consigliato per te

  • in

    Padova, il giovane Andrea Canella confermato al centro della rete

    Di Redazione Ancora una conferma al centro per la Kioene Padova: Andrea Canella vestirà la maglia bianconera anche per la stagione 2021/22. Nato il 19 gennaio 1998 ad Abano Terme (PD) inizia a muovere i primi passi da atleta nel settore giovanile patavino. Miglior centrale delle Finali Nazionali U19 nel 2017, dopo aver giocato in serie B con i bianconeri, nel 2018/19 indossa la casacca della Gas Sales Piacenza in serie A2 ottenendo tra l’altro la promozione in Superlega. La stagione successiva torna a Padova e il prossimo sarà il terzo campionato consecutivo che giocherà con la prima squadra. Ad oggi complessivamente sono 88 le presenze di Canella tra Superlega (51) e serie A2 (37), con 114 punti realizzati (19 ace e 20 muri vincenti). «Si sta delineando la nuova squadra – dice Canella – e per chi rimarrà come il sottoscritto, l’obiettivo sarà quello di dare continuità al lavoro iniziato la scorsa stagione. Con l’aiuto dei nuovi giocatori, dovremo fare un gradino in più per progredire ulteriormente sul piano del gioco». Nel tuo reparto sono già arrivate le conferme di Volpato e Vitelli, a dimostrazione di quanto di buono è stato svolto. «Certo, potermi allenare con due ottimi giocatori come loro è stimolante. In questi anni a Padova ho imparato tanto da Marco Volpato perché è un giocatore completo, mi ha sempre aiutato e spronato a migliorarmi. Vitelli è stato protagonista di un ottimo campionato e quindi sono davvero felice di essere al loro fianco». Sei uno dei giocatori simbolo del vivaio patavino che arriva alla prima squadra. Come hai vissuto questo percorso? «Da quando iniziai a giocare con l’Under 14, il mio sogno fu sempre quello di arrivare in prima squadra. Una volta che questo si è potuto concretizzare, non mi sono mai fermato o accontentato. Ho sempre dato il 100% dall’inizio alla fine ed l’unico modo per migliorare. Di questa Società ho sempre apprezzato la politica sui giovani: è un processo di crescita collettivo, nel quale non ci si limita ad allenare solo coloro che potranno potenzialmente arrivare in prima squadra. Il lavoro viene svolto sempre sul gruppo, nessuno viene lasciato da solo e si lavora per fare in modo che ogni atleta possa svolgere al meglio il proprio percorso. Non è una cosa così scontata, anzi». Domanda scontata ma obbligatoria: come vedi la prossima Superlega? «Tutte le squadre stanno puntando a rinforzarsi ed è logico, visto che in Italia giocano tra i migliori pallavolisti al mondo. Sarà un campionato altamente competitivo, nel quale sappiamo che dovremo lavorare molto duramente per competere. L’importante sarà inoltre la mentalità con cui scendere in campo: non aver paura degli avversari e dare il massimo per i propri compagni, i tifosi e la Società». UNDER 19 IN FINALE CON TREVISO. Grazie alla vittoria per 3-0 con la Pallavolo Massanzago, la Kioene Padova Under 19 stacca il pass per la finale regionale. Alle ore 17.00 di domenica 20 giugno, i ragazzi di coach Sabbadin affronteranno il Volley Treviso. La partita si svolgerà nel palazzetto dello sport di Borgoricco (PD).LA SCHEDA DI ANDREA CANELLANato a: Abano Terme (PD)Il: 19/01/1998Ruolo: CentraleAltezza: 200 cmCARRIERA 2019/22: Kioene Padova, (Superlega)2018/19: Gas Sales Piacenza (A2)2017/18: Kioene Padova (Superlega)2014/17: Kioene Padova (settore giovanile) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Wojciech Wlodarczyk torna in Polonia alla neopromossa LUK Lublin

    Di Redazione Dopo una stagione in Italia alla Kioene Padova, lo schiacciatore polacco Wojciech Wlodarczyk torna in patria: è stato annunciato oggi dalla LUK Politechnika Lublin, la squadra dell’università di Lublino, fresca di promozione in PlusLiga. Per l’ex nazionale classe 1990 si tratterà di un ritorno: aveva già giocato nell’altra formazione cittadina, il Cuprum, oltre a vestire le maglie di squadre di primo piano come Skra Belchatow (con cui ha vinto uno scudetto), Indykpol Olsztyn, Onico Varsavia e Czarni Radom. Non si tratta del primo rientro in patria per Wlodarczyk, come sottolinea il presidente della LUK Krzysztof Skubiszweski: “Ricordo quando 8 anni fa si unì allo Skra dopo la sua avventura in Austria, conquistando subito il titolo e la convocazione in nazionale. Oggi è ancora un giocatore con grandi potenzialità, ma con molta più esperienza. La fiducia di cui godeva in Superlega è la migliore raccomandazione: colpisce per la sua tranquillità e la sua gestione dell’attacco“. (fonte: LKPS Lublin) LEGGI TUTTO

  • in

    Mattia Bottolo conferma a Padova. “Voglio crescere ulteriormente”

    Di Redazione Altro rinnovo importante in casa Kioene Padova. Lo schiacciatore Mattia Bottolo vestirà la maglia bianconera anche per la stagione 2021/22. Nato il 3 gennaio 2000 a Bassano del Grappa (VI) dopo un’esperienza a Bassano, Bottolo è cresciuto nel settore giovanile della Kioene Padova. Vincitore del Trofeo delle Regioni di beach volley nel 2017, nello stesso anno viene convocato nella Nazionale Juniores di beach volley. Diverse le convocazioni in maglia Azzurra Under 20 anche nell’indoor. A coronamento della stagione 2020/21 in SuperLega nella quale ha realizzato 413 punti in 34 gare ufficiali (di cui 28 ace e 35 muri vincenti), per lui è arrivata la convocazione in Nazionale Seniores con la quale è stato chiamato per affrontare la VNL. «Il bilancio della stagione 2020/21 è stato buono – dice Bottolo – perché a livello di squadra siamo riusciti a creare un bel gioco che ha coinvolto tutti gli atleti del roster. Abbiamo ottenuto delle vittorie importanti e il nostro obiettivo sarà quello di migliorare ulteriormente. Lo staff ha lavorato benissimo e il clima che si è respirato dentro e fuori dal campo è stato sempre positivo». Quest’anno hai rappresentato al meglio l’idea del giocatore che dalle giovanili è arrivato in prima squadra da protagonista. Che consiglio senti di dare ai tanti giovani bianconeri che stanno facendo il percorso che hai fatto tu?«Anzitutto di lavorare, lavorare tanto. Seguire i propri sogni perché questi possono trasformarsi in destino. L’importante è non arrendersi mai, seguire i propri obiettivi, certi che il lavoro sarà l’arma vincente per raggiungerli». Personalmente cosa ti aspetti dal campionato 2021/22?«Voglio crescere ulteriormente sul piano del gioco, sulle scelte da effettuare in alcuni momenti della gara. Sono contento di aver disputato quasi tutte le partite ufficiali e questo mi ha consentito di accumulare quel po’ di esperienza che mi consentirà di affrontare il prossimo campionato con maggiore consapevolezza. Voglio ringraziare tutto il nostro staff, perché mi ha dato fiducia e mi ha consentito di crescere insieme ai miei compagni». Come vedi la prossima stagione di SuperLega?«Sarà ancora più competitiva e dovremo impegnarci al massimo dal primo all’ultimo giorno. Partiamo da meccanismi di gioco che ora conosciamo bene e come squadra dovremo mettere in campo quella sfrontatezza che è stata già il nostro punto di forza. Stanno arrivando dei giocatori che hanno accumulato esperienza nel campionato italiano e non solo, per cui sono certo che le premesse per svolgere un lavoro entusiasmante ci sono tutte». LA SCHEDA DI MATTIA BOTTOLONato a: Bassano del Grappa (VI)Il: 03/01/2000Ruolo: SchiacciatoreAltezza: 196 cm CARRIERA2019/22: Kioene Padova (SuperLega)2017/19: Kioene Padova (serie B)2016/17: Kioene Padova (serie C)2015/16: Pallavolo Bassano (1° Div.) LEGGI TUTTO

  • in

    Padova, Dottor Tietto: “Per essere buoni giocatori servono cuore, testa e mani”

    Di Redazione Da 14 anni il Dott. Davide Tietto è l’ortopedico della Società bianconera. Nel corso di queste stagioni ha messo al servizio della Kioene Padova la propria professionalità per prendersi cura di tanti atleti, collaborando al massimo con tutto lo staff patavino. «Questa collaborazione tra di noi è fondamentale – dice Tietto – perché il gioco di squadra paga sempre. In questi anni abbiamo creato un meccanismo di tasselli che s’incastrano perfettamente tra di loro. Per ridurre i traumi legati all’attività sportiva è anzitutto importante il livello di preparazione atletica. Questo ci ha consentito di registrare fortunatamente pochi casi in questi anni. Quando questi si sono verificati, abbiamo sempre messo in moto un meccanismo di collaborazione che ha consentito ai giocatori di ristabilirsi». Il Dott. Tietto è un ortopedico libero professionista che si occupa di ecografia interventistica ortopedica e collabora col prof. Porcellini di Modena, specializzato nelle patologie della spalla. «Collaborando con la Kioene Padova – continua – ho avuto modo di lavorare con tanti giocatori stranieri, quindi confrontandomi quotidianamente con atleti provenienti da altre realtà. Ciò che mi rende felice è di aver visto tanti giovani che sono cresciuti qui per poi prendere il volo, diventando pallavolisti affermati a livello nazionale e non solo». A livello traumatologico, è più facile che determinati infortuni avvengano a giocatori giovani o esperti?«Tendenzialmente i giocatori più esperti sono più accorti nel prevenire gli infortuni, perché hanno un maggiore controllo delle proprie capacità e possibilità. E’ anche vero che le competenze in ambito medico sono cresciute in questi anni, specialmente in ambito di prevenzione. Ricordo ad esempio che negli anni ’90, nel rugby, si effettuavano dei bendaggi preventivi alla caviglia dei giocatori per evitare infortuni. Se ciò allora sembrava una novità, oggi questa è diventata la normalità. In tutto questo, la collaborazione con i fisioterapisti è fondamentale». Quale pensa che siano i passi da fare in futuro nel mondo dello sport per il bene degli atleti?«Credo sia fondamentale la crescita sinergica degli atleti nello studio e nello sport, puntando alla responsabilizzazione dei giocatori come uomini e come atleti. Non basta essere fisicamente dotati per essere dei buoni giocatori: servono cuore, testa e mani. Da questo punto di vista, negli Stati Uniti d’America s’è capito da diverso tempo che la formazione degli atleti dev’essere pensata a 360 gradi». Cosa le piace dell’ambiente Pallavolo Padova?«Credo sia un ambiente altamente stimolante. Si può lavorare in maniera professionale sentendosi davvero a casa. Si percepisce che anche i più giovani provano emozione nell’indossare questa maglia, indossata in passato da grandi campioni. Credo che questo sia un plus davvero importante». Al di là degli sportivi, negli ultimi tempi l’incidenza dei traumi ortopedici è aumentata o si è ridotta?«Inevitabilmente il lungo periodo di stop dovuto al Coronavirus ha creato meno “rischi”, per cui a livello percentuale questi si sono leggermente ridotti. Per contro ho notato un aumento della patologia degenerativa in alcuni soggetti, vedi ad esempio l’artrosi. I traumi possono però verificarsi anche in casa, motivo per cui l’esercizio fisico controllato e calibrato sulle caratteristiche di ogni singolo individuo è importante. L’attività fisica è fondamentale per la salute della persona e per scongiurare che possibili eventi traumatici abbiano conseguenze più gravi del previsto». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Kioene Padova conferma l’azzurro Marco Vitelli

    Di Redazione Altra conferma in casa Kioene Padova: il centrale Marco Vitelli vestirà la maglia bianconera anche per la stagione 2021-22. Nella sua prima esperienza in Veneto, il giocatore abruzzese ha realizzato complessivamente 275 punti in 34 gare ufficiali, mettendo a segno 41 ace e 63 muri vincenti (primo in questi due fondamentali nella propria squadra). 25 anni compiuti lo scorso 4 aprile, Vitelli farà ancora coppia al centro col capitano Marco Volpato. “Sono davvero felice di proseguire la mia esperienza con la Kioene Padova – dice Vitelli – e anzitutto devo ringraziare la società e il coach Jacopo Cuttini, col quale fin dal primo momento ho trovato grande sintonia. La stagione 2020-21 è stata positiva non solo a livello personale ma anche per tutto il gruppo. Padova è un team giovane, che ha voglia di crescere e di dimostrare le proprie qualità. Gli stimoli non mancheranno nemmeno per il prossimo campionato. Anzi, credo che saranno ancora maggiori“. Per te è stato un campionato da incorniciare e che si è concluso con la convocazione in Nazionale Seniores… “È stata un po’ la ciliegina sulla torta di un percorso iniziato la scorsa estate e sono davvero orgoglioso di poter vestire la maglia azzurra. Per me è la prima esperienza con la Nazionale Seniores, perché fino ad oggi avevo vestito solo quella delle giovanili. Sto lavorando duramente e voglio ripagare tutta la fiducia che è stata riposta in me. Ora ci attende questo importante impegno con la VNL e sono a disposizione del team per dare il mio massimo“. Tornando a parlare di Kioene Padova, cosa ti ha permesso di poter disputare un campionato di ottimo livello? “L’ambiente della Kioene Arena ti permette di lavorare con serenità e al tempo stesso con grande entusiasmo. Lo staff ci è stato vicino sempre e abbiamo lavorato divertendoci. Se guardiamo la squadra all’inizio e alla fine del campionato, complessivamente tutti siamo cresciuti e questo dimostra che il lavoro svolto è stato di ottima qualità. Il prossimo campionato sarà ancora più competitivo del precedente, perché stanno arrivando in Italia i migliori giocatori al mondo. Questo però non ci deve spaventare. Ripartiremo con meccanismi di gioco consolidati e con nuove scommesse da dover vincere“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Kioene Padova, il medico Paola Pavan: “Il Covid ha cambiato il nostro lavoro”

    Di Redazione La dottoressa Paola Pavan è una delle persone che da più anni fanno parte della Pallavolo Padova. Anzi, il suo esordio in bianconero come medico della squadra avvenne nel 2000, nell’era Sempre Volley. Una figura di riferimento importante, una di quelle persone che vedi sempre in panchina alla Kioene Arena, in un perfetto mix di professionalità e simpatia: “La parte affascinante di questo ruolo – dice – è che posso mettere in pratica il mio lavoro specialistico di Medico dello Sport. Il mio compito è quello di farmi carico della salute dei giocatori affinché siano efficienti al 100%, anche dal punto di vista psicologico“. Che differenza c’è tra un giocatore più esperto e uno più giovane? “Quelli esperti sono generalmente più consapevoli del loro corpo, pretendono di più e al tempo stesso conoscono i propri limiti. I giovani, come è normale che sia alla loro età, a volte si sentono degli ‘Highlander’, per cui bisogna indirizzarli maggiormente in un percorso che tenga conto di tutto, anche degli aspetti nutrizionali. Rispetto a quando ho iniziato, ad oggi sul piano anagrafico per molti potrei essere la loro ‘mamma’“. Nella sua carriera a Padova, quali sono state le stagioni che ricorda con particolare piacere e quelle più difficili? “L’anno della Coppa CEV fu entusiasmante. Morsut non poté giocare per un problema fisico ma, nonostante la sconfitta, la stagione 2004-05 fu straordinaria. Ricordo anche con piacere l’anno della promozione a Santa Croce sull’Arno. La più complicata? Forse il 2009-10, quando in agosto Kristof Hoho fu colto da malore nella fase di pre campionato. Avvenne mentre stavamo eseguendo un accertamento diagnostico finché era in palestra. Fortunatamente andò tutto bene e ci fu un grande lavoro di squadra da parte di tutto lo staff medico“. Sotto altri aspetti, anche le ultime due stagioni sono state contrassegnate dal “fattore Covid” che ha costretto tutti a cambiare stile di vita e di lavoro… “8 marzo 2020. Da quel giorno è cambiato tutto nella gestione e nell’attività di sicurezza. Abbiamo avuto un colloquio continuo con i giocatori, spiegando loro i comportamenti da tenere anche al di fuori della palestra. Si sono resi conto che anche un solo contagio avrebbe coinvolto la loro famiglia e tutta l’attività della squadra e dello staff. Sono molto fiera di questi ragazzi, perché fortunatamente nessuno dei nostri giocatori si è mai contagiato fino ad oggi“. Come vede il futuro sotto questo punto di vista? “Il mio auspicio è che la strada ora sia in discesa. Penso che la vaccinazione sarà l’arma vincente per ridurre la diffusione della malattia. Per tutti l’aspetto gestionale sarà più semplice. Comunque le attenzioni continue in merito alla pulizia delle mani, all’utilizzo della mascherina e del distanziamento sociale hanno avuto una ‘buona’ conseguenza: in quest’ultima stagione non si è registrata nessuna patologia infettiva tra i ragazzi, nemmeno un raffreddore. Gli unici problemi fisici si sono registrati a livello ortopedico, ma questo è dovuto al gioco“. In questi 21 anni di attività a Padova, qual è il valore aggiunto che le piace dell’ambiente? “Il rispetto dei ruoli e la stima reciproca. È un ambiente in cui ci si confronta sempre e non è una cosa assolutamente scontata. Inoltre ci sono ancora alcuni ex giocatori che a volte mi chiamano o mi scrivono. Sia per chiedere come va, ma anche per condividere le foto dei loro figli appena nati o per avere qualche piccolo consiglio medico. È un grandissimo piacere. Perché è bello trasmettere fiducia, sapendo che per tutti ho messo sempre in primo piano la salute e il loro benessere“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Kioene Padova, il nuovo opposto è Linus Weber: “Pronto a competere nella Superlega”

    Di Redazione Sarà Linus Weber l’opposto della Kioene Padova per la stagione 2021/22. Nell’ultima stagione l’atleta ventunenne ha militato nella massima  serie tedesca indossando la casacca del VfB Friedrichshafen, squadra vice campione di Germania dopo la sconfitta in finale con Berlino (squadra con cui egli vinse nel 2018/19). Per Weber si tratta di un ritorno in Italia, dato che nel 2019/20 vestì la maglia dell’Allianz Milano. Già medaglia d’argento ai Campionati Europei nel 2017 con la Germania, con la Kioene Padova il giovane opposto avrà modo di mettere in mostra le proprie qualità, ampiamente dimostrate nel suo ultimo campionato e nel quale ha disputato la Coppa CEV.  Weber prenderà inoltre parte alla VNL in programma a Rimini dal 28 maggio con la Nazionale tedesca. «Credo che il campionato italiano sia uno dei migliori al mondo – dice Weber – nel quale si trovano anche i migliori giocatori con cui voglio competere. A Milano ho raccolto molta esperienza e ho utilizzato questo tempo per crescere. Nella mia prima avventura italiana ho avuto modo di allenarmi al fianco di uno dei più forti opposti in circolazione (Nimir) e da lui ho imparato molto». Qual è la maggiore differenza tra il campionato italiano e quello tedesco? «In Italia il livello delle squadre è elevato e le differenze tra di loro sono minime. Per questa ragione ogni gara può essere speciale, nella quale si può crescere ulteriormente».Cosa ti aspetti personalmente dalla prossima stagione? «Prima di tutto voglio trovare il mio spazio e dare il mio contributo alla Kioene Padova per supportare la squadra in tutti i suoi aspetti. Voglio mostrarmi come un giovane giocatore pronto a dare il massimo per competere in questo campionato, per potermi affermare come atleta e crescere insieme alla mia nuova squadra». Che ricordo hai della Kioene Padova da avversario e che messaggio vuoi dare ai tifosi padovani? «Ricordo che l’atmosfera alla Kioene Arena era fantastica, con la squadra spinta dai suoi tanti tifosi. La Società inoltre è professionale e organizzata, rispettata nell’ambiente e capace di fornire quello spirito combattivo che serve per dare la giusta motivazione a chi lavora al suo interno. Sono molto felice di essere qui e mi auguro che avremo modo di prenderci delle belle soddisfazioni».LA SCHEDA DI LINUS WEBERNato il: 01/11/1999A: Gera (GER)Nazionalità: TedescaAltezza: 202 cmRuolo: OppostoLA CARRIERA2021/22: Kioene Padova (Superlega)2020/21: VfB Friedrichshafen (A, GER)2019/20: Allianz Milano (Superlega)2018/19: Berlin Recycling Volleys (A, GER)2017/18: VC Olympia Berlin (A, GER) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il giovane bulgaro Georgi Petrov nel mirino della Kioene Padova?

    Di Redazione Spunta un nome nuovo nel mercato della Kioene Padova: quello del giovane schiacciatore Georgi Petrov, “pupillo” del CT della Bulgaria Silvano Prandi, che lo ha portato con sé anche in Francia allo Chaumont. Secondo Sportal.bg sarà proprio la squadra patavina la nuova destinazione di Petrov, che in un’intervista ha ammesso di voler lasciare la formazione transalpina: “Sto cercando un posto dove continuare la mia carriera all’estero. Non ho proposte specifiche per ora, ma ho parlato con alcune squadre“. Petrov, che parteciperà alla VNL con la nazionale balcanica, alla Kioene avrebbe una concorrenza agguerrita in posto 4: il confermatissimo Mattia Bottolo e, probabilmente, il canadese Eric Loeppky, in arrivo da Ravenna. (fonte: Sportal.bg) LEGGI TUTTO