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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Potke e Lisinac super, ma la vince Leon

    Di Paolo Cozzi
    Sesta giornata di Superlega maschile andata in porto con una Perugia tritatutto, che resta a punteggio pieno uscendo a testa alta dalla BLM Group Arena di Trento. Partita combattuta, ma ancora ricca di errori e pause, che indica quanto le squadre siano ancora lontane dalla loro condizione migliore. Bene Civitanova che resta in scia agli umbri e asfalta Padova, che dopo un avvio di campionato interessante si trova a navigare in acque pericolose. Continua la marcia di Milano, che forse non ha ancora il passo delle prime della classe, ma lotta, soffre e porta a casa un match contro una Verona che seppur senza Boyer dimostra di essere entrata in palla rispetto ad inizio stagione.
    Male, malissimo invece Monza, che sprofonda in quel di Cisterna e si ritrova a languire in una zona della classifica che non le appartiene, resuscitando una squadra che veniva da ben 5 sconfitte consecutive. Modena porta a casa l’intera posta nel derby emiliano approfittando di una Piacenza allo sbando, che in attesa del tesseramento di Baranowicz (forza Bara, ti aspetto presto in campo!), schiera il secondo palleggiatore Izzo. Ancora una vittoria in trasferta infine per i vibonesi della Callipo, che rimontano un tie break quasi perso e si dimostrano autentica rivelazione di questa prima parte di Superlega riuscendo a tenere a freno la voglia della Ravenna targata Bonitta.
    Ma veniamo alle pagelle di Trento-Perugia, con i padroni di casa che attaccano molto meglio, ma regalano troppi errori diretti e non approfittano di una ricezione migliore degli avversari.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Buona prova del forte opposto olandese, che prova anche a limitare il numero di errori in attacco spolverando pallette e pallonetti apprezzati da coach Lorenzetti. 24 punti e una buona continuità, forse è mancato un po’ in battuta, dove ha trovato un solo ace.
    Giannelli voto 7+. Gioca una partita molto intelligente e infatti la squadra chiude con il 54% in attacco. Usa molto bene il gioco al centro, anche se spesso lo fa con la palla staccata e ormai è diventato un segnale importante per il muro avversario. Grintoso e lottatore, ci crede fino alla fine.
    Kooy voto 7,5. Se non fosse per i 4 errori diretti in attacco, la sua sarebbe una gran partita chiusa con il 57% in attacco, il 63% in ricezione, un muro e due ace. Ci si chiedeva quale potesse essere la sua tenuta nei big match, oggi ha dimostrato di essere pronto per un palcoscenico importante.
    Podrascanin voto 8. Con un Lucarelli non ancora in condizione il gioco si sposta maggiormente al centro, e lui ne approfitta per far viaggiare il braccione e trovare con continuità il taraflex perugino. Bene anche a muro e in battuta, dove è sempre molto pericoloso.
    Lisinac voto 8. Come il suo compagno  di reparto, viaggia su percentuali bulgare in attacco ed è bravo a sporcare tanti palloni a muro.
    Lucarelli voto 5,5. parte con una diagonale strettissima che esalta i 600 presenti, ma poi in attacco fatica tanto e perde lucidità. Meglio in ricezione, dove subisce sì 4 ace ma chiude con il 63% fra positive e perfette. È in difficoltà e si vede anche in un paio di occasioni in difesa, ma ha l’atteggiamento di quello che vuol tornare a fare la differenza presto.
    Rossini voto 5,5. in ricezione fatica parecchio contro i bombardieri perugini, anche se è vero che di campo se ne prende parecchio. Meglio in difesa dove è sempre reattivo, anche se ha sulla coscienza un mancato intervento sul finale di quarto set che poteva cambiare le sorti del match.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 8,5. In attacco è meno letale di altre volte, e in ricezione – dove è il bersaglio principe – barcolla, ma quando va in battuta è una mina vagante e fa male, davvero tanto.
    Ter Horst voto 7. Mezzo voto in meno perché al servizio è veramente una tassa per la sua squadra, però per il resto si sta dimostrando un giocatore molto duttile, e da opposto sta dimostrando una buona gestione dell’attacco anche da seconda linea.
    Plotnytskyi voto 6. In grossa difficoltà in attacco, dove regala anche 3 errori gratuiti, ma bene in ricezione e battuta, dove è sempre pericoloso. La sensazione è che debba trovare ancora la palla giusta con Travica, poi sarà ancora più temibile.
    Travica voto 7. La squadra ancora non gira a pieno regime in attacco, la pipe non è ancora fluida e deve crescere ancora molto l’intesa con qualche compagno, però ha voglia di provare: ne è la prova una “sette” giocata dai 4 metri in un momento chiave di fine quarto set. È un lottatore nato, se Perugia è a punteggio pieno è anche merito suo.
    Solé voto 5,5. Partita anonima per il forte centrale che però in attacco soffre parecchio: un po’ perché l’intesa con Travica deve crescere, un po’ perché ben marcato soprattutto sugli attacchi verso zona 1.
    Russo voto 7. Poco usato in attacco, dove comunque è bravo a farsi trovare pronto, è a muro che si apprezza maggiormente: oltre a 4 muri personali guida bene tutta la linea. Molto positiva l’alternanza di battuta flot e servizio con taglio spin.
    Colaci voto 5,5. Partita complicatissima per il forte libero umbro che chiude con un mesto 6% di perfette e l’11% di positive. Si rifà in difesa, ma la sensazione è che questa notte se li sarà sognati i battitori trentini, pur andando a dormire con 3 punti in saccoccia! LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Piccinelli non sfigura, Sottile ultimo a mollare

    Di Paolo Cozzi
    Ancora un turno infrasettimanale per la Superlega, caratterizzato dai tanti tie break e dalla supremazia del duo Civitanova-Perugia, che al momento paiono essere le squadre più in palla nonostante il cambio di palleggiatore in estate. Al terzo posto svetta Milano, che però ancora una volta in casa fatica ad avere la meglio su una Ravenna sempre combattente e ottimamente guidata in regia dal brasiliano Redwitz (da valutare l’entità del suo infortunio).
    In attesa del match fra Trento e Modena, al quarto posto in maniera del tutto inaspettata si erge Vibo Valentia, che trova nell’allenatore Baldovin la giusta guida per provare a crescere e sorprendere. Lo sa bene Verona, che sogna i tre punti in terra calabra ma è poi costretta ad issare bandiera bianca al tie break. Segnali di crescita nel gioco ma ennesima sconfitta per Piacenza contro una Lube che non si concede distrazioni, mentre Padova non riesce a dare continuità a due set perfetti e subisce la rimonta monzese che rilancia le ambizioni di una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica.
    Ma veniamo alle pagelle di Perugia-Cisterna, con i padroni di casa che partono lenti nelle fasi iniziali dei set per poi schiacciare sull’acceleratore e imporsi senza troppi patemi.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Plotnytski voto 8,5. Mezzo voto in meno per i tre errori diretti, ma il ragazzo è in crescita sia al servizio che in attacco. Con Ter Horst spostato momentaneamente opposto gioca più sereno, visto che non deve fare più la staffetta, e diventa un terminale importante per Travica.
    Leon voto 8. Partita di ordinaria amministrazione per il potente martello cubano che, seppur cercatissimo dal servizio pontino, chiude con un ottimo 65% di ricezione fra positive e perfette. In attacco è la solita garanzia, anche se il 58% per un fenomeno come lui non è nulla di straordinario.
    Ter Horst voto 7,5. Piace molto in questa versione da opposto, sembra più concreto e lucido, e trova spesso punti importanti. Da rivedere assolutamente al servizio, dove incappa in una vera e propria giornata no.
    Solé voto 6,5. In attacco fatica molto di più del solito, ben controllato dal muro pontino che gli chiude spesso la zona 1. Meglio a muro dove piazza due punti e molte toccate.
    Russo voto 6,5. Anche lui fatica molto in attacco, ma è bravo a restare lucido e a coordinare i suoi compagni a muro, dove trova 4 murate personali.
    Travica voto 7. Continua l’inserimento di Dragan nei meccanismi della squadra. La sensazione è che non sia ancora al massimo della condizione, e che debba trovare ancora feeling su alcuni palloni, ma i progressi ci sono frutto del tanto lavoro in settimana.
    Piccinelli voto 7. Buona partita del giovane libero, che chiude con un solo ace subito e con una ottima prestazione in difesa e copertura.
    TOP VOLLEY CISTERNA
    Szwarc voto 7. È il sogno di ogni centrale poter giocare opposto: lui lo fa e lo fa anche discretamente bene. Peccato qualche murata di troppo subita, ma di più non si può chiedergli. Da rivedere sul muro di banda, dove avrebbe potuto essere più decisivo.
    Tillie voto 5,5. Giornata complicata per il forte e tecnico schiacciatore francese, che in attacco fatica a trovare colpi vincenti e in ricezione non riesce a dare quella precisione che da lui tutti si aspettano.
    Randazzo voto 6. Viene cambiato dopo due set in cui prova a trovare soluzioni in attacco, ma finisce spesso toccato o difeso. Tutto sommato discreto in ricezione, forse più che lui si sarebbe dovuto sostituire il francese.
    Krick voto 7. Perfetto in attacco, dove sfrutta l’ingresso di Sottile al palleggio, ma un “lungo” come  lui a muro deve essere molto più determinante e costante.
    Rossi voto 5,5. partita con poche luci e molte ombre per il centrale pontino, che per un paio di set fatica a contrastare il gioco degli schiacciatori perugini. Meglio nel terzo set, quando sporca bene alcune giocate veloci di Solé.
    Seganov voto 5,5. Se Cisterna latita in fondo alla classifica non è solo perché manca Sabbi… La sensazione è che al centro fatichi troppo, e che abbia un gioco facilmente leggibile dagli avversari.
    Cavaccini voto 5,5. giornata no anche per lui, che in ricezione soffre parecchio la linea di battuta avversaria. Meglio sicuramente in fase di difesa e coperture, in cui è sempre molto reattivo.
    Sottile voto 7. 42 anni e non sentirli… il veterano della Superlega entra e porta equilibrio, aumentando il gioco veloce al centro e smarcando bene il suo opposto. Ottimo ingresso, di più non si può chiedergli. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Nimir è perfetto, Hierrezuelo deve crescere

    Di Paolo Cozzi
    Ancora una giornata caratterizzata da tante vittorie esterne in Superlega maschile, con gli squilli di tromba di Trento e Milano che rimettono le due squadre sul giusto binario dopo le secche sconfitte rimediate nel turno infrasettimanale. Solo Ravenna trova la buona sorte nelle mura amiche, ed è brava ad incamerare tre punti che torneranno preziosi nella corsa salvezza, mentre Cisterna resta al palo e precipita in una spirale di involuzione che fa suonare parecchi campanelli d’allarme.
    Stupisce ancora la Vibo di Saitta che torna dalla doppia trasferta nordica con ben 6 punti, mentre Monza, che fa ritrovare il campo a Lanza dopo quasi 8 mesi, si presta come vittima sacrificale sull’altare di una Lube che al momento viaggia a velocità doppia. Affonda ancora Modena che non riesce a trovare continuità di gioco e non approfitta di un Petric in versione mondiale: le due sconfitte casalinghe subite in questo avvio certificano che al momento la squadra è fuori dalle Big Four.
    Venendo alla partita di cartello di giornata, con il 68% in attacco (e sottolineo 68% in attacco) l’Itas Trentino si sbarazza in tre veloci set di una Piacenza apparsa molto fallosa e totalmente anarchica a muro, un passo indietro netto dopo un paio di partite che sembravano aver rimesso Piacenza sulla giusta carreggiata… Evidentemente non è bastato l’arrivo di Bernardi per far scomparire alcuni ”fantasmi” che aleggiano nel sestetto piacentino. Ma veniamo alle pagelle, partendo dai vincitori.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 9. Semplicemente perfetto, infermabile per tutta la partita, alterna diagonali strette a parallele e mani-fuori di potenza. Un bel segnale soprattutto lontano dalle mura amiche, ora deve fare un ultimo step qualitativo e diventare risolutivo anche nelle partite chiave.
    Giannelli voto 8,5. Contro Civitanova non aveva esaltato, perdendo spesso di precisione e lucidità. Stavolta, pur non avendo una gran ricezione a supporto, trova la tranquillità per giocare in modo continuativo e proficuo con i centrali (anche se la sensazione è che la palla sia ancora un po’ bassa per i suoi bombardieri serbi) ma soprattutto veste i panni da grande direttore d’orchestra qual è, e come il miglior Riccardo Muti suona uno spartito che il muro di Piacenza non decifra per tutto il match.
    Lucarelli voto 8. Ancora centellinato in attacco da Giannelli, comincia a trovare ritmo e a mettere qualità nelle sue prestazioni. Bene in attacco, cresce al servizio, manca a muro, dove la sensazione è che Lorenzetti lo farà lavorare parecchio!
    Kooy voto 7. Ritornare al PalaBanca non lo emoziona, e dimostra che può chiudere una partita con pochissimi errori, attaccando con qualità e tenendo in ricezione. In crescita anche al servizio.
    Lisinac voto 8. Parte male, con due errori gratuiti al servizio, ma ben presto dimostra che la partita da “non pervenuto” di Civitanova è stata solo un innocuo passaggio a vuoto. Decisivo in attacco, a muro tocca tanto e alla lunga anche in battuta dice la sua.
    Podrascanin voto 6,5. Partita di normale amministrazione per il Potke, che sfrutta la sua esperienza per sporcare tanti palloni a muro e mandare fuori partita gli schiacciatori piacentini.
    Rossini voto 5,5. In ricezione fatica tantissimo, anche perché è evitato dai battitori piacentini e perde il ritmo. Si rifà in difesa e gestendo al meglio secondi tocchi e coperture.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA
    Grozer voto 7,5. Si riprende dopo un paio di performance sottotono, trovando continuità, ma deve ancora crescere molto per portare Piacenza fuori dalle sabbie mobili in cui sta annaspando. Soprattutto al servizio la squadra ha bisogno del suo contributo.
    Russell voto 5,5. Passo indietro per lo yankee, che non riesce a dare continuità alla sua ultima performance. 3 errori diretti, 2 muri e 3 ace subiti sono davvero tanti per un campione del suo calibro e appesantiscono di molto la sua prestazione.
    Clevenot voto 6. Subisce tre ace come il compagno di reparto, ma almeno tiene maggiormente in ricezione, anche se non sfonda in attacco. Preso già a febbraio, strapagato per portarlo via da Milano, è forse il giocatore che sta mancando di più a Piacenza in questo momento.
    Candellaro voto 6. In attacco viene dimenticato per più di metà gara dal proprio palleggiatore, e questo probabilmente gli toglie lucidità a muro dove deve e può incidere maggiormente.
    Polo voto 5,5. Stessa sorte del compagno di reparto, poco e mal servito al centro, finisce per perdere il ritmo partita e diventare una pedina nella trama tessuta da Giannelli. Un peccato vederlo cosi ai margini del gioco, lui che arrivava da stagioni importanti a Padova.
    Hierrezuelo voto 5. La palla in posto 4 da la sensazione di non essere ancora calibrata alla perfezione con i suoi attaccanti, meglio il feeling con Grozer (anche se la palla dietro si legge parecchio), ma l’affidarsi poco ai centrali rende il suo gioco scontato e prevedibile per gli avversari. La sensazione è che la crescita di Piacenza passerà molto da quella del suo palleggiatore.
    Scanferla voto 6. Discreto in ricezione, dove regge le bordate dei battitori trentini senza prendere ace, ma un paio di volte si fa trovare colpevolmente fuori posizione in difesa e copertura. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal è incontenibile, serata da incubo per Lisinac

    Di Paolo Cozzi
    Turno infrasettimanale di Superlega ricco di risultati sorprendenti, a partire dal 3-0 con cui Civitanova sbriga la pratica Trento, aprendo una mini-crisi in casa Itas. Sorprende e fa rumore anche il tonfo di Milano in casa contro Vibo, che perde così il primato in classifica e a cui non basta un Ishikawa formidabile in questo avvio di stagione. Delude ancora Monza, che dopo il passaggio del turno in Coppa Italia e soprattutto la vittoria di Modena pare essere in una fase di inviluppo di gioco, con tanti errori e poca continuità. Tutto facile invece per la corazzata Perugia contro una Padova più arrendevole del previsto e primo acuto importante per la Piacenza di Bernardi, che nonostante un Grozer deficitario trova nelle mani di Russell i 3 punti.
    Ma torniamo al big match di giornata, ovvero Civitanova-Trento, con i padroni di casa superiori in tutti i fondamentali, soprattutto muro e servizio, e con Trento che, al secondo ko di fila dopo un buon inizio, deve cominciare a farsi qualche domanda… Ecco le pagelle di giornata:
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    Juantorena voto 8,5. Mura,attacca, riceve bene e si regala anche un ace… Insomma, il campione cubano è in una di quelle giornate di grazia in cui sembra non sentire il peso degli anni! Migliora l’intesa con De Cecco e cresce il livello di tenuta fisica. Intramontabile e patrimonio del volley.
    Leal voto 9. Se parliamo di fisicità, Siamo nel suo regno. Riesce a coniugare potenza di gambe e agilità di caviglie, permettendosi più di una volta di passare sopra il muro avversario. Chiudere con il 71% in attacco è segno di una prova monstre, e se a questo uniamo un’ottima prestazione anche in ricezione… be’, allora non ce n’è per nessuno. Incontenibile.
    De Cecco voto 7,5. Comincia ad avere in mano il ritmo della sua squadra, e a far viaggiare i suoi attaccanti spesso ben smarcati. Ogni tanto – come nel secondo set – perde un po’ il filo della precisione e prova a strafare, ma è bravo a rallentare e riprendere immediatamente in mano la partita. Metronomo.
    Simon voto 7. Meno usato del solito in attacco, è comunque bravo a rimanere lucido e concentrato, cosi come lo è al servizio, dove trova spesso giocate vincenti. Il suo tallone d’Achille è il muro, e anche stasera fatica parecchio dietro il gioco spinto di Giannelli.
    Anzani voto 7. Al contrario del compagno di reparto incappa in una giornata no in attacco, ma è a muro che trova giocate importanti e fa funzionare al meglio la correlazione muro-difesa. Molto insidioso anche al servizio, che crea sempre grossi problemi.
    Rychlicki voto 6,5. È ancora molto ai margini del gioco di Civitanova, ma ha l’atteggiamento giusto di quello che ci vuole provare. Non è un opposto da 30 palloni a partita, ma qualche palla in più se la merita.
    Balaso voto 7. La ricezione di Civitanova tiene alla grande, e gran merito è suo che guida e comanda la linea. Zero ace subiti, tante difese e alcuni secondi tocchi importanti, insomma una buonissima partita.
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Ancora una volta il suo lo fa, ma la sensazione è che nei momenti caldi della partita sia in difficoltà e che debba imparare a gestirli meglio. Dopotutto è questa la sua scommessa: dimostrare di essere pronto per una squadra di vertice, di poter giocare con molta più pressione rispetto a quella che aveva a Milano, dove era leader e bomber indiscusso.
    Giannelli voto 6. La squadra fatica in ricezione, ed è costretto più volte a palleggiare fuori equilibrio, ma anche quando la palla è precisa perde un po’ di lucidità, giocando spesso molto filo a rete. La sensazione è che, avendo compagni nuovi, debba ancora trovare lo spartito giusto da suonare.
    Kooy voto 5. Brutta prova per l’italo-olandese, che in ricezione alza subito bandiera bianca, e in attacco fatica troppo. Nell’economia della sua squadra ci sta che possa essere messo alle corde in seconda linea, ma a livello offensivo tutta Trento si aspetta molto di più.
    Lucarelli voto 5,5. Sicuramente non è al meglio della condizione, anche se trova una diagonale strettissima di rara bellezza. Però 6 punti per un top player come lui sono davvero pochini, sintomo che l’inserimento nei meccanismi della squadra è ancora lontano dall’essere completato.
    Podrascanin voto 8. Quasi perfetto in attacco,come al solito a muro tocca e sporca tanti palloni permettendo alla sua squadra di creare più possibilità di ricostruzione.
    Lisinac voto 4,5. Giornata no per il forte centrale serbo, che in attacco non riesce proprio a incidere e anche a muro insegue il gioco di De Cecco.
    Rossini voto 6. Partita complicata, con i battitori di Civitanova che battono a tutto braccio e una linea di ricezione che fa acqua da tutte le parti. Meglio in difesa dove trova spunti personali degni di nota. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Jaeschke è tornato, Grozer in giornata no

    Di Paolo Cozzi
    Seconda giornata di Superlega caratterizzata da tante vittorie esterne, ma soprattutto dal tonfo sonoro di Trento contro una Verona che fino a domenica era apparsa in notevole difficoltà. Bene Perugia e Milano, spreca una grossa chance Monza giocando una partita contratta e piena di errori, dà segnali di ripresa Modena e continua a sorprendere Padova, corsara in quel di Cisterna.
    Dal derby dell’Adige ci si poteva aspettare di tutto tranne la vittoria secca degli scaligeri, con un Kaziyski (voto 7,5) che nel palazzetto della sua consacrazione trova spunti importanti, ma soprattutto uno Jaeschke (voto 8) che dopo tanta,tantissima sfortuna sta tornando pian piano sui suoi livelli dimenticando gli infortuni al ginocchio. Bravo anche Spirito (voto 8) a gestire i suoi, resta la sensazione che la coppia di centrali possa essere l’anello debole della squadra.
    Trento batte meglio, riceve e attacca con percentuali pressoché identiche a Verona, ma è con 12 errori diretti in attacco che regala la partita ai veneti. Paga la giornata no di Kooy (voto 5,5) e di un Nimir (voto 6,5) che, seppur best scorer della partita, chiude con ben 5 errori diretti, davvero troppi per una squadra che punta al titolo. In miglioramento la prestazione di Lucarelli (voto 6) ma ancora ben lontana dalle reali potenzialità del brasiliano.
    Civitanova si fa sorprendere da una agguerrita Ravenna, anche se alla lunga riesce a portare a casa il match. Bene il duo di banda, con Juantorena (voto 8) in serata di spolvero al servizio e in ricezione, mentre Leal (voto 7,5) chiude con una ottima performance in attacco a fronte di un solo errore. Chi fatica è Kovar (voto 5), che spreca una ottima occasione per mettersi in mostra e chiude con un mesto 30%. Passo indietro anche per Anzani (voto 6), falloso in attacco e poco ispirato a muro.
    Piacenza prova a contrastare la potenza di fuoco di Perugia, mostra miglioramenti nel gioco e nella tenuta mentale, ma capitola in quattro set. Nel giorno in cui Grozer (voto 5) incappa nel muro perugino, è tutta la squadra a faticare in attacco, dove Izzo (voto 5,5) non trova le giuste soluzioni tattiche e sia Russell sia Clevenot (voto 6 per entrambi) sono troppo discontinui. Meglio rispetto alle prime uscite la coppia di centrali Candellaro–Polo (voto 7), più presente in attacco e soprattutto a muro con spunti interessanti.
    Per Perugia funziona a dovere il nuovo assetto con Ter Horst (voto 7,5) opposto e Plotnytskyi (voto 8,5) devastante in attacco. Nel giorno in cui Leon (voto 6,5) torna un giocatore “normale”, sono i centrali a dare una mano a Travica, diventando una buona alternativa al gioco di banda.
    Una Modena centrata e aggressiva stoppa sul nascere le velleità di Vibo, e ripropone il sestetto con Vettori (voto 5,5) opposto e Karlitzek (voto 8,5) banda. Ed è proprio lo schiacciatore tedesco, autentica sorpresa in questo primo mese, ancora una volta il giocatore più in palla, il trascinatore sia in attacco che a muro e in ricezione. In crescita anche Petric (voto 8) dopo un paio di prove che avevano fatto pensare ad un giocatore lontano dalla forma ottimale. Molto bene infine Mazzone (voto 8,5), anche lui finito subito sulla graticola dopo un inizio di stagione non facile.
    Vibo ci prova, si aggrappa alle bordate di Aboubacar (voto 7,5) e ai primi tempi del francese Chinenyeze (voto 8), ma fatica tanto in banda, soprattutto con Defalco (voto 5), e non trova le risposte giuste dalla panchina.
    A Cisterna partita disastrosa dei padroni di casa con una ricezione che subisce ben 10 ace e un attacco che non supera il 32%. Manca completamente l’apporto di Onwuelo (voto 5), dei due centrali, che chiudono mestamente con 2 soli muri e pochi palloni messi a terra, e di Randazzo che contro la sue ex squadra non va oltre un modesto 24% in attacco. A salvarsi dal grigiore solo Cavuto (voto 6,5), schierato nell’inedito ruolo di opposto nel terzo set. Vero che manca Sabbi, ma da Cisterna quest’anno ci si aspettava molto di più.
    Per Padova, sette ace e 8 muri,oltre ad una buona prova in ricezione. Ottimo come sempre il libero Danani (voto 8) che permette a Shoji (voto 7,5) di smarcare al meglio i propri compagni. A beneficiarne Stern (voto 7) ma soprattutto il giovane Bottolo (voto 8,5), piacevole conferma di come la società di Padova sappia valorizzare al meglio i giovani e il lavoro fatto nelle squadre Under. LEGGI TUTTO

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    Monza e Milano cercano conferme nel derby, ostacolo Piacenza per la Sir

    Di Paolo Cozzi
    Weekend di Superlega che si apre sabato all’insegna del derby di Milano, fra due delle principali pretendenti al posto di Modena fra le Big Four. Si sono appena incontrate nei gironi di Coppa Italia, ma è stata una partita che dal punto di vista dell’agonismo ha detto ben poco visto che le squadre erano entrambe già qualificate. 
    Milano punta sulla forza del gruppo e sulla voglia di continuare quella serie di risultati che l’aveva portata ad essere la rivelazione dello scorso torneo, ma sarà un bel banco di prova per una squadra dalla linea di ricezione nuova e non ancora rodata. A muro il ritorno di Piano porta equilibrio ed esperienza oltre che a cm in tutte le occasioni di palla scontata, da vedere la tenuta di Ishikawa nel primo match importante dell’anno. Mancheranno anche gli ce di Nimir, anche se il sostituto Patry ha la potenza per non far rimpiangere l’olandese.
    In casa Vero Volley, dopo l’ottima vittoria al PalaPanini di Modena, si punta a dar continuità di gioco e a sfruttare l’Arena, un palazzetto dove non è mai facile giocare per gli avversari che devono abituarsi in fretta agli ampi spazi. Mortale a muro e cinica in attacco, Monza deve dimostrare di aver lavorato su quei cali di concentrazione che stavano per essere fatali a Modena. Holt al centro grantisce punti importanti, Lagumdzija tanta quantità, ma è soprattutto su Sedlacek che sono puntati gli occhi dopo la straordinaria partita contro i canarini. Pronostico aperto, con Monza leggermente favorita.
    A Trento va in onda il derby dell’Adige, con i padroni di casa che partono con tutti i favori del pronostico nonostante l’impegno infrasettimanale nei preliminari di Champions. Pur non essendo ancora al meglio, il sestetto di Lorenzetti ha già dimostrato quanto il suo valore sia da prima della classe, con un Nimir già trascinatore mentre Lucarelli, grande colpo di questo 2020, è ancora alle prese con una condizione fisica deficitaria. Se poi al centro ci mettiamo il duo serbo granitico a muro come la Muraglia Cinese, ecco che i 3 punti sembrano più che scontati.
    Per Verona altro match proibitivo: dopo Civitanova anche Trento sembra al momento due gradini sopra al gioco attuale degli scaligeri, con una ricezione che ancora balbetta e Boyer ancora in difficoltà. Prevedo tanta corsa e tanto lavoro oscuro per Spirito, che dovrà essere bravo a non perdere lucidità e precisione al palleggio.
    Altro match molto interessante si preannuncia quello di Piacenza, con i padroni di casa che stanno provando a mettere fuori la testa dalla buca in cui sono sprofondati in questo mese. Vedremo se, oltre a bomber Grozer, il duo di banda Russell-Clevenot riuscirà a garantire solidità in ricezione (e contro i perugini è davvero un bel test…) e potenza in attacco. Da rivedere al centro Candellaro e Polo, non tanto a muro, quanto nell’intesa con Hierrezuelo, apparsa ancora in via di definizione.
    Di sicuro una prova del nove tosta per i piacentini ma, anche se vedo favorita Perugia, mi aspetto di vedere già i primi segnali positivi dati dagli imprinting di coach Bernardi sulla squadra. Per Perugia, in attesa di vedere Atanasijevic e Russo recuperati appieno, da valutare quale formazione scenderà in campo, se quella con un Vernon-Evans apparso ben lontano dai suoi standard o quella con Ter Horst che non è dispiaciuta nel match infrasettimanale contro Vibo.
    Sembra molto più facile l’impegno casalingo della Lube, che ospita Ravenna in una partita che non dovrebbe creare problemi, anzi potrebbe essere la giusta occasione per far fiatare i titolari e provare un po’ la panchina. Per la Consar l’opportunità di far fare esperienza ad una rosa giovane, con lo scopo di consolidare certi meccanismi che torneranno sicuramente utili nel corso del campionato.
    Al cospetto di Vibo Valentia si prospetta una Modena in cerca di certezze dopo il sonoro ceffone rimediato in casa da Monza, con Giani che riparte dall’ottima prova di Stankovic, ma deve trovare una quadra soprattutto sull’opposto. Karlitzek finora è un’autentica sorpresa positiva, ma in questo momento forse servirebbe di più in banda al posto di uno spento Petric. Sotto osservazione anche Mazzone, non impeccabile in queste prime uscite.
    In casa Vibo c’è ottimismo dopo la bella prova a Perugia, chiusasi con un ottimo 58% in attacco. E proprio da qui dovranno ripartire i ragazzi di Baldovin per provare a conquistare i primi punti e muovere la classifica. Nel caso la ricezione tenesse, mi aspetto un po più di gioco al centro per sfruttare le caratteristiche dei due centrali, sicuramente molto votati all’attacco. Partita aperta,con Modena leggermente favorita, ma solo se saprà trovare quello spirito di sacrificio e unità di intenti che chiede Giani già da maggio.
    L’ultimo match di giornata vede di fronte Cisterna e Padova, in un match che sulla carta vede i pontini favoriti. La Kioene, che sembrava quest’anno potesse essere una delle cenerentole del gruppo, ha dimostrato però tenacia e il giusto atteggiamento in questo scorcio di stagione, perciò per Randazzo e compagni non sarà una semplice passeggiata. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lagumdzija già decisivo, Petric in difficoltà

    Di Paolo Cozzi
    Finalmente si riparte: dopo mesi di attesa torna in campo la Superlega nel primo turno della stagione 2020-21. con la curiosità di scoprire se Modena, dopo il ridimensionamento di budget e la perdita di pedine fondamentali come Zaytsev, Andersonn e Bednorz su tutti, riuscirà a mantenere il suo posto fra le Big Four, visto anche l’agguerrita concorrenza che soprattutto Milano, Piacenza e Monza le hanno fatto allestendo sulla carta degli ottimi sestetti.
    Per il resto, resta la sensazione che Trento, Civitanova e Perugia facciano un campionato a sé, che Cisterna e Verona abbiano la possibilità di impensierire chiunque nella giornata di grazie e che Padova, Ravenna e Vibo Valentia si giocheranno le chance salvezza senza una squadra materasso, almeno al momento.
    Come dicevo, Modena dopo la sfida in Supercoppa con Perugia aveva destato l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori con due prove di carattere e atteggiamento importanti, ma domenica è capitolata malamente nello scontro diretto con una delle dirette pretendenti al 4 posto, ovvero Monza. Tre a uno per gli ospiti e partita che si riapre solo nel secondo parziale dopo un passaggio a vuoto dei monzesi, che fino a quel momento dominano. Bene nelle fila dei monzesi il nuovo opposto Lagumdzija (voto 8,5) che porta quantità e qualità nella squadra di coach Soli (voto 9 per come ha iniziato la stagione la sua squadra). Sorprende Sedlacek (voto 8) che chiude con 21 punti e una prova da top player in attacco, ricezione e muro. Ed è proprio il muro a fare la differenza con 17 block, 4 dei quali del capitano Beretta (voto 7,5) subentrato dalla panchina.
    In casa gialloblu, risplende solo la luce del sempreverde Stankovic (voto 8), che mostra già una ottima intesa con Christenson. Ma proprio il palleggiatore americano fatica a trovare ritmo e costanza dai suoi martelli, con Petric (voto 5) in grossa difficoltà in attacco e ricezione e Lavia (voto 6,5) che non riesce da solo ad impensierire i monzesi.
    Anche a Milano va in onda un match che sulla carta doveva essere più combattuto, ma Cisterna, avanti nettamente nel secondo set si blocca e finisce per alzare bandiera bianca in soli tre set. Top scorer dell’incontro è il canadese Maar (voto 8,5) che gioca una partita di valore assoluto in attacco, ma soffre ancora parecchio in seconda linea. Bello comunque rivederlo a questi livelli dopo che negli ultimi anni, causa infortunio, si era un po’ perso. Bene anche Ishikawa (voto 7,5), soprattutto perché da equilibrio in ricezione in una partita che vede il libero Pesaresi (voto 5,5) in grande difficoltà. Il 52% in attacco non è un dato esaltante, ma si vede comunque già un ottimo affiatamento fra Sbertoli (voto 7) e i suoi attaccanti.
    Una Padova ottima fa sudare per due set la super corazzata Trento, dimostrando che il passaggio del turno in Coppa Italia non è frutto del caso. Ottimo l’impatto del giovanissimo Bottolo (voto 8,5) che viene gestito molto bene da Shoji (voto 6,5), il quale però deve crescere molto nell’intesa con i centrali se vuole creare alternative alle sue bande. Chi è mancato nei momenti chiave è anche Stern (voto 5,5), che chiude con 10 punti e 4 murate subite. In casa trentina, esordio complicato per Lucarelli (voto 5) comunque ancora in ritardo di condizione, mentre Abdel-Aziz (voto 9) e Kooy (voto 8,5) sembrano già in palla. Tra l’altro i 9 ace di Nimir sono qualcosa di mostruoso in tre soli set!
    Nell’ultimo match di giornata, da segnalare il ritorno alla vittoria di Piacenza dopo un avvio di stagione disastroso. Il cambio in panchina con l’arrivo di Bernardi sembra aver dato lo scossone giusto all’ambiente e alla squadra. Finalmente gira tutta la squadra in attacco, con Grozer (voto 9) che carica sul suo braccione i compagni di squadra e li traghetta ai 3 punti meritati. Funziona bene anche la coppia di laterali Clevenot (voto 7) e Russell (voto 6,5), con l’americano però disastroso in fase di ricezione. Sono mancati i muri della coppia centrale, apparsa un po’ in ritardo anche nell’intesa in attacco.
    Per Ravenna non bastano la grinta di Pinali (voto 7)  e il gioco dei centrali in attacco: con una ricezione che tutto sommato tiene, faticano un po’ troppo sia il giovane Recine (voto 6) che Loeppky. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon inarrestabile, Vernon-Evans non c’è

    di Paolo Cozzi
    La finale di Del Monte Supercoppa a Verona è una partita combattuta e in bilico fino all’ultimo, anche se tecnicamente non ancora di livello assoluto. Ma la cosa davvero importante è che la pallavolo c’è, si conquista uno spazio prestigioso in diretta su Rai 2 e torna a far sognare migliaia di ragazzini e ragazzine che si immedesimano nei loro idoli!
    A spuntarla è Perugia, che, seppur priva del suo bomber Atanasijevic, trova in Leon e Solé i due leader che trascinano la squadra alla vittoria.Bene in tutti i fondamentali i perugini, forse un po’ troppo fallosi in battuta a fronte di 4 soli ace, ma ben registrati in ricezione e soprattutto a muro, dove sporcano tanti palloni e permettono a Travica di avere più rigiocate. Civitanova si inceppa sul più bello, con il duo caraibico di banda che non va oltre un modesto 38% in attacco e una staffetta dell’opposto che non convince. Tanti gli errori che accompagnano la squadra di De Giorgi, segno di una condizione ottimale ancora da trovare, e la sensazione che l’inserimento di De Cecco abbia subito la prima brusca frenata dopo alcune prestazioni in crescendo.
    Ma veniamo alle pagelle:
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 9. Per lui sembra che il tempo si sia fermato a febbraio, quando era al massimo della forma. Potente, lucido, decisivo, in attacco trova angoli impossibili per i comuni mortali, e anche a muro diventa ottimo protagonista. In ricezione soffre ma regge, e allora fermarlo diventa pressoché impossibile.
    Solé voto 8,5. Che fosse forte forte lo si sapeva, adesso ha dimostrato anche di non soffrire particolarmente l’importanza del match. In attacco è un cobra, a muro ha talento e ottima capacità di anticipare il palleggiatore avversario. Davvero un ottimo impatto nella sua nuova avventura perugina.
    Travica voto 7,5. Mezzo voto in più perché arrivare a Perugia e vincere subito è da supereroi, ma secondo me ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto su alcune palle staccate che non riesce ad aggiustare perfettamente. Però sa guidare il gruppo e gestirlo alla grande, e non è cosa da poco.
    Plotnytskyi voto 7,5. L’alternanza con Ter Horst non deve essere facile, spezzerebbe il ritmo a chiunque, ma riesce comunque a rimanere lucido in ricezione e a essere spesso letale dalla linea dei 9 metri. In attacco appare ancora indietro, ma ha tutta una stagione per alzare la sua asticella!
    Vernon-Evans voto 5. Ha la grande occasione di giocare da titolare una finale, di potersi mettere in evidenza, ma la spreca chiudendo consoli 7 punti e ben 6 errori diretti. Peccato, perché l’anno scorso a Ravenna aveva fatto vedere ben altri numeri.
    Ter Horst voto 7. Jolly prezioso, trova spunti interessanti e si fa trovare pronto soprattutto nel tie break.
    Ricci voto 6. Bene in attacco, ma 6 palloni sono proprio pochini. La sensazione è che a muro debba fare di più anche a livello tattico per sporcare più palloni. A livello di personalità quest’anno è chiamato ad una crescita importante.
    Colaci voto 8,5. Finisce con il 65% di ricezione, e se la linea di Perugia regge è perché lui si fa carico di tanto lavoro oscuro. Bene anche in difesa dove trova dei guizzi importanti. Un leader importante per questa squadra!
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    Leal voto 7. Partita altalenante per il forte martello caraibico, che però non riesce a trovare le soluzioni giuste nei momenti chiave. Sembrava il più in palla dei suoi anche in ricezione nelle prime uscite stagionali, invece subisce tanto e questo lo condiziona in tutto il match.
    Juantorena voto 6,5. Insolitamente falloso in attacco, sembra patire molto un piccolo infortunio alla caviglia che probabilmente lo destabilizza e alla lunga gli toglie lucidità. Prova a mettere il cuore oltre l’ostacolo, ma per fermare il Leon di ieri serviva l’Osmany delle occasioni speciali.
    Simon voto 7. Partita dai due volti per il gigante marchigiano, pressoché perfetto in attacco, letale in battuta. Ma a muro incappa in una di quelle serate in cui i suoi lunghi tentacoli brancolano nel buio, e questo fa calare di molto il suo rendimento e il suo apporto alla squadra.
    Anzani voto 7,5. L’avevamo detto dopo le semifinali che Simone avrebbe beneficiato e molto del cambio palleggiatore, e infatti vola e trova angoli importanti in attacco, uniti a una ottima lettura a muro. Mezzo voto in meno per due errori sul finale di tie break che costano carissimi a Civitanova.
    Rychlicki voto 6. Parte forte, con colpi vari e precisi, ma alla distanza comincia a commettere troppi errori diretti e il suo rendimento ne risente, fino a venire sostituito. Non è allarme rosso, ma deve crescere tanto e convincere De Cecco ad appoggiarsi maggiormente su di lui.
    De Cecco voto 6,5. In realtà la prova di Luciano, tranne nel secondo set in cui prova qualche giocata estrema e va fuori giri, mi è piaciuta, e la sua uscita di palla è sempre spettacolare. Ma perdere contro la ex squadra, contro un ambiente che lo accusava di non essere un giocatore da finale, deve essere un bel macigno. Deve essere bravo ora De Giorgi a mettergli tranquillità intorno, perché la classe di De Cecco è infinita e non si discute.
    Balaso voto 6,5. In ricezione compatta bene la linea e guida con sicurezza anche i due laterali, anche se quando Perugia prende di mira Leal non può fare molto. Bene anche in difesa, dove si fa trovare spesso nella posizione giusta, anche se poi non sempre riesce a rendere il pallone giocabile. LEGGI TUTTO