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    Il Pagellone di Paolo Cozzi: l’ex Rossini si fa rimpiangere, Lavia in difficoltà

    Di Paolo Cozzi
    E’ da anni una delle classiche del volley italiano, un match che tante volte è stato sinonimo di Spettacolo, Emozioni e Tifo, di coppe e medaglie in palio. Modena – Trento è sempre un match affascinante, ma mai come quest’anno il divario fra le due squadre pare enorme, con i padroni di casa che seppur in fiducia dopo le vittorie di Champions non riescono mai a dare la sensazione di poter portare a casa la vittoria.
    Bene i trentini, che pur non giocando la loro miglior pallavolo continuano una striscia di risultati positivi sempre più lunga e si dimostrano la squadra più in palla del momento dopo il burrascoso e complicato inizio di stagione.La dimostrazione ancora una volta che nelle difficoltà le squadre con un DNA vincente trovano le risorse per resuscitare e gli anticorpi per non fermarsi più!
    Trento domina in tutti i fondamentali, ma è soprattutto al servizio che fa la differenza aprendo come burro la linea di ricezione modenese. Modena fatica molto, troppo anche a muro, dove più di una volta Mazzone e Stankovic vanno nel pallone.
    Ma veniamo alle pagelle del match
    NIMIR (voto 8,5) sempre più leader, sempre più trascinatore, sempre più maturo. La crescita di questo ragazzo è inarrestabile, e la guida di Lorenzetti gli ha fatto fare l’ultimo step di crescita, il più importante. Dieci anni fa lo affrontavo in Serie A ed era(senza offesa) un modesto palleggiatore con poco futuro. Complimenti a chi ha creduto in lui come attaccante e a Luca Monti per averlo portato a Milano 5 anni fa quando era una autentica scommessa.
    LUCARELLI (voto 7,5) l’arrivo del freddo non ferma la voglia del brasiliano di dimostrare tutto il suo valore, qualche difficoltà in ricezione ma per il resto la prova è solida e di spessore sia al servizio che in prima linea.
    GIANNELLI (voto 7) qualche imprecisione e la sensazione di una condizione fisica non perfetta, ma il palleggiatore della Nazionale è bravo a cambiare più volte schemi di gioco e a lasciare nel “balordone totale” il muro modenese. Adesso fategli tirare un pò il fiato!!!
    MICHIELETTO (voto 7) mezzo voto in meno perché i tre errori in attacco diretti pesano, ma il lungagnone trentino gioca al PalaPanini come un veterano chiudendo con 13 punti 3 ace e una discreta prova in ricezione.  Non è il futuro della Superlega, ma un bellissimo presente!
    PODRASCANIN (voto 5,5) partita incolore per il Potke che a muro non trova grossi guizzi vincenti, in attacco chiude con un modesto 50% e al servizio sbaglia ben 4 battute a fronte di zero ace.
    LISINAC (voto 7) Anche lui in attacco non sfonda quota 50, ma a differenza del compagno di reparto legge e anticipa il gioco di Christenson trovando 3 muri e anche due ace al servizio.
    ROSSINI (voto 8) Modena cerca di affondarlo in ricezione, ma lui da buon ex sfodera una super prestazione e per una sera Grebennikov prende nettamente la paga!
    VETTORI (voto 6) Il suo lo fa anche,non è un opposto da 40 palloni a partita, però Modena ha bisogno di numeri più importanti da lui se vuole puntare al 4 posto.  Troppo falloso in battuta e il muro continua ad essere un fondamentale dove ci azzecca poco.
    PETRIC (voto 6) In ricezione è l’unico dei suoi a non prendere l’ace diretto, però fatica molto ed è l’obiettivo numero uno dei battitori trentini che alla lunga gli tolgono lucidità in attacco. Bravo a limitare il numero di errori gratuiti, ma non basta contro le Big.
    LAVIA (voto 4,5) Giornata da dimenticare per il giovane martello gialloblu che stenta in attacco e subisce 3 ace prima di lasciare mestamente il campo
    KARLITZEK (voto 5,5) prova a portare un po di energia in attacco, ma le sue volontà si infrangono contro il muro dolomitico. Anche in ricezione non riesce a dare lo scossone che servirebbe alla sua squadra per tenere aperta la partita.
    STANKOVIC (voto 4,5) come spesso accade nelle partite di cartello, il suo palleggiatore si dimentica del gioco al centro e lui resta ai margini del match anche a muro dove più di una volta Giannelli lo fa correre a vuoto
    MAZZONE (voto 5,5) bene in attacco, ma a muro non trova mai il modo per fermare o quantomeno rallentare l’attacco avversario. Un passo indietro dopo alcune prove di buona fattura.
    CHRISTENSON (voto 5) La ricezione non gli permette di sviluppare e portare avanti una strategia di gioco precisa, ma come spesso gli accade nei match di livello dimentica i centrali e perde precisone e tensione di palla nei momenti chiave.
    GREBENNIKOV (voto 4,5) il tabellino recita 6 ace subiti…. E già questo dato lascia sbalorditi e increduli. In grossa difficoltà in ricezione per tutta la partita, in difesa è sempre strepitoso, ma questa volta non basta LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Baranowicz è un faro, che fatica per Tillie

    Di Paolo Cozzi
    In attesa dei posticipi di lunedi, che vedranno impegnati i top team di Superlega, nel weekend sono andati in scena due match finiti entrambi 3-0 per i padroni di casa, con Modena che prova a mettere la testa fuori dalla buca in cui è precipitata e Piacenza che, pur senza il bomber Grozer, riesce a annullare le velleità di successo di una Cisterna sempre più sola in fondo alla classifica.
    Le quattro sconfitte consecutive della Leo Shoes hanno fatto chiacchierare tutto il mondo pallavolistico italiano in questi giorni, e c’era molta attesa per il match con una Ravenna che nelle ultime uscite aveva mostrato miglioramenti e sprazzi di buon gioco. Inutile dire che a Modena l’atmosfera è pesante, tutta la città vive di pallavolo e forse il fatto che questa partita si sia giocata senza pubblico paradossalmente può avere aiutato la squadra a riemergere dalle ceneri, perché il PalaPanini sa essere il settimo uomo in campo quando le cose vanno bene… ma quando le cose girano male l’atmosfera si fa gelida e i fischi dei tifosi non aiutano la squadra a trovare serenità. Per fortuna dei canarini, ad aiutarli è arrivata anche la pessima prova dei ravennati, mai in gara e apparsi molto fallosi e imprecisi in attacco e a muro.
    Per Modena, pur senza strafare nel complesso, numeri ottimi in attacco per Petric (voto 7), che però continua a balbettare nei fondamentali di seconda linea. Buona anche la prova di Lavia (voto 7,5), che chiude con 11 punti e una prova buona in attacco e ricezione. Il ragazzo è giovane e Modena fagocita da sempre giocatori in rampa di lancio, ma la classe c’è e la testa è di quelle buone. Chi zoppica ancora è Vettori che, seppur smarcato bene dal proprio palleggiatore, non riesce ad andare oltre un modesto 41% in attacco, e questo è un punto su cui Modena dovrà crescere molto se vorrà tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è sprofondata. Bene la coppia di centrali Mazzone–Stankovic (voto 7,5), sempre incisiva nel gioco veloce e a muro, ma l’intesa con Christenson andrà verificata contro avversari ben più ostici.
    In casa ravennate brutto risveglio dopo l’ottima prova contro Civitanova: la squadra è giovane e deve giocare sempre affamata e con il coltello fra i denti se vuol provare a conquistare punti salvezza ogni domenica. Fatica oltre il lecito Pinali (voto 4), che nel suo vecchio palazzetto non riesce mai ad entrare in partita chiudendo mestamente con 5 punti. Naufraga anche il giovane Recine (voto 4,5), che chiude il match in difficoltà sia in prima linea che in seconda. Prova a resistere e a tirare la carretta il solo Loeppky (voto 6,5), ma è una fiammella troppo tenue e fragile per poter essere il faro di una squadra che mostra gravi problematiche in attacco e a muro. In attesa di test più probanti, Modena si regala una settimana di lavoro serena mentre Ravenna si deve interrogare su quale sia il suo vero volto.
    Nel match di Piacenza, una Gas Sales Bluenergy attenta e cinica si sbarazza in tre set di una Cisterna che trova punti importanti quasi solo dalla coppia di centrali Krick–Swarcz (voto 7,5). Tra gli schiacciatori, Randazzo (voto 5) sta fallendo la chance datagli continuando a fornire prestazioni altalenanti, fatte di qualche giocata importante ma anche tante, troppe pause di gioco, soprattutto in ricezione.
    Tillie (voto 4) è lontano anni luce dal campione che tutti hanno ammirato nelle fila di Modena, leggero in attacco e insolitamente in difficoltà anche in seconda linea. E se anche Sabbi (voto 5,5) non riesce ad essere decisivo, bisticciando con la battuta e sbagliando l’inverosimile in attacco, ecco che per la squadra di Kovac appare davvero difficile invertire una tendenza che ha portato una squadra costruita per puntare ai play off a languire sul fondo della classifica.
    In casa piacentina, invece, un eccellente Baranowicz (voto 8,5) smarca ottimamente i compagni e guida la squadra alla vittoria con il 58% di attacco. Se l’iraniano Mousavi (voto 7,5) si presenta al PalaBanca a suon di muri, è il neo arrivato Finger (voto 8) a rubare la scena a tutti e a diventare il braccio armato di una squadra che può contare anche su un Russell (voto 7,5) ottimo in prima linea e positivo nei fondamentali di seconda. Vittoria importante per i piacentini, che con questa vittoria si issano di prepotenza nelle zone nobili della classifica e dimostrano che anche senza un bomber di razza come Grozer (fermo per infortunio e Covid-19) il piano di gioco impostato da Bernardi sta dando i suoi frutti. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Sale in cattedra Lucarelli, Petric e Lavia disastrosi

    Di Paolo Cozzi
    Weekend lungo e pieno di partite quello appena concluso, iniziato venerdì con il derby vinto da Monza su Milano, proseguito con la vittoria al fotofinish di Civitanova su una mai doma Ravenna e chiuso ieri con alcuni risultati davvero sorprendenti. Il più clamoroso è quello che del PalaPanini, dove la Tonno Callipo domina la partita e si impone per tre a zero. Modena collassa sulle sue insicurezze e fragilità senza trovare mai la forza di reagire ai colpi di Vibo, una sconfitta pesante che pone molti interrogativi sul campionato della Leo Shoes, e che porta ad una riunione fiume in spogliatoio fra staff giocatori e dirigenza .
    L’attacco modenese gira al 34%, numero da categorie giovanili, con Petric (voto 4,5) e Lavia (voto 4,5) incapaci di trovare soluzioni offensive vincenti e Vettori (voto 5,5) che chiude sì con il 45% e zero muri subiti, ma che si squaglia come neve al sole nei momenti che contano. Christenson (voto 5) fatica a trovare fluidità nel suo gioco, velocizza la palla provando a smarcare i suoi attaccanti, ma in certe situazioni sarebbe meglio resettare tutto e tornare a giocare semplice, comodo e preciso. E se anche Grebennikov (voto 5) sbanda, subendo ben 4 ace, vuol dire che l’allarme in casa Modena è davvero alto.
    Dalla parte vibonese tutto gira per il verso giusto, la battuta diventa il primo fondamentale di attacco e la ricezione permette ad un Saitta (voto 8) sempre più in palla di far viaggiare i suoi uomini. Se Rossard (voto 7) per una volta gioca una partita normale in attacco, pur restando sempre devastante al servizio, è Defalco (voto 8,5) a brillare sia in ricezione che in attacco e a guidare la sua compagine allo storico successo. Un risultato davvero importante per Vibo, sempre più terza forza del campionato.
    Nel derby dell’Adige, Verona è brava all’inizio ad approfittare della stanchezza degli uomini di Lorenzetti dopo il trittico di match in Champions League, ma poi alla lunga Nimir e soci attaccano il turbo e trovano una vittoria importantissima. La posizione in classifica è ancora deludente, ma riuscire ad uscire vittoriosi da queste partite giocate in emergenza cementa molto il gruppo, e secondo me da adesso in poi Trento tornerà ad essere una delle Big Three del campionato.
    Brilla finalmente il campione brasiliano Lucarelli (voto 9), che si prende la scena dominando in attacco e muro, e lavorando bene anche in ricezione. Non si spegne la classe di Nimir (voto 7,5), sicuramente ieri meno lucido che in altre occasioni, ma che si porta dietro tutte le tensioni accumulate in 3 partite giocate da palleggiatore in Europa. Da standing ovation la prova al centro di Podrascanin (voto 9), che fra attacchi e muri fa venire il mal di testa ai centrali avversari.
    Per Verona una partita giocata con la giusta intensità e un colpaccio sfiorato da una squadra comunque in crisi di vittorie. Se Kaziyski (voto 8) continua a dominare la scena da “vecchietto”, pur sbandando pericolosamente in ricezione, manca questa volta il guizzo di Jaeschke (voto 5,5) per portare a casa la posta piena. Se però questa Verona vuol tornare a sperare nei playoff deve sistemare la linea di ricezione, dove domenica ha faticato molto anche il libero Bonami (voto 5,5).
    C’era molta attesa per il match fra Perugia e Piacenza, sia per un match fra due squadre reduci da ottimi risultati, sia per il ritorno da avversario di coach Bernardi nel palazzetto dove vinse il triplete. Purtroppo per gli emiliani, l’assenza di Grozer è un macigno troppo grosso a cui sopperire, e il risultato non è mai praticamente in discussione. Per gli umbri un segnale importante arriva da Atanasijevic (voto 8) che dopo lunghe tribolazioni fisiche torna a essere terminale offensivo ad alta qualità. Nella partita in cui Leon (voto 6) gioca come un comune mortale, sono i centrali a salire in cattedra, con Solé (voto 8) capace di chiudere un match perfetto in attacco e Ricci (voto 7,5) che trova ben 5 muri personali in soli tre set.
    Piacenza riceve male e non trova la spinta necessaria ad impensierire Perugia con il servizio, il solo Clevenot (voto 7) pur giocando fuori ruolo prova ad impensierire gli umbri, mentre Russell (voto 4) appare completamente fuori gara in attacco e in ricezione. Complicato anche l’impatto di Mousavi (voto 5) che però avrà tempo per dimostrare le sue doti.
    Vittoria importantissima per Padova nella corsa a punti salvezza, peraltro in uno scontro diretto con una Cisterna che appare sempre più fanalino di coda. Stern (voto 8) continua a essere l’uomo in più nelle fila patavine non solo in attacco ma anche con muro e battuta. Bene anche il giovane Bottolo (voto 7,5) che in attacco continua a trovare colpi efficaci e in ricezione, seppur in difficoltà e cercato dal servizio avversario, chiude senza subire ace. Tassello fondamentale per questa squadra è però il libero Danani (voto 8), che garantisce sempre qualità in seconda linea e palloni precisi al proprio palleggiatore.
    Cisterna chiude il match con ottimi dati in attacco e muro, ma è la ricezione il suo tallone d’Achille con ben 12 ace subiti che la azzoppano nelle ambizioni di vittoria. Per un Sabbi (voto 6,5) che sembra ritrovare il suo smalto dopo il lungo stop, mancano a referto ancora una volta i punti di Randazzo (voto 4,5), preso per essere la mano pesante della squadra ma sempre molto falloso e deficitario in ricezione. Si salvano i due centrali che chiudono con ottime percentuali in attacco e a muro, ma sperare di salvarsi con il solo gioco al centro è pura utopia.
    Nell’anticipo di sabato brava Ravenna ad approfittare di una Lube scesa in campo con molte riserve e priva di Simon, ma quando sul taraflex è sceso Juantorena (voto 8) e quando Leal (voto 9) ha ingranato la marcia più alta non ce ne è stata più per nessuno. Occasione persa sicuramente per le seconde linee marchigiane, mentre in casa ravennate continua la crescita di Pinali (voto 8) e dei tanti giovani alla corte di Bonitta, fra cui sicuramente spicca Recine (voto 7,5), ancora una volta punto di riferimento importante per il proprio palleggiatore. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lagumdzija fenomenale, Sbertoli troppo prevedibile

    Di Paolo Cozzi
    Dal primo derby d’alta classifica tra Allianz Milano e Vero Volley Monza ci si aspettava forse una partita più tirata, più giocata sul filo del rasoio, ma la tensione in campo ieri era tanta per un match che metteva in palio molto più dei tre punti partita. In una gara caratterizzata dalla battuta e da set molto altalenanti chi rimane con il cerino in mano è sicuramente Milano, che è stata sì brava a non sprofondare nel baratro apertosi dopo i primi due set, ma che si è letteralmente fatta soffiare via la vittoria mentre dominava il tie break. 
    Monza parte forte mettendo subito a nudo i problemi in ricezione di Milano, con Sbertoli che nei primi 8 punti tocca sì e no 2 palloni. Milano è brava a recuperare Maar dopo due set complicati e a farlo tornare in partita, ma in attesa di Urnaut continua a scontrarsi con una panchina che quando è chiamata in causa non riesce ad incidere; per Monza una infinità di errori gratuiti fra servizio e attacco, ma alla fine spingere sempre sull’acceleratore porta ai due punti e alla quarta vittoria consecutiva.
    ALLIANZ MILANO
    Ishikawa voto 7. Schierato in diagonale con Sbertoli per sopperire all’assenza di Patry, il giapponese offre una buona prova in ricezione e anche al servizio è sempre pericoloso. In attacco fatica un po’ più del solito, ma è capibile visto anche la nuova posizione di gioco.
    Maar voto 6,5. Partita dai due volti per il canadese, con un primo set ai limiti dell’horror, con continui errori diretti e murate subite. Bravo a non staccare la spina e a ritrovarsi nel corso del match, davvero non facile ripartire dopo un inizio cosi negativo.
    Sbertoli voto 5,5. Nel primo set macina km su km per inseguire ricezioni che vanno ovunque tranne che verso di lui. Meglio da metà secondo set quando comincia a macinare il suo gioco, ma in qualche occasione è troppo prevedibile e permette al muro monzese di arrivare ben piazzato.
    Kozamernik voto 6,5. Sempre concreto a muro, il centralone di Milano è anche una valida alternativa in attacco, dove si fa trovare sempre pronto schiantando anche un paio di attacchi belli ficcanti.
    Piano voto 6. Sufficienza risicata per il centrale italiano, che in attacco chiude con il 56%, ma è spesso lasciato senza muro. A muro due punti diretti e tante palle sporcate, ma ieri Milano avrebbe avuto bisogno delle sue manone per mettere un freno a Lagumdzija.
    Pesaresi voto 6,5. Bersagliato da Monza in ricezione, è bravo a non subire punti diretti, ma quando i suoi compagni di reparto sbandano anche lui fatica a tenere la linea compatta.
    Basic voto 4. Di occasioni per mettersi in mostra ne sta avendo molte a disposizione, ma proprio non riesce ad ingranare la marcia e a dare una mano ai compagni sia in ricezione che in attacco. Nel tie break poi chiude la sua giornata no con due errori che mettono fine al match.
    Weber voto 5. Meglio di altre uscite recenti, ma un opposto che da seconda linea attacca senza muro e si fa difendere fa pensare che a volte sarebbe meglio investire su giovani italiani che stranieri sconosciuti…
    VERO VOLLEY MONZA
    Lagumdzija voto 9. Partita pressoché perfetta per il massiccio opposto monzese, che già delle prime battute del match comincia a picchiare con regolarità da prima e seconda linea. Sorprende soprattutto il basso numero di errori diretti in attacco e una sola murata subita. Dopo tanti anni Monza ha finalmente trovato un opposto di quantità ma anche qualità.
    Dzavoronok voto 5,5. Al contrario di Maar, parte bene per poi spegnersi lentamente strada facendo, ingarbugliandosi in un tourbillon di errori gratuiti ad ace subiti. Nella giornata in cui l’attacco stenta è bravo però a concentrarsi su altri fondamentali come il muro.
    Lanza voto 6,5. 10 punti in 5 set non sono un bottino di quelli importanti, ma il fatto di chiudere il match con pochi errori gratuiti è segnale che Pippo è concentrato, e lo si vede soprattutto in ricezione dove porta a casa un 50% di positive.
    Orduna voto 7. Prova del nove importante per l’esperto palleggiatore monzese, dopo che la Vero Volley negli ultimi anni ha spesso bucato i match chiave della stagione. Bravo perché, anche quando la sua squadra “salta” nel terzo e quarto set, non perde il filo del gioco e tiene caldo il suo bomber. Un passo indietro solo sul gioco con i centrali, che comunque erano ben marcati.
    Galassi voto 4. Milano lo teme e lo segue molto, lui ci mette del suo nel complicare le cose con ben 6 errori in battuta, un attacco che stenta a trovare gli angoli giusti e un muro che fatica a contenere gli attacchi avversari. Peccato, un passo indietro da gambero dopo le ultime ottime prove.
    Holt voto 5. Dopo l’ultima partita da MVP tutti si aspettano ancora fiammate dall’americano, che invece a partire dalla battuta sembra scarico e inconcludente. Male in attacco, malissimo a muro dove in 5 set non riesce a portare a casa neanche un punto diretto.
    Federici voto 6,5. Discreta prova per il giovane libero dei monzesi, che chiude sì con 3 ace subiti, un paio anche in situazioni importanti del match, ma si fa trovare sempre pronto e preciso in difesa e nelle occasioni dei secondi tocchi d’alzata. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon semplicemente perfetto, Defalco lontano dal top

    Di Paolo Cozzi
    Weekend pallavolistico finalmente ricco di partite, con la sola Trento-Padova rimandata a data da destinarsi. Se il sabato le due favorite Civitanova e Piacenza avevano mantenuto alta l’attenzione e portano a casa la posta piena, sugli scontri di domenica c’era molta incertezza, e invece soprattutto le due squadre lombarde lanciano squilli di tromba importanti in attesa di un derby che mai come quest’anno si preannuncia di alta quota.
    Se Monza ormai non sorprende più, trascinata da un muro invalicabile e da un Holt pressoché perfetto, Milano invece era reduce da alcune brutte partite e dall’infortunio di Patry che ha messo a nudo una panchina corta, ma è scesa a Cisterna con il piglio giusto e non ha lasciato mai ai padroni di casa, ormai inguaiati in una posizione di classifica ad altissimo rischio, la sensazione di poter aprire il match. Chi crolla in maniera inaspettata e rumorosa è invece Modena, che davanti trova sicuramente una Monza rivitalizzata dalla cura Eccheli, ma che appare scarica e poco coesa, incapace di trovare soluzioni a muro al gioco spumeggiante di Orduna e in netta difficoltà nei fondamentali di seconda linea. Un brutto segnale per Giani che si trova con tutti i suoi laterali attaccare con percentuali sotto il 50%.
    Molto bello e intenso il match fra Vibo Valentia e Perugia, partita che solo qualche mese fa a bocce ferme  avremmo considerato un semplice testacoda del campionato. Invece i ragazzi di Baldovin continuano a stupire e, seppur sconfitti, dimostrano che un’ottimo sistema di squadra, con una correlazione muro e difesa ben impostata, può creare problemi a chiunque. E in più di una occasione Perugia ne esce grazie alle micidiali battute di Leon che scavano praterie nella ricezione calabra. Ma veniamo alle pagelle del match.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 10. Semplicemente perfetto, tutte le volte che i suoi sono sotto nel punteggio trova un ace o un attacco per rimetterli in carreggiata, come nel finale di primo set. E la sensazione è che quest’anno sia anche migliorato in ricezione… Un incubo per tutti gli avversari.
    Travica voto 7,5. Certo, avere un fuoriclasse come il cubano aiuta tanto, ma lui è bravo al rientro dopo il Covid-19 a portare in squadra la sua grinta e la sua voglia di vincere. Migliora anche l’intesa con Solé, e questo è un buon segno per tutta la squadra.
    Atanasijevic voto 7. Il bomber serbo deve ancora ritrovare il ritmo gara, soprattutto al servizio, ma già rivederlo in campo dopo i tanti problemi fisici fa piacere. Adesso ha solo bisogno di tempo per tornare il solito bomber di razza.
    Plotnytskyi voto 6,5. Buona partita per il martello ucraino, anche se forse gli manca lo spunto giusto al servizio. In attacco chiude con un discreto 50% in attacco, ma è in ricezione che può crescere ancora e dare un contributo maggiore.
    Solé voto 8. Prestazione di pura potenza al centro, dove migliora l’intesa con Travica, che gli permette di tirare più spesso verso posto 1. Adesso deve prendere le redini del muro e far crescere tutto il reparto in questo fondamentale.
    Ricci voto 6,5. Negli equilibri di gioco di Perugia è quello chiamato di meno ad attaccare, perciò mi aspetto molto di più a muro per lasciare un segno importante della sua presenza in partita.
    Colaci voto 7,5. In ricezione è il faro della squadra, bravo e preciso, copre anche i suoi compagni di reparto. Sempre bello ed elegante in difesa, da tranquillità alla squadra e palloni perfetti quando tocca a lui gestire il secondo tocco.
    TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA
    Rossard voto 7,5. Due ottimi set prima di un normale calo fisiologico. Se Vibo è lassù è soprattutto per merito suo: ci sta faticare un po’ contro i primi della classe, ma è bravo e lucido a non distrarsi anche in ricezione.
    Defalco voto 5. Fatica, e tanto, in attacco e ricezione, riuscendo a trovare il guizzo giusto solo al servizio. Non è una bocciatura perché sta facendo bene, ma se Vibo vuol rimanere nei piani alti ha bisogno di tutti i suoi uomini al top.
    Dramé Neto voto 6,5. Finalmente in attacco una partita attenta e lucida, ma al servizio è davvero un disastro. Un opposto però non può attaccare solo 25 palloni, serve molta più quantità, senza perdere qualità, se si vuol far sognare la Calabria!
    Cester voto 7. Rivitalizzato dalle ultime due partite, è finalmente più coinvolto in attacco e questo lo aiuta molto a restare concentrato e in partita. A muro fatica di più che a Civitanova, ma è sempre molto preciso e rapido a raddoppiare.
    Chinenyeze voto 7. In attacco è sempre devastante, trovando sia angoli chiusissimi che colpi in profondità. È a muro che sicuramente si concentrerà maggiormente il lavoro di Baldovin, perché alterna ottimi spunti a delle scelte che lasciano difficoltà di comprensione…
    Saitta voto 6,5. I primi due set Vibo viaggia con il motore a mille, merito tutto suo che trova la giusta sintonia con tutti gli attaccanti, provando anche primi tempi con palla staccata che non rientrano nelle sue caratteristiche base. Si perde un po’ dal terzo set in poi anche in difesa, ma c’è davvero tanto di suo in questo ”miracolo” Vibo.
    Rizzo voto 5,5. Fronteggiare i cannonieri umbri non è mai facile e anzi, pur essendo bersagliato, è bravo a tenere in ricezione, ma 4 ace diretti sono davvero tanti e soprattutto in difesa più di una volta da la sensazione di essere un po’ fuori posizione. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – San Karlitzek salva Modena, Vettori e Randazzo da incubo

    Di Paolo Cozzi
    Mercoledì di volley quello andato in scena ieri in Superlega maschile, con due recuperi e un posticipo. C’era molta attesa per Perugia che, dopo la sconfitta subita a Monza al rientro dalla pausa forzata di tre settimane, rischiava un altro cappotto contro Milano; ma dopo un primo set a marcia ridotta, i ragazzi di Heynen si sciolgono e ritrovano e ritrovano i giusti automatismi per portare a casa i tre punti in palio e riprendere la corsa in campionato. Mattatore della serata il cubano Leon (voto 9) che dimostra di essere più forte anche del virus e si porta a casa un bottino di ben 27 punti, con anche una discreta prova in ricezione.
    Rispetto al match con Monza la squadra si muove meglio, e il ritorno al palleggio di Travica (voto 7,5) dà una sensazione di sicurezza in più. Bene l’ingresso di Solé (voto 8) che porta una ventata di potenza in attacco e di spunti a muro, mentre si perde nelle nebbie milanesi Russo (voto 5) che chiude mestamente con 2 punti. Si rivede come titolare anche Atanasijevic (voto 7) e questa è una bella notizia per tutti i tifosi perugini, anche perché il capitano gioca in maniera convincente dopo i mille problemi post-operazione al ginocchio.
    In casa meneghina l’assenza di Patry pesa come un macigno, ma non può essere un alibi per una squadra che fatica a trovare risposte positive dalla sua panchina. Per una volta che la ricezione tiene bene, Sbertoli (voto 5,5) non riesce a far girare i suoi attaccanti, e a poco valgono gli stravolgimenti di Piazza che schiera Ishikawa (voto 6,5) opposto: nonostante la buona volontà, il giapponese incappa in tanti errori gratuiti. Ci prova Maar a dare un riferimento in attacco, ma nei momenti chiave gli manca sempre il guizzo giusto; guizzo che manca anche a Kozamernik (voto 5) che al centro della rete, dopo alcune belle partite, non incide a muro e viene letto bene in attacco.
    A Trento va in scena invece la partita delle polemiche, con i padroni di casa costretti causa di forza maggiore a presentarsi in campo senza i due palleggiatori a disposizione e schierare in regia il bomber Nimir Abdel-Aziz, nel ruolo che ha ricoperto nella prima parte della sua carriera. Se il muro tiene a galla i trentini fino all’ultimo, manca una spinta in più dalla battuta per portare a casa il risultato. Bene comunque Michieletto (voto 7), al rientro dopo una lunga assenza, e bene anche Podrascanin (voto 7) al centro, positivo sia in attacco che a muro.
    Chi fatica ancora tanto a carburare è Lucarelli (voto 5,5) che continua a stentare molto in attacco, anche se poi è bravo a restare lucido e ad aiutare la sua squadra negli altri fondamentali. La classifica spaventa, ma credo fortemente che se Trento avrà la forza di non farsi prendere dal panico, riuscire a superare una situazione cosi complicata sarà un plus che compatterà la squadra verso un girone di ritorno da gran protagonista.
    Per Vibo Valentia continua invece il sogno, con un sestetto che mai come quest’anno gioca bene fuori dalle mura amiche. Nel giorno in cui la ricezione diventa una stazione della via crucis, Saitta (voto 8,5) è bravo ad armarsi di pazienza e giocare pulito, cercando di mettere i suoi attaccanti nella condizione migliore per fare punto. Rossard (voto 9) continua a essere la rivelazione di questa prima parte di Superlega, determinante in ogni fondamentale, e con lui cresce molto anche Defalco (voto 7) seppur più in difficoltà in ricezione. Se Aboubacar (voto 5) continua a sembrare l’oggetto misterioso di questa squadra subendo ben 7 muri, salta completamente in ricezione anche Rizzo (voto 5), ma la squadra è in fiducia e Baldovin ha ancora a disposizione l’arma Lyneel…
    Nell’ultimo match di giornata tornano finalmente in campo Cisterna e Modena, con i pontini che possono finalmente schierare Sabbi (voto 5) nella loro rincorsa alla salvezza. Se l’opposto pontino è ancora lontano dalla forma fisica migliore, è il quarantunenne Sottile (voto 8) a prendersi il palcoscenico e a innestare il braccione di Szwarc (voto 8,5) a suon di tese al centro. Chi proprio non decolla è Randazzo (voto 4,5) che affossa una prestazione di per se già deficitaria con 5 errori diretti in attacco, 5 ace subiti e 5 battute sbagliate…
    In casa modenese è ancora una volta San Moritz Karlitzek (voto 8) a togliere le castagne dal fuoco e a vestire le parti del bomber di razza con una prova di grande spessore, anche se non supportata dai numeri. Chi manca completamente è Vettori (voto 4,5) che chiude una prova incolore con 4 gratuiti in attacco e 4 murate subite, mentre finalmente si rivede un Mazzone (voto 7,5) positivo e capace di chiudere con 5 muri personali. LEGGI TUTTO