consigliato per te

  • in

    MotoGp, Graziano Rossi ricoverato: il papà di Valentino in ospedale

    FANO – Graziano Rossi è ricoverato in ospedale a Fano, nel reparto di Neurologia dell’ospedale Marche Nord. Il padre del nove volte campione del mondo Valentino, stando a quanto riporta Il Resto del Carlino, non sarebbe comunque in gravi condizioni, ma rimane sotto osservazione da parte dei medici nel reparto diretto dal dottor Francesco Logullo. 
    Codice Verde per il papà di Valentino
    L’uomo, di 67 anni, è infatti stato ricoverato in codice verde: dunque niente che interessi le funzioni vitali, ma comunque una condizione che necessita di cure e di tutte le precauzioni del caso. Graziano è stato trasportato a Fano in ambulanza, dopo che i primi controlli erano stati effettuati all’ospedale di Pesaro.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, da Valentino Rossi a Bagnaia: la lista degli sportivi italiani più seguiti sui social

    ROMA – Valentino Rossi si conferma come lo sportivo italiano più seguito sui social. A rivelarlo è l’Osservatorio Social Vip, che ha stilato la speciale classifica di apprezzamento sulle varie piattaforme, tra Facebook, Instagram e Twitter. In particolare, la leggenda della MotoGp, ritiratosi dalle corse poche settimane fa, colleziona la maggior parte dei “seguaci” sulle ultime due piattaforme, con un totale di 30,9 milioni di followers. Sul podio anche il portiere del Parma Gianluigi Buffon, che conta su una platea di 27,1 milioni di followers, mentre Mario Balotelli chiude il podio con 22,8 milioni. 
    “Pecco” Bagnaia nella top100
    Valentino Rossi, però, non è l’unico ad avere un seguito importante tra gli attori del mondo a due ruote: a ritagliarsi un posto nella top100, infatti, è anche Francesco “Pecco” Bagnaia: il ducatista, secondo nel Motomondiale, è 60° grazie ad un guadagno di 335mila followers che ne fanno il motociclista italiano più seguito dopo il Dottore con la concreta possibilità, nel 2022, di incrementare uteriormente i propri follower giocandosi il mondiale con Fabio Quartararo come già successo in questa stagione. Il resto della classifica vede molti calciatori o allenatori: infatti, appena giù dal podio si attestano l’ex allenatore della Juventus Andrea Pirlo e l’attuale tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti (rispettivamente 22,6 e 17,7 milioni di followers). Pesa molto, poi, la vittoria degli Azzurri agli Europei conquistati in estate: Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Marco Verratti sono gli unici Campioni d’Europa nelle top ten delle tre piattaforme, ma hanno fatto un gran balzo in avanti anche Gianluigi Donnarumma (+2,6 Milioni, 14°), Ciro Immobile (+1,9 Milioni, 15°), Federico Bernardeschi (+1,7 Milioni, 17°), Alessandro Florenzi (+1 Milione, 18°), Federico Chiesa (+3,1 Milioni, 19°) e Lorenzo Insigne (+1,9 Milioni, 20°), con Jorginho 20°.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Valentino Rossi è lo sportivo italiano più seguito sui social

    ROMA – Valentino Rossi guida la lista degli sportivi italiani più seguiti sui social. A rivelarlo è l’Osservatorio Social Vip, che ha stilato la speciale classifica di apprezzamento sulle varie piattaforme, tra Facebook, Instagram e Twitter. In particolare, la leggenda della MotoGp, ritiratosi dalle corse poche settimane fa, colleziona la maggior parte dei “seguaci” sulle ultime due piattaforme, con un totale di 30,9 milioni di followers. Sul podio anche il portiere del Parma Gianluigi Buffon, che conta su una platea di 27,1 milioni di followers, mentre Mario Balotelli chiude il podio con 22,8 milioni. 
    Presente anche “Pecco” Bagnaia
    Valentino Rossi, però, non è l’unico ad avere un seguito importante tra gli attori del mondo a due ruote: a ritagliarsi un posto nella top100, infatti, è anche Francesco “Pecco” Bagnaia: il ducatista, secondo nel Motomondiale, è 60° grazie ad un guadagno di 335mila followers che ne fanno il motociclista italiano più seguito dopo il Dottore con la concreta possibilità, nel 2022, di incrementare uteriormente i propri follower giocandosi il mondiale con Fabio Quartararo come già successo in questa stagione. Il resto della classifica vede molti calciatori o allenatori: infatti, appena giù dal podio si attestano l’ex allenatore della Juventus Andrea Pirlo e l’attuale tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti (rispettivamente 22,6 e 17,7 milioni di followers). Pesa molto, poi, la vittoria degli Azzurri agli Europei conquistati in estate: Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Marco Verratti sono gli unici Campioni d’Europa nelle top ten delle tre piattaforme, ma hanno fatto un gran balzo in avanti anche Gianluigi Donnarumma (+2,6 Milioni, 14°), Ciro Immobile (+1,9 Milioni, 15°), Federico Bernardeschi (+1,7 Milioni, 17°), Alessandro Florenzi (+1 Milione, 18°), Federico Chiesa (+3,1 Milioni, 19°) e Lorenzo Insigne (+1,9 Milioni, 20°), con Jorginho 20°.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, la rivelazione di Brivio: “In Yamaha c'era chi osteggiava l'arrivo di Rossi”

    ROMA – Forse è stata la manovra sportiva più determinante nella storia della MotoGp. Nel 2004 Valentino Rossi passò dalla Honda alla Yamaha, lasciando una moto forte, con la quale aveva già vinto tre mondiali in classe regina, e abbracciando – letteralmente al buio – il progetto di Masao Furusawa e Davide Brivio. L’arrivo del Dottore però, come racconta Brivio, fu all’inizio osteggiato. “In un primo momento – ha svelato l’attuale team manager di Alpine in Formula 1 – c’era una corrente che la pensava in questo modo: se Rossi avesse vinto, sarebbe stato solo merito suo, mentre se avessimo fallito, allora la colpa sarebbe ricaduta solo sulla moto”. Poi la svolta: “Fu Masao Furusawa a convincere la dirigenza Yamaha, spiegando loro che era indispensabile avere un pilota top per puntare al mondiale”. 
    Rossi: progetto top secret
    Le trame per ingaggiare Valentino Rossi erano però già avviate da tempo. E a rivelarle è proprio l’ex team manager di Yamaha e Suzuki: “Già durante il mondiale del 2003 io e Rossi ci vedevamo. Il problema era dove, perché nel paddock eravamo sotto gli occhi di tutti. A Brno, ad esempio, ci incontrammo nella tenda della clinica mobile. Alla fine, però, ci fu l’accordo a Donington Park e Rossi fu costretto a entrare nel box col cappuccio per non farsi riconoscere e vedere la moto”. L’albo d’oro racconta cosa ha significato per la Yamaha l’arrivo di Rossi, che ha vinto quattro mondiali sotto la scuderia di Iwata, arrivando a ribaltare le gerarchie nella classe regina e a lasciare un ricordo indelebile. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, il retroscena di Brivio: “Rossi nel 2004 non era gradito in Yamaha”

    ROMA – È stata probabilmente la svolta nella carriera di Valentino Rossi in MotoGp. Nel 2004 il 46 passò dalla Honda alla Yamaha, lasciando una moto forte, con la quale aveva già vinto tre mondiali in classe regina, e abbracciando – letteralmente al buio – il progetto di Masao Furusawa e Davide Brivio. L’arrivo del Dottore però, come racconta Brivio, fu all’inizio osteggiato. “In un primo momento – ha svelato l’attuale team manager di Alpine in Formula 1 – c’era una corrente che la pensava in questo modo: se Rossi avesse vinto, sarebbe stato solo merito suo, mentre se avessimo fallito, allora la colpa sarebbe ricaduta solo sulla moto”. Poi la svolta: “Fu Masao Furusawa a convincere la dirigenza Yamaha, spiegando loro che era indispensabile avere un pilota top per puntare al mondiale”. 
    Rossi incappucciato
    Le trame per portare Valentino Rossi nel team di Iwata erano però già avviate da tempo. E a rivelarle è proprio l’ex team manager di Yamaha e Suzuki: “Già durante il mondiale del 2003 io e Rossi ci vedevamo. Il problema era dove, perché nel paddock eravamo sotto gli occhi di tutti. A Brno, ad esempio, ci incontrammo nella tenda della clinica mobile. Alla fine, però, ci fu l’accordo a Donington Park e Rossi fu costretto a entrare nel box col cappuccio per non farsi riconoscere e vedere la moto”. Il resto è storia, con il Dottore che poi vinse quattro titoli in Yamaha e che portò la casa di Iwata a risultati impensabili prima del suo avvento. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Jarvis: “Tanti non sanno chi sono Marquez e Quartararo, mentre Rossi lo conoscono tutti”

    ROMA – Lin Jarvis torna a parlare di Valentino Rossi a un mese dal suo ritiro dalla MotoGp. In un’intervista ai microfoni di “Moto Revue”, il managing director di Yamaha ha spiegato la differenza, soprattutto fuori dalla pista, tra come viene visto il Dottore rispetto ad altri importanti campioni della classe regina come Marc Marquez e Fabio Quartararo: “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo, nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”.
    La personalità di Quartararo
    “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un’era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera” – ha detto Jarvis, che poi ha parlato anche del neo campione del mondo Quartararo: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica. Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Jarvis: “Tutti conoscono Rossi, mentre tanti non sanno chi è Marquez”

    ROMA – “Se si chiedesse in giro chi è Marquez, molte persone non saprebbero rispondere. Stesso discorso per Quartararo, nessuna idea. Se si chiedesse chi è Valentino Rossi, chiunque potrebbe rispondere perché tutti lo conoscono. Ha un enorme appeal. Quindi sarà qualcosa che lo sport dovrà recuperare. Resto comunque ottimista per il futuro della MotoGP, perché le corse sono molto divertenti ora”. Lin Jarvis torna a elogiare Valentino Rossi a un mese dal suo ritiro dalla MotoGp. In un’intervista ai microfoni di “Moto Revue”, il managing director di Yamaha ha spiegato la differenza, soprattutto fuori dalla pista, tra come viene visto il Dottore rispetto ad altri importanti campioni della classe regina come Marc Marquez e Fabio Quartararo.
    Su Quartararo 
    “Come tutti, credo che il ritiro di Rossi sia la fine del mondo, di un’era gloriosa. Valentino è una di quelle icone sportive uniche. Ma anche le stelle terminano la loro carriera” – ha detto Jarvis, che poi ha parlato anche del neo campione del mondo Quartararo: “Alla gente piace anche Fabio, che ha una vera personalità. Si diverte e lo comunica. Apprezzo anche il rispetto reciproco tra i nostri piloti, anche se è una virtù che abbiamo da molti anni nel team. Probabilmente bisognerebbe tornare al 2010 per non trovarne traccia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Vincent Vosse: “Mi interessa avere Valentino Rossi nel mio team, stiamo parlando”

    ROMA – Vincent Vosse, boss del W Racing Team, ha aperto a un approdo di Valentino Rossi nella sua squadra per gareggiare in un campionato automobilistico GT. In un’intervista a “Motorsport.com”, Vosse ha confermato la concreta possibilità di un approdo del Dottore, ritiratosi un mese fa dalla MotoGp: “Valentino è una leggenda delle moto, ma anche sulle auto va forte. Il suo approccio e le sue indicazioni mi danno la certezza che possa essere competitivo. Non vedo perché non dovrebbe esserlo. Il test di giovedì scorso è stato utile per capire se ci sono le possibilità di lavorare assieme in futuro, personalmente mi interessa molto averlo nel team e su una delle nostre auto. E’ tutto aperto, ne stiamo parlando”. 
    Le parole di Vosse
    “Come licenza sarebbe un Silver perché ha all’attivo solo quattro o cinque gare in queste serie, ma il mio obiettivo sarebbe vederlo su una vettura PRO – ha aggiunto Vosse -. Con noi ha fatto una giornata di prove intera, per ora parliamo del programma GT3. Non escludo che in futuro possa fare qualcosa anche in LMP2. Intanto l’idea è comunque quella di partecipare al GTWC con quattro macchine in Endurance Cup e tre in Sprint Cup come l’anno scorso. Stiamo lavorando, vedremo”. LEGGI TUTTO