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    MotoGp, Rossi: “Io pilota nel team VR46 nel 2022? Non lo escludo”

    JEREZ – Valentino Rossi vuole cambiare pagina a Jerez e riscattare un avvio di Mondiale da dimenticare. Il pilota della Petronas ha mancato l’accesso in top-10 in tutte le 3 gare disputate finora nella stagione di MotoGp e, sul tracciato spagnolo, cerca la prima gioia di un 2021 per il momento avaro di soddisfazioni. Sul 2022 però ancora non si sbilancia, in particolare su un possibile approdo nel team VR46, che sbarcherà in MotoGp: “Io sono prima di tutto un pilota, poi bisognerà vedere cosa farò l’anno prossimo, molto dipenderà dai risultati”, le sue parole.
    “Io pilota del team? Difficile”
    “Siamo contenti, è un bel progetto – dichiara Rossi a Sky Sport -. Se sarò pilota del team? Non lo escludiamo del tutto, ma sarà difficile. Riguardo le moto dobbiamo ancora fare chiarezza, abbiamo diverse opzioni tra cui Yamaha, Aprilia, Ducati, per ora siamo un po’ aperti a tutto”. Il team VR46 ha infatti firmato un accordo dal 2022 al 2026, lasso di tempo in cui sarà ufficialmente nella classe regina. Rimangono ancora molti interrogativi, sui piloti e il tipo di moto che la squadra andrà ad utilizzare nella stagione d’esordio.  LEGGI TUTTO

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    F1, Webber: “In Ferrari è sempre colpa dei piloti, mai della macchina”

    ROMA – Mark Webber non le manda a dire sui giudizi in casa Ferrari. L’ex pilota australiano affronta il capitolo legato alla scuderia di Maranello che rispetto allo scorso anno ha fatto grandi passi in avanti: “Essere alla Ferrari significa far parte di una squadra con un livello superiore di intensità. La F1 è dura, ma la Ferrari lo è ancora di più, perché qualsiasi pilota soffre l’ambiente difficile, perché la Rossa è una religione in Italia. Il pilota è sempre un bersaglio, se la squadra commette un errore, il capro espiatorio è sempre il pilota, perché la macchina non è mai il problema”, le sue parole in un’intervista rilasciata a Marca.
    Alonso come Valentino Rossi
    ”Questa è la mia domanda: Fernando oggi può superare il Fernando di 15 anni fa?”. Si interroga invece su Alonso, tornato in Formula 1 sulla monoposto Alpine dopo due anni di stop dal circus. Webber infatti non crede che lo spagnolo possa fare grandi cose considerata l’età. Quest’anno il nativo di Oviedo farà 40 anni: “È altrettanto bravo, ha più esperienza ma… è davvero ugualmente veloce e coraggioso? Questa è una domanda a cui solo lui può rispondere. Sono sempre positivo su di lui, ma i fatti sono diversi – rivela prima di scomodare un paragone di lusso -. Guardate Valentino Rossi. Sta soffrendo, è orribile, odio vederlo così, mi rifiuto di vederlo così. Sappiamo che può capovolgere le cose perché ci fidiamo di lui, ma il cronometro non mente mai, è la dannata realtà”. LEGGI TUTTO

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    F1, Webber: “Alonso, il cronometro non mente. Basta guardare Valentino Rossi”

    ROMA – ”Questa è la mia domanda: Fernando oggi può superare il Fernando di 15 anni fa?”. Comincia così l’analisi che Mark Webber fa di Alonso, tornato in Formula 1 sulla monoposto Alpine dopo due anni di stop dal circus. L’ex pilota australiano non crede che lo spagnolo possa fare grandi cose considerata l’età. Quest’anno il nativo di Oviedo farà 40 anni: “È altrettanto bravo, ha più esperienza ma… è davvero ugualmente veloce e coraggioso? Questa è una domanda a cui solo lui può rispondere. Sono sempre positivo su di lui, ma i fatti sono diversi – dichiara prima di scomodare un paragone di lusso -. Guardate Valentino Rossi. Sta soffrendo, è orribile, odio vederlo così, mi rifiuto di vederlo così. Sappiamo che può capovolgere le cose perché ci fidiamo di lui, ma il cronometro non mente mai, è la dannata realtà”.
    “Ferrari? Sempre colpa dei piloti”
    Webber, in un’intervista rilasciata a Marca, affronta il capitolo legato alla scuderia di Maranello che rispetto allo scorso anno ha fatto grandi passi in avanti: “Essere alla Ferrari significa far parte di una squadra con un livello superiore di intensità. La F1 è dura, ma la Ferrari lo è ancora di più, perché qualsiasi pilota soffre l’ambiente difficile, perché la Rossa è una religione in Italia. Il pilota è sempre un bersaglio, se la squadra commette un errore, il capro espiatorio è sempre il pilota, perché la macchina non è mai il problema”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “A Jerez per tornare nelle prime posizioni”

    ROMA – Valentino Rossi cerca il riscatto per cancellare un avvio decisamente deludente. Il pilota italiano, infatti, nelle prime 3 gare dell’anno della MotoGp non è mai riuscito a chiudere nei primi dieci della classifica; la pista di Jerez, in questo senso, potrebbe essere quella giusta per rivedere il Dottore nelle posizioni che contano. “Jerez è uno dei circuiti sul quale non vedo l’ora di correre ogni anno, perché ho dei bei ricordi. L’anno scorso chiusi sul podio nella seconda gara della stagione”, le sue parole al sito ufficiale del team. Rossi, quindi, si aspetta un weekend positivo con la Yamaha di nuovo protagonista: “Il mio passo durante la gara in Portogallo è stato abbastanza buono. Abbiamo apportato alcuni miglioramenti, quindi entriamo in questo quarto appuntamento dell’anno con più ottimismo rispetto a prima. Sicuramente molti piloti saranno forti a Jerez, ma faremo del nostro meglio e cercheremo di tornare nelle prime posizioni, lì dove dobbiamo essere”, ha concluso.
    Morbidelli a Jerez per salire sul podio
    Anche Franco Morbidelli, dopo le prime due gare in chiaroscuro e il 4° posto in Portogallo, è convinto di poter fare una bella gara a Jerez.  L’italo-brasiliano, infatti, punta a salire sul podio nella gara spagnola: “La pista di Jerez è davvero bella e lì sono stato veloce. L’anno scorso ero molto vicino a finire sul podio in entrambe le gare che abbiamo fatto lì, quindi spero che questa volta riusciremo davvero a centrarlo. Quest’anno la competizione è più dura e il livello è più alto, ma farò del mio meglio per rimanere il più vicino possibile ai primi tre; dovremo solo aspettare e vedere se ce la farò. Dobbiamo essere pronti a reagire al circuito e agli altri piloti, ma siamo pronti a dare il massimo e ad essere il meglio che possiamo”, ha concluso Morbidelli che cerca il riscatto dopo un avvio al di sotto delle aspettative.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rossi: “Ottimisti per Jerez, vogliamo essere nelle prime posizioni”

    ROMA – La MotoGp torna in pista a Jerez per il quarto appuntamento della stagione 2021 con qualche certezza e molti piloti in cerca di riscatto. Tra questi c’è senza dubbio Valentino Rossi che, nei primi 3 Gran Premi dell’anno, non è mai riuscito a chiudere nei primi dieci della classifica. Un’occasione, per il Dottore, di riscattare un avvio deludente su una delle sue piste preferite: “Jerez è uno dei circuiti sul quale non vedo l’ora di correre ogni anno, perché ho dei bei ricordi. L’anno scorso chiusi sul podio nella seconda gara della stagione”, le sue parole al sito ufficiale del team. Rossi, quindi, si aspetta un weekend positivo con la Yamaha di nuovo protagonista: “Il mio passo durante la gara in Portogallo è stato abbastanza buono. Abbiamo apportato alcuni miglioramenti, quindi entriamo in questo quarto appuntamento dell’anno con più ottimismo rispetto a prima. Sicuramente molti piloti saranno forti a Jerez, ma faremo del nostro meglio e cercheremo di tornare nelle prime posizioni, lì dove dobbiamo essere”, ha concluso.
    Morbidelli punta il podio a Jerez
    A cercare il riscatto c’è anche Franco Morbidelli che dopo le prime due gare in chiaroscuro, in Portogallo è riuscito a centrare il 4° posto. Adesso, per il pilota italo-brasiliano, l’obiettivo è il podio e quella di Jerez sembra la pista giusta per riuscire a centrare l’obiettivo: “La pista di Jerez è davvero bella e lì sono stato veloce. L’anno scorso ero molto vicino a finire sul podio in entrambe le gare che abbiamo fatto lì, quindi spero che questa volta riusciremo davvero a centrarlo. Quest’anno la competizione è più dura e il livello è più alto, ma farò del mio meglio per rimanere il più vicino possibile ai primi tre; dovremo solo aspettare e vedere se ce la farò. Dobbiamo essere pronti a reagire al circuito e agli altri piloti, ma siamo pronti a dare il massimo e ad essere il meglio che possiamo”, ha concluso Morbidelli convinto di potersi giocare le proprie chance centrando il primo podio di una stagione finora avara di soddisfazioni. LEGGI TUTTO