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    Il pagellone di Paolo Cozzi – De Cecco in forma super, Grebennikov c’è sempre

    Di Paolo Cozzi
    Chi si aspettava una partita combattuta, magari al quinto set, fra una Modena in crescita e una Civitanova rullo compressore si è dovuto ricredere. La Leo Shoes ha giocato bene, a tratti meglio della Lube, ma dal 20 in poi è mancata clamorosamente e soprattutto nel primo e nel terzo set ha messo in atto un vero e proprio harakiri sportivo immolandosi davanti ad una Lube tritasassi che ha chiuso con 8 muri e il 62% in attacco.
    È mancato l’apporto dei centrali ai canarini, con il duo di mezzo poco usato in attacco e decisamente in difficoltà a muro. Resta il rammarico per i padroni di casa di aver tremato nei momenti importanti, per i marchigiani invece un’altra prova importante e un ulteriore tassello di crescita nell’intesa fra squadra e De Cecco. Ma veniamo alle pagelle, partendo proprio dal palleggiatore argentino:
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    De Cecco voto 8,5. I suoi attaccanti volano, i suoi polsi spingono la palla alla perfezione alternando il gioco laterale al gioco al centro. Davvero un periodo di forma super per Luciano, che dimostra di poter essere il numero uno mondiale, anche se la prova del nove l’avremo quando arriverà a giocare partite con un altro peso specifico.
    Juantorena voto 8. Ha la capacità di far passare per banali giocate ad alto tasso tecnico. In attacco è concreto come sempre, è in ricezione che trova un’ottima prova chiudendo con il 69% fra positive e perfette, numeri da… grande libero!
    Leal voto 9. Sontuoso in attacco, chirurgico in battuta dove alterna più traiettorie, e per una volta anche positivo in ricezione… La versione più giovane e “deluxe” di Juantorena, uno strapotere fisico incredibile.
    Simon voto 8. Mezzo voto in meno perché in battuta litiga con il pallone, ma per il resto è letale, soprattutto in attacco dove fa vedere i sorci verdi agli avversari di reparto. Se poi è anche in giornata positiva a muro… sono guai per tutti.
    Anzani voto 7. Continuo a pensare che questa Lube punti molto sulla fisicità, ma grazie a Simone è anche molto forte sul muro sempre ben organizzato. Con De Cecco sembra essersi messo alle spalle un paio di stagioni non al top, molto bene anche in chiave azzurra.
    Rychlicki voto 8. Continua il processo di crescita per l’opposto lussemburghese, che piano piano comincia a essere sempre più presente nelle trame del gioco marchigiano. Manca ancora un po’ il suo apporto a muro, ma arriverà!
    Balaso voto 7. Ancora una buona prova per il libero azzurro, che in fase di ricezione dà tanta solidità e rimane estremamente lucido in difesa e nel gestire i secondi tocchi.
    LEO SHOES MODENA
    Petric voto 8. Che bello vedere il campione serbo esprimersi a questi livelli con continuità. Dopo un anno in chiaroscuro a Milano, lo schiacciatore è tornato su standard altissimi, alternando diagonali potenti a mani e fuori chirurgici. Soffre un po’ troppo in ricezione, ma contro i bombardieri Lube capita praticamente a tutti!
    Vettori voto 6,5. Torna a incartarsi con la battuta, sbagliandone quasi il 50%, ma per il resto sembra aver ritrovato fiducia e colpi. Ottimo segnale per una Modena che si dovrà appoggiare spesso ai suoi attacchi per provare a restare fra le “Big 4”.
    Karlitzek voto 6,5. La prova è buona, meriterebbe qualcosa di più anche perché a tratti Modena gioca proprio bene, ma forse nei momenti topici dei set manca un pelo di abitudine a giocare certi palloni con continuità.
    Micah Christenson voto 5. Per lunghi tratti gestisce la squadra al meglio, facendola viaggiare a gran velocità. Ma nei momenti chiave dà sempre la sensazione di perdere un po’ di precisione e fluidità nelle alzate, oltre a fare scelte tattiche non sempre condivisibili.
    Stankovic voto 5. Dal grande ex ci si aspettava una partita decisamente più concreta, invece in attacco viene usato con il contagocce e a muro non riesce mai a tamponare gli attacchi avversari e a leggere le alzate di de Cecco.
    Mazzone voto 4,5. Come il compagno di reparto, esce presto dalla partita, nella quale non riesce mai a lasciare il proprio segno.
    Grebennikov voto 7,5. Difende sui 5 metri una pipe di Leal senza muro come fosse la cosa più facile del mondo, dò sempre la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto. Che dire… un incredibile valore aggiunto per i canarini. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Vettori rigenerato, Ishikawa si inceppa

    Di Paolo Cozzi
    Settima giornata di campionato andata in cascina con Civitanova e Perugia che fuggono via, scavando un solco enorme con le inseguitrici. Modena vince su un campo molto ostico, Piacenza resuscita in terra calabra e vede forse i primi spiragli di luce in fondo al tunnel, tunnel nel quale precipita la Itas Trentino, che perde anche a Monza e sprofonda in zone della classifica che non le appartengono. Bene anche Verona, che sembra in crescita e tiene a bada una Cisterna che, seppur con un sestetto in emergenza, trova unione di intenti e strappa un punto importante.
    Ma veniamo alle partite, partendo da Lube-Milano che doveva essere uno scontro al vertice per verificare le ambizioni dei milanesi e si è invece trasformata in una passerella dei marchigiani che respingono al mittente le velleità di classifica degli ospiti. De Cecco (voto 8,5) fa danzare i suoi attaccanti e permette loro di chiudere con un ottimo 58% di squadra, trovando l’occasione per incrementare il gioco su Rychlicki (voto 8), finalmente attore protagonista e non solo comparsa. Solo la ricezione fatica un po’, con il duo cubano davvero sotto pressione, ma alla loro performance fa da contraltare la prova di Balaso (voto 8) in formato nazionale.
    Per Milano è notte fonda, con il solo reparto dei centrali capace di trovare la via del taraflex con continuità. Patry (voto 5) non va oltre i 7 punti personali, e anche il nipponico Ishikawa (voto 4,5), fino a ieri autentico trascinatore della squadra, si inceppa e fatica parecchio sia in attacco che in battuta. Ci prova Maar (voto 6) a tenere a galla il trio di banda, ma il 27% in ricezione indica che per Sbertoli al palleggio è stata una giornata di tanta corsa e fatica.
    Nonostante l’assenza per Covid di due giocatori titolari (più Colaci tenuto a riposo precauzionale), Perugia non si fa sorprendere e in versione cinica e spietata spazza via le speranze di Ravenna. Ancora una volta Travica (voto 8,5) fa viaggiare l’attacco su un livello stellare, spinto da un Leon (voto 9) che per lunghi tratti del match sembra un alieno. Bene il gioco al centro (voto 7) ma lo zero nella casella dei muri costa un punto in pagella alla coppia italiana.
    Per Ravenna una prova tutto sommato positiva contro uno squadrone creato per vincere, con Recine (voto 8,5) che sotto gli occhi di papà Cisco sfodera una prova mundial tutta tecnica. Ci prova anche Pinali (voto 6) ad infastidire i perugini, ma manca un giocatore da palla alta da sfruttare nei momenti chiave.
    Modena espugna la Kioene Arena di Padova, palazzetto che più volte è risultato ostico per i canarini, e lo fa dando continuità di gioco e coralità di squadra. Continua la crescita di Vettori (voto 8,5) ormai rigenerato dalla cura Giani, ma è tutta la squadra ad aver l’atteggiamento giusto a partire dal servizio, ieri sera determinante. Tira il fiato dopo alcune partite Petric (voto 6), ieri sera molto in difficoltà già a partire dalla ricezione, e anche Grebennikov (voto 6) chiude lontano dai suoi standard.
    A Padova non basta la solita grande prova di Danani (voto 8) in ricezione per garantire a Shoji continuità. I centrali Vitelli e Volpato (voto 5,5) faticano ad essere protagonisti e non basta la verve di un positivo Bottolo (voto 7) per tentare di fermare i gialloblu.
    Servono 5 set agli scaligeri della NBV Verona per stoppare la voglia di Cisterna, partita forse non bellissima con i due palleggiatori Spirito e Seganov (voto 5) ieri molto imprecisi, ma combattuta sul piano del punteggio. Finalmente Jaeschke (voto 8,5) si lascia alle spalle due anni da incubo causa infortuni e prende per mano una Verona mai doma, che trova nell’eterno Kaziyski (voto 7) un altro trascinatore soprattutto nei momenti clou. Manca Boyer (voto 5), positivo solo al servizio, allora ecco salire sugli scudi Caneschi (voto 8) finalmente autore di una prova concreta a muro e in attacco.
    Latina paga come detto un Seganov impreciso, ma pur nella difficoltà di giocare con un centrale riciclato da opposto trova la forza di prendersi un punto. Krick (voto 8,5) al centro è una sentenza, Szwarc (voto 7,5) incorre in qualche errore e murata di troppo, ma ci prova e non cerca alibi trovando comunque una buona prova. Infine Randazzo (voto 8) che diventa l’unico terminale di palla alta e tiene a galla l’attacco dei laterali pontini.
    Una Monza dai mille volti stoppa una Trento ormai in crisi aperta di risultati, e si riporta in zone meno pericolose della classifica. L’attacco e il muro sono ancora una volta punti fermi nel gioco dei monzesi, ma è sempre la ricezione a soffrire troppo; bravissimo Orduna (voto 8) a far chiudere i suoi attaccanti con il 56% di squadra. Ottimo anche l’apporto di Lagumdzjia (voto 8), seppur con qualche errore diretto di troppo, e di Sedlacek (voto 7,5) jolly pescato dalla panchina.
    Per Trento, come detto, un’altra sconfitta sonora che porterà sicuramente ad un bel faccia a faccia in spogliatoio questa settimana… I numeri sono comunque discreti, con un attacco che chiude al 55% e una buona battuta. Rispetto al match con Perugia mi piace meno Giannelli (voto 5,5), che dimentica completamente i centrali e fatica nel trovare la palla con Lucarelli (voto 5), ancora una volta apparso in estrema difficoltà in ricezione e evanescente in attacco. Bene Nimir (voto 8,5), insieme a Kooy l’unico faro nel buio che avvolge l’Itas.
    Resuscita infine Piacenza sul campo della Tonno Callipo, dove Grozer (voto 9) entra in modalità terminator e risulta infermabile. Finalmente torna a ruggire Russell (voto 8), lucido in attacco e positivo in ricezione, mentre naufraga la linea dei centrali Candellaro e Polo (voto 4,5) anche a causa di un’evidente mancanza di intesa con il palleggiatore.
    Vibo lotta e ci prova, ma non bastano i guizzi di un eccellente Rossard (voto 8,5) per tenere vive le speranze giallorosse di tie break. Spiace vedere un esperto giocatore come Cester (voto 4,5) avulso dalla squadra, vero è che la palla di Saitta al centro proprio non si addice al suo braccio veloce e lo innervosisce, ma potrebbe essere molto utile ai compagni anche solo a muro e battuta. LEGGI TUTTO

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    Monza – Trento: un pronostico aperto. Match clou quello tra Civitanova e Milano

    Di Paolo Cozzi
    Si apre oggi pomeriggio la settima giornata di Superlega, con il confronto fra la sorprendente Vibo di inizio stagione a cui fa da contraltare la deludente Piacenza, che in questo avvio di stagione tutto ha fatto tranne che impressionare positivamente.
    A bocce ferme, all’uscita dei calendari, avremmo detto che il roster piacentino si sarebbe mangiato in un boccone la Callipo. Invece i calabresi, sotto l’attenta guida di Baldovin, hanno inanellato una serie di risultati e scalpi importanti,  giocando una bella pallavolo che ha messo in difficoltà molte squadre.
    Piacenza, in attesa di poter schierare Baranowicz al palleggio, deve per forza fare risultato, perché un’altra sconfitta potrebbe davvero trasformare lo spogliatoio in una bomba a orologeria. Finora il gioco dei piacentini si è appoggiato molto sui laterali, ma tranne rari casi con poca fortuna, serve un gioco più corale alla squadra di Bernardi se vuole uscire dalle sabbie mobili in cui sta sprofondando.
    Match clou di domenica è invece Civitanova-Milano, con i padroni di casa apparsi la squadra più in forma e coesa in questo breve scorcio di campionato. L’inserimento di De Cecco prosegue alla grande, il trio cubano è una certezza e piano piano anche Rychliky sta conquistando fiducia e soprattutto palloni.
    Per Milano, un ottimo impatto sul campionato nonostante avesse cambiato i tre martelli titolari. Bene nei risultati, le manca ancora qualcosa per fare lo step di crescita definitivo, ma le mani di Sbertoli in regia sono una garanzia, e se Ishikawa saprà mantenere il livello mostrato finora, saranno guai per tutti. Da verificare la posizione dopo un trittico di partite che li può lanciare nel Gotha del volley o far perdere un treno importante.
    Molto più facile sulla carta sembra il compito della capolista Perugia, ma al momento in cui scrivo si parla della positività al Covid di due giocatori e questo potrebbe scompaginare completamente le cose, anche se gli umbri hanno i mezzi e le risorse in panchina per non guardare in faccia nessuno.
    Proibitivo il compito per la banda ravennate di Bonitta, che ha dimostrato di essere una squadra che sa soffrire e sa lottare senza mollare, ma ora è chiamata a crescere anche nei momenti chiave, senza dilapidare punti come successo domenica scorsa.
    A Padova in scena un bel match contro Modena, con i padroni di casa che dopo un buon avvio hanno sicuramente subito una brusca frenata nei risultati e hanno bisogno di punti soprattutto fra le mura amiche per risalire in classifica. Compito non facile con una squadra giovane che ha potenzialità ma deve ancora svilupparle con continuità.
    Per Modena trasferta in un palazzetto ostico, dove è sempre difficile uscire a testa alta, ma con la sensazione che la squadra di Giani abbia trovato la quadratura del cerchio e sia pronta ad inserire una marcia più alta. Se Vettori tiene i ritmi di domenica, Modena può tornare a bussare alla porta delle BIG, posto che da sempre le appartiene.
    Test molto importante quello per Verona contro una Latina che sembra essere uscita più forte dal cambio allenatore. Occasione importante per i padroni di casa per mettersi alle spalle le zone fonde della classifica e dimostrare quei progressi nel gioco apparsi evidenti nel match contro Milano di domenica scorsa.
    Per i pontini invece, occasione per dare un seguito alla loro prima vittoria e per cominciare ufficialmente il loro campionato!
    Altro match molto interessante e dal pronostico apertissimo è quello fra Monza e Trento, con i monzesi che arrivano dal cambio allenatore in settimana e devono dare subito segnali di riscossa, perché quella che occupano non è certo la loro posizione idonea, cosi come Trento è chiamata ad una vittoria da tre punti per non perdere il treno con la testa della classifica. Si sono visti segnali di crescita importanti nel gioco nel match con Perugia nel quale Trento fino a metà secondo set è stata perfetta, con Nimir meno sbaglione e Kooy più lucido anche in ricezione, ma è da Lucarelli che tutto l’ambiente si aspetta una crescita che al momento manca. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Potke e Lisinac super, ma la vince Leon

    Di Paolo Cozzi
    Sesta giornata di Superlega maschile andata in porto con una Perugia tritatutto, che resta a punteggio pieno uscendo a testa alta dalla BLM Group Arena di Trento. Partita combattuta, ma ancora ricca di errori e pause, che indica quanto le squadre siano ancora lontane dalla loro condizione migliore. Bene Civitanova che resta in scia agli umbri e asfalta Padova, che dopo un avvio di campionato interessante si trova a navigare in acque pericolose. Continua la marcia di Milano, che forse non ha ancora il passo delle prime della classe, ma lotta, soffre e porta a casa un match contro una Verona che seppur senza Boyer dimostra di essere entrata in palla rispetto ad inizio stagione.
    Male, malissimo invece Monza, che sprofonda in quel di Cisterna e si ritrova a languire in una zona della classifica che non le appartiene, resuscitando una squadra che veniva da ben 5 sconfitte consecutive. Modena porta a casa l’intera posta nel derby emiliano approfittando di una Piacenza allo sbando, che in attesa del tesseramento di Baranowicz (forza Bara, ti aspetto presto in campo!), schiera il secondo palleggiatore Izzo. Ancora una vittoria in trasferta infine per i vibonesi della Callipo, che rimontano un tie break quasi perso e si dimostrano autentica rivelazione di questa prima parte di Superlega riuscendo a tenere a freno la voglia della Ravenna targata Bonitta.
    Ma veniamo alle pagelle di Trento-Perugia, con i padroni di casa che attaccano molto meglio, ma regalano troppi errori diretti e non approfittano di una ricezione migliore degli avversari.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Buona prova del forte opposto olandese, che prova anche a limitare il numero di errori in attacco spolverando pallette e pallonetti apprezzati da coach Lorenzetti. 24 punti e una buona continuità, forse è mancato un po’ in battuta, dove ha trovato un solo ace.
    Giannelli voto 7+. Gioca una partita molto intelligente e infatti la squadra chiude con il 54% in attacco. Usa molto bene il gioco al centro, anche se spesso lo fa con la palla staccata e ormai è diventato un segnale importante per il muro avversario. Grintoso e lottatore, ci crede fino alla fine.
    Kooy voto 7,5. Se non fosse per i 4 errori diretti in attacco, la sua sarebbe una gran partita chiusa con il 57% in attacco, il 63% in ricezione, un muro e due ace. Ci si chiedeva quale potesse essere la sua tenuta nei big match, oggi ha dimostrato di essere pronto per un palcoscenico importante.
    Podrascanin voto 8. Con un Lucarelli non ancora in condizione il gioco si sposta maggiormente al centro, e lui ne approfitta per far viaggiare il braccione e trovare con continuità il taraflex perugino. Bene anche a muro e in battuta, dove è sempre molto pericoloso.
    Lisinac voto 8. Come il suo compagno  di reparto, viaggia su percentuali bulgare in attacco ed è bravo a sporcare tanti palloni a muro.
    Lucarelli voto 5,5. parte con una diagonale strettissima che esalta i 600 presenti, ma poi in attacco fatica tanto e perde lucidità. Meglio in ricezione, dove subisce sì 4 ace ma chiude con il 63% fra positive e perfette. È in difficoltà e si vede anche in un paio di occasioni in difesa, ma ha l’atteggiamento di quello che vuol tornare a fare la differenza presto.
    Rossini voto 5,5. in ricezione fatica parecchio contro i bombardieri perugini, anche se è vero che di campo se ne prende parecchio. Meglio in difesa dove è sempre reattivo, anche se ha sulla coscienza un mancato intervento sul finale di quarto set che poteva cambiare le sorti del match.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 8,5. In attacco è meno letale di altre volte, e in ricezione – dove è il bersaglio principe – barcolla, ma quando va in battuta è una mina vagante e fa male, davvero tanto.
    Ter Horst voto 7. Mezzo voto in meno perché al servizio è veramente una tassa per la sua squadra, però per il resto si sta dimostrando un giocatore molto duttile, e da opposto sta dimostrando una buona gestione dell’attacco anche da seconda linea.
    Plotnytskyi voto 6. In grossa difficoltà in attacco, dove regala anche 3 errori gratuiti, ma bene in ricezione e battuta, dove è sempre pericoloso. La sensazione è che debba trovare ancora la palla giusta con Travica, poi sarà ancora più temibile.
    Travica voto 7. La squadra ancora non gira a pieno regime in attacco, la pipe non è ancora fluida e deve crescere ancora molto l’intesa con qualche compagno, però ha voglia di provare: ne è la prova una “sette” giocata dai 4 metri in un momento chiave di fine quarto set. È un lottatore nato, se Perugia è a punteggio pieno è anche merito suo.
    Solé voto 5,5. Partita anonima per il forte centrale che però in attacco soffre parecchio: un po’ perché l’intesa con Travica deve crescere, un po’ perché ben marcato soprattutto sugli attacchi verso zona 1.
    Russo voto 7. Poco usato in attacco, dove comunque è bravo a farsi trovare pronto, è a muro che si apprezza maggiormente: oltre a 4 muri personali guida bene tutta la linea. Molto positiva l’alternanza di battuta flot e servizio con taglio spin.
    Colaci voto 5,5. Partita complicatissima per il forte libero umbro che chiude con un mesto 6% di perfette e l’11% di positive. Si rifà in difesa, ma la sensazione è che questa notte se li sarà sognati i battitori trentini, pur andando a dormire con 3 punti in saccoccia! LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Piccinelli non sfigura, Sottile ultimo a mollare

    Di Paolo Cozzi
    Ancora un turno infrasettimanale per la Superlega, caratterizzato dai tanti tie break e dalla supremazia del duo Civitanova-Perugia, che al momento paiono essere le squadre più in palla nonostante il cambio di palleggiatore in estate. Al terzo posto svetta Milano, che però ancora una volta in casa fatica ad avere la meglio su una Ravenna sempre combattente e ottimamente guidata in regia dal brasiliano Redwitz (da valutare l’entità del suo infortunio).
    In attesa del match fra Trento e Modena, al quarto posto in maniera del tutto inaspettata si erge Vibo Valentia, che trova nell’allenatore Baldovin la giusta guida per provare a crescere e sorprendere. Lo sa bene Verona, che sogna i tre punti in terra calabra ma è poi costretta ad issare bandiera bianca al tie break. Segnali di crescita nel gioco ma ennesima sconfitta per Piacenza contro una Lube che non si concede distrazioni, mentre Padova non riesce a dare continuità a due set perfetti e subisce la rimonta monzese che rilancia le ambizioni di una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica.
    Ma veniamo alle pagelle di Perugia-Cisterna, con i padroni di casa che partono lenti nelle fasi iniziali dei set per poi schiacciare sull’acceleratore e imporsi senza troppi patemi.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Plotnytski voto 8,5. Mezzo voto in meno per i tre errori diretti, ma il ragazzo è in crescita sia al servizio che in attacco. Con Ter Horst spostato momentaneamente opposto gioca più sereno, visto che non deve fare più la staffetta, e diventa un terminale importante per Travica.
    Leon voto 8. Partita di ordinaria amministrazione per il potente martello cubano che, seppur cercatissimo dal servizio pontino, chiude con un ottimo 65% di ricezione fra positive e perfette. In attacco è la solita garanzia, anche se il 58% per un fenomeno come lui non è nulla di straordinario.
    Ter Horst voto 7,5. Piace molto in questa versione da opposto, sembra più concreto e lucido, e trova spesso punti importanti. Da rivedere assolutamente al servizio, dove incappa in una vera e propria giornata no.
    Solé voto 6,5. In attacco fatica molto di più del solito, ben controllato dal muro pontino che gli chiude spesso la zona 1. Meglio a muro dove piazza due punti e molte toccate.
    Russo voto 6,5. Anche lui fatica molto in attacco, ma è bravo a restare lucido e a coordinare i suoi compagni a muro, dove trova 4 murate personali.
    Travica voto 7. Continua l’inserimento di Dragan nei meccanismi della squadra. La sensazione è che non sia ancora al massimo della condizione, e che debba trovare ancora feeling su alcuni palloni, ma i progressi ci sono frutto del tanto lavoro in settimana.
    Piccinelli voto 7. Buona partita del giovane libero, che chiude con un solo ace subito e con una ottima prestazione in difesa e copertura.
    TOP VOLLEY CISTERNA
    Szwarc voto 7. È il sogno di ogni centrale poter giocare opposto: lui lo fa e lo fa anche discretamente bene. Peccato qualche murata di troppo subita, ma di più non si può chiedergli. Da rivedere sul muro di banda, dove avrebbe potuto essere più decisivo.
    Tillie voto 5,5. Giornata complicata per il forte e tecnico schiacciatore francese, che in attacco fatica a trovare colpi vincenti e in ricezione non riesce a dare quella precisione che da lui tutti si aspettano.
    Randazzo voto 6. Viene cambiato dopo due set in cui prova a trovare soluzioni in attacco, ma finisce spesso toccato o difeso. Tutto sommato discreto in ricezione, forse più che lui si sarebbe dovuto sostituire il francese.
    Krick voto 7. Perfetto in attacco, dove sfrutta l’ingresso di Sottile al palleggio, ma un “lungo” come  lui a muro deve essere molto più determinante e costante.
    Rossi voto 5,5. partita con poche luci e molte ombre per il centrale pontino, che per un paio di set fatica a contrastare il gioco degli schiacciatori perugini. Meglio nel terzo set, quando sporca bene alcune giocate veloci di Solé.
    Seganov voto 5,5. Se Cisterna latita in fondo alla classifica non è solo perché manca Sabbi… La sensazione è che al centro fatichi troppo, e che abbia un gioco facilmente leggibile dagli avversari.
    Cavaccini voto 5,5. giornata no anche per lui, che in ricezione soffre parecchio la linea di battuta avversaria. Meglio sicuramente in fase di difesa e coperture, in cui è sempre molto reattivo.
    Sottile voto 7. 42 anni e non sentirli… il veterano della Superlega entra e porta equilibrio, aumentando il gioco veloce al centro e smarcando bene il suo opposto. Ottimo ingresso, di più non si può chiedergli. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Nimir è perfetto, Hierrezuelo deve crescere

    Di Paolo Cozzi
    Ancora una giornata caratterizzata da tante vittorie esterne in Superlega maschile, con gli squilli di tromba di Trento e Milano che rimettono le due squadre sul giusto binario dopo le secche sconfitte rimediate nel turno infrasettimanale. Solo Ravenna trova la buona sorte nelle mura amiche, ed è brava ad incamerare tre punti che torneranno preziosi nella corsa salvezza, mentre Cisterna resta al palo e precipita in una spirale di involuzione che fa suonare parecchi campanelli d’allarme.
    Stupisce ancora la Vibo di Saitta che torna dalla doppia trasferta nordica con ben 6 punti, mentre Monza, che fa ritrovare il campo a Lanza dopo quasi 8 mesi, si presta come vittima sacrificale sull’altare di una Lube che al momento viaggia a velocità doppia. Affonda ancora Modena che non riesce a trovare continuità di gioco e non approfitta di un Petric in versione mondiale: le due sconfitte casalinghe subite in questo avvio certificano che al momento la squadra è fuori dalle Big Four.
    Venendo alla partita di cartello di giornata, con il 68% in attacco (e sottolineo 68% in attacco) l’Itas Trentino si sbarazza in tre veloci set di una Piacenza apparsa molto fallosa e totalmente anarchica a muro, un passo indietro netto dopo un paio di partite che sembravano aver rimesso Piacenza sulla giusta carreggiata… Evidentemente non è bastato l’arrivo di Bernardi per far scomparire alcuni ”fantasmi” che aleggiano nel sestetto piacentino. Ma veniamo alle pagelle, partendo dai vincitori.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 9. Semplicemente perfetto, infermabile per tutta la partita, alterna diagonali strette a parallele e mani-fuori di potenza. Un bel segnale soprattutto lontano dalle mura amiche, ora deve fare un ultimo step qualitativo e diventare risolutivo anche nelle partite chiave.
    Giannelli voto 8,5. Contro Civitanova non aveva esaltato, perdendo spesso di precisione e lucidità. Stavolta, pur non avendo una gran ricezione a supporto, trova la tranquillità per giocare in modo continuativo e proficuo con i centrali (anche se la sensazione è che la palla sia ancora un po’ bassa per i suoi bombardieri serbi) ma soprattutto veste i panni da grande direttore d’orchestra qual è, e come il miglior Riccardo Muti suona uno spartito che il muro di Piacenza non decifra per tutto il match.
    Lucarelli voto 8. Ancora centellinato in attacco da Giannelli, comincia a trovare ritmo e a mettere qualità nelle sue prestazioni. Bene in attacco, cresce al servizio, manca a muro, dove la sensazione è che Lorenzetti lo farà lavorare parecchio!
    Kooy voto 7. Ritornare al PalaBanca non lo emoziona, e dimostra che può chiudere una partita con pochissimi errori, attaccando con qualità e tenendo in ricezione. In crescita anche al servizio.
    Lisinac voto 8. Parte male, con due errori gratuiti al servizio, ma ben presto dimostra che la partita da “non pervenuto” di Civitanova è stata solo un innocuo passaggio a vuoto. Decisivo in attacco, a muro tocca tanto e alla lunga anche in battuta dice la sua.
    Podrascanin voto 6,5. Partita di normale amministrazione per il Potke, che sfrutta la sua esperienza per sporcare tanti palloni a muro e mandare fuori partita gli schiacciatori piacentini.
    Rossini voto 5,5. In ricezione fatica tantissimo, anche perché è evitato dai battitori piacentini e perde il ritmo. Si rifà in difesa e gestendo al meglio secondi tocchi e coperture.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA
    Grozer voto 7,5. Si riprende dopo un paio di performance sottotono, trovando continuità, ma deve ancora crescere molto per portare Piacenza fuori dalle sabbie mobili in cui sta annaspando. Soprattutto al servizio la squadra ha bisogno del suo contributo.
    Russell voto 5,5. Passo indietro per lo yankee, che non riesce a dare continuità alla sua ultima performance. 3 errori diretti, 2 muri e 3 ace subiti sono davvero tanti per un campione del suo calibro e appesantiscono di molto la sua prestazione.
    Clevenot voto 6. Subisce tre ace come il compagno di reparto, ma almeno tiene maggiormente in ricezione, anche se non sfonda in attacco. Preso già a febbraio, strapagato per portarlo via da Milano, è forse il giocatore che sta mancando di più a Piacenza in questo momento.
    Candellaro voto 6. In attacco viene dimenticato per più di metà gara dal proprio palleggiatore, e questo probabilmente gli toglie lucidità a muro dove deve e può incidere maggiormente.
    Polo voto 5,5. Stessa sorte del compagno di reparto, poco e mal servito al centro, finisce per perdere il ritmo partita e diventare una pedina nella trama tessuta da Giannelli. Un peccato vederlo cosi ai margini del gioco, lui che arrivava da stagioni importanti a Padova.
    Hierrezuelo voto 5. La palla in posto 4 da la sensazione di non essere ancora calibrata alla perfezione con i suoi attaccanti, meglio il feeling con Grozer (anche se la palla dietro si legge parecchio), ma l’affidarsi poco ai centrali rende il suo gioco scontato e prevedibile per gli avversari. La sensazione è che la crescita di Piacenza passerà molto da quella del suo palleggiatore.
    Scanferla voto 6. Discreto in ricezione, dove regge le bordate dei battitori trentini senza prendere ace, ma un paio di volte si fa trovare colpevolmente fuori posizione in difesa e copertura. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal è incontenibile, serata da incubo per Lisinac

    Di Paolo Cozzi
    Turno infrasettimanale di Superlega ricco di risultati sorprendenti, a partire dal 3-0 con cui Civitanova sbriga la pratica Trento, aprendo una mini-crisi in casa Itas. Sorprende e fa rumore anche il tonfo di Milano in casa contro Vibo, che perde così il primato in classifica e a cui non basta un Ishikawa formidabile in questo avvio di stagione. Delude ancora Monza, che dopo il passaggio del turno in Coppa Italia e soprattutto la vittoria di Modena pare essere in una fase di inviluppo di gioco, con tanti errori e poca continuità. Tutto facile invece per la corazzata Perugia contro una Padova più arrendevole del previsto e primo acuto importante per la Piacenza di Bernardi, che nonostante un Grozer deficitario trova nelle mani di Russell i 3 punti.
    Ma torniamo al big match di giornata, ovvero Civitanova-Trento, con i padroni di casa superiori in tutti i fondamentali, soprattutto muro e servizio, e con Trento che, al secondo ko di fila dopo un buon inizio, deve cominciare a farsi qualche domanda… Ecco le pagelle di giornata:
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    Juantorena voto 8,5. Mura,attacca, riceve bene e si regala anche un ace… Insomma, il campione cubano è in una di quelle giornate di grazia in cui sembra non sentire il peso degli anni! Migliora l’intesa con De Cecco e cresce il livello di tenuta fisica. Intramontabile e patrimonio del volley.
    Leal voto 9. Se parliamo di fisicità, Siamo nel suo regno. Riesce a coniugare potenza di gambe e agilità di caviglie, permettendosi più di una volta di passare sopra il muro avversario. Chiudere con il 71% in attacco è segno di una prova monstre, e se a questo uniamo un’ottima prestazione anche in ricezione… be’, allora non ce n’è per nessuno. Incontenibile.
    De Cecco voto 7,5. Comincia ad avere in mano il ritmo della sua squadra, e a far viaggiare i suoi attaccanti spesso ben smarcati. Ogni tanto – come nel secondo set – perde un po’ il filo della precisione e prova a strafare, ma è bravo a rallentare e riprendere immediatamente in mano la partita. Metronomo.
    Simon voto 7. Meno usato del solito in attacco, è comunque bravo a rimanere lucido e concentrato, cosi come lo è al servizio, dove trova spesso giocate vincenti. Il suo tallone d’Achille è il muro, e anche stasera fatica parecchio dietro il gioco spinto di Giannelli.
    Anzani voto 7. Al contrario del compagno di reparto incappa in una giornata no in attacco, ma è a muro che trova giocate importanti e fa funzionare al meglio la correlazione muro-difesa. Molto insidioso anche al servizio, che crea sempre grossi problemi.
    Rychlicki voto 6,5. È ancora molto ai margini del gioco di Civitanova, ma ha l’atteggiamento giusto di quello che ci vuole provare. Non è un opposto da 30 palloni a partita, ma qualche palla in più se la merita.
    Balaso voto 7. La ricezione di Civitanova tiene alla grande, e gran merito è suo che guida e comanda la linea. Zero ace subiti, tante difese e alcuni secondi tocchi importanti, insomma una buonissima partita.
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Ancora una volta il suo lo fa, ma la sensazione è che nei momenti caldi della partita sia in difficoltà e che debba imparare a gestirli meglio. Dopotutto è questa la sua scommessa: dimostrare di essere pronto per una squadra di vertice, di poter giocare con molta più pressione rispetto a quella che aveva a Milano, dove era leader e bomber indiscusso.
    Giannelli voto 6. La squadra fatica in ricezione, ed è costretto più volte a palleggiare fuori equilibrio, ma anche quando la palla è precisa perde un po’ di lucidità, giocando spesso molto filo a rete. La sensazione è che, avendo compagni nuovi, debba ancora trovare lo spartito giusto da suonare.
    Kooy voto 5. Brutta prova per l’italo-olandese, che in ricezione alza subito bandiera bianca, e in attacco fatica troppo. Nell’economia della sua squadra ci sta che possa essere messo alle corde in seconda linea, ma a livello offensivo tutta Trento si aspetta molto di più.
    Lucarelli voto 5,5. Sicuramente non è al meglio della condizione, anche se trova una diagonale strettissima di rara bellezza. Però 6 punti per un top player come lui sono davvero pochini, sintomo che l’inserimento nei meccanismi della squadra è ancora lontano dall’essere completato.
    Podrascanin voto 8. Quasi perfetto in attacco,come al solito a muro tocca e sporca tanti palloni permettendo alla sua squadra di creare più possibilità di ricostruzione.
    Lisinac voto 4,5. Giornata no per il forte centrale serbo, che in attacco non riesce proprio a incidere e anche a muro insegue il gioco di De Cecco.
    Rossini voto 6. Partita complicata, con i battitori di Civitanova che battono a tutto braccio e una linea di ricezione che fa acqua da tutte le parti. Meglio in difesa dove trova spunti personali degni di nota. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Jaeschke è tornato, Grozer in giornata no

    Di Paolo Cozzi
    Seconda giornata di Superlega caratterizzata da tante vittorie esterne, ma soprattutto dal tonfo sonoro di Trento contro una Verona che fino a domenica era apparsa in notevole difficoltà. Bene Perugia e Milano, spreca una grossa chance Monza giocando una partita contratta e piena di errori, dà segnali di ripresa Modena e continua a sorprendere Padova, corsara in quel di Cisterna.
    Dal derby dell’Adige ci si poteva aspettare di tutto tranne la vittoria secca degli scaligeri, con un Kaziyski (voto 7,5) che nel palazzetto della sua consacrazione trova spunti importanti, ma soprattutto uno Jaeschke (voto 8) che dopo tanta,tantissima sfortuna sta tornando pian piano sui suoi livelli dimenticando gli infortuni al ginocchio. Bravo anche Spirito (voto 8) a gestire i suoi, resta la sensazione che la coppia di centrali possa essere l’anello debole della squadra.
    Trento batte meglio, riceve e attacca con percentuali pressoché identiche a Verona, ma è con 12 errori diretti in attacco che regala la partita ai veneti. Paga la giornata no di Kooy (voto 5,5) e di un Nimir (voto 6,5) che, seppur best scorer della partita, chiude con ben 5 errori diretti, davvero troppi per una squadra che punta al titolo. In miglioramento la prestazione di Lucarelli (voto 6) ma ancora ben lontana dalle reali potenzialità del brasiliano.
    Civitanova si fa sorprendere da una agguerrita Ravenna, anche se alla lunga riesce a portare a casa il match. Bene il duo di banda, con Juantorena (voto 8) in serata di spolvero al servizio e in ricezione, mentre Leal (voto 7,5) chiude con una ottima performance in attacco a fronte di un solo errore. Chi fatica è Kovar (voto 5), che spreca una ottima occasione per mettersi in mostra e chiude con un mesto 30%. Passo indietro anche per Anzani (voto 6), falloso in attacco e poco ispirato a muro.
    Piacenza prova a contrastare la potenza di fuoco di Perugia, mostra miglioramenti nel gioco e nella tenuta mentale, ma capitola in quattro set. Nel giorno in cui Grozer (voto 5) incappa nel muro perugino, è tutta la squadra a faticare in attacco, dove Izzo (voto 5,5) non trova le giuste soluzioni tattiche e sia Russell sia Clevenot (voto 6 per entrambi) sono troppo discontinui. Meglio rispetto alle prime uscite la coppia di centrali Candellaro–Polo (voto 7), più presente in attacco e soprattutto a muro con spunti interessanti.
    Per Perugia funziona a dovere il nuovo assetto con Ter Horst (voto 7,5) opposto e Plotnytskyi (voto 8,5) devastante in attacco. Nel giorno in cui Leon (voto 6,5) torna un giocatore “normale”, sono i centrali a dare una mano a Travica, diventando una buona alternativa al gioco di banda.
    Una Modena centrata e aggressiva stoppa sul nascere le velleità di Vibo, e ripropone il sestetto con Vettori (voto 5,5) opposto e Karlitzek (voto 8,5) banda. Ed è proprio lo schiacciatore tedesco, autentica sorpresa in questo primo mese, ancora una volta il giocatore più in palla, il trascinatore sia in attacco che a muro e in ricezione. In crescita anche Petric (voto 8) dopo un paio di prove che avevano fatto pensare ad un giocatore lontano dalla forma ottimale. Molto bene infine Mazzone (voto 8,5), anche lui finito subito sulla graticola dopo un inizio di stagione non facile.
    Vibo ci prova, si aggrappa alle bordate di Aboubacar (voto 7,5) e ai primi tempi del francese Chinenyeze (voto 8), ma fatica tanto in banda, soprattutto con Defalco (voto 5), e non trova le risposte giuste dalla panchina.
    A Cisterna partita disastrosa dei padroni di casa con una ricezione che subisce ben 10 ace e un attacco che non supera il 32%. Manca completamente l’apporto di Onwuelo (voto 5), dei due centrali, che chiudono mestamente con 2 soli muri e pochi palloni messi a terra, e di Randazzo che contro la sue ex squadra non va oltre un modesto 24% in attacco. A salvarsi dal grigiore solo Cavuto (voto 6,5), schierato nell’inedito ruolo di opposto nel terzo set. Vero che manca Sabbi, ma da Cisterna quest’anno ci si aspettava molto di più.
    Per Padova, sette ace e 8 muri,oltre ad una buona prova in ricezione. Ottimo come sempre il libero Danani (voto 8) che permette a Shoji (voto 7,5) di smarcare al meglio i propri compagni. A beneficiarne Stern (voto 7) ma soprattutto il giovane Bottolo (voto 8,5), piacevole conferma di come la società di Padova sappia valorizzare al meglio i giovani e il lavoro fatto nelle squadre Under. LEGGI TUTTO