitiva. Eravamo tutti d’accordo che tre anni sarebbero stati un buon periodo, per lottare per i punti e forse per i podi. Ma, sfortunatamente, Claire (Williams, ex vice team principal, ndr) ha fatto un buon lavoro nelle trattative e non c’è stata via d’uscita”, ha infatti affermato il britannico. Entrare nel box Mercedes nel 2020 avrebbe però significato lottare con Hamilton al massimo della sua competitività: “Sarebbe stato incredibilmente difficile – conclude infatti Russell – perché avrei dovuto affrontare Lewis su una macchina che si è evoluta per adattarsi al suo stile di guida nel corso di tanti anni. Era la sua creatura”. LEGGI TUTTO