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    227mila spettatori su RaiSport per Gara 1 tra Imoco e Igor

    Di Redazione Grande successo anche in tv per la partita dei record di sabato sera: la Gara 1 di Finale Scudetto tra Imoco Volley Conegliano e Igor Gorgonzola Novara è stata infatti seguita in diretta su RaiSport +HD da 227mila spettatori, con uno share dello 0,91%. La spettacolare ed emozionante battaglia tra le due grandi rivali ha così battuto il risultato della finale di Coppa Italia tra le stesse due squadre, che lo scorso 14 marzo aveva totalizzato (di domenica pomeriggio) 202mila contatti. (fonte: La Tribuna di Treviso) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon fa il fenomeno, Leal sbanda

    Di Paolo Cozzi Dopo il primo set di Gara 2 la Finale Scudetto sembrava ormai indirizzata verso Civitanova, e invece i ragazzi di Perugia trovano la forza di rientrare in partita e riaprire la serie dopo tre giorni complicati, culminati con l’esonero di Heynen, che mentalmente avrebbero steso anche un rinoceronte. È una Sir sprecona che più di una volta con i suoi tanti errori rischia di far rientrare Civitanova in partita, ma alla fine riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad imporsi al tie break. Battuta e ricezione danno fiducia e spinta, ma anche l’attacco al 54% e  il muro andato in crescendo sono i tasselli che hanno contribuito alla rinascita degli umbri, oltre alla presenza di Atanasijevic, su cui si potrebbe dire davvero di tutto, che è bravo a portare in campo tutta la sua voglia di rivalsa. Civitanova ha la colpa di rilassarsi dopo il primo set, paga la giornata no in ricezione di un paio di giocatori chiave e si morde le mani perché nonostante tutto è sempre sembrata in grado di poter chiudere il match. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9. Continuano i play off dorati per il centrale cubano che resta un incubo al centro della rete, anche se Perugia comincia a trovare qualche contromisura al suo strapotere. Anche a muro continua a piazzare le sue manone in faccia agli avversari con una continuità disarmante. Juantorena voto 6,5. Partita non esaltante per l’italo-cubano, che anche al tie break ha più volte l’occasione per piazzare la zampata vincente ma la manca. Bene al servizio, ma i 4 errori diretti in attacco e i 4 muri subiti sono troppi per un fuoriclasse come lui. Leal voto 5. Dopo una Gara 1 esaltante, torna a sbandare paurosamente in ricezione e questo gli toglie parecchia lucidità anche in prima linea, dove non riesce mai a essere determinante. Rychlicki voto 7. Partita altalenante per l’opposto lussemburghese, che in alcuni tratti del match è l’unico a passare con continuità per poi sparire in altri. Nel finale di gara manca il suo apporto per tenere a galla la Lube. De Cecco voto 5. La palla del 14 nel tie break alzata sull’asta è l’emblema della sua partita. Meno preciso del solito, meno fluido, si affida meno alla pipe e dopo alcune gare da protagonista assoluto fatica a tenere in scacco il muro umbro. Anzani voto 5. Partita ai margini per lui, dimenticato da De Cecco e in difficoltà a muro. Diamantini voto 6. Un paio di punti importanti in attacco, ma a muro non colpisce. Balaso voto 7. Rispetto a Gara 1 sembra meno onnipresente, anche se tiene bene in ricezione e trova alcune difese importanti. SIR SAFETY CONAD PERUGIA  Leon voto 10. C’è poco da dire sulla sua partita,  quando serve si carica la squadra e le aspettative di una tifoseria intera sulle spalle, e a suon di ace e attacchi stronca le resistenze marchigiane. Uno spot per la pallavolo vederlo giocare così! Atanasijevic s.v. Non si può dare un voto ad un atleta che dopo mesi di problemi fisici e mancanza di fiducia entra in campo e si pone alla guida dei suoi compagni. Qualche errore di troppo e la sensazione che fisicamente non sia al top passano in secondo piano. Bata c’è ed è la cosa più bella, più bella di qualsiasi voto. Travica voto 7,5. Alla faccia di chi lo critica da sempre, ritrova un opposto di ruolo e fluidità nel gestire la squadra. Chiaro che con un Leon così è facile per tutti, è vero che qualche palla in banda gli rimane corta, ma è anche vero che quando la squadra annaspa e poi risorge è al suo carisma che si aggrappano i compagni. Solé voto 7,5. cresce nel corso del match, fino a diventare protagonista nel tie break anche se una sua invasione di piede rischia di vanificare tutti gli sforzi. Bravo a gestire qualche palla sporca e a muro. Russo voto 8. Primo set in balia di Simon, poi comincia a entrare in partita e a trovare il giusto timing e a mettere pressione al trio cubano della Lube. Una gran bella prova di forza, sia fisica che mentale, di quelle che danno carica ed energia. Plotnytskyi voto 8,5. In attacco continua a faticare oltre il consentito, ma in ricezione resta il punto ferma di una seconda linea che regge bene l’urto dei bombardieri marchigiani. In battuta torna ad essere devastante e a creare break vincenti per i suoi. Colaci voto 7. In ricezione sforna palloni giocabili per Travica di continuo, fatica più del solito nella gestione del secondo tocco e su alcune coperture per lui fattibili. LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Bisogna saper soffrire e mantenere la lucidità”

    Di Redazione Non sfrutta il vantaggio della vittoria esterna in Gara 1 la Cucine Lube Civitanova, che dopo la sconfitta con la Sir all’Eurosuole Forum sarà di nuovo costretta a espugnare il PalaBarton per poter difendere lo scudetto. Gianlorenzo Blengini commenta così il ko interno: “Perugia ha fatto alcune cose meglio di noi, con più continuità, soprattutto in ricezione: anche la Sir, come Trento, ha grandi battitori. Paradossalmente abbiamo fatto fatica ad avere buoni palloni con una battuta float o una battuta media, su questo loro non hanno sbagliato ed hanno avuto regolarità. Quando una partita si chiude con uno scarto simile, questi dettagli fanno la differenza“. “Dopo ogni match occorre resettare – continua il coach della Lube – questi sono i Play Off. Bisogna giocare meglio e sapere che saranno tutte sfide dure, dove bisogna imparare a tener duro nei momenti in cui l’avversario è più preciso di te in alcuni aspetti. Occorre focalizzarsi su ogni singola palla, abbiamo visto oggi che la differenza la fanno uno o due palloni. Bisogna saper soffrire in questa serie e spingere anche quando si vince un set. Bisogna mantenere il giusto atteggiamento, non di rabbia, ma di lucidità nel mantenere la fiducia nei set. Non bisogna mollare quando la partita presenta difficoltà legate alla qualità dell’avversario“. Enrico Diamantini, subentrato ad Anzani a partita in corso, aggiunge: “Sapevamo che sarebbe stata una gara combattutissima perché Perugia era qui in cerca di riscatto. Non abbiamo sottovalutato i rivali dopo la nostra vittoria in Gara 1. Eravamo pronti, ma non ce l’abbiamo fatta. Nel terzo atto della serie cercheremo di tornare avanti. Sarà una sfida molto lunga. Si sono affrontate due squadre ricche di battitori eccellenti e, come è successo con i servizi di Plotnytskyi alla fine del tie break, nei momenti chiave la battuta fa la differenza. Nei primi due confronti è saltato il fattore campo: la trasferta e la mancanza di riferimenti per gli ospiti restano, ma l’assenza dei tifosi di casa è un grande aiuto per gli avversari“. Decisamente insoddisfatto Kamil Rychlicki: “Abbiamo perso, sappiamo che la strada verso lo Scudetto è lunga con tante curve difficili, oggi è stata una giornata brutta per noi. Perugia è stata bravissima al servizio e in ricezione, preferisco comunque concentrarmi sul nostro gioco: possiamo migliorare. Cosa dobbiamo fare in Gara 3? Siglare 25 punti e vincere“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Torna Bata e Perugia si ritrova: la serie scudetto è in parità

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Pareggia i conti la Sir Safety Conad Perugia nella serie decisiva per il titolo: all’indomani del burrascoso esonero di Vital Heynen la squadra umbra, con Carmine Fontana in panchina e Aleksandar Atanasijevic in campo dall’inizio, riesce a conquistare una vittoria per 2-3 di inestimabile valore sul campo della Cucine Lube Civitanova, riportando in equilibrio la Finale Scudetto. Partita tesissima e ricca di emozioni, con continui capovolgimenti di fronte: Perugia annulla un set point ai rivali nel terzo parziale e nel tie break, dopo essersi fatta recuperare dal 5-9 al 9-9, è brava a piazzare l’allungo decisivo. Mercoledì 21 aprile si tornerà al PalaBarton per Gara 3. Cucine Lube Civitanova-Sir Safety Conad Perugia 2-3 (25-21, 21-25, 25-27, 25-23, 11-15)Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Juantorena 14, Simon 20, Rychlicki 20, Leal 10, Anzani 3, Marchisio (L), Larizza (L), Balaso (L), Kovar 0, Diamantini 2, Falaschi 0. N.E. Yant Herrera, Hadrava. All. Blengini. Sir Safety Conad Perugia: Travica 2, Leon Venero 38, Russo 11, Atanasijevic 14, Plotnytskyi 8, Solé 12, Piccinelli (L), Biglino (L), Ter Horst 1, Zimmermann 0, Colaci (L), Ricci 0, Muzaj 0, Vernon-Evans 0. N.E. All. Fontana. Arbitri: Zavater, Boris. Note: Durata set: 31′, 29′, 39′, 30′, 26′; tot: 155′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Finale Scudetto: Atanasijevic c’è! L’opposto serbo titolare contro la Lube

    Di Redazione Non si può certo definire una sorpresa, ma ora è ufficiale: Aleksandar Atanasijevic giocherà da titolare Gara 2 di Finale Scudetto. L’opposto della Sir Safety Conad Perugia è sceso in campo nel sestetto iniziale scelto da Carmine Fontana, subentrato in settimana a Vital Heynen, per la sfida sul campo della Cucine Lube Civitanova. Atanasijevic gioca in diagonale con Travica; al centro Solé e Russo, in posto 4 Leon e Plotnytskyi e il libero è Colaci. La gara, appena iniziata, è trasmessa in diretta televisiva su RaiSport +HD. LEGGI TUTTO

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    Quattro volte nella top ten: gli incredibili numeri di Paola

    Di Redazione Se si scorre l’elenco delle migliori realizzatrici di tutti i tempi nel campionato di Serie A1 femminile (dall’introduzione del rally point system a oggi), si incontrerà per ben 7 volte il nome della stessa giocatrice. Quella giocatrice è ovviamente Paola Egonu, una ragazza che ha compiuto da pochi mesi 22 anni e che già per due volte in carriera ha frantumato il record di punti in una singola partita di Serie A: ieri sera, in Gara 1 della Finale Scudetto tra Conegliano e Novara, ha battuto con 47 punti un primato che era già suo, fissato a quota 46 nel campionato 2016-2017 (quando di anni ne aveva appena 17!) nella gara tra Club Italia e Firenze. Se vogliamo, c’era un piccolo neo: quel record era condiviso con un’altra giocatrice, Mariana Isabel Conde, che però i 46 punti li aveva siglati in A2. Ora non ci sono più dubbi: Paola è da sola in prima posizione e peraltro occupa anche la terza, la quinta (grazie ai 44 palloni messi a terra nel 2018-2019 in Novara-Scandicci) e la nona (42 punti nei quarti di Coppa Italia di quest’anno contro Busto Arsizio). Nelle prime 50 della classifica troviamo il nome di Egonu altre tre volte: l’opposta azzurra aveva infatti realizzato 40 punti in Club Italia-Monza del 2016-2017, 39 nello stesso anno contro Busto Arsizio e 38 nelle semifinali play off del 2018-2019, sempre con la maglia di Novara e contro Scandicci. Se poi prendiamo in considerazione la sola Serie A1, Paola è contemporaneamente prima, seconda, terza, quinta e sesta in classifica: l’unica intrusa è Ljubov Sokolova con i suoi 42 punti del 2009-2010. Niente male, se si considera che prima di lei erano state soltanto 3 le giocatrici a raggiungere i 40 punti in A1, e si chiamavano appunto Sokolova, Aguero e Zetova (una quarta, Anna Nicoletti, ce l’ha fatta quest’anno)! (fonte: Lega Pallavolo Serie A Femminile) LEGGI TUTTO

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    Miriam Sylla: “Non moriamo mai, brave a tirarci fuori”

    Di Redazione Sarà difficile per gli appassionati di pallavolo dimenticarsi della partita più lunga di tutti i tempi, la splendida Gara 1 di Finale Scudetto tra Conegliano e Novara, eppure le protagoniste in campo non se ne sono neppure accorte. Almeno non Miriam Sylla, che a fine partita chiede candidamente: “Ma davvero è durata tre ore?“. La schiacciatrice dell’Imoco Volley Conegliano aggiunge poi con la consueta franchezza: “Ho il cervello in pappa, mamma mia che partita! Loro ci hanno messo davvero in difficoltà, sono state brave in tante cose e ci hanno spiazzato in tanti momenti, però noi siamo riuscite a tirarci fuori dalla m… non moriamo mai, e sono contenta che l’abbiamo dimostrato“. “C’era un po’ di tensione, ma positiva – commenta ai microfoni Rai Paola Egonu, protagonista di uno straordinario record di punti – loro hanno fatto una grande partita, hanno dimostrato di essere una squadra di alto livello. Io sono proprio fiera della mia squadra perché siamo riuscite a reagire. Ora un po’ di riposo, ma non vedo l’ora di tornare in campo per Gara 2“. “Prima di tutto complimenti a Novara – conferma Daniele Santarelli – perché hanno approcciato la partita nel modo giusto, hanno spinto tantissimo e non hanno avuto pura di nulla. Hanno i mezzi e le possibilità per farlo, quindi merito a loro. Finora non avevano giocato gare all’altezza contro di noi, tranne la finale di Coppa Italia; hanno fatto tesoro dei loro errori e ne è uscita una partita bellissima. Credo che abbiamo onorato al meglio il campionato italiano: il secondo set è stato una sofferenza incredibile, ma tutta la gara ha avuto un grandissimo pathos“. “Noi ci abbiamo messo un po’ troppo per svegliarci – continua il tecnico dell’Imoco – il primo set, fino a metà, non l’abbiamo giocato come una finale scudetto. Ho visto la squadra in sofferenza più di una volta, ma l’ho vista anche reagire, recuperare, non perdere la calma. L’atteggiamento era quello giusto, anche se poi le cose non ci venivano al meglio. Adesso dobbiamo recuperare energie, a Novara sarà una guerra e mi aspetto un grande spettacolo“. (fonte: Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Ravenna, l’ultimo atto è contro Piacenza. Bonitta: “Ai miei ragazzi dico solo grazie”

    Di Redazione Il girone di playoff per la Challenge Cup è giunto al suo ultimo atto: è quello che si disputa domani, con le quattro partite in contemporanea (alle 18) e che vedrà la Consar di scena al Palabanca di Piacenza contro la Gas Sales Bluenergy. Al termine di questa giornata, le prime quattro accederanno alle semifinali, le altre quattro faranno calare il sipario sulla loro annata sportiva. E’ la quarta sfida stagionale tra i due team, dopo il match degli ottavi di finale di Coppa Italia e le due partite di SuperLega. Piacenza con 13 punti è già qualificata, la Consar è terza con 10 punti, frutto di un cammino fin qui assai brillante. “Andiamo a giocare a Piacenza una partita in perfetta linea con quelli che sono i nostri obiettivi – ci tiene a ribadire Marco Bonitta, coach della Consar alla vigilia di questo match – che sono quelli, dichiarati più di una volta, di far giocare tutti e di ruotare tutti perché questi ragazzi, dopo nove mesi di lavoro egregio in palestra, in cui hanno dato tutto, si meritano di scendere in campo. Non cambieremo questo obiettivo solo perché questa partita ci può dare la qualificazione: resta prioritario dare modo a tutti i ragazzi di prendersi la scena. Quindi anche domani cambierò qualcosa nel sestetto e nelle rotazioni”. E la scena Mengozzi e compagni in questo playoff se la sono proprio presa, con il giusto approccio, una buona dose di spensieratezza e sempre con il sorriso sulle labbra, portando a casa tre vittorie, andando a punti in 5 partite, con due sconfitte al tie-break, e restando a secco solo in una gara, quella di Milano. Bonitta è il primo a riconoscere questo fattore, stilando una sorta di primo bilancio che può solo essere ulteriormente migliorato in caso di qualificazione ma non certamente ridotto nelle sue dimensioni. “A prescindere da come andrà domani, io voglio fin da ora fare un ringraziamento pubblico a questi ragazzi – sottolinea il coach della Consar – a cui davvero non si può rimproverare assolutamente nulla. Questa è una squadra che si è salvata sul campo in maniera chiara, evidente e numericamente importante, è una squadra che è entrata nel quarto di finale di Coppa Italia, dove ha affrontato Perugia disputando probabilmente la migliore partita della sua stagione. E’ una squadra che ha onorato questo torneo per la Challenge pur con la rotazione di tutti i giocatori, facendo esordire anche alcuni ragazzi del nostro vivaio e trovandosi in linea con tutte le altre formazioni, anche con quelle che invece hanno puntato e puntano al quinto posto finale  e all’ingresso in Challenge. Se dovesse andare male non spariamo su questo gruppo – è l’invito di Bonitta – ma tributiamogli un grandissimo applauso e il rispetto che merita per tutto quello che ha fatto durante l’annata”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO