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    Stasera Gara-5, chi andrà in finale? Pregi, difetti, uomini chiave: l’analisi di Paolo Cozzi

    Di Paolo Cozzi Dopo due serie di semifinale incredibili, avvincenti e piene di pathos, stasera usciranno fuori i nomi delle due finaliste di Superlega, e mai come quest’anno non si potrà dire che le due vincenti non si siano sudate la qualificazione! Più equilibrate le sfide fra Perugia e Modena, con il fattore campo saltato sempre. Meno avvincente dal punto di vista delle singole partite, ma sempre molto affascinante Civitanova-Trento con i marchigiani straordinari a ricompattarsi e a ripartire proprio quando il baratro stava aprendosi sotto i loro piedi e le loro ambizioni. Fare un pronostico oggi è un po’ come tirare una monetina a testa e croce, ma di sicuro le due squadre che giocheranno in casa oltre allo slancio del proprio pubblico avranno anche dalla loro quella di arrivare dalla vittoria di gara 4. Ma farà la differenza sia la condizione fisica delle quattro squadre, esauste da un aprile intenso, sia la condizione mentale, perché dopo una serie così lunga e logorante il barile delle energie psico-fisiche comincia a svuotarsi paurosamente per tutti. foto Lega Volley Partendo dal match di Perugia, i padroni di casa possono contare su una schiera di battitori pericolosi e su una organizzazione a muro che quando non rincorre l’estro di Ngapeth e Nimir fa davvero male, come in gara 4 chiusa con ben 20 muri. Colaci è tornato su livelli di valore assoluto in seconda linea, e la linea di ricezione perugina che sembrava essere un colabrodo con due schiacciatori più attaccanti che ricevitori ha stupito per tenuta e precisione. Tocca ora a Giannelli far viaggiare i suoi attaccanti, appoggiandosi sicuramente ad un ritrovato Leon, ma senza dimenticare di sfruttare le vie centrali del campo, pipe compresa: un attacco superiore al 55% sarebbe garanzia di qualificazione foto Lega Volley Modena arriva a Perugia leccandosi le ferite per una occasione buttata, ma anche con la consapevolezza che si può mettere un freno all’irruenza fisica perugina. Il tallone d’Achille della squadra resta il muro, con Mazzone sparito dal campo e Sanguinetti ancora acerbo per questi livelli. Da verificare Leal, da cui ci si aspetta una partita tutto cuore e non una da freno a mano tirato come domenica. Nimir e Ngapeth con le loro variazioni di tempo in attacco hanno la possibilità di far saltare il muro perugino, ma devono cercare di limitare il numero di errori gratuiti. Errori gratuiti che sono un fardello sempre pesante per la squadra di Giani, ma la battuta è la prima arma dei modenesi per far saltare il banco. foto Lega Volley Civitanova come detto ritrova comunione d’intenti nel momento più difficile, e con l’ottimo apporto della panchina trova la quadratura di un cerchio che si era spezzato nei quarti di finale Champions. Simon dimostra di essere ancora una volta l’unico centrale capace di spostare gli equilibri, De cecco dopo qualche gara di appannamento ritrova estro e velocità di palla; se due laterali su tre riuscirannoa chiudere sopra il 50% per Trento sarà davvero dura frenare la fisicità di una Civitanova che senza Juantorena spera nel miglior Zaytzev per mettere giù i palloni che contano.   foto Lega Volley Trento arriva a questa gara 5 sapendo di aver sprecato due grosse occasioni e con la sensazione di avere il barile delle energie pericolosamente vicino allo zero. Ma la squadra di Lorenzetti quest’anno ci ha abituato a prestazioni incredibili, basta che la ricezione tenga e consenta a Sbertoli di giocare molto al centro. Altrimenti tutto il peso dell’attacco finisce sulle spalle dei tre schiacciatori, e qua serve un Lavia da almeno il 48% in attacco, unito ai migliori Kaziyski e Michieletto, altrimenti sono guai. Il muro è un altro punto di forza dei trentini, che forse peccano un po al servizio dove sono discontinui e giocano molto tattico…. E proprio battere corto su Simon per limitarlo in attacco potrebbe essere una chiave interessante per fermare il gigante cubano. LEGGI TUTTO

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    I pronostici di Paolo Cozzi: battaglia Modena-Milano. Trento, Perugia e Lube le favorite

    Di Paolo Cozzi Finalmente, dopo una lunga e complicata regular season arriva il momento che conta, il momento in cui le squadre e i giocatori devono tirare fuori tutte le energie fisiche e mentali e gettarsi a capofitto nella giostra dei Play Off. Non serve guardarsi indietro e vivere dei risultati ottenuti, il bello dei Play Off è che si riparte da zero, e anche chi è arrivata indietro può sognare il colpo gobbo ai danni di una big. Ovviamente sovvertire il pronostico e il piazzamento raggiunto non è mai facile, ma la pallavolo e lo sport sono belli e regalano emozioni proprio perché le pagine sono sempre bianche e vanno scritte “day by day”. Veniamo quindi alle 8 protagoniste e ai quattro match che andranno in scena nel week end, partendo dall’anticipo di sabato pomeriggio in quel della BLM Group Arena. Trento-Piacenza Pronostico 3-1 per i trentini, che in campionato hanno vinto entrambi gli scontri diretti. La squadra di Trento, con il suo modulo a tre schiacciatori, è la squadra che è cresciuta di più nel corso della stagione, ottimamente modellata dal sarto Lorenzetti, che ha trovato in Lavia il giocatore perfetto ai suoi schemi. Ma Lavia è reduce da un problema agli addominali, infortunio sempre molto pericoloso per un pallavolista soprattutto quando mercoledì c’è la prima semifinale di Champions. Michieletto e Kaziyski sono solide certezze, piace molto l’intesa di Sbertoli con i centrali e non va dimenticato l’apporto di Pinali e Cavuto quando chiamati in causa. Il punto debole della squadra resta la ricezione. Piacenza, dopo l’ennesimo mercato estivo da protagonista, resta al momento una incompiuta, che può vantare sì una semifinale di Coppa e qualche scalpo importante, ma 12 sconfitte sono davvero una enormità. Tanti cambi di sestetto per Bernardi, che non è mai riuscito a trovare continuità di rendimento in bomber Lagumdzija, spesso troppo falloso e per lunghi tratti fuori dal match. Si parla anche di uno spogliatoio non propriamente compatto, ma i Play Off possono essere il giusto stimolo per provare a remare tutti dalla stessa parte. Certo, serve un Brizard al top della condizione, preciso e veloce, e che non si dimentichi dei centrali, cosa capitata spesso quest’anno. Perugia-Cisterna Pronostico 3-0 Sembra davvero tutto facile il quarto di Finale per Perugia, che appare quest’anno la squadra da battere non solo in Superlega ma anche in Europa. Visto l’impegno non proibitivo e l’imminente semifinale Champions, mi aspetto che la squadra arrivi alla partita imballata da una dura settimana di lavoro fisico, ma questo non basta sicuramente a minare le certezze della squadra di Grbic. Giannelli ha saldamente in mano le redini del gioco e il Leon di quest’anno da solo basta a fermare Cisterna. In più ci sarà la determinazione di chiudere in fretta la pratica e concentrarsi sul match di coppa. Cisterna arriva ai Play Off dopo una stagione davvero falcidiata dagli infortuni, che spesso hanno ridotto il gruppo a soli 6-7 elementi. Bravissimo coach Soli a trovare le chiavi giuste per valorizzare Dirlic e Maar, quest’ultimo decisamente rinato dopo gli anni di Milano. Dietro l’ottavo posto c’è anche lo zampino di Baranowicz che è riuscito a mettere tutto il suo talento a disposizione della squadra. Da verificare i progressi mostrati dal giovane Rinaldi, in un match che comunque appare completamente fuori dalla portata dei pontini. Civitanova-Monza Pronostico 3-1 Sulla carta non ci sono grosse speranze per i monzesi che, tra l’altro, devono smaltire la sbornia post vittoria in coppa Cev di mercoledi. Ma la carta a volte è imprevedibile e Monza ha già fatto uno sgambetto pesante a Civitanova a casa sua in Supercoppa. Vero che i marchigiani hanno recuperato i loro lungo degenti, ma vero anche che la sconfitta di Champions League ha lasciato strascichi pesanti in uno spogliatoio dove i partenti sono molti e la pressione tanta per una squadra che a oggi ha mancato tutti gli obiettivi. Lo Zaytzev di Coppa è un ottimo punto di ripartenza, basterà per riportare serenità in casa Lube? Tutto più facile per Monza che arriva a giocarsi il match nelle migliori condizioni, stanchezza per i viaggi a parte. La società della presidentessa Marzari è già andata oltre le aspettative di inizio stagione e il giocare senza pressione potrebbe aiutare una squadra che è capace di alzare il proprio livello di gioco. Molte delle fortune monzesi passeranno dall’asse Orduna-Grozer, ma serve uno Dzavoronok più incisivo di quello visto quest’anno. Modena-Milano Pronostico 3-2 Il quarto di finale che si appresta ad essere il più divertente e combattuto è sicuramente questo, con i modenesi che partono ovviamente favoriti, ma sottovalutare le squadre di Piazza e il loro trasformismo potrebbe essere un errore fatale per gli emiliani. Con il dubbio Nimir (infortunio ad una mano), Modena ha provato con successo Leal opposto, e dovrebbe essere questa la scelta iniziale di Giani. Squadra che dopo un inizio complicato è decisamente decollata, ma in grado di perdersi fra alti e bassi non da top team. Bruno, pur con la sua classe sembra ancora lontano parente dal miglior Bruno ammirato sotto la Ghirlandina, meglio Ngapeth che però dovrà accendersi in questi play off se vorrà provare l’assalto a Perugia in semifinale. Punto debole, il muro, ma anche la tenuta mentale nel corso del match. Milano si presenta all’appuntamento con qualche acciacco, ma la consapevolezza di aver compiuto un bel percorso culminato con la semifinale playoff e di non aver niente da perdere. Nelle ultime partite è piaciuto davvero tanto Romanò, oltre al giovane Porro sempre più a suo agio in cabina di regia. Basterà la loro voglia di emergere ad impensierire una squadra che fa dell’esperienza il suo punto di forza? LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Michieletto diamante di rara bellezza. Taranto, media 9

    Di Paolo Cozzi E’ stato un intenso weekend di pallavolo quella andato in scena domenica scorsa, con punti preziosi in ballo nella lotta al miglior piazzamento playoff e, soprattutto, in chiave salvezza. A uscirne a testa alta sono Padova e Taranto, con i veneti che aumentano le loro chance di salvezza a discapito di una Vibo che si trova davvero con un piede in A2. Tutto facile per la capolista Perugia, che contro una coriacea Monza si prende il lusso di far riposare gran parte del sestetto titolare e trova lo stesso le risorse per prendersi i tre punti. Travica (voto 8) è una certezza, ma è Ter Horst (voto 8,5) a chiudere un match strepitoso con 26 punti e una grande prova in attacco. Peccato solo per un servizio sempre molto falloso. Fatica il solo Plotnytskyi (voto 5,5) apparso in difficoltà in attacco. Monza si prepara alla finale di Coppa Cev con un Grozer (voto 8) potente ma anche molto falloso. Segnali di ripresa da Davyskiba (voto 6,5) mentre chi non riesce a sfruttare il suo braccio veloce è Galassi (voto 5), parecchio sottotono in attacco. Bella partita fra Trento e Milano, con i trentini che, già certi del 3° posto, approfittano per far rifiatare bomber Kazyiski (voto 9) comunque strepitoso nei tre set giocati. Chi proprio quest’anno non riesce a sfruttare le occasioni è purtroppo Pinali (voto 4), mentre un plauso va a Cavuto (voto 7,5), abile a farsi trovare pronto, e a Michieletto (voto 9) sempre più diamante di rara bellezza. Milano senza Patry si affida ad un Romanò (voto 8,5) in versione Europeo 2021 e ad un Piano (voto 8) che approfitta di un muro non proprio attentissimo per chiudere con un fantastico 9 su 10. Manca però l’apporto di Jaeschke (voto 5) ben fermato dal muro trentino. Vittoria e salvezza centrata per una Taranto a trazione italiana che butta il cuore oltre l’ostacolo e regala una grande gioia al presidente Bongiovanni. Coach Di Pinto (voto 10) si affida ancora al giovane Stefani (voto 9), futuro ma anche presente del volley azzurro. Bene anche Randazzo (voto 8), rivitalizzato dall’esperienza pugliese, e Di Martino (voto 8) sempre puntuale a muro. Nota di merito a Falaschi (voto 9) arrivato per caso in puglia (aveva già firmato come secondo palleggiatore a Perugia) e autentico artefice di una salvezza per niente scontata. Modena, priva di Nimir, non trova i giusti stimoli e dimostra ancora una volta di essere squadra capace di tutto, nel bene e nel male. Leal (voto 7) è l’unico a provarci, ma, nonostante una buona ricezione, Bruno (voto 5,5) fatica a trovare attaccanti in palla, vista la giornata No di Ngapeth (voto 5) e di Stankovic (voto 5). A Padova va invece in scena il match salvezza fra i padroni di casa e una Vibo che, dopo un gran primo set, si spegne e non riesce ad arginare i patavini in ricezione e a muro. Weber (voto 8,5) è l’uomo dalla cui mano passano tutti i palloni chiave, ma è anche il canadese Loeppki (voto 7,5) a giocare una gran partita e sopperire alla giornata complicata di Bottolo (voto 5), apparso a corto di energie in questo finale di stagione. In casa calabra, il plauso va al solito Flavio (voto 8), gran protagonista ancora una volta al centro della rete, e a Nishida (voto 7) sempre pericoloso nel corso del match. Manca però un’altra banda di peso, perché Basic (voto 5) proprio non convince, e resta la sensazione che il Saitta (voto 5) di quest’anno sia solo una brutta copia di quello ammirato l’anno scorso. Chiude mestamente il suo travagliato cammino in Superlega una Ravenna che termina con 0 vittorie, ma a cui va dato atto di aver sempre messo sul campo quel poco che aveva a disposizione. Inutile parlare dei singoli in una squadra che ha schierato forse due soli giocatori di categoria, meglio guardare in casa di Cisterna, che dopo un avvio di stagione falcidiato dagli infortuni si trova addirittura in zona play off. Bene Dirlic (voto 8), che sopperisce nel gioco ad un Maar (voto 4,5) apparso poco centrato sul match. Bene anche il giovane Rinaldi (voto 7) che, dopo una gran parte di stagione vissuta in sordina, sta guadagnandosi campo con continuità. LEGGI TUTTO

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    Joao Rafael e Paolo Cozzi ai microfoni di Volley Club su Mondorossoblù

    Di Redazione Ancora una puntata ricca di ospiti di primo piano per Volley Club, il magazine settimanale in diretta streaming sul portale MondoRossoBlù. Questa sera, venerdì 21 gennaio, a partire dalle 20, il format condotto da Giovanni Saracino prevederà tra gli altri l’intervento di Joao Rafael, schiacciatore brasiliano della Gioiella Prisma Taranto di Superlega maschile. Con lui si parlerà tra l’altro dell’ottimo momento della formazione pugliese, reduce dal 3-0 su Verona che le ha consentito di guadagnare due posizioni in classifica. Nel corso della trasmissione interverrà inoltre l’ex azzurro Paolo Cozzi, collaboratore di Volley NEWS e commentatore televisivo per Discovery+. La trasmissione potrà essere seguita in diretta anche sulla pagina Facebook di MondoRossoBlù. LEGGI TUTTO

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    L’ex Cozzi inquadra Monza: “Sin qui sopra le aspettative, Eccheli valore aggiunto”

    Di Redazione Paolo Cozzi, ex della Vero Volley Monza in A2 e oggi commentatore tv, nonché nostro collaboratore, intervistato dal collega Giulio Masperi per Il Cittadino di Monza, inquadra il momento della sua ex squadra tracciando un bilancio di questa prima parte di stagione. “Sopra le aspettative – esordisce -. Eccelli è un valore aggiunto e il gruppo sta dimostrando che se non si può colmare il gap con le prime quattro di Superlega (Perugia, Civitanova, Modena e Trento), si può lottare per la quinta piazza”. Anche perché “Piacenza sembra ancora un po’ incompiuta, Milano è in ritardo, Vibo è sprofondata e le altre sono meno attrezzate”. Quinta piazza ampiamente alla portata dei brianzoli, dunque, ma a patto che “la panchina corta non diventi un handicap – commenta Cozzi -. Attendiamo di vedere come proseguirà la stagione di Grozer”. Quello di Monza è comunque un buon organico che ha ancora dei margini di miglioramento sia a livello di singoli che di alcuni fondamentali: “Mi aspetto di più da Dzavoronok, che ha numeri importantissimi ma è incostante. Fa bene a muro, ma in attacco deve crescere. In generale, poi, la squadra deve migliorare in ricezione – conclude – per ottimizzare il contrattacco”. (fonte: Il Cittadino di Monza) LEGGI TUTTO

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    Il premio “La Penna del Volley” a Paolo Cozzi: “Una scommessa vinta”

    Di Redazione Una giornata speciale per il nostro Paolo Cozzi: domenica 3 ottobre, al Centro Pavesi FIPAV di Milano, l’ex centrale azzurro ha ricevuto il premio “La Penna del Volley” durante l’annuale cerimonia di premiazione organizzata dal Comitato Territoriale Milano Monza Lecco della Federazione. Il trofeo è dedicato alla memoria del giornalista Paolo Brenna e viene assegnato ogni anno ai rappresentanti dei media che si distinguono nella promozione della pallavolo. Un riconoscimento che, dunque, va a premiare la nuova “carriera” di Paolo, iniziata (e, naturalmente, ancora in corso) proprio sulle pagine di Volley NEWS. “Provo grande orgoglio per questo riconoscimento – ci confessa l’ex giocatore milanese, due volte campione d’Europa con la nazionale – soprattutto perché premia un progetto nato come una scommessa e che si sta rivelando molto positivo. Portarlo avanti nel tempo è stato molto faticoso ma al tempo stesso mi ha dato grandi soddisfazioni“. Anche perché, aggiungiamo, parallelamente Cozzi continua a gestire il suo “vero” lavoro, l’attività di gestione del negozio Primo Tempo, specializzato in articoli sportivi per pallavolo e Beach Volley. Foto Fipav Milano Monza Lecco Iniziata sul web, l’attività di Paolo si è poi sviluppata come apprezzatissimo telecronista: l’apice della visibilità l’ha raggiunta naturalmente commentando le Olimpiadi di Tokyo su Discovery+, emittente per la quale seguirà anche la prossima Champions League. “È grazie ai miei articoli su Volley NEWS se sono arrivato a commentare in tv – ricorda Cozzi – e devo dire che è stata un’esperienza difficile, anche se stimolante: c’è una differenza enorme tra preparare un pezzo per il web e una telecronaca“. Una curiosità sorge spontanea: quando un giocatore passa dall’altra parte del microfono, come si sviluppa il rapporto con gli ex colleghi? “Per fortuna nessuno sa dove abito!” scherza Paolo, che poi aggiunge: “Ogni tanto mi capita di dover commentare prestazioni negative, e lo faccio sapendo benissimo quanto lavoro c’è dietro anche a una giornata no. Per questo, anche quando uso toni critici, da parte mia c’è sempre il massimo rispetto per tutti. E a volte, in occasione di finali o partite importanti, evito di dare i voti agli sconfitti, proprio perché sono ben consapevole di cosa si prova in quei momenti“. LEGGI TUTTO

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    La Fipav Milano Monza Lecco premia Paolo Cozzi come giornalista dell’anno

    Di Redazione Campione in campo, al pc e dietro i microfoni: Paolo Cozzi sta vivendo un altro importante step della sua carriera. Domenica 3 ottobre l’ex centrale della nazionale italiana, da sempre collaboratore di Volley NEWS, sarà premiato dalla Fipav Milano Monza Lecco con l’ambito riconoscimento “La Penna del Volley“, intitolato alla memoria del giornalista Paolo Brenna e destinato ogni anno ai rappresentanti dei media più attivi nella promozione della pallavolo. Il premio sarà consegnato nel corso della tradizionale Cerimonia di premiazione delle società organizzata ogni anno dal Comitato Territoriale, che si svolgerà al Centro Paesi FIPAV di Milano a partire dalle 9.45 di Milano. Tra i premiati anche i giocatori del territorio che si sono distinti con le nazionali, come i campioni d’Europa Galassi, Romanò, Sbertoli, Danesi, Gennari, Parrocchiale e Orro, e le società di Serie A: Vero Volley Monza, Powervolley Milano e Diavoli Rosa Brugherio. Per Cozzi un riconoscimento di notevole prestigio, che va a premiare la sua costanza e il suo impegno nel costruirsi una nuova professionalità da commentatore e analista del volley, fin da subito apprezzato dal pubblico per competenza ed equilibrio. Un traguardo di cui la nostra testata è felice e legittimamente orgogliosa, perché proprio da Volley NEWS è partito quel percorso che ha portato Paolo a diventare (dopo diverse esperienze televisive) uno dei telecronisti più apprezzati a livello nazionale, con il fiore all’occhiello delle Olimpiadi di Tokyo seguite per Discovery+, emittente per la quale commenterà anche la prossima edizione della Champions League. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi: leggendari, immensi, trascinatori… gli azzurri sono tutti da 10!

    Di Paolo Cozzi Sono già passate un po’ di ore da quando l’ultima palla è caduta sul taraflex riportando la nazionale italiana sul tetto d’Europa, e il rumore creato da questa impresa continua ad aumentare come un’onda, una bellissima onda che abbraccia tutto il movimento della pallavolo, dalla base fino ai nostri alfieri in Polonia. C’era bisogno di un risultato così di prestigio dopo un anno e mezzo in cui gli sport di squadra hanno faticato a ritrovare la normalità, la medaglia d’oro è non solo un bellissimo premio per 14 ragazzi che giorno dopo giorno si sono creati un sogno con impegno e sudore, ma un riconoscimento per tutte quelle società fatte da volontari, da appassionati, da presidenti che ci mettono passione e spesso anche portafoglio, e che continuano ad alimentare quella fiammella che si accende nei cuori delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi: la passione per la pallavolo! Il cammino dei nostri ragazzi in questo Europeo è stato un crescendo rossiniano continuo, un divenire di prestazioni sempre più convincenti e una presa di coscienza a tutto tondo del proprio valore. E anche nei momenti più bui, come nel finale del primo set e nel quarto, quando gli avversari sembravano soverchiarci, abbiamo trovato sempre la forza di rialzare la testa e di rilanciare le nostre ambizioni, perché lo sport insegna questo: mai arrendersi finché l’ultima palla non cade a terra. Ma ecco le pagelle della finale. Pagelle che non hanno voti ma solo commenti perché tutti, dal primo all’ultimo, si meritano un bel 10 tondo tondo. De Giorgi voto Leggendario. Parto da lui perché se lo merita, perché ha avuto il coraggio di prendere nel post-Olimpiade una squadra che nessuno avrebbe voluto e di lavorarci sopra con impegno e passione. Perché ha dimostrato che il lavoro paga, che si può vincere anche con una squadra giovane, perché in due settimane ha ridato fiducia a un ambiente in preda allo sconforto post olimpico. Mi è piaciuto molto nella gestione dei time out dove ha sempre trovato le parole giuste per tutti i suoi ragazzi, dando sempre la sensazione di controllo e sicurezza. E pensare che Civitanova se ne è liberata in quattro e quattr’otto pochi mesi fa… Una scelta che pare davvero poco lungimirante. Giannelli voto Golden Boy. Sembrava che il suo talento si fosse annacquato dopo una stagione complicata, invece l’intesa con Fefè gli ha ridato energia, lo ha rimesso leader al centro del progetto, lo ha fatto tornare metronomo del nostro gioco. Da oggi è ancor di più nella storia del volley italiano, entrando nell’élite dei palleggiatori italiani medagliati! Michieletto voto Immenso. La finale è forse la partita dell’Europeo in cui fatica di più a tratti, in cui ci ricorda che in fondo è “solo” un ragazzo di 19 anni che sta scrivendo pagine e pagine di storia del volley. Sempre più maturo, sempre più leader, migliorato molto sulla pipe che per un mancino non è facile, devastante al servizio, granitico a muro. Semplicemente una bellissima realtà. Lavia voto Trascinatore. Uscito sottotono da Tokyo 2020, mette finalmente in mostra tutto il suo talento e il suo repertorio di colpi, ma quello che piace di più è che riesce ad abbattere la sua indole timida e pacata e a trasformarsi in trascinatore in campo. Ieri uomo chiave nella resurrezione di quarto e quinto set. Galassi voto Ariete. Finalmente un centrale capace di attaccare bene anche con palla staccata, di portare via il muro avversario e scaricare di pressione le bande. Veloce, anticipato, tecnico, Gianluca scardina i muri avversari con una tranquillità da veterano. Da rivedere solo la battuta, dove seppur insidioso è troppo, troppo falloso. Anzani voto Granitico. In attacco forse paga un’intesa con Giannelli non perfetta, dettata più da differenze tecniche che altro. A muro invece è semplicemente perfetto, ultimo centrale di una lunga scuola di atleti azzurri che ha fatto del muro a lettura una filosofia di gioco che ha scritto la storia. È lui che guida al meglio la nostra prima linea, è lui che, con le sue manone, tocca palloni a non finire togliendo sicurezza agli attaccanti avversari. Balaso voto Certezza. Anche per lui una finale non semplice, in cui ha tentennato e visto l’inferno prima di ripartire nel tie break. Però, al primo torneo da protagonista, più di una volta dimostra che ora la seconda linea italiana ha un nuovo padrone di casa e lo avrà per molto tempo. Romanò voto Incosciente. L’uomo della svolta, entra in campo in una finale Europea ed è una delle sue prime presenze in azzurro. E, anziché tremare, sfrutta alla grande l’occasione, chiudendo con 11 punti e una prova mostruosa in attacco. Talmente incredulo, talmente in bolla che spesso non ha neanche la forza di esultare. E adesso trovategli una squadra da titolare in Superlega! Piccinelli voto Atteggiamento. Entra in campo e a freddo trova due difese strepitose, porta energia, fiducia e aiuta la squadra a ripartire nel momento più buio. Pinali voto Gladiatore. Addosso ha gli occhi di tutta Italia in un ruolo che è stato fucina di grandi campioni. Non sarà l’opposto da 40 palloni a partita, ma il suo lo fa e dimostra che l’approdo a Trento è meritato e non casualità. Certo, su palla alta fatica ed è ancora sbaglione, ma l’atteggiamento è da guerriero, e in battuta spesso ci trascina fuori dalle sabbie mobili. LEGGI TUTTO