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    Lucille Gicquel verso il ritorno in Italia con la maglia di Chieri?

    All’indomani dello storico trionfo in CEV Cup femminile la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 si concentra già sul futuro. Un processo, in realtà, già in corso da tempo, visto che notoriamente a fine stagione la squadra piemontese saluterà diverse delle protagoniste di quest’anno, tra cui la capitana Kaja Grobelna. E la sua sostituta potrebbe già avere un nome, almeno secondo quanto riportato da RMC Sport: si tratterebbe di una non troppo vecchia conoscenza del nostro volley, la francese Lucille Gicquel, già in Serie A1 a Conegliano e Cuneo tra il 2021 e il 2023.

    L’opposta transalpina, 26 anni, quest’anno ha vissuto una stagione agrodolce in Turchia con il Nilufer, qualificandosi ai playoff ma non riuscendo a centrare l’obiettivo della Challenge Cup. Al rientro in Italia potrebbe formare una diagonale nuova di zecca con Sarah Van Aalen, palleggiatrice olandese in uscita dal VakifBank. Gicquel non sarebbe l’unica francese in arrivo nel campionato italiano: oltre a Juliette Gelin, libero del Levallois Paris diretta a Milano (sarà sostituita da Auriane Biemel del Vandoeuvre Nancy), potrebbe approdare nel nostro paese anche Amélie Rotar, una delle giocatrici cardine delle Neptunes Nantes finaliste di Challenge Cup contro Novara. La destinazione della schiacciatrice classe 2000 non è ancora nota (tra le interessate potrebbe esserci la stessa Igor), mentre al suo posto a Nantes ci sarà un’altra nazionale francese, Halimatou Bah dello Chamalières.

    (fonte: RMC Sport) LEGGI TUTTO

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    L’MVP Kaja Grobelna: “Una notte incredibile che non dimenticheremo mai”

    Festeggia nel modo migliore possibile la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, che alza al cielo la CEV Cup femminile circondata dai propri tifosi al Pala Gianni Asti di Torino. La capitana Kaja Grobelna, premiata come MVP della finale, è travolta dall’emozione dopo il trionfo sul Neuchatel: “È stata una notte incredibile, che non dimenticheremo mai. Sono così orgogliosa del nostro team e così felice di aver vinto davanti al mio pubblico!“.

    “Stasera abbiamo fatto il nostro gioco – aggiunge poi Grobelna ai microfoni di RaiSport – e l’abbiamo fatto tutte insieme, siamo state concentrate al massimo. Siamo contentissime, perché la strada è stata lunga e non facile: il livello quest’anno era altissimo, mi sembra di aver giocato quattro finali contro Chemik Police, Levallois Paris e Volero Le Cannet“.

    L’opposta belga, che – anche se non può ancora annunciarlo – lascerà Chieri a fine stagione, ha solo parole al miele per il tecnico e la società: “Faccio i complimenti a Giulio, è un grandissimo allenatore e una grandissima persona. In cinque anni non trovo niente di negativo da dire su di lui. Il percorso di Chieri è bellissimo; conosco bene la filosofia della società, che vuole sempre migliorare, e andrà avanti così“.

    Grande soddisfazione anche per Giulio Cesare Bregoli: “Non ho parole, è un sogno che si realizza. È la seconda finale vinta in due anni, non è assolutamente facile: sono felicissimo e voglio dire grazie alla società che ha fatto grandi cose. Posso dire sicuramente che c’è un grande valore in questo gruppo, che ha fatto un lavoro eccezionale e ha sempre giocato di squadra“.

    Sui prossimi obiettivi Bregoli ha le idee chiare: “Adesso ci manca una semifinale Play Off.. è chiaro che si può pensarlo e sognare ma non vuol dire che sia facile, sappiamo che Novara è una grandissima squadra, ma di sicuro andiamo lì per cercare di fare la nostra parte“. Il tecnico, invece, non si sbilancia sul suo futuro: “Ci godiamo questo risultato, poi ci penseremo con calma. Ho ancora un anno di contratto e poi si discuterà col club“.

    “Abbiamo battuto squadre fortissime – aggiunge il presidente Filippo Vergnano – è una grande soddisfazione per un club nato 15 anni fa in B2 riuscire a vincere due Coppe europee. Nella nostra storia siamo sempre riusciti a salire, adesso la salita comincia a diventare impervia, ma noi ci proviamo. I Play Off li giocheremo ancora qui a Torino e speriamo che ci sia la stessa cornice meravigliosa”. Vergnano commenta anche il “triplete” di trofei che quest’anno l’Italia tornerà a festeggiare: “Il nostro volley ha una qualità veramente alta, complimenti a Conegliano e Milano, a Novara.. e complimenti anche a noi“.

    Dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile arrivano i complimenti del presidente Mauro Fabris: “Con immenso piacere, a nome di tutto il Consorzio, faccio le più sentite congratulazioni alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per la conquista del secondo titolo europeo consecutivo, la CEV Cup. Una coppa che rimane in Italia, dopo il successo di Scandicci dello scorso anno, e che arriva a meno di un mese di distanza dalla vittoria di Novara CEV Challenge Cup, in un anno che consolida il prestigio e l’eccellenza della Serie A in Europa. Una società che si conferma di livello internazionale grazie ad investimenti considerevoli degli sponsor nella squadra e nello staff, ache hanno consentito di aumentare il bacino di tifosi, come dimostra il sold out di questa sera e il seguito delle precedenti partite di Coppa e non solo al Pala Gianni Asti di Torino. Siamo felici di entrare ora nel periodo più bello dell’anno, i Playoff Scudetto, prima dello spettacolo che garantiranno Milano e Conegliano nelle Super Finals di CEV Champions League, per una stagione storica che vedrà tre squadre italiane sul tetto d’Europa“.

    (fonte: Rai Sport, Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Apoteosi Chieri: anche il sogno CEV Cup diventa realtà

    Un anno dopo, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è di nuovo sul tetto d’Europa, e stavolta al piano superiore: dopo la Challenge Cup il club piemontese conquista anche la CEV Cup femminile, dominando la finale di ritorno con il Viteos Neuchatel UC davanti al pubblico festante del Pala Gianni Asti. È il coronamento di una lunga cavalcata europea fatta di 12 partite e altrettante vittorie, ma tutt’altro che priva di difficoltà per la squadra di Giulio Bregoli, come testimoniano i 4 tie break consecutivi tra Playoff e semifinali. A senso unico, invece, l’ultimo atto del torneo, che porta in casa Fenera la prima CEV Cup della storia; Chieri, con un altra società, questa coppa l’aveva già vinta nel 2005, con Guidetti in panchina e sempre nello stesso impianto torinese, evidentemente un talismano infallibile.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Reale Mutua Fenera Chieri ’76-Viteos Neuchatel UC 2-0 (25-9, 25-20) LEGGI TUTTO

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    Il derby è di Chieri, Cuneo rinvia l’appuntamento con la salvezza

    La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 domina il derby piemontese con la Honda Olivero S.Bernardo Cuneo, chiudendo la partita a proprio favore in un’ora e 25 minuti. Le chieresi interpretano la gara con la giusta intensità e conducono meritatamente in porto un incontro che le vede pressoché sempre in vantaggio. Prestazione sottotono, invece, per le ragazze di Micoli che non salutano nella maniera migliore i quasi duemila spettatori arrivati al palazzetto di San Rocco Castagnaretta per l’ultima gara casalinga: ora la corsa salvezza delle “gatte” passa dall’ultima sfida con Firenze, oltre che dai risultati di Bergamo.

    Ottime indicazioni per coach Bregoli, che in vista della finale di ritorno della CEV Cup lascia in panchina Malinov, Grobelna, Weitzel, Skinner e Spirito (quest’ultima a riposo precauzionale) ma ottiene ottime risposte da tutte le giocatrici chiamate in causa. Fra i dati di fine gara spicca il netto predominio chierese a muro: 3-13. La sfida a distanza fra i due opposti vede prevalere Anthouli, che con 16 punti (50% di positività in attacco) risulta la miglior realizzatrice del match e guadagna pure il premio di MVP. Sfiorano la doppia cifra Zakchaiou (per lei 100% in attacco), Kingdon e Omoruyi, tutte con 9 punti. Per Cuneo la top scorer è Enweonwu (14).

    La cronaca:Micoli parte con Signorile in palleggio, opposta Enweonwu, Sylves e Hall al centro, Haak e Stigrot schiacciatrici e Scognamillo libero. Bregoli risponde con Molinaro  in palleggio e Anthouli opposta, schiacciatrici Kingdon e Omoruyi, al centro Zakchaiou e Gray, Rolando libero.

    Sul 6-6 Chieri guadagna un primo mini break che la porta sul 6-8 (Omoruyi). Sul 14-16 Anthouli dà il più 3 alle biancoblù, che poi allungano con forza grazie all’azione in prima linea di Zakchaiou che sigla il 16-22. Enweonwu con due attacchi e Stigrot dimezzano il distacco (19-22), time-out di Bregoli e al rientro in campo Anthouli fa 19-23. Ottenute quattro palle set sul 20-24 con un muro di Gray, le chieresi chiudono 21-25 al secondo tentativo con Omoruyi. Nelle statistiche del set spiccano con 6 punti a testa Enweonwu, Anthouli e Zakchaiou, quest’ultima col 100% in attacco.

    Chieri guadagna il primo doppio vantaggio sul 3-5 con Zakchaiou e Anthouli. Cuneo ritrova la parità a 6 con Enweonwu. Sul 10-11 il punteggio gira decisamente a favore delle ragazze di Bregoli che piazzano un parziale di 1-5 salendo a 11-16 (muro di Morello). Micoli inserisce Ter Brugge, Molinaro e Scola senza riuscire a invertire il trend favorevole a Chieri, che continua ad allungare e tocca il vantaggio massimo di 8 punti sul 13-21 (muro di Gray). Nel finale c’è spazio anche per Jatzko e Kone che danno il cambio a Zakchaiou e Kingdon, ed è proprio la centrale a siglare gli ultimi due punti che concludono la frazione 18-25.

    Nel sestetto chierese viene confermata Kone, mentre in banda torna Kingdon. Da 5-5 le biancoblù allungano a 6-9 (Anthouli) e 7-12 (Kingdon). Con Hall e Haak le padrone di casa si riavvicinano a 11-13. Kingdon ferma la rimonta, quindi da 14-17 Omoruyi propizia un nuovo strappo a 15-21. L’errore in attaco di Haak fa scendere i titoli di cosa sul 19-25.

    Martha Anthouli: “Oggi non è stata una vittoria facile, non esistono vittorie facili, bisogna giocare bene altrimenti perdi con chiunque. Ringrazio la mia squadra, abbiamo giocato molto bene e abbiamo giocato insieme. Sono stati due mesi molto difficili ma vogliamo continuare a spingere e concentrarci sulla finale di mercoledì, per poi pensare al finale di campionato“.

    Terry Enweonwu: “Questa partita era per noi importante per portare a casa punti preziosi e forse abbiamo patito un po’ questo. Oggi non siamo riusciti a trovare un sistema di muro e difesa efficiente e quindi abbiamo patito molto il loro gioco. Chieri ha fatto una partita impeccabile. Ora dobbiamo guardare avanti, mettere da parte questa partita e cercare l’entusiasmo che ci aveva trascinato con Busto e Roma non perdendo il coraggio e continuare con la determinazione. Ringrazio il pubblico che comunque, nonostante l’anno difficile, ha continuato a seguirci con grande affetto“.

    Honda Olivero S.Bernardo Cuneo-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 0-3 (21-25, 18-25, 19-25)Honda Olivero S.Bernardo Cuneo: Signorile, Enweonwu 14, Sylves 7, Hall 7, Haak 6, Stigrot 8; Scognamillo (L); Scola, Kubik 1, Molinaro 2, Ter Brugge 2. N. e. Thior, Ferrario, Tanase (2L). All. Micoli; 2° Aime.Reale Mutua Fenera Chieri ’76: Morello 3, Anthouli 16, Gray 8, Zakchaiou 9, Kingdon 9, Omoruyi 9; Rolando (L); Kone 5, Jatzko, Weitzel. N. e. Malinov, Grobelna, Skinner, Spirito (2L). All. Bregoli; 2° Daglio.Arbitri: Carcione di Roma e Simbari di Milano.Note: presenti 1855 spettatori. Durata set: 26′, 27′, 26′. Errori in battuta: 8-7. Ace: 2-3. Ricezione positiva: 64%-53%. Ricezione perfetta: 28%-21%. Positività in attacco: 40%-47%. Errori in attacco: 8-3. Muri vincenti: 3-13.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chieri si rinnova: Grobelna verso il Giappone, per Malinov in Turchia?

    In attesa di vivere gli appuntamenti più importanti della stagione, tra la finale di ritorno di CEV Cup e i Play Off Scudetto, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 sta lavorando intensamente sul mercato in vista di un’annata di grande rinnovamento per la squadra di Giulio Cesare Bregoli. “Nessuna rivoluzione e nessun passo indietro” ha rivendicato il ds Max Gallo, ma i cambiamenti saranno comunque parecchi, primo fra tutti quello della diagonale titolare. In uscita, infatti, ci sono sia Kaja Grobelna, sia Ofelia Malinov: l’opposta belga, dopo 5 stagioni in biancoblu, proverà il grande salto nella V.league giapponese, anche se non è ancora noto in quale squadra.

    Più misteriosa la destinazione della palleggiatrice, per la quale – con le big italiane già al completo – si è sparsa da tempo la voce di un possibile trasferimento in Turchia: tra le squadre in cerca di una regista potrebbe esserci anche un top team come il Fenerbahce. Anche per l’altra alzatrice di Chieri, Rachele Morello, c’è un’offerta dall’estero e precisamente del Levallois Paris, avversario della stessa Reale Mutua in CEV Cup. In arrivo invece, proprio dalla Turchia, dovrebbe esserci Sarah Van Aalen, talentuosa regista della nazionale olandese reduce dall’esperienza non troppo positiva con il VakifBank.

    Se il reparto centrali può dirsi già blindato con le conferme di Zakchaiou e Gray e l’arrivo della russa Lyashko dal Volero Le Cannet, in sostituzione di Camilla Weitzel che sembra destinata a Vallefoglia, c’è invece da lavorare sull’opposta e anche sulle schiacciatrici, vista la partenza di Madison Kingdon per il campionato LOVB. Per sostituirla la società starebbe pensando all’esperta Anne Buijs da Novara (che però è seguita da Pinerolo), oltre a sperare di trattenere Avery Skinner, che a sua volta ha diverse offerte. Resterà sicuramente, invece, Loveth Omoruyi, così come il libero Ilaria Spirito. LEGGI TUTTO

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    Una grande Chieri passa in Svizzera nella finale di andata

    La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è sempre più vicina al secondo trofeo europeo della sua storia: la finale di andata di CEV Cup femminile sul campo del Viteos Neuchatel si conclude con un 3-0 pesante per la squadra di Giulio Cesare Bregoli, che al ritorno a Torino (mercoledì 20 marzo) avrà bisogno di vincere soltanto due set per alzare la Coppa. Il risultato è frutto di una grande prestazione di squadra delle piemontesi, con livelli di ricezione addirittura eccelsi (73% di positività, 100% nel secondo set!) e una battuta molto incisiva. Ciò nonostante, la formazione elvetica si conferma un osso duro, restando incollata alle avversarie fino al 23-23 nel primo set (in cui era stata avanti anche 16-13) e rimontando dal 13-18 al 19-19 nel terzo, prima di arrendersi ai vantaggi.

    In una caldissima cornice di pubblico Chieri mette in mostra un attacco spumeggiante, ben orchestrato da Ofelia Malinov, e un muro granitico: in entrambi i fondamentali si mette in luce Camilla Weitzel, che chiude con 9 su 11 in attacco e 3 block vincenti. Premiata come MVP Avery Skinner (13 punti con il 48% e altri 3 muri), top scorer Kaja Grobelna che chiude con 17 punti, ma anche 3 errori e 3 murate subite; molto buona anche la partita di Madison Kingdon (54% in attacco e 83% in ricezione). Il Neuchatel si affida a un’ispirata Tia Scambray (19 punti con il 54%), ma buca completamente la partita Madeline Haynes, in difficoltà in ricezione e ferma al 28% in attacco.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Viteos Neuchatel UC-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 0-3 (23-25, 13-25, 24-26)Viteos Neuchatel UC: Delley (L), Haynes 9, Petitat, Camelique ne, Pierret 2, Dalliard (L) ne, Gross 5, Branca 2, Troesch, Scrucca ne, De Micheli, Scambray 19, Grubbs 8, Lengweiler ne. All. Bertolacci.Reale Mutua Fenera Chieri ’76: Rolando 1, Morello, Spirito (L), Skinner 13, Jatzko ne, Grobelna 17, Kingdon 7, Anthouli ne, Gray, Kone (L) ne, Omoruyi 1, Zakchaiou 4, Weitzel 12, Malinov 4. All. Bregoli.Arbitri: Georgiev (Bulgaria) e Makowski (Polonia).Note: Spettatori 2000. Neuchatel: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, attacco 41%, ricezione 44%-22%, muri 5, errori 17. Chieri: battute vincenti 1, battute sbagliate 7, attacco 52%, ricezione 73%-21%, muri 10, errori 15.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chieri in Svizzera per la finale di andata di Coppa Cev con il Viteos Nauchatel

    Dalla Svizzera alla Svizzera, passando per Serbia, Polonia e Francia. Si può riassumere così il cammino della Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 nella CEV Volleyball Cup, competizione iniziata il 7 novembre a Friburgo contro una squadra svizzera, il Dudingen, che si concluderà a Torino il 20 marzo contro un’altra squadra svizzera, il Vitéos Neuchâtel UC. Dodici partite che possono riscrivere la storia del club biancoblù consegnandogli un secondo trofeo europeo un anno dopo la conquista della Challenge Cup. La porta della Coppa CEV, seconda competizione europea per importanza, è aperta: bisogna fare gli ultimi due passi, i più importanti, e attraversarla.

    La finale d’andata si giocherà domani, mercoledì 13 marzo (ore 19), nella “sala dello sport” di Neuchatel. La finale di ritorno andrà in scena mercoledì 20 marzo (ore 20,45) a Torino in un Pala Gianni Asti già tutto esaurito.

    Entrambe le partite verranno trasmesse in streaming su DAZN Premium, una modalità gratuita di DAZN senza la sottoscrizione di un abbonamento: basta andare su www.dazn.com/home e, dopo aver cliccato su uno dei contenuti free disponibili, registrarsi gratuitamente in maniera semplice con e-mail, nome e cognone. La partita del 20 marzo inoltre verrà anche trasmessa in diretta telesiva in chiaro su Rai Sport.

    Vincitore dello scudetto in Svizzera da tre anni consecutivi, il Vitéos Neuchâtel UC ha iniziato il suo cammino in coppa eliminando negli ottavi le slovene del Nova Kbm Branik Maribor, quindi le tedesche del Dresdner Sc nei play-off, le serbe dello Jedinstvo Stara Pazova nei quarti e le polacche del Grot Budowlani Lodz in semifinale, con un bilancio complessivo di cinque vittorie e tre sconfitte.La squadra, allenata da Lauren Bertolacci, vanta le prime due e tre delle migliori sei realizzatrici della Coppa CEV: le bande statunitensi Scambry e Haynes e l’opposto Grubbs, pure lei statunitense. Completa l’ossatura della squadra un’altra americana, la centrale Gross.

    Che avversario sarà Neuchatel? “È una sorpresa, ma ha dimostrato sul campo di meritare la finale ribaltando in almeno due situazione risultati negativi al golden set – risponde Max Gallo, direttore sportivo della Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 – La squadra è formata principalmente dalle quattro americane, giocatrici molto brave contro cui dovremo fare estrema attenzione. In più giocheranno nel loro fortino a Neuchatel dove sono stati in grado di ottenere risultati importanti“.

    Prosegue Max Gallo: “l raggiungimento della finale è per noi un grandissimo risultato che parte da lontano. Confermarsi un anno dopo la vittoria della Challenge non era assolutamente scontato, anzi arrivare in fondo a una competizione europea così qualificata è incredibile per la nostra piccola realtà. Affronteremo l’impegno con la massima determinazione per aggiungere qualcosa di straordinario alla storia della società. Vincere la coppa significherebbe mettere la ciliegina su una stagione fin qui molto positiva. Dopo aver concluso un ciclo con il precedente gruppo, non era per nulla scontato riconfermarsi e anzi alzare ulteriormente l’asticella della prestazioni“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Romy Jatzko verso la finale di CEV: “Chieri ha tutte le carte in regola”

    A metà stagione è arrivata alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per aiutare e incidere, come nel suo percorso ha avuto modo di fare praticamente ovunque. Romy Jatzko è una giocatrice ancora giovane ma con tanto da mostrare e raccontare: gli inizi a Berlino, l’apprendistato tra le “grandi” con il Vfb Suhl Lotto Thuringen e l’SSC Palmberg Schwerin, l’esperienza in Svizzera al VC Kanti Schaffhausen, la parentesi in Cina con il Sichuan e il nuovo capitolo della sua carriera in Italia. 

    Ecco la nostra intervista esclusiva alla schiacciatrice tedesca, che mercoledì sarà impegnata insieme alla sua squadra nella sfida di andata della finale di CEV Cup.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Per cominciare, presentati ai nostri lettori raccontando qualcosa di te.

    “Mi descriverei come una persona ottimista, che cerca di vedere il lato positivo di ogni cosa e ha grande fiducia nella vita: credo che tutto accada per una ragione e con un tempismo non casuale. Il volley è sempre stato il mio hobby preferito e sono contenta che ora sia diventato il mio lavoro. Oltre ad essere una pallavolista, mi dedico anche allo studio. Infatti, sono iscritta alla facoltà di Psicologia della Comunicazione: è un campo che mi interessa molto. Infine, adoro fare fotografie ed escursioni immersa nella natura“.

    Com’è nata la tua passione per la pallavolo?

    “Ho iniziato a giocare grazie a mia mamma, che è stata una pallavolista ed è arrivata a vestire la maglia della nazionale tedesca. Pure una delle mie sorelle giocava a pallavolo. Così, dopo aver provato il tennis, ho deciso di passare anch’io al volley e subito mi sono innamorata di questo sport: la sensazione di far parte di una squadra è qualcosa di straordinario“.

    Quali sono state le tappe principali della tua carriera fino a questo momento?

    “Essendo originaria di Berlino, ho iniziato a giocare in un club della mia città. Dopodiché ho deciso di frequentare una scuola sportiva, dove si praticavano vari sport, tra cui anche la pallavolo. Una tappa importante della mia crescita è stata quella allo Schwerin, che in quel momento era una squadra molto forte: al mio fianco c’erano giocatrici fantastiche. Sono rimasta lì per due stagioni e posso dire di aver imparato molto. Successivamente sono andata in Svizzera, dove ho trovato un allenatore tedesco che conoscevo (Nicki Neubauer, n.d.r.). Dopo due anni al VC Kanti Schaffhausen, ho firmato per un club francese, ma poco dopo è fallito. A quel punto ho ricevuto l’offerta del Sichuan e mi sono detta: ‘Perché no?’. Così, nella prima parte di quest’anno ho giocato in Cina“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Parliamo della tua esperienza al Sichuan. Com’è andata? Hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissata?

    “La mia esperienza in Cina è stata positiva. All’inizio ero un po’ spaventata, ma anche emozionata per quello che mi aspettava. Devo ammettere che poi tutti (club, allenatori, staff e compagne) mi hanno trattato davvero bene, sono stati gentili e hanno sempre cercato di aiutarmi, rendendo piacevole la mia permanenza in Cina. Dal punto di vista personale, credo di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissata. Ho giocato buone partite, anche se a metà stagione diverse giocatrici della nostra squadra si sono ammalate e da lì è stato tutto in salita. Comunque mi sono divertita, ho imparato tante cose, e quindi sono felice di aver fatto questa esperienza“.

    Quali sono state le sfide e gli ostacoli che hai dovuto affrontare in Cina? Mi riferisco, in particolare, alla barriera linguistica, alla vita in un nuovo paese e allo stile di gioco.

    “Ho dovuto affrontare qualche ostacolo in Cina. Per esempio, la barriera linguistica: molte compagne di squadra non parlavano bene inglese. Ovviamente c’erano anche compagne che lo conoscevano. Così, nonostante avessi un traduttore, non era semplice comunicare. Un altro ostacolo era legato alla differenza di fuso orario: più di sette ore. Quando mi alzavo al mattino, nessuno della mia famiglia e dei miei amici era sveglio. Quindi, dovevo aspettare fino alle 15 prima di ricevere i primi messaggi o le prime chiamate. Invece, per quanto riguarda la visione della pallavolo, penso che non ci siano grandi differenze con l’Europa. Forse si giocava di più, ma nel complesso mi sono divertita molto“.

    E come ti sei trovata con la cucina locale?

    “Era molto difficile trovare cibo occidentale in Cina. Mangiavano un sacco di carne e alcune cose che non avevo mai visto prima. Ero disponibile a provare la cucina locale, anche se non è la mia preferita. Così, a volte, dovevo chiedere di preparare qualcosa apposta per me. Alla fine, però, mi sono abituata ed è stato tutto più semplice“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Dopo l’esperienza nel campionato cinese, sei approdata in Italia. Quali motivi ti hanno spinto a scegliere la Reale Mutua Fenera Chieri ’76?

    “Sono davvero felice di avere l’opportunità di giocare in Italia. Tutti sanno che la Serie A1 è uno dei migliori campionati al mondo e sono orgogliosa di farne parte: qui ogni partita è impegnativa e si affrontano giocatrici molto brave. Ho scelto Chieri sia perché avevano mostrato interesse nei miei confronti sia perché avevo sempre sentito parlare bene di questo club. Anche il mio agente era convinto che fosse una grande occasione. E poi conoscevo già Camilla (Weitzel, n.d.r.), che gioca a Chieri da tre anni. Perciò, penso che sia stata una buona scelta“.

    Come ti trovi a Chieri? C’è qualche compagna di squadra che ti sta particolarmente aiutando ad ambientarti in questa nuova avventura?

    “Per me è stato abbastanza semplice integrarmi perché ho trovato persone che fin da subito sono state gentili e disponibili: mi sono sentita accolta e ormai mi sento come a casa. Ovviamente la presenza di Camilla in squadra ha reso tutto più facile perché ci conosciamo da tanto tempo e abbiamo giocato insieme nelle nazionali giovanili. Inoltre, Chieri mi piace anche come cittadina: è piccola, ma molto carina“.

    Come sta andando la vostra stagione?

    “Penso che la stagione di Chieri sia stata molto positiva fino a questo momento: arrivare in finale di CEV Cup, dopo aver giocato anche la Final Four di Coppa Italia a Trieste, è qualcosa di grandioso. Sono convinta che, pur avendo in squadra elementi importanti, non sia mai automatico raggiungere certi risultati. Questi arrivano perché tutti – giocatrici, staff e club – stanno dando il massimo. Proprio per questo motivo, non vedo l’ora di scoprire cosa ci attende in questo finale di stagione“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Come vedi la finale di CEV Cup contro il Viteos NUC?

    “Avendo giocato in Svizzera, conosco il Viteos NUC. È una squadra che ha fatto bene anche nelle scorse stagioni. Per loro raggiungere la finale di CEV Cup è un grande risultato, ma certamente non è casuale. La stessa cosa vale per Chieri: c’è una ragione se siamo arrivati fino a questo punto della competizione e sono convinta che abbiamo tutte le carte in regola per dimostrare la nostra forza, proprio come abbiamo fatto nei turni precedenti. C’è grande emozione e siamo pronte a dare il 100%. Senza dubbio, le sensazioni sono positive“.

    Quali sono i tuoi obiettivi pallavolistici a breve e a lungo termine?

    “Al termine della stagione in Italia, andrò in nazionale. Sono davvero entusiasta per questa opportunità e spero di vivere belle esperienze. Conosco già la maggior parte delle giocatrici, quindi penso che mi divertirò. Per quanto riguarda gli obiettivi a lungo termine, un giorno mi piacerebbe giocare in Turchia. Per me sarebbe davvero speciale giocare lì sia perché è uno dei migliori campionati al mondo sia perché renderei orgogliosa me stessa e la mia famiglia, visto che mio padre è turco e io sono per metà turca. Però, sarei molto felice anche se dovessi avere la possibilità di giocare di nuovo in Italia“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO