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    MotoGP, l’allarme di Rins: “Da Honda niente pezzi nuovi per me”

    ROMA – Alex Rins è sbarcato in Honda e per la prima volta in carriera guiderà in MotoGP un team satellite. Un’esperienza ‘strana e complicata’ come ha spiegato a Motorsport.com in cui ci potrebberro essere anche altri problemi. “Mi spaventa il fatto che porteranno dei pezzi nuovi per i piloti ufficiali (Marc Marquez e Joan Mir) e non per me. Se poi porteranno delle nuove componenti anche per me e mi sentirò a mio agio, quei pezzi resteranno sulla mia moto, almeno questo è quello che spero. Portare dei nuovi materiali e darmeli da provare significherà che sto facendo bene e che si fidano di me. Personalmente – sottolinea Rins -in primo luogo proverò a sviluppare la moto attuale e poi a rendere mia la moto. Sono il primo a voler vincere, anche se mi trovo nel team satellite”.
    “Non copiare Suzuki”
    Lo spagnolo consapevole di aver bisogno di molte ore di lavoro per performare con la nuova moto, non vuole creare una fotocopia della Suzuki. “Ho parlato con il team affermando che la mia idea non consiste nel creare una copia della Suzuki. La Honda ha degli aspetti negativi ma anche molti aspetti positivi. Glieli dirò sempre come facevo in Suzuki ma non per fare in modo che questa moto sia come quella, quanto piuttosto per mettere tutto sul tavolo e provare a vincere”, conclude Rins. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rins sulla prima stagione in Honda: “Non so se avrò pezzi nuovi”

    ROMA -Il 2023 sarà un anno particolare per Alex Rins, sbarcato in Honda dopo l’addio della Suzuki, impegnato per la prima volta in MotoGP alla guida di un team satellite. Un’esperienza ‘strana e complicata’ come ha sottolineato a Motorsport.com in una stagione con altre incognite.”Mi spaventa il fatto che porteranno dei pezzi nuovi per i piloti ufficiali (Marc Marquez e Joan Mir) e non per me. Se poi porteranno delle nuove componenti anche per me e mi sentirò a mio agio, quei pezzi resteranno sulla mia moto, almeno questo è quello che spero. Portare dei nuovi materiali e darmeli da provare significherà che sto facendo bene e che si fidano di me. Personalmente – continua Rins -in primo luogo proverò a sviluppare la moto attuale e poi a rendere mia la moto. Sono il primo a voler vincere, anche se mi trovo nel team satellite”.
    “Non creerò una copia”
    Serviranno molte ore di lavoro per trovare il giusto feeling con la nuova moto, con lo spagnolo che non punta a creare una fotocopia della Suzuki. “Ho parlato con il team affermando che la mia idea non consiste nel creare una copia della Suzuki. La Honda ha degli aspetti negativi ma anche molti aspetti positivi. Glieli dirò sempre come facevo in Suzuki ma non per fare in modo che questa moto sia come quella, quanto piuttosto per mettere tutto sul tavolo e provare a vincere”, ha concluso Rins. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins e la vittoria della Suzuki: “Non abbiamo mai smesso di crederci”

    PHILLIP ISLAND – Alex Rins ha parlato dopo la vittoria nel Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 MotoGp. Il pilota della Suzuki ha celebrato l’ultima gara della casa giapponese sul circuito di Phillip Island, a poche settimane dall’addio ufficiale al Motomondiale. Dall’anno prossimo Rins correrà con il team Honda LCR. “Grazie a tutti per essere venuti qui per supportarci – ha detto -. L’ultima volta per la Suzuki qui è speciale, ho la pelle d’oca. Fantastico chiudere con una vittoria”. 
    La gioia di Rins
    Rins è poi tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto una bellissima gara, abbiamo lottato tanto e gestito bene la gomma dietro. Mi sentivo bene. Non abbiamo smesso mai di crederci, dopo l’annuncio del ritiro della Suzuki non abbiamo fatto delle belle gare, abbiamo avuto un po’ di casino in due gare. Dopo è stata dura, ma non abbiamo mai mollato”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP: favola Suzuki, rinascita Marquez, Bagnaia sul Mondiale

    TORINO – Pecco Bagnaia che completa la rimonta mondiale e domenica prossima si giocherà il primo match point in Malesia. Marc Marquez che rilancia sé stesso e la Honda verso un 2023 di nuovo da protagonisti se non da cannibali. Alex Rins che celebra la favola della Suzuki riportandola alla vittoria a tre gare dal suo (ennesimo e stavolta pare definitivo) ritiro dal Motomondiale. Marco Bezzecchi che dà spettacolo conquistando ai piedi del podio il titolo di rookie dell’anno e dimostrando, se ce ne fosse bisogno, la straordinaria bontà della scuola di Valentino Rossi (con anche Luca Marini lì in scia) e dell’Italmoto, con un Enea Bastianini che frenato al secondo giro dall’esplosione dell’air bag mette in scena una delle rimonte delle sue (5°), restando ancora aritmeticamente in corsa per il titolo (-42).Vincono o gioiscono quasi tutti a Phillip Island, la pista quasi antropologica che alla perfezione il concetto di down under del continente australiano riportando lo show e mettendo sottosopra la MotoGP. Gli unici a perdere sono Aleix Espargaro che si dice ancora tradito dall’Aprilia («l’elettronica ha iniziato a tagliare troppo e non riuscivo a guidare, stiamo facendo troppi errori») anche se con un 9° posto in spegnimento resta appeso a un sottile filo di sogno (-27 da Bagnaia), ma soprattutto Fabio Quartararo, che con il secondo zero consecutivo, stavolta pe runa caduta al 16° giro dopo essere precipitato fuori zona punti per un lungo al 4°, perde la testa della classifica e di fatto il campionato. Più ancora di quei 14 punti che lo sperano ora dalla Ducati del torinese di Chivasso. Lo dice la serenità (dello sconfitto) con la quale si presenta ai microfoni dopo il silenzio stampa della Thailandia («non sono riuscito a portare in temperatura le gomme, forse abbiamo sbagliato a usare la dura»). Quasi una liberazione la sua, da quella che evidentemente era una condanna annunciata da tempo. Per l’inferiorità palese della Yamaha, anche se al francese è scesa la catena. Marquez e Rins infatti dimostrano che, nonostante una Honda in crisi tenica e una Suzuki devastata dall’annuncio di Jerez, con le motivazioni giuste i risultati arrivano.Certo, entrambi gli spagnoli non avevano nulla da perdere, mentre Bagnaia sì e molto con Quartararo fuori ed Espargaro indietro (Andrea Dovizioso stoppato dal miglior Marquez di sempre cinque anni fa, eccolo il possibile-probabile messia rosso capace di riportare Borgo Panigale sul tetto del mondo 15 anni dopo il big bang di Casey Stoner. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins trionfa a Phillip Island: “Fantastico chiudere con una vittoria”

    PHILLIP ISLAND – “Grazie a tutti per essere venuti qui per supportarci. L’ultima volta per la Suzuki qui è speciale, ho la pelle d’oca. Fantastico chiudere con una vittoria”. Alex Rins ha parlato così dopo la vittoria nel Gran Premio d’Australia, diciassettesimo e terzultimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota della Suzuki ha celebrato l’ultima gara della casa giapponese sul circuito di Phillip Island, a poche settimane dall’addio ufficiale al Motomondiale. Dall’anno prossimo Rins correrà con il team Honda LCR.
    Le parole di Rins
    Rins è poi tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto una bellissima gara, abbiamo lottato tanto e gestito bene la gomma dietro. Mi sentivo bene. Non abbiamo smesso mai di crederci, dopo l’annuncio del ritiro della Suzuki non abbiamo fatto delle belle gare, abbiamo avuto un po’ di casino in due gare. Dopo è stata dura, ma non abbiamo mai mollato”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins: “Ducati difficili da sorpassare a Misano”

    ROMA – Il Gran Premio di Misano non è stato una grande gara per Alex Rins. Il pilota della Suzuki, si è piazzato settimo, e a “Speedweek” consegna la sua analisi del weekend: “Speriamo di poter fare un salto di classifica in circuiti come Aragon o Malesia. Quelle potrebbero essere piste migliori per noi. Sarebbe sempre stato molto difficile battere i piloti Ducati qui, che sono un passo avanti, quindi sapevo che non sarebbe stato un lavoro facile”. Lo spagnolo elogia le moto italiane di Borgo Panigale e riporta un episodio che testimonia quanto le motorizzate Ducati siano difficili da superare: “Dopo aver sorpassato Martin per il settimo posto, sono andato troppo oltre e sono uscito di pista, poi ho dovuto fare qualche giro per sorpassarlo di nuovo”.
    Il commento di Kawauchi
    Alle parole di Rins, che dall’anno prossimo correrà in MotoGp con la Honda LCR, fanno eco quelle del direttore generale della Suzuki, Ken Kawauchi, che ha aggiunto: “Non siamo particolarmente contenti di questi risultati, ma Alex ha dato il massimo, anche se per lui è stato un po’ difficile sorpassare. Ha fatto dei giri veloci e sembrava forte, ma era troppo lontano dai primi e si è dovuto accontentare della settima posizione”. “Alex non ha avuto una gara molto facile, ma almeno è riuscito a segnare dei punti complessivi. Quindi, anche se non è la posizione che cercavamo, lo accettiamo”, ha poi concluso il Kawauchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rins: “Le Ducati sono un passo avanti”

    ROMA – “Speriamo di poter fare un salto di classifica in circuiti come Aragon o Malesia. Quelle potrebbero essere piste migliori per noi. “Sarebbe sempre stato molto difficile battere i piloti Ducati qui, che sono un passo avanti, quindi sapevo che non sarebbe stato un lavoro facile”. È questo il bilancio ai microfoni di “Speedweek” di Alex Rins, pilota Suzuki, al termine del Gran Premio di Misano, che lo ha visto arrivare in settima posizione. Lo spagnolo elogia le moto italiane di Borgo Panigale e riporta un episodio che testimonia quanto le motorizzate Ducati siano difficili da superare: “Dopo aver sorpassato Martin per il settimo posto, sono andato troppo oltre e sono uscito di pista, poi ho dovuto fare qualche giro per sorpassarlo di nuovo”.
    Le parole di Kawauchi
    Alle parole di Rins, che dall’anno prossimo correrà in MotoGp con la Honda LCR, fanno eco quelle del direttore generale della Suzuki, Ken Kawauchi, che ha aggiunto: “Non siamo particolarmente contenti di questi risultati, ma Alex ha dato il massimo, anche se per lui è stato un po’ difficile sorpassare. Ha fatto dei giri veloci e sembrava forte, ma era troppo lontano dai primi e si è dovuto accontentare della settima posizione”. Conclude poi il giapponese: “Alex non ha avuto una gara molto facile, ma almeno è riuscito a segnare dei punti complessivi. Quindi, anche se non è la posizione che cercavamo, lo accettiamo”. LEGGI TUTTO