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    Set record in Serie A2 quello tra Ravenna e Torino

    Di Redazione Il risultato del terzo set di domenica, vinto dalla Conad Ravenna per 42 a 40 su Torino, è il quarto di sempre in Serie A femminile dall’introduzione del rally point system (1999), e il più alto degli ultimi 15 anni, come segnalato dalla Lega Volley Femminile e riportato su Il Resto del Carlino – Ravenna di oggi. Dall’introduzione dei set a 25, con un punto assegnato a ogni servizio, il 42-40 fatto registrare domenica da Ravenna e Torino è il parziale a punteggio più alto della Serie A2, e solo tre parziali, tutti di Serie A1, sono stati più lunghi. Il podio comprende due vittorie esterne, sempre in un terzo set, per 42-44 e 43-45, in entrambi i casi colte da Novara, rispettivamente a Modena nel 2001 e a Perugia nel 2006, in una semifinale di Supercoppa. Il set più lungo dall’introduzione del rally point system rimane quello (il quarto) vinto dalle padrone di casa di Modena per 48-46 su Perugia il 3 febbraio 2002. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sconfitta da record per Edoardo Graziani a Faro: giocato il super tie-break più lungo della storia

    Sconfitta da record per Edoardo Graziani in Portogallo

    Dopo due vittorie, si è interrotta al turno decisivo delle qualificazioni l’avventura di Edoardo Graziani nel torneo ITF da $25.000 di montepremi di Faro (Portogallo). Il ventunenne italiano, attuale n.1561 delle classifiche ATP in singolare, è stato fermato dal transalpino Ugo Blanchet, accreditato della sesta testa di serie e n.881 del mondo, con il punteggio di 6-0 3-6 23-21 in un’ora e trentasette minuti di gioco.
    Il super tie-break tra Graziani e Blanchet, visti i 44 punti giocati (se ne sono giocati appena 30 nell’intero primo set), è diventato il più lungo mai giocato prima nella storia del tennis, superando il precedente record che apparteneva a Leonardo Aboian e Tristan Boyer, che conclusero un match nelle qualificazioni dell’M15 di Buenos Aires del 2019 con lo score di 22-20.

    LA TOP-5 DEI SUPER TIE-BREAK PIU’ LUNGHI (TORNEI MASCHILI):1. Ugo Blanchet-Edoardo Graziani 6-0 3-6 23-21 – > Q M25 Faro 20212. Leonardo Aboian-Tristan Boyer 6-3 4-6 22-20 – > Q M15 Buenos Aires 20193. Han Cheng-Zhao Zhao 2-6 6-4 21-19 – > Q M25 Shenzhen 20194. Florian Lakat-Wilson Leite 4-6 6-4 20-18 – > Q M25 Palm Coast 20205. Ivan Liutarevich-Grigoriy Korobeynikov 6-3 5-7 18-16 – > Q M25 Namangan 2019
    LA TOP-3 DEI SUPER TIE-BREAK PIU’ LUNGHI (TORNEI FEMMINILI):1. Daria-Maria Munteanu-Stefana Lazar 6-3 1-6 22-20 – > Q W15 Curtea De Arges 20192. Veronika Pepelyaeva-Alina Silich 6-1 5-7 21-19 – > Q W15 Antalya 20193. Dana Shakirova-Elena Korokozidi 6-2 0-6 21-19 – > Q W25 Kazan 2019 LEGGI TUTTO

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    I record della vittoria di Juan Manuel Cerundolo

    Il successo del giovane argentino Juan Manuel Cerundolo nell’ATP 250 di Cordoba segna alcuni record interessanti. Vediamoli nel dettaglio.   – Cerundolo è il primo giocatore a vincere un titolo sull’ATP Tour nel suo debutto assoluto da quello di Santiago Ventura (Casablanca, 2004). – È il primo argentino nell’era Open a vincere un torneo ATP […] LEGGI TUTTO

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    L’incredibile nuovo record assoluto di Djokovic negli Slam

    Con la sofferta vittoria di oggi contro Sasha Zverev, Novak Djokovic aggiunge un altro prestigioso record al proprio palmares. Il serbo infatti ha conquistato la nona semifinale nello Slam australiano. Grazie a questo risultato, Djokovic è diventato il primo tennista della storia ad aver raggiunto 9 semifinali in ognuno dei 4 Slam. Record che sottolinea […] LEGGI TUTTO

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    I record di Aslan Karatsev, semifinalista agli Australian Open

    Aslan Karatsev, rivelazione dell’AO21

    Uomo del destino, favola sportiva, sogno che diventa realtà, la forza di crederci sempre. Chiamatela come volete, ma l’impresa di Aslan Karatsev in quest’Australian Open ha del clamoroso. Partito dalle qualificazioni, il 27enne russo continua a stupire il mondo del tennis issandosi sino alla semifinale, dove affronterà il vincente del super match serale Djokovic vs. Zverev.
    Aslan si è meritato l’accesso tra i migliori quattro del torneo, facendosi largo in una strada tutt’altro che comoda. Ha passato le “quali” mettendo in fila Brandon Nakashima, Max Purcell e Alexandre Muller; quindi nel main draw tre successi nettissimi, in tre set, su Gianluca Mager, Egor Gerasimov e il super match in cui ha annientato a furia di pallate vincenti Diego Schwartzman, testa di serie n.8. La sua favola sembrava terminata nel match contro il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime. Fresco della bella vittoria sul “cugino” Shapovalov, Felix si era portato in vantaggio di due set. A quel punto Karatsev ha mollato tutto, forse perché mentalmente già sconfitto, ritrovando quell’incredibile profondità di palla col diritto (una frustata difficile da leggere) e tornando clamorosamente in partita. Qua Auger-Aliassime forse è tornato preda di quegli incubi che non gli consentono di vincere una finale di un torneo, ma il merito va soprattutto al russo, che ci ha creduto anche nel momento più difficile, fino all’incredibile rimonta e vittoria.
    Stanotte il successo in quattro set su Dimitrov. Il bulgaro è partito forte, 6-2 nel primo set con un parziale di sei giochi di fila. Nel secondo il match è girato per due fattori: Grigor non è riuscito a concretizzare l’affondo, sciupando ben 6 palle break (in due game distinti, quattro nel secondo gioco e due nel quarto), e sono iniziati i problemi alla schiena che l’hanno irrigidito. Prima il servizio è calato, poi anche nei recuperi e nella spinta il suo tennis è affivolito, fino a spegnersi. Nemmeno l’intervento del trainer è servito a rimetterlo a posto, Karatsev ha iniziato a martellare con continuità, fino a chiudere il match a suo favore.

    Quindi un pizzico di fortuna per il russo, ma anche bravo a restare nel match nelle fasi calde del secondo pariziale, perché sotto di due set, forse la partita poteva chiudersi lì. Davvero una favola per Aslan, che dopo la bellissima vittoria su Schwartzman aveva dichiarato che per lui già aver passato le qualificazioni ed essere entrato finalmente nel main draw di uno Slam era il coronamento di un sogno. Del resto fino a questo torneo aveva vinto la miseria di tre match sul tour principale. Penalizzato da un problema serio al ginocchio, Aslan ha fatto molta fatica a maturare e trovare il modo di far esplodere il suo talento di colpitore. Karatsev è la dimostrazione che al piano “di sotto” c’è molto talento pronto ad esplodere, e che la differenza tra i giocatori nella fascia top30-100 e quelli appena dietro a volte è tutta nei dettagli, nella fiducia, nella condizione psico-fisica.
    Con questo risultato clamoroso, Karatsev segna alcuni record storici:
    È il primo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale di uno Slam al suo debutto in un Major
    È il quinto tennista a raggiungere la semifinale di uno Slam partendo dal tabellone di qualificazione
    È il secondo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale all’Australian Open partedo dalle qualificazioni
    È il tennista col ranking più basso a raggiungere la semifinale di uno Slam da Wimbledon 2001, quando ci riuscì Goran Ivanisevic (che finì per vincere il torneo)
    È anche il primo russo a tornare nella semifinale all’Australian Open dopo Marat Safin
    Le parole a caldo di Aslan, dopo il successo: “E’ una sensazione incredibile ritrovarmi in semifinale alla mia prima presenza in uno Slam. All’inizio della partita ero troppo nervoso e il caldo mi infastidiva, è stato un inizio complicato. Per fortuna mi sono ritrovato nel secondo set e poi nel terzo Dimitrov ha iniziato ad aver problemi alla schiena. Non sapevo che soffrisse di questo  fastidio”.
    Un pizzico fortunato oggi, ma un vecchio adagio dice che la fortuna aiuta gli audaci, e Karatsev non solo è stato assai audace in tutto il torneo, ma forse aveva di par suo un bel credito con la buona sorte. Bravo Aslan, esempio per tutti i giocatori fuori dai 100, con lavoro e fiducia niente è impossibile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La rimonta di Feliciano Lopez (vs. Sonego) è da record: è il quarto tennista più “anziano” a riuscirci (anche Lorenzi tra i migliori)

    Purtroppo la scorsa notte Lorenzo Sonego non è riuscito ad arginare la rimonta di Feliciano Lopez, bravo a ribaltare un match in cui era finito sotto due set a zero. Quella del veterano iberico è una vittoria che a suo modo passa alla storia statistica del gioco. Infatti “Feli” è diventato il quarto tennista più […] LEGGI TUTTO

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    Record, 19 anni fa il set più lungo della storia italiana

    Di Redazione
    Era esattamente il 13/01/2002 e in campo per la quarta giornata di ritorno del campionato di A1 Maschile (ancora non esisteva la Superlega), c’erano due delle società che hanno fatto la storia della pallavolo italiana e che, ahimè, non calcano più il palcoscenico della massima serie maschile: Noicom Brebanca Cuneo e Sisley Treviso.
    Dal faccia a faccia tra due delle formazioni più forti di quel periodo ne è scaturita una vera battaglia sul rettangolo di gioco. La partita è durata esattamente 2 ore e 12 minuti con il secondo set più lungo della storia italiana che ad oggi detiene il record assoluto sia di punti (106) che di tempo (48 minuti). Il parziale è infatti terminato per 52-54 in favore dei padroni di casa cuneesi!
    Un vero e proprio spettacolo pallavolistico non solo per il gioco ma anche per la bravura dei giocatori in campo, e che giocatori oseremmo dire! Nella metà campo di Cuneo, in quella stagione allenata da Fefè De Giorgi che ricopriva il doppio incarico di coach e giocatore, militavano atleti del calibro di Luigi Mastrangelo, Igor Omrcen, Andrea Sartoretti, Maikel Cardona, Tomuas Sammelvuo, Cristian Casoli, tanto per citarne alcuni.
    Ma anche dall’altra parte della rete i grandi campioni non mancavano di certo, da Alessandro Fei a Fabio Vullo, da o’fenomeno Samuele Papi a “Mister Secolo” Lorenzo Bernardi, dal forte russo Dmitry Fomin all’intramontabile Alberto Cisolla, da Giacomo Sintini ad Alessandro Farina. Senza dimenticare che in panchina c’era lui, Daniele Bagnoli, uno degli allenatori più vincenti in assoluto.
    Insomma due squadre con giocatori che hanno lasciato il segno nel campionato italiano e non solo. Facile, dunque, immaginare come la partita sia stata lottata fino alla fine con la vittoria al tie break per la Noicom Brebanca. Uno spettacolo vietato ai deboli di cuore.
    13/01/2002 – 13/01/2020: sono passati 19 anni da quel giorno e chi ha avuto la fortuna di assistere alla gara sa quanto Cuneo e Treviso abbiamo scritto una parte di storia e nonostante siano passati molti anni e la pallavolo sia molto cambiata rispetto ad allora, il campionato di Superlega continua ad essere uno dei più belli e competitivi in assoluto. LEGGI TUTTO