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    MotoGp, Jarvis: “Vinales? Credevamo che Rossi lo mettesse in ombra”

    ROMA – Considerato anche il cambio di team di Valentino Rossi, sarebbe potuta essere la stagione della consacrazione per Maverick Vinales. In realtà è stato solamente l’anno dell’addio, tra frizioni interne e un rapporto sempre più cupo: “Senza Vale – dichiara Lin Jarvis, responsabile del team Yamaha – sarebbe potuto diventare il leader della squadra in questa stagione. Abbiamo sempre pensato che Valentino mettesse in ombra Maverick e dopo la sua partenza ci aspettavamo un grande passo. Ma così non è stato. A volte sono decisioni vincenti, altre no“. 
    “Basta situazioni del genere”
    “Accadono così tanti imprevisti in questo business – prosegue Jarvis in un’intervista a Speedweek -, da allora abbiamo iniziato a pensare che avessimo firmato il contratto troppo presto. A giugno 2021 avevamo di fronte un pilota che voleva andare via nonostante un contratto, e questo ci ha spinto a profonde analisi per capire se abbiamo commesso degli errori. Vogliamo evitare di trovarci nuovamente in situazioni simili, ma all’epoca chiudere l’accordo con Maverick è stata la decisione migliore. Aveva la possibilità concreta di passare nel team ufficiale Ducati per il 2021 e il 2022. E allo stesso tempo per il 2021 prevedevamo il passaggio di Valentino in Petronas”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “A Silverstone di solito andiamo forte”

    ROMA – I risultati di Valentino Rossi a Silverstone parlano da soli, tra le 6 vittorie, i 12 podi e le 4 pole position messe in cascina. Sarà l’ultima volta per il ‘Dottore’ in Gran Bretagna, dove ci tiene a chiudere al meglio: “Mi piace molto Silverstone, è una pista fantastica ed è una delle mie preferite – racconta -. È lunga e c’è di tutto: parti veloci, medie ed è molto tecnica in alcuni punti. Di solito siamo abbastanza forti lì, quindi speriamo che sia così anche quest’anno, e spero ci sia bel tempo questo fine settimana. Penso che le previsioni del tempo siano ok al momento, ma devi essere pronto a tutto. Può iniziare asciutto e finire bagnato, o essere bagnato solo in alcuni punti”. 
    Il debutto di Dixon
    Silverstone sarà anche il teatro dell’esordio in top class di Jake Dixon, il quale sostituisce Franco Morbidelli. Il britannico debuttò proprio sul circuito di casa in Moto2 nel lontano 2017: “Questo fine settimana sarà difficile, ma non vedo l’ora di scendere in pista – ammette -. È sempre emozionante correre in casa, ma quest’anno sarà davvero speciale. Il supporto dei tifosi è sempre fantastico lì, adoro la pista e penso che sarà una grande esperienza. Avere un grande pubblico e la conoscenza del circuito mi aiuterà davvero, anche se ovviamente non sono alla ricerca di un risultato in particolare. Esco e me lo godo!” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis su Vinales: “Pensavamo che Rossi lo mettesse in ombra”

    ROMA – Lin Jarvis era convinto che sarebbe stata la stagione della consacrazione per Maverick Vinales, considerato anche il cambio di team di Valentino Rossi. In realtà è stato solamente l’anno dell’addio, tra frizioni interne e un rapporto sempre più cupo: “Senza Vale, sarebbe potuto diventare il leader della squadra in questa stagione. Abbiamo sempre pensato che Valentino mettesse in ombra Maverick e dopo la sua partenza ci aspettavamo un grande passo. Ma così non è stato. A volte sono decisioni vincenti, altre no“, le sue parole.  
    Le parole di Jarvis
    “Accadono così tanti imprevisti in questo business – prosegue Jarvis in un’intervista a Speedweek -, da allora abbiamo iniziato a pensare che avessimo firmato il contratto troppo presto. A giugno 2021 avevamo di fronte un pilota che voleva andare via nonostante un contratto, e questo ci ha spinto a profonde analisi per capire se abbiamo commesso degli errori. Vogliamo evitare di trovarci nuovamente in situazioni simili, ma all’epoca chiudere l’accordo con Maverick è stata la decisione migliore. Aveva la possibilità concreta di passare nel team ufficiale Ducati per il 2021 e il 2022. E allo stesso tempo per il 2021 prevedevamo il passaggio di Valentino in Petronas”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta sul ritiro di Rossi: “Carriera unica, è insostituibile”

    ROMA – La stagione 2021 sarà l’ultima di Valentino Rossi in MotoGp. L’annuncio del ritiro da parte del numero 46, seppur atteso, ha lasciato senza parole il paddock, non ancora pronto a salutare l’icone del motomondiale e suo personaggio simbolo. Tra i più commossi nel giorno dell’addio Carmelo Ezpeleta, capo di Dorna, che in una intervista a Speedweek ha avuto parole al miele per il numero 46: “La carriera di Valentino Rossi è unica, così come i suoi successi.  Kenny Roberts è stato molto dominante dal 1978 al 1980, poi sono arrivati ??gli altri americani come Lawson, Mamola, Rainey, Spencer e Schwantz. In seguito furono superiori gli australiani, con Doohan e Gardner, poi con Stoner. Ci sono sempre generazioni diverse, ma penso che Rossi sarà insostituibile”, ha dichiarato.
    Nessuno come Rossi
    Numeri da leggenda quelli di Rossi che vanne ben oltre i nove i titoli mondiali conquistati tra le varie classi, con solo Giacomo Agostini a quota 15 e Angel Nieto a 13 a fare meglio di lui. Sette invece i titoli della classe regina, uno in meno di Agostini, detentore del record assoluto. Sono 423 finora i Gp disputati in tutte le classi, che potrebbero diventare 432 a fine stagione. Di questi, 235 sono hanno visto Valentino a podio, e tra i quali si contano 115 vittorie mentre in MotoGp è primatista assoluto con 89 successi; vittorie che bastano a certificare lo status di eroe delle due ruote.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Rossi è insostituibile”

    ROMA – Valentino Rossi non sarà ai nastri di partenza della prossima stagione di MotoGp. Il Dottore, infatti, ha annunciato l’addio in una conferenza stampa da brividi. Tra i più commossi nel giorno dell’addio Carmelo Ezpeleta, capo di Dorna, che in una intervista a Speedweek ha avuto parole al miele per il numero 46: “La carriera di Valentino Rossi è unica, così come i suoi successi.  Kenny Roberts è stato molto dominante dal 1978 al 1980, poi sono arrivati ??gli altri americani come Lawson, Mamola, Rainey, Spencer e Schwantz. In seguito furono superiori gli australiani, con Doohan e Gardner, poi con Stoner. Ci sono sempre generazioni diverse, ma penso che Rossi sarà insostituibile”, ha dichiarato.
    I numeri di Rossi nel mondiale
    Numeri da leggenda quelli di Rossi che vanne ben oltre i nove i titoli mondiali conquistati tra le varie classi, con solo Giacomo Agostini a quota 15 e Angel Nieto a 13 a fare meglio di lui. Sette invece i titoli della classe regina, uno in meno di Agostini, detentore del record assoluto. Sono 423 finora i Gp disputati in tutte le classi, che potrebbero diventare 432 a fine stagione. Di questi, 235 sono hanno visto Valentino a podio, e tra i quali si contano 115 vittorie mentre in MotoGp è primatista assoluto con 89 successi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il principe saudita: “Ci sarebbe piaciuto che Rossi corresse per VR46”

    ROMA – Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, così si chiama il principe saudita proprietario della Tanal Entertainment Sport&Media, che si legherà al team VR46 per cinque anni a partire dal 2022, quando la squadra che porta il nome di Valentino Rossi farà il suo debutto in MotoGp. In conferenza stampa AbdulAziz Al Saud ha chiarito alcuni aspetti del progetto: “I media hanno spesso comportamenti e approcci differenti. A me sinceramente non interessa quello che dice certa gente. Sono qui per lavorare, se non esistessi non saremmo neppure qui a parlarne. Invece siamo qui per finalizzare e poi partire a tutta”. 
    Su Valentino
    Sulle tante conferenze stampa annunciate e poi posticipate, il principe risponde così: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Poi su Valentino Rossi, che ha già annunciato il ritiro a fine stagione: Ci sarebbe piaciuto che fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il principe saudita presenta il team VR46: “Siamo qui per lavorare”

    ROMA – “I media hanno spesso comportamenti e approcci differenti. A me sinceramente non interessa quello che dice certa gente. Sono qui per lavorare, se non esistessi non saremmo neppure qui a parlarne. Invece siamo qui per finalizzare e poi partire a tutta”. Si presenta così il principe saudita Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, questo il suo nome, nella conferenza stampa in cui ha parlato del legame tra la Tanal Entertainment Sport&Media e il team VR46, che farà il suo esordio in MotoGp nel 2022 con moto Ducati. 
    Su Rossi
    Sulle tante conferenze stampa annunciate e poi posticipate, il principe risponde così: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Poi su Valentino Rossi, che ha già annunciato il ritiro a fine stagione: Ci sarebbe piaciuto che fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “La mia miglior gara dell'anno”

    SPIELBERG – “Nella situazione in cui siamo quest’anno,preferisco lottare per un successo sull’asciutto rispetto a vincere anche una gara sul bagnato o una flag-to-flag. Quindi oggi mi sono goduto molto il Gran Premio, mi sentivo davvero competitivo, ed eravamo proprio lì, in grado di lottare. Pecco stava guidando davvero bene, ma io ero con lui. Prima della gara sembrava che la pioggia potesse aiutarmi, ma alla fine è stato il contrario”. Queste le parole di Marc Marquez ai media ufficiali Honda dopo il quindicesimo posto nel Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota di Cervera, dopo aver montato le gomme da pioggia a pochi giri dal termine, è caduto perdendo parecchie posizioni, e chiudendo fuori dalla top ten.
    Grande ottimismo
    Marquez si è però mostrato molto ottimista dopo la gara, evidenziando i lati positivi: “Abbiamo fatto un grande passo in avanti questo fine settimana, ma c’è ancora molto potenziale da sfruttare. Abbiamo faticato qui lo scorso fine settimana, abbiamo capito perché e siamo migliorati. Sono contento della gara di oggi, è solo un punto ma mi è piaciuto molto ottenerlo. Questa è la mia migliore domenica dell’anno”. LEGGI TUTTO