consigliato per te

  • in

    Trevor Clevenot: “Dobbiamo giocare con il braccio e la testa più liberi”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La Gas Sales Bluenergy Piacenza esce vittoriosa, ma non soddisfatta, da Gara 1 del turno preliminare dei Play Off contro Padova. Lo rimarca anche il capitano Trevor Clevenot in un’intervista a Libertà: “Certamente non abbiamo giocato la partita che volevamo. In campo ci è mancato entusiasmo, come ha sottolineato il coach. Dobbiamo giocare con il braccio e la testa più liberi, senza pensieri. Semplicemente giocare come sappiamo e possiamo, ma soprattutto vedere certe gare sotto un altro aspetto“.
    Le tante voci di mercato possono aver influenzato il rendimento dei piacentini? “Sappiamo tutti che questo è il momento in cui si parla di mercato – ribatte Clevenot – ma il nostro compito è quello di essere concentrati sul presente e mettere in campo tutto quello che abbiamo. E per noi adesso la testa deve essere alla gara di domenica a Padova“. Che, ribadisce il francese, “sarà una gara ancora più tosta. Loro giocano con la testa più libera di noi, non hanno nulla da perdere“. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Christenson sale in cattedra, Kaziyski immenso

    Di Paolo Cozzi
    Primo week end di Play Off Scudetto andato in scena senza sorprese nei risultati finali, ma tutte e tre le favorite, Modena, Piacenza e Milano, hanno sicuramente dovuto soffrire più del previsto per vincere e fare un balzo verso i quarti di finale. Merito sicuramente delle loro avversarie, scese in campo agguerrite e convinte di poter fare il colpaccio, ma segnale anche che se queste tre squadre sono dovute passare dagli ottavi è perché in stagione non hanno trovato la quadratura tecnico-tattica, e continuano ad avere problemi.
    La prima ad entrare in campo è Modena, che fra le mura amiche ha la possibilità di cancellare le ultime due prove orribili del girone di Champions. Ma la partita è tutto fuorché una passeggiata, con Petric (voto 7) e Vettori (voto 7,5) bravi e lucidi nei momenti chiave. Sugli scudi anche Christenson (voto 8,5), autore di ben 7 punti e sempre lucido nella scelta del gioco. Un ottimo segnale per i canarini che però faticano ancora molto a muro, e in attacco devono ancora alzare la loro asticella per poter passare il turno tranquillamente e giocare un quarto da protagonisti.
    Ravenna fa il suo, propone un ottimo sistema di correlazione muro-difesa ed è molto attenta in copertura, però al servizio è davvero leggerina e non riesce a portare nessuno dei suoi laterali al 50% in attacco. Si salva comunque Pinali (voto 7,5), ma crolla Recine (voto 5,5), che pur tenendo in ricezione non riesce mai a incidere nel match in attacco.
    Primo set da panico per Piacenza che poi, pur senza brillare, trova nell’esperienza di Clevenot (voto 8) e nella potenza di Grozer (voto 7,5) i guizzi giusti per imporsi sulla Kioene. Nonostante una ricezione discreta, Baranowicz (voto 5,5) non riesce a tenere in partita i suoi centrali e a trovare il giusto feeling con Russell (voto 5), davvero falloso in attacco e battuta. Insomma, la Gas Sales Bluenergy vince ma non convince, e le tante voci di mercato in entrata e uscita sicuramente non danno serenità all’ambiente.
    Bene Padova che, priva praticamente subito di Stern e senza il palleggiatore titolare si aggrappa alla spavalderia di Bottolo (voto 8), che non trema e schiaccia da solo il 40% dei palloni ospiti. Ancora fatica molto in ricezione, ma sta dimostrando di crescere in personalità di partita in partita. Male la coppia di centrali che non riesce ad incidere a muro, ennesima occasione persa per Milan (voto 4,5) da cui Padova si aspettava sicuramente di più nel corso della stagione. Bravi infine Casaro e Canella, trovatisi catapultati in campo, a dimostrare il valore della “cantera” patavina.
    Due set perfetti per Milano che però, come spesso accaduto quest’anno, si addormenta e rischia di rimettere Verona in corsa per la vittoria.Sbertoli (voto 7,5) surclassa il pari ruolo veronese, ed è bravo nel quarto set a cambiare gioco e ad affidarsi maggiormente ai propri centrali. Se Ishikawa (voto 5) stecca la prova, altrettanto non fa Patry (voto 8,5), tornato ad essere dominante in attacco. Bene anche Piano (voto 7,5) a murare e sporcare tanti palloni, mentre in attacco, nonostante i 9 punti, la sensazione è che debba fare di più, vista anche la libertà di cui gode nelle scelte di muro avversarie.
    Per Verona due set da notte profonda, con Spirito (voto 4,5) spesso impreciso, che manda al massacro i suoi attaccanti con palle basse e vicino a rete. Ma è proprio l’atteggiamento a mancare, con tante palle facili che cadono in mezzo al campo. Poi la NBV cambia volto e su tutti brilla la classe immensa di Kaziyski (voto 9) che per lunghi tratti trascina da solo i suoi compagni di squadra. Bene anche Aguenier (voto 6,5), ma il voto finale è abbassato di molto per una serie di errori madornali su free ball e palle facili, che più di una volta rallentano la rincorsa veronese. Chi manca clamorosamente è Jensen (voto 4), apparso ieri impalpabile e davvero troppo leggero per una squadra di Superlega. LEGGI TUTTO

  • in

    L’Allianz Milano domina in avvio, poi ferma la rimonta di Verona

    Di Paola Lopez Marchetti
    Buona la prima per l’Allianz Milano nel turno preliminare dei Play Off Scudetto. I meneghini vincono in casa per 3-1 contro la NBV Verona, dominando i primi due set e resistendo poi all’ottimo ritorno dei veneti, che hanno anche un’occasione per riaprire definitivamente l’incontro sul 23-24 del quarto. Ai vantaggi la spunta poi la squadra di Piazza, trascinata da una grande prova di Jean Patry, bomber dei milanesi con 21 punti; MVP, in una grande serata, il palleggiatore Riccardo Sbertoli. Per Verona una bella reazione in vista del match di ritorno in programma domenica.
    La cronaca:Milano parte meglio, mettendo pressione dai nove metri con Sbertoli (6) e Ishikawa e una buona ricezione. Patry è tornato, e lo dimostra attaccando dalle bande, insieme a Piano che non delude sui primi tempi di Sbertoli (6-3). Verona non rimane indietro e con Kaziyski riesce a mantenersi a 3 di distanza, però i meneghini si fanno forti con Ishikawa e Kozamernik (11-6).
    Con una difesa solida e un muro insuperabile, i padroni di casa aumentano le distanze (15-9), gli scaligeri invece non riescono a trovare il modo di interrompere la serie e Stoytchev ferma il gioco (17-10). Milano arriva molto meglio alla volata finale del set (20-14). Con una serie di servizi efficaci di Piano (4) i milanesi arrivano al set ball. Verona sembra prendere forza con Caneschi e Kaziyski (6), ma nonostante le intenzioni dei veneti, un errore gialloblu dà il set alla squadra di casa per 25-16.
    Gli ospiti entrano in campo con la voglia di cambiare le cose, il secondo parziale è punto a punto. Con Kaziyski (9) al comando, i gialloblù riescono a tenere la parità (6-6) con un servizio preciso e delle murate effettive. Nonostante questo, i meneghini continuano a spingere dal centro e dalle bande e sorpassano 9-7. Gli scaligeri commettono troppi errori e i padroni di casa aumentano il divario a più 4 (12-8).
    Milano sembra ingranare e Verona non riesce a trovare la bussola (14-8). La differenza aumenta (19-13), con Sbertoli (5) efficace anche al servizio e Urnaut insieme a Patry (7) con mano pesante (22-15). Gli scaligeri mostrano scampoli di buona ricezione, ma sono poco incisivi in attacco; anche così, riescono ad accorciare le distanze, ma Urnaut è incontenibile e chiude con una bomba il secondo set 25-19.
    Per la prima volta Verona riesce a portarsi avanti di due punti su Milano (3-5) all’inizio del terzo set. Dai nove metri, i gialloblù riescono ad accrescere il gap (4-7) ed è tempo di un time out per Piazza. Verona con un servizio incisivo ed un muro insuperabile si porta 5-9 e mette in crisi la squadra di casa, che comincia a essere un po’ imprecisa (7-10). Kaziyski e compagnia diventano un incubo per la difesa meneghina.
    Le mani di Piano in primo tempo riescono a far rientrare un po’ l’allarme, ma gli ospiti continuano a crescere e non solo numericamente (9-14): il livello di gioco di Verona è decisamente migliore di quello di Milano in questo terzo set. Doppio cambio per l’Allianz che fa entrare Daldello e Weber, poi anche Maar. Piano al servizio riesce a ridurre le distanze (12-17), però Aguenier continua a picchiare insieme a Jaeschke (7). Maar rimane in campo e aiuta Milano ad accorciare con l’instancabile Piano (6): 17-21. Dopo due set point salvati dai padroni di casa, Aguenier (5) chiude 25-20 per i veneti. 
    Avvio equilibrato nel quarto set (5-4) in cui entrambe le squadre decidono di dare tutto, spingendo soprattutto dai nove metri. Sono i gialloblù che riescono a fare il primo break 8-10 grazie a Jaeschke e Caneschi. Nonostante una difesa forte dei meneghini, gli scaligeri sono micidiali in contrattacco (12-14). I padroni di casa pareggiano a quota 15 e sorpassano dopo alcuni errori dei veneti, rimettendosi in pista con Piano (20-18).
    Verona non si arrende, e con Kaziyski al servizio ristabilisce la parità sul 21-21. Ace di Asparuhov per il set ball dei veneti (23-24), tuttavia il bulgaro sbaglia il servizio e Milano pareggia a quota 24. Finale al cardiopalma con sei match point non sfruttati da Milano, ma sul 31-30 Ishikawa va al servizio, infila un ace e chiude set e partita per Milano.
    Tine Urnaut: “Nei primi due set abbiamo fatto molto bene in fase break, ci stiamo staccati fin da subito ed abbiamo tenuto la distanza fino alla fine. Nel terzo set Verona ha cominciato a battere meglio e noi abbiamo fatto un po’ più di fatica sulla fase di cambio palla e ci siamo complicati un po’ da soli la vita. Dopo quel terzo parziale era importante partire bene, loro hanno alzato il livello di gioco e hanno cominciato a giocare bene. È stato importante rimanere attaccati al match, abbiamo sempre combattuto e mantenuto la mente fredda nei momenti più importanti e alla fine abbiamo chiuso la partita. Noi pensiamo adesso una partita alla volta, anche perché domani partiamo per la trasferta di Ankara. Dopo la Challenge Cup sarà tempo di pensare a gara 2“.
    Allianz Milano-NBV Verona 3-1 (25-16, 25-19, 20-25, 32-30)Allianz Milano: Sbertoli 7, Ishikawa 9, Kozamernik 9, Patry 21, Urnaut 16, Piano 15, Staforini (L), Pesaresi (L), Daldello 0, Mosca 0, Maar 3, Weber 0. N.E. Basic, Meschiari. All. Piazza.NBV Verona: Spirito 4, Kaziyski 22, Aguenier 14, Jensen 1, Jaeschke 15, Caneschi 6, Donati (L), Asparuhov 6, Bonami (L). N.E. Zanotti, Peslac, Kimerov, Magalini. All. Stoytchev.Arbitri: Braico, Goitre.Note: Durata set: 23′, 28′, 26′, 41′; tot: 118′.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Play Off Superlega maschile: i risultati del turno preliminare

    Di Redazione
    La vittoria per 3-0 della Leo Shoes Modena su Ravenna ha aperto il turno preliminare dei Play Off Scudetto di Superlega maschile, che oggi completa il suo primo round con altri due incontri: ecco i risultati, aggiornati in tempo reale.
    RISULTATI
    Leo Shoes Modena-Consar Ravenna 3-0 (31-29, 25-21, 25-21) Gara 2 sab 27/2 ore 20.30 (a Ravenna)
    Gas Sales Bluenergy Piacenza-Kioene Padova 3-1 (22-25, 25-22, 25-19, 32-30) Gara 2 dom 28/2 ore 18 (a Padova)
    Allianz Milano-NBV Verona Gara 2 dom 28/2 ore 19.30 (a Verona) LEGGI TUTTO

  • in

    I pronostici di Paolo Cozzi: Modena e Milano favorite, ma…

    Di Paolo Cozzi
    Dopo qualche giorno di pausa, utile per far rifiatare un po’ tutti gli atleti al termine di una regular season condensata e travagliata, inizia finalmente il lungo cammino dei Play Off che nel giro di qualche settimana porterà una squadra ad issarsi sul gradino più alto del podio, là dove solo i più forti osano avventurarsi. Si riparte quindi, e lo si fa da un turno preliminare che vede impegnate le squadre classificatesi fra il sesto e l’undicesimo posto, ovvero Piacenza, Modena, Milano, Verona, Ravenna e Padova.
    Se per le ultime due è stato sicuramente un ottimo risultato, non si può così dire per le altre squadre, soprattutto per Gas Sales Bluenergy, Allianz e Leo Shoes che in questi giorni si sono leccate le ferite di una regular season non esaltante e hanno affilato i coltelli per provare a dare una nuova connotazione alla loro stagione.
    Foto Modena Volley
    Il primo ottavo vede di fronte Modena e Ravenna, con i canarini favoriti senza se e senza ma… ma la palla è rotonda e dei pronostici se ne fa un baffo! Stagione altalenante quella modenese, con una squadra capace di entusiasmare in Champions nel primo girone e di fare quasi harakiri nel secondo, passando ai quarti solo per quoziente punti. Stesso discorso per il campionato, in cui ha sì battuto due volte Piacenza, ma non ha mai dato la sensazione di poter impensierire le tre big, e ha sfoderato alcune prove davvero discutibili, come successo nella sconfitta casalinga con Vibo per 0-3. Meglio nei quarti di finale di coppa Italia contro Monza, tenuta a bada con una gran prova di autorità, la stessa che servirà con Ravenna per spingere l’avversario al tappeto e nascondergli ogni possibilità di ripresa.
    A questi play off la Leo Shoes arriva sicuramente con una coperta corta in panchina visti i recenti rientri in gruppo di Rinaldi e Lavia, ma questi sarebbero solo alibi per una squadra dal blasone di Modena. Servono un Petric più concreto in attacco, una ricezione che possa garantire continuità a Christenson e una coppia di centrali che a muro riesca a fare la differenza in quello che è stato sicuramente uno dei fondamentali più in difficoltà nella prima parte di stagione. Chi dovrà prendersi tante responsabilità è Vettori, che come atteggiamento e grinta in alcune delle ultime partite mi è piaciuto davvero molto: basterà a Modena per approdare ai quarti e provare ad alzare un po’ l’asticella?
    Per la Consar, come al solito squadra giovane e sparagnina, la soddisfazione di essersi messa alle spalle Padova e Cisterna e il sogno di prendersi lo scalpo dei modenesi in questo turno. Analizzando la stagione si nota subito che, se muro e ricezione sono i due fondamentali che hanno posto le basi al gioco ravennate, la battuta e soprattutto l’attacco restano invece le zone grigie che spesso hanno ostacolato la crescita della squadra.
    Bene la coppia di centrali Grozdanov–Mengozzi, un bel mix di esperienza e potenza, bene Pinali nel totale dei punti fatti, ma ancora troppo incostante e sbaglione. Molte delle chance di Ravenna passeranno anche dalle potenti braccia di Recine, che in questa sua prima stagione da titolare è riuscito a ben figurare, ma che dovrà sfoderare tutta la sua tecnica e la sua voglia di emergere se vorrà fare lo sgambetto alla squadra di Giani.
    Powervolley Milano
    Più equilibrato sulla carta il match fra Verona e Milano, anche se la squadra meneghina ha i numeri e i giocatori per diventare la mina vagante dei Play Off. Che il post-Nimir potesse essere complicato da gestire nelle alchimie della squadra non c’erano dubbi, che l’infortunio di Patry e il Covid abbiano stoppato l’Allianz sul più bello anche, ma resto dell’idea che Milano sia la squadra che più ha “deluso” in questa prima parte di stagione, soprattutto visto anche lo sforzo economico del presidente Fusaro che a gennaio ha tesserato un Ccampione come Urnaut.
    Mi aspetto quindi che questi giorni siano stati sfruttati al meglio in allenamento per ritrovare quella fiducia e quelle sensazioni positive che mancano da un po’ e che Milano si presenti ai play off con un piglio diverso, forte di un trio di banda davvero invidiabile (Ishikawa-Urnaut-Maar). In più penso che la squadra di Piazza possa contare sulla voglia di Sbertoli di andare a Tokyo perché, inutile nasconderlo, una uscita di Milano al primo turno rischierebbe di allontanare il biglietto aereo per il giovane e talentuoso palleggiatore milanese.
    Anche la NBV ha indubbiamente deluso le aspettative, arroventandosi nel caso Boyer e non riuscendo mai a dare continuità di risultati e di gioco. Unico a salvarsi sua maestà KK Kaziyski, che dall’alto della sua classe immortale a 36 anni si è preso il lusso di chiudere al terzo posto fra i top scorer di Superlega. Per il resto tanti problemi di gioco, con Spirito in regia che continua a mancare quel salto di qualità che ne farebbe un ottimo palleggiatore, e uno Jaeschke che dopo anni bui causa infortuni sta pian piano tornando ai suoi livelli. Speravo molto nella crescita di Caneschi alla corte di Stoytchev, ma il giovane centrale ha faticato parecchio soprattutto a muro, quello che sarebbe dovuto essere il suo marchio di fabbrica.
    Kioene Padova
    Terzo match del week end è quello fra Piacenza e Padova, con gli emiliani chiamati a dare un segnale importante in una stagione che avrebbe dovuto vederli grandi protagonisti e invece li ha visti nei panni di mere comparse. Formazione che ha cambiato volto nel corso della stagione, a partire dal nuovo coach Bernardi arrivando a Baranowicz, Mousavi e Finger, ma qualcosa è mancato al gruppo che ha chiuso mestamente dietro Monza e Vibo, seppur di poco. Mi aspetto un playoff da “occhi di tigre” con Grozer che deve trovare quella continuità che gli è mancata in regular season. Da verificare anche Russell, autore di partite da top player e altre in cui è naufragato senza trovare soluzioni.
    Per Padova impegno complicato, in una stagione senz’altro con poche luci e tante ombre, ma che ha portato alla luce il talento di Bottolo e di altri giovani del sempreverde vivaio. Non facilita le cose neanche l’assenza del palleggiatore titolare Shoji, mentre la ricezione potrà contare su Danani, decisamente uno dei migliori liberi al mondo.  LEGGI TUTTO

  • in

    Giulio Pinali lancia la sfida: “Abbiamo studiato Modena, possiamo fare bene”

    Foto Facebook Consar Ravenna

    Di Redazione
    I derby emiliano-romagnoli finora sono stati a senso unico: 3-1 per la Leo Shoes Modena al PalaDeAndré e 3-0 al PalaPanini. Ma la Consar Ravenna ha i mezzi per cambiare la storia nel turno preliminare dei Play Off. Ne è convinto Giulio Pinali, che in un’intervista al Corriere di Romagna ammette: “Soprattutto nella gara di ritorno abbiamo raggiunto il picco più basso del nostro percorso, ma proprio da quel momento si è verificata una piccola svolta e siamo stati bravi a cambiare registro. Visto che contro di loro non siamo stati finora in grado di giocare come vogliamo, siamo ancora più carichi e vogliosi di riscatto“.
    “Contro Modena – continua Pinali – abbiamo faticato in regular season, in quanto si tratta di una squadra che per la sua tipologia di gioco ci mette in difficoltà. In questi giorni l’abbiamo studiata e ci stiamo preparando al meglio. Per la nostra attuale condizione di forma, a mio avviso possiamo fare una bella prestazione“.
    La Leo Shoes è indubbiamente la favorita nel doppio confronto, ma questo non significa che la Consar non abbia nulla da perdere: “Abbiamo tanta voglia di fare – conclude Pinali – quindi un po’ di pressione ce l’abbiamo anche noi. Ce la metteremo tutta per disputare una buona prova“. LEGGI TUTTO

  • in

    La Lube torna in palestra, il programma di allenamenti

    Di Redazione
    Un trofeo importante già messo in bacheca e altri due traguardi da raggiungere. Forte della vittoria della Del Monte® Coppa Italia, la Cucine Lube Civitanova si prepara per la Fase a eliminazione diretta della CEV Champions League che prenderà il via mercoledì 24 febbraio (ore 18) con l’andata dei Quarti di Finale contro i polacchi dello Zaksa, e per i Play Off Scudetto, che per i biancorossi si apriranno il 10 marzo con Gara1 dei Quarti di Finale contro la vincente della Serie Preliminare tra Leo Shoes Modena e Consar Ravenna.
    Il primo step per i Campioni del Mondo consiste in un lavoro tecnico e atletico mirato per recuperare le energie fisiche e mentali. Arrivare con il giusto spirito alla parte cruciale della stagione è una priorità per gli uomini di Fefè De Giorgi. La settimana in corso, che non prevede gare ufficiali e nemmeno amichevoli, sarà sfruttata per lavorare sodo in palestra con il gruppo al completo.
    Programma di lavoro 15/21 febbraio
    Lunedì: riposo – tecnica
    Martedì: pesi – tecnica
    Mercoledì: riposo – tecnica
    Giovedì: pesi – tecnica
    Venerdì: riposo
    Sabato: pesi – tecnica
    Domenica: riposo – tecnica
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Verso i play off, Saitta: “La semifinale è un sogno in cui vogliamo credere”

    Il capitano giallorosso, che ha due precedenti positivi nei play off, indica la strada da seguire: “Servirà ritrovare il nostro gioco, ma anche l’umiltà e la capacità di risolvere le situazioni complicate. Dovremo cercare di aiutarci in campo per raggiungere un obiettivo comune che sarebbe storico per tutti noi”.
    A guidare in regia il roster giallorosso nella migliore stagione della Tonno Callipo è il più esperto del gruppo Davide Saitta. Trentaquattro anni il prossimo 23 giugno, il palleggiatore siciliano di Catania non a caso è anche il capitano della squadra rivelazione di questa Superlega. Corposo il suo bagaglio professionale: ben dieci maglie cambiate in carriera per Saitta, con una Supercoppa vinta a Treviso, un argento agli Europei del 2013 con Berruto in panchina e pure quattro anni in Francia, con uno scudetto al Paris in bacheca.
    Quella terminata da meno di dieci giorni è stata una regular season che ha regalato gioie e soddisfazioni non solo alla formazione calabrese con il prestigioso quinto posto, miglior piazzamento della storia giallorossa, ma anche ai risultati ottenuti dai giocatori a livello personale. Saitta intanto è tra i quattro atleti giallorossi che hanno giocato tutte le gare (22) e tutti set (85) disputati dalla Callipo. E poi per due volte, nelle vittoriose trasferte di Milano e Padova, è stato nominato MVP del match. Il capitano della Tonno Callipo si piazza quarto tra i palleggiatori del campionato quanto a punti (44) realizzati, oltre a 7 ace e 19 muri, ma quel che più conta è che Saitta sia stato abile a trasferire all’intero gruppo esperienza e carisma.
    Saitta traccia il bilancio della stagione con lo sguardo ovviamente proteso ai play off contro Monza, che inizieranno il 10 marzo con gara-1, proseguiranno il 14 con gara-2, ed eventuale gara-3 il 21 marzo, ed esprime la non tanto segreta speranza di coronare il sogno delle semifinali scudetto.
    Capitan Saitta, quinto posto finale: cosa pensi di questa stagione della Callipo, premettendo che alla vigilia eri sembrato ottimista sulle possibilità di squadra?“Sono felicissimo per questo risultato storico, sia per me a livello personale che per il Club e per tutti i miei compagni. Alla fine stavamo rischiando di sprecare quanto di buono fatto non per incapacità, ma perché avevamo davvero spinto tanto durante la stagione. Per noi è stata una corsa, una vera e propria maratona, ci mancava l’ultimo chilometro e abbiamo arrancato. Proprio come un maratoneta che nel rush finale avverte i crampi alle gambe. Abbiamo faticato, però siamo stati bravi a trovare le ultime energie per arrivare al traguardo. Anche gli altri erano stanchi ad un certo punto e questo ci ha aiutato. Il quinto posto conquistato ci permette di lavorare un mese in vista di un quarto di finale contro Monza. Ci prepareremo al meglio”.
    Cosa ha funzionato di più in questa stagione per arrivare a questi ottimi risultati?“Ognuno di noi ha espresso il suo miglior gioco mettendosi al servizio della squadra. Questo è stato importante. Ad incidere parecchio anche la voglia di rivalsa dei ragazzi che erano qui già dallo scorso anno, mentre i nuovi arrivati avevano la voglia di dimostrare il proprio valore. È stato un mix di buone intenzioni, lavoro e impegno che ci ha permesso di arrivare quinti”.
    Primi trequarti di stagione col vento in poppa, poi un leggero calo: perché?“Direi che il primo quarto della stagione è stato difficile perché in Coppa Italia abbiamo perso, al pari delle prime due gare di campionato. È dopo la partita di Milano che abbiamo disputato due quarti di stagione eccezionali. Infine l’ultimo quarto abbiamo arrancato, però non ci siamo arresi e siamo arrivati al traguardo tra i primi cinque”.
    A livello personale sei contento? Speri ancora nel ‘sogno-Olimpiade’?“Sono contento, ma so che posso fare sempre meglio. Anche se ho 33 anni cerco sempre di migliorarmi, di vedere gli aspetti del mio gioco su cui lavorare per aiutare la squadra ad ottenere risultati migliori. L’Olimpiade rimane sempre un sogno, bisogna crederci perché si avveri. Ad oggi però non è una mia priorità”.
    Ora Monza: cosa prevedi per la Tonno Callipo?“Dobbiamo pensare al quarto di finale con Monza. Loro partono leggermente avvantaggiati e hanno anche l’eventuale ‘bella’ in casa, ma noi ci giocheremo tutte le nostre carte”.
    Nella tua lunga carriera hai sicuramente esperienza nei play off, contro chi e come andarono?“Ho fatto tanti play off sia in Italia che in Francia. Mi sono spesso fermato ai quarti di finale, eccetto in due occasioni: con Molfetta in A2 abbiamo vinto semifinale e finale ottenendo la promozione in A1, mentre a Parigi partendo da sesti nella griglia play off abbiamo poi vinto semifinale e finale, arrivando allo scudetto. Stavolta raggiungere la semifinale sarebbe per me un sogno e sono sicuro che possiamo lavorare per realizzarlo”.
    Cosa servirà di più in questa fase dei play off ?“Ritrovare il nostro gioco che ci ha caratterizzato per gran parte della stagione. E poi l’umiltà, la capacità di aiutarsi e risolvere le situazioni complicate e le imperfezioni del compagno. Tutto ciò per raggiungere un obiettivo comune che sarebbe storico per tutti noi oltre che per il Club”.
    Com’è stato giocare sempre senza pubblico tranne in una circostanza (200 spettatori nel match casalingo contro Piacenza)?“Purtroppo ci siamo quasi abituati. Sarà bello provare le sensazioni di un tempo e ritrovare i tifosi. Intanto sono stati bravi a farci sentire comunque il loro supporto”.
    UFFICIO COMUNICAZIONE
    Rosita Mercatante
    ufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO