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    Santarelli: “Scudetto? Non ci siamo solo noi e Milano, questo è il bello dell’A1”

    Di Redazione

    Match clou per le Pantere della Prosecco DOC Imoco Volley che, nella riedizione della recente finale di Coppa Italia e della finale scudetto 2022, affronterà domenica sera in diretta Rai Sport (alle 20.30) all’Allianz Cloud di Milano la Vero Volley Milano delle ex Sylla e Folie. E’ uno scontro al vertice tra la Prosecco DOC Imoco prima con 54 punti (19 vinte,1 persa) e la Vero Volley Milano che è terza con 46 punti (15v/5p). Nell’ultimo turno Conegliano ha sofferto 5 set per battere al Palaverde la Wash4green Pinerolo, mentre Milano ha perso in casa al tie break contro Scandicci che in classifica è seconda.

    Così Daniele Santarelli in vista del match. “E’ stato un mese molto più tranquillo rispetto ai precedenti, ci sono state meno partite e più tempo per dosare gli sforzi e anche in qualche occasione poter “staccare” con la testa dopo una prima parte di stagione pancia a terra con i trofei in palio. Ora abbiamo di nuovo un periodo di fuoco di fronte, affronteremo in serie le più forti squadre di questo campionato e i quarti di Champions contro un altro squadrone come il Fenerbahce, abbiamo lavorato per arrivare al meglio a questo momento e sono contento di avere tutte a disposizione visto che rientreranno anche De Kruijf e Gray”Domenica match-spettacolo a Milano, sono partite importanti per la classifica, ma non decisive… “Milano è una squadra fortissima, l’abbiamo affrontata e battuta di recente in finale di Coppa Italia, ma l’ho vista nell’ultima partita con Scandicci è si è dimostrata un team di altissimo livello, con tante alternative che conosciamo bene. Ok, non sono match decisivi, ma ci si gioca i posti pregiati nella classifica e noi cercheremo di mantenere il primato anche su un campo difficile come Milano. Sarà il primo di una lunga serie di test importanti e vogliamo iniziare bene questo ciclo già da domenica.”

    La Vero Volley Milano è stata finalista in Coppa Italia e anche nell’ultima finale scudetto, è la squadra di coach Gaspari l’avversaria numero uno? “Come ho detto la squadra di Milano ha un organico di livello top, conosciamo bene le qualità e la profondità del roster delle nostre avversarie, sono una squadra costruita per vincere, una delle pretendenti ai trofei più importanti e certamente domenica la nostra sfida sarà un grande spettacolo per il pubblico di Milano. Il campionato italiano è sempre più bello e competitivo, abbiamo visto sulla nostra pelle che anche le squadre di fasce più basse sono pericolose contro chiunque, quindi direi proprio non ci siamo solo noi e Milano in lizza, ci sono altre squadre che hanno i mezzi per mirare al bersaglio grosso, questo è il bello del nostro campionato“.

    Ex e precedenti: tante ex nei due roster, nella Vero Volley c’è il coach Marco Gaspari e le giocatrici Rapha Folie, Miriam Sylla e Letizia Camera (che però è infortunata). Tra le Pantere ex di Monza-Milano sono Alessia Gennari e Kathryn Plummer. Questa stagione ha visto le due squadre, che lo scorso anno hanno dato vita alla Finale Scudetto vinta da Conegliano, incontrarsi già due volte in campionato all’andata (vittoria 3-1 delle Pantere al Palaverde) e nella finale di Coppa Italia con il successo 3-0 della Prosecco DOC Imoco. In totale 24 precedenti storici tra i due club con 21 vittorie delle venete e 3 delle lombarde. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pantere in trasferta a Chieri, Santarelli: “Squadra forte, non è più una sorpresa”

    Di Redazione

    Domenica Pantere in trasferta a Chieri per la 4° di ritorno del campionato di A1, ancora “on the road” dopo il weekend trionfale a Bologna per la Coppa Italia e la vittoria a Budapest martedì in Champions. Si gioca alle 19.30 al Palafenera in posticipo-Sky Sport. Nell’ultimo turno Chieri ha vinto 3-0 a Macerata ed ora è 5° in classifica con 35 punti (12v/4p), Prosecco DOC Imoco in testa da sola con 44 punti (15v/1p) nell’ultima partita vittoria in casa 3-1 con Vallefoglia al Palaverde.

    Precedenti: 9 i precedenti storici con tutte vittorie delle venete, che all’andata si sono imposte per 3-0 al PalaverdeArbitri: Piana e MatteiMedia: diretta televisiva su Sky Sport Arena (canale 204), diretta streaming in abbonamento su www.volleyballworld.tv, aggiornamenti e interviste post gara sulla pagina Facebook di Imoco Volley.

    Le parole di Coach Daniele Santarelli: “Siamo all’interno di una settimana abbastanza delicata per noi. Purtroppo come dopo il Mondiale, anche subito dopo la Coppa Italia abbiamo dovuto affrontare una trasferta di Champions, un grande dispendio di energie psicofisiche difficile da assorbire. Le ragazze sono state brave a portare a casa da Budapest  il risultato pieno nonostante tutto, ora abbiamo qualche giorno per recuperare e prepararci al meglio alla difficile partita di Chieri, domenica ancora in trasferta. Chieri è una squadra molto forte, non è più una sorpresa e lo dimostra il loro cammino in campionato e in Europa, vincere lì non è facile e lo sappiamo, come sappiamo che dovremo affrontare una squadra di qualità, con tante armi a disposizione anche in uscita dalla panchina che offre valide alternative. Sarà un match duro, il terzo in trasferta questa settimana, dovremo stare attenti alla fisicità della squadra piemontese e al loro attacco, sia sulle palle veloci che su palla alta. Inoltre hanno un buon muro-difesa e una interessante fase break, insomma ci aspetta una partita tosta, confidiamo di recuperare le energie perchè ci vorrà una prestazione importante per vincere.”  

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I voti della finale: partita memorabile di Haak, Larson lontana dalla forma migliore

    Di Alessandro Garotta

    La pallavolo è quello sport in cui si gioca 6 contro 6, ed alla fine vince la Prosecco DOC Imoco Conegliano. La formazione allenata da Daniele Santarelli, nella bella cornice dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, sconfigge la Vero Volley Milano con un rotondo 3-0 e mette in bacheca la sua quinta Coppa Italia, confermando quella fama di cannibale che le permette di vincere ogni trofeo in Italia dal 2019. Da febbraio di quell’anno infatti non c’è alcuna competizione nazionale che sia stata vinta da un’altra squadra, e questo offre la misura della grandezza dell’epopea della compagine gialloblù, che si conferma anche stavolta quella da battere. 

    Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della finale.

    foto Rubin – Zani / LVF

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 9. Occhi sbarrati e mascella che lentamente scende verso il basso. Tante volte vi sarà capitato di replicare questa espressione davanti ad un suo sorprendente gesto tecnico. Senza dubbio, poter contare su una ricezione sempre affidabile (69% di positiva e 48% di perfetta), su tre uscite di palla alta solidissime e su centrali spietate in attacco è il sogno di ogni regista, ma se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve soprattutto all’abilità del fenomeno polacco di trattare il pallone con qualità sopraffina: è questo che rende il suo modo di intendere la pallavolo unico e – da questo punto di vista – forse irripetibile.

    Isabelle Haak voto 9. Partiamo dai suoi numeri, che in questo caso tanto freddi non sono: 23 punti, 54% di positività e 40% di efficienza in attacco, 2 ace, 1 muro. Eppure queste cifre, seppur strabilianti, non rendono in minima parte l’idea dell’impatto che ha la giocatrice svedese quando scende in campo. Il premio di MVP è la logica conseguenza di una partita memorabile in cui l’opposta da un lato conferma di essere un enigma senza soluzione per le avversarie e dall’altro dà un’accelerata paurosa al cammino di Conegliano verso la conquista del terzo trofeo stagionale.

    Kathryn Plummer voto 7,5. A differenza di quello che si era visto nella semifinale contro Novara, in attacco non riesce sempre a fare la differenza e non è solo un problema di palloni messi a terra, ma anche di errori (2). Wolosz la chiama comunque in causa senza curarsene troppo e alla fine mette a segno 9 attacchi su 23 tentativi (26% di efficienza). Il suo contributo più importante, però, è quello che fornisce in ricezione, dato che, destinataria di 19 servizi avversari su 52, ne serve alla regista polacca il 68% in maniera precisa e il 62% perfetta. Numeri fondamentali per garantire al cambio palla grande efficienza.

    Kelsey Robinson-Cook voto 8. Il trend ascendente della schiacciatrice statunitense continua e questo dimostra che non si tratta di situazioni occasionali. Se si eccettua il servizio, colpo che non crea grandi preoccupazioni alle avversarie, negli altri aspetti del gioco vanta un rendimento molto regolare, caratteristica che la rende elemento di equilibrio sul quale appoggiare il gioco di tutta la squadra. Wolosz la innesca quasi quanto Plummer, 18 assist, e lei ne trasforma in punto 10 con un solo errore (50% di efficienza); in seconda linea si dimostra come al solito una garanzia (76% di ricezione positiva e 41% di perfetta).

    Federica Squarcini voto 7. Motivata dal confronto con la sua ex squadra e dalla ferrea volontà di conquistare la prima Coppa Italia della carriera, la centrale toscana attende con pazienza di piazzare le proprie zampate vincenti, dato che riceve appena 5 alzate in tutto il match, comunque ben sfruttate (60% di efficienza in attacco). Una di queste, tra l’altro, permette all’Imoco di chiudere la contesa. A muro risulta granitica con 3 stampate a referto (best blocker della finale), mentre al servizio non trova il giusto ritmo e incappa in 4 errori su 10 tentativi.

    Marina Lubian voto 7. Come Squarcini ha nella assoluta regolarità di rendimento il suo marchio di fabbrica. Anche quando viene chiamata poco in causa dalla palleggiatrice o non le va molto bene a muro, i numeri la premiano ed inoltre è sempre pronta a piazzare la zampata al momento giusto. In attacco fa vedere buone cose (6 su 10 con un errore), a muro ruggisce una volta, in battuta non è devastante come al solito, ma nel complesso i suoi 7 punti non sono certo da buttare.

    Monica De Gennaro voto 8. Prestazione top per il libero dell’Imoco che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (80% di positiva e 40% di perfetta) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle compagne: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate molto precise. Tecnicamente spaventosa.

    Non giudicabili: Robin De Kruijf, Alessia Gennari

    Non entrate: Roberta Carraro, Alexa Gray, Ylenia Pericati, Sarah Fahr, Anna Bardaro

    foto Rubin – Zani / LVF

    VERO VOLLEY MILANO

    Alessia Orro voto 5,5. Si innervosisce via via sempre di più, man mano che vede andare in fumo ogni piano della vigilia e soprattutto man mano che prende atto del fatto che la squadra non riesce a cambiare marcia. Nel secondo set prova a difendersi, servendo tutti i palloni che può a Thompson, che risponde presente, però non trova mai validi appoggi in posto-4 e al centro, e alla lunga questo la mette alle strette. Prova costantemente a velocizzare il gioco, forse anche troppo, eppure il sistema muro-difesa avversario non si fa sorprendere e per le attaccanti sono dolori. A complicare la situazione ci si mette una prova senza acuti a muro (0 blocks) e al servizio (0 ace e 1 errore), che contribuisce a toglierle lucidità e fiducia.

    Jordan Thompson voto 7. Strappa un buon voto, perché è l’unica che crea qualche grattacapo a Conegliano, pur attaccando quasi sempre con il muro schieratissimo davanti, e perché il suo 48% di positività in attacco non è certo una percentuale disprezzabile, così come l’efficienza di +14. Vive un passaggio a vuoto solo nella terza frazione, ma per il resto si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare: alla fine, totalizza 17 punti di cui 1 block.

    Miriam Sylla voto 6. Quando tutto fila liscio nel secondo set dà l’impressione di essere un buon fattore (3 su 6 in attacco e tanta reattività in difesa), ma quando il gioco si fa duro non riesce mai a mettere la palla a terra denotando assenza di killer instinct. Da una giocatrice del suo calibro è lecito aspettarsi di più (5 punti con il 30% di positività e 2 errori in fase offensiva, il 45% di ricezione positiva e il 31% di perfetta).

    Jordan Larson voto 4,5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci aveva abituato nella seconda parte della scorsa stagione, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 2 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga sorprendentemente alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (14% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-10% di efficienza) mette in seria difficoltà Orro.

    Anna Davyskiba voto 6,5. Nel complesso è una prestazione più che sufficiente per la schiacciatrice bielorussa, entrata (forse troppo tardi?) al posto di una Larson impalpabile: ultima ad arrendersi, dimostra grinta da vendere e gioca uno scampolo di partita di spessore. Obiettivo per 3 volte della battuta avversaria, le percentuali sono 66% di ricezione positiva e 33% di perfetta; in attacco mette a referto 5 punti su 7 tentativi (71% di efficienza).

    Raphaela Folie voto 5,5. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova di sabato in semifinale, quando la centrale altoatesina aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 53% in attacco e 1 stampata vincente). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 4, mentre a muro ha vita dura (0 blocks).

    Jovana Stevanovic voto 5. In attacco fa ben poco (2 punti), ma questo avviene anche perché riceve solo 5 assist. Poco o nulla combina a muro, dato che non ne mette a segno neanche uno. In battuta invece è una delle poche ad emergere dal grigiore generale, realizzando un ace.

    Dana Rettke voto 6. Coach Gaspari la fa partire dalla panchina, sperando che l’esperienza di Stevanovic potesse dare alla squadra qualcosa in più contro un team organizzato come l’Imoco, ma nel terzo set deve buttarla dentro per cercare di raddrizzare una partita ormai scivolata via. La centrale statunitense risponde presente a muro (2 blocks), ma non dà molto di più della compagna in fase offensiva (0 su 2).

    Beatrice Negretti voto 5. Partita di grande tribolazione per il libero lombardo. Chiude con percentuali piuttosto basse in ricezione (43% di positiva e 31% di perfetta), rimanendo spesso impietrita di fronte alle battute di Haak e compagne. In difesa non è sempre di aiuto alla squadra nel tentativo di avvicinarsi all’efficacia dimostrata da Conegliano, anche perché è troppo spesso fuori posizione rispetto alle traiettorie delle attaccanti avversarie.

    Non giudicabili: Magdalena Stysiak, Letizia Camera, Beatrice Parrocchiale, Sonia Candi

    Non entrata: Edina Begic LEGGI TUTTO

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    Garbellotto: “Quarta Coppa Italia di fila, anche questo record è nostro”

    Di Redazione

    “È un’emozione incredibile perché siamo il primo club nella storia a vincere quattro volte di fila la Coppa Italia”. Sono queste le prime parole pronunciate al termine della finale da Piero Garbellotto, che mette in bacheca l’ennesimo trofeo della sua gestione e nell’album dei ricordi l’ennesima foto con una coppa alzata insieme a Pietro Maschio, l’altro presidente dell’Imoco.

    “È un grande risultato per noi, per i tifosi per i nostri sponsor – prosegue – Le squadre che arrivano in finale non ci arrivano per caso. C’è un grande lavoro di programmazione, un grande seguito e la prestazione che ne è uscita è stata ottima e pulita. Per questo i complimenti vanno alle ragazze e a tutto lo staff”.

    Una coppa, questa Coppa Italia, consegnata dal presidente di Lega Mauro Fabris e dal presidente della Cev Aleksandar Boričić, dal quale sono arrivati i complimenti sia per l’organizzazione che per Conegliano: “Questo torneo è stato un grande evento non solo per l’Italia ma anche per il volley mondiale. L’Imoco ha dimostrato di essere il club più forte del mondo”.

    (fonte: Tribuna di Treviso) LEGGI TUTTO

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    Santarelli: “Sarà la più bella final four degli ultimi anni, il livello è altissimo”

    Di Redazione

    Missione compiuta per la Prosecco DOC Imoco Volley che vince il barrage con la San Bernardo Cuneo al Palaverde e si qualifica per la Final Four di Coppa Italia Frecciarossa in programma nel weekend all’Unipol Arena di Casalecchio (Bo). Sabato per la squadra di coach Santarelli sarà semifinale con la vincente di Novara-Chieri, impegnate questa sera (ore 18) nel loro quarto di finale.

    Daniele Santarelli: “Non mi aspettavo una partita semplice con loro, perchè penso che siano un avversario diverso da quello che abbiamo visto oggi. Oggi credo che non abbiano giocato una gran partita, complice anche una buona attenzione nostra in tanti fondamentali. Siamo partiti molto male in battuta poi siamo riusciti ad aggiustarla e loro hanno ricevuto così così e quindi questa cosa ci ha aiutati molto, però devo dire che abbiamo fatto una gran partita in difesa e loro andati in grande difficoltà e il risultato finale è stato molto molto netto. Ovvio che un risultato così ci fa molto piacere, anche perchè in questo momento ogni minuto risparmiato è importante. Adesso andiamo a giocare questa ennesima final four, che è una grande soddisfazione, ci teniamo tantissimo”.

    Si è giocato con il pallone Molten e non con il Mikasa, ormai utilizzato anche in campionato: “Abbiamo avuto qualche piccola difficoltà questa settimana, io ho deciso di rischiare un po’ prima della Champions e delle partite di campionato delle settimane precedenti perchè con un pallone che non siamo più abituati ad usare sapevo che qualche difficoltà l’avremmo avuta in battuta e in ricezione, è una questione di allenamento. Dovremo continuare in questi giorni ad allenarci col Molten sperando di fare qualcosa di più in ricezione”.

    Verso la fine del terzo set spazio alla panchina: “Tutta la squadra sta lavorando da tanto tempo insieme, la condizione di tutta la squadra è buona e credo che in questo momento risparmiare qualche minuto sia importante e quando ho visto il risultato che stava scivolando via e l’atteggiamento complessivo molto buono della squadra non ho esitato a cambiare qualche giocatrice e tutte hanno fatto molto bene“.

    Per coach Santarelli si tratta della settima Final Four consecutiva conquistata con la maglia dell’Imoco: “Questo, ho sempre detto, è un trofeo un po’ particolare, che nelle mie prime stagioni mi ha fatto soffrire tanto e poi mi ha dato grandi soddisfazioni nelle ultime tre. Sappiamo che il livello è molto alto, adesso festeggiamo questa bella final four ottenuta e domani vedremo chi sarà il nostro avversario. Non è facile fare pronostici, ovvio che Novara ha quel pizzico in più di esperienza e fisicità. In ogni caso sarà un avversaria tosta, e visto il livello molto alto di questo campionato sarà forse una delle più belle final four degli ultimi anni”.

    Marina Lubian: “Siamo molto contente, nelle ultime partite eravamo partite un po’ scariche mentre oggi siamo riuscite a partire bene dall’inizio. Il cambio pallone? Io non sento molta differenza, cambia forse un po’ sulla battuta e l’impatto, ma onestamente pensavo peggio”.

    La centrale si dimostra ben recuperata, per lei 80% in attacco: “Abbiamo recuperato un po’ alla volta, ora sto molto meglio. Sono molto contenta perchè essere a questo livello appena rientrata significa che al fianco hai dei professionisti niente male e sono molto contenta per questo”.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    La Prosecco Doc Imoco Conegliano è la prima semifinalista. Cuneo spazzata in 3 set

    Di Roberto Della Corna

    Il primo dei 4 quarti di finale di Coppa Italia Frecciarossa non regala sorprese, spedendo direttamente in Final Four le Campionesse d’Italia in carica della Prosecco Doc Imoco Conegliano.

    Le Pantere non hanno dovuto sudare le cosiddette sette camicie per sbarazzarsi delle Gatte della Cuneo Granda S.Bernardo, capaci di tenere testa alle molto più quotate avversarie solamente in pochissimi tratti della gara. Le biancorosse si sono dovute arrendere in soli 3 set alle gialloblu, con parziali nettamente a favore delle padrone di casa.

    Conegliano ha fatto la voce grossa soprattutto nel fondamentale del muro, dove si sono registrati ben 10 blocks contro il nulla piemontese. In attacco, poi, la solita Haak (17 punti finali) ha sfruttato al meglio l’ottima regia di Wolosz, mentre per le piemontesi le uniche note lievemente positive derivano dalla giovane leva di Diop (10), schierata a sorpresa nel 6+1 titolare di Zanini.

    La cronacaSantarelli schiera dall’inizio Wolosz-Haak, Lubian-Fahr, Plummer-Robinson con De Gennaro libero; mentre Zanini risponde con Signorile-Diop, Cecconello-Hall, Kutzetsova-Szakmary più Caravello libero.

    Conegliano parte subito determinata in avvio di partita e doppia subito le avverasarie sul 6-3 grazie al doppio muro di Lubian, con le padrone di casa he prendono le misure in men che non si dica e scappano grazie al muro di Wolosz sul 14-8, il quale obbliga Zanini al primo time-out dell’incontro. Fahr replica il fondamentale sul 17-8. Cuneo non riesce a reagire ed Haak ne approfitta: 25-12.

    Nonostante la Granda S.Bernardo cerchi di reagire, le sorti del secondo set sembrano andare per il medesimo verso del primo. La parallela di Plummer vale il doppiaggio sul 6-3, con il servizio vincente di Haak che sigla il 12-8 che manda la panchina piemontese al tempo. Kuznetsova non si arrende e riporta al solo break il divario con la diagonale del 15-13, ma la coppia Fahr-Robinson non accetta quanto indicato ed allunga nuovamente sul 21-15. L’ace di Kuztestova riporta una booccata d’ossigeno nelle bombole piemontesi sul 21-18, dove, però, la solita Haak alza la voce e, con una doppietta al millimetro dai 9 metri, regala il 25-19 alle Pantere, portando il parziale sul 2-0.

    Le ospiti provano a restare nella partita con Diop, ma i propri attacchi vengono prontamente stoppati da Wolosz prima e Fahr, poi, col punteggio che si porta sull’8-4. Robinson in pipe tenta la fuga sul 13-5, che riesce. Diop, tra le più posotove tra le sue. manda fuori il 20-10, consentendo, infine, la rapida chiusura dell’incontro di Samedy in parallela: 25-12 e 3-0 finale.

    Prosecco Doc Imoco Conegliano-Cuneo Granda S.Bernardo 3-0 (25-12, 25-19, 25-12) Prosecco Doc Imoco Conegliano: Fahr 8, Haak 17, Robinson-Cook 14, Lubian 8, Wolosz 4, Plummer 10, De Gennaro (L), Gennari 1, Samedy 1, Squarcini, Carraro. N.E. Bardaro (L), De Kruijf, Gray. All. Santarelli. Cuneo Granda S.Bernardo: Kuznetsova 8, Cecconello 1, Diop 10, Szakmary 10, Hall 3, Signorile, Caravello (L), Gay (L), Magazza, Klein Lankhorst, Caruso, Drews. N.E. Gicquel. All. Zanini. Arbitri: Curto Giuseppe, Carcione VincenzoNote: Spettatori: 2330. Durata set: 20′, 27′, 22′. Tot. 1h 9′. MVP: Monica De Gennaro (Prosecco Doc Imoco Conegliano)

    (articolo in aggiornamento) LEGGI TUTTO

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    Sarah Fahr al QS: “Salvata da un libraio, incontrarlo mi ha cambiato la vita”

    Nella carriera di uno sportivo ci sono cadute dalle quali ci si rialza subito e altre che rischiano di stenderti mettendo un punto. Un punto che può rappresentare la fine di una storia o essere trasformato in uno dei tanti punti e a capo all’interno del proprio racconto. Sarah Fahr questo tipo di cadute le conosce entrambe a causa di due brutti infortuni. “La prima volta lo stop non mi era pesato, anche se fu lunga. Ma dopo la riabilitazione, alla quinta gara con Conegliano mi sono rotta di nuovo lo stesso legamento crociato. E lì mi è crollato il mondo addosso, vedevo tutto nero” racconta la centrale in una bella intervista rilasciata al collega Doriano Rabotti per il QS.

    Da questa seconda caduta, insomma, Fahr credeva di non riuscire più a rialzarsi, poi tutto cambiò durante un viaggio in treno: una giornata come tante, un incontro casuale, due chiacchiere e… tutto cambia trasformando quel punto finale in un altro punto e campo che rimanda a un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere. A maggior ragione in questo caso, perché a “salvare” Fahr sono stati proprio i libri. Anzi, per essere proprio precisi, un libraio.

    “Stavo andando a Roma per la seconda operazione – racconta la 21enne nativa di Kulmbach, in Baviera –. In treno un signore si accorge che sto leggendo un libro e inizia a parlarmi. Era un libraio di Conegliano, coincidenza. Mentre gli raccontavo la mia storia vedevo che non faceva le facce degli altri, che mostravano tutti compassione. Lui non era dispiaciuto. Ho capito perché quando mi ha raccontato la sua storia”.

    “Era nato semiparalizzato – prosegue – e ci aveva messo 18 anni di fisioterapia per camminare. Ho pensato: io dopo un mese tornerò a fare una vita normale, e mi lamento? Stai zitta e mettiti lì con la testa”.

    Grazie a quell’incontro, dunque, la ragazza figlia di uno skipper tedesco che a 12 anni preferì abbandonare le regate (gareggiava nella categoria Optimist con la sua barca a cui aveva dato il nome di “Streghetta del mare”, ndr) per paura “delle onde grosse del mare d’inverno”, alla fine l’onda più grande è riuscita a cavalcarla.

    Altro incontro casuale Fahr lo aveva fatto diversi anni fa in un negozio di bricolage, dove vide un post con la scritta “Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà”. Motto che ora ha fatto suo: “Mi capitò in mano un po’ per caso, ora è diventata la frase della mia vita”. Che il prossimo sogno sia quello di tornare a vestire l’azzurro? Noi glielo auguriamo di tutto cuore. LEGGI TUTTO

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    Simone torna a Conegliano, ma con Vallefoglia: “Il loro segreto? Fanno sempre scelte giuste”

    Di Redazione

    “Il segreto di Conegliano è sicuramente la società: lungimirante, capace di mettere fin da subito le cose giuste al posto giusto. Parlo di organizzazione societaria, con persone in ruoli giusti per prendere decisioni importanti: hanno puntato su un allenatore giovane, che non ha avuto esperienze di alto livello ma che è stato protetto, hanno creduto molto in lui, gli hanno dato fiducia, affiancandolo con uno staff forte e adeguato, che lavorasse per lui. E poi le giocatrici: anche grazie a disponibilità economiche importanti, hanno sempre fatto scelte giuste, rinnovando anno per anno senza lasciare andare pezzi importanti come De Gennaro, De Krujif e Wolosz”.

    Alessio Simone, oggi viceallenatore della Megabox, ha trascorso tre anni a Conegliano, la squadra campione d’Italia che sabato sera (ore 20, al Palaverde di Treviso, con dirette su volleyballworld.tv e Radio Incontro) si troverà di fronte la Megabox Ondulati Del Savio.

    Sulla carta, le gialloblù non hanno punti deboli, ma le Tigri possono contare sui passi avanti fatti in questo avvio di girone di ritorno e alla bella prestazione con Scandicci, che però non è stata sufficiente per vincere. “Abbiamo giocato una buona partita, in maniera molto ordinata, per un bel po’ di tempo siamo riusciti a tenere alto il livello di ricezione e della difesa contro una squadra con attaccanti di grande qualità – dice Simone –. È stata un’arma importante, ma è ovvio che contro una squadra così si deve sempre giocare al 110%, non ci siamo riusciti e in quel momento sono emerse le individualità di Scandicci”.

    E con Conegliano? “Dobbiamo fare la stessa cosa, sapendo che sarà una partita molto complicata. Proveremo a replicare la partita di domenica scorsa, partendo dal servizio, tenendo alto il livello anche della ricezione-difesa”.

    Torna Kosheleva out sette giorni fa: questa settimana,se si esclude il primo allenamento in cui era ancora un po’ indebolita, si è allenata bene come tutta la squadra. “Tatiana ha lavorato molto puntando su alcuni fondamentali: è sicuramente una giocatrice importante, che potrà dare di più in partita”.

    Anche per Eleonora Furlan quella di sabato sarà la partita dell’ex. “Si è integrata bene e subito nel nostro gruppo – dice Simone –: se verrà chiamata in causa da Mafrici, sono certo che risponderà sicuramente. Certamente non sarà un ingresso così semplice per lei, perché fino a poco più di un mese fa si stava allenando con loro. Di contro potrebbe essere un vantaggio, visto che ha lavorato a lungo con loro”.

    La centrale veneta si è detta emozionata nel tornare al Palaverde. E le sensazioni di Alessio Simone? “Lo sarò anch’io dopo i tre anni bellissimi che ho passato a Conegliano – risponde –. A causa del Covid e di altre problematiche non sono più tornato su quel campo, ci sono stato solo come spettatore e per salutare gli amici. Non vedo l’ora di tornare lì dentro, in mezzo al pubblico, tra persone fantastiche e di giocare contro queste atlete fortissime, perché comunque è una sensazione molto bella”.

    Nessun rimpianto per aver lasciato Conegliano all’inizio di questa stagione? “I rimpianti ci sono sempre – risponde il viceallenatore della Megabox –. A Conegliano ci sarei rimasto volentieri, ma le scelte sono state diverse, però quando si passano anni così belli la maggior parte dei ricordi che rimangono sono belli, piacevoli. Andrò lì portandomi dietro queste emozioni e sicuramente sarà una giornata particolare”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO