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    Nadal e gli US Open senza di lui e Roger Federer: “Non ci sono tutti, ma vale comunque un Grand Slam”

    Rafael Nadal e Roger Federer nella foto

    Rafael Nadal, numero due al mondo, non difenderà il titolo agli US Open 2020, che si giocherà all’interno della bolla che sarà istituita dalla federazione americana a New York.
    Lo spagnolo è uno dei 9 giocatori tra i primi 100 che hanno scelto di non giocare la competizione – alcuni di loro, come Roger Federer, sono infortunati – e dichiara che questo titolo, anche se mancheranno all’appello alcuni grandi giocatori, avrà lo stesso sapore di tutti gli altri Grand Slam. Ricordiamo che l’US Open 2020 è il primo Grand Slam dal 1999 che non ha nessuna di queste due leggende nel tabellone principale. Insieme, “Fedal” hanno un totale di 39 Majors vinti.

    “Comunque sarà un grande torneo ed un grande vittoria per chi conquisterà il titolo. Non sono così arrogante da dire che gli US Open non sono più importanti solo perché io non ci vado. E’ vero che mancano diversi grandi nomi, ma chi vincerà il torneo avrà la stessa sensazione di vincere un Grand Slam”, ha detto all’AP.
    Nadal ora punta al suo prossimo obiettivo: il Roland Garros. “Confido che si disputerà. È nella mia mente e mi sto preparando, ma dobbiamo aspettare e vedere cosa succederà, come si evolveranno le cose, perché nelle ultime settimane la situazione sembra essere peggiorata un po’. La mia speranza e la mia intenzione sarebbe di esserci se le condizioni lo permetteranno”. LEGGI TUTTO

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    Us Open: Ecco gli assenti. Rafael Nadal “È una decisione che non volevo prendere, ma sto seguendo il mio cuore”

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal (ATP 2) non parteciperà agli US Open 2020, che si terranno tra il 31 agosto e il 13 settembre. Il mancino di Manacor, campione in carica a Flushing Meadows, ha deciso di non prendere parte al torneo statunitense poiché preoccupato dalla complessa situazione mondiale causata dal coronavirus.
    La defezione del 34enne iberico va ad aggiungersi a quelle, già annunciate, degli elvetici Roger Federer (4) e Stan Wawrinka (17), di Fabio Fognini (11), Nick Kyrgios (40) e Jo-Wilfried Tsonga (49). Saranno invece presenti, tra gli altri, Novak Djokovic (1) e Dominic Thiem (3).

    Dichiara Nadal: “Ho deciso di non partecipare agli US Open. La situazione deò coronavirus in tutto il mondo rimane difficile, con epidemie che sembrano fuori controllo. Sappiamo che il programma di questo finale di stagione dopo cinque mesi senza giocare è una barbaria, ma ringrazio le organizzazioni, soprattutto l’USTA, per gli sforzi per far sì che i tornei si svolgano”, ha confessato su Instagram.
    Nadal assicura che non ha preso questa decisione alla leggera. “È una decisione che non volevo prendere, ma sto seguendo il mio cuore. Per ora, preferisco non viaggiare”. LEGGI TUTTO

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    Rafa Nadal e la propria top5 delle vittorie

    Rafa Nadal all’US Open 2013

    Il canale Twitter della Davis Cup oggi ha citato Rafa Nadal, ricordando quella che il campione maiorchino considera la propria personalissima Top5 delle sue vittorie. Ecco la classifica dei trionfi a lui più cari, o più importanti in carriera.

    1. Roland Garros 20052. Wimbledon 20083. US Open 20134. Coppa Davis 20045. Australian Open 2009
    Siete d’accordo? LEGGI TUTTO

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    C’è una statistica del Roland Garros dove Rafael Nadal non è il migliore

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Rafael Nadal è senza dubbio il miglior tennista della storia su terra battuta e soprattutto al Roland Garros, dove ha totalizzato 12 titoli negli ultimi 15 anni, ma non detiene tutti i record a Parigi.

    In una statistica dei cosiddetti ‘Big Three’ lo spagnolo non è migliore di Novak Djokovic e nemmeno di Roger Federer. Questo è il numero di semifinali consecutive nella capitale francese.
    NOVAK DJOKOVIC – 6 (2011-2016)RAFAEL NADAL – 5 (2010-2014)ROGER FEDERER – 5 (2005-2009) LEGGI TUTTO

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    Gonzalo Lama attacca Djokovic, Nadal e Federer: “ Mi sembra ingiusto che siamo comandati da loro”

    “Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic non sono degli idoli», questo il pensiero di Gonzalo Lama, attuale numero 909 della classifica Atp e giunto fino alla 160esima posizione nel giugno del 2016.
    Secondo il 27enne cileno i tre mostri sacri del tennis guardano soltanto ai loro interessi: «Non hanno mai fatto nulla per garantire maggiori incassi ai giocatori più in basso. Sono eroi dello sport, ma oltre a questo non ci vedo nulla. Non conoscono la realtà del tennis, che è ciò in cui noi viviamo. Un numero 400 al mondo non può giocare senza supporto e questo non è giusto».

    Lama vorrebbe pertanto che alla testa del consiglio dei giocatori non ci siano soltanto loro… «Mi sembra ingiusto che siamo comandati da loro, non sanno cosa sia il vero tennis. Non capiscono cosa devono sopportare gli altri. Vivono nella loro bolla». LEGGI TUTTO

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    Il nuovo ranking aiuta Nadal? Novak Djokovic ribatte: “È stata una decisione di tutti”.

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    L’ATP ha annunciato questa settimana un nuovo sistema di classifica fino alla fine della stagione, che protegge essenzialmente coloro che non vogliono competere fino alla fine del 2020. Entro il 31 dicembre di quest’anno la classifica conterà tutti i punti dal marzo 2019, il che significa che in quel giorno nessuno avrà meno punti di quanti ne abbia ora.
    Novak Djokovic, leader della classifica ATP e presidente del Consiglio dei giocatori, assicura che la decisione sulla nuova classifica è passata al vaglio dei tennisti. “Le nuove classifiche sono state discusse e approvate dal Consiglio dei giocatori e la nostra priorità è stata quella di non danneggiare i tennisti che non sono disposti a rischiare di gareggiare e viaggiare nel 2020. Molti non giocheranno nemmeno fino alla fine dell’anno e questo sistema li protegge perché non perderanno punti. D’altra parte, i giocatori che scelgono di giocare hanno la possibilità di guadagnare dei punti, quindi è una buona situazione per tutti”.

    Con questo nuovo sistema, alcuni ritengono che Rafael Nadal tragga vantaggio dal fatto che non potrà perdere i suoi punti agli US Open e Roland Garros anche se non confermerà o difenderà il titolo.Djokovic evita di vederla così. “Non voglio parlare di chi ne trae maggior beneficio. Ci sono sempre persone che si sentono danneggiate, ma insisto sul fatto che questa è stata una decisione di tutti. Molti diranno che non è giusto, perché i tennisti che non hanno punti da perdere potranno giocare più sciolti, ma è così che ora stanno le cose…”. LEGGI TUTTO