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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Loeppky monumentale, Lagumdzija irriconoscibile

    Partenza sprint per i Play Off Scudetto di Superlega, con Monza e Milano capaci di andare a imporsi fuori casa e ribaltare il risultato della regular season: ennesima dimostrazione di come ormai le prime 6-7 della classe abbiano un livello molto simile. Tutto bene invece per le due grandi favorite, Trento e Perugia, che iniziano la marcia scudetto con il piede giusto. E partiamo proprio dai campioni d’Italia nel nostro pagellone di Gara 1.

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    Trento-Modena 3-0. L’assenza forzata e prolungata di Sbertoli aveva creato parecchia preoccupazione in casa trentina, ma Acquarone (voto 7,5) gioca con la maturità di un veterano, esaltando i suoi laterali e un Kozamernik (voto 7,5) in serata di grazia. Bene gli azzurri Lavia (voto 7,5) e Michieletto (voto 8), attenti in ricezione e precisi in attacco; ottimo Rychlicki, sempre pungente dalla linea dei 9 metri.

    Modena regge un set, poi si spegne in una lunga serie di errori e murate subite, sciupando l’occasione. Davyskiba (voto 7,5) è l’unico a provarci fino alla fine, mentre spariscono presto dal campo Rinaldi (voto 5), Juantorena (voto 5,5) e Stankovic (voto 5). Male anche Bruno (voto 5), presto sostituito da un Boninfante (voto 5) che però non riesce a trovare la chiave per mettere in difficoltà il muro trentino.

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    Perugia-Verona 3-1. Una Sir a tutta potenza trema per un set prima di piegare una coriacea Verona. Nove ace e il 60% in attacco sono sintomo di una squadra che gioca bene, spinta da un Giannelli (voto 8) carico e concentrato. Semeniuk (voto 8,5) impressiona per continuità e rendimento, Russo (voto 9) al centro della rete è perfetto e Ben Tara (voto 7,5) un martello pneumatico in continua spinta. E così anche la giornata no di Leon (voto 5) passa in secondo piano.

    Verona sogna per un set, ma alla lunga la ricezione fatica e il gioco sui soli tre laterali non paga. Esmaeilnezhad (voto 7) è il fulcro dell’attacco, cui si unisce un Mozic (voto 6) lucido in prima linea ma in difficoltà in seconda. Troppo leggeri in attacco, invece, Dzavoronok (voto 5,5) e Grozdanov (voto 5), che in più a muro non riesce praticamente mai a fermare gli attaccanti perugini.

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    Civitanova-Monza 1-3. La Mint Vero Volley resiste al ritorno della Lube e, spinta da un Loeppky (voto 9) semplicemente monumentale, si regala Gara 1 ai danni di una Civitanova a tratti irriconoscibile. I cucinieri crollano in attacco con ben 15 errori e un Lagumdzija (voto 4,5) irriconoscibile. Faticano anche Yant (voto 5,5) e Nikolov (voto 5), mentre si salva Bottolo (voto 6,5) autore di un ottimo ingresso. Male al centro anche Chinenyeze (voto 5), che non riesce mai ad incidere sul match.

    Monza, come detto, trova un super Loeppky, che sopperisce alla giornata opaca del connazionale Maar (voto 5), e uno Szwarc (voto 7) che sbaglierà tanto, ma ha il pregio di non arrendersi mai. Bene anche Cachopa (voto 7,5), che stravince il derby sudamericano dei palleggiatori e punta con fiducia verso Gara 2.

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    Piacenza-Milano 2-3. Un altro tie break fra Piacenza e Milano, con i milanesi che ancora una volta non mollano, si aggrappano al match con grinta e atteggiamento giusti e portano a casa una vittoria meritata e importante. La Gas Sales paga molto in ricezione e soffre la giornata no di Scanferla (voto 5), che costringe Brizard (voto 5,5) agli straordinari. Lucarelli (voto 6,5) garantisce attacco e ricezione, mentre Leal (voto 5,5) in seconda linea regala davvero troppo. Bene Simon (voto 7), mentre Caneschi (voto 5) rimane ai margini del match. Alti e bassi infine per Romanò (voto 6) sempre pungente dalla linea dei nove metri, ma anche ben controllato dal muro milanese.

    Milano non gioca un match perfetto, fatica in attacco e muro, ma alla lunga gestisce meglio i palloni che scottano. Vitelli (voto 8,5) è l’eroe di giornata, ma è tutta la squadra che appare compatta, con Reggers (voto 6,5) sempre utile e Ishikawa (voto 6,5) ottima alternativa in attacco, anche se molto sotto pressione in ricezione. Fatica invece Kaziyski (voto 5), che sotto rete non riesce a trovare guizzi importanti.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Trento si conferma, Monza stupisce, Modena delude

    Con il turno domenicale si è chiusa la regular season di Superlega Credem Banca e già le squadre sono pronte a buttarsi a capofitto nel turbinio dei Play Off Scudetto. Due mesi di pura emozione che decreteranno chi riuscirà a salire sul trono che un anno fa premiò Trento. Ma quali sono state finora le migliori squadre? Chi ha deluso le aspettative e chi invece ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo? Scopriamolo con il pagellone della stagione regolare!

    Itas Trentino voto 8. La vincitrice dello scudetto 2023 continua a brillare, non patisce il cambio di allenatore e dimostra una crescita nel corso della stagione. Pecca un po’ nelle gare secche, fallendo sia la Supercoppa che la Coppa Italia, ma in Champions League e campionato è un rullo compressore. L’infortunio alla mano di Sbertoli è però una botta pesante da assorbire… riuscirà l’Itas a reggere fino al ritorno del proprio palleggiatore?

    Sir Susa Vim Perugia voto 7,5. Il nuovo corso di coach Lorenzetti ha portato già 3 trofei in bacheca, e la squadra ha dimostrato di non essere Leon dipendente, ma qualche passo falso c’è stato e lo dimostra anche l’ennesima sconfitta contro la bestia nera Milano. Resta comunque la favorita numero uno per il titolo.

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    Gas Sales Bluenergy Piacenza voto 5,5. Il terzo posto è l’obiettivo minimo per una squadra costruita con ben altre ambizioni, ma che si presenta ai Play Off con ben 9 sconfitte e una cocente delusione in Champions League. Stupisce come a picchi di gioco davvero ottimi si alternino momenti di black out totale, con ricezione e attacco che spariscono. E il turno con Milano è tutto tranne che facile e scontato.

    Cucine Lube Civitanova voto 6,5. A novembre era la squadra che esprimeva il gioco migliore, poi l’annuncio di Blengini in uscita e qualche infortunio hanno minato una squadra a cui non bastano la verve di Nikolov e l’estro di De Cecco. Le carte in regola per fare bene in questi Play Off ci sono tutte, ma serve spingere tutti nella stessa direzione per provare a tornare protagonisti.

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    Mint Vero Volley Monza voto 7,5. La grande sorpresa di questo 2023, finalista in Coppa Italia e in Challenge Cup, è una squadra maturata molto grazie all’estro di Cachopa, che esalta i suoi attaccanti. Già cosi la stagione sarebbe sicuramente positiva, in più contro Civitanova la sensazione è di potersela giocare a viso aperto.

    Allianz Milano voto 6,5. Le è mancata un po’ di continuità, ma la formazione di Piazza ha un cuore grande e come sempre è squadra che non molla mai. È capace di essere camaleonte nel corso della stessa partita, togliendo punti di riferimento agli avversari. Porro e Reggers gli uomini in più per provare a far saltare il banco.

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    Rana Verona voto 6,5. Partita lenta, ha avuto la capacità di resettare e ripartire, giocando un girone di ritorno di alto livello. Peccato per le sconfitte secche con Milano e Civitanova, che la relegano al settimo posto nel proibitivo quarto di finale con Perugia. Muro e servizio sono le armi in più, ma il gioco resta molto prevedibile sui tre laterali.

    Valsa Group Modena voto 5-. Che non fosse una squadra da primi 4 posti lo si sapeva, ma la Modena versione 2024 si è sciolta alle prime difficoltà, entrando in una spirale involutiva di gioco e di fiducia. Però i Play Off sono un campionato a parte e l’occasione di sfidare Trento senza Sbertoli potrebbe ridare slancio ed entusiasmo ad una piazza rimasta sorpresa dalle fatiche della regular season.

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    Cisterna Volley voto 6,5. Manca la ciliegina dei Play Off ad una squadra che, ben guidata da Falasca, ha stupito fino all’ultimo mettendo in mostra un bel gioco ed un Faure autentico bomber. Ottimo anche il ritorno di Baranowicz, metronomo di una squadra nata per salvarsi e che invece fino all’ultimo ha lottato per un posto al sole.

    Pallavolo Padova voto 6. Campionato in sordina per Padova, che trova presto i punti salvezza ma non riesce a spingersi più in su del 10 posto. Come sempre però sa valorizzare i tanti giovani del suo rooster, e così oltre a Gardini ecco la bellissima sorpresa Porro, schiacciatore che sfrutta al meglio le sue chance stupendo tutti per la sua maturità.

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    Gioiella Prisma Taranto voto 5. Campionato davvero difficile per la squadra pugliese, che ad inizio stagione aveva ben altre mire. Il rebus opposto ha chiaramente rallentato la prima parte di stagione, e l’arrivo di Travica sembrava poter ridare slancio ai tarantini, ma la voglia di emergere di Gargiulo e Gutierrez non è bastata a risollevare le sorti della squadra che si accontenta di una salvezza faticosa.

    Farmitalia Catania voto 5. Costruita in fretta e furia, ha il merito di onorare il campionato fino alla fine sorretta da un Buchegger che si carica spesso sulle spalle tutti il peso dell’attacco. Troppo poco per provare a raggiungere una salvezza impossibile, ma abbastanza per riportare interesse e passione in un’isola da dove la pallavolo mancava da troppo tempo.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Keita trascinatore, Anzani fuori partita

    Manca un solo turno al termine della regular season di Superlega Credem Banca, ma ancora tanti verdetti sono da emettere, con le sole Trento, Perugia e Modena già sicure del loro posto all’interno della griglia dei Play Off Scudetto. Resta quindi inutile ai fini della classifica la vittoria della Sir sull’Itas, mentre quella di Piacenza contro Civitanova rilancia le ambizioni emiliane dopo un mese di febbraio davvero orribile. Volata finale a quattro per i posti dal quarto al settimo, con Cisterna ormai tagliata fuori e Taranto salva ma che chiude una stagione sottotono. Ma veniamo al pagellone del weekend!

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    Perugia-Trento 3-1. PalaBarton esaurito e festante per la vittoria sulla capolista in un match che potrebbe essere l’anticipo delle Finali Scudetto… Ben Tara (voto 8,5) è il mattatore di serata, pressoché infermabile ed esaltato da un Giannelli (voto 8) quadrato e lucido in ogni fase del match. Bene anche Russo (voto 7), che spadroneggia a centro rete, mentre rimane in ombra il talento del polacco Semeniuk (voto 5), apparso troppo falloso in attacco.

    Trento, che lascia a riposo Rychlicki, fatica in ricezione, con Laurenzano (voto 5) davvero sotto pressione, e ciò non permette a Sbertoli (voto 5,5) di sfruttare al meglio il gioco nei corridoi centrali. Positiva comunque la prova di Nelli (voto 7) e Lavia (voto 6,5), mentre anche Michieletto (voto 5,5) fatica a contenere le bordate dai nove metri dei perugini, perdendo di efficacia anche in attacco.

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    Civitanova-Piacenza 0-3. Harakiri della Lube, che nel match casalingo si fa spazzare via da Piacenza cedendo di fatto il terzo posto. Nonostante una discreta ricezione, De Cecco (voto 5) non trova le chiavi per accendere i propri martelli, e così naufragano nell’ordine Nikolov (voto 5), Bottolo (voto 5,5) e Yant (voto 5). Con Anzani (voto 5) mai entrato in partita, ecco che non bastano i 12 punti di Lagumdzija (voto 6,5) per respingere gli attacchi emiliani.

    Biancorossi che possono contare su uno Scanferla (voto 8) impeccabile e sul duo Romanò (voto 7)- Caneschi (voto 7,5), che in attacco dà una bella mano alla squadra. Sottotono Leal (voto 5,5) mentre Lucarelli (voto 6,5), pur sbagliando troppo, si fa trovare caldo sui palloni che contano.

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    Padova-Monza 1-3. Una Monza cinica non spreca l’occasione e rimane in corsa per un piazzamento importante ai danni di una Padova che sembra aver tirato un po’ i remi in barca. Gardini (voto 5) è la brutta copia del giocatore ammirato fino a poche settimane fa e Gabi Garcia (voto 3) resta davvero un mistero. Meglio il giovane Porro (voto 7), che continua a fare minutaggio importante, e il subentrante Desmet (voto 6).

    Monza spinge al servizio con un super Loeppky (voto 9), inarrestabile dai nove metri, e con un Di Martino (voto 7,5) ben solido a muro. Bene anche Szwarc (voto 7) e l’altro canadese Maar (voto 7), ormai leader di questo gruppo insieme al funambolico Cachopa (voto 7,5).

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    Taranto-Milano 1-3. Durano un set le speranze di Taranto, poi via libera ad una girandola di cambi nella quale Sala (voto 4,5) ancora una volta non trova il giusto guizzo, mentre brilla Gargiulo (voto 7,5), che dopo questa stagione meriterebbe una convocazione azzurra.

    Milano si spaventa, ma trova quei tre punti che la tengono in lizza per il quarto posto. Se Ishikawa (voto 4,5) è decisamente spento, ecco che Mergarejo (voto 7,5) tira fuori dal cilindro una grande prestazione, così come Reggers (voto 7), sempre più decisivo.

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    Modena-Catania 3-1. Si complica la vita per un set Modena, poi pur faticando nel secondo si scioglie e conquista l’obiettivo minimo dei Play Off. Finalmente è Rinaldi (voto 8) il faro che illumina il PalaPanini, e con lui si esalta anche la classe dell’intramontabile Juantorena (voto 7). E se Davyskiba (voto 6), sacrificato nel ruolo di opposto, è altalenante, peggio fa Brehme (voto 4), che non riesce mai ad incidere nel match.

    Catania, con l’ormai cronico problema dell’attacco, si aggrappa a Basic (voto 7,5) e Masulovic (voto 7), ma con un Buchegger (voto 5) ben marcato perde presto spinta e fiducia.

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    Cisterna-Verona 0-3. Crolla in casa Cisterna, che nelle ultime giornate ha sprecato l’occasione di arrivare ai Play Off: ai pontini non bastano i soliti Faure (voto 6,5) e Ramon (voto 6,5), vista la giornata no dei centrali. Bene invece Verona che, aggrappata a Keita (voto 8) e a Mozic (voto 7), gioca una partita fisica e in pratica con i soli laterali, visto che i centrali in tutto attaccano 4 palloni su 66…

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Vitelli eroe di giornata, Leal non incide

    La nona giornata di Superlega andata in scena nel weekend ha sancito i primi verdetti stagionali: Catania saluta mestamente la massima divisione, consapevole di aver comunque onorato il campionato, e Piacenza, che nell’ultimo mese sembra essersi dimenticata come si fa a vincere, viene risucchiata nel gruppone. Tutto facile invece per le prime della classe, che proseguono la loro corsa solitaria. Ma veniamo ai singoli match di giornata, analizzati come sempre nel nostro pagellone.

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    Trento-Modena 3-0. All’andata a sorpresa vinsero i canarini, ma ora il divario fra le due formazioni è davvero immenso e Trento domina pur giocando sottotono. Best scorer è Michieletto (voto 7,5) con una prova solida in tutti i fondamentali, e poi si rivede Nelli (voto 7), che prende il posto di un Rychlicki (voto 4) non pervenuto sul campo. Bene anche gli altri innesti dalla panchina, con Magalini (voto 7) e Cavuto (voto 6,5) che si ritagliano il loro spazio.

    In casa gialloblu passo indietro dopo la buona prova infrasettimanale, con l’attacco ai minimi termini e il muro come sempre non pervenuto. A lottare è il solo Davyskiba (voto 7,5) mentre naufragano Rinaldi (voto 5) e Sanguinetti (voto 5), sempre in ritardo nelle scelte a muro.

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    Padova-Perugia 0-3. Non basta la spensieratezza dei padroni di casa per fermare gli umbri, che trovano ottimi numeri da Semeniuk (voto 7) e un Ben Tara (voto 8) nelle vesti di autentico bombardiere. A muro spiccano le manone di Solé (voto 7,5), mentre fatica più del dovuto il solo Leon (voto 5), ben contenuto dai patavini.

    I padroni di casa, con un Gabi Garcia (voto 4,5) improponibile, stentano in tutti i fondamentali, e per una volta mancano i numeri di Porro (voto 5), sulla graticola in ricezione. Male anche l’azzurro Gardini (voto 5,5), che però in ricezione riesce a limitare i danni rispetto al compagno di reparto.

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    Piacenza-Taranto 2-3. Pesante sconfitta casalinga che scuote gli animi emiliani, con la squadra incapace di ritrovare il bel gioco espresso fino ad un mese fa. Tanti errori gratuiti minano le certezze di un Lucarelli (voto 5) irriconoscibile e la fisicità di un Leal (voto 4) che non riesce mai ad incidere. Meglio Romanò (voto 7,5) e Caneschi (voto 7), ma qualcosa sembra essersi rotto nella macchina di Anastasi.

    Taranto trova vittoria e salvezza in un solo colpo, sfruttando un Gutierrez (voto 9) monumentale in attacco e dai nove metri. Con lui bene Lanza (voto 7) e Gargiulo (voto 7,5 e gran campionato il suo), mentre chi stenta a sfruttare le chance è Sala (voto 4), che chiude il match con un solo punto a referto.

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    Monza-Catania 3-0. Una Monza cinica non lascia chance di salvezza alla squadra dell’ex Orduna. Il muro monzese è invalicabile e Maar (voto 7,5) picchia forte ogni palla, ben servito da un Cachopa (voto 7,5) sempre più determinante. E se Szwarc (voto 5) non mette giù una palla, ecco allora che i centrali Di Martino, Galassi e Beretta (voto 7) sfruttano bene il corridoio centrale per dare a Monza tre punti importanti in chiave Play Off.

    Catania paga ancora una volta un Randazzo (voto 4) evanescente e la mancanza di alternative valide in panchina. Ottimo il solito Buchegger (voto 7) e sufficiente Massari (voto 6), ma per il resto è davvero notte fonda e con la secca sconfitta arriva anche la matematica retrocessione.

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    Milano-Verona 3-0. Prova d’orgoglio di Milano che, spalle al muro, si impone con un netto tre a zero contro la squadra più in forma del momento. Eroe di serata il centrale Vitelli (voto 8,5), che sfoggia una intesa perfetta con un Porro (voto 7,5) abile nel variare spesso il gioco. Finalmente prova continua anche del cubano Mergarejo (voto 7,5), mentre per una volta sottotono il libero Catania (voto 5,5).

    Verona sembra la brutta copia di se stessa, messa in croce in ricezione e spuntata a muro. Keita (voto 5) picchia sempre senza troppa attenzione subendo una caterva di muri, Mozic (voto 5) in ricezione subisce continuamente e Zingel (voto 4) al centro è poco più che una comparsa. Si salva il solo Dzavoronok (voto 6), ma anche lui in ricezione fa rizzare i capelli al proprio palleggiatore.

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    Civitanova-Cisterna 3-2. Cinque set di sofferenza sono quelli che servono per riagganciare il terzo posto alla Lube, spinta da un ritrovato Lagumdzija (voto 7,5) e da un Bottolo (voto 8) ottimo coprotagonista di giornata. E se Nikolov (voto 5) non è ancora al meglio, finalmente Yant (voto 8,5) incanala tutta la sua fisicità sul binario giusto, diventando ingiocabile.

    Ai pontini non basta il duo Faure (voto 7,5)-Peric (voto 7,5) per trovare quella vittoria fondamentale in chiave ottavo posto, ma la prova di Baranowicz (voto 7) e compagni è comunque da applausi. Peccato per la giornata no di Ramon (voto 5) in banda, perché questa squadra è cresciuta davvero tanto nel corso della stagione.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Michieletto monumentale, Brizard fuori fase

    Nel turno infrasettimanale di Superlega Credem Banca si conferma Verona la squadra più in forma del momento, mentre Monza finalmente riesce ad aggiudicarsi un derby e si rilancia in classifica. Bene le prime della classe, sul fondo Padova festeggia la salvezza e Catania saluta di fatto la Superlega dopo l’ennesima sconfitta. Punti importanti per Modena nella corsa verso i Play Off. Ecco il pagellone nel dettaglio:

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    Trento-Civitanova 3-1. Spinta da un Michieletto (voto 8) monumentale, la squadra trentina doma una sempre ostica Lube giocando una partita attenta e con pochi errori gratuiti. Sbertoli (voto 7,5) in regia esalta i suoi laterali, con Rychlicki (voto 7) lucido in attacco e Lavia (voto 7) buono in tutti i fondamentali, anche se stupiscono le 5 murate subite.

    Civitanova ci prova, ma l’attacco ha le polveri bagnate e non basta l’estro di De Cecco (voto 5,5) ad accendere uno spento Lagumdzija (voto 5) e uno Yant (voto 5,5) che non sfrutta al massimo la chance di partire titolare. Sottotono anche Anzani (voto 5,5) al centro, mentre si salva Bottolo (voto 6), troppo spesso ignorato nelle scelte d’attacco nel corso del match.

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    Cisterna-Perugia 1-3. Soffre ma vince Perugia, e questo è un segnale importante per una squadra che dopo i festeggiamenti di Coppa Italia ha vissuto tre partite con poche luci e molte ombre. Merito dei pontini, che aggrappati a San Faure (voto 8,5) sfiorano il colpaccio. Manca però la spinta dei laterali, con Ramon (voto 4,5) letteralmente bersagliato in ricezione e leggero in attacco, mentre si rivede Mazzone (voto 6,5), autore di una ottima gara a muro.

    Perugia sfrutta un gran servizio per tenersi a galla nel match, dà minutaggio importante a Leon (voto 7,5) in vista dei Play Off e ritrova i colpi cristallini di Semeniuk (voto 7,5), letale dai nove metri e in attacco. In sordina invece Ben Tara (voto 5) e il duo centrale Solé–Russo (voto 5), rimasto nell’ombra per gran parte del match.

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    Verona-Piacenza 3-1. Non smette di sognare Verona, che contro Piacenza non gioca una partita memorabile statisticamente parlando, ma mette in campo il giusto atteggiamento, specie nei momenti chiave. Mozic (voto 8) è il finalizzatore delle alzate di uno Spirito (voto 7) che sfrutta poco i corridoi centrali, ma tiene bene in palla i suoi laterali, con Esmaeilnezhad (voto 7) sempre pericoloso, e Dzavoronok (voto 6) che – seppur in enorme difficoltà in ricezione – riesce a dare il suo contributo in attacco.

    Piacenza è troppo brutta per essere vera, nonostante una discreta ricezione. Brizard (voto 5) non trova il feeling giusto con Romanò (voto 5,5), ed è costretto ad appoggiarsi sul solo Leal (voto 7), schierato per un set anche nel ruolo di opposto. Fatica infine anche Simon (voto 5,5), ben contenuto dal muro avversario

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    Milano-Monza 1-3. Perde il treno per il quarto posto Milano, sorpresa da un’ottima Mint Vero Volley che, invece, rilancia le sue ambizioni di classifica. Con Reggers (voto 4) spento, tocca a Dirlic (voto 6) provare a trascinare i suoi, ma l’attacco di squadra stenta e altrettanto fa il muro, solitamente valore aggiunto dell’Allianz. Ecco quindi che non bastano la prova incolore di Mergarejo (voto 5) e quela di Ishikawa (voto 5,5) mentre torna leader al centro Loser (voto 8) con una gara sontuosa.

    Monza da par suo non riceve bene, ma la fantasia di Cachopa (voto 7,5) esalta il trio canadese, con Szwarc (voto 8) infermabile e Maar (voto 8) che ad una gran prova in attacco unisce un’ottima ricezione. Faticano di più Loeppky (voto 5,5) e il libero Gaggini (voto 5,5) letteralmente preso di mira dal servizio milanese.

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    Modena-Taranto 3-2. Vince ma non convince Modena, che deve soffrire per cinque set per domare la banda di coach Travica. Davyskiba (voto 8,5) opposto aggiunto è la chiave del match e autore di ben 28 punti . Sufficiente ma senza squilli la prova di Rinaldi (voto 6) e Juantorena (voto 6) mentre finalmente si fa vedere al centro Brehme (voto 7,5) autore di un’ottima prova.

    Taranto si aggrappa all’esplosività di Gutierrez (voto 8) e ai primi tempi di un Gargiulo (voto 7) sempre più performante al centro, ma paga la serata no di Sala (voto 5), che contro la sua ex squadra non riesce ad incidere. Sottotono anche la prova di Lanza (voto 5,5), che però da una gran mano nei fondamentali di seconda linea.

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    Catania-Padova 2-3. Partita da dentro o fuori per i siciliani che però, nonostante un Randazzo (voto 8) finalmente leader e trascinatore, devono alzare bandiera bianca. Nella partita più importante stecca Buchegger (voto 5,5), mentre gioca una buona partita anche Masulovic (voto 6,5) al centro.

    Festa grande per Padova, che si gode i suoi giovani gioielli, con Porro (voto 8,5) autentico talento dal futuro assicurato e Gardini (voto 6,5) seppur altalenante sempre prezioso negli equilibri di squadra. Giovani che crescono sotto la guida della chioccia Falaschi (voto 7) sempre bravo a valorizzare tutti i suoi attaccanti.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Davyskiba inarrestabile, Luca Porro mostruoso

    Settima giornata di ritorno in Superlega e la corsa al miglior piazzamento possibile in chiave Play Off si fa sempre più serrata, con squilli di tromba da parte di Monza, Verona e Modena. Fanno rumore le sconfitte casalinghe di Piacenza e Perugia, ma anche la battuta di arresto di Milano contro un’ottima Padova. Vediamo il pagellone delle singole partite del weekend!

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    Catania-Trento 0-3. Buchegger contro tutti, questo il titolo del film andato in scena sabato sera con l’opposto austriaco (voto 8) unico attore in campo per i siciliani insieme ad Orduna (voto 6,5). Per il resto è notte fonda, con Randazzo (voto 4) impalpabile e Massari (voto 4) non pervenuto in ricezione. Senza muro e con un attacco ai minimi termini sembra davvero vicina al capolinea l’avventura di Catania nella massima serie.

    Per Trento un buon allenamento, anche se non convince la scelta di coach Soli di non fare mai turn over… Mentre Rychlicki (voto 7,5) picchia senza timore e Michieletto (voto 7) sforna una prova di sostanza in tutti i fondamentali, manca l’apporto di Lavia (voto 5), che chiude con percentuali per lui sottotono sia in ricezione che attacco. Ottimo al centro Kozamernik (voto 7,5) con 4 muri personali.

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    Piacenza-Monza 2-3. Occasione sprecata dai padroni di casa per provare a riavvicinare Perugia nella lotta per il secondo posto: non bastano un super Romanò (voto 8) e un Leal (voto 7,5) in palla, perché la squadra di Anastasi paga la giornata no di Caneschi (voto 5) al centro e di Lucarelli (voto 5), che in ricezione fa acqua da tutte le parti.

    Monza continua ad appoggiarsi ad un super Loeppky (voto 8) che magari in ricezione non brilla, ma è un faro sia per l’attacco che per il muro. Con lui si esalta Maar (voto 7,5), sempre ben servito da un ispirato Cachopa (voto 7). Giornata difficile invece per il terzo canadese, Szwarc (voto 5), troppo falloso e ben limitato dal muro avversario.

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    Perugia-Verona 2-3. Tonfo inatteso della Sir, che ritrova Leon (voto 6,5) da titolare dopo mesi, ma mura poco e attacca con percentuali basse. Ben Tara (voto 5,5) subisce troppi muri e Semeniuk (voto 6,5), pur disputando un’ottima prova in seconda linea, manca di lucidità in attacco nei momenti chiave. Fatica anche Russo, che specie a muro non trova mai il guizzo vincente!

    Verona disputa invece un gran match, con un super Mozic (voto 8) trascinatore, ben spalleggiato da uno Dzavoronok (voto 7,5) alla sua miglior partita in maglia scaligera. Molto bene infine Grozdanov (voto 7,5) che, finalmente servito con continuità, si impone nel duello fisico al centro della rete.

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    Taranto-Civitanova 1-3. Prova a rialzare la testa la Gioiella Prisma dopo la bruciante sconfitta con Cisterna, ma un Lanza volonteroso (voto 6,5) non basta a rilanciare i pugliesi. Ad un buon Gutierrez (voto 6,5) fanno da contraltare un Sala (voto 5,5) che sciupa l’occasione e un Jendryk (voto 5) che dopo un ottimo avvio di stagione non riesce più ad incidere al centro della rete.

    Per i marchigiani ottima prova corale, con Nikolov (voto 8) trascinatore e Chinenyeze (voto 8) prepotente al centro della rete. Bene anche Bottolo (voto 7) e standing ovation per un Balaso (voto 8,5) già in forma olimpica. Di sicuro questa partita è un bel segnale per una squadra apparsa altalenante nelle ultime apparizioni.

    Foto Pallavolo Padova

    Padova-Milano 3-2. Soffre in ricezione, ma spinta da Falaschi (voto 7) Padova trova una vittoria e due punti meritati. La linea italiana funziona, con Gardini (voto 7,5) che, seppur tentennante in ricezione, non smette di macinare punti e soprattutto con Luca Porro (voto 8) che, di fronte al fratello, sfodera una prova mostruosa per un quasi debuttante.

    Milano ritrova i colpi di Dirlic (voto 7,5) e di Ishikawa (voto 7) e gioca una buona partita complessiva, ma poco precisa nei punti a punto finali. Chi rimane sottotono è Mergarejo (voto 5,5), forse troppo dimenticato da Paolo Porro (voto 6) in regia, e anche Loser (voto 6) rispetto al suo potenziale resta molto ai margini del gioco.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Modena-Cisterna 3-0. In un match chiave per i Play Off la Valsa Group ritrova di colpo gioco ed orgoglio e si sbarazza velocemente della rivale più pericolosa. Con una ricezione finalmente positiva, Bruno (voto 7,5) esalta i suoi attaccanti, con Juantorena (voto 7,5) solido e Davyskiba (voto 8) infermabile. Stecca il solo Rinaldi (voto 5), mentre il solito assente è il muro, fermo a 2 soli vincenti.

    Cisterna, con Faure (voto 5) spuntato, è davvero poca cosa, e a poco valgono i guizzi di Ramon (voto 6,5) perché la fluidità del gioco pontino risente davvero tanto della ricezione che costringe Baranowicz (voto 5,5) a correre ovunque.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Keita dà spettacolo, Flavio non pervenuto

    Riparte la Superlega dopo il weekend dedicato alla Coppa Italia e riparte con Trento che dopo la rumorosa sconfitta in semifinale contro Monza, proprio contro i monzesi fa una gran prova di forza annichilendo in poco più di un’ora gli avversari. Buca invece il match Perugia, con la testa ancora alla vittoria di Bologna che lascia i tre punti ad una Piacenza che sembra in crescita. Bene anche Milano, Verona e Civitanova che affonda ancor più Modena. Ottima vittoria in chiave playoff infine per Cisterna ai danni di una spenta Taranto. Ma veniamo alle pagelle di giornata…

    Monza-Trento 0-3. Trento innesta la marcia e gioca da fuoriclasse qual è, rendendo così ancor più merito a Monza per il miracolo sportivo di settimana scorsa. Ma stavolta la ricezione monzese crolla con Loeppky (voto 4,5) spento in ricezione e un Maar (voto 5) poco continuo. Szwarc (voto 4,5) non riesce a scaricare la propria potenza e anche Cachopa (voto 5,5) re di coppa, fatica a trovare il bandolo della matassa in una squadra che a muro latita per tutto il match.

    Di contro Trento attacca con percentuali bulgare grazie ad un ispirato Sbertoli (voto 7,5) e ad un Michieletto (voto 8,5) che sforna una prova di altissimo livello. In ripresa Rychlicki (voto 7,5) dopo i disastri di coppa e bene anche Podrascanin (voto 8) autentica sentenza al centro della rete.

    Piacenza-Perugia 3-1. Durano un set le energie fisico/mentali di Perugia, poi Leal (voto 8,5) accende la dinamite nel suo braccio e trascina i suoi alla vittoria. Bene la regia di Brizard (voto 7) che deve sopperire con la fantasia alla giornata complicata di Lucarelli (voto 5,5) e soprattutto Romanò (voto 6) impalpabile dalla linea di attacco ma fenomenale da quella dei nove metri.

    Perugia subisce oltremodo in ricezione con Colaci (voto 5) sottotono e Semeniuk (voto 5) brutta copia del campionissimo ammirato a Bologna. Scarico anche Flavio (voto 4) pressoché non pervenuto mentre in attacco tiene il solo Ben Tara (voto 6,5) pericoloso sia in attacco che in battuta.

    Civitanova-Modena 3-0. Vittoria importante per i cucinieri in ottica quarto posto con Lagumdzija (voto 7,5) che spezza i sogni di rinascita modenesi. Senza Zaytsev infortunato tocca a Bottolo (voto 6) scaldare i motori per il prossimo mese, sperando che De Cecco (voto 7) riesca ad accendere con continuità Chinenyeze (voto 7).

    Modena si inviluppa su ben 33 errori gratuiti e paga uno Sapozhkov (voto 4) a dir poco imbarazzante. Meglio Juantorena (voto 6) soprattutto in ricezione mentre continua a mancare l’apporto di Brehme (voto 5) e quello di Davyskiba (voto 5,5) che non riesce a trasformare in punti la grinta agonistica.

    Milano-Catania 3-0. Una Milano incerottata trova nel libero Catania (voto 8) quelle ricezioni che permettono a Porro (voto 7,5) di esaltare Mergarejo (voto 7) e Loser (voto 7,5) tornato padrone della prima linea milanese. Qualche difficoltà di troppo invece per Ishikawa (voto 5,5) e Reggers (voto6,5) sempre più prezioso nella squadra meneghina.

    Catania ci prova ma soffre troppo in ricezione e costringe Orduna (voto 6) a sovraccaricare come sempre su San Buchegger (voto 7,5). Con Massari (voto 5) e Masulovic (voto 5) sottotono ci prova Randazzo (voto 5,5) a fare qualcosa in più, ma non può bastare per tenere aperto il match.

    Verona-Padova 3-0. Sesto posto conquistato e un Keita (voto 8) ormai pienamente ritrovato che regala spettacolo al Pala Agsm. Bene anche l’altro bombardiere Mozic (voto 7,5) mentre fatica Dzavoronok (voto 5) soprattutto in attacco. Bene infine anche la prova del libero D’Amico (voto 7) che puntella la seconda linea scaligera.

    Padova subisce oltremodo in ricezione con Gardini (voto 4,5) letteralmente bersagliato e con un Gabi spuntato (voto 5) può fare davvero poco. Dal grigiore si salva Plak (voto 7) e il giovane Porro (voto 7,5) che in ricezione e attacco gioca come un veterano.

    Taranto-Cisterna 1-3. Brutto tonfo per i pugliesi che vedono svanire le ultime remote chance playoff in un match dove il muro pontino fa la differenza. Con Russell (voto 5) ben controllato e Lanza (voto 5,5) falloso il gioco finisce tutto sull’ottimo Gutierrez (voto 8) e su Gargiulo (voto 7,5)

    I laziali ottengono invece un insperato quanto meritatissimo ottavo posto con un Faure (voto 7,5) trascinatore, ma anche con un Nedeljkovic (voto 8,5) perfetto e un Peric (voto 7) determinante quando chiamato in causa. Stecca il match il solo Ramon (voto 5) ma intanto Cisterna festeggia e si gode il posto playoff.

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    Il Pagellone della Coppa Italia – Semeniuk monumentale, Trento da incubo

    Una due giorni pazzesca alla Unipol Arena di Bologna, con match tiratissimi e un’incredibile altalena di emozioni, incorona Perugia come regina della Del Monte Coppa Italia 2023-24 e squadra da battere nella corsa allo Scudetto. Se la Sir vede le stelle, precipita nelle stalle Trento che, forse troppo sicura dei propri mezzi, si rompe come un vaso di coccio nel momento in cui Monza – anziché cedere alle pressioni trentine – rialza la testa e si issa fino al tie break. Partita di sostanza e cuore anche per Milano, che dimostra come le tre semifinali consecutive siano il frutto di una crescita lunga e continuata.

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    Sir Susa Vim Perugia voto 9. Niente 10 perché in semifinale gli umbri si addormentano e rischiano di fare la frittata contro Milano, ma quando accelerano al servizio sono davvero incontenibili. Flavio (voto 8,5) e Giannelli (voto 8) sistemano quei dettagli saltati in semifinale e polverizzano a suon di sassate il taraflex bolognese, Solé (voto 8) è uomo ovunque e in certi momenti sembra un libero aggiunto in difesa, dove Colaci (voto 8,5) con la sua classe immensa domina la scena. L’Mvp lo vince Plotnytskyi (voto 7), molto appariscente al servizio, ma in realtà sottotono in attacco e ricezione, mentre è monumentale la prova di Semeniuk (voto 8,5): lucido in ricezione e devastante in prima linea, dove tra parallele no look e diagonali in extrarotazione sciorina tutto il suo incredibile repertorio tecnico.

    Come dicevamo, in finale si vede un ottimo Giannelli, concentrato e grintoso, bravo a tenere aperta la via del gioco al centro della rete. Massiccia infine anche la prova di Ben Tara (voto 8), che subisce qualche murata di troppo ma spinge come un forsennato su ogni palla. Infine ecco l’unico 10 di giornata, a quel genio di Lorenzetti, che in semifinale chiama time out dopo aver conquistato un punto e con la propria squadra in vantaggio. Una urlata fotonica ai suoi che dà la sveglia ai suoi ragazzi e dimostrato quanto a fondo il coach fanese conosca già bene la squadra.

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    Mint Vero Volley Monza voto 7,5. In semifinale ricorda ancora una volta che la favola di Davide e Golia è attuale anche a 2000 anni di distanza, conquistando una meritatissima finale che segna un altro tassello nella crescita di questo gruppo. Cachopa è il lampo di classe che illumina il gioco monzese, fruttando alla perfezione il gioco sette super per mandare fuori giri il muro avversario. Dopo una semifinale pessima si riprende Szwarc, che non avrà la mano educata, ma picchia senza remore su ogni pallone. Bene l’asse centrale Di Martino–Galassi, con quest’ultimo grande protagonista anche al servizio, mentre sul più bello si spengono i due motori della squadra, quel Loeppky e quel Maar decisivi in semifinale e ieri invece apparsi stanchi e meno concreti. Fantastico infine il weekend di Gaggini, giocatore cresciuto esponenzialmente sotto la sapiente guida di coach Eccheli.

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    Allianz Milano voto 6,5. Gioca bene Milano, e soprattutto non molla mai, anche quando nel quarto set viene travolta dall’onda di potenza degli attacanti perugini. In una giornata in cui mancano i guizzi di Loser, piace la tenuta mentale del giovane Reggers, al suo primo grande evento da titolare in Italia, e piace la solita verve di un Ishikawa sempre più leader di questo gruppo. Tanta fatica però a muro, dove mancano i numeri di Piano e Kaziyski, partito fortissimo, ma spentosi lentamente nel corso del match.

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    Itas Trentino voto 4. Troppo brutta, troppo altalenante per essere vera. Ci si aspettava una semifinale a senso unico e invece i ragazzi di soli hanno peccato di presunzione e giocato una partita altalenante. Irriconoscibile Rychlicki, andato completamente in bambola dopo la pestata nel quarto set; discontinuo Michieletto, ottimamente sostituito da un Magalini unica nota positiva del match. Un po’ meglio Lavia, mentre Sbertoli, pur palleggiando con la giusta sagacia tecnica, fatica a spingere la palla in banda facendola morire spesso due metri prima. Insomma un sabato da incubo per i gialloblu, che se saranno bravi studieranno a fondo quanto successo per ricavarne anticorpi per il futuro.

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO