Mafrici dopo l’anticipo amaro con Chieri: “Dobbiamo imparare a rimanere lucidi”
Di Redazione
“Dobbiamo imparare a rimanere lucidi nei momenti di difficoltà, invece diventiamo frettolosi e accumuliamo una serie di imprecisioni su fondamentali che fino a quel momento avevamo gestito con lucidità e intelligenza tattica. Sicuramente c’è una componente tecnica dietro tutto questo, ma sono convinto che l’aspetto mentale giochi un ruolo determinante”.
Andrea Mafrici inquadra in poche battute la sconfitta di sabato con Chieri. Nel primo set, le Tigri sono state molto attente e ordinate, “aggressive nel fondamentale del muro-difesa e in battuta, concrete in attacco, anche in situazioni di palla scontata”.
Il secondo parziale è stato molto equilibrato: “Abbiamo lottato per tutto il set, poi sul finale abbiamo accumulato una serie di imprecisioni, in contrattacco e in ricezione, che ci hanno fatto scappare via la possibilità di andare sul 2-0”. Da quel momento la squadra si è innervosita.
“Abbiamo iniziato il terzo set annebbiati e frettolosi di far punto – dice ancora il coach –. Abbiamo continuato a subire in ricezione e le scelte di attacco, con palla scontata, non sempre sono state le migliori. Anche a muro, che nei primi due set avevamo lavorato molto bene, siamo un po’ calati in attenzione e in diversi frangenti siamo stati poco composti”.
Anche nel quarto set, la Megabox ha iniziato “con un po’ di difficoltà”, per poi arrivare a due punti da Chieri, “la cui aggressività al servizio ha poi finito per fare la differenza”.
Mafrici non crede che nei tre set persi “Il problema principale sia stato limitare il loro attacco”. “Il problema è stato più dal nostro lato della rete – spiega –. Sicuramente la loro aggressività in battuta ha reso difficile organizzare il nostro gioco, che spesso purtroppo è stato scontato e in quelle situazioni bisogna essere molto bravi a trovare delle soluzioni in attacco. Obiettivo che non è sempre semplice contro un muro alto e composto”.
“Dispiace perché quando abbiamo avuto palla in mano siamo riusciti ad avere percentuali di cambio palla molto buone, quasi il 60% di punto – conclude –. Ma questo si è verificato poche volte. Dobbiamo essere più bravi a gestire le situazioni di palla scontata”.
(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO