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    Conegliano, sempre Conegliano: Plummer riporta le Pantere in paradiso al tie-break

    Conegliano, ancora Conegliano, sempre Conegliano: l’Imoco è campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia. A decidere la Champions League femminile è un tie-break vinto nel segno di Plummer per 15-9. Per Milano serata da incubo per Egonu, “ingabbiata” dalla strategia a muro che Santarelli le ha cucito su misura. Da segnalare invece l’ottima prestazione da leader di una monumentale Sylla sotto lo sguardo attendo del ct Velasco.

    Milano inizia il match con le gambe che tremano e con una Daalderop, titolare a sorpresa, che lascia quasi subito il posto a Cazaute. Conegliano, invece, appare subito in palla, presa per mano dalla solita Haak (7 punti in avvio con il 70% in attacco) che non sbaglia quasi nulla, e De Kruijf, schierata da Santarelli nello starting six (al posto di Lubian) a fare reparto con Fahr, quest’ultima vista girare in stampelle da quando è arrivata ad Antalya eppure regolarmente in campo senza alcun problema apparente.

    Nonostante una Egonu stranamente sottotono, colpa però della pressante marcatura a muro ben studiata da Santarelli, Milano si dimostra un diesel e aggrappandosi a Rettke e Sylla riapre il match vincendo col fiato in gola il secondo parziale per 23-25, dopo aver sprecato di suo pugno ben tre set point, salvo poi spegnere ancora l’interruttore nel terzo set. Maggior equilibrio nel quarto, poi Gaspari pesca dal mazzo due jolly, Malual e Bajema, e si va sul 2-2.

    Nel tie-break è sfida nella sfida tra Sylla e Plummer, ma alla fine la firma sulla coppa la mette l’americana.

    foto Cev

    Sestetti: Santarelli schiera Haak opposta a Wolosz, Plummer e Robinson-Cook in banda, Fahr e De Kruijf al centro, De Gennaro libero. Gaspari risponde con Orro al palleggio, Egonu in posto 2, Sylla e a sorpresa Daalderop in 4, Folie e Rettke coppia centrale, Castillo libero.

    1° SET – La finale femminile di queste Super Finale regala subito grande spettacolo. Si parte con grandi difese e un rally point deciso alla fine dal mani-out di Plummer. L’Imoco scappa subito via portandosi sul 5-1 grazie a un ottimo contenimento a muro e alle diagonali chirurgiche di Haak (7-3). In queste battute iniziali Milano appare subìre la tensione del grande appuntamento e Orro si aggrappa all’esperienza di Sylla nel tentativo di dare la scossa. L’ex capitana azzurra, sotto gli occhi del ct Velasco in prima fila, ne mette due dei suoi in attacco e risponde presente anche a difesa della seconda linea permettendo di sbloccarsi anche ad Egonu (9-7), ma sul 13-8 Gaspari è costretto a chiamare time-out per mettere ordine e forse infondere un po’ di tranquillità alle sue giocatrici.

    foto Cev

    De Kruijf piazza anche l’ace che vale il +6 per l’Imoco, già lanciata verso la conquista del primo set apparentemente senza aver ingranato ancora le marce alte. Egonu risponde a tono, dai nove metri, ma dall’altra parte Plummer continua a perforare a occhi chiusi il muro alzato da Orro e Rettke (18-10). Gaspari richiama in panchina Daalderop per Cazaute nel tentativo di smuovere qualcosa, e la francese risponde subito presente andando a segno in battuta. Sul punteggio di 18-13 questa volta a fermare il gioco è Santarelli che poi manda in campo (e in battuta) Lubian per Fahr. Milano continua a sbagliare, colpa soprattutto di diverse palle alzate in maniera non impeccabile da Orro, e Conegliano alla fine chiude con un pesantissimo 25-14.

    foto Cev

    2° SET – Nel secondo set la vero Volley torna a girare: Orro ha le mani decisamente più ferme e precise, Rettke inizia a murare ed Egonu a segnare con più regolarità. Morale della favola, al giro di boa le brianzole sono avanti addirittura 9-17 sfruttando pure un turno più che prolifico dalla linea dei nove metri di Malual (2 ace e parziale di cinque a zero).

    La reazione delle Pantere è però rabbiosa e il gap si riduce presto da 8 a 3 punti (14-17). Incredibile ma vero, inizia a sparare a salve anche Haak e la squadra di Gaspari inizia a credere seriamente di poter riaprire la partita. Rettke giganteggia a centro rete, ma contro Wolosz e compagne non basta. In attesa che Egonu vesta il mantello di supereroina di queste notti di Champions, è Sylla a tirare la carretta, e per ora tanto basta perché si gira campo sull’1-1 con l’Allianz che fa suo il set con il punteggio di 23-25.

    foto Cev

    3° SET – Nel terzo set Conegliano torna a fare Conegliano, come nel primo (6-1), ma pure Egonu inizia a piazzare le sue diagonali strettissime (6-4). Ciò nonostante, l’Imoco questa volta alza davvero i giri del suo gioco e prende presto il largo (13-8, 19-12).

    Gaspari getta nella mischia Malual per Egonu (appena 1 punto per lei) e Daalderop per Sylla, forse nel tentativo di far rifiatare le sue stelle battezzando già perso questo set. Girandola di cambi anche per Santarelli che manda in campo Lubian e Bardaro per Fahr e Plummer. Il set, però, come detto, e forse intuito da entrambi i tecnici, vola via senza storia, al netto di una tardiva reazione della Vero Volley, fino al 25-19 finale “stampato” da Haak.

    foto Cev

    4° SET – Decisamente più equilibrato l’inizio del quarto set con le squadre che si rispondono colpo su colpo, anche in fatto di break (8-10 Milano, 10-10). Se Egonu non passa il merito è del muro-difesa dell’Imoco che la marca quasi a “uomo”, calcisticamente parlando. Ma sempre a muro è anche la Vero Volley a trovare punti pesanti, ora anche con Folie.

    Dai nove metri Egonu allarga ancora la forbice (12-15) e poi inizia a trovare una certa regolarità anche in attacco. A opposto risponde opposto e con Haak le Pantere si rifanno ancora sotto (17-18) costringendo Gaspari a fermare il gioco, poi un altro giro di estrema efficacia al servizio di Malual riporta Milano sul +4 (18-22). Conegliano perde anche la misura (errori di Haak e Plummer) e il tie-break inizia a intravedersi all’orizzonte. Dalla panchina Gaspari pesca pure un altro jolly, Bajema, e le sue alla fine portano a casa il set per 19-25.

    foto Cev

    5° SET – Primo punto di Plummer, risponde subito Sylla poi con un ace arriva il break di Conegliano (3-1). Ancora Sylla, murone su Haak, ristabilisce la parità ai 5. Castillo tira su la qualunque, ma in generale si assiste a grandissime difese e recuperi su entrambi i lati della rete. Altro break pescato dall’Imoco al termine di un altra azione infinita e si gira campo sull’8-6.

    Va a segno anche Plummer e sotto di tre Gaspari chiama time-out. Sylla ne mette a terra un’altra, ma Plummer, ancora lei, fa 11-7 e poi, sempre lei, mura pure su Egonu. 12-7 e altro time-out di Gaspari, ma ormai le Pantere vedono il traguardo. Sylla, grandissima prestazione la sua, è l’ultima ad alzare bandiera bianca per Milano, ma alla fine la Champions va nella bacheca dell’Imoco, e per le Pantere è la seconda dopo quella alzata nel 2021.

    A. Carraro Imoco Conegliano – Allianz Vero Volley Milano (25-14, 23-25, 25-19, 19-25, 15-9)A. Carraro Imoco Conegliano: Plummer 21, Robinson Cook 10, Squarcini, De Kruijf 6, Gennari, Lubian 2, De Gennaro (L), Haak 23, Bugg, Wolosz 3, Lanier 2, Fahr 9, Bardaro, Piani (L). All. Santarelli.Allianz Vero Volley Milano: Cazaute 10, Malual 3, Heyrman, Folie 7, Orro 2, Prandi, Pusic, Rettke 7, Bajema 1, Sylla 13, Egonu 19, Daalderop, Candi, Castillo (L). All. Gaspari.

    Dal nostro inviato Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Wolosz e Santarelli verso Antalya: “Carichi per l’ultimo obiettivo. I precedenti con Milano non contano”

    Domenica 5 maggio alle ore 19.00 italiane ad Antalya (Turchia) la A. Carraro Imoco Volley Conegliano dopo una stagione europea finora immacolata (10 partite, 10 vittorie), sfiderà nella cinquantesima e ultima partita stagionale un’altra squadra italiana, l’Allianz Milano, nella SuperFinal di Cev Champions League. Finora in stagione per le Pantere 47 vittorie e 2 sconfitte.

    E’ la quarta finale di Champions per le Pantere di Conegliano, che sono partite ieri per la Turchia al gran completo e verranno seguite da un centinaio di tifosi gialloblù in trasferta dall’Italia. Oggi dalle 10 alle 10.30 il Media Meeting della CEV con capitane e allenatori.

    La capitana Joanna Wolosz, che giocherà domenica la sua 210° partita in carriera in Champions League: “A una settimana dalla grande felicità per la conquista del nostro sesto scudetto, assorbite le emozioni e le fatiche di una grande finale con Scandicci siamo cariche per questo ultimo obiettivo stagionale, a cui teniamo tantissimo. Giocare un playoff di questo livello e una finale con quattro partite durissime è stata la migliore preparazione per questa SuperFinal. Milano è certamente più riposata di noi perchè da un po’ di tempo stanno preparando questa partita, ma noi mentalmente dopo aver giocato e vinto una battaglia del genere certamente siamo pronte e allenate bene a partite dove non si molla dal primo all’ultimo pallone. Vincere e soprattutto vincere dopo aver superato grandi difficoltà aiuta.”

    Quale atmosfera aspettarsi in Turchia? “Ricordiamo Antalya per aver vinto lì il Mondiale l’anno scorso, è un posto che ci dà grandi ricordi, ci sarà tanto tifo anche neutrale, chissà che il pubblico turco con Dani e Bella dalla nostra parte, he lì sono idoli, sia dalla nostra parte. Comunque ci sarà un’atmosfera bellissima, ci saranno anche tanti nostri sostenitori e non vediamo l’ora di giocare questa partita che sogniamo da tanto tempo.”

    Foto CEV

    E infine la chiave del match secondo la regista polacca: “Abbiamo visto con Scandicci, ma anche nelle precedenti sfide stagionale con Milano, che quando funziona la nostra battuta e riusciamo a mettere in moto la nostra correlazione muro-difesa è difficile per le nostre avversarie, quindi sarà quello secondo me il fattore decisivo per noi. Ovviamente tutti parlano della sfida delle opposte tra Bella e Paola, due fuoriclasse, ma secondo me sarà con il gioco di squadra e con la difesa che potremo fare la differenza. Quello che è certo è che non dobbiamo pensare nemmeno lontanamente alle precedenti sfide con Milano di questa stagione, sarà un match tutto diverso dai quattro che l’hanno preceduto, questa è la partita più importante e l’Allianz arriverà determinata e vogliosa di riscattare anche l’uscita in semifinale di campionato, sarà una grande sfida che non vede una squadra favorita. Noi vogliamo finire con una vittoria e un altro trofeo, manca l’ultimo passo, il più difficile, siamo consapevoli che possiamo farlo e ora dopo aver lavorato tanto dobbiamo dimostrarlo in campo domenica giocando una grande partita.”

    A Wolosz fa eco l’analisi di coach Daniele Santarelli: “Fino ad ora è stata una bellissima stagione, playoff culminati con una finale intensa e combattuta con Scandicci dopo aver superato un altra avversaria tosta come Novara, abbiamo già conquistato lo scudetto, la coppa italia e la supercoppa, questo è l’ultimo passo, quello che potrebbe consegnare agli annali un’annata davvero eccezionale, sarebbe fantastico e siamo qui in Turchia per provare l’impresa. “

    Foto Rubin/LVF

    Milano ferma da un po‘, Conegliano “in ritmo” dopo la finale scudetto terminata una settimana fa: “Giochiamo con Milano che non scende in campo da un po’ di tempo, noi invece siamo rimaste sempre in ritmo con le battaglie dei playoff, è difficile dire se da questa situazione diversa siamo avvantaggiati noi o loro, ci sono dei pro e dei contro in entrambe le situazioni, alla fine sono sicuro che vantaggi e svantaggi si equilibrano e sarà il campo a decidere la più meritevole di conquistare questo importante trofeo.

    Santarelli in Turchia è di casa essendo l’allenatore della Nazionale e Antalya evoca bei ricordi per le Pantere: “Sì, Antalya per me riserva dolci ricordi, il Mondiale vinto due anni fa, il VNL con la nazionale turca, a me fa sempre piacere tornare in Turchia dove la pallavolo è seguitissima e posso ritrovare tante persone che conosco per l’esperienza con la nazionale, sono certo che domenica sia per la maschile che gioca prima di noi che per la nostra finale ci sarà una bellissima atmosfera.“

    I precedenti, quattro in questa stagione, sorridono tutti alle Pantere: “I precedenti stagionali sono stati molto diversi, a volte abbiamo vinto bene, altre abbiamo sofferto come nella complicata finale di Coppa Italia, ma ora non contano più nulla le altre partite, giochiamo entrambe l’ultima gara della stagione, la più affascinante, e non ci sono favorite. Entrambe le squadre hanno preparato bene questo impegno e si daranno battaglia con tutte le armi a disposizione per conquistare la Champions. E’ sempre difficile vincere questo trofeo e noi lo sappiamo bene, così come è quasi un’impresa anche arrivare alla finale. Adesso ci siamo, abbiamo i nostri tifosi che verranno a sostenerci e abbiamo tanta voglia di chiudere in bellezza la stagione, le ragazze ci tengono tanto e daranno il massimo per fare felici e ripagare di tanti sforzi i nostri incredibili tifosi, il club, gli sponsor e tutti coloro che ci hanno sostenuto nelle fatiche di questa stagione.”

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano e Milano alla sfida decisiva: tutto sulla Super Final femminile

    È tutto pronto ad Antalya per le attesissime Super Finals di Champions League: nel torneo femminile l’attenzione di tutti gli appassionati del mondo (e anche di quelli locali, nonostante l’incongrua location) saranno catalizzati dalla prima finale tutta italiana dal 2019 a oggi, quella tra A.Carraro Imoco Conegliano e Allianz Vero Volley Milano. Scopriamo tutto sulle due finaliste e facciamo partire il conto alla rovescia per la sfida, in onda su DAZN alle 19 di domenica 5 maggio!

    Foto Rubin/LVF

    I PRECEDENTI – Si parte da un dato schiacciante: le 29 vittorie a 5 per le gialloblu nella storia dei confronti tra le due squadre (13 nelle ultime 15 sfide) e le 4 su 4 di questa stagione, tra cui le finali di Coppa Italia e Supercoppa Italiana vinte dalla formazione di Santarelli. Milano deve ribaltare anche il risultato del confronto europeo vissuto nella stagione 2021-2022, quando le due squadre si incrociarono nei quarti di finale (ma in realtà era di fatto una semifinale, vista l’esclusione delle formazioni russe) e l’Imoco si impose per 3-0 e 3-1.

    IN EUROPA – L’esperienza è ovviamente tutta dalla parte di Conegliano, che di finali ne ha già disputate 4, anche se ne ha vinta solo una (tra le sconfitte c’è proprio quella del 2019 nel derby con Novara), mentre per Milano si tratta di una prima volta storica. A livello individuale, invece, le cose cambiano: tra le Pantere non ci sono giocatrici che abbiano vinto più di una Champions (Haak e Robinson l’hanno conquistata con il Vakif), mentre nelle file di Milano fa saltare il banco Paola Egonu, che ad Antalya disputerà la sua quinta finale consecutiva con 4 squadre diverse, 3 successi all’attivo, tra cui quello contro l’Imoco a Berlino, e altrettanti premi di MVP. La rosa dell’Allianz, inoltre, comprende ben 4 giocatrici che hanno disputato l’ultima finale a Torino: Egonu, Daalderop e Bajema con il VakifBank, Heyrman con l’Eczacibasi.

    Foto Vero Volley

    PREPARAZIONE – Una variabile inedita e potenzialmente importante è la diversa marcia di avvicinamento all’evento delle due squadre: Milano ha disputato la sua ultima partita il 10 aprile, data dell’eliminazione dai Play Off per mano di Scandicci, mentre Conegliano è scesa in campo fino al 27, giorno di Gara 4 della finale vinta contro le toscane. Più di due settimane che possono fare la differenza in termini di dispendio di energie fisiche e mentali, ma anche di preparazione. Forse anche per questo le Pantere hanno scelto di arrivare nella sede della finale un giorno prima delle rivali: la delegazione gialloblu è partita giovedì 2 maggio, mentre l’Allianz Vero Volley si muoverà venerdì 3, con un charter in partenza da Verona in condivisione con l’Itas Trentino maschile.

    LE CHIAVI TATTICHE – Inutile girarci intorno: in questa stagione (e non solo) il rendimento di Milano è stato legato a doppio filo alla continuità della battuta, così come i problemi in ricezione di Plummer e/o Robinson sono stati gli unici in grado di condizionare Conegliano nei momenti più difficili della stagione: vedi l’andata delle semifinali contro l’Eczacibasi o alcuni passaggi della Finale Scudetto contro Scandicci. Sarà quindi importantissimo per Orro e compagne spingere da subito a mille al servizio, tanto più che l’Imoco in molte partite ha dimostrato la tendenza a non performare al meglio nel set d’apertura. Lo stesso discorso vale ovviamente anche a parti invertite, ma Milano ha paradossalmente un piccolo vantaggio: la sua distribuzione maggiormente sbilanciata sull’opposta non richiede necessariamente una ricezione perfetta per funzionare, naturalmente a patto di non incassare punti diretti.

    Foto CEV

    INCOGNITE – Un dubbio a testa per i due coach nella composizione del sestetto iniziale. Santarelli, approfittando dell’assenza di limitazioni per le straniere, ha sempre preferito Robin De Kruijf a Marina Lubian al centro: con ogni probabilità farà altrettanto ad Antalya, considerando anche che si tratterà dell’ultima partita nella carriera dell’olandese. Ma l’eccezionale stato di forma della centrale azzurra potrebbe insinuare una pulce nell’orecchio del tecnico umbro… Dal lato di Milano, la “pazza” idea di Gaspari potrebbe essere quella di schierare Kara Bajema invece di Helena Cazaute in posto 4, al fianco di Myriam Sylla: la statunitense non ha azzeccato praticamente nulla in stagione, ma ha esperienza a questi livelli e una fisicità che potrebbe incidere in attacco e in battuta. Senza dimenticare che in panchina c’è anche il jolly Nika Daalderop. Ci sarebbe poi anche un ballottaggio tra Laura Heyrman e Dana Rettke al centro, ma il tecnico della Vero Volley finora ha sempre preferito la belga e non ha dato segnali di voler cambiare orientamento.

    STATISTICHE – In questa edizione della Champions Conegliano ha vinto tutte le partite disputate, andando una sola volta al tie break (nella semifinale di andata con l’Eczacibasi), mentre Milano ha perso una partita nel girone iniziale contro il VakifBank e il ritorno della semifinale contro il Fenerbahce, vincendo però il decisivo Golden Set. Le gialloblu hanno fatto molto meglio delle rivali al servizio, con 2,05 ace a set contro 1,22, mentre a muro prevale nettamente l’Allianz con 3,56 block vincenti a set contro 2,26. Più sfumata la differenza negli altri fondamentali: in ricezione 26% per Milano e 24% per Conegliano, in attacco 47% per l’Imoco e 45% per le lombarde. A livello individuale Isabelle Haak è la seconda miglior realizzatrice dietro Boskovic, con 221 punti (6,14 a set), e Paola Egonu la terza con 199 (media di 5,53); a muro Dana Rettke, pur partendo spesso dalla panchina, è terza in assoluto con 27 block vincenti (0,93 a set), Robin De Kruijf ottava con 22, e sono ben piazzate anche Egonu e Heyrman (21 a testa). Al servizio si distingue ancora Haak, quarta con 18 ace (0,5 a set), mentre Egonu è settima con 14 (0,39).

    Foto CEV

    EMOZIONI – Qui si entra ovviamente nel campo dell’imponderabile, un fattore che spesso diventa decisivo. Conoscendo lo spirito “cannibale” di Santarelli difficilmente Milano potrà contare su una Conegliano appagata, ma su una Conegliano un po’ stanca magari sì, vista la durezza della serie decisiva per lo scudetto contro Scandicci. Inciderà di più la voglia di riscatto dell’Allianz Vero Volley, reduce da una stagione senza trofei e in cui brucia ancora l’eliminazione in semifinale Play Off, oppure la carica di giocatrici come Robinson, De Kruijf e Plummer, decise a chiudere il loro ciclo a Conegliano con un ennesimo trionfo? E quanto peserà l’orgoglio di Paola Egonu, abituata a prestazioni perfette nelle gare che contano (basta citare i 40 punti della finale dello scorso anno) e messa un po’ in ombra in questa fase della stagione da rivali come Antropova e la stessa Haak? Tutte domande a cui solo il campo e a cui aggiungiamo un ulteriore elemento di “fattore umano”: lo stato d’animo di Marco Gaspari, che, proprio nelle stesse ore della finale, attende la nascita di suo figlio…

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    Supercoppa di A1 e Coppe Europee, ecco tutte le squadre ammesse

    A seguito delle decisioni della Lega Pallavolo Serie A Femminile in merito all’annullamento dei Playoff Challenge e dei risultati dei Playoff e della Finale Scudetto, sono ufficiali le squadre che parteciperanno alla Supercoppa Fineco e le aventi diritto alle Coppe europee. 

    SUPERCOPPA FINECO 2024Prosecco Doc Imoco Conegliano – Allianz Vero Volley Milano

    COPPE EUROPEE 2024-25CEV Champions LeagueProsecco Doc Imoco ConeglianoSavino Del Bene ScandicciAllianz Vero Volley Milano

    CEV Volleyball CupIgor Gorgonzola Novara

    CEV Challenge CupReale Mutua Fenera Chieri ’76

    WEVZA CupAeroitalia Smi Roma

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tutti i roster della Serie A1 femminile 2024-2025

    Con la conclusione ormai imminente del campionato di Serie A1 femminile, è venuto il momento di fare il punto sul volley mercato, che ormai da diversi mesi è in pieno fermento. Andiamo quindi alla scoperta dei roster delle squadre che disputeranno il campionato 2024-2025 (all’appello manca ancora la seconda promossa dalla A2), costantemente aggiornati con le ultime novità ufficiali e i “rumors”.

    Ecco come leggere la tabella: in bianco le giocatrici confermate, in arancione le novità; i nomi in grassetto sono quelli già ufficializzati dalle società.

    La novità più annunciata e attesa in casa Conegliano sarà l’arrivo della fuoriclasse brasiliana Gabi, che formerà una coppia da sogno con la cinese Zhu Ting per sostituire Plummer e Robinson. Finita l’era De Kruijf, ecco Cristina Chirichella e (forse) la giovane Manfredini; interessanti innesti in panchina con la giapponese Nanami Seki e la polacca Martyna Lukasik.

    Salutato Massimo Barbolini, in partenza per gli USA, la Savino Del Bene attende di ufficializzare il nuovo tecnico Stéphane Antiga. In campo tante conferme importanti, ma il reparto di posti 4 sarà fortemente rinnovato: per ora i nomi caldi sono quelli di Kotikova e Bajema. L’innesto di Baijens al centro è pesante così come i ritorni di Mingardi e Castillo, ma riuscirà la dominicana a trovare spazio nel delicato equilibrio tra italiane e straniere?

    Sarà una Milano ancora più azzurra quella della prossima stagione, con il ritorno di Anna Danesi e l’arrivo di Elena Pietrini a supportare le confermate Orro, Egonu e Sylla. La partenza di Castillo lascia aperti gli interrogativi sul ruolo di libero, per ora affidato a Pusic, mentre sono intriganti gli innesti delle giovani Kurtagic e Gelin per la panchina.

    Cambia decisamente volto la squadra di Lorenzo Bernardi con la conclusione dei lunghi cicli di Chirichella e Bosetti e la partenza di Danesi. In arrivo da Firenze il trio Ishikawa–Alsmeier–Mazzaro, da Vallefoglia la certezza Aleksic e da Conegliano Squarcini, più le scommesse Kadochkina e Mims; da verificare il recupero di Orthmann dopo il grave infortunio dello scorso anno.

    Dopo un’altra grande annata culminata nella conquista della CEV Cup, Chieri saluta la capitana Grobelna e la regista Malinov, ma non abbassa l’asticella: parlano chiaro i rinnovi con Skinner, Zakchaiou e Omoruyi e l’arrivo di Van Aalen in palleggio, mentre in posto 2 si punta sul ritorno in Italia di Gicquel. Tanti e interessanti i rinforzi per la panchina.

    Reduce dalla miglior stagione della sua storia, Pinerolo non molla e rilancia: certi gli arrivi di Perinelli e Smarzek da Casalmaggiore, in attesa di ufficializzazione quelli delle centrali Gryka e Sylves. Da verificare l’assetto in posto 4, dove i nomi che circolano sembrano un po’ troppi: di certo il recupero di D’Odorico sarà un “acquisto” molto importante.

    La prima, storica qualificazione ai Play Off non cambia i piani di Vallefoglia, che va incontro a una nuova rivoluzione. Le uniche conferme sono quelle dell’allenatore Andrea Pistola e di Degradi, Giovannini e Kobzar: per il resto tanti volti nuovi, alcuni pressoché certi come le tedesche Kastner e Weitzel e la bomber Bici, altri da confermare più avanti.

    La squadra della capitale è chiamata a un altro “miracolo” dopo quello compiuto da neopromossa: salutate le colonne Bechis, Rivero e Bici, ma anche la certezza Bia e la sorpresa Valoppi, il confermatissimo Giuseppe Cuccarini avrà di che lavorare. L’idea è quella di puntare su straniere d’esperienza come la palleggiatrice Mirkovic, l’opposta Salas e la centrale Scholzel (quest’ultima da confermare), mentre nel ruolo di libero arriva Giorgia Zannoni.

    Rispedite al mittente le voci di rinuncia alla A1, il Bisonte riparte da 5 conferme: quelle delle palleggiatrici Battistoni e Agrifoglio, della centrale Acciarri e dei liberi Leonardi e Ribechi. Già ufficiali gli arrivi di Bozana Butigan e Giulia Mancini al centro e di Emma Cagnin in posto 4, per una formazione molto “italiana”, come confermerebbero i possibili ingaggi di Malual e Nervini. Ma la novità più importante sarà il tecnico Simone Bendandi, alla prima esperienza da head coach in A1.

    Nuovo logo, nuova proprietà e nuovo allenatore per la UYBA, che dopo la poco felice parentesi Velasco riparte dall’esperienza di Giovanni Caprara. Con lui diverse protagoniste della scorsa stagione – la palleggiatrice Boldini, le centrali Sartori e Lualdi, l’opposta Frosini e la schiacciatrice Piva – e alcune scommesse come il libero Pelloni. Dalle straniere si attendono novità importanti: per ora i nomi che circolano sono quelli della colombiana Olaya e della belga Van Avermaet.

    Deve completamente reinventarsi Bergamo dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata. Il primo colpo del nuovo ds Matteo Bertini riguarda la panchina, con l’arrivo di Carlo Parisi da Firenze: per il resto sono ancora tantissimi i punti di domanda. Poche o nessuna le conferme rispetto allo scorso anno e due nomi molto vicini, quelli di Martina Armini come libero e Michaela Mlejnkova in posto 4.

    Riacquistato (a peso d’oro) il titolo da Casalmaggiore, Cuneo si ripresenta sul palcoscenico della A1 dopo una stagione disgraziata. Proprio dalla VBC arriva il tecnico Lorenzo Pintus, chiamato a confermare il suo ottimo impatto sulla Serie A1, e anche Panetoni e Polder (che avrebbero dovuto giocare in rosa) potrebbero fare lo stesso percorso. Intanto è arrivata l’esperta opposta serba Ana Bjelica, e le novità saranno ancora molte.

    Torna in A1 dopo un solo anno di “purgatorio” la Bartoccini Fortinfissi, al termine di una stagione trionfale. Tra i protagonisti della promozione già confermati il tecnico Andrea Giovi con il suo staff, il libero Imma Sirressi e la centrale Asia Cogliandro. La prima novità ufficiale è la centrale tedesca Anastasia Cekulaev, ma sembrano vicine anche Ungureanu e Gardini.

    Si presenta in A1 da novità assoluta Talmassons, in rappresentanza di un paese di soli 3800 abitanti. La dirigenza continuerà nella sua politica dei “piccoli passi”: il punto fermo è l’artefice della promozione, il coach Leonardo Barbieri. Già definito l’accordo con Pamio, si parla anche della centrale Olinga-Andela; tanti i ruoli ancora da definire, a cominciare da quello del libero, vista la partenza di Negretti. LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della Finale Scudetto: Haak imprescindibile, Zhu discontinua

    La pallavolo è quello sport che si gioca sei contro sei, ed alla fine vince la Prosecco DOC Imoco Conegliano. La formazione allenata da Daniele Santarelli chiude la serie con la Savino Del Bene Scandicci sul 3-1 e mette in bacheca il suo sesto scudetto consecutivo, confermando quella fama di cannibale che le permette di alzare ogni trofeo in Italia dal 2019. Da maggio di quell’anno infatti non c’è alcuna competizione nazionale che sia stata vinta da un’altra squadra, e questo offre la misura della grandezza dell’epopea della compagine gialloblu, che si conferma ancora una volta quella da battere.Ecco le nostre pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della Finale Scudetto.

    Foto Rubin/LVF

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 8,5. Quante altre cose nuove si possono dire su una palleggiatrice del genere? La grandezza di “Asia” rende difficile anche solo cercare qualche nuovo spunto per raccontare la sua legacy, e trovare qualcosa che non sia stato osservato, analizzato e sviscerato è una discreta impresa. A fare la differenza è ancora una volta la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dai match. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali (per lei anche 12 punti di cui 2 ace e 7 muri).

    Isabelle Haak voto 9. Decisiva, determinante, imprescindibile. L’opposta svedese legittima il premio di MVP con una serie di livello assoluto (131 punti con il 50,9% di positività in attacco, 6 ace, 13 muri), impreziosita da una prestazione in gara 3 che resterà negli annali del campionato italiano (41 punti con il 64% di efficacia offensiva, 2 ace e 4 block): si tratta della legittimazione definitiva del talento di “Bella”, un fenomeno sbarcato direttamente da Marte. Infatti, non importa la qualità della ricezione, la velocità dell’alzata, la posizione da cui attacca, né la possibilità di eseguire o meno la rincorsa; il risultato è quasi sempre un colpo vincente. Non importa neppure la composizione del muro, perché la numero 11 sa sempre trovare delle traiettorie e degli angoli indifendibili per potenza e precisione.

    Kathryn Plummer voto 8. Il martello statunitense conferma la qualità di gioco mostrata nel corso della stagione, ed è una fortuna per Conegliano in una serie così combattuta. Non c’è un solo match nel quale Plummer finisca sotto il 40% di positività in attacco (50%, 42%, 56% e 50%) perché, nonostante la grande mole di palloni ricevuti (132) e la stretta marcatura delle toscane, sa estrarre dal cilindro bordate che passano sopra al muro, diagonali stretti, pallonetti, palle piazzate e mani out, un intero campionario da posto 4 di altissimo livello. In ricezione se la cava abbastanza bene (54,1% di positiva e 27,4% di perfetta), pur subendo 9 ace (di cui 5 in gara 1), ma al di là dei numeri bisogna considerare che si prende carico di ben 135 tocchi sui 357 complessivi.

    Kelsey Robinson-Cook voto 7,5. In una Finale Scudetto servono le qualità tecniche e i nervi saldi di chi questi incontri ad alta tensione li ha già giocati. L’esperta schiacciatrice statunitense dimostra di possedere entrambe le doti. Più che i 39 punti e il 38,9% di positività in attacco, comunque non disprezzabili contro un avversario forte come Scandicci, va evidenziato il suo contributo nei fondamentali di seconda linea: in ricezione è una garanzia assoluta (59,5% di positiva e 38,1% di perfetta) e in difesa è sempre attenta e compie recuperi importanti. Insomma, “Kesh” è l’elemento meno dedito ai virtuosismi in grado di tenere saldo l’equilibrio della squadra.

    Foto Rubin/LVF

    Marina Lubian voto 8. Le sue buone prove stanno diventando una consuetudine, da quando ha iniziato a vestire la maglia gialloblu l’anno scorso ad ora, e questa serie non fa eccezione. Contro la sua ex squadra raggiunge ancora una volta un rendimento molto alto, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei Wolosz, come dimostra l’ottimo 59,3% di positività in attacco su una discreta quantità di assist (59). A muro riesce a raccogliere 5 block pur non essendo sempre composta, mentre al servizio si conferma un’arma importante (al netto di 12 errori), non solo per i 9 ace conquistati, ma anche per i 19 break point avviati.

    Sarah Fahr voto 7,5. Viene utilizzata meno di Lubian come attaccante, probabilmente perché aveva sempre davanti Carol e quindi era preferibile fare correre la brasiliana che sfidarne le mani sul posto, ma il numero 19 gialloblu sfrutta comunque bene le occasioni che le sono capitate (24 attacchi vincenti, 5 errori e 2 muri subiti su 40 tentativi). A muro è la migliore delle centrali in campo con 11 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta, mentre in battuta non riesce ad incidere granché, dato che mette a segno 1 ace a fronte di 7 errori.

    Monica De Gennaro voto 8. Prestazioni top per il libero dell’Imoco, che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (64,4% di positiva e 43,8% di perfetta) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle compagne: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi dei frombolieri di Scandicci, ma anche di regalare alzate in bagher molto precise. Tecnicamente spaventosa.

    Foto Rubin/LVF

    Alessia Gennari voto 7. La schiacciatrice emiliana si conferma l’asso nella manica di coach Santarelli: chiamata in causa nel momento più delicato di gara 2, Alessia non sente pressione e nel tie break riesce a mettere in campo una prova di lucidità e carattere (1 attacco vincente, 1 ace e un grande lavoro in difesa). In più, nel resto della serie, entra per portare qualità in seconda linea: detto fatto (54,8% di ricezione positiva).

    Khalia Lanier voto 6. Una fugace apparizione in gara 1 (1 punto) e un ingresso timido in gara 2 (2 punti con il 22% in attacco e il 57% di efficienza in ricezione) sono troppo poco per assegnarle un voto più alto. Per il martello statunitense rimane la soddisfazione di aver vinto il primo Scudetto in carriera.

    Robin De Kruijf voto 6. Nei momenti più delicati di gara 2 e gara 3 entra col piglio di chi non ha nulla da dimostrare. La sua fast non è sempre graffiante (3 su 7 in fase offensiva), anche se a muro porta centimetri importanti nella metà campo dell’Imoco.

    Anna Bardaro voto 6,5. Chiamata in causa per il servizio e il giro dietro, assolve il suo ruolo in maniera ottimale facendo respirare Plummer e dando maggiore solidità alla squadra (56,3% di ricezione positiva e 18,8% di perfetta su 16 palloni).

    Foto Rubin/LVF

    SAVINO DEL BENE SCANDICCI

    Maja Ognjenovic voto 7,5. Se la Savino Del Bene mette in mostra una buona pallavolo in queste Finali Scudetto, parte del merito va sicuramente all’esperta regista serba, che riesce a trasformare in oro qualsiasi tipo di ricezione e gestisce le compagne capendone i momenti e le fasi nel corso delle partite. Poi, come al solito, Maja risulta preziosa con altri fondamentali: qualche bella difesa, 2 muri e battute corte o arrotate con cui prova a creare scompiglio nel sistema di ricezione veneto (3 ace e 1 errore dai nove metri).

    Ekaterina Antropova voto 8,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nel corso della stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La numero 17 rappresenta il braccio armato di Scandicci, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto nel tie break di gara 2 (solo 1 punto dopo averne messi a segno 33 nei set precedenti), ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in tutti gli aspetti del gioco (113 punti complessivi con il 46,6% di positività e 11 errori in attacco, 13 ace, 23 errori al servizio e 10 block).

    Foto Rubin/LVF

    Zhu Ting voto 6,5. Quando tutto fila liscio dà l’impressione di essere un buon fattore (16 punti con il 42% di positività in attacco e 1 ace in gara 1), ma quando il gioco si fa duro non riesce sempre a mettere la palla a terra denotando la mancanza del killer instinct di qualche anno fa: alterna colpi ottimi a colpi meno efficaci, insiste tanto, talvolta con poca lucidità (36,3% di efficacia in fase offensiva, 4 errori e 11 muri subiti). Inoltre, il suo gioco risente di alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (35,4% di ricezione positiva e 22% di perfetta), che finiscono per condizionare anche le compagne di squadra.

    Britt Herbots voto 7,5. Senza le sue prove “anema e core” la Savino Del Bene probabilmente non sarebbe riuscita a dare filo da torcere alle Campionesse d’Italia. In generale, la giocatrice belga se la cava bene in attacco, chiudendo con 53 punti e il 40% di efficacia. Numeri interessanti per il ruolo, pur essendo annacquati da 2 errori e 8 murate. Nulla di drammatico, soprattutto se si considera il contributo in ricezione: destinataria di 66 servizi avversari, ne serve alla sua palleggiatrice il 57,6% in maniera precisa e il 36,4% perfetta.

    Foto Rubin/LVF

    Carol voto 7. Impiega un po’ a calarsi nella battaglia con il giusto spirito: è forse l’unica nota stonata della compagine toscana in gara 1 (4 punti con il 37% di positività e il 12% di efficienza in attacco e 1 muro). Poi la centrale brasiliana si riscatta e si mette in evidenza con prestazioni molto solide: in attacco fa vedere buone cose (16 su 27 con 0 errori e 3 stampate subite), a muro ruggisce 5 volte, mentre in battuta è efficace soprattutto nelle ultime due partite della serie (3 ace).

    Linda Nwakalor voto 6. Non fosse per gli 8 muri che mette a segno, la Finale della giovane centrale sarebbe addirittura negativa perché al servizio non porta molto alla causa di Scandicci (0 ace e 2 errori dai nove metri) e in attacco fatica a trovare il ritmo. D’altronde la palla tesa che le serve Ognjenovic non crea alcun tipo di preoccupazione alla gabbia muro-difesa avversaria, che le lascia solo 9 volte (su 27 assist) la gioia di festeggiare il punto. Quindi, urge trovare il modo di dare maggiore efficacia a quel colpo.

    Beatrice Parrocchiale voto 6,5. Quando si ricevono i siluri di Lubian e Haak spesso bisogna pensare a limitare i danni, cercando di evitare di subire almeno il punto diretto e il libero milanese questo non lo fa sempre bene, dato che incassa 10 ace su 158 interventi e tocca positivamente il 51,2% dei palloni e il 28,5% in maniera perfetta. In difesa, però, ci mette grande determinazione prolungando tante azioni.

    Lindsey Ruddins voto 5,5. In campo nei momenti di maggior appannamento di Zhu Ting, la schiacciatrice statunitense mette a referto complessivamente 5 punti (38,5% di positività in attacco) e incappa nell’errore che decide il terzo set di gara 3.

    Haleigh Washington voto 6,5. Chiamata in causa al posto di Ana Carol nel corso di gara 1, dimostra di avere tanta personalità: le sue fast sono un fattore che Scandicci sfrutta a dovere (6 attacchi vincenti con l’85% di efficienza offensiva). Tuttavia, nelle partite successive i suoi ingressi in corso d’opera non sono dei migliori e così piano piano si spegne (2 su 10 in attacco e 3 muri).

    Sara Alberti voto 5,5. Viene schierata titolare in gara 3 (complice una Nwakalor non al meglio), ma la centrale bresciana è poco coinvolta dalla regia di Ognjenovic e fatica ad ingranare: in attacco prova a cavarsela con un po’ di mestiere (2 punti e 1 errore su 5 tentativi), mentre a muro non riesce ad essere molto efficace (1 block).

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Conegliano a caccia del titolo europeo: giovedì la partenza delle Pantere per Antalya

    Domenica 5 maggio alle ore 19.00 italiane ad Antalya (Turchia) la A. Carraro Imoco Volley Conegliano giocherà la 50° ed ultima partita stagionale, nientedimeno che la SuperFinal di Champions League 2024, avversaria in un “derby” tutto italiano l’Allianz Milano.

    Finora 47 vittorie e solo 2 sconfitte in stagione, entrambe nei playoff che hanno visto sabato scorso le Pantere di coach Santarelli conquistare il loro sesto scudetto consecutivo, settimo in totale in una bacheca che, aggiungendo gli altri trionfi di questa stagione gialloblù in Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ospita ora ben 23 trofei. 

    Capitan Wolosz e compagne, ancora imbattute in Champions League finora con 10 vittorie su 10 gare, cercano un fantastico poker per centrare un “quadriplete” già riuscito nella stagione 2020/21. Di fronte però ci sarà l’Allianz Milano che si presenterà alla SuperFinal di Antalya con un manipolo di agguerrite ex, da Paola Egonu a Miriam Sylla e Raphaela Folie (che nel 2021 a Verona erano in campo nell’unico trionfo europeo della storia gialloblù, senza dimenticare il coach Marco Gaspari che fu il primo allenatore delle Pantere dalla fondazione nel 2012 al 2014. 

    Un centinaio i tifosi gialloblù in trasferta dall’Italia.

    Foto di Prosecco Doc Imoco Conegliano

    Quella di domenica dopo 8 stagioni di milizia in gialloblù sarà l’ultima partita della carriera di Robin De Kruijf, che lascia il volley al top assoluto con la SuperFinal di Champions League. Con la maglia delle Pantere la centrale olandese, “The Queen” per i tifosi del Palaverde, ha giocato 285 partite (terza nella classifica) di cui 178 di campionato, 25 di coppa italia, 9 di supercoppa, 60 di champions league, 13 di mondiale per club. 

    In maglia Imoco De Kruijf nelle sue otto stagioni ha realizzato 2561 punti, ed è attualmente al secondo posto nella classifica “all time” delle realizzatrici in maglia Conegliano, a soli 5 punti dalla prima posizione di Paola Egonu. Per lei con le Pantere 6 scudetti, 6 coppe italia, 7 supercoppe, 2 mondiali per club e 1 champions, finora 22 trofei, a cui sommare 1 scudetto, 1 coppa italia e 1 supercoppa con Piacenza, 1 campionato turco, 2 campionati olandesi, 2 coppe d’olanda e 1 supercoppa turca; con la Nazionale 3 argenti europei per completare una carriera eccezionale costellata di trofei.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano ha il primo match point: “Sarà un’altra grande sfida”

    La Finale Scudetto di Serie A1 femminile offre la prima occasione per chiudere alla Prosecco DOC Imoco Conegliano: in vantaggio 2-1 nella serie, sabato 27 aprile alle 20.30 la squadra campione in carica farà visita alla Savino Del Bene Scandicci per Gara 4. In caso di vittoria le Pantere conquisterebbero il loro sesto scudetto consecutivo, mentre con un successo di Scandicci si andrebbe a Gara 5, in programma martedì 30 aprile al Palaverde. Tutto esaurito a Palazzo Wanny per la sfida, con circa 150 tifosi ospiti; la partita sarà trasmessa in diretta tv su RaiSport +HD e Sky Sport e in streaming su Volleyball TV. Arbitreranno Cesare e Goitre.

    “Prima della finale avevo detto che sarebbe stata una serie lunga e combattuta – ricorda Daniele Santarelli – non erano parole di circostanza e i fatti mi stanno dando ragione. Scandicci si è dimostrata una squadra fortissima, veniva da una semifinale dove aveva dominato una corazzata come Milano arrivando per la prima volta a conquistarsi la finale, e da subito abbiamo visto di che pasta è fatta la squadra toscana. Stiamo vivendo una finale bellissima, c’è spettacolo, c’è agonismo, c’è pathos, due squadre che stanno vendendo cara la pelle su ogni pallone per provare a conquistare lo scudetto: penso che il pubblico della pallavolo italiana si stia divertendo, eccome“.

    “Credo che domani sarà un’altra occasione di grande spettacolo ed emozioni – continua il tecnico dell’Imoco – le due squadre hanno dimostrato il loro livello altissimo, la profondità della rosa, l’importanza delle alternative dalla panchina, ci sono tutti gli ingredienti per un’altra grande sfida. Noi siamo pronte: ovviamente dopo tre lunghe battaglie affiora la stanchezza, ma è inutile guardare indietro. La squadra è focalizzata sulla prossima partita, un passo alla volta per centrare il nostro obiettivo. Non credo potrà cambiare molto rispetto alle prime tre gare, l’unica cosa che posso chiedere in più alle mie ragazze è di essere più ciniche: loro non sbagliano quasi mai e anche noi dobbiamo commettere meno errori ed essere spietati quando abbiamo l’occasione. Sarà una Gara 4 in cui bisognerà dare il tutto per tutto“.

    Anche Marina Lubian una delle ex, dice la sua alla vigilia: “È una finale pazzesca, è bello giocare queste partite a questi livelli. Sono battaglie senza esclusione di colpi in cui siamo costrette a dare il massimo su ogni pallone, perché le avversarie sono forti, sbagliano poco e non mollano mai. Finora sono state tre partite decise da pochi palloni, certamente sarà così anche domani e noi siamo pronte per un’altra battaglia. Loro continueranno ad attaccarci con Antropova e le altre bocche da fuoco, noi dovremo essere brave a limitare gli errori e a imporre il nostro gioco: se giochiamo al massimo possiamo farcela, ma sappiamo che sarà ancora molto dura, ci vorrà la nostra versione migliore“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO